Mio padre...
 

Credo di essere la persona più debole del mondo, ho paura di tutto e ho un carattere ansioso, se la teoria dei geni non è sbagliasse, saprei a chi dare la colpa (...post...), in quanto mi ripete sempre che ai miei tempi era messo peggio di me... (e io non sono messo bene)
che vita...
non credo di essere il più sfigato di tutti ma poco ci manca, un'altra cosa che mi stupisce è il fatto (terribile a pensarci) che una serie di debolezze trasmesse o no ti possano rendere la vita un inferno.

p.s. secondo me dovrebbero interdire la possibilità di fare figli a genitori con difficoltà o estreme debolezze, tra il diritto alla vita di una persona debole e l'egoismo o (paura) dei genitori di non mettere al mondo un figlio, dovrebbe valere la seconda, un piccolo esame di coscienza dovrebbe venire fatto..

scusate lo sfogo

ognuno ha i suoi problemi...anche a me molti sono dovuti alla mia infanzia,ai miei genitori eccetera.ma non posso incolpare nessuno perchè è stato il destino (se la mia fosse una famiglia diciamo con dei soldi non avrei passato un'infanzia terribile e di conseguenza forse non avrei avuto tutti i problemi psicologici che ho ora,o che ho risolto)...l'unica cosa è la forza di propria volontà e il modo per risolvere i problemi SENZA STARE A GUARDARE!

..

Sei in buona compagnia,anchio son come te. Solo che mio padre è il mio opposto...mah! :roll:

Ma io impedirei di fare figli a quelli estroversi...cosi sarebbero tutti come noi e si quieterebbe

Re: Mio padre...
 

Ti capisco…Purtroppo i genitori non si possono scegliere…I padri con un carattere debole ed insicuro dovrebbero allevare i figli inculcando loro sicurezza, convinzione, etc. ma alla fine prevale il desiderio di protezione che li rende, grossomodo, fotocopie dei padri. Anche il mio mi ripete che ai suoi tempi era messo peggio di me, ma si riferisce (probabilmente anche il tuo) alle condizioni materiali di vita, a quanto abbia dovuto lavorare durante la sua giovinezza, ma il risultato è che i figli sono cresciuti viziati fino al superfluo quando invece di dovrebbe lavorare maggiormente sul loro carattere

8O
azz....

anch'io ho un padre che da giovane aveva pressappoco i miei problemi, era timido,. senza amici e senza ragazze, fino circa ai 28 anni. Ogni volta che mi sofog x la mia solitudine, lui mi ripete che era messo peggio di me, che ci è già passato, ecc. Io penso che il carattere dei genitori conti molto, e penso che sia qualcosa di genetico, che se tuo padre era uno "sfigato", hai una buona probabilità di esserlo anche te...non c' nulla da fare, è nei geni come la possibilità di avere gli stessi occhi di tuo padre, o l'altezza di tua madre...Boh..però nn gli fo una colpa a mio padre, di avermi messo al mondo...il carattere uno un pò se lo fa anche da se, quindi, se uno ha la forsza di volontà, o un aiuto, dovrebbe cercare di essere migliore...

Le debolezze possono essere trasmesse, ma non dimentichiamoci che dipendono soprattutto da noi e dalla nostra forza di volontà... Si deve trovare la forza per reagire senza addossare colpe a chi, del resto, da giovane ha avuto gli stessi problemi e quindi probabilmente può capire quello che ci portiamo dentro...
Un caro saluto Saggio...

Le persone estroverse non hanno alcuna colpa. Molti possono essere insensibili, moltri altri delle persone dal cuore d'oro, tutto è relativo. Così come si può fare la stessa distinzione tra persone introverse o fobiche. Bene e male si trovano ovunque, non esiste una "categoria" perfetta. "Così sarebbero tutti come noi" vuol dire non accettare le diversità. Se a contatto con gli estroversi ci si sente a disagio è un problema personale, del resto anche gli estroversi potrebbero non gradire la compagnia di persone più chiuse e timide.

Quando andavo al liceo avevo un compagno con un padre veramente in gamba,"fiko" e non "sfigato" come dite voi.Bello,attraente,andava in moto,faceva viaggi,aveva un ottimo lavoro e guadagnava tantissimo.
Ha divorziato dalla moglie che ancora andavamo al liceo e a 50 e passa va in giro a fare il farfallone.
Il mio compagno ne ha preso qualcosa in effetti.

