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Dubitare del dubbio
...ovvero mettere in discussione il mettere in discussione.
Fino a che punto si può mettere in discussione le cose? Lasciamo stare la depressione. C'è l'altro thread per questo. Ma in generale dico. Perché non c'è mica solo quella. Potremmo mettere in dubbio tutto. Prendo la lista delle sezioni di questo forum: Ansia e Stress, Tremori, Attacchi di panico, Timidezza, Depressione, Disturbo evitante di personalità, Altri disturbi di personalità, DOC, Rossore-Eritrofobia, Agorafobia, Ipocondria, Bullismo, Sudorazione Eccessiva - Iperidrosi, Disturbi alimentari, Insonnia. Sono malattie o invenzioni dei medici? E i medici sono medici? O speculatori? E i farmaci? Le terapie? Ma anche parlando d'altro. Fare sport fa bene? Il caffé è eccitante? La politica è inutile? Domani sorgerà ancora il sole? Io esisto? Fino a che punto ha senso mettere in dubbio le cose? Non si rischia di perdersi in una discussione infinita in cui si torna sempre al punto di partenza? Anzi, in cui proprio non ci si sposta mai? Se tutto è relativo e discutibile non è vero e contemporaneamente falso tutto e il contrario di tutto? E allora che senso ha parlarne? Fondamentalmente, ci devono essere dei punti fermi? Ci sono? E quali sono? :interrogativo: |
Re: Dubitare del dubbio
Mazza oh! Ha spopolato sta discussione! Dehehe! :ridacchiare:
Vabé, in effetti era troppo filosofica. Fa niente. :P |
Re: Dubitare del dubbio
Se ci pensi troppo è irrimediabile che arrivi a dubitare di tutto.
I punti fermi penso arrivino nel momento in cui ci si sente più in pace. Nel tormento è logico non fermarsi mai e continuare a scavare una soluzione efficace. |
Re: Dubitare del dubbio
"La scienza è credere nell'ignoranza degli esperti" Richard Feynman.
Si può mettere in dubbio qualsiasi cosa, perché per quanto possa esistere una realtà oggettiva la nostra natura, schiava di emozioni e punti di vista limitari, non ci darà mai la capacità, individualmente, di vedere tutte le cose per come sono, ma solo una parte. Inoltre, essendo la natura umana e la realtà in continua mutazione, quelli che si fanno chiamare esperti basano le loro opinioni solo su una frazione di realtà. Ergo, non esiste persona e/o parere che non può essere messo in discussione. |
Re: Dubitare del dubbio
Si ma questo vuol dire perdere ogni punto di riferimento. Quindi tutto perde di significato perché tutto è relativo. O no?
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Re: Dubitare del dubbio
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A è razionale (o quello che razionalmente parlando è un assoluto, la Verità per ipotesi). B è il dubbio che A non sia razionale. C è il dubbio che B non sia razionale. Tesi: Ne consegue che B è irrazionale. C è razionale come A, perciò C è A. Il dubbio del dubbio è ciò che esiste per ciò che è, senza alcun dubbio. |
Re: Dubitare del dubbio
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lo metto in dubbio spesso anch'io il fatto di esistere, avolte mi spersonalizzo e penso di essere altre persone: ok sì ho degli aspetti psicotici si sa.... :D |
Re: Dubitare del dubbio
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Re: Dubitare del dubbio
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Comunque, se vai al ristorante e ordini una bistecca, non è che ti metti a discutere della sua esistenza, ne dell'esistenza della forchetta. Se hai fame, hai fame, e cominci comunque a mangiare (cit) |
Re: Dubitare del dubbio
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Comunque non c'è verità assoluta quindi una persona intelligente non dovrebbe esprimere mai giudizi definitivi ma esprimere le proprie opinioni in base a quelle che sono le conoscenze accumulate fino a quel momento. E non smettere di cercare mai |
Re: Dubitare del dubbio
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Secondo me ognuno è giusto che abbia i propri punti di riferimento ma deve essere pronto e onesto con se stesso a metterli in discussione quando diventa cosciente del fatto che sono in contrasto con la realtà. |
Re: Dubitare del dubbio
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Re: Dubitare del dubbio
Beh anche il fatto che uno esista può essere messo in dubbio, concetto analizzato anche fin dall'antichità, vedi il famoso coito ergo sum... woops.. lapsus... dicevo cogito ergo sum, penso dunque sono. Se si è posto il problema di chiarire il concetto significa che il dubbio esiste anche lì. :pensando:
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Re: Dubitare del dubbio
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In realtà per me il detto cartesiano che hai citato dovrebbe essere invertito nel : esisto dunque penso |
Re: Dubitare del dubbio
matrix è il film adatto per i quesiti esistenziali sulla realtà. Fondamentalmente la realtà potrebbe essere una proiezione olografica
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Re: Dubitare del dubbio
Si anche a me era venuto in mente Matrix, e anche Ghost in The Shell.
