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sono veramente una fallita!
Ero davanti al pub in cui dovevo andare a chiedere lavoro, per fare un mese di esperienza, anche sottopagata, prima di andare all'estero. Per avere più chance poi. Ero lì davanti col cv in mano, sudata dal caldo inaspettato e con la gola secca, intimorita dai pochi clienti già seduti fuori e dalle ragazzette fighe che giravano lì intorno.
E ho fatto dietro front e sono tornata a casa! Mi sento veramente delusa da me stessa! come posso negare a questo punto di avere un problema?! |
Re: sono veramente una fallita!
io non lo negherei, riconoscere di avere un problema è il primo passo per risolverlo
Assolutamente niente di cui vergognarsi, se è questo il "problema" (mi scuso per il pessimo gioco di parole) |
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Re: sono veramente una fallita!
Ti capisco. :-/ Be', se te ne vai in un altro paese fai bene. Se ne hai il coraggio. Scappate da sto paese di merda, scappate! >_< Se solo ne avessi le capacità lo avrei già fatto. :-/ E anche le possibilità. :-/ America! *-* >_<
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Re: sono veramente una fallita!
ascolta, se già hai questa paura già solo a portare il curriculum figurati allra se ti assumessero, i pub specie sono pieni di gente quindi per una persona socialmente un pò chiusa e un problema, quindi le cose da fare sono due o cerchi un altro lavoro dv non si sta a contatto molto cn la gente, oppure tranquilla tranquilla consegni il curriculum e basta. e se ti chiamano resetta il cervello, e il primo giorno che avrai delle difficoltà
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Re: sono veramente una fallita!
Non devi negare nessun tuo problema o difetto che non ti piace. Devi accettarlo e risolverlo se non ne vai felice.
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Re: sono veramente una fallita!
ma che problema dai!
è una cosa normale, specie se sei alla prima esperienza in fatto di lavoro e di colloqui di lavoro! è una cosa che fa paura a tutti, finchè non ci fai l'abitudine. va beh, magari non proprio a tutti ma a tanta gente si, e non solo ai timidi-fobici. riuscire a fare il colloquio è un passo importante, dopo se ottieni il lavoro sarai un po' a disagio sulle prime ad avere a che fare con i clienti (non per spaventarti, ma alcuni sono delle piaghe) ma sono cose che se affrontate si superano, e ti fanno davvero sentire più sicura di te e delle tue capacità per poter affrontare poi sfide più grandi ;) parola di una che ha fatto dietro front davanti a un colloquio non so quante volte, poi ho preso coraggio e ho fatto colloqui disastrosi, poi ci ho riprovato ed è andata bene! il problema è se decidi di darla vinta alla paura, e non ci riprovi. nel peggiore dei casi (ma ti auguro di no ofc!) andrà male la prima volta, forse anche la seconda, ma se insisti e se tieni bene a mente qual è l'obiettivo per cui fai tutto questo, di sicuro ti andrà bene ;) ciao e in culo alla balena! |
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Re: sono veramente una fallita!
Secondo me il fatto di ammettere il problema, oltre alla delusione che ti sei auto-inflitta, saranno proprio il motore che ti porteranno al prossimo tentativo ad entrarci in quel bar!!! E non pensare alle difficoltà che potresti avere dopo, quelle le vedrai più avanti. Entrare sarà quindi già stato un grande passo!!
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In presenza di più candidati adeguati alla posizione, come si sceglie? Ordine cronologico? Aspetto esteriore? Altro? Io non ci vedo nulla di strano a documentare eventuali esperienze e competenze pregresse ed altre informazioni della persona. Quote:
Non so se sia patologico o ancora gestibile senza l'aiuto di un professionista. Perché sei fuggita? Qual'è la paura? In questo forum hai manifestato atteggiamenti contraddittori riguardo al tuo stato, secondo me qualche riflessione o consulto lo dovresti valutare. Quote:
Idem per il rapporto col pubblico. Sono d'accordo che non è necessariamente patologico avere disagio o evitare tali situazioni ma farle passare per normali lo trovo eccessivo. |
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Non crucciarti troppo.. la vita è piena di occasioni..
