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Poesie
se volete scrivere delle poesie.. questo è lo spazio giusto..
il cuore si ferma perde colpi, battiti d'ali che lasciano il volo e si arrestano lentamente, impassibilmente, gli occhi si chiudono e perdono le segrete perle di vetro, il vento si fa tempesta il tormento si fa amore, sola, distanze immense dividono gli uni dagli altri e ancora il gelido vento investe trafigge con mille agli lucenti aguzzini, il sangue scorre veloce, potente, rosso, brillante, incoscente dell'anima strappata dei sogni amati, odiati, maledetti, voluti e negati dal legaccio logoro che ancora unisce che ancora piange. |
quando c’è la malinconia
la voglio assaporare tutta quella tristezza ma a volte penso che non vorrei sentirla più e per non sentirla più dovrei togliermi di mezzo tanto che sia adesso o a 40 anni è lo stesso certo,sono curioso e voglio vedere le cose come si evolvono e sarò di certo ancora felice e ancora triste e così sempre quindi potrei pure farlo razionalmente decidere di suicidarmi perché io sono io e nessun altro la mia malinconia è difficile da spiegare è la malinconia di tutti di tutti gli abitanti della terra la sento davvero pesante a volte ed ho creato delle immagini per spiegarle come quella della famiglia con padre e madre e figlio di tre anni che vivono nella società occidentale e lavorano ma non riescono ad andare avanti nonostante i sacrifici o come del bambino muto che non riesce a parlare alla mamma che vuol tanto bene, ma forse l'immagine migliore è questa: in Mongolia un paesino sperduto fra le montagne una bambina di 8 anni riceve un regalo inatteso probabilmente inatteso da quelle parti in altre parti del mondo sarebbe perfino scontato non so nemmeno cosa sia è felice la bambina condivide la gioia con il fratellino di 5 anni sorride gli occhi sorridono poi succede qualcosa non so che cosa qualcosa di terribile comunque e la bambina non sorride più sento io tutta la sua tristezza la tristezza della bambina è la consapevolezza del mondo,della vera realtà della vita è il risveglio un risveglio naturalmente doloroso ecco è cosi quando mi sento malinconico la mia malinconia è la malinconia di tutti è la malinconia del mondo del pianeta Terra e dell' Universo io lo capisco l'universo anche lui è solo l'universo soffre la solitudine questa frase naturalmente può essere interpretata in molti modi ma solo un pazzo la può capire sul serio l'universo sta soffrendo non importa che sia infinito o finito questi sono in fondo dettagli trascurabili lui sta soffrendo e io sento la sua sofferenza ecco che allora io il pazzo per non sentire quella malinconia anzi quelle malinconie perché sono più di una e diverse fra loro allora dicevo il pazzo per non sentire queste malinconie potrebbe anche farla finita ma per adesso si accontenta di vivere al massimo certo da un punta di vista esterno non si capisce cosa sia questo massimo della vita che per lui corrisponde a leggere e a scrivere come sta facendo adesso o a vedere un bel film o come quando pensa alla morte essere ancora vivo ed un secondo dopo potresti non esserci più non è solo la tomba non è solo il nulla non è solo la perdita di coscienza e quindi l'io del resto se c'è una cosa a cui il pazzo è molto legato è il suo io magari contraddittorio,ma pur sempre il suo io ebbene non è solo questo dicevo ma è proprio l'assurdità di tutto questo e il non poterci farci niente cosi deve essere punto inutile pensarci questa è la vita la vita che muore la morte che attende la mia malinconia è solo mia e nessuno la può capire certo ci sono altri che hanno altre malinconie ma la mia è solo mia e si nutre di angosce di persone passate ormai morte da secoli di bambini infelici senza sapere il perché di quella infelicità il suicidio non è solo una fuga ma una scelta nei confronti della vita decido io quando andarmene e non il caso è una scelta coraggiosa