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caotico 02-10-2007 14:33

GENITORI
 
volevo chiedervi qual'è il rapporto coi vostri genitori...... nel senso:capiscono i vostri problemi cercano di aiutarvi o si limitano(come mia madre)a girare il coltello nella piaga ripetendo a iosa frasi del tipo:sono stufa di vederti così!ti muovi a risolvere questa situazione!hai 20 anni non puoi vivere come un vegetale!per non parlare delle litanie per i sabati sera passati a casa(tutti)....... per l'amor di dio io capisco che razionalmente ha ragione ma questo non fa che deprimermi di più. com'è la vostra situazione?e se è simile come avete fatto a porre un freno a questo? spero mi rispondiate numerosi ciao :)

Il_Risolutore 02-10-2007 15:04

Ma come fai a rimanere in casa il sabato sera?

salvo-auron 02-10-2007 15:07

Re: GENITORI
 
Quote:

Originariamente inviata da caotico
volevo chiedervi qual'è il rapporto coi vostri genitori...... nel senso:capiscono i vostri problemi cercano di aiutarvi o si limitano(come mia madre)a girare il coltello nella piaga ripetendo a iosa frasi del tipo:sono stufa di vederti così!ti muovi a risolvere questa situazione!hai 20 anni non puoi vivere come un vegetale!per non parlare delle litanie per i sabati sera passati a casa(tutti)....... per l'amor di dio io capisco che razionalmente ha ragione ma questo non fa che deprimermi di più. com'è la vostra situazione?e se è simile come avete fatto a porre un freno a questo? spero mi rispondiate numerosi ciao :)

ciao caotico, io parlo in qualità di genitore, io ho un figlio di 22 anni e noto che è un problema che hanno molti giovani a causa della società che è cambiata, nel senso che oggi si vuol ottenere tutto di corsa, non ci sono più valori, i pc sono diventati il mezzo telematico di intrattenimento, mentre una volta non esistendo i pc, era la strada il luogo di conoscenza, quindi non è colpa tua, ma bensì noi genitori ci dovremmo adeguare al cambiamento e secondo me tu non devi assolutamente creare problemi di nessun genere, perchè non capita solo a te, quindi la mia opinione è quella di far capire a tua madre che i tempi cambiano e di tranquillizzarla a non aver nessun pensiero negativo su di te, chiaramente dialogando con lei e dirle di non crearsi alcun tipo di problema, perchè è normale che tu ti comporti così

inadatto 02-10-2007 15:14

Quote:

Originariamente inviata da Il_Risolutore
Ma come fai a rimanere in casa il sabato sera?

Se non te ne sei reso conto il forum si chiama "Fobia Sociale e Timidezza" ; a molti qui capita o è capitato in passato di passare dei sabati sera a casa da soli...e allora? La gente si dovrebbe vergognare di questo? Non scherziamo...

io non farei troppo il superiore con questi commenti come stai facendo tu invece

frustrato 02-10-2007 15:41

a me capitava prima e ci stavo malissimo, era una situazione terribile e le feste erano l'occasione per farmi stare male con le solite domande o pressioni:
perchè non esci...? oppure "io alla tua età facevo questo facevo quello bla bla bla" e anche "ma siamo sicuri che ti piacciono le ragazze?"
immagina che situazione :(
io in quel momento, non sapevo di avere questo problema e pensavo di essere strano o sbagliato e i miei genitori non riuscivano comunque a capire.
poi quando il mio medico di famiglia mi ha mandato dallo psicologo, ho spiegato il problema alla mia famiglia.
Gli ho detto anche che infierire come facevano loro è inutile e controproducente perchè è come chiedere a un uomo senza gambe di correre, o a un muto di cantare un aria lirica... non si può.

giorgia 02-10-2007 15:53

Quote:

Originariamente inviata da Il_Risolutore
Ma come fai a rimanere in casa il sabato sera?

