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Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
per evitare un bannicidio di massa nell'altro topic apro questo visto che si sta sollevando un polverone difficile da contenere :D
Questa è una mappa demografia datata 2009 (se ne avete di più recenti aggiorneremo) che vede la % a livello di province. http://guerrecontro.altervista.org/b...opolazione.png i numeri vedono circa 5 milioni e 750 mila stranieri in Italia, dato comunque approssimativo per via dei clandestini difficili da censire, dati questi numeri avevo scritto un piccolo dato di fatto al riguardo, siccome ha sollevato un polverone anch'esso lo quoto: Quote:
come in tutte le cose ci sono i pro e i contro: i pro: -economia (apertura d'imprese e per interi decenni hanno fatto lavori che gli Italiani non volevano più fare, ora gli Italiani ricominciano a farli per via della crisi, ma ormai la quasi totalità dei posti sono già occupati) -demografia (l'Italia era in continua decrescita, appena un figlio a coppia, questo nel giro di 50 anni avrebbe portato ad un numero esorbitante di pensionati e troppi pochi giovani a versare contributi, quindi si avrebbero avuti seri problemi di gestione dei conti) -cultura (si conoscono varie culture e in un certo senso si esporta la propria) i contro: -economia (per ogni negozio cinese che apre ne chiudono 2 italiani, cinesi a parte le imprese straniere sono spesso concorrenza e molti sono costretti a chiudere, altro fattore non da poco è che usufruiscono immediatamente dei servizi offerti dallo Stato Italiano senza, o avendo versato pochissimi contributi, infine i soldi qui guadagnati vanno finire in buona parte all'estero (non è una colpa, è solamente un osservazione), il che inevitabilmente porta a far girare meno economia nel nostro Paese) -qualità (mediamente la qualità degli immigrati è bassa, spesso si tratta di profughi, ex galeotti, non parliamo poi degli zingari, gente che pur non lavorando può permettersi Mercedes e camper di lusso. Poi le eccezioni ci sono sempre, c'è chi si laurea e chi fa professioni importanti e di prestigio, ma sono in pochi rispetto alla totalità degli stessi) -cultura (influiscono negativamente sugli Italiani dovendo spesso imparare da zero pure la comprensione della lingua Italiana, infatti dal 2010 è entrato in vigore il tetto massimo del 30%, poi tanti altri fattore come la perdita di usanze, criminalità, il dover rimuovere il tanto discusso crocifisso, il dover modificare i menù delle mense scolastiche facendo la versione per chi non può (vuole) mangiare la carne di maiale) Sempre che siamo in tema c'è la questione cittadinanza proposta dalla Ministra Kyenge, Ius Soli o Ius Sanguinis? PREMESSA: il problema della cittadinanza non è connesso al problema del riconoscimento dei diritti civili in favore degli stranieri extracomunitari che si trovino sul territorio italiano. Invero è ormai dato acquisito (ma spesso lo si dimentica) che il riconoscimento dei diritti civili discenda dalla qualità di essere umano del soggetto che li invoca, non dalla sua appartenenza ad una comunità politica piuttosto che ad un’altra (si è efficacemente parlato di “cittadinanza umana”). Così, per esempio, il diritto alla libertà di pensiero o di fede religiosa è riconosciuta dalla Costituzione italiana a qualsiasi uomo, senza distinzione di etnia. Dunque il problema della cittadinanza non è un problema di riconoscimento di diritti civili; esso pone più propriamente un problema di definizione del senso di appartenenza ad una comunità sociale e politica, perché nessuno dei suoi membri ne resti indebitamente escluso. Detto questo penso che il tema della cittadinanza sia molto delicato, da una parte è vero, ci sono lacune in materia nella nostra legislazione, dall'altra però, sia ha una disoccupazione al 12%, l'Europa come l'Italia è a tappo sia demograficamente che dal punto di vista del lavoro, abbiamo un ministro che vuole abolire il reato di clandestinità ed introdurre le quote obbligatorie nel pubblico impiego per gli stranieri. Sempre a proposito d'immigrazione, quindi lavoro, cultura e delinquenza, ricordo che abbiamo distribuito per il mondo oltre 29 milioni d'Italiani durante il massimo apice, abbiamo esportato la mafia e creato quartieri ghetto, questo per dire che proprio noi dovremmo essere i primi a