di grande libertà non solo, e anche il completamento di quella mia malinconia non mi suicidio perché non sopporto quella malinconia mi suicidio per completare quella malinconia potrei ancora vivere o morire è lo stesso la morte sublime,la bella morte,romantica forse passata di moda quella di inizio novecento la faccio tornare di moda solo per me con estasi alla superuomo nell’eterno ritorno forse non ci si pensa troppo ma ogni giorno si muore ogni ora si muore ogni secondo si muore la vita non è altro che un continuo morire allora tento vale che lo scelga io schiaccio io il grilletto sarebbe un ulteriore atto di libertà verso la vita,verso la morte sono io a decidere non il caso il fato il destino la provvidenza dio il nulla no, solo io che decido di togliermi di mezzo proprio il mio io a cui voglio tanto bene nonostante l'odio di me stesso si dice è andato in cielo non ci si pensa ma è finito solo sottoterra dove si va quando si muore tante risposte inventate da tutte le latitudini solo per non vedere quello che già si vede quando si muore non si va da nessuna parte si è fermi immobili non si parla più non si sorride più il tuo corpo è solo un sacco di patate destinato a marcire questa è la realtà e pochi la vedono o la vogliono vedere hanno inventato l'anima io non credo nemmeno nella mente io credo solo nel cervello e quello che chiamiamo mente non è altro che un lago osmotico chimico influenzabile dall'esterno e dalla genetica e dalla tua storia niente altro per me non c’è redenzione salvezza reincarnazione tutte stronzate quando penso al suicidio penso che non lo farò per onore come Yukio Mishima anche se lo faccio perché la mia vita non è degna ma lo farò per vigliaccheria come Ernest Hemingway che non riusciva più a vivere come voleva io del resto non ci sono mai riuscito |
il solito grande knulp
un messaggio ogni morte di papa,ma che vale per mille stronzate scritte e pensate... |
Come si dice in italiano il contrario di scontato ? Come si dice il contrario di costruito ? Ed il contrario di futile ? Ed il contrario di superficiale ? Tu sei tutto questo Knulp.
Grazie. |
Oscurità dei boschi notturni
notte fonda ho chiuso alle mie spalle la porta della casa silente mille passi per il reame oscuro qui il tempo e fermo da secoli nessun segno umano contaminerà il reame qui solo mille fantasie di mille anime si incrociano piu forti , piu vivi della vita in questo bosco notturno i miei occhi pian piano si abituano all oscurità e io vagando per i sentieri sento lo spirito del lupo rinascere in me ma io sono un uomo e trovo un significato seguendo l'ispirazione divina di queste bellissime misteriose tenebre naturali mi avvio per i sentieri senza luce cani randagi zampettano fuori dai sentieri uccelli scappano dagli alberi, come un presagio di terrore arrivo al vasto campo di grano la luna in cielo , illumina la vitale estate luci lontane nel buio dei campi la pace e il silenzio in me vedo volti stagliarsi dalle corteccie fissandomi, alberi come giganti silenziosi mossi dal vento sogno di fuochi caldi che riscaldano mani fredde quei cuori vissuti fra le campagne in simbiosi con i segreti del giorno e della notte del sole e della luna conservati da secoli di saggezza l'alba sta per nascere il mio letto chiama di nuovo la mia visita e io quasi a casa guardo la luna, come se fosse una vecchia amica contento di essere vivo saluto il bosco e mi incammino ..... |
Cigola l'anta
d'un piccolo pozzo ormai secco da tempo nè corda o secchiello lo ricordano da anni dimenticato all'angolo di un piccolo rudere mentre il sole lo attraversa una piccola luce che spunta al colmo d'una tegola in cotto ove cadde un sasso spezzandola per sempre ove travi e cardini arruginiscono alla pioggia che sento cadere come goccia di sale dal davanzale di marmo ove mi sporgevo da bambino per vedere nel buio immaginare un futuro quando caddi all'improvviso solo senza clamore mi ritrovo ad osservare il mondo dalle viscere della terra sperando un giorno di sentire cercare il mio nome e ritornare a vivere |
