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La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Premetto che io non credo di soffrire di fobia sociale.
Io ringrazio Dio che esistano posti come la scuola, l'università e il lavoro. Almeno ho qualcosa da fare, poi mi piace vedere gente e stare in mezzo ad essa Non ho frequentato per 3 mesi, standomene a casa e deprimendomi a non finire. Ti giuro che stavo cadendo in depressione, ero uno straccio non una persona. Almeno adesso faccio due chiacchere, seguo le lezioni e passo molto meno tempo a fare pensieri disfunzionali. Mi sento molto meglio rispetto due mesi fa. Quindi diciamo che non ho problemi finchè non si tratta di interagire con gli altri, escluse le poche persone che conosco. Io purtroppo mi chiudo a riccio e non riesco a fare nuove conoscenze. Un consiglio utile sarebbe quello di provare a concentrarsi su quello che si deve fare (tipo seguire bene la lezione) in modo da non pensare troppo a quello che ci circonda, del tipo: "ommiodio c'è tizio che mi guarda, magari pensa che sono uno sfigatone" |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
io mi trovo un pò in ansia, ma solo all'inizio, per quanto riguarda l'ambiente non ci metto molto ad abituarmi
più che altro la cosa che mi mette più ansia è il sapere che in quel dato ambiente dovrò per forza rapportarmi con altre persone, altrimenti me ne starei per i cavoli miei tranquillissimo... di solito mi isolo ed evito il più possibile di interagire con gli altri, però bene o male alla fine qualcuno cerca di conoscermi e tirarmi dentro, ci metto un pò ma un minimo mi integro tipo in uni finalmente, alla fine del II anno, mi sono integrato abbastanza decentemente, perlomeno non pranzo più da solo... il modo migliore secondo me è la terapia d'urto, sforzarsi a frequentare questi ambienti e sopratutto ad interagire con gli altri, così pian piano ci prendi la mano e tutto creerà meno ansia so che è dura (infatti spesso io non riesco ed evito), ma non vedo molti altri metodi validi :pensando: |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
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Tanto per riuscire ad ottenere qualcosa bisogna prima prendere schiaffoni, quindi prima si inizia ad imparare ad incassarli meglio è. |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
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lavoro in una stanza abbastanza grande dove siamo in 2 ... e se si parla di lavoro, non ho problemi o blocchi in genere ... e per fortuna il contatto con estranei è limitatissimo :) dove lavoravo prima invece era un'open space con una decina di persone ... chi piu chi meno odiose ... mi avevano appioppato tutti gli incarichi che ritenevano piu odiosi (cancelleria dell'ufficio, archiviazione ecc.) a me piacevano perche avevo la scusa che quando l'aria era per me insopportabile prendevo e facevo due passi per i fatti miei anche all'aria aperta (cosi senza un motivo serio partivo e andavo in archivio ... o a prendere una sciocchezza in cancelleria) ... mi aiutava molto a calmarmi e a ignorare le battutacce dell'ufficio per quanto riguarda le domande sulla vita privata o sempre glissato ... cercando di cambiare discorso |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Mutismo. Parlo solo se interrogato.
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
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quello che è possibile fare invece è imparare a conviverci bene e in questo senso la terapia d'urto secondo me può portare più giovamento di quanto si possa pensare, ovviamente va applicata per gradi, non si può partire subito a 1000 :bene: Quote:
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Di certo ero meglio quando seguivo i corsi tutti i giorni piuttosto di come è ora la situazione standomene a casa. Va detto che ai corsi un paio d'amici ce li avevo, alcune volte ero solo, quindi una finito di seguire tornavo a casa ma almeno qualche ora vedendo degli esseri viventi la passavo.
In futuro non credo avrò grossi problemi a lavoro (se mai dovessi trovarlo) perchè tutto sommato ho la forza di adattarmi. A meno che non mi capitino dei colleghi impossibili. |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Una volta ero contentissimo di andare a scuola,socialmente parlando,era tipo il mio habitat perchè potevo far valere il mio carattere esplosivo,per esempio con i prof,o fare battute ironiche nei momenti di caos,insomma ero inserito bene e ci stavo a pennello....ora invece ho un'apatia assurda anche solo a pensare di andarci,mi annoio al solo pensiero,e il mio principale problema è far passare le 6 ore senza impazzire,non partecipo più ai discorsi e me ne frego di tutti i problemi della classe....forse un modo è rapportarsi in maniera diretta e decisa,fare ciò che si sente,anche se quello che si sente è stare zitti
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Alterno giornate di mutismo a giornate in cui parlo troppo...di solito mi succede,ma non spesso, mentre a quel caspita di lavoro mi comporto così >.<
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Nel mio caso mi trovo a mio agio nei contesti in cui che non sarò giudicato,mentre evito del tutto ogni situazione sociale in cui penso potrei essere giudicato e/o criticato.
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
A scuola sono quasi sempre stato da solo, ero poco simpatico, parlavo solo se interpellato...
