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Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
L'introversione viene presentata in modo veramente distorto nei mass media . C'è proprio un forte pregiudizio culturale e sociale ben radicato . Oltre alle serie tv , specie quelle americane in cui si associa l'introverso allo " sfigato " , allo smanettone compulsivo , al fanullone o comunque a dei ruoli considerati negativamente nella vita sociale , le pubblicità ecc la cosa peggiore sono i quotidiani e i tg che diffondono veri e propri pregiudizi e paure contro gli introversi , anche se chiaramente non se ne parla mai .
Riporto alcuni pezzi di giornale : Quando avvenne la strage nel Conneticut fu riportato che il ragazzo che l'aveva compiuto era timido , introverso e forse con Aspenger o fobia sociale , cose che poi furono smentite . Vanity Fair , una delle riviste più popolari in Italia fece un'articolo a proposito , intitolato " Introverso, timido, ossessionato dalla madre: il ritratto del killer ", : http://www.vanityfair.it/news/mondo/...ller-autistico .... e nell'articolo si mette a dire che forse aveva la sindrome di Aspenger ... se questa non è ignoranza , disinformazione e profondo pregiudizio non so cosa sia perchè già mettere introversione e timidezza nello stesso calderone è sbagliato , poi mischiarci autismo e Aspenger è proprio da ignoranti . Poi , che fosse stato introverso o estroverso che cosa importa ? è come quando nei tg parlano sottolineano la nazionalità di chi commette crimini e quando ciò avviene ci sono giustamente molte proteste da parte di associazioni e cittadini , ma ad es in questo caso nessuno dice niente e la gente associa inconsciamente che l'essere introverso è male . Sempre per la stessa vicenda il Sole 24 Ore ha scritto che il killer era " intelligente , nervoso , introverso " ( http://www.ilsole24ore.com/art/notiz...o-105734.shtml ) . C'è stata solo una piccola reazione a queste vicende in un'articolo su un blog ( qua http://www.disma.biz/?p=11323 ) ma il blogger , nonostante le buone intenzioni , cade negli stereotipi dicendo " Il killer introverso, da che mondo e mondo, è la normalità. Ma poi, soprattutto, chi cazzo se ne fotte se il killer era introverso o se aveva tre cugini o se gli piaceva la pizza alla marinara " ? Se avesse messo al posto di serial killer ladro di bambini e truffatore , stupratore e al posto di introverso rom o africano giustamente ci sarebbero state forte critiche perchè non si può fare di tutta l'erba un fascio : ci sono tanti criminali , ladri e truffatori di tutte le nazionalità , personalità e appartenenze sociali , dire che tutti i serial killer sono introversi è puro razzismo e ignoranza , oltre al fatto che storicamente non è assolutamente vero . Tutti questi pregiudizi veicolati dai media non fanno altro che ghettizzare ancora di più l'introverso e dare una giustificazione morale a una possibile discriminazione . Nella realtà di tutti giorni non pochi sono convinti , per ignoranza e lavaggio del cervello mediatico , che l'introverso è così perchè è cattivo , nasconde chissà che cosa e c'è da averne paura ... Inutile sarebbe spiegare che l'introversione con le tendenze criminali non ha nulla a che vedere , che i serial killer sono antisociali e psicopatici e la psicopatia con l'introversione non ha nulla a che vedere , ma comunemente la parola " psicopatico " è usata proprio per descrivere gli introversi e gli " asociali " mentre nella realtà uno psicopatico ( secondo le definizioni psicologiche ) è tutt'altro che introverso e inibito , tanto per dire ... lo psicopatico non prova sensi di colpa , è totalmente disnibito e sessualmente è molto promiscuo , inoltre affascina e conquista a primo colpo , proprio il contrario di un'introverso ! Ho trovato due articoli interessanti , tra cui uno su un sito psicologico , tesi a smontare il mito ( creato dai mass media , rafforzato degli stereotipi diffusi da Hollywood che purtroppo troppi credono reali ) della correlazione tra introversione e personalità omicida ( mito che da noi in Italia molta gente crede reale ) http://www.psychologytoday.com/blog/...er-personality http://kingdomofintroversion.com/200...rt-sociopathy/ |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Pensa che persino nei fumetti di Dylan Dog della Bonelli, dove si ergono a difesa di immigrati, ebrei, animali, poveri e chi più ne ha più ne metta, i personaggi timidi ed introversi, ogni volta che compaiono, sono ritratti o come serial killer (vedi quello de "L'assassino della porta accanto",) malvagi arrivisti che si vogliono rifare di una giovinezza infelice (vedi Zorex di "Presenze"), sfigati (vedi il vicino della stangona ne "I delitti della mantide") o comunque gente con problemi mentali (vedi "Delirium"). Per non parlare poi dei telefilm sudamericani ed anglosassoni, ho già citato il caso dello strangolatore seriale della sesta stagione di "Desperates Housewives".