E tu allora come fai a stare qui visto che ti stupisci tanto chi sta a casa il sabato sera ? ora sono io quella che si stupisce :lol: bahhh -.-

il rapporto con i miei è di odio e amore ...so che posso contare sempre su il loro aiuto ma sono troppo ansiosi e ossessivi ...cosi tanto che delle volte esagerano con quelle frasi del tipo ''mi raccomando'' e poi hanno cosi paura del mondo e degli altri che infatti i miei sono dei tipi un pò solitari che pensano solo al lavoro e basta :roll:
i classici che vivono per lavorare e non lavorare per vivere ... e tendono sempre ad impicciarsi della mia privacy ...se avessero una vita più sociale avrebbero altro a cui pensare ..io già ho assai di rapporti con le persone quel poco che ho mi stanno anche addosso ...ehhh che vita di cacca -.-

vetro 02-10-2007 16:14

Razionalmente posso capire che molti genitori la fanno facile.Ma quando sei piu' avanti con l'eta' e pensi ad un giovane per di piu' tuo figlio che vegeta è normale che ti venga in mente di spronarlo.Insomma non hanno tutti i torti.Molte cose le capirete dopo crescendo e penserete a quell'eta'.Quindi dovete essere voi a spronarvi.Gli adulti hanno avuto il loro tempo,hanno fatto le loro cose,adesso tocca a voi.

calimero 02-10-2007 20:03

Quote:

Originariamente inviata da Il_Risolutore
Ma come fai a rimanere in casa il sabato sera?

il sabato sera è sopravvalutato, c'è ressa, escono tutti
manco i vampiri posson stare più in pace di sti tempi

velvet76 02-10-2007 20:15

Quote:

Originariamente inviata da calimero

è sopravvalutato, c'è ressa, escono tutti
manco i vampiri posson stare più in pace di sti tempi



Quoto!Il sabato sera é terribilmente banale uscire... E' solo uno stereotipo. :wink:

khesiah 02-10-2007 20:17

mia mamma dice che sono stata brava a curarmi da sola visto che ero sola e mi dice anche...
: << perche nn ti porti pure le tue sorelle dal psichiatra>>

che stronza eh!!!

captainmarvel 03-10-2007 00:27

solo negli ultimi anni i miei genitori hanno cominciato a mostrare un minimo di empatia nei confronti dei miei problemi caratteriali.
prima li minimizzavano ritenendoli semplicemente mancanza di volontà, inerzia, indolenza ecc.

Paradossalmente erano iper-apprensivi in tutto quello che concerneva la sfera materiale: mi facevano mille raccomandazioni quando uscivo, erano sempre preoccupati che prendessi freddo o che mi bagnassi quando pioveva... se però provavo solo ad accennare al fatto che ero depresso, che mi sentivo a disagio con i miei coetanei allora protestavano dicendo che ero viziato o facendomi tirate moralistiche sui bambini dei Biafra "che loro si che c'hanno dei veri problemi mica come te" ecc. ecc e che sarebbe bastato che io uscissi di più e le mie difficoltà sarebbero magicamente risolte.

in un certo senso sono stati anche la causa principale della mia insicurezza sociale: sono sempre stati iper-critici nei miei confronti, probabilmente perché pensavano che tenendomi sotto pressione mi avrebbero spinto ad impegnarmi di più.

mia madre aveva a sua volta svariati problemi psicologici, era spesso sull'orlo dell'esaurimento e di certo prestava poca attenzione al fatto che io fossi quasi costantemente depresso o che avessi sviluppato nel corso degli anni una certa fobia sociale e determinati disturbi ossessivo-compulsivi.
mio padre era una persona tagliata con l'accetta per certi versi, poco incline a considerare problematiche diverse da quelle puramente materiali/logistiche oltre a relazionarsi con me quasi sempre in forma di critica.
Una delle sue frasi ricorrenti era: "il figlio del mio collega lui si che è bravo, mica come te."
mi ricordo un episodio emblematico in questo senso: avevo 18 anni e mezzo ed ero andato a farmi fare il foglio rosa alla scuola guida. quando mi alzo per andare a fare l'esame oculistico, un tizio li seduto che aspetta si mette a dire ad alta voce riferendosi a me: "io quello me lo ricordo, prendeva l'autobus con me, era come un automa, sembrava che dormisse in piedi!"
mio padre che mi aveva accompagnato assiste alla scena, ma anziché starsene semplicemente zitto o difendermi, al termine della visita viene da me incazzatissimo, mi riferisce l'accaduto e mi rimprovera dicendo che sono un alienato, che non mi impegno abbastanza nei rapporti con gli altri perché faccio una vita troppo ritirata e che in fondo quel tizio aveva ragione a prendermi in giro ecc. ecc.
il fatto è che lui si esprimeva quasi sempre con questo tono sprezzante e svalutante nei miei confronti e questo non ha mai aiutato la mia autostima.
quindi in questo senso posso dire che i miei genitori sono stati una delle cause principali delle mie disfunzionalità caratteriali, se vogliamo chiamarle così.