SENTIRSI LIBERI
Libero come il verde delle piante, o come tutti i colori dei petali dei fiori. Libero come tutti gli animali liberi del mondo, o come il Sole, l'Acqua, il Vento e la Luce. Ma sopratutto Libero come le Nuvole! Si, come loro! Libere di navigare lungo tutta la curva celeste, piano piano o velocemente, libere di cambiare umore quando vogliono, nere e piovose o incazzatissime scagliatrici di fulmini, grige indecise e insicure o allegre bianche, spumeggianti o filose come zucchero. Libere di esserci o no, ma comunque libere lassù, dove tutto è grandiosamente piccolo e i rumori giungono silenziosi. |
"In questa primavera nascosta da petali ignorati
Un grappolo di sole ci avvolge e ricorda… Che nel mio deserto Vivevi come l’ultima rosa" |
cos'è?una poesia erotica?non sò mi e venuta sul momento sta cagata
il mio collo lacerato dalle tue unghie la mia mente dominata da un incantesimo sessuale strega infima di ogni bordello clandestino rapisci la mia vita, per farne un mozzicone di sigaretta ughie nere, che penetrano l'uretra masturbazione con guanti di ortiche amori come pallotole di una revolver nella roulette russa della vita calze di nylon nere rotte su gambe bianche come la luna seni pericolosi e grandi, come segno dello strapotere femminile dal tuo grembo nasciamo sporchi, fra le tue braccia moriamo uccisi occhi di un serpente in agguato, che ti fà conoscere la vita cosi pericolosa , cosi forte, lilith dei giorni nostri accopiata con demoni, per non sottomettersi ad adamo ribelle a dio , ribelle agli uomini usi i nostri desideri per annientarci noi schiavi del piacere grondiamo sangue per dar da bere alla tua sete di nichilismo. |
I limoni, di Eugenio Montale
Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni. Meglio se le gazzarre degli uccelli si spengono inghiottite dall'azzurro: più chiaro si ascolta il susurro dei rami amici nell'aria che quasi non si muove, e i sensi di quest'odore che non sa staccarsi da terra e piove in petto una dolcezza inquieta. Qui delle divertite passioni per miracolo tace la guerra, qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza ed è l'odore dei limoni. Vedi, in questi silenzi in cui le cose s'abbandonano e sembrano vicine a tradire il loro ultimo segreto, talora ci si aspetta di scoprire uno sbaglio di Natura, il punto morto del mondo, l'anello che non tiene, il filo da disbrogliare che finalmente ci metta nel mezzo di una verità. Lo sguardo fruga d'intorno, la mente indaga accorda disunisce nel profumo che dilaga quando il giorno più languisce. Sono i silenzi in cui si vede in ogni ombra umana che si allontana qualche disturbata Divinità. Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase. La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta il tedio dell'inverno sulle case, la luce si fa avara - amara l'anima. Quando un giorno da un malchiuso portone tra gli alberi di una corte ci si mostrano i gialli dei limoni; e il gelo del cuore si sfa, e in petto ci scrosciano le loro canzoni le trombe d'oro della solarità. Dedicata ad una persona speciale |
ricordo quel lago blu plumbeo
e quel sole che si ergeva alto nel cielo chiaro l'aria calda e il vuoto fra me e l'infinito.. un tuffo allora mi serviva per rispettare l'amore adesso servirebbe quell'infinito per raggiungere te per raggiungere quel mondo a me ora proibito.. ogni singola parte di me protesa verso il verde ridente dei tuoi occhi e poi il vuoto.. un salto nell'immenso toglie il respiro non esiste equilibrio non esistono confini apro gli occhi mi è parso un sogno agito i piedi sulla sabbia calda il cielo pare mi voglia inghiottire nel suo azzurro più scherzoso sento l'odore dell'erba quell'ispiegabile tranquillità infranta ancora una volta da un tuffo quel ricordo che ancora combatto. |