renderci conto che l'immigrazione senza controllo può creare seri problemi, poi certo, abbiamo esportato tante belle cose e tanti cervelli, ma come detto all'inizio ci sono i pro e i contro. Insomma, il mio non è un discorso razzista, il razzismo è ben altro ed è spesso un termine usato in maniera inadeguata, io sto semplicemente analizzando i fatti e basandomi sulla mia città fortemente multietnica, una città dove chi ha voluto integrarsi si è integrato benissimo e io come altri non ho problemi o pregiudizi su di loro, ma c'è anche chi non vuole integrarsi (una minoranza certo) ma comunque un buon numero di persone che arrecano diversi problemi alla comunità, gente che non si fa manco 2 giorni di galera e che non puoi nemmeno espellerla dall'Italia, politicamente non mi schiero, semplicemente perché per quanto mi riguarda nel mondo politico non c'è una giusta via di mezzo, da una parte il totale sdoganamento senza regole e limiti, il troppo buonismo, dall'altra l'estremizazzione, la caccia all'uomo, etc. A voi la parola ;) P.S. evitate trolling e flame, è un argomento serio e non voglio assolutamente che il topic venga chiuso a causa di terzi che non hanno nient'altro da fare se non fare i guastafeste. |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Io non ho nulla contro gli immigrati che vengono qui per lavorare e sono portatori di una cultura sana, come i mediorientali di fede islamica ad esempio, ma vedo che gli immigrati subsahariani qua vengono solo per fare i lavavetri, gli spacciatori, i venditori di merce taroccata ed i posteggiatori abusivi, per non parlare delle donne che si prostituiscono, attività che non portano alcuna ricchezza allo Stato e soprattutto gestite dalla malavita organizzata. Cinesi qua ce ne sono pochi,comunque. Senza contare che si fottono le donne italiane che già non mi guardano con nessun altro a disposizione, figurati con gli stranieri di torno (oggi scoparsene uno fa tanto kool e multykulturale,grazie MTV :sisi:) Per quanto riguarda la cittadinanza, la concederei solo agli incensurati che ne fanno richiesta dopo aver risieduto in Italia per un certo numero di anni lavorando e versando i contributi allo Stato, se la diamo automaticamente anche ai loro figli si rischia di finire come la Francia o la Svezia, con discriminazioni nei confronti della popolazione autoctona e violenze per le strade.
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Comunque penso che il discorso immigrazione si stia un po' ridimensionando rispetto a quanto si ipotizzava qualche anno fa (cioè un aumento costante e continuo degli immigrati).
l'immigrazione non solo si sta arrestando ma gli immigrati tendono a tornare nei loro paesi d'origine o a emigrare in paesi Europei più ricchi e messi meglio dell'Italia... Fossi un immigrato non vorrei neanche la cittadinanza ma cercherei di emigrare di corsa a un paese che sta colassando.. Il problema più che altro è per coloro che rimangono, la crisi tocca anche loro e certi li vedi sempre a spasso... nulla di buono... tutta sta gente povera e disoccupata non può che delinquere...:pensando: |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Io abito in una città con l'immigrazione oltre il 20%,e a mio parere è uno schifo totale,quando passo sputano per terra perchè sono italiano le case sono impestate dell'odore dei loro cibi e cadono a pezzi perchè non fanno manutenzione,in più di fronte a casa mia ci sono 2 dei loro negozi in cui visto che non entra mai nessuno i proprietari non fanno altro che star lì a guardare quello che faccio e farmi domande,mi piacerebbe sapere come fanno a restare aperti non entrando mai nessuno. :interrogativo:
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Quando sono arrivati in massa non c'era la crisi e c'era parecchio lavoro (che gli italiani non svolgevano più). le cose sono un po' cambiate, se non ci sarà più lavoro dovranno per forza tornare nel loro paese d'origine (che in certi casi ha un'economia che sta emergendo, vedi ad esempio marocco o certi stati dell'America Latina) o comunque tenteranno di emigrare nei paesi Europei più ricchi (Germania, paesi scandinavi). e pensare che ora stanno emigrando gli italiani...:pensando: |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
E' uno schifo totale: entro in metro, gente che puzza, non pagano il biglietto, sporcano...