Comunque il dubbio mi è rimasto. E' il caos. Non c'è scampo. :pensando: |
Re: Dubitare del dubbio
è uno dei thread più interessanti che leggo da molto tempo.
Ok, ti rispondo. Mi ricordo che immaginavo spesso, durante le lezioni di storia o simili, di parlare con i personaggi storici che studiavo. E mi ricordo vagamente di aver immaginato di incontrare Socrate, "so di non sapere" dice lui, quindi non sa cos'è il bene e cos'è il male. Immaginavo di abbracciarlo e dirgli "questo è il bene". Poi di tirargli un bel calcio nei maroni e dirgli "questo invece è il male!" Dal bene e dal male fisico non c'è scampo, c'è pochissimo spazio per la relatività. Persino le creature unicellulari sanno distinguere gli ambienti ricchi in nutrienti, verso cui dirigersi, dagli ambienti pregni di sostanze tossiche, da cui allontanarsi. Partendo dai propri sensi si riconquista un punto di riferimento saldo, e da quelli poi si può ragionare sull'oggettività dei riscontri sensoriali, attraverso il resoconto altrui e il tuo. Se vedi una mela e per te è rossa, ne parli con altre persone e concordano tutte sul fatto che è rossa, probabilmente è rossa davvero! |
Re: Dubitare del dubbio
marco e se i sensi fossero solo un modo limitato di percepire la realtà? Siccome abbiamo gli stessi sensi percepiamo le cose allo stesso modo ma chi ti dà la certezza che la mela sia davvero rossa o anzi che esista davvero? Una formica ad es. percepisce il mondo in maniera del tutto diversa da noi. La realtà potrebbe essere come un videogioco dove vedi il protagonista afferrare un oggetto ma in realtà niente è reale (dal punto di vista di chi osserva la scena da fuori).