Si stava lentamente volgendo (2004)
Si stava lentamente volgendo, sì, verso di me, ch'emozione! Che tremore mi stava prendendo! Che fare, che dirle? O maledetta indecisione! I pensieri più svariati per la testa, al pensarci ero sempre più agitato, quando lei ad un tratto si arresta e sorride, dopo un altro aver guardato. Si rivolta con in faccia un bel sorriso e io a fissarla, lì, come un cretino, a ripensarla voltata col suo bel viso, a immaginarla mia: o che sogno da piccolo bambino! Scese le rampe, ognuno alla sua casa; la mia mente era di riflessioni invasa ma come sempre solo e desolato dovevo tornare, o maledetto fato! Un pesciolino è in un torrente (2004) Un pesciolino è in un torrente, che rapide che sta saltando! Ma è felice e sorridente, chissà a cosa starà pensando! È felice della sua vita e pensa che il futuro non sia come una salita ma sia ludico e sicuro. Le rapide si fan più rare, il torrente diventa quieto e il pesce comincia a ripensare a quando era felice e lieto. Finalmente arriva al mare ma non felice come credeva perché attento lì deve stare; povero! Da piccolo s'illudeva. E quando il fato la morte deciderà un pesce grande tutto intero lo inghiottirà e lui avrà terminato la sua esistenza insieme ad ogni altra spregevole sofferenza. Sul dizionario (2004) Sul dizionario è soltanto "una inclinazione profonda verso qualcuno", ma sarebbero bastate due parole accanto alla voce "amore": vedi Stefania. La vita è piena di scelte (2005) La vita è piena di scelte e se non le affidiamo al caso è solo perché temiamo, un domani, di pentircene. Di una sola scelta non potremo mai pentirci: del suicidio. Non c'è luogo, né tempo, né modo. Ed ecco una sottile nebbia bianca (2007) Ed ecco una sottile nebbia bianca, soffice nuvola che il cuor rinfranca, che verso l'alto va placidamente, e Lei che appare improvvisamente oltrepassando quel bianco vapore che tanto fissai con grande Amore, oltrepassando quella bianca porta di fumeria che si muove contorta; e Lei si avvicina assai lentamente col Suo sorriso di gioia irrompente permeato di gran felicità, di splendida ingenua semplicità. Il mio sguardo nei Suoi intensi occhi neri brillanti come fari assai fieri; le mie mani nelle Sue belle dita, la mia pancia al Suo dolce ventre unita, le mie braccia sulla Sua schiena poste, le mie attenzioni da Lei corrisposte, le labbra sulla Sua bocca adagiate e lacrime sui miei occhi colate. Ed ecco che il lento tempo dilata e l'immagine Sua appar deformata; tutto lentamente inizia a girare e pian piano la visione a offuscare. Ed ecco che mi si chiudono gli occhi per te, o pianto, che di gioia trabocchi, per nasconderti alla vista di Lei, per ben gustare quei momenti miei; ma riaprendoli una brutta sorpresa: una gran luce accecante inattesa, come una forte pugnalata al cuore! Non riesco che a pensare al mio Amore... Sono supino sul letto a guardare, or di vederLa su in alto a sperare, ma Lei non c'è più, è svanita nel vuoto: e io in quello stato depresso ormai noto. Per quanto ancora dovrò sopportare? Per quanto ancora il soffrir tollerare? Finché questa miserabile vita forse non sia finalmente finita? |
odio totale
repulsione verso gli esseri umani indifferenza al pubblico dolore estraneo alla mia famiglia agli amici e all'amore ogni contatto umano ci crea fastidi manifestandosi in comportamenti antisociali i camici bianchi tutti uniti, per ingabbiarci come animali perchè questo siamo, la mente perde il controllo se non basta l'uomo in bianco, arriva lo sbirro o il maresciallo insofferente a ogni vostra parola parto a mani aperte sulla vostra gola la rabbia verso ciò che non comprendo di questo mondo insensato mi nutre la follia non le pasticche,ne il vostro l'operato non vuole guarire, dice la puttana incapace io sono libero,di scappare perche scappo da una gabbia costruità da una società dove non voglio stare , ne amare, ne procreare. perciò meledico me stesso col mio odio totale. |
