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Che vivo a fare
La mia vita fa schifo, tutti pensano che sia fantastica, ma fa schifo, non ho nessuno, non riesco a fare un cavolo. Quando m'impegno di essere ottimista ed essere felice c'e' sempre qualcosa che mi casca addosso, ma perche' non posso essere come tutti gli altri ? Perche' le cose a me non vanno mai per il verso giusto ?!
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Re: Che vivo a fare
è una vita in salita la nostra, e con il freno a mano tirato, e ci rotola un masso addosso nel frattempo ...
:consolare: |
Re: Che vivo a fare
mi sento proprio come te, quindi capisco perfettamente il tuo sfogo.
il sentirsi diversi perchè va sempre tutto storto, anche quando ci credi e ti impegni... ad ogni modo, cerca di non abbatterti troppo perchè sei molto giovane quindi molte cose possono ancora cambiare. concentrati su qualcosa che possa darti delle soddisfazioni. sono le piccole cose che rendono la vita meno insopportabile. |
Re: Che vivo a fare
mah
fidati che è un po' cosi per tutti :sisi: |
Re: Che vivo a fare
mah dico la mia: la vita non è così male, però si apprezza per le piccole cose e partendo dall'amare noi stessi per quelli che siamo, e coltivando le nostre passioni; per far questo è necessario liberarsi dei giudizi, dei devo e dei modelli sociali, per abbracciare la magia dell'assertività http://gamesurf.tiscali.it/forum/ima...lies/cigar.gif
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Re: Che vivo a fare
@Alessia92
Ti capisco :consolare: |
Re: Che vivo a fare
Bho ci penso assai anche io,tutto così difficile tutto così opaco, tutti che prendono la loro via io che nn riesco ad essere felice io che ho tanta paura :’(
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Re: Che vivo a fare
So che tutto ti può sembrare difficile in questo momento, ma ti dico solo una cosa: Resisti!
La vita è davvero troppo bella! Non aspettare che cambino le cose..alzati e lotta cerca di trovare e fare ciò che ti fa sentire realizzata e lotta contro i problemi per i tuoi sentimenti, per avere dei momenti felici. Buona Vita :) |
Re: Che vivo a fare
La vita fa schifo. Per tutti (purtroppo). Chi più chi meno. Noi in particolare non siamo molto forti d'animo e un sacco di cose ci buttano giù :(
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Re: Che vivo a fare
la morte e' la soluzione a tutto
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Re: Che vivo a fare
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Comunque lo so che è difficile,anche a me a volte piacerebbe mollare tutto e sparire dalla faccia della terra ma penso che ci sia qualcosa che me lo impedisca. Penso che in un futuro non molto distante le cose cambieranno e anche io sarò felice. L'unica cosa che posso dirti è di partecipare al raduno di padova in cui sarò presente io ed altre persone cosi' da non sentirti sola...;) |
Re: Che vivo a fare
Dai forza, la speranza c'è sempre!!!:consolare:
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Re: Che vivo a fare
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il tuo e' piu inutile |
Re: Che vivo a fare
Grazie per il conforto :) Sembra stupido ma a volte ho l'impressione che ci sia qualcuno che mi voglia massacrare, che qualsiasi cosa mi sforzo a fare, ogni volta che decido che mi sforzero' di essere felice, c'e' qualcosa pronto a ributtarmi giu' . A volte sono cose stupide, ma messe nell'insieme della mia situazione fanno traboccare il vaso.
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Re: Che vivo a fare
Io ormai vivo per dimostrare a me stesso di valere qualcosa
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Re: Che vivo a fare
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Re: Che vivo a fare
Il Daparox le prime settimane deprime ulteriormente...
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Re: Che vivo a fare
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Re: Che vivo a fare
Me lo chiedevo stamane in bagno appena alzato.
