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Il mito del carattere e della personalità
Negli ultimi tempi mi è capitato sempre più spesso di incontrare persone che hanno manifestato atteggiamenti particolarmente aggressivi e sulla difensiva e che, in seguito alla minima obiezione sul loro comportamento, hanno addotto la più classica delle scuse: è il mio carattere, la mia personalità, non ci posso fare niente se sono così.
Ancora non hanno capito che il carattere non esiste, non è altro che una serie di ricordi particolarmente impressi e sedimentati nella nostra mente, frutto dell'ambiente e della libera casualità degli eventi avvenuti intorno a noi nei primi anni di vita. E noi chi siamo se non semplici oggetti che fanno da cornice ad un mondo che è pura materia e niente spirito? Insomma noi siamo come oggetti, non ci creiamo e non ci distruggiamo, semplicemente ci trasformiamo e con noi anche quella serie di azioni e atteggiamenti che siamo soliti far rientrare sotto la fallace definizione di "carattere" :D PS E' chiaramente un topic di sfogo: faccio sempre più fatica a sopportare le persone che, nell'atto di aggredire, giustificano il tutto appellandosi ad una presunta natura immodificabile. |
Re: Il mito del carattere e della personalità
Più che altro io mi chiedo come mai sia sempre e solo ai "caratteracci" che non solo gli stessi possessori, bensì anche chi li circonda giustifica dicendo "non ci badare, ha un carattere di merda, è fatto così". I timidi e gli introversi sono invece quelli cui all'opposto, invece, si dice "Comincia con il cambiare carattere!"
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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Re: Il mito del carattere e della personalità
Una cosa è dire che la personalità non sia modificabile, un'altra cosa è dire che non esista o che sia fatta d'aria.
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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Di solito chi risponde/comporta male non so perchè viene visto come "forte","di carattere" e viene quasi apprezzato, nessuno gli chiede di cambiare atteggiamento giustificando "è fatto così", nonostante sia un comportamento spiacevole per gli altri. Io che sono accomodante e mi scuso per tutto invece vengo ripreso con "oh datti una svegliata" anche se il mio comportamento non nuoce a nessuno! |
Re: Il mito del carattere e della personalità
Sono d'accordo, ma talvolta cambiare comporta un prezzo troppo alto da pagare e non tutti sono disposti a rinunciare alla propria indole, maschera, tempra: chiamatela come vi pare.
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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E comunque penso anch'io che muttley non possa parlare per tutti: in sostanza il suo carattere magari non esiste (ma ne dubito, almeno da quello che scrive), ma non può implicare che non esista neanche quello degli altri o che esso sia modificabile a piacere e in qualunque direzione. |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Eh poi inoltre il comportamento di aggressivi e stronzi è visto tutto sommato come una forma di comunicazione e socializzazione ( insomma questi socializzano in questo modo però socializzano quindi sono ok , chi non lo fa non è ok ) |
Re: Il mito del carattere e della personalità
Sveglia, cosa cavolo importa dire che il carattere non esiste, ma sono solo ricordi blabla. E' come dire che l'automobile non esiste, ma è un ammasso di componenti mettalici e non messi insieme. Il carattere esiste, è una definizione di come una persona si comporta in base ai propri ricordi di esperienze passate.
Ed è modificabile. Chi dice "è il mio carattere, sono fatto così", lo dice per non cambiarlo. Se leggete "Le Vostre Zone Erronee", troverete che questa sia una scusa per non fare nulla. Ed è un po' quello che fanno tutti i fobici/depressi in genere, solo che loro dicono che il loro carattere va bene, ma è la società sbagliata. Alla fine si torna lì, scusa per non mettersi in gioco e cambiare in meglio. Quote:
Un po' come è usato il termine zoccola per indicare quella che ci sta in meno di 1 anno oppure che frequenta discoteche e locali. Rilassatevi, la vita è meno difficile di quel che sembra e solo pochi sono stronzi e approfittatori. Liberarsi delle paranoie da Fobia Sociale è molto utile. |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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quando sento ste cose ho voglia di mettermi due dite in gola e vomitare.... io a sti ragazzaccii prenderei un bel bastone e glie lo spaccherei in testa !!!! questa è gente che merita le botte !!!!! ma solitamente le botte le si danno ai più insicuri che non fanno male ad una mosca.. io vivo in un mio mondo apparte, sono l'unico o fra i pochissimi a pensarla in un certo modo. ora il sbagliato, quello che deve cambiare sono io.. che schifo. |
Re: Il mito del carattere e della personalità
spiegagli come cambiare il carattere, no? :interrogativo::mrgreen:
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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io sono così io sono colà, sono impulsivo, dico le cose ìn faccia, agisco non rifletto..... son tutti bruciati dai reality show nei quali la truzzaggine l' irascibilità e l'aggressività oltre ogni limite sono considerati valori positivi o comunque da accettare in quanto facenti parte del famoso "carattere" |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Discorso perfetto penso la stessa cosa , ho selezionato quella frase perchè penso che il nostro carattere lo conosciamo, secondo me quello che ci colpisce e infastidisce di un comportamento altrui sta in una zona d'ombra non ne siamo consapevoli. |