GHIACCI
Scendesti dai ghiacci, muraglie di perle lasciasti le tende del cielo le mani aperte sui fuochi degli uomini cercavi morte e rinascita. Perduta nel sogno trovasti un sentiero teso sul tumulto delle acque. L'abisso ti avvinghiò e giacesti a capo riverso, posato su grappoli di stelle. Allora il ghiaccio ti fasciò con la dolcezza dell'arcobaleno e ti fece sua regina. By Jessica & Fabio |
ASSENZA
Dovrò rialzare la vasta vita che ancora adesso è il tuo specchio: ogni mattina dovrò restituirla. Da quando ti allontanasti, quanti luoghi sono diventati vani e senza senso, uguali a lumi nel giorno. Sere che furono nicchia della tua immagine, musiche in cui sempre mi attendevi, parole di quel tempo, io dovrò frantumarle con le mie mani. In quale profondità nasconderò la mia anima perché non veda la tua assenza che come un sole terribile, senza occaso, brilla definitiva e spietata? La tua assenza mi circonda come la corda la gola il mare chi sprofonda. http://alkalium.iespana.es/pobladores/gatsu.jpg |
la donna della siringa
mi perdo nei tuoi occhi in una trance narcotica mentre mi inietti veleno nelle vene rido mentre penso"la puttana mi sta uccidendo" mi perdo mentre mi chiedo"perchè lo fà"? signora delle siringhe sorriso enigmatico più della gioconda bellissima morte bianca non posso più scappare? sei l'ultima cosa che vedrò mi chiedo"che succede ora?" sto morendo"cosa devo fare"? legato a questo letto il veleno scorre nelle mie vene la signora delle siringhe prepara altro veleno e inietta questo piacere mortale dentro me bucami, bucami tu mi hai messo davanti alla morte per poter adorare questi ultimi attimi di vita tu desideri che non veda altro che te tu vuoi annichilirmi il cervello cosi che non potrò ricordare altro che te uno zombie al guinzaglio pronto a morire nelle tue mani sò che il mio corpo adesso sarà un giocattolo prezioso il mio spirito diventerà due braccia che ti cullano nel sonno in un atroce follia detestabile. |
"Vorrei che la vita fosse più semplice"
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FERRARA
Quando ti rivedrò? Città metafisica percorrerò ancora il tuo acciottolato? Città solinga guarderò ancora la campagna dai tuoi spalti? Ferrara rosso mattone ti rivedrò? Quanto sei distante amica mia ti vedo solo con il pensiero. Ma se il mio sentimento è vero e forte, per ora basterà. Ferrara sogno disperato. Ferrara sogno rosso mattone. Ferrara sogno di poesia. Ferrara sogno di vita. Ferrara sogno di fiaba. Ferrara sogno di fantasia. Quando ego te aspiciam? Se vorrai saremo uniti per sempre amici per sempre e tornerò da te dovessi vagare come un disperato. Per Via Giovecca o per Piazza Ariostea ritornerò. Ritornerò. |
Prima che inizi a dare la stura alla mia raccolta personale, beccatevi questa poesia di Prévert, la trovo semplicemente struggente...
Le foglie morte Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi i giorni felici del nostro amore Com'era più bella la vita E com'era più bruciante il sole Le foglie morte cadono a mucchi... Vedi: non ho dimenticato Le foglie morte cadono a mucchi come i ricordi, e i rimpianti e il vento del nord porta via tutto nella più fredda notte che dimentica Vedi: non ho dimenticato la canzone che mi cantavi È una canzone che ci somiglia Tu che mi amavi e io ti amavo E vivevamo, noi due, insieme tu che mi amavi io che ti amavo Ma la vita separa chi si ama piano piano senza nessun rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi Le foglie morte cadono a mucchi e come loro i ricordi, i rimpianti Ma il mio fedele e silenzioso amore sorride ancora, dice grazie alla vita Ti amavo tanto, eri così bella Come potrei dimenticarti Com'era più bella la vita e com'era più bruciante il sole Eri la mia più dolce amica... Ma non ho ormai che rimpianti E la canzone che tu cantavi la sentirò per sempre È una canzone che ci somiglia Tu che mi amavi io che ti amavo E vivevamo, noi due, insieme tu che mi amavi io che ti amavo Ma la vita separa chi si ama piano piano senza nessun rumore e il mare cancella sulla sabbia i passi degli amanti divisi. |