Nessuno si è mai sforzato di avvicinarmi a meno che non si trattasse di farsi passare i compiti:( Stesso dicasi all'università quei 2 gatti che conoscevo mi estorcevano appunti e aiuti più o meno importanti. Ma la colpa è stata principalmente mia, perchè ad esempio mi invitavano alle feste di compleanno o alle uscite della classe intera ma io non sono mai andato! La cosa più ridicola era che il mio compagno di banco stava vicino a me solo per copiare e appena mancava qualcuno in classe, si spostava e si metteva nel banco con quello che era rimasto solo...salvo poi litigare per sedersi vicino a me nei compiti in classe :D All'università ero terribilmente in fissa per la palestra e mangiavo nascosto d tutti dal portapranzo tonno e riso:D Ora lavoro con mio padre, parla lui per me di solito passo molte ore al pc a disegnare e lui va sui cantieri |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Sono visto come il secchione della classe anche se messaggio allegramente o penso alle mie cose quando i prof spiegano. Comunque, parlo con i prof solo se interrogato o se ho da fare qualche osservazione interessante; con i compagni, oltre al saluto, ci scambiamo poche chiacchiere ordinarie e basta più.
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Da parte mia mutismo direi.. ma non per timidezza o fobia.. proprio scarsa voglia (e di conseguenza capacità) di relazionarmi.. ma difatti io sicuramente rientro molto più nell'asocialità che nella fobia sociale.
Per quanto riguarda il lavoro boh.. non mi sento obbligato.. cioè.. non una situazione di socialità forzata. Perchè il fatto di avere un obbiettivo chiaro: guadagnare.. mi aiuta e sinceramente non è che debba neanche conformarmi a chissà quali regole sociali.. |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Io ovviamente parlo di lavoro,visto che ho 26-27 anni.Per quel che mi riguarda,evitare è impossibile,chi lo fa evidentemente è di famiglia ricca.Ammetto che non amo l'ambiente lavorativo,perchè ci fosse anche solo un collega stronzo su cinque,beh quello basta e avanza per rovinarti tutte le giornate.Quindi come mi comporto?ultimamente mi sto chiudendo a riccio,ma ne ho ben donde,mi hanno preso per il culo dicendomi che mi avrebbero premiato e non è successo,più passa il tempo più odio quel posto,cosa devo fare....sorridere pure.Cornuto ok ma mazziato no e l'ho anche detto a un collega che si lamentava del mio broncio,ma dopo la spiegazione che gli ho fatto non mi ha più detto niente,chiunque nella mia situazione avrebbe il broncio,ho il diritto di stare col broncio finche non trovo un altro lavoro
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Riesco sempre ad ambientarmi ed ottenere un po' di benevolenza dall'ambiente che frequento quotidianamente, ma durante le mie giornate lavorative sono sempre assillato dal timore di apparire strano, diverso, bizzarro, distratto, timido. Il contatto prolungato con altre persone lo reggo se mi è concesso qualche momento di pausa solitaria.
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Non sono sociofobico, come altri, direi molto asociale.
A scuola non so come, sono sempre riuscito a inserirmi con i compagni malgrado parlassi poco, tuttavia stavo antipatico a moltissimi insegnanti, mi vedevano un po' come "il menefreghista" visto il mio disinteresse a interagire con loro; in classe non ricordo di aver mai fatto domande inerenti le lezioni, questo perchè la maggior parte del tempo mi sentivo a disagio, fuoriposto e non mi attirava minimamente quello di cui si parlava, infatti ho cambiato tre indirizzi.. Comunque poi mi son diplomato con buoni voti. Ora che lavoricchio invece esterno il mio malessere molto palesemente, faccio una cosa che detesto e il mio esaurimento non mi fa fare altro che comportarmi da maleducato: sbatto le cose, spesso le spacco, non una parola con nessuno, sono sempre irritato, quando termino la giornata torno a casa con l'emicrania.. sento che al primo litigio farò andare le mani :miodio: Inutile dire che personcina simpatica devo sembrare ai miei colleghi |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Sopravvivo benissimo, solo che ho un colore indescrivibile in faccia, delle volte ho paura che pensino che bevo... o forse sarebbe meglio se lo pensassero:)
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
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Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Mi rintano nella timidezza e nel mutismo. Quando andavo a scuola riuscivo a sciogliermi dopo 2/3 anni (:mannaggia:), al "lavoro" era un mezzo dramma (va detto che odiavo il lavoro) mentre all'Università va meglio ma i contatti con gli altri sono praticamente prossimi allo zero (al massimo qualche saluto di circostanza).
Concordo, però, con quello detto da altri qui dentro: frequentare ha dato un senso alle mie giornate, senza sarei rimasto a vegetare. |
Re: La sociofobia e le convenzioni sociali a scuola/lavoro
Le mie interazioni sociali al lavoro sono pessime.
Ho una ventina di colleghi e di alcuni nemmeno conosco il nome. La mattina cerco di arrivare prima degli altri in modo da non incontrare nessuno. Tengo gli auricolari fino all'ultimo nano secondo e se saluto faccio ciao con la mano :mannaggia: All'uscita dico "a domani" e me ne vado. Un disastro proprio. |
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