Re: Il mito del carattere e della personalità
Faccio l'Enzo Biagi della situazione. :D
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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dicendo cosi che pensi di ottenere ? di migliorare ? di spronare ? invece ti ridicolizzi, ti avvicini all'insensibilità di certi soggetti. e non è nulla di positivo... hai 21anni, abbiamo capito che sei migliorato ma adesso ? butti 21anni nella fossa ? inece visto che hai aspettato BEN 21 non credi sia davvero una cosa faticosa e difficile ? e quindi è comprensibile che gli altri abbino difficoltà ? anche perché parecchi qua dentro lamentano di avere zero chance con donne etc.. ma hanno e hanno avuto più vita sociale di te. quindi davvero non sparare sentenze a minkiam. poi spesso è anche questione di fortuna.. c'è chi può frequentare i corsi, e chi NON può per ragioni anche economice. non ci pensi a questo ? |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Comunque conoscevo altre persone che affermavano appunto questa teorìa... che noi siamo un foglio bianco alla nascita.. e poi solo le esperienze influiscono e formano la persona.. ma secondo me non è così.. secondo me dei paletti, delle linee guida, come .. sono già dentro l'individuo e influiscono in qualche modo....a formare la diversità fra individuo e individuo... anche a parità di esperienze e di vita, non penso che saremmo uguali. Comunque se qualcuno ti da fastidio dicendo "è il mio carattere" tiragli una ginocchiata sullo stomaco e poi mentre sono piegati sussurragli all'orecchio "è questo è il mio. Piacere di aver fatto la tua conoscenza". |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Re: Il mito del carattere e della personalità
Novelist sei sicuro che abbia detto così? Se si potesse modificare pochissimo allora fare tutta quella fatica e andare dallo psicologo sarebbe praticamente inutile... e poi è pieno di gente che è cambiata completamente anche in età più avanzata all' infanzia.
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Re: Il mito del carattere e della personalità
Sicurissimo, anche se sono altrettanto sicuro che ciò che lui intende per carattere non sia esattamente ciò che intendiamo noi. In effetti se dovessi definire rigorosamente cosa si intende per carattere sarei in estrema difficoltà, mentre lo psicologo avrà sicuramente una visione più scientifica.
Mi ha anche detto che la componente ambientale (vedi famiglia) è spesso preponderante nello sviluppo della propria personalità, o come la chiama lui "costruzione dell'io" che spesso in noi fobici scricchiola. Tutto questo era nato dal fatto che io mi vergogno dei miei comportamenti quando vengo preso dalla rabbia e successivamente mi pento e non accetto il mio carattere. Guarda caso nella mia famiglia le frasi più gettonate fin da piccolo erano "Impara a controllarti", "Smettila di fare scenate" ecc. e questo ha influito molto sulla mia autostima. Detto questo non sarei troppo fiducioso per quanto riguarda i cambiamenti in età avanzata, perchè spesso certi lati del carattere possono essere maggiormente controllati in età adulta rispetto a quando si è bambini, ma questo non vuol dire che siano spariti o cambiati completamente. |
Re: Il mito del carattere e della personalità
Si ma poi chi non vorrebbe avere un carattere forte e compatto come il signor wolf per non farsi rompere le scatole in questo mondo non per imporsi con arroganza verso il prossimo
il mio idolo caratteriale,educato,nobile,rigoroso,efficiente,pu ntiglioso,rispettoso,rispettabile...:cuore: |
Re: Il mito del carattere e della personalità
Quando una persona si presenta dicendo "io dico le cose in faccia, non ho peli sulla lingua, io dico le cose come stanno" sbandierandola come una qualità rara e degna di nota mi sale un brivido lungo la schiena.
Se tutti dicessimo effettivamente quello che pensiamo SEMPRE ci saremmo già estinti da un pezzo :D |
Re: Il mito del carattere e della personalità
carattere per me,è l'insieme di quei comportamenti che ho acquisito nel tempo con le emozioni,i sentimenti,le esperienze,dire che l'anima non esiste,puo essere vero,ma finche sono vivo sento di averla eccome,custodita dentro,e il carattere,o la scorza,o il pelo sullo stomaco,è cio che mi rappresenta e mi rapporta con l'esterno,il carattere e la personalità si sono sempre modificabili dall'esterno,se la tua materia riesci a renderla adattabile come l' acqua e non rigida come il cemento,poi chi non vuole modificarsi è perchè sta bene cosi,non ne ha voglia,ha paura,prova ansia,non ha tempo,stabilisce cosi facendo di peggiorare anziche modificarsi in meglio,ma anche ha raggiunto un modo di essere che gli semplifica le relazioni,a me ad esempio spaventa ancora depersonalizzarmi e questo mi capita ancora adesso quando passo troppo tempo con altre persone,mi rende fragile e insicuro,passa per mancanza di carattere,per cui preferisco avere un carattere unico e ben definito di base per sicurezza personale,mi spaventa il concetto di fondermi con l'universo perchè atomi siamo,e tutta questa vaghezza di possibili soluzioni,no,meglio una bella quercia di carattere ben salda...almeno finche vivo qui....oh...non c'è niente di scientifico...sono anni che non leggo piu di queste cose...