Jes 03-10-2007 10:43

i miei genitori e pure mia nonna sn sempre stati apprensivi con me.
non è mancato mai di criticarmi in qualche modo.ultimamente ho un rapporto contrastante con i miei.. soffro la loro vicinanza.. a me fa soffrire stare con loro in casa.. per fotuna il prox anno mi trasferisco perchè sn allergica a loro.. da 2 anni a questa parte non posso proprio più soffrirli è come se mi soffocasserò.. ho bisogno della mia vita senza di loro.. non so non riesco più a stare in famiglia tranne che quelle 2 volte al mese

Fuffolo 03-10-2007 11:38

mamma è divertente, simpaticissima e pure carismatica. mio padre non ha tante competenze sociali, stà alla ruota di mamma, comunque lui è iperattivo e ama la vita. mia madre per me è tutto, è una donna coi controcoglioni che nè ha passate di cotte e di crude nella sua vita. mamma non è stata mai tanto apprensiva, non mi ha mai soffocato. papà a dirla tutta, molto bonaccione, mi ha viziato un pò.
quando hanno capito la mia situazione, hanno cercato di aiutarmi dosando le espressioni e le parole. quando però le cose sono andate migliorando, mamma ha iniziato a dire quelle cose che mi danno terribilmente fastidio (non ti voglio vedere più in casa, fatti la ragazza, cosi cosà...) e mi fa partire l'embolo..ma abbiamo chiarito.
mettendomi nei loro panni, è veramente tragico vedere un figlio cosi, qualche speranza di miglioramento gliel'ho data e dal periodo nero ci siamo allontanati, ma devono capacitarsi del fatto che questa situazione viene e và, e tutti bisogna avere pazienza, sxando che se ne vada via per sempre.

vetro 03-10-2007 12:24

Quote:

Una delle sue frasi ricorrenti era: "il figlio del mio collega lui si che è bravo, mica come te."
mi ricordo un episodio emblematico in questo senso: avevo 18 anni e mezzo ed ero andato a farmi fare il foglio rosa alla scuola guida. quando mi alzo per andare a fare l'esame oculistico, un tizio li seduto che aspetta si mette a dire ad alta voce riferendosi a me: "io quello me lo ricordo, prendeva l'autobus con me, era come un automa, sembrava che dormisse in piedi!"
Mi dispiace,posso capire il tipo di rapporto.Probabilmente lui non ti ha trasmesso tanta sicurezza in questo modo,ti ha solo criticato.E questo non aiuta.Pero' anche quel tizio,che sfacciataggine.

gerrard 03-10-2007 15:47

il rapporto con i miei è buono:non posso dire che comprendano appieno ciò che sto passando,ma almeno si sforzano di farlo e mi aiutano a modo loro.
Ecco devo dire però che sono di carattere apprensivo (specialmente mia madre),e che tale apprensività me l'hanno trasmessa

paule 03-10-2007 16:04

Il rapporto coi miei è disastroso.
La cosa è aggravata dal fatto che sono separati ma continuano a vedersi. Ci hanno messo anni a fare vite separate usando me come oggetto e pungiball. Mia madre usa le mie difficoltà per mettermi contro mio padre e viceversa. Per accontentare uno dei due finisco sempre per deludere l'altro. Alla fine non ho mai, salvo quando sto davvero sola, sentito la mia voce. Sono ballerina dilomata e finché ballavo era la sala prove l'unico luogo in cui riuscivo a sentire la mia voce. Poi non ero abbastanza brava tecnicamente e mi sono infortunata ma, sicuro non ho più sentito la mia voce che nè mio padre nè mia madre hanno mai saputo ascoltare.
Il fatto che io abbia avuto ed ho delle sofferenze per loro è un peso, un fastidio ed una mia colpa, e anche se nella testa di mia madre s'insinua una forma di consapevolezza, il capro espiatorio dei disastri familiari resto io, come designata da un destino inflessibile.