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Orazio!! 8O Pride, com'è che ti viene in mente di fare 'ste citazioni?Sono letali per una liceale! 8O |
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alcol - dio dello sconforto
rum scende giù scende giù caldo.. come un bacio alla gola la mente si fonde con un ebriante carezza verso l'esterno seduto a quel tavolo io osservo il tutto come se fossi un felice fantasma in una felice vacanza sulla terra birra scende giù dalla gola e dopo che e scesa un rutto ti farà riassaporare il buon gusto un gusto che ti mangia il cervello e ne vuoi sempre più niente piu ti interessa la birra bionda il tuo dio il tuo amore che tu vuoi sempre più e poi c'è il whisky lui e forte e sballa di più ma chi non lo vuole? in una giornata triste e quel che ci vuole!!! per non sentire la pioggia fredda corroderti le ossa per sentire che sei al sicuro finchè questo liquido ti protegge dalla ragione e ti tiene sù bevi bevi poi arriva il vomito e il mal di testa poi dormirai e ti sveglierai e alla prossima ancora farai festa! anche da solo farai festa! |
Quote:
questa poesia mi ricorda molte cose.. sembra un pò la mia situazione.. grande cri che mi fai emozionare sempre con le tue parole |
la notte è trascorsa
c'è stata una civetta e poi la pioggia questo mal di testa che continua... la mattina,quando esco non uscivo da quattro giorni guardo la strada umida e il cielo grigio mi piace eppure tutto sta svanendo dovevi godertela passeggiate,film,meditazioni,scrivere poesie qualche ragazza da prendere in giro l'aria dell'autunno che ti provocava felici tristezze invece niente solo studio,aggiornamenti,ossessione del futuro e Blake dove è andato a finire? le lacrime cadono ma sono immaginarie e poi stasera verso le dieci ancora la pioggia guardo dalla finestra quella parte di strada non è bagnata no,è solo un riflesso delle luci delle case non passa nessuno silenzio e stasi per farmi passare il mal di testa a mezzogiorno ho dovuto bere solo due bicchieri di vino e mezza bottiglia di whisky da discount sono stato felice poi le solite cose,lo studio bla bla bla volevo andarmene in macchina a guardare gli alberi lasciati al vento sono rimasto qui,sempre qui nessun progetto poi adesso la poesia una forma diversa dalla solita la poesia che continua quando sembra che è finita e cosa è la vita allora? immerso in uno spirito dannunziano io vivevo frantumarsi di risa e sconvolgimento mentre nel mondo sfilavano eccitanti sogni e suoni adesso cadono capelli e cade ancora la pioggia e fai l'amore con la morte zitto,che ho sonno |
Lievi candele
Non può essere sempre buio conosceremo forse l'alba a piccoli tratti, senza fretta Non avremo più paura dell'inverno tireremo un sospiro di sollievo pensando al feroce passato Non si può essere uomini appieno se prima non hai conosciuto un fedele dolore triste anelito di normalità Lo capirai, prima o poi e desidererai anche tu che si fermino le macchine e si accendano lievi candele che ammutolisca la forte musica e si sollevi il canto del cuore che spariscano gli araldi del nuovo e che si riscopra la vera semplicità Quel giorno, chissà, sarà bello come il sapore del vero amore come la gioia della giovinezza come la vita fedele |
Mi nascondo dietro quella maschera d'indifferenza per nascondere il mio dissidio interiore, la mia fragilità, il senso di solitudine che riemerge nei momenti vuoti, che mi accascia e sembra quasi una carezza che pian piano mi fa perdere i sensi trasportandomi nel Nirvana, sono felice in questo posto ci sono solo io e nessun altro, non c'è più odio, non c'è più invidia, non c'è più superbia ma la pace assoluta. Poi ritorno nel mondo reale e la solitudine diventa disperazione.........