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Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
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Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Io penso che un fondo di verità ci possa essere, ma il problema principale non è che l'assassino sia o meno introverso, bensì molto spesso queste persone covano rancore e violenza proprio perchè non si sentono accettate.
Poi da lì ad arrivare alla violenza e alle stragi il passo è corto. Come non citare unabomber, persona intelligentissima (laureato in matematica con il massimo dei voti) ma solitario e taciturno. Visse per molto tempo da solo in una baracca, rifiutando il progresso che la società stava intraprendendo, e da lì architettava le bombe e le spediva ai suoi obiettivi. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
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Per quanto riguarda Unabomber , lui non era introverso ma un bipolare ( e questo non significa nulla , bipolari sono stati ad es anche molti grandi personaggi della storia , da Mozart a Leopardi passando per Van Gogh ... ) e il suo odio era motivato dal fanatismo ideologico . Infatti era diventato un seguace dell'anarcoprimitivismo , una teoria creata da Johnn Zerzan ( http://en.wikipedia.org/wiki/John_Zerzan ) secondo cui la civiltà occidentale e in generale la civiltà industriale e tecnologica deve essere superata e si deve fare una rivoluzione neotribale abbandonando la tecnologia , insomma si deve tornare alla società fondata sui cacciatori raccoglitori . Unabomber dopo aver fatto proprie queste idee , allora ha deciso di smettere di " lavorare per il sistema " ( essendo ingegnere se non sbaglio ) e ha deciso di vivere in modo neoprimitivista . Inoltre ha scritto un manifesto politico in cui riprende e sviluppa la critica alla società industriale rifacendosi alle teorie portate avanti da Zerzan e Marcuse ( quello che ha ispirato il 68 ) , ed Ellul e rifacendosi anche al concetto di " disagio della civiltà " elsaborato da Freud . Tra l'altro per chi avesse voglia di leggerlo ( e spero di non ispirarsi ) si può scaricare su Internet da un sito di sinistra radicale . Detto questo , il fatto che Unambober fosse seguace di una corrente anarchica neotribale non ha nessuna importanza . Mentre invece dei mass media di destra avrebbero tutto l'interesse nell'evidenziarlo ( magari enfatizzando anche il fatto che era un'immigrato ) e nel fare tutto un calderone , demonizzando praticamente chi critica la società occidentale visto che anche Unabomber n lo faceva ( anche se aveva idee molto differenti da altri che criticano la società industriale ) ... Ciò non è stato fatto , e se fosse stato fatto la cosa sarebbe stata giustamente molto criticata . |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Non ci avevo mai fatto caso a queste associazioni, i giornali dicono delle gran stupidate, li leggo al bar per svaccare in attesa del caffè, guardo i titoli e mi annoia già quello.
Non saprei, non credo ci sia tutto questo astio verso gli intorversi, a me pare che non freghi niente a nessuno. Sicuramente non sono molto apprezzati all'inzio, alla lunga emergono meglio degli estroversi. Come introverso non ho mai avuto problemi particolari, nessuno mi ha discriminato, nessuno mi ha disprezzato. I problemi che ho avuto mi derivano dalla parte critica, asociale e ribelle, questa parte si poco accettata in generale. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Ma io credo poco anche ai serial killer, secondo me ogni tanto beccano uno che nanche capisce dove sta di casa e gli affibiano ogni delitto irrisolto sulla terra.