Vai per i "loro" quartieri: spazzatura dappertutto, odori immondi. Per giunta sono in una città ormai diventata perbenista e quindi prendono un sacco di agevolazioni (si parla di villette a schiera zona metro, con pannelli fotovoltaici). Eh no, se ci fosse un'alternativa valida alla lega sarei un militante sfegatato. Il problema è che fino a 3 anni fa, quando non prendevo per niente i mezzi pubblici, non ero così razzista... |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Se controllata e regolata l'immigrazione non può che fare bene, ma dato che siamo in Italia la cosa non è né l'una né l'altra.
Seppur la maggioranza sia bene integrata, rispetti le nostre leggi, ecc..., la minoranza che invece se ne frega altamente del nostro paese e delle nostre regole fa un ottimo lavoro per far dilagare razzismo e odio nei confronti degli extracomunitari. |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
un immigrato intenzionato a delinquere si trova bene in italia perchè siamo in un paese dove non c'è la certezza della pena, ogni tanto c'è un indulto e c'è la cultura del " lo fanno anche gli italiani ".
basterebbe avere una giustizia che funziona a dovere e meno buonismo da quattro soldi in giro. edit : se domani il ministro Kyenge andasse in tv proponendo l'uso dell'amianto come deodorante per ambienti, ogni critica sarebbe interpretata come razzismo. |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Io sono figlio di un immigrato. Mio padre non ruba, non spaccia, non sputa per terra quando vede gli italiani, non si prostituisce, non uccide, non stupra, non beve o qualsiasi altro dei crimini di queste bestie malvagie che descrivete come venute in massa in italia per far perire la tanto amata madre patria..
Questi toni leggeri con cui vengono offesi gli stranieri mi offendono personalmente, mi fanno incaxxare, e quello che volete.. grazie si vede che se non si parla di fobia ecc.. la sensibilità altrui sembra essere un qualcosa di inesistente.. boh Comunque io spero in un mondo dove non si ragioni per pro e contro riguardo un fenomeno del genere ma per empatia verso persone che vengono da situazioni dove non si può veramente campare in modo dignitoso e cercano una via di fuga che può essere superare questi 'sacri' confini geografici indetti da chissà chi, chissà quando. Non posso negare che vi sono casi in cui le persone immigrate si portano a compiere comportamenti criminali, ma io la vedo come una conseguenza ovvia della povertà e del degrado, come succede per gli italiani che vivono in situazioni di povertà e degrado sociale questi fenomeni sono favoriti.. non riesco più a scrivere ma vabbè.. grazie per aver parlato di persone a me vicine come un entità non pensante e non meglio definita come 'immigrati' e non persone.. grazie |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
anche i giovani commettono più reati.....
li ricacciamo nelle pance delle mamme?:interrogativo: |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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gli immigrati sono i primi colpiti (con le donne) :mrgreen: |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
e chiudo qui e non aprirò mai più questo 3d........
il razzismo in un forum di problemi sociali mi fa letteralmente diventare viola |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Quanto mi piace quando gli svizzeri s'incazzano per gli italiani che vanno a lavorare in Svizzera! Paragonano gli italiani ai topi che s'ingozzano con il formaggio-Svizzera e la cosa mi fa molto piacere
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Sono piuttosto perplesso quando leggo ste cose...
