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Tentar non nuoce. Come?
Se la sezione è sbagliata ed è più da off-topic, spostate pure.
Situazione: voi ed un'altra persona che vi piace. Il luogo fisico è secondario. E' arrivato il momento di compiere un'azione che faccia capire all'altra persona che da parte vostra c'è un interesse non solo amicale. Prima domanda: qual'è, secondo voi, il momento più adatto? Ora, l'aspetto cruciale: qual'è l'azione (verbale, non verbale, ecc.) per far capire ciò all'altra persona? Pensate che dovete trasmettere all'altra persona non ambiguità e che dovete indurla, se interessata, a concretizzare un qualcosa. Il tutto naturalmente in un'ottica d'introversione e fobia sociale, per cui l'opzione non faccio nulla non è contemplata :) Dovete, se volete partecipare alla discussione, trovare un'azione che sia il più compatibile possibile con la vostra concezione di "provarci" e con la vostra situazione di fobia ;) |
Re: Tentar non nuoce. Come?
La fai troppo complicata. Le parli e le chiedi cosa ne pensa di essere più che amici.
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Re: Tentar non nuoce. Come?
secondo me non serve essere espliciti di punto in bianco...basta cercare di creare una situazione di complicità, sguardi profondi, battutine soprattutto, magari un po' di contatto fisico "casuale" ecc. Poi ovviamente si vede se la cosa progredisce o no...allora a quel punto si puo essere piu espliciti
almeno io da timido farei cosi e penso che in questo modo mi farei capire , mi piace anche di piu come situazione, non rischi il due di picche, non rischi di rovinare eventualmente il rapporto |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Il "quando" invece? Diresti ciò appena maturi un interesse per l'altra persona ad es.? Infine, è un comportamento che assumeresti alla luce della tua condizione attuale? Perché la premessa è questa. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
liuk se ti conosce come noi ..... sei un libro aperto
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
Liuk che chiede consiglio ai fobici sul provarci? :o La fine del mondo è vicina :sisi:
Cmq io non so che dirti.. se il tipo aspetta che faccia la prima mossa io.. beh.. mi sa che crepa solo |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Mi sa che è in piena crisi :D |
Re: Tentar non nuoce. Come?
Rispondo anch'io poiché, pur non essendo sociofobico, nella fase di "dichiarazione" ho una, chiamiamola, insicurezza che mi rende timoroso del rifiuto al punto da vedermi affine a molte persone, appunto, fobiche.
Questo, in estrema sintesi e come detto n volte, per una percezione di mediocrità esteriore agli occhi di una donna. Inoltre questa mia introversione nell'approccio finale mi ha portato in passato a lasciar correre un po' di occasioni. Detto ciò... Quando? Quando per le mie logiche ho ricevuto abbastanza segnali d'interesse. Quali sono i segnali? Essere cercato, vedermi proposte uscite, ricevere apprezzamenti sulla mia esteriorità, sulla mia persona, ricevere messaggi ambigui o presunti tali, ecc. Diciamo che qualche settimana di comportamenti su questa falsariga m'infondono coraggio. Nel frangente inoltre, devo percepire che la persona stia bene in mia compagnia ed ha un po' d'imbarazzo tipico di quando si vuole risolvere una situazione d'amicizia che va stretta. Come? Beh, se mi sono armato di coraggio e sicurezza che non c'è un rifiuto (la probabilità nella mia testa dev'essere del 99,9 periodico %) è un abbraccio ed un bacio sulle labbra, sperando di non essere allontanato :) Se ciò avviene (com'è sempre accaduto nella realtà), non ho il minimo problema a vivere il poi. Se ciò non avviene, beh... Oggi accuserei pesantemente :( |
Re: Tentar non nuoce. Come?
raga mi accendo l ultima siga the end of the world
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
la cosa piu' inequivocabile sono le parole dirette..
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Meglio un bacio che non è ambiguo e, se fa sciogliere, apre anche ad altri scenari ;) Quote:
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
Io non ho nessun problema ad essere esplicito.. se voglio dire ad una ragazza che mi piace o a chiederle di fare sesso lo posso fare. Come ho già fatto in passato.
Certo.. non dico che non mi serva uno sforzo di coraggio, non dico che mi venga naturale e shallo.... ma se mi auto-impongo di fare una cosa, non c'è cosa che non possa fare. Il problema è che non serve a nulla. Perchè dico "mi piaci" come dicessi: "mi passi il sale?" ... e non posso fare diversamente. Lo faccio in maniera che risulta "asettica" priva di sentimenti proprio perchè riesco ad espormi così solo mitigando i sentimenti, attivando un blocco su di essi. Solo così riesco a gestire la situazione. Il problema è che è come se Emilio Robot ti chiedesse di pigiare il bottone rosso. Sortisce solo l'effetto di far scappare le persone^^ Ma al di fuori di questo io non posso fare altro. Si esauriscono qua le mie idee. Perchè i sentimenti.. non li posso gestire in nessun modo. Li provo talmente forti che ne rimango totalmente travolto. Quindi o li disattivo momentaneamente e posso dire e fare qualsiasi cosa ma come un robot. Altrimenti se li tengo, non posso fare nulla.. è come se fosse un energìa talmente grande e instabile che non può essere in nessun modo incanalata e quindi gestita. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
Io sostengo la teoria del bacio di Liuk
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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però... nelle dichiarazioni il sentimento è importante, è più importante di ciò che dici... :( chiaramente se dici con sentimento "vaffanculo" non starai con la persona a cui lo dici XD |
Re: Tentar non nuoce. Come?