schizzo 03-10-2007 21:55

Invece la mia situazione familiare era leggermente diversa. Mio padre era severo e iper-critico mentre mia madre era apprensiva al massimo. Un "cocktail micidiale" che non ha giovato alla mia timidezza.
Anzi, è interessante notare che nel mio caso la timidezza sia dipesa molto da fattori ereditari (oltre naturalmente che da fattori ambientali ), dal momento che i miei sono entrambi affetti da fobia sociale. Non solo, ma pure i parenti di mio padre sono tutti timidi patologici e così quasi tutti i miei cugini.
Ovvio che da adolescente nessuno si preoccupasse dei miei problemi di sociofobico....."sforzati di uscire!" era l'unica cosa che sapevano dire.
Daltronde,non esistendo internet,ignoravo pure il significato di FS.

dottorzivago 03-10-2007 22:16

I miei si sanno godere la vita-....escono il week end, vedono amici....insomma tutte cose che dovrei fare anche io.
Sono sempre stati permissivi ma mi hanno educato troppo bene....sono troppo "bravo ragazzo" quindi non ho mai dato modo di preoccuparli

Fino a qualche anno fa mi spronavano a uscire e vedere amici ora si sono rassegnati o non ci pensano piu.

Ho 25 anni, pretendo di essere trattato come un uomo e non tollero più quei discorsi....i vari impegni di lavoro o studio me li gestisco io e ha maggior ragione la mia vita sociale!
Le rare volte che esco sono contenti, vogliono sapere tutto....questo mi fà imbestialire!
Non gli frega nulla se prendo 30 ad un esame o se mi prendo una soddisfazione sul lavoro.....è più importante che esca il sabato sera!Questo ha portato a un dialogo molto limitato....le occasioni x parlare sono già poche e io le evito per non sentire queste storie che mi fanno imbestialire.

Come ho detto sono permissivi ma a volte mi trattano come un bambino....se incontriamo un gruppo di persone mi presentano a loro come se avessi 10 anni.

Devo andarmene di casa x maturare definitivamente o per un pò

sfigato 05-10-2007 12:40

per quel che mi riguarda io sono un potenziale omicida dei miei genitori, sopratutto di mia madre. peccato che odio la violenza e non sarei capace neanche di uccidere una mosca.
Per ora mi limito a non rivolgerlgli neanche la parola, non rispondo alle loro domande, non li saluto quando esco/rientro da casa, non li guardo neanche nelle loro brutta faccia. si perchè è colpa loro se sono così, è colpa loro se sono brutto, timido, cazzone e tutto quanto.
Io vedo i genitori dei ragazzi "in" che sono anche loro "in", quindi per quel che mi riguarda, questa mia vita di merda era scritta da prima che nascessi, essendo nato da loro...o almento questo è il pensiero che mi fa stare meno male...
ma secondo me io avrei un urgente bisogno di uno psicologo...rileggendo mi sono accorto che ho scritto delle cose orrende...sono pazzo...ma è quello che penso...ve lo giuro...è tutto nella mia mente..

vetro 05-10-2007 12:53

Quote:

Io vedo i genitori dei ragazzi "in" che sono anche loro "in", quindi per quel che mi riguarda, questa mia vita di merda era scritta da prima che nascessi, essendo nato da loro...o almento questo è il pensiero che mi fa stare meno male...
Cos'è in per te?

paule 05-10-2007 16:14

Quote:

Originariamente inviata da sfigato
]Io vedo i genitori dei ragazzi "in" che sono anche loro "in", quindi per quel che mi riguarda, questa mia vita di merda era scritta da prima che nascessi, essendo nato da loro...o almento questo è il pensiero che mi fa stare meno male...

bè invece per me è il pensiero che più mi tortura: la condanna ad essere come loro..infatti tutti i miei sforzi son nel liberarmi da quegli atteggiamenti che mi son venuti a forza di starli a guardare o a subire le loro nevrosi cercando invano cosa avessero nella testa....a volte sì capisco può essere un modo per toglierti ogni colpa e rassegnarti alla cosa, ma non è del tutto una cosa vera.

Quote:

Originariamente inviata da vetro
Cos'è in per te?

