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cronache di un viaggio di ritorno
ieri domenica ore 22 Fiesole
mi trovo in questa località perchè dovevo incontrare un tizio -che non conosco- per un passaggio in macchina fino a Milano per spendere meno rispetto al treno. Il passaggio l'ho trovato grazie ad un sito che funziona molto bene "blablacar.it". Per l'ansia mi tiro giù un po' di Rivotril e due pastiglie da 75 mg di Lyrica. Come d'accordo mi faccio trovare all'ingresso di dove lui e la sua ragazza dovevano assistere ad un concerto. Prendo una birra all'interno del bar del teatro all'aperto, tra l'altro una bellissima cornice per della musica. Mi siedo su una sedia isolata che c'era lì e tranquillo attendo, ascoltando la musica che si sentiva tranquillamente fin lì. Intorno a me tra chi entra al bar e chi va in bagno c'è un po' di movimento. Una ragazza carina all'interno di un gruppetto mi guardava e il che non mi dispiaceva. Ad un certo punto si avvicina un ragazzo e mi attacca a parlare,ci teniamo compagnia tanto anche lui doveva aspettare un suo amico. Gli offro un caffè, lui non fuma e mi chiede il mio contatto facebook, io glielo do. Oggi mi arriva la sua amicizia e tutto bene. Nel frattempo finisce il concerto e incontro il tizio del passaggio, mi congedo con questo ragazzo e andiamo. Durante il tragitto in macchina dopo qualche parola mi abbiocco un po'. Mi lasciano in stazione centrale di Milano alle 3 di notte, avevo già preso in considerazione di prendere il primo treno regionale per Torino, tanto avrei iniziato a lavorare il primo pomeriggio. Dato che la stazione apre alle 4, mi aggiro nei dintorni della stazione per cercare una banca, dovevo ritirare e cercare un bar o un kebab aperto. Intanto mi scappava da pisciare. Vado nel lato della stazione e mi accorgo di un ragazzo che fa cenno di fermarmi. Non parla bene l'italiano, è un tunisino. Mi fermo e ci mettiamo a parlare, tanto avevo un cazzo da fare. Gli dico che dovevo pisciare e che stavo cercando un bancomat. A parte che mi teneva la borsa mentre minzionavo, credo che mi guardasse pure. Non che me ne fregasse molto, avevo bisogno di trovare un bancomat. Mi porta quindi ad uno sportello bancomat, ritiro i miei soldi. Poco dopo mi chiede se volevo fumare dell'erba e mi indica un giardino. Gli dico di no che domani avrei dovuto lavorare e ci mettiamo in cerca di un locale. Gli offro qualche sigaretta e andiamo a cercare un posto per bermi una birra. Ad un certo punto mi chiede più a gesti che altro che a parole se volevo una sega:miodio: Tranquillo gli dico di no, troviamo una pizzeria mezza chusa e ci vendo una bottiglia di birra, ce la smezziamo mentre torniamo in stazione per vedere se la avevano aperta. Trovata aperta entriamo e vado al binario del mio treno. Ci salutiamo e mi chiede il numero di telefono e gli dico che non avevo il cellulare con me(effettivamente lo avevo dimenticato a Torino sul mio luogo di lavoro:mrgreen:). Alla fine salutandoci mi fa i complimenti per la mia tranquillità! Salgo sul treno, mi addormanto un po' e mi sveglio a Torino Porta Nuova. Poi qui nulla di anomalo fino a casa. Mi mancava questa :mrgreen: |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
sembra il resoconto di un viaggio di 2 settimane ad amsterdam http://www.centrometeoligure.it/caru...milies/eek.gif
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
Nonno pesco sei proprio rrrrrrrandagio(cit) :mrgreen:
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
Non ho capito perché voleva farti una sega :interrogativo:
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
Servizievole sto Tunisino :mrgreen:
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
magari sperava fossi gay e guadagnare due soldi boh
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
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:interrogativo: di piú non credo costi una seghetta :mrgreen: |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
:o
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
una fiducia nel prossimo quasi commovente
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
Io non riuscirei mai ad urinare mentre uno mi guarda, solitamente non riesco neanche a pisciare nei bagni pubblici con cabina, a meno che siano così deserti da sapere che non entrerà nessuno.
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
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:mrgreen: |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
Ben venuti nel 21* secolo...
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
....diciamo che ti è andata bene...diciamo anche che fossi in te non sfiderei ancora la sorte in questo modo...
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
grande. ti invidio...
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
In questi casi dipende sempre dai punti di vista. Per me avrebbe dovuto averne, senza che ciò comporti essere sfigati, asociali, sociofobici etc....se poi lui sia così di natura, o lo abbia fatto per dimostrare qualcosa a sè stesso non lo so...so solo che si è messo in una situazione potenzialmente molto pericolosa senza una ragione valida, ha scherzato col fuoco: se quello tirava fuori un coltello, o lo portava in un posto dove altri quattro o 5 marocchini se lo inchiappettavano...beh, il fatto che non avesse paura o che facesse finta di non averla, non avrebbe fatto molta differenza, credo. :pensando:
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
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Il massimo che gli sarebbe potuto accadere è che il tunisino gli puntava un coltello e lo costringeva a dargli il portafogli, capirai... |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
Fossi stato io avrei fatto come te all'inizio, cioè due parole ce le scambiavo pure, da qui a dargli tutta quella confidenza, sigarette, birra condivisa ce ne passa però. Ma per l'orario più che altro, sai a quell'ora è più facile girino malintenzionati. Ovviamente il fatto che fosse marocchino non c'entra, a quell'ora non mi fido nemmeno di uno più italiano di me.
Edit: ma poi gli dici pure che stai cercando un bancomat? :sisi: |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
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Che poi, più che di coraggio, qui si tratta di incoscienza. |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
Sembra tipo la trama di un film che ho visto anni fa, parlava di una notte stranissima a New York, non ricordo il titolo però.
Io sono un cagone, non razzista ma diffidente nei confronti degli extracomunitari per strada. Una volta alla fermata della metro a Piazza Dante un ragazzo (non avevo capito fosse gay) mi propose senza mezze misure sesso orale, rimasi pietrificato, non voglio immaginar che faccia ho fatto! |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
domanda per pesco: senza ansiolitici come sarebbe andata?
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Re: cronache di un viaggio di ritorno
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Perchè in maniera così esplicita e frettolosa? Non mi risulta che gli etero propongano sesso a sconosciuti/e in questa maniera! Fra l'altro non penso di dare l'impressione di essere gay con il mio modo di fare. |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
A me più che altro stupisce la sicumera con cui, sprezzante di ogni rischio di contrarre monucleosi et al., si è spartito la birra a sorsate col tizio che distribuisce s**** e p**** a destra e manca :mrgreen:
Cmq anche io tendo ad essere meno timida e più "temeraria" con gli estranei, anche in situazioni un po' ambigue :pensando: |
Re: cronache di un viaggio di ritorno
nel periodo che viaggiavo in treno era pieno di sta gente qua , pure se mi sedevo per terra tra un vagone e un altro trovavo sempre un rompicoglioni che attaccava bottone , io continuavo la conversazione solo fino a che nn si verificava una richiesta :D , la gente nn attacca bottone mai a caso son tutti che voglion qualcosa SEMPRE . c è da dire che se magari avrei seguito come hai fatto te tutte le richieste di ognuno, magari ora ero a commerciare spezie in asia chi lo sa :D .
in ogni caso ce fosse stato uno originale -.- , la gente è di una noia mortale. |
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