Più che le parole contano i fatti... con i fatti la cosa nasce poi da se...
Secondo me in questo ambito le parole contano poco... anzi dico che ormai non va più di moda una dichiarazione romantica... tipo come negli anni 80 nelle disco mettevono i lenti ora è tutto tunz tunz... Con una dichiarazione la ragazza potrebbe rispondere non mi sento pronta e il giorno dopo ti lascia... Invece il tempo chiarisce le idee ed è saggio consigliero... Oggi comandano le donne che facciano pure tutto loro non si sbaglia mai... aspetterei che sia lei a dire voglio evolvere nel nostro rapporto....off dal discorso NON LEGGETE poi risponderei di no la lascerei dicendogli no perchè quando cercavo una storia seria ho sempre ricevuto dei no e adesso te che non centri nulla devi pagare per le altre che mi hanno trattato da zerbino solo perchè sei donna |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Ma devono essere un abbraccio e un bacio ai quali "è impossibile resistere", e giudicando dalla mia (ristretta, parziale, incompleta) esperienza quel tipo di approccio non può che essere scherzoso, a metà tra la provocazione stuzzicante e l'intenzione seria. Ci si mette anni a imparare, o meglio, un estroverso nato ce l'ha innata questa dote, noi timidi dobbiamo probabilmente attraversare come minimo due fasi in più: la prima è la metabolizzazione del "cosa fare", la seconda è la ricerca del coraggio, della sicurezza per farlo. Però fatto questo secondo passo sei a cavallo... e non ci credo che non sei in grado di farlo. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Il topic non l'ho aperto chiedendo aiuto per me ;) Il topic l'ho aperto in un'ottica di discussione tra utenti per confrontarsi sulla tematica. Comunque, per quanto la mia esperienza sia sicuramente ben diversa da quella di molti altri utenti e non abbia difficoltà che, purtroppo, hanno altre persone, è sempre stato un mio deficit quello dei secondi/minuti che separano dal passaggio da amici a qualcosa di più. Quote:
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I fatti dimostrano che non è prerogativa di un estroverso approcciare per iniziare una relazione. Io stesso che non sono estroverso in questo frangente sono riuscito ad approcciare, appunto nel modo descritto, per cui... Quote:
Inoltre, anni fa, ero più magro, portavo occhiali con una montatura alla Mike Bongiorno, mi vestivo in modo cinofallico, ecc. Per farti l'esempio chiave: in discoteca dove il dress code è un altro e tutti sono all'insegna delle lampade di belindiana memoria e si applicano le logiche PUA, che iniziativa potevo prendere? Quella di scordarmi di approcciare. Se non ti senti mai apprezzato esteriormente diventa difficile avere quella sicurezza per proporti. Certo che conosco le logiche d'approccio ed in presenza di un soggetto interessato sono decisamente estroverso e so flirtare ed arrivare al dunque MA... Il mio problema, che poi è la ragione della mia vita relazionale nel complesso mediocre, è proprio che mi sono trovato molto spesso in condizioni in cui non c'era sufficiente sicurezza e, quindi, mi sono comportato... Non comportandomi ;) |
Re: Tentar non nuoce. Come?