DàI "in" significa solo gente che invece di subire la vita e farsi mettere i piedi in testa d'abitudine, la sua fetta di torta se la piglia, diciamo..niente ipocrisie poi ci sono varie categorie di in...ci son quelli che si credono migliori degli altri a priori e senza alcun particolare merito...così, ma ci sono vari modi per essere "in", per esempio essere "out" :P

sfigato 05-10-2007 17:04

Quote:

Cos'è in per te?
"IN" è inanzitutto la bellezza. dietro un bel ragazzo o una bella ragazza ci sono sempre dei genitori belli e questo lo si capisce anche se i genitori sono ormai invecchiati. La bellezza è stata da sempre il mio chiodo fisso. se fossi stato bello nn avrei avuto tutti questi problemi e tutti questi complessi!! un mio amico era timido e imbranato come me, però lui aveva la bellezza ed erano le ragazze che andavano da lui e lui, dopo essersi lasciato scappare delle grandi occasioni, pian piano si è sbloccato ed è divenato uno che con le ragazze ci sa fare e grazie a cosa?? grazie alla bellezza. Io invece ho continuato a vivere con i miei complessi, le mie paure e la mia depressione dovuta al fatto che non riesco a trovare una ragazza. è per questo che sono sempre triste e non mi va di parlare con nessuno.
Poi è IN chi ha un carattere forte, chi sa stare in mezzo agli altri, chi sa socializzare, insomma, ki ha le abilità sociali...

vetro 05-10-2007 18:37

La bellezza ti puo' agevolare ma non è sufficente a dare sicurezza.E poi con il tempo anche quella svanisce,puntare solo su quella non so quanto possa servire.

Quote:

Poi è IN chi ha un carattere forte, chi sa stare in mezzo agli altri, chi sa socializzare, insomma, ki ha le abilità sociali...
Vivendo e affrontando le avversita' ci si fortifica.Le abilita' sociali si sviluppano.

Quote:

"IN" è inanzitutto la bellezza. dietro un bel ragazzo o una bella ragazza ci sono sempre dei genitori belli
Detta cosi' sembra troppo pubblicita' Mulino bianco...

illa 05-10-2007 18:50

Io invece vorrei proprio spaere come far rientrare prima mio filgio il sabato ser aspecialmente e gli altri giorni.
Coem previsto ..se chiedo qualcosa mi risponde che nn sono affari miei e ocmunque soffre di impulsivita' e istintivita' che spesso e' violento.Ma non riconosce cheoltre ad evere noi dei torti...forse..ne ha molti lui e non si accorge che deve controllarsi sia parole che in fatti. Inutile dire che come tutti i ragazzi si fa servire in tutto , ma non smuove un dito. Usa la casa come un albergo.questo lo poso pure capire ma che si debba dettar legge ai genitori e pretendere oltre il possibile anch ein denaro , no!


Noi genitori tutti forse facciao tnati errorri nell'educare..pero' non e uan ovlta che da parte dei ragazzi arrivi uan forma di ringraziamneto o di gratituidne pe rquello che ocmunuqe si f ape rloro....
Il ns punto di vista ai giovani nn interessa affatto.

dottorzivago 05-10-2007 20:02

Quote:

Originariamente inviata da illa
Io invece vorrei proprio spaere come far rientrare prima mio filgio il sabato ser aspecialmente e gli altri giorni.
Coem previsto ..se chiedo qualcosa mi risponde che nn sono affari miei e ocmunque soffre di impulsivita' e istintivita' che spesso e' violento.Ma non riconosce cheoltre ad evere noi dei torti...forse..ne ha molti lui e non si accorge che deve controllarsi sia parole che in fatti. Inutile dire che come tutti i ragazzi si fa servire in tutto , ma non smuove un dito. Usa la casa come un albergo.questo lo poso pure capire ma che si debba dettar legge ai genitori e pretendere oltre il possibile anch ein denaro , no!


Noi genitori tutti forse facciao tnati errorri nell'educare..pero' non e uan ovlta che da parte dei ragazzi arrivi uan forma di ringraziamneto o di gratituidne pe rquello che ocmunuqe si f ape rloro....
Il ns punto di vista ai giovani nn interessa affatto.