Secondo me la metafora del videogioco è la più azzeccata per spiegare la realtà. Noi lo spirito ci connettiamo a questa realtà creandoci un personaggio da comandare (il corpo). Man mano che giochiamo ci immedesimiamo nel gioco e dimentichiamo di stare giocando, credendo di essere quel personaggio sullo schermo e cosi le sue sofferenze diventano le nostre anche se in realtà è solo illusione. Un pò quello di cui parlava Budda, l'illusione, il distacco. Il corpo è come la tuta di un'astronauta, la costruiamo per sopravvivere in questa realtà e far fare allo spirito l'esperienza di cui necessità per evolvere. Anche la caduta e l'oblio sono parti del gioco. Arriva però un momento in cui ci si deve svegliare. Con questo poi uno continua a fare la sua vita qui però guardando le cose da un'altra prospettiva fino a quando non sarà il momento di proseguire il viaggio altrove |
Re: Dubitare del dubbio
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i sensi SONO limitati. prendiamo ad esempio il daltonismo. E' una condizione che ti impedisce di distinguere i colori, nella sua variante più diffusa il rosso dal verde. Ed è pure ereditaria. Immagina di essere daltonico in una famiglia di daltonici, generazioni di generazioni di daltonici. In qualche modo avrete associato al prato il colore rosso, agli alberi il colore rosso, e via dicendo. Allora, devi dare un'indicazione stradale a un tuo amico e gli dici "vai sempre dritto, allo stop gira a destra, continua finché sulla tua sinistra non trovi un grosso albero rosso, appena lo vedi gira subito a sinistra e sei arrivato". L'amico seguirà le indicazioni ma di quest'albero rosso non vedrà alcuna traccia. Si perderà e ti chiamerà, e tu verrai a prenderlo. Per curiosità, indagherete sulla strada da lui percorsa, ripercorrendola a ritroso. Ad un certo punto vi trovate davanti a un albero maestoso. "Ecco, è quello l'albero rosso!". "No, è verde!" "Ti dico che è rosso!". Scoprire il daltonismo in un modo simile può essere scioccante. Ma di norma, i nostri sensi, per quanto ci comunichino una "rappresentazione" della realtà (sotto forma di segnali elettrochimici inviati al cervello), ce la comunicano con una certa oggettività in quanto i fenomeni esperiti sono legati a realtà fisiche esistenti, esistenti in chiave oggettiva e quindi che esercitano la loro influenza su ciascuna persona che vi assista. Tipo se faccio una scoreggia in ascensore, tutti sentiranno la puzza, perché le piccole molecole di putrescina e cadaverina e le tracce di zolfo che saranno state diffuse nell'aria verranno captate da ogni naso presente nello spazio ristretto. Il riscontro empirico altrui quindi è l'unica cosa che permette di mettere un freno a un relativismo assoluto che altrimenti demolirebbe ogni certezza sul chi siamo e cosa vediamo/sentiamo/percepiamo. |
Re: Dubitare del dubbio
sono d'accordo c'è una struttura di fondo comune che noi umani percepiamo ma non sono sicuro che sia proprio reale. Potrebbe essere come se tutti stessimo facendo lo stesso sogno e quindi abbiamo riscontri dagli altri che stanno avendo le stesse percezioni. Insomma la realtà esiste davvero a prescindere dalla nostra osservazione? O siamo noi a crearla? Se un albero cade nella foresta e nessuno lo sente fa rumore?
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Re: Dubitare del dubbio
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Re: Dubitare del dubbio
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«La credenza che la realtà che ognuno vede sia l'unica realtà è la più pericolosa di tutte le illusioni» (Paul Watzlawick) Sempre e comunque. :cool: |
Re: Dubitare del dubbio
E' giusto essere scettici su molte cose, ma non su tutto, credere in qualcosa, edificare il proprio giudizio su qualcosa di immutabile e indubitabile è necessario.
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Re: Dubitare del dubbio
Che è quello che dico anch'io, altrimenti si perde il senso delle cose, e magari anche di sè stessi. :pensando:
(Che poi qui avrei anche qualcos'altro da dire, ma è polemica OT, quindi non la dico. :P ) |
Re: Dubitare del dubbio
si tratta di dubitare di tutto e dopo aver fatto una scrematura avere anche dei punti fermi. Cioè ad es. nel rapporto con gli altri essere più terra terra e lasciar perdere discorsi metafisici pur avendo delle opinioni in proposito. Cioè se parli con una ragazza mica li vai a parlare di complotti o robe cosi. Tieni come punto fermo vivi e lascia vivere e sii aperto di mente pur senza farti mettere i piedi in testa. Dopo aver indagato semplicemente trovi ciò che è più affine al tuo sentire che prima o poi cambierà in base alle esperienze della vita. Come diceva Bruce Lee "be water my friend"
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Re: Dubitare del dubbio
Puoi e devi dubitare di tutto ,tranne che del dubbio: senza non potresti conoscere nulla,vivresti in un mondo indifferenziato,saremmo sottoposti e vessati da ogni contingenza.
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Re: Dubitare del dubbio
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Re: Dubitare del dubbio
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