Gli immigrati ci sono e ci saranno sempre. Sono esseri umani come lo siamo noi. La gente si muove, si sposta, per i motivi più diversi. L'abbiamo fatto anche noi italiani, e tra l'altro lo stiamo facendo anche adesso (ora poi ancora di più per questioni di lavoro). Se si integrano bene dov'è il problema? Se non si integrano non è detto che sia sempre colpa loro, può essere come no, può anche essere colpa del sistema che funziona male, funziona male per noi come per loro. Onestamente non è che ogni italiano per me sia bravo, pulito, onesto e pieno di qualità in quanto tale, eh? Anzi. :| E una volta che uno vive qui da una vita (tipo che ne so, 20 anni) e la vita se l'è costruita qui, la cittadinanza non vedo perché non gli debba spettare. Io non è che abiti in una grande città, ma anche qui vedo ragazzi neri o con gli occhi a mandorla, che parlano il dialetto locale e non sanno una virgola del paese d'origine dei loro genitori, e son ragazzi normalissimi, anzi forse più normali di molti di noi fobici. Che c'è che non va in questo? :/ Poi mi fa un po' ridere sentire certi discorsi un tantinello xenofobi (come mi capita spesso) in un bar gestito da cinesi, per esempio, e magari un attimo dopo si esalta il giocatore di calcio straniero perché è un grande, o la belen di turno perché è na gran gnocca. Ma a loro non gli dicono statti a casa tua? E tutte le badanti straniere, che facciamo? Le mandiamo a casa pure quelle? Poi chi gli pulisce il culo ai vecchi che non sono più autosufficienti? Lo fate voi? :/ Cioé, funziona così eh? La gente si sposta, l'ha sempre fatto. E non è che noi qui siamo meglio degli altri... Il problema è solo trovare il modo di starci tutti e andare daccordo, sforzandosi un po' da entrambe le parti. :/ |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
preferisco di gran lunga stare dall'altra parte del mirino, cioè in un paese straniero come immigrato, quale attualmente sono. la conoscenza viene sempre prima di tutto.
che poi mi vedano come minaccia o risorsa, sono solo cazzi loro. |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Dal mio punto di vista nessun problema però applicherei per il soggiorno (non per la circolazione) un modello simile a quello Svizzero e con precedenza per chi risiede nel territorio in questione.
In particolare io promuoverei: - limitazione dei fenomeni EMIGRATORI (anche a livello interno) attraverso barriere artificiali e protezionistiche. Il cittadino che nasce, cresce in un luogo e NON vuole abbandonare lo stesso dev'essere tutelato. Emigrazione volontaria e non per costrizioni legate a lavoro, abitazione o altro. Arrivando al livello micro del comune. Per cui precedenza d'impiego, assegnazione di edilizia residenziale pubblica, di certi servizi a chi risiede stabilmente da x anni nel, in ordine decrescente di priorità nel comune, provincia, regione, nazione, stato UE, stato extra UE. Quindi se l'ACME srl di Milano cerca un informatico, ha diritto al posto prima uno di Milano, poi uno di Legnano, poi uno di Lecco, poi uno di Bologna, poi uno di Lubiana, poi uno di Kiev. - Obbligo di conoscenza della lingua italiana scritta e parlata a livello equivalente a quello della scuola dell'obbligo da certificare con un esame. Insegnamento a carico dello Stato per i soggiornanti sotto un certo ISEE; - Per mantenere il diritto di soggiorno obbligo di avere un reddito da lavoro autonomo o dipendente oppure di avere un patrimonio sufficiente per mantenersi; Sono per lo Ius Sanguinis |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
E poi immigrati disonesti ce ne sono, non lo nego. E italiani? Non parlo di mafiosi, camorristi, ecc... ma della parrucchiera sotto casa che lavora in nero, dell'estetista che dichiara 7000 euro e gira col Porsche cayenne, del tipo che lavora in proprio ma non versa i contributi e che magari si lamenta della sanità pubblica... Questa gente qui come la commentate?