Io non ho figli ma se fossi in te non mi preoccuperei piu di tanto......anche se ti fa incazzare

E' normale che non rientra quando glielo dici te il sabato sera, è normale anche il suo comportamento da dittatore......infondo è un ragazzo, con il tempo cambierà e maturerà.

Comuqneu ti posso dire che è meglio cosi.....che stare tutti i saabti sera a casa, in quel modo si che vengono i problemi..

Milo 06-10-2007 01:04

X me è "IN" chi riesce a riamanere se stesso anche con gli atri senza farsi condizzionare da questa società malata e priva di valori.

Tutto il resto x me è OUT.

Pride 06-10-2007 13:59

I miei hanno cercato in tutti i modi di farmi diventare una persona socievole,ma senza riuscirci.Mi hanno obbligato ad andare agli Scout (verso i quali non ho nulla in contrario,ma non fanno per me),a frequentare certe persone (e mi annoiavo a morte il più delle volte),a giocare con i ragazzi del condominio (cosa della quale non ho un bel ricordo).Mi avevano pure mandato da una psicologa.Non capiscono che sono fiero della mia personalità (ben lungi dall'essere perfetta,ma globalmente mi piace da matti).Ma se non capiscono da soli...

illa 08-10-2007 09:03

Quote:

Originariamente inviata da dottorzivago
Quote:

Originariamente inviata da illa
Io invece vorrei proprio spaere come far rientrare prima mio filgio il sabato ser aspecialmente e gli altri giorni.
Coem previsto ..se chiedo qualcosa mi risponde che nn sono affari miei e ocmunque soffre di impulsivita' e istintivita' che spesso e' violento.Ma non riconosce cheoltre ad evere noi dei torti...forse..ne ha molti lui e non si accorge che deve controllarsi sia parole che in fatti. Inutile dire che come tutti i ragazzi si fa servire in tutto , ma non smuove un dito. Usa la casa come un albergo.questo lo poso pure capire ma che si debba dettar legge ai genitori e pretendere oltre il possibile anch ein denaro , no!


Noi genitori tutti forse facciao tnati errorri nell'educare..pero' non e uan ovlta che da parte dei ragazzi arrivi uan forma di ringraziamneto o di gratituidne pe rquello che ocmunuqe si f ape rloro....
Il ns punto di vista ai giovani nn interessa affatto.

Io non ho figli ma se fossi in te non mi preoccuperei piu di tanto......anche se ti fa incazzare

E' normale che non rientra quando glielo dici te il sabato sera, è normale anche il suo comportamento da dittatore......infondo è un ragazzo, con il tempo cambierà e maturerà.

Comuqneu ti posso dire che è meglio cosi.....che stare tutti i saabti sera a casa, in quel modo si che vengono i problemi..

Quello che non ammetto e' i lvoler comandare a casa e l'ingratitudine oltre a volersi divertire a spese nostre..oltre quello che possiamo dargli.
Non dico che deve far qualcosa ..ma almeno l'ordine personale e non pretendere tutto ..lavami le scarpe adesso,prepaprami questo,etc.

inadatto 08-10-2007 10:40

Quote:

Originariamente inviata da illa
Quello che non ammetto e' i lvoler comandare a casa e l'ingratitudine oltre a volersi divertire a spese nostre..oltre quello che possiamo dargli.
Non dico che deve far qualcosa ..ma almeno l'ordine personale e non pretendere tutto ..lavami le scarpe adesso,prepaprami questo,etc.

Lo hai abituato troppo bene..lo hai viziato oltremisura...smetti di fare tutto per lui e pretendi che anche lui inizi a far qualcosa da solo. Ora sarà insofferentte a questo ma tra qualche anno ti ringrazierà: stanne certa.

