obbligo o piacere
bisogna fare quello che ci impongono di fare o fare qualcosa che ci piace davvero ?
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Re: obbligo o piacere
ma se facciamo quello che ci obbligano di fare non saremo insoddisfatti per sempre ?:pensando:
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Re: obbligo o piacere
Quello che piace davvero, sempre e comunque. :bene:
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Re: obbligo o piacere
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:sisi: |
Re: obbligo o piacere
fai quello che ti impongono di piacere che ti impongono di fare che ti piace di imporre di piacere.
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Re: obbligo o piacere
Quello che mi piace davvero fare, odio le imposizioni altrui..
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Re: obbligo o piacere
Ma poi... "imposizioni"! Alla fine, per quanto gli altri possano cercare d'influenzarci, siamo pur sempre noi a decidere cosa fare o non fare, a meno che non ci venga puntata una pistola alla tempia. :pensando: Pensare che qualcuno possa realmente costringerci a fare qualcosa senza che non ci sia per davvero qualcosa d'importante in gioco mi sembra solo un modo per scaricare la colpa della propria insoddisfazione su qualcun altro.
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Re: obbligo o piacere
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Re: obbligo o piacere
poi è ancora piu brutto fare qualcosa solo per far piacere a qualcun' altro :(
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Notando la sezione in cui questo thread è stato aperto mi viene da domandarmi: cosa potrebbero fare i genitori di Giovanni se lui scegliesse un lavoro o una facoltà che loro non approvano? Tagliargi i fondi? Dirgli che non sono d'accordo? Smettere di parlargli? A questo punto, invece di dare la colpa a chi sfrutta l'ascendente che ha su di lui (perchè lui stesso, per primo, glielo concede), penso che sarebbe più saggio interrogarsi se i suoi desideri valgano le possibili reazioni dei suoi genitori, se una possibile felicità futura valga tutte le difficoltà che potrebbe comportare il rifiuto dei genitori verso la sua scelta. Anch'io ho dei genitori estremamente protettivi ed asfissianti, ma ad un certo punto, più che sperare che loro cambino atteggiamento (cosa che definirei quasi impossibile), mi rendo conto di dover essere io, per prima, a dovermi guadagnare i miei spazi, con o senza il loro consenso. La vita infondo è la mia, non è giusto che siano loro a dirigerla al posto mio. |
Re: obbligo o piacere
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Mia madre, ad esempio, faceva scenate assurde (che in parte fa ancora, ma ormai - per quel che vale, cioè zero - a parte dispiacermi, non mi può più manipolare psicologicamente) .. gridare con le finestre aperte e la gente che guarda o ascolta, tirati addosso oggetti, battere la testa contro il muro, buttarsi sul pavimento e far finta di morire o urlarti che si uccide, cose così.. che a livello di impatto psicologico se già sei messo male di tuo son ben peggio che il "tagliarti i fondi" o non farti sentire il proprio sostegno e approvazione.. Una parte della responsabilità di non avercela fatta nella vita è indubbiamente mia, lo so.. ma non è che quando tutto attorno a te è un incubo e sei isolato e solo e psicologicamente torturato pure da chi ti ha messo al mondo sia poi così facile avere tutta la lucidità necessaria per prenderti in mano la tua vita. |
Re: obbligo o piacere
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Re: obbligo o piacere
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Re: obbligo o piacere
il fatto è che questo fatto dell'obbligo me lo ha messo in testa mia madre, cioè uno dovrebbe fare quello per cui è portato e per cui ha inclinazione ,boh che situazione di merda
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