Ah tra l'altro non sono favorevole alla cittadinanza automatica per chi nasce in Italia per il semplice fatto che molti bambini arrivano in Italia in un secondo momento, anche a 2-3 anni e sarebbero tagliati fuori da questo tipo di legge |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Per me è disonesto anche il lavoratore che accetta di lavorare in nero, in grigio (ovvero lavora da dipendente con contratto a progetto o PIVA). Ancora chi affitta in nero, chi accetta di stare in nero, chi non si fa fare fattura, chi non emette scontrino fiscale, chi acquista merce ricettata, ecc... |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Ma per chi lavora, nei vostri posti di lavoro non ci sono immigrati? Se penso a come sono trattati, alle umiliazioni, alle battutacce malvagie che ricevono non capisco proprio come "noi fobici" non possiamo provare compassione per gli immigrati onesti che hanno avuto solo la sfortuna di nascere in posti poveri della Terra. |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Si in effetti non è il massimo della coerenza, però se si pretende che loro rispettino le nostre leggi quando sono qui, anche noi dobbiamo accettare le loro quando andiamo là... e comunque se si vuole che loro "stiano a casa loro", anche noi si dovrebbe stare a casa nostra. O no? :/
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Comunque la questione mi sembra semplice l'immigrazione in un paese dove si fanno rispettare le leggi e dove c'è lavoro è sensata, altrimenti è solo una tappa di sbarco o una risorsa per la criminalità. Se non c'è lavoro qual'è l'alternativa per chi non ha né soldi né la famiglia ad aiutarlo? O muore di fame o è costretto a usare metodi illegali per procurarsi soldi. Tutto qua, può essere bianco, nero, anche viola se si vuole. Tra l'altro qualunque discussione sull'immigrazione mossa da senso critico viene bloccata perché "razzista", perché è così terrificante usare il cervello? |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Beh qui la discussione c'è ancora, non è chiusa. E non è detto che le obiezioni siano "acefale" da una parte soltanto... -_-;
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Non so,io non voglio entrare nel merito della religione del lavoro o della criminalità dico solo che trovo molto triste quando faccio un giro nel mio quartiere la domenica non incontrare italiani e sentire parlare solo in lingue che non capisco,sentirmi straniero nel quartiere dove sono cresciuto mi fa male:piangere:
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Riguardo all'evasione fiscale sono ovviamente contro, stando all'ISTAT abbiamo avvocati, medici, dentisti, orefici che guadagnano meno di un operaio della FIAT e meno dei loro stessi dipendenti, assurdo, diciamo che c'è molta compiacenza, l'Italia è formata da tante piccole lobby ed ognuna non pesta i piedi alle altre per non perdere i propri privilegi, ma se fosse per me, su irregolarità gravi come scarso igiene, conti, etc, alla prima ti multo, alla seconda ti chiudo la baracca e ti diffido a vita dal riaprire qualsiasi altra attività, userei il pugno di ferro. Quote:
Riguardo ai posti di lavoro, non mi risulta che ci sia questo razzismo dilagante, non siamo negli USA del 19° secolo. Quote:
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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vegani, vegetariani, ecc. alla fine tutti sti "sacrifici" li si fanno per tutti poi c'è il discorso negozi cinesi e rom non so come facciano i negozi cinesi a sopravvivere, visto che spesso aprono in zone in cui l'affitto è esorbitante e vendono tipo cianfrusaglie, allora è chiaro che c'è qualcosa dietro perchè non si blocca l'importazione di roba cinese scadente e/o tossica? perchè la cina bloccherebbe a noi l'importazione di materie prime che ci servono, bloccando i mercati :interrogativo: il capitalismo è marcio fino al midollo i rom che si fanno i macchinoni con le elemosine dei bimbi sono un discorso probabilmente collegato ci saranno interessi dietro che fanno si che si tollerino queste cose, lo Stato in primis le tollera. o dovremmo credere che sia impossibile arginare il problema? impossibile espellere gli immigrati che vengono per spacciare e commettono crimini? personalmente non credo sia impossibile, sarò complottista ma non lo credo. invece si fanno tanti problemi per gli stranieri che vogliono venire qui per lavorare e trovano solo contratti a nero, niente assicurazione, difficoltà a integrarsi anche per colpa di strutture di accoglienza inadeguate. e i loro figli nati in italia? ragazzi che studiano, lavorano, che parlano italiano come noi e non hanno la citatdinanza. chissà quanti problemi devono affrontare queste persone, che sono oneste, non è affatto giusto :nonso: |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Riapriamo le camere a gas e buttiamoli tutti dentro e risolviamo il problema, anzi, già che ci siamo liberiamo il nord dai meridionali... anche loro dentro a fare da combustibile, però, anche i settentrionali polentoni e staccanovisti mi garbano poco, raus! anche loro...