Comunque per quanto mi riguardo il rapporto con i miei genitori si riassume così :

per anni sono stati iperprotettivi e asfissianti nei miei confronti( accentuata la cosa dal fatto che fossi figlio unico) ed anche, pieni di pretese in ambito scolastico , mi hanno caricato di aspettative enormi;

poi d'improvviso sono diventati assillanti e martellanti sul fatto di uscire poco , di non avere una ragazza, di essere troppo timido etc. come se avere questo carattere fosse una "colpa" e non fosse anche magari dovuto al loro atteggiamento dei primi anni...

ma parlo di anni fa...ora che a prezzo di fatiche , sofferenze e combattimento interiore questa timidezza nella stragrande maggioranza delle situazioni l'ho superata, ora che ho alcuni amici ed esco ( non tantissimo ma ogni tanto ) i rapporti sono diventati freddi e minimi...non so cosa si aspettassero da me ... ma i genitori dovrebbero calcolare che i figli hanno una loro vita e rispettarla qualunque essa sia.

schizzo 08-10-2007 17:37

Quote:

Originariamente inviata da illa
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Originariamente inviata da dottorzivago
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Originariamente inviata da illa
Io invece vorrei proprio spaere come far rientrare prima mio filgio il sabato ser aspecialmente e gli altri giorni.
Coem previsto ..se chiedo qualcosa mi risponde che nn sono affari miei e ocmunque soffre di impulsivita' e istintivita' che spesso e' violento.Ma non riconosce cheoltre ad evere noi dei torti...forse..ne ha molti lui e non si accorge che deve controllarsi sia parole che in fatti. Inutile dire che come tutti i ragazzi si fa servire in tutto , ma non smuove un dito. Usa la casa come un albergo.questo lo poso pure capire ma che si debba dettar legge ai genitori e pretendere oltre il possibile anch ein denaro , no!


Noi genitori tutti forse facciao tnati errorri nell'educare..pero' non e uan ovlta che da parte dei ragazzi arrivi uan forma di ringraziamneto o di gratituidne pe rquello che ocmunuqe si f ape rloro....
Il ns punto di vista ai giovani nn interessa affatto.

Io non ho figli ma se fossi in te non mi preoccuperei piu di tanto......anche se ti fa incazzare

E' normale che non rientra quando glielo dici te il sabato sera, è normale anche il suo comportamento da dittatore......infondo è un ragazzo, con il tempo cambierà e maturerà.

Comuqneu ti posso dire che è meglio cosi.....che stare tutti i saabti sera a casa, in quel modo si che vengono i problemi..

Quello che non ammetto e' i lvoler comandare a casa e l'ingratitudine oltre a volersi divertire a spese nostre..oltre quello che possiamo dargli.
Non dico che deve far qualcosa ..ma almeno l'ordine personale e non pretendere tutto ..lavami le scarpe adesso,prepaprami questo,etc.

Io non ho figli, lo so che è difficile fare i genitori e avere un buon rapporto con loro.Mi sono reso conto, guardando in casa mia prima e adesso in quella dei miei cugini e amici che alle volte puoi educarli come vuoi..sia chiaro non sto dicendo che i genit. non commettano errori.. ma la responsabilizzazione è un qualcosa che alcuni figli maturano prima altri dopo.
Ad es. io e mia sorella siamo stati educati allo stesso modo, ma io ero più responsabile, anche troppo per la mia età.....mia madre mi lasciava tutta la libertà che volevo....non avevo orari quando uscivo, tanto che si fidavano di me...tra le altre cose avevo un forte,forse esagerato senso dell'ordine (forse già soffrivo di DOC? :D) Mia sorella invece ne ha combinate di tutti i colori, mi ricordo ancora quando mia madre girava angosciata attorno a quel tavolo aspettando il suo ritorno a casa.
Oggi, poi,rispetto a quando ero adolescente io, è ancora più difficile il ruolo di genitore, se si considerano certi eccessi nei modelli di comportamento cui si ispirano molti ragazzi (alcol, droghe,sesso già a 13 anni)...poi l'influenza del"branco"...chi non si adegua a questi modelli viene escluso dal gruppo, isolato,considerato un imbranato e un debole.

caostotale23 22-04-2010 01:19

Genitori e fobia
 
Come i vs genitori accettano la vs condizione? I miei non tanto bene...
Può il rapporto con i genitori aver influito sul vs carattere e sulle vs fobie?
Oggi l'ennesima litigata cn mio padre xchè non sono riuscito a consegnare un documento in tempo ad un suo amico...non vi dico che sfuriata. Bè...ma che posso farci se ho il problema di evitare le situazioni socialmente importanti? Ho provato a farlo ragionare ma è inutile mi sa...

...è proprio dura essere fobici...