Dove la trovo la forza tutte le mattine di alzarmi e impegnarmi? Infatti non la trovo. |
Re: Che vivo a fare
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Però la frase sbagliata è: perché non posso essere come tutti gli altri ? Ti comunico che "tutti gli altri" è una idealizzazione. In realtà, se tu dovessi vivere come la tua vicina di casa, o la tua compagna di banco (se vai a scuola), non ti ci ritroveresti, vuoi perché una ha la madre in ospedale, e magari l'altra continua a litigare col fidanzato... Purtroppo, quando pensiamo agli altri, tendiamo a considerare solo le persone che ci appaiono serene, senza conoscerle a fondo. Forza e coraggio, puoi ancora fare qualcosa di buono per te, hai solo 19 anni... |
Re: Che vivo a fare
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Questo è il vero problema..... che crea una sorta di circolo vizioso... perchè da quella sensazione di "altro dentro di se" non ci si può liberare... Ed è anche quella che massacra tutte le nostre prospettive, facendo diventare le cose negative peggiori di quanto già siano.... Bho, è un casino. |
Re: Che vivo a fare
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Re: Che vivo a fare
Anch'io mi chiedo spesso che cavolo vivo a fare perche' non ho uno scopo quando mi alzo la mattina e non ho la forza necessaria per cambiare la mia vita melmosa.
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Re: Che vivo a fare
Certe volte non riesco a non pensarci... nasco solo, vivo solo, morirò solo. Ogni sforzo che faccio sarà inutile, perché tanto non servirà a nulla, prima o poi perdo quello che costruisco. Poi oh, io ho la fissa di migliorarmi sempre e comunque, sono uno di quelli che non si accontenta mai del proprio se stesso (e lo vedo come una cosa buona), ma spesso mi chiedo perché faccio tutto questo se poi altre persone distruggono tutte le mie fatiche...
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Re: Che vivo a fare
Ti capisco lo penso molte volte anche io, quando riesci a trovare qualcosa a cui aggrapparti per dare un senso alla tua vita,sta certo che arriverà qualcosa a farlo crollare prima o poi. Non è pessimismo,è soltanto esperienza
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Re: Che vivo a fare
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La maggior parte delle persone qui dentro, che lo ammettano o meno, bramano ardentemente rapporti sociali soddisfacenti, solo che a causa dei loro personali problemi e disturbi non riescono ad ottenerne. La soluzione da molti declamata è quella di accettare la propria natura di fobico e magari edulcolorarla con qualche definizione fuorviante, come "timidezza" o "riservatezza" o "sensibilità", il ché è una stronzata perché il timido non ha paura patologica, il riservato non ha alcuna paura ma effettua una scelta consapevole di discrezione (e può permettersi di considerarsi capace di questa scelta in quanto è in grado alla bisogna di fare la scelta opposta), e la sensibilità è una caratteristica che non dipende dalla propria natura fobica o meno. Potrei andare avanti, ma non è il caso e non serve a niente. Quello che serve è farsi meno pippe mentali autogiustificative ed autoconsolatorie (per chi se le fa), e prendere il problema per le palle: problema: non so avere relazioni sociali soddisfacenti; analisi del problema: perché? perché (ad esempio, caso mio personale) ho avuto pochi contatti durante l'infanzia e non sono abituato ai rapporti sociali, non capisco il linguaggio non verbale delle persone, le fraintendo e mi spavento/deprimo. soluzione: 1) accettazione di sé e dei propri limiti (mi accetto compreso il fatto che non sono un buon comunicatore sociale); 2) contatti sociali reiterati e a volte forzati in modo da assimilare quanto più possibile il modo di relazionarmi con gli altri. feedback della soluzione: negativo. mi sforzo tanto ma rimango fermo al punto in cui ogni rapporto sociale è insoddisfacente. analisi del feedback: perché? forse perché non sono in grado da solo di interpretare correttamente il linguaggio sociale altrui, forse ho sviluppato delle reazioni automatiche che mi fanno interpretare i loro comportamenti in chiave distorta. soluzione del problema: vado da uno psicologo e gli racconto dei miei sforzi, e aggiungo alle mie capacità di analisi le sue; feedback: lo psicologo mi ha aiutato e mi ha sbloccato / lo psicologo non mi ha aiutato e non mi ha sbloccato. eccetera. un diagramma di flusso aiuterebbe. |
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