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Fermo
osservo ai piedi del mio letto d'ospedale un ricordo che vaga tra bicchieri abbandonati e provette sul comodino mentre le rigide lenzuola avvolgono un corpo stremato nell'attesa di un dono che forse mai arriverà E il negozio della vita apre i battenti dietro lucide vetrine espone gioie e felicità non accetta danaro non servono ricchezze o fortune si paga solo con volontà e forza e se si tenta di entrare non si arriva neppure alla cassa prima un commesso ti chiede se hai ancora voglia di vivere e , quando la risposta tarda a mancare , ti accompagna gentilmente all'uscita con un sorriso sorpreso ed imbarazzato per una risposta che mai a nessuno è mancata . E vedi bambini festanti indicare a fieri genitori le speranze ed i sogni da acquistare certi che si realizzeranno presto possono spendere molto hanno fondi illimitati quelli a me finiti . Esauriti . E mentre senti il tintinnio delle porte che si aprono alla vita una piccola infermiera ti osserva e ti dice : " Sù , forza , non smettere mai di sperare o sarai già morto ancor prima di accorgetene" Così non ti resta che un rapido sguardo ai letti vuoti accanto che accompagnano la tua solitudine mentre dietro le finestre un timido bagliore raccoglie il freddo del mattino per donarti di nuovo un giorno per illuderti |
LA TRISTEZZA è UN POZZO SENZA FONDO
C'è un vuoto nel cuore oltre il quale non riesco a proiettare i miei occhi.] Questa imprecazione privata dell'aria non contiene lacrime nè malattie solo una primavera, senza foglie due belle labbra dalla poesia negata. [C'è un vuoto nel corpo oltre il quale non riesco a proiettare il mio animo] Neanche un coltello può ferire un vento fermo si rigenera ogni apatia nell'involucro assente di una crisalide che muore prima di uscire dal guscio, prima di ricordarsi cos'è la luce. Non sono ancora riuscita a immaginarlo. [C'è un vuoto negli occhi oltre il quale non riesco a proiettare il mio cuore] L'urlo muto, la Folle insultata, una luna distorta, un lupo castrato. Ti domandavo solo lo sguardo di chi non sa capire ma magari ascolta, solo quello che non ho da dire. Hai chiuso gli occhi, te ne sei andato mi è rimasto solo un silenzio inabituato ad esprimersi. [C'è un vuoto nell'animo oltre il quale non riesco a proiettare il mio corpo] Non posso fare altro che ascoltarlo o impedire che parli tacendo. Qualsiasi evento, con ogni volontà morirà una voglia di luce. Una crisalide. [C'è un vuoto negli occhi oltre il quale non riesco a proiettare il mio cuore.] HO TROVATO QUASTA POESIA SU INTERNET QUANDO L’HO LETTA MI è SEMBRATA SUBITO MIA |
Esistenze in sordina
Nelle loro stanze polverose giunge attutita l'eco della vita, il canto contagioso, la voce delle strade, dei ragazzi ebbri di sole, rumorosi nel torpore del mattino. Un giorno nuovo per il mondo, luminoso per chi vive nella luce e ha negli occhi la spontanea leggerezza dei fanciulli. Ma loro, che la polvere e il silenzio hanno avuto in sorte, come soli compagni e testimoni, loro si lasciano esistere debolmente, senza più neppur sperare in futuri mutamenti della ruota. Ormai vuoti - svuotati d'anima - spenti, solo nel sonno trovano ristoro alla loro stanchezza. |
donna oggetto
in questo gioco non sai piu chi e il piu furbo chi e che abusa e chi e che subisce conscia di essere un miraggio nel deserto per molti come te c'è ne sono tante ma bastano due secondi in più sui tuoi fianchi per rapire e svegliare il maschio carnefice con un mazzo di rose o con un pugno in pieno volto tutti cercano la stessa cosa con potenza o sottomissione ogni uomo vuole solo che tu apra le coscie non sai dire di piu , allenata per anni a uno sterile gioco donna oggetto studia ogni pagina del libro dell'amore per capire in quali righe si e soffermato chi ti ama il sesso la sola arma per farsi rispettare, il desidero altrui l'unico modo per compiacersi la bellezza estetica l'unico modo per sentirsi dire"sei meravigliosa" il divertimento una droga a cui non si fa a meno fino a che morte non vi separi. |
...