FobicJoe 22-04-2010 01:22

Re: Genitori e fobia
 
i miei in passato mi hanno chiesto se volevo andare dallo psy... male, non chiedere, obbligare :D

Valis 22-04-2010 03:04

Re: Genitori e fobia
 
Mmmmh ma hai mai spiegato veramente come ti senti? Perch&#232; agisci in questo modo? Spesso per i genitori pu&#242; essere impossibile pensare di avere un figlio sociofobico ma se la cosa viene spiegata con un po' di calma di norma non credo che si incazzi anzi potrebbe capire qualcosa.
Mio padre per dire era impermeabile all'idea di socio-fobia ma alla fine per quanto mi guardi strano :) l'ha capita.

canza 22-04-2010 05:17

Re: Genitori e fobia
 
I genitori in un modo o nell'altro credo siano implicati nella maggior parte dei casi.

dep 22-04-2010 16:55

Re: Genitori e fobia
 
i miei se ne accorgono e lo sanno che ho problemi, ma ormai si sono rassegnati ad avere un figlio (anormale) (non me lo hanno detto, ma glielo leggo negli occhi), in passato accadeva più spesso che mi ricordassero che continuando così finirò per rimanere solo e senza nessuno che mi voglia bene... ma ovviamente questi "discorsetti" non avevano alcun risultato...

per loro l'opzione "psicologo" non esiste proprio, ne per me e ne per loro (alcuni "problemucci" li hanno anche loro).. penso che lo vedano come una vergogna totale per la famiglia, sia per non far parlare i vicini (le voci circolano sempre) e sia per gli stessi parenti...

però la peggior specie di genitori secondo me è quella che pur essendo consapevoli del problema del figlio/a tendono ad affossarli di più con comportamenti autoritari/apprensivi....
esempio: so di una una ragazza (abita nel mio quartiere) di 23 anni che è costretta tutti i week-end estivi a partire con i suoi genitori in villeggiatura a 100km dal suo paese... cioè loro sanno che la loro figlia ha problemi a relazionarsi con gli altri e ha pochissimi amici (se non 1 o 2) e la costringono ad essere indisponibile proprio nel periodo dell'anno e nei giorni in cui può sviluppare la sua socialità...
se fossero persone più intelligenti e ci tenessero davvero alla propria figlia magari capirebbero che così non può far altro che peggiorare...
e gli hanno tagliato internet pensando che possa giovargli quando in realtà la hanno affossata di più, se prima chattava con qualcuno e mandava email adesso non può più e si è isolata ancora di più..

detesto genitori di questo tipo, fortunatamente i miei (con tutti i loro difetti) almeno mi lasciano carta bianca su tutto, ho 21 anni e mi trattano come uno di 21 anni, non come un bambino..

Wren 22-04-2010 17:20

Re: Genitori e fobia
 
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perla nera 22-04-2010 18:03

Re: Genitori e fobia
 
i miei genitori pensano che sia solo un pò timida e che evito gli altri solo per il gusto di farlo o perchè non li sopporto...

dep 22-04-2010 18:20

Re: GENITORI
 
lol, è vero, parecchi genitori quando hanno un figlio si divertono a fantasticare su come sarà da grande.... "si sposerà, comprerà una casa, avrà dei figli e noi saremo nonni.. avrà un lavoro che gli piaccia e vivrà felice"....
poi quando tutto ciò che si aspettavano da noi non si realizza rimangono delusi... forse credevano che il mondo in cui stavano per metterci fosse stato creato dalla disney.. :D

FobicJoe 22-04-2010 19:22

Re: GENITORI
 
come sei possessivo mad... i tuoi :D

Labocania 22-04-2010 20:45

Re: GENITORI
 
I miei continuano a domandarmi che cosa ho intenzione di fare della mia vita, ogni tanto fanno l'elogio di miei coetanei che si sono realizzati all'universit&#224; o nel lavoro, deridono le mie velleit&#224; letterarie, mi ripetono che i libri e la musica classica mi renderanno sempre pi&#249; tetro e asociale, dicono che sono stufi di arrampicarsi sugli specchi ogni volta che un conoscente fa osservazioni sul tema fidanzate ed amici....

Avere un figlio come me certo &#232; una disgrazia: nessun successo in campo scolastico, sentimentale, lavorativo da vantare con gli amici nessuna consolante prospettiva futura!


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