Se poi parliamo di attentati contro istituzioni, personaggi politici e cose strane, ebbene li beccano un capro espiatorio, la storia insegna che dietro ci sono ben altre stutture e killer a pagamento. Qualche anno fa leggevo di Moro, di Kennedy, di Mattei, delle stragi, non torna nulla, ci sono delle cose stranissime e illogiche evidenziate negli stessi atti processuali e nelle perizie. C'è un libro "confessioni di in sicario dell'economia" è un pdf gratuito che svela motli retroscena e come funziona un po' il meccanismo dei sicari e di come sistemano le cose nei vari paesi. E' logico che lo sfigato, tipo Oswald nel caso Kennedy fa comodo, vai a beccare uno sfigato che smuove poche acque e di cui a nessuno frega niente come capro espiatorio. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Anche in una puntata di " Amore Criminale " si è caduti nel pregiudizio introfobico : http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-64a6c157-0680-4a52-8f06-602d1746dd85.html . La storia parla di un'uomo che acceccato dalla gelosia uccide la moglie , quindi direi un mostro , indubbiamente dal carattere , dalla nazionalità o da altro , ma invece la descrizione della puntata è questa : "n primo piano, in questa seconda puntata, la commovente storia di Pina, giovane moglie e madre, travolta dalla folle gelosia del marito Dario. Dopo un’infanzia trascorsa in Germania, Pina e la sua famiglia si stabiliscono a Carpi, in provincia di Modena. Giovanissima, nel 1997, Pina s’innamora di Dario. Lei è una donna molto estroversa e socievole, lui, invece, è solitario e introverso " .
Non si fa accenno al fatto che questo tipo aveva delle patologie persecutorie , ma si dice solo che era introverso e solitario , ed inoltre si usa la contrapposizione : estroverso positivo e introverso negativo . Certe volte quando sento ai tg o nei programmi della tv che si parla di stragi nelle scuole , omicidi e comunque fatti di violenza e si dice sempre e comunque che i criminali erano introversi e le vittime estroverse e solari ( anche nei casi di bullismo , dove mi sembra molto strano che le vittime siano effettivamente estroverse ) mi sento in colpa e mi vergogno io di essere tale , e penso che dovrei diventare estroverso . Ah tanto per dire , sul caso dell'omicidio Meredith l'avvocato di Raffaele Sollecito ha detto che è un ragazzo timido ma non un'assassino ... http://www.informazione.it/a/61085825-D172-47BA-A362-EE90F6D42367/DIFESA-RAFFAELE-TIMIDO-MA-NON-UN-ASSASSINO .... cioè la cosa suona tipo " si è un ragazzo violento o un pò maniaco , ma assassino no " ... insomma sembra che l'aggettivo timido sia un'aggravente in questo caso ... |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Ma ragazzi, è la verità.
Perchè nei film lo sfigato di turno è uno smanettone, non ci sa fare con le ragazze, è impacciato, legge molto, ecc? Perchè è la verità. Stiamo qua davanti al PC a giornate, ore e ore a smanettare. Non ci sappiamo fare con le ragazze e quindi usiamo internet. Siamo timidi ed impacciati. E' la pura verità, non sono i mass media che ci distorgono. Possono accentuare certe cose, ma partono comunque da cose vere. Per quanto riguarda i serial killer, anche a me fu dato del "mostro di Firenze" abitando in Toscana. Non è forse vero anche questo? Chi è più propenso alla violenza? L'estroverso che ha la sua vita da fare? Chi è che recentemente ha aperto un thread dicendo che "la società deve pagare"? Dove si legge più spesso che tizio o caio andrebbero presi a botte? Dove si legge che l'introverso dovrebbe almeno sviluppare il fisico per appendere gli altri al muro? Dov'è che si leggono commenti [poi modificati/cancellati] di violenza pura? Come ho già detto, io sono stato minacciato da un utente di questo forum, ma mai da un'altra persona. La verità è che noi ci portiamo dentro tanto dolore, tanto rancore, tanta invidia per ciò che non abbiamo, per come vivono gli altri. Anche io avrei voluto farla pagare a qualcuno e non mentivo a me stesso. Avevo paura che la mia rabbia potesse effettivamente sfociare in cazzate assurde. I killer hanno problemi mentali, vuoi gelosia o che altro. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Non so se hai letto il lavoro della Gabriella Carlizzi sul mostro di firenze, un lavoro immane di 2000 pagine.
