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Il paradiso secondo noi
Ci sono i musulmani che lo immaginano come un luogo pieno di cose materiali: tanto cibo e tante donne. Per i cristiani è una specie di giardino dove si passa le giornate a fare indigestione di mele... In American angels era visto come una citta' piena di fumo e personalita' stravaganti che vagavano per le strade e lodavano degli dei di colore. Insomma se esistesse un paradiso come sarebbe secondo voi?Manterrebbe alcuni aspetti di questa terra?Quale sarebbe la scenografia?
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Re: Il paradiso secondo noi
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Re: Il paradiso secondo noi
sarebbe esattamente come la terra, perche sarebbe sulla terra, la differenza sta solo nel fatto che non ci sarebbero le persone malvagge, peccati, incidenti, disgrazie, morte, malattie, vecchiaia...
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Re: Il paradiso secondo noi
un posto dove si gode.
si fa l'amore, si dorme benissimo, si fanno docce e bagni infiniti, corse lunghissime, si mangia, si beve, si ascolta musica, e si è perennemente ebbri. |
Re: Il paradiso secondo noi
Bella risposta, Qwerty.
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Re: Il paradiso secondo noi
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Re: Il paradiso secondo noi
Mi accontenterei di un posto dove nessuno mi rompe le palle
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Re: Il paradiso secondo noi
Il paradiso è un luogo dove ci si distacca da ogni bene materiale. Ognuno riceverà in dono la perfezione assoluta, non esisteranno più violenze, peccati, malattie, o quant'altro. Ci sarà solo l'amore più puro.
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Re: Il paradiso secondo noi
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Re: Il paradiso secondo noi
Sono scettico, non credo che esista un paradiso dove tutto è bello e ci si vive per sempre.Al massimo oltre l'universo ci dovrebbe essere un posto dove tutte le anime si ricongiungono.Altrimenti devo pensare che non esiste nulla, forse non c'è niente dopo la morte.Diciamo che sono agnostico.
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Re: Il paradiso secondo noi
basandoci sui vangeli (per chi ci crede)
Gesù risorto era "solido", si poteva toccare con mano, mangiava, aveva la capacità di attraversare la materia queste tre caratteristiche le avremo tutti, poi ci sono molte altre deduzioni che si possono fare un'altra cosa che si è lasciato sfuggire Gesù riportata dai vangeli è che non ci sposeremo :nonso: poi al momento di dati oggettivi non mi viene in mente nulla, però ci sono parecchie visioni di mistici eccetera che però non sono affidabili in quanto secondo me le visioni spesso sono "adattate" per come uno le può percepire a secondo della propria sensibilità cultura ed altro.... ma la domanda non deve essere "cosa ci sarà alla festa"? ma è "come ci si arriva?" è su questo che bisogna concentrare i nostri sforzi |
Re: Il paradiso secondo noi
Non immagino il paradiso come un luogo ma come una condizione esistenziale.
Credo che per accedervi si debba obbligatoriamente perdere l'umanità. |
Re: Il paradiso secondo noi
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Re: Il paradiso secondo noi
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Re: Il paradiso secondo noi
Non ce lo dobbiamo immaginare come perfetto per noi nella speranza di raggiungerlo. Dobbiamo cercare di raggiungerlo anche non sapendo cosa sia.
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Re: Il paradiso secondo noi
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Re: Il paradiso secondo noi
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Re: Il paradiso secondo noi
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Mi piacerebbe capire meglio. |
Re: Il paradiso secondo noi
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tanto per dire, avevo interrotto verso il numero 2000 e rotti, nauseato dalla linea editoriale sempre più a favore degli estronipoti qui quo e qua e sempre meno favorevole a paperino :testata: chissà a che numero è arrivato ora, meglio non saperlo, certificherebbe la mia vecchiezza :miodio: |
Re: Il paradiso secondo noi
Non credo all'anima, non credo che ci sia nulla oltre questa vita.