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Avere paura è normale, in particolare se è la prima volta che ti trovi in questa situazione: però devi farti coraggio, e vedrai che dopo le prime volte ti sembrerà una cosa normale, anche se un minimo di agitazione ci sarà sempre visto che ogni colloquio è importante.
Sinceramente però mi chiedo come farai quando sarai all'estero, dove c'è anche il problema della lingua :( |
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al prossimo pub andrà meglio, prova a studiare un momento più tranquillo per presentarti, e vai, vedrai che un momento ed un luogo che ti mettono un pò più a tuo agio li trovi :bene: hai preso il curriculum e sei arrivata fino a lì, sei già a buon punto rispetto a chi magari fatica anche solo a pensare di poter fare una cosa simile, dammi retta, non perdere la voglia e l'intenzione di riprovarci (magari non lì) e vedrai che ce la fai |
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2 giorni di prova? 1-2 mesi per i miei gusti è un tempo sufficiente per capire se facciamo entrambi al caso. Se avessi io un locale farei un colloquio conoscitivo ed una piccola prova pratica in apertura, in affiancamento. Precedenza a chi ha esperienza pregressa e mi dimostra più capacità di contatto col cliente e di mansione. Inoltre m'interesserebbe sapere se si è dimessa o se è stata licenziata ed i motivi. No allo sfruttamento, al lavoro nero o grigio ma, al tempo stesso, sì a trarre il maggior profitto ed avere la persona più professionale, capace ed empatica nella mia impresa. Quote:
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beh io non ci vedo nulla di così strano, se non è normale allora diciamo che ha avuto una reazione comprensibile ed essendo la prima volta, mi sembra affrettato parlare di problema perchè mettersi in testa di avere un problema che non esiste? è una preoccupazione inutile dai... in fondo non è successo niente, appena possibile ci riprova e andrà sicuramente meglio, come hai detto tu giustamente fare un colloquio è una cosa normale, bisogna semplicemente provarci, farci un po' l'abitudine e man mano prendere sicurezza. |
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quindi è l'unico episodio del genere?
se è così stai ingigantendo il problema, tornaci domani e vedrai che non avrai difficoltà. |
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Beh dai fallita addirittura, anche io ho fatto retrofront all'agenzia del lavoro perché mi cagavo sotto ma abbiamo ancora tempo per rimediare, no?
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è che quando ti prende quella timidezza non c'è trippa per gatti, ti vien sempre da pensare di dare fastidio e alla fine getti la spugna ancora prima di iniziare perchè non hai il coraggio di entrare, è una scena a me fin troppo abituale:miodio: |
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Pub... uomini bevuti con freni inibitori a briglia sciolta, sei sicura della scelta?
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Re: sono veramente una fallita!
Domani è un altro giorno, se non è troppo tardi riprova a portarglielo :bene:
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Perché si tiene già d'occhio uno che, se tu sei disposto a dare il 110%, lui è disposto al 120%. È su 'sta capacità di risparmio, che ci si tiene a galla. Oltre alla mano, te devi comprare pure l'anima del lavoratore. |
Re: sono veramente una fallita!
beh, anche se nel settore ristorazione la prospettiva di avere "un tantino di gente" nel week end è una stima decisamente per difetto sono daccordo col modo di vedere le cose di suicida ;)
quello che tu dici magari è più realistico, ma è un modo di concepire il lavoro che ha fatto e non può che fare danni. la mentalità secondo cui se ti assumo ti faccio un favore e in cambio devi vendermi l'anima, dopodichè per il datore sei una specie di servo della gleba è il MALE. i lavoratori sono una risorsa su cui il datore dovrebbe investire e tenere in alta considerazione, altro che asimmetria. il datore di lavoro che non garantisce il minimo di dignità umana al dipendente è uno stronzo, punto. va bene aver bisogno di lavorare, ma ridursi a fare lo schiavo del faraone a una paga sotto la soglia del minimo sindacale, o con stipendi arretrati, facendo turni massacranti, alla lunga è stressante e demotivante, non è umanamente giusto, ci si rimette solo di salute. non è lavoro che nobilita, è lavoro che schiavizza e in un mondo civile non si dovrebbe accettare. ma tant'è. |
Re: sono veramente una fallita!