Lasciando stare che è diffcile capire di che si tratta, rimane che hanno riaperto le indagini sulle sue denunce e infilato il ramo esoterico e dei mandanti, questo per dire che considerarla roba campata in aria non mi pare il caso, è una ricerca, poi non so. rimane che non ha senso come è andata, con Pacciani che alcuni omicidi li compie e altri no perchè aveva un alibi, allora è stato lui o no? rimane che non si capisce da chi ha avuto tutti quesi soldi che aveva un morto di fame. rimane che combinazione è schiattato. Allora qui non c'è nulla di vero in quello che raccontano alla gente, non è in grado di sostenere la verità probabilente. La mia teoria è questa: quando hanno testimoni di porcate, cose scomode, esperimenti illegali (come quelli dello psicologo cameron negli anni 60, poi usati per i manuali di tortura attuali della cia e squadroni della morte assortiti), come lo fanno fuori? lo fanno fuori senza collegamento con le altre vittime, e a distanza di anni tirano fuori un serial killer e insabbiano 15 anni di omicidi di testimoni scomodi. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
No, non ho letto nulla. Però i miei amici a scuola mi davano del "mostro di Firenze" per scherzare sulla mia personalità. Insieme poi, ad un mio amico che faceva la parte del "compagno di merende" visto che eravamo sempre noi due.
Spero non tu abbia capito che io sono coinvolto in quegli omicidi. :D |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
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Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
ha ha quella del compagno di merende è entrata nell'uso comune.
Insomma rimane che qui non dicono la verità, nella storia per ogni guerra c'è il casus belli inventato, si armano anni prima, ma a chi la vogliono raccontare? e oggi non è diverso, e non lo controlli un mondo globalizzato senza fare delle porcate. Di mezzo abbiamo questi imbecilli, ignoranti come le capre che neanche sanno parlare tipo i corleonesi e la fanno franca? O tutti questi disagiati sociali che ammazzano 50/60 persone per non si sa quale motivo o fanno stragi o altro? fantascienza. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Una volta lessi su Donna Moderna un articolo che si intitolava una cosa tipo "come vestire bene vostro figlio* in maniera migliore dell' antipatico secchione della classe":o Poi vabbè, c' erano anche parti in cui si consigliava alle donne di mettersi con uno stronzo e non con uno buono, perchè il buono è noioso (come se poi buono fosse sinonimo di noioso). Assurda quella rivista:miodio:
*si parlava di bambini delle elementari Quote:
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Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
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Come mai vengono finanziate pesantemente certe cose? come mai su ammissione dei capi del movmento femminista degli anni 70 la CIA finanziava il movimento con milioni di dollari? Ecco dove si fa interessante la questione per la mente, capire perchè, mettere insieme pezzi che appaiono scollegati. |
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Così, en passant. |
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Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
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Si sostiene chiaramente che il potere deve entrare nelle università e impossessarsi di media e giornali per fare passare i propri valori e non quelli allora in voga (la sinistra di allora), i documenti sono reperibili e pubblici, anche se in inglese, ma si trova anche la traduzione. Io dico che, esattamente come è abbastanza risaputo, che l'LSD e le droghe (LSD viene dalle basi militari per scopi militari) furono immesse nei movimenti giovanili e civili di allora probabilmente per rincoglionire e sputtanare quando di buono si stava facendo sulle tamatiche della guerra in vietnam, etc... questi finaziamenti e le infiltrazioni di cui si sente parlare sono ugualmente molto sospetti. Uno dei primi manifesti del femminismo (che ha delle orgini anche nella destra nazista o nel ramo dell'eugenetica a dire il vero), è di marx ed engels, è li si parlava del contrario di quel che è accaduto: uomini e donne uniti per combattere il potere. Questo pericolo è stato scongiurato. I lavoratori sono completamente disuniti e hanno perso la guerra per i diritti sul lavoro, perderanno tutto quello ottenuto in centiania di anni di lotte civili, non è un caso questo, come ci sono riusciti? come lo hanno pianificato? con quali strumenti? |
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Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
queste cose che leggete hanno uno scopo.
Milioni di dollari partono dalle fondazioni rokfeller e vanno in queste cose, nella politica, ad associazioni internazionali private, perchè? chiedetevelo. |
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Il fondo di verità in questo caso sarebbe? |
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Usando lo stesso metro , un afroamericano potrebbe dire che quelle che sono considerate stereotipazioni di essi da parte della società sono del tutto veri , compresa l'inclinazione al crimine : infatti basta vedere la musica rap e hip hop e l'attitudine da ghetto ( che è predominante nella comunità afroamericana giovanile) in genere che si basa su vittimismo , elogio e incitazione della violenza , ricerca di sesso estremo , complessi di inferiorità , mancanza di responsabilità , paranoia , rancore e odio verso tutto e tutti ecc , estrema invidia e risentimento verso i bianchi ecc . Ma si parla sempre di cause sociali di questo fenomeno : senso di colpa interiorizzato , bassa autostima , complesso di inferirorità per essere stati oppressi ecc , anche l'introverso in maniera diversa è stato ed è tutt'ora oppresso nella società , nel senso che la società predilige di più che è estroverso a chi è introverso e l'introverso vive in una sorta di " ghetto mentale " e spesso ci si affeziona |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Prendi internet.