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vorrei metterne un paio mie, ma so' troppo timidone :P
nono...sinceramente su internet meno roba metto e meglio è per proteggere le mie "opere" (e perchè altrimenti mi ridereste dietro per i prossimi 28 anni :D) dunque cito questa: La verità è sempre quella, la cattiveria degli uomini che ti abbassa e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa. Ma l'amore della povera gente brilla più di una qualsiasi filosofia. Un povero ti dà tutto e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria. Alda Merini, da "Terra d'amore" Le persone "povere" le preferisco :) |
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Sold out
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"In questa primavera nascosta da petali ignorati
Un grappolo di sole ci avvolge e ricorda… Che nel mio deserto Vivevi come l’ultima rosa" Redman 8) |
spettro
invisibile fra i frammenti della realtà che nessuno coglie, nessuno vede una sofferenza muta che assorda chi la possiede ormai perso per sempre...in un altra realtà fra due mondi distanti, uniti dall'emotività quello che c'è qui non e piu tuo sento quel calore dimorando in quella casa osservando dentro agli occhi delle persone...la loro vita trovami mentre sto soffrendo cercami mentre ti vengo incontro siamo invisibili, persi tutti e due fra due realtà incomunicabili voglio sentire la tua fredda mano sulla schiena voglio regalarmi la morte...e solo mia.ma e condivisa e rubata un anima morta nell'ingiustizia , che non troverà pace un fotogrammo perso nell infinito una morte che ci ha donato ancora piu tormento..... -------portati dentro il male come una malattia stai in silenzio quando lui urla, quando le tue budella si torcono fiamme sulle mie gote a solo leggere il suo nome cosa devo fare?se non aspettare che questo fiume smetta di correre ma mi sta trascinando sempre piu via, e ho paura di queste terre straniere accetta il male, devia il tuo io verso le droghe psichiche negative perditi nei meandri dell errore mentale, e non tornerai piu indietro sarà dolore e pena, ma e la volontà che ti spinge corrotta e resa cieca accetalo, spingiti verso le tue paure sii sempre piu ricettivo, affinchè capirai questo gioco maledetto questa vita che maledici, la stai amando come non mai da quando tutto questo ti sta penetrando piano piano come un bisturi già sporco di sangue, il sangue di chi e andato già oltre----------------------------------- -------------------------- trasformato in una maschera terribile il male cresciuto oltre la pelle dolore segnato orribilmente sulla pelle le lacrime shifose da due occhi vuoti scintillano su bruciature facciali ma non danno conforto.... non più un uomo.ma una deformità carnale ritagliata in un angolino di fredda pietà senza conforto perfavore, nascondete il mio corpo non lasciatemi ai suoi occhi, non lasciatemi alla luce del sole ridonate grazia a un animo sconfitto e umiliato distrutto con le propie mani, per assecondare la voglia di morire.... contorto in un sorriso dolce, che pare una maschera di odio questo corpo mente sempre, o dice sempre la verità?quando potrò sconfiggerlo? un sorriso macabro, che invece di dar gioia dà lacrime. lasciatemi solo l'anima, e fatemi dimenticare..... |
geloso
geloso.... geloso del tempo che ti ruba la giovinezza del tempo che ti ruba la vita... vorrei tu fossi eterna, vorrei tu fossi un angelo una statua stupenda, che resterà nei secoli dei secoli... immutata non potrò vederti morire non potrò vederti appassire in un letto ti vedrò sempre come la prima volta sempre cosi....l'eternità non ha inizio ne fine.... vorrei poter vegliare nella notte, lontano... e nonostante tutto poter sentire il battito del tuo cuore, tendendo l'orecchio geloso degli uccelli notturni che si poseranno alla tua finestra geloso di chi guarda il tuo corpo, da un buco della serratura le tenebre hanno accolto solo me, nel reame notturno dei sogni e sarà sangue sparso, a chi ostacolerà il mio pensiero che vola verso te. ogni notte. |
Lentamente muore
Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. (P. Neruda) dicono che non sia nemmeno di Neruda, ma di una donna brasiliana... comunque parla della REALTà |
Sempre assorto in me stesso e nel mio mondo
come in sonno tra gli