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Re: sono veramente una fallita!
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Più seriamente: se da ogni parte vien implicitamente richiesto, dico richiesto, non benvisto, che tu faccia più di quanto altri possano fare, ovvero che con te rimangono più soldi in tasca di chi regge la baracca*, allora viene a cadere, se c'è mai stata, la nobiltà del lavoro. Non si tratta più di compiere il proprio dovere, ma di poter alla bisogna coprire ogni tipo di dovere. * Perché capita sempre qualche emergenza o situazione imprevista che fa saltare ogni concordato contrattuale. O anche perché fare il proprio lavoro, attenendosi a patti e condizioni, semplicemente più non basta. |
Re: sono veramente una fallita!
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E poi non ti preoccupare che ogni singola persona ha i suoi problemi. ;) |
Re: sono veramente una fallita!
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Un weekend non è sufficiente per avere la certezza che la persona sia adatta. Io assumerei con periodo di prova di 30-60 giorni di calendario ed interromperei il rapporto di lavoro solo se la persona è palesemente inadeguata e non ha voglia di far nulla. Assunzione in apprendistato se alla prima esperienza lavorativa o a tempo indeterminato. Contratto a termine se non ne ho bisogno per sempre ma solo perché c'è un picco di domanda. Contratto a progetto, nero o grigio nemmeno a parlarne. Lascio ad altri lavoratori e datori di fare i disonesti. Trattamento economico? Minimo tabellare per il livello di cameriera del contratto collettivo di riferimento come fisso. Nessun superminimo. La parte variabile è proporzionale ai ricavi a fine mese, alla soddisfazione espressa dai clienti e ad una mia valutazione dell'operato della persona. Non chiedo nessun favore perché è lavoro: i favori li chiedo agli amici. Non pretendo straordinari, non vieto pause sigaretta o di chiacchierare e farsi gli affari propri se il locale è quasi vuoto o tutti i clienti sono serviti. Puoi anche broccolare se un cliente ti attrae, a patto che nel mentre lavori. Nessun capo, nessun padrone ma solo un rispetto delle obbligazioni lavorative e dei diritti del lavoratore. Fosse per me poi... Il pub sarebbe dietro una società cooperativa. |
Re: sono veramente una fallita!
liuk si parla di un pub, si va in ordine di bellezza estetica.
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Re: sono veramente una fallita!
Ciao , prova a fare cosi ..come faccio io da 1 anno ad adesso con risultati notevoli...quando eri li a vedere i ragazzi e ragazze fighe fuori.... quanto hai aspettato li fuori senza prendere una decisione.. ?
Ebbene non pensare in quei momenti e agire ..proprio in quei momenti non devi ASPETTARE .....hai paura delle situazioni brutte che potrebbero venire ...se rifiuti ti levi una bella possibilita di conoscere altra gente ..Perchè il rapporto con gli altri non è preparato ma istintivo Spero che tu abbia capito ciao |
Re: sono veramente una fallita!
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Ecco... questo è uno scoglio a cui non trovo mai soluzione... Cioè i datori di lavoro, da quel che ho visto, si è vero che, ovviamente, non vedono di buonocchio uno che è stato licenziato.. ma quasi altrettanto non vedono bene nemmeno uno che si licenzia o vuole cambiare lavoro, specie di sti tempi.. Io ad un eventuale colloquio o in un agenzia se mi chiedessero una cosa del genere non so mai cosa dire.. Tu, per esempio, vorresti sapere anche il perchè una persona si è dimessa ? Se ho lasciato l altro lavoro (o se voglio cambiarlo + che altro) è perchè non ce la facevo +, era un lavoro schifoso, ambiente schifoso con gente schifosa etc. etc. etc. Però mi pare che se uno dica esplicitamente una cosa del genere sia molto malvisto, forse peggio di uno che è stato licenziato. Quindi io non so mai bene cosa dire e al momento mi trovo in un vicolo cieco perchè vorrei cambiare lavoro.. hai qualche consiglio ? |
Re: sono veramente una fallita!