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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Re: Il mito del carattere e della personalità
So solo che mi rendo conto di quanto sia diventato simile a mio padre, i suoi atteggiamenti e modi di fare che non sopporto quasi mai, mi è anche stato fatto notare dalla parentela stretta :huh:
:pensando: |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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ognuno è prigioniero di sè stesso, forse questo sfogo è più rivolto a te stesso che a loro |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Sull'inesistenza del carattere/personalità, ti rispondo con un'immagine… http://www.fobiasociale.com/picture....pictureid=2227 |
Re: Il mito del carattere e della personalità
Torno ora dalla lezione di psicologia e proprio prima abbiamo parlato di come il carattere sia una combinazione tra geni e ambiente:D
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Re: Il mito del carattere e della personalità
Sono sostanzialmente d'accordo, ma non si può ridurre il "carattere" solo ad un accumulo di esperienze. C'è sicuramente anche qualcosa di innato e di genetico che determina il modo di comportarsi.
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Ecco, appunto. Mi pare evidente. |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Per caso hanno spiegato anche se sono possibili grandi modifiche dopo una certa età? |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Re: Il mito del carattere e della personalità
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Freud diceva "Qualsiasi cosa facciate, rinunciate all'idea di curarli!" E comunque la fobia sociale non è proprio un tratto caratteriale secondo me, è più che altro un disturbo pervasivo e come tale può diminuire o addirittura sparire. L'introversione e l'estroversione sono caratteristiche del proprio carattere, ed infatti difficilmente si cambia totalmente da uno all'altro. Per fare un paragone il carattere potrebbe essere come un tratto somatico (altezza, forma del viso, ...) mentre la fobia sociale una ferita, che talvolta si può rimarginare. Comunque per quanto riguarda il mio psicologo, me lo disse perchè io continuavo a concentrarmi sui miei difetti caratteriali e a volte li utilizzavo come "scusa" per evitare certe situazioni, però il tempo della seduta era finito e purtroppo non ho fatto in tempo ad approfondire. |
Re: Il mito del carattere e della personalità
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Qua dentro il termine stronzo è usato a gogo per indicare un po' tutti quelli che non sono introversi, sensibili e che non fanno la corte ad una donna per almeno 1 anno prima di baciarla e basta [ovviamente]. Sono tutti approfittatori, insensibili e superficiali. Invece quelli che passano il tempo giudicando stronzi gli altri vanno bene. Un po' come è usato il termine zoccola per indicare quella che ci sta in meno di 1 anno oppure che frequenta discoteche e locali. Rilassatevi, la vita è meno difficile di quel che sembra e solo pochi sono stronzi e approfittatori. Liberarsi delle paranoie da Fobia Sociale è molto utile.[/quote] No , io con il termine stronzo intendo proprio gli stronzi , e m'interessa poco il loro orientamento caratteriale ( introverso o estroverso ) . Io con stronzi di certo non intendo dire estroversi , se no cosa dovrei considerare stronzi quasi tutti quelli che conosco ? I miei amici sono quasi tutti estroversi ( alcuni in modo estremo , altri più moderati ) e di certo non mi permetterei di dire che sono tutti stronzi , certo spesso chi è più estroverso tende ad essere più superficiale e meno sensibile , ma ciò non avviene sempre : dipende da persona a persona , ma questo con l'essere stronzi non c'entra nulla . Purtroppo dove abito io di stronzi in proporzione alla piccola popolazione che c'è , ce n'è assai e se fosse per me io gli aiuterei pure a cambiare visto che una possibilità non si nega a nessuno ma loro semmai credono che siano gli altri a cambiare e si sentono giusti ( contenti loro ) . Eh comunque che il mio paese ha un pò troppi stronzi lo riconoscono gli stessi abitanti ( estroversi o meno ) . Per la verità di stronzi c'è n'è assai anche nella città in cui vivo adesso , ma ti sembrano di meno perchè è tutto più " decentralizzato " , mentre in un'altra città in cui vado d'estate la situazione è del tutto diversa e stronzi è rarissimo trovarne : secondo me per ciò c'entra molto la mentalità , poi ognuno la pensi come vuole . |
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