Nasce in ambienti militari. La risposta più semplice, quella che spiega più cose, ciò che succede, come muta nel tempo, è che non ne sia mai uscita da questi ambienti, e che serva a controllare, condizionare, e creare un database di spionaggio per l'intera umanità nel mondo globalizzato al fine di circoscriverlo in una realtà orwellliana. La risposta alla tua domanda su donna moderna è ugualmente semplice: l'obiettivo è la distruzione della famiglia, perchè era una forza troppo potente di aggregazione e valori, il bravo uomo allora è noioso, non è come farsi l'acolizzato e lavorare per 700 euro in un call center. Tutte le altre spiegazioni appaiono complesse, elucubrative e non rispondo ai vari punti di vista a cui li sottoponi. La realtà è troppo dolorosa per prenderne parte, è una realtà dove non siamo che topolini da laboratorio. |
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Sicuramente, perchè il gioco che fanno è associare il concetto di noia ai comportamenti.
In realtà non sarebbe correlato, è solo una prospettiva di quali istinti e desideri primordiali associ con il subliminale. Quello che correalano non è il concetto di noia alla bontà, ma il concetto di trasgressione alla felicità, lo fanno in vari modi e lo fanno da decine di anni. Questo subliminale agisce su vari livello, ha una risposta pavloviana, ed è usato in pubblicità per invogliare ad avere apatia delle cose in fretta e bisogno di nuovi stimoli commerciali. E' anche indotto per vanificare esigenze di realtà più profonde e meditate. Sposta il concetto interiore di spazio tempo nel presente: ora, subito, l'abolizione attuale del futuro (di cui parla il filosofo diego fusaro per esempio) ha una lunga fase preparatoria che solo ora vede in pieno i propri frutti. La felicità di queste cose è del tutto costruita è, visto quanta gente infelice è al mondo attualmente, del tutto inesatta. L'apologia del maschio tragressivo dal rutto efebico si pone in questo filone di decadenza dei valori, o crepuscolo del senso, a furia di raccontarlo, ci si è cascati. |
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Vabbe', fine Ot. |
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a volte non capisco perchè vi focalizzate sui cavilli
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La "follia criminale" è inoltre un'invenzione dei fumetti (e del cinema, non esiste film di guerra in cui gli orrori dei buoni non vengano giustificati con la follia): il numero dei "matti" che delinquono (sul totale dei matti) statisticamente è inferiore a quello dei "normali" (sul totale dei normali). |
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Lo è sempre, è sempre ambiguo. Se anche puoi esprimerti con la maggiore chiarezza e sintesi, ci si chiederà il perchè di quegli argomenti e il perchè di quella scelta e non di un'altra. Anche se rimani muto il tuo silenzio parla. L'ambiguità è parte dlela nostra natura. Personalmente ipotizzavo di un doppio esatto in noi che è esattamente contrario e si bilancia. La nostra identificazione, la nostra pelle che abitiamo, è una sintesi più o meno conflittuale. Potrebbe sembrare l'inconscio così descritto, diciamo freudiano, perchè c'è l'idea di guerra in noi, ma io intendo una simbiosi di inconscio e linguaggio, il linguaqgio si "attacca" all'inconscio e ne frastaglia il senso invertendolo rispetto alla percezione del linguaggio sul piano razionale. Il lapsus e il paradosso sono scontri di senso linguistico, guerre interiori tra le nostre interpetazioni delle parole. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
Sì, ma non sempre l' ambiguità serve ed è necessaria, altrimenti ci sarebbe solo chaos. Spiegare una legge scientifica con ambiguità sarebbe ad esempio solo dannoso. Il chiedersi il perchè di una scelta comunque non è un' ambiguità, o almeno non lo è per quanto riguarda il linguaggio in sè.