Re: Mio padre...
 

Saggio, io non sò chi sei e dove vivi, ma la situazione è identica alla mia!! Purtroppo di genitori che non sanno dare nulla ai figli ce ne sono un'infinità e tante volte mi chiedo: "perchè sò capitato proprio io?"...
Purtroppo è il destino che ci ha dato questa strada tortuosissima ma secondo me, un giorno, potremo dire che tutto questo che stiamo passando ci è servito... non sò com'è ma è da tantissimo tempo che ho sta convinzione...
E' come se "qualcuno" ci sta mettendo alla prova, come se qualcuno sta dicendo "ti darò un qualcosa di speciale, ma per poterla avere devi conquistartela"... e alcuni fatti accaduti nella mia vita mi hann confermato questo!!! Troppe prove da superare per arrivare ad un traguardo che, per la stragande maggioranza delle persone, è un normalissimo traguardo, arrivabile ad occhi chiusi... per noi no però!! Dobbiamo sudarci tutto, anche l'aria che respiriamo!
Sinceramente non mi considero uno sfigato al 100%, ma sto sulla buona strada...
Tante persone mi hanno detto cose del tipo "eh, magari ce ne fossero di + come te..." e sono queste cose che ti fanno andare avanti, ti fanno migliorare sempre di +... ti fanno apprezzare la vita e la voglia di abbattere tutti i muri che ci sono davanti a te...
muri fatti, tante volte, solo di sabbia, ma che ci sembrano all'apparenza talmente alti e robusti da farci scoraggiare...
Dobbiamo imparare a prendere di petto le situazioni che ci capitano davanti, e di affrontarle a testa alta, sconfiggendo timori e paure di qualsiasi tipo, perchè, solo sconfiggendo queste , solo conquistando pian pianino quella sicurezza interiore grazie a queste vittorie, potremo guardare la vita in un modo nettamente migliore...
Scusate il poema, ma mi ci voleva...
Un saluto a tutti e complimenti allo staff per aver realizzato questo forum!

..mmazzaa vetro, sembra la storia del padre di un mio amico... :? pensavo fosse una caso isolato e invece...

Saggio non posso che amaramente darti ragione. E aggiungo che non solo i padri ma anche le madri!!! Più che di genetica forse perchè stando a contatto tutta l'infanzia con dei "modelli" si tende ad introiettarne le caratteristiche.

Eh vabbe' ma bisognerebbe sapere con certezza se poi sussiste questo patrimonio genetico.
per me no,conta di più l'influenza culturale.
anche mio padre da giovane aveva qualche difficoltà caratteriale,ma chi lo conosce bene dice che l'ha superata proprio avendo dei figli(in primis mia sorella più grande di me),qui il padre insicuro non l'ho mai conosciuto.
è una persona calma ,pacata ,abbastanza comprensiva.....
sono io ad essere lo sfigato perchè ho paura di tutto e ,purtroppo,per quanto abbia cercato nella vita ,non ho mai trovato il modo di reagire

Non credo,noi non arrechiamo disturbo,non facciamo una testa così di discorsi a nessuno e stiamo nel nostro...

Fobico rulez :)

Credo che sia proprio questa la causa del non sapersi rialzare...

Non gradire la compagnia di qualcuno non vuol dire arrecare disturbo. Hai mai pensato che potreste far cadere le p...e a terra per la noia? Ti dico questo perchè l'ho sentito dire a qualcuno, altrimenti, non essendone certa, avrei evitato di dirlo direttamente. Purtroppo le diversità non vengono sempre accettate, e questo diventa una causa di scontro indiretto tra persone di caratteri diversi come estroversi ed introversi.

...

Secondo me un figlio ricevere una determinata educazione, che quindi rispecchia il carattere del genitore, ma non necessariamente ne riprende le sue caratteristiche psicologiche, come la fobia.

No non faccio cadere le p in terra a nessuno.. e per inciso non gradire la compagnia di qualcuno non significa considerarlo noioso,ma proprio insopportabile,cioè volere che non ci sia...la differenza è sottile,ma c'e'.