Nell'unico caso in cui ho superato con successo il confine della soloamicizia, lei aveva chiarito fin dall'inizio che saremmo potuti arrivare oltre quel confine, quindi deduco che le donne non cambiano idea: se si nasce soloamici si muore soloamici :testata:
C'era anche un thread su quest'argomento → http://www.fobiasociale.com/le-donne...light=cambiano http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=565 |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Ma non sempre, solo quando l'interesse altrui non è così chiaro. Quote:
Però ad un certo punto devi concludere... Per dirla simpaticamente: o cacci la lingua in bocca, o ti dichiari a parole, o finisci su un letto a "rotolarti" :) Quote:
Solo una cosa: per me l'invito ad uscire non significa nulla di che. Sai quante volte una ragazza mi ha invitato ad uscire senza che accadesse nulla? Significa solo un +1 come potenziale interesse ma non è l'evento clue. Quote:
In chat? Nessun problema. In chat ci provo senza nessun timore e sono dannatamente esplicito e pragmatico. Non a caso quasi tutti gli incontri dal vivo, preceduti dall'approccio in chat, si sono tramutati in una relazione o nel finire a letto il giorno stesso del primo incontro dal vivo. Parlavo dal vivo dove è molto diverso per me. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Pur non essendo, ahimè, esperto perchè non mi sono mai trovato in queste situazioni (ero già "scappato" molti step prima :sisi:), concordo con te sia sul quando che sul come. Magari quel "qualche settimana" può essere pure troppo per certe ragazze per le quali "datti da fare che problema hai?". Però dai nel mio essere insucuro ci sta. Oppure sul come è valida anche l'opinione di blur alla prima pagina. Poi non so che dirti, per me questo discorso è soprattutto teoria. Prendo appunti intanto. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
Il massimo che sono riuscito a fare è stato dirlo per sms
Un'altra volta addirittura chiesi se le sarebbe dispiaciuto un. bacio, lo sò sono una cacca umana |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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ti piaccio esteriormente a sufficienza per un'ipotetica relazione? Sì/No/Non so faresti sesso con me? Sì/No/Non so Oppure fregarmene di un rifiuto Comunque sì, se sapessi ad esempio che Priscilla quando dice ad uno che gli piace la sua camicia fantastica di essere in intimità con lui, ovvio che andrei a colpo sicuro, per dire... Quote:
Semplice convinzione di normalità o mediocrità esteriore nei confronti del prossimo femminile. Non si affronta. Io sono quello che sono e ne sono pacificamente consapevole. O piaccio o non piaccio e non c'è trucco o parrucco che tenga. Comunque insicurezza è da prendere con le pinze perché io sono sicuro di ciò che valgo dentro e fuori. Insicurezza è da leggere come insicurezza di piacere a prescindere alla persona solo perché mi ha dato qualche segnale. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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più che altro non avevo recepito i segnali, segnali che fra l'altro non recepisco mai... sai cosa penso fra me e me? "magari non le faccio schifo, ma se mi avvicino all'improvviso si sente costretta a baciarmi e lo fa solo per non ferirmi" quando invece voglio che ha la voglia e l'emozione che ho io sono democratico diciamo:D |
Re: Tentar non nuoce. Come?
l'analogia più azzeccata secondo me è quella della forza di gravità.
Due persone quando si sentono attratte si avvicinano, dapprima lentamente, e poi la loro vicinanza li porta a sentirsi sempre più attratti, si avvicinano velocemente, e tuttavia non si incontrano, si schivano. Poi si riallontanano, per effetto della loro stessa velocità. Da quel momento ne nasce una spirale vorticosa, che tende a stringersi sempre di più, fino al contatto. Ecco, se vedo che una ragazza cerca il mio contatto fisico e quando io cerco il suo non scappa, ne deduco che sia interessata, e posso spingermi oltre. Fino al contatto, ovvero il bacio. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Ho conosciuto donne che non hanno fatto il passo perché si aspettavano che lo facessi io. Ma la domanda più grande è: quali sono i segnali? :) Molti di quelli che io reputo segnali, per altri non lo sono e viceversa. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
certo che fa un po' ridere leggere commenti, anche seri, da parte di utenti che la vagina l'hanno vista solo su youporn e con le ragazze ci hanno parlato solo facendo la spesa... a volte neanche quella.
un po' come il papa che spara stronzate sulla famiglia, non avendone mai avuta una, com fare da iknoweverthing |
Re: Tentar non nuoce. Come?
io ho il terrore dei rifiuti quindi non ho mai fatto alcun primo passo.
Però se la persona mi interessa tendo a parole a far capire parecchio. Battute, doppi sensi, sguardi, sorrisi, insomma alla fine l'altra persona arriva a capirlo che se le va può provarci senza beccarsi un due di picche. |
Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
liuk ma in questo thread non ho capito, ti riferisci principalmente ad una situazione in cui sei con questa ragazza "amico" da piu tempo e vorresti andare oltre, o una situazione in cui ad esempio l'hai conosciuta su internet e ci sei uscito un paio di volte senza "provarci" ?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Re: Tentar non nuoce. Come?
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Poi è chiaro che un conto è cercare di baciare una ragazza non sapendo (ed escludendone la probabilità) che prova attrazione, e un altro è cercare di baciare una ragazza con una ragionevole probabilità che la provi, probabilità inferita dal suo atteggiamento (come scritto nel post precedente, dal modo in cui lei tende a starti vicino). Comunque credo che non succeda niente a provarci con una ragazza dietro un errore di valutazione, l'importante è non mostrarsi imbarazzati e subcomunicare il contesto secondo cui è normale provarci, se si ritiene di avere una qualche possibilità, ed è altrettanto normale rifiutare se non si possiede attrazione. Infatti lei sarà la prima a sentirsi imbarazzata, se non addirittura "in colpa", per averti rifiutato, e pertanto le dà sicurezza sapere che la cosa non ti ha minimamente scalfito. Oltretutto il rifiuto può non essere motivato da mancanza di attrazione ma da altri fattori (paura, sorpresa, ecc.) o l'attrazione può costruirsi in un secondo momento, anche grazie al fatto di averci provato e quindi averla spinta a immaginarci in un altro ruolo, percui non mostrandosi imbarazzati non ci si preclude la possibilità di provarci una seconda volta, for great justice. |
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