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Ma io non me ne faccio niente della semantica, se questa accorda col “fondo di verità” e rende la bontà non noiosa (e cioè emulabile) un che di eccezionale. Vale a dire: tra le conclusioni tratte da Donna moderna e quelle dalla percentuale di correlazione, non corre nessuna differenza qualitativa. Entrambe prestano servizio non a favore della bontà, ma della bontà come noia. Se vuoi proseguire, ti invito a contattarmi in privato. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
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Il fatto è che normalmente se te, persona generica, hai davanti un estroverso che parla, racconta, cattura la tua attenzione, ti fa i complimenti, ecc, stai sicuramente meglio con lui che con un introverso che sta zitto, non vuole essere disturbato, sembra infastidito, non sorride, ecc. Ed è una cosa naturale, non potete andar contro a come funziona "la socievolezza umana". Una persona aperta ha certi vantaggi rispetto ad una chiusa. E non perchè la società elogia l'estroversione, ma perchè tu, persona, stai meglio con coloro che sono aperti, che con coloro che sono chiusi. Non si può andare contro a questo schema che la natura, Dio, o chi vi pare ci ha dato. Tutti i gruppi funzionano allo stesso modo: -C'è un leader, sia maschio o femmina. -C'è chi parla di più, c'è chi parla di meno e rimane un po' più in disparte. Non si può andare contro a questo schema. Anche ai raduni di FS.com è venuto fuori che certi utenti si sono sentiti esclusi. Perchè è così che funziona. Perchè anche in un gruppo di soli introversi, c'è l'introverso più aperto e quello più chiuso. Se la società facesse robe [film/propagande/ecc] sull'introversione, magari elogiandola, non cambierebbe lo schema. Perchè tu, persona, continuerai a vedere nella persona più aperta, una persona con cui stai meglio rispetto ad una chiusa. Le donne continuerrano ad andare dietro all'uomo che le fa impazziere, che genera in loro un turbinio di emozioni, non all'introverso che con difficoltà riesce a generarle. Sono schemi naturali, non puoi cambiare la società per fare in modo che le persone si "innamorino dell'introversione" e etichettino l'estroversione come male, perchè "a pelle" le persone stanno meglio con chi si apre, che con chi si chiude. Quote:
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E' vero che l'intro rimugina e rimugina, magari senza far nulla. Però non c'è dubbio che sia l'intro che rimugina di più sulla violenza. |
Re: Pregiudizi sull'introversione e la timidezza diffusi nei media
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L'ordine è la fantasia, l'irreale, non il contrario. La scienza è un feticcio, una sostituzione della fantasia cristiana, a nessuno fregherebbe veramente dei suoi dogmi e della sua metodologia se non avesse a che fare con la religione e gli dei. analogamente, il fatto che faccia presa la trasgressione, la liberazione degli istinti, è perchè la nostra reale natura è ambivalente e abbisogna di entropia nel senso, si stanca di costruire frasi per comunicare la propria indiffernza e il distacco emotivo. Tende a liberararsi dei concetti, del senso delle parole, e sprofondare nell'indifferenziato, nel caos, nel sacro, c'è sempre questa lotta nel linguaggio espressivo, poichè noi impariamo a parlare, ma non a contenere il senso attribuito alle parole. Questo fenomeno è sfruttato per condizionare i desideri, invece di essere usato per comprenderli, liberando la follia della mente umana invece di relegarla negli oscuri meandri della frammentazione della coscienza. La malattia umana esce senza alcun rito, si estende timidamente arroccandosi nei costumi e nei linguaggi dei popoli senza alcuna ironia. L'uomo nella fantasia dell'ordine prima pensa e poi parla, nel disordine prima parla e poi pensa. In ogni caso è un esercizio di puro caos, poichè egli dovrebbe, a rigor di logica, pensare e parlare contemporaneamente per essere allineato con se stesso o l'interlocutore, il che non è possibile. Egli dunque ricostruisce il senso fuori dal tempo e dallo spazio. |
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Insomma, non è l'introversione in se ma l'ostilità generalizzata che molti introversi hanno verso il mondo, che poi naturalmente il mondo è portato a ricambiare (tranne nei rarissimi casi in cui ne intuisce il dramma). Che l'estroversione sia sempre preferita secondo me non è vero, soprattutto quando è estrema (e diventa superficiale, indelicata, prevaricatrice...). |
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