Capitolo sociofobic & Co.... non sono una risorsa, anzi, sono buoni solo a lamentarsi e a piangersi a dosso, quasi quasi ;) |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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gli italiani non sono proprio tutti persone civili, e ci aspettiamo che quelli che vengono da fuori si comportino meglio? il problema è che in certi casi è davvero così, ma non abbiamo neanche l'umiltà di riconoscerlo. vabbè devo ammettere che sui mezzi a volte trovo il barbone o il rom che asfissia tutti, ma trovo anche tanti indiani/senegalesi che vanno o vengono da lavoro e invece sono gente molto pulita :nonso: |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Ius soli
e la cara vecchia : niente tasse se non si è rappresentati |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Sarebbe meglio avvicinarsi sempre più all'ideale di cittadini del mondo anziché rinchiudersi nella roccaforte del proprio paese solo per avere giustificazioni in difesa. Tu (ti prendo ad esempio, ma parlo anche per altri che la pensano uguale) che diritto hai per rivendicare certe cose più di un altro essere umano? Essere nato qui? Quindi avere la fortuna di avere un sistema che funziona meglio dello Zimbabwe? Se tu fossi nato lì cosa sarebbe successo? Startene nel tuo paese anche se i carri armati ti fossero entrati in casa? Non sto andando per esagerazioni, è ritenuta clandestina una persona che varca un confine, convenzionale, per salvarsi la vita. Per la cittadinanza data come un pezzo di pane stesso discorso, non capisco cosa tu abbia fatto di così speciale il tuo primo giorno di vita per ottenerlo rispetto ad un altro nato da genitori immigrati. :nonso: |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Non sei tu il metro di misura della civiltà, questo è appropriarsi, tramite le proprie regole, dello spazio comune; di uno spazio comune che già ti è stato espropriato, poiché può appartenere anche allo straniero. Lui non dev'essere come te, quindi, ma tu puoi essere come lui. L'ultima parola dell'umanità spetta sempre al più debole, alla vittima. Perché tolto tutto il resto, ogni ragione giuridica o imposizione della forza, può solo chiedere, senza che una risposta gli sia garantita, di venir a patti con te faccia a faccia. Parimenti, se è l'immigrato ad ignorare i tuoi problemi, è l'immigrato a difettare di umanità. Perché continua ad esserci un più debole: tu. Il suo egoismo ti ignora, come l'egoismo di molti ignora molti altri: non c'è dunque differenza tra immigrato ed autoctono, col problema di porsi quale dei due egoismi debba venir privilegiato. L'uno di “destra”, l'altro di “sinistra”. È un falso problema, data l'identità dell'egoismo. Oltre la dicotomia politica “Io sono come te”/“Io non sono come te”, v'è l'umano “Io capisco cosa stai passando”, che non va neanche pronunciato, a dire il vero. O, dall'altro lato, “Prova a capire cosa sto passando”, perché non è detto che l'appello debba essere sempre muto. Vale per ogni condizione di minorità. È l'unico modo per non trattare il problema della coesistenza in maniera da buttar in mezzo identità, priorità, confini, questioni di sangue, tolleranza zero o multiculturalismo dissennato. |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Comunque direi che sono daccordo, se ho capito bene. La frase mia che hai quotato in effetti è scorretta, in quanto costruita sul presupposto noi/loro, che appunto è già una distinzione in sè che non va daccordo col concetto di umanità come insieme unico. Ma vabé, ho scritto un po' di getto. Mi sono esprimesto male. Mea culpa. -_- |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Inoltre, per come la penso, divieto che qualsiasi religione limiti la sessualità dell'individuo. Quindi Islam, Ebraismo, Giudaismo, Cattolicesimo e, per certi versi, il protestantesimo tutte viste criticamente. Quote:
Se garantiscono il passaggio senza problemi, nessun problema. Quote:
- divieto di girare a volto coperto se non nelle moschee. Gli islamici se ne faranno una ragione; - divieto di entrare in una chiesa dovendo evitare scollature, gonne corte, ecc. Se è per fini culturali e non da praticante. I cattolici se ne faranno una ragione; - divieto di entrare in sinagoga con la testa coperta per fini culturali e non da praticante. Gli ebrei se ne faranno una ragione; Quote:
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
Chi è nato qui non è immigrato perché non è mai immigrato, secondo me il ius solis proposto da Kyenge farà cosi che si evitino i scandali come è succeso a Svezia; solo chi non è integrato fa scandali, chi si sente acasa sua non la distruggerà.
Poi i stranieri fanno bambini, almeno loro e il futuro è di chi fa bambini, e in crisi è cresciuto il numero delle imprese dei immigrati. |
Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Re: Immigrati, risorsa o minaccia? cittadinanza?
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Sulla cittadinanza ti ha già risposto Milo ed è una risposta che condivido totalmente. |
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