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Dovevo partecipare ad un concorso che si teneva nel Lazio, arrivo là in treno, tantissimi ragazzi della mia età fuori ad aspettare e a socializzare... Bloccato dall'ansia e dal disagio non faccio il concorso, non entro neppure, e passo la giornata tra spiaggia e visita della cittadina :miodio: Vabbè...tanto avranno preso i soliti raccomandati.... |
Re: sono veramente una fallita!
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Se voglio costruire qualcosa, assumo lavoratori con i quali posso pensare di avere un rapporto continuativo e proficuo. Se uno è stato licenziato per motivi disciplinari per me è indice di rischio. Se invece è stato licenziato per motivi organizzativi, m'interesserebbe capire perché è stato "sacrificato". Allo stesso tempo non assumerei mai chi mi fa correre il rischio di dimettersi dopo poco tempo se trova altro e se questo è un impiego estemporaneo oppure se gioca al rilanciare dopo un po'. Quote:
Ma non solo: m'interesserebbe, in un'ottica di rapporto di lavoro a lungo termine, anche sapere lo stretto indispensabile della vita privata di Tizio. E' single? Sposato? Relazione a distanza? Ha intenzione nei prossimi anni di trasferirsi? Ha in programma una maternità? Questo perché, ad esempio, se uno tra 1-2 anni pensa di trasferirsi, non lo assumerei (perché tra 1 anno dovrei cercare un'altra persona ed avrei formato Tizio inutilmente). Discorso simile negli altri casi. Quote:
Vorrei solo capire se è un disagio quasi oggettivo o meno. Se fosse legato al singolo, potrebbe essere un problema. Se Tizio ha difficoltà a stare in mezzo ad altre persone è critico. Quote:
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Se il selezionatore è avverso a queste motivazioni è un segno che il nuovo lavoro non possa discostarsi dal precedente. |
Re: sono veramente una fallita!
quindi Liuk se sei una donna che pensa di avere un figlio o una persona che si vuole trasferire per vari motivi, se tutti i datori applicassero questo ragionamento non avresti nessuna possibilità di lavorare fino al trasferimento o fin dopo il periodo di maternità :interrogativo:
e come dovresti mantenerti? |
Re: sono veramente una fallita!
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Inoltre esiste sempre l'opzione del lavoro autonomo dove non ci sono questi problemi. Una donna che cerca una maternità ha il diritto di averla e di avere il posto garantito. Sono contro la pratica delinquenziale delle dimissioni in bianco. Perché formare una persona che dopo un anno se ne va o si allontana per mesi? Uno si mantiene cercando un'attività compatibile con la sua esigenza di trasferimento o maternità a breve. Esempi sono professioni generiche, su base spot, che non richiedono particolari competenze ed esperienza. In altri termini professioni dove Tizio è rimpiazzabile con Caio in tempo zero. Oppure in aziende con più sedi dov'è possibile chiedere il trasferimento nella sede coincidente con la propria previsione di trasferimento. Sopratutto questo è fattibile nel pubblico. Nel privato non è un dovere garantire il lavoro a tutti e nemmeno lo Stato ha l'onere di garantire a tutti un lavoro. Lo Stato garantisce solo che ci siano politiche volte a favorire l'occupazione, a tutelarla e ad assistere a livello di reddito ed opportunità chi è disoccupato. |
Re: sono veramente una fallita!
perche non provi a ritornarci con un po di coraggio in piu lo puoi fare magari vai in qualche orario dove c'e' poca gente
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