Nel caso in cui mi sbagliassi, con tutti i peccati che ho commesso, potrei al massimo sperare che l'inferno sia un po' meno duro di quello dantesco ;) |
Re: Il paradiso secondo noi
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------- Il paradiso è il luogo a cui aspiriamo dopo la morte, dominato dalla purezza e dalla bellezza, in tutto e per tutto.... Un luogo che difficilmente vedremo. |
Re: Il paradiso secondo noi
Io la mia sul Paradiso l'ho già detta in un altro topic che somigliava molto a questo, ma che richiedeva una risposta molto più generale.
Comunque vi immaginate che nella vita dopo la morte non ci sia tempo, spazio, cose, un corpo nostro, qualsiasi capacità di essere o fare qualsiasi cosa, e si passasse l'eternità così :D ? |
Re: Il paradiso secondo noi
Secondo me è la terza parte dell'OUdU* :occhiali:
*Opera Universale dell'Umanità |
Re: Il paradiso secondo noi
La teoria di un famosissimo scienziato prova a spiegare come la vita va avanti per sempre. Tramite la nostra coscienza.
Vi è un libro dal titolo abbastanza complesso: "Biocentrism: How Life and Consciousness Are the Keys to Understanding the Nature of the Universe" che sta avendo un notevole successo su Internet. Il concetto di fondo prova a spiegare come la vita non finisce quando il nostro corpo muore, ma invece può andare avanti per sempre. Tramite la nostra coscienza. L'autore di questa pubblicazione, il dottor Robert Lanza, è stato votato come il terzo miglior scienziato in vita dal New York Times, stando a quanto riportato su Spirit Science and Metaphysics. Lanza, esperto in medicina rigenerativa e direttore del Advanced Cell Technology Company negli Stati Uniti, è anche conosciuto per la sua approfondita ricerca sulle cellule staminali e per l'aver clonato diverse specie di animali in via d'estinzione. Ma da un po' di tempo ha deciso di dedicarsi anche alla fisica, meccanica quantistica e astrofisica. Questa miscela esplosiva di conoscenze ha dato vita ad una sua nuova teoria, quella del biocentrismo. Essa insegna che la vita e la coscienza sono fondamentali per l'universo e praticamente è la coscienza stessa che crea l'universo materiale in cui viviamo e non il contrario. Prendendo la struttura dell'universo, le sue leggi, forze e costanti, queste sembrano essere ottimizzate per la vita, il che implica che l'intelligenza esisteva prima alla materia. Lanza sostiene inoltre che spazio e tempo non siano oggetti o cose, ma piuttosto strumenti della nostra comprensione: "portiamo lo spazio e il tempo in giro con noi, come le tartarughe con i propri gusci". Nel senso che quando il guscio si stacca (spazio e tempo), noi esistiamo ancora. La teoria implica che la morte della coscienza semplicemente non esista. Esiste solo sotto forma di pensiero, perché le persone si identificano con il loro corpo credendo che questo prima o poi morirà e che la coscienza a sua volta scomparirà. Se il corpo genera coscienza, allora questa muore quando il corpo muore, ma se invece il corpo la riceve nello stesso modo in cui un decoder riceve dei segnali satellitari, allora questo vuol dire non finirà con la morte fisica. In realtà, la coscienza esiste al di fuori dei vincoli di tempo e spazio. È in grado di essere ovunque: nel corpo umano e fuori da esso. Lanza ritiene inoltre che universi multipli possano esistere simultaneamente. In un universo, il corpo può essere morto mentre in un altro può continuare ad esistere, assorbendo la coscienza che migra in questo universo. Ciò significa che una persona morta, durante il viaggio attraverso un tunnel non finisce all'inferno o in paradiso, ma in un mondo simile, a lui o a lei, una volta abitato, ma questa volta vivo. E così via, all'infinito. Senza ricorrere a ideologie religiose lo scienziato cerca quindi di spiegare la coscienza quantistica con esperienze precendenti alla morte, proiezione astrale, esperienze fuori del corpo e anche reincarnazione. Secondo la sua teoria, l'energia della coscienza a un certo punto viene riciclata in un corpo diverso e nel frattempo esiste al di fuori del corpo fisico ad un altro livello di realtà e forse, anche, in un altro universo. ( http://www.wallstreetitalia.com/article.aspx?IdPage=1656983 ) |
Re: Il paradiso secondo noi
Vibrazioni quantistiche rilevate nei neuroni del cervello corroborano ipotesi su origini della nostra coscienza.