Esattamente

Re: Mio padre...
 

saggio, ti prego, ma è un consiglio il mio, non facciamo questa gara a "chi sta peggio" ; è improduttiva , inutile e dannosa a mio parere

nn è una gara, è una cazzo di problema... visto che sono al mondo e devo cercare di stare bene, è un dovere morale

Ciao, hai perfettamente ragione, mio padre alcolista, madre infermiera, io sono proprio come lui....penso ad una sorta di energie forse quando negative e le assorbo come se partissero da me , per dare un senso a quel che sono, è così, non lo scorderò mai, e non lo vedrò mai.

Io, invece, ho un padre che è stato marittimo, con il gusto del comando, autoritario e che non riesce ad avere uno straccio di dialogo con i figli: il risultato è lo stesso....

Non intedevo certo dire che sia tu a far cadele le p alla gente, e per inciso la noisità può diventare fattore di poco gradimento per chi è abituato ad aprirsi maggiormente, così come lo è il troppo parlare per chi, al contrario, è una persona introversa. In entrambi i casi la situazione può rivelarsi insopportabile, e se c'è differenza tra le due cose ciò non significa che queste due non possano prescindere l'una dall'altra.

:wink:

D'ogni modo,meglio uno silenzioso che uno scassa maroni...punto.

Mio padre era alcolista e tossicodipendente, io sono vissuto tra i bambini che mi dicevano "è vero che tuo padre è drogato?", risultato non sono più uscito di casa per tutto il periodo delle medie. Poi ho trovato la forza nell'alcol che mi permetteva di fare amicizie disinibendomi, risultato ho abusato di alcol e mi sono ritrovato ad usare droghe. Risultato non ho fatto altro che aggravare la mia situazione. Sapete cosa ho pensato quando ho visto mio padre morto? Almeno ora non dovrò più vergognarmi di lui...e questa cattiveria della mia mente me la porterò nel cuore per sempre.

Accidenti...anche un mio amico ha la tua stessa storia...ma lui non è sociofobico per cui non puoi essere tu :)

Perche' inconsciamente anche se era tuo padre hai perso la sua stima vedendolo comportarsi cosi'.E ovviamente ti ferivano le dicerie della gente,le cattiverie delle persone che giudicano.Tu non eri/sei cattivo,rifiutavi l'idea di non aver un padre modello.

Già, razionalmente lo capisco Vetro, ecco perchè anche se la famiglia ideale non esiste, penso che le storie familiari a volte ci hanno condizionato. Però che dire...la cosa strana è che il passato è passato, eppure se continua a condizionarci è anche presente. Per quanto mi riguarda il voler bene ad una persona e contemporaneamente vergognarsi di lui ha inciso molto, perchè se ami e disprezzi contemporaneamente una persona il Nocervello se ne va in tilt, specialmente quando certe esperienze le vivi da bambino, in un momento della vita in cui le emozioni sovrastano la capacità di razionalizzare gli eventi.

Di dov'è il tuo amico? Sai com'è...la gente che conosco mica sa che sono sociofobico, i miei timori li ho sembre nascosti tra una birra ed un ansiolitico...va a finire che siamo amici d'infanzia. :D

sono felice ma soffro troppo al punto tale che mi sono tagliato, non ci si capisce nulla...

Re: Mio padre...
 

bah... a dir la verità non mi pare gara a chi sta peggio ,è uno sfogo come tanti altri nel forum,eppoi Saggio in altri post mi sembra abbastanza ottimista ,per cui non vedo il problema :?

Saggio hai totalmente ragione.... purtroppo molti genitori non sono in grado di farlo (senza accusarli)...e commettono tanti errori.... sopratutto nei momenti più importanti della vita di un ragazzo/a come l'adolescenza...

Esistono persone che ne escono come se niente fosse...altre come noi a "pezzi"....... metti anche la società di oggi molto + stupida e superficiale ed hai fatto la frittata......

Il mio problema è nato proprio dai miei genitori e sopratutto da mia madre...... in alcuni momenti se avessi reagito e avessi conosciuto quello che oggi ho capito forse non mi sarei fatto schiacciare da tutto questo....

Molte volte i genitori di persone affette da fs sono loro stessi fs e forse anche di +...........io passo da un alto e un basso continui....e solo la mia forza interiore mi fa andare avanti...... il mio consiglio ( e me lo sto dando anche a me) devi credete in te stesso....non guardare gli altri nessuno....credi in te e guarda fisso il presente....esiste solo quello.

Vorrei scrivervi a fondo di tutto quello che ho passato ma non voglio....il passato è passato altrimenti non se ne esce +.