Negli ultimi anni la fisica sta assistendo a una piccola rivoluzione, con gli scienziati che hanno iniziato a interpretare la coscienza come una cosa effettiva, al pari di un solido, un liquido o un qualsiasi oggetto. Una rivisitazione di una controversa teoria sulla sopravvivenza della coscienza dopo la morte sostiene che questa derivi dai livelli più profondi del cervello, dalle attività che avvengono all'interno dei neuroni celebrali. Ora grazie alla scoperta dell'esistenza di vibrazioni quantistiche nei microtubuli presenti all'interno dei neuroni cerebrali, pubblicata dalla rivista Physics of Life Reviews, un team di studiosi è riuscito in qualche modo ad avvolare l'ipotesi suggestiva del dottore di biogenetica ed esperto di fisica quantistica Roberto Lanza, prima ancora di quella effettuata 20 anni fa da Stuart Hameroff e Roger Penrose. Anirban Bandyppadhay, dottorando del National Instituite di Scienze Naturali a Tsukuba, in Giappone, e ora al MIT di Boston, a capo della squadra autrice della nuova scoperta, suggerisce che le onde cerebrali EEG derivano da profonde vibrazioni microtubulari e, che da un punto di vista pratico, modificando queste vibrazioni si potrebbero migliorare una serie di condizioni mentali, neurologiche e cognitive. I microtubuli sono i principali componenti dello scheletro strutturale delle cellule. La teoria, chiamata "orchestrated objective reduction" ("Orch OR"), era stata proposta per la prima volta a metà degli Anni 90 proprio da Roger Penrose, eminente fisico matematico, e dall'anestesista Stuart Hameroff. I due osservarono che le vibrazioni quantiche nei microtuboli sono "orchestrate" da ingressi sinaptici e memorizzati in microtuboli. La teoria è stata duramente criticata, in quanto il cervello veniva considerato troppo "caldo, umido e rumoroso" per processi quantistici apparentemente così delicati. L'evidenza, tuttavia, ha poi dimostrato il contrario, prendendo come esempi la fotosintesi delle piante, il cervello degli uccelli quando navigano, il nostro senso dell'olfatto e i microtubuli cerebrali. La scoperta suggerisce inoltre che i ritmi EEG derivano dai livelli più profondi delle vibrazioni microtubolari. Inoltre l'anestesia, che cancella in modo selettivo la coscienza risparmiando le attività del cervello non coscienti, agirebbe attraverso microtubuli nei neuroni cerebrali. Hameroff e Penrose scrivono che "l'origine della coscienza riflette il nostro posto nell'universo, la natura della nostra esistenza. La domanda da farsi è: la coscienza si è evoluta da complessi calcoli tra i neuroni del cervello o invece è la coscienza stessa, in qualche modo, a starci sempre accanto", come il guscio di una tartaruga e come sostengono gli approcci spirituali? "Queste domande potenzialmente aprono un vaso di Pandora, ma la nostra teoria ospita entrambi i punti di vista, suggerendo che la coscienza deriva da vibrazioni quantiche in microtubuli (polimeri di proteine all'interno dei neuroni del cervello), che gestiscono le funzioni neuronali e sinaptiche e che collegano i processi cerebrali a processi di auto-organizzazione". Potrebbe questa ancora misteriosa entità - la coscienza - sopravvivere nell'universo anche dopo la morte fisica del corpo e del cervello? Dopo 20 anni di scetticismo e controversi studi in ripetizione, gli ultimi risultati arrivano alla conclusione che "i bit quantistici, o anche "qubits", di cui tratta la teoria Orch OR, sono percorsi elicoidali in reticoli microtubolari". I risultati permettono di respingere le critiche mosse sin qui, oltre che di rivedere le 20 previsioni della teoria Orch OR pubblicate nel 1998. Di queste, sei sono state confutate e nessuna respinta. La conclusione è che la coscienza gioca un ruolo attivo intrinseco nell'universo. ( http://www.wallstreetitalia.com/article/1659164/scienza/nuova-scoperta-avvalora-teoria-della-vita-dopo-la-morte.aspx ) |
Re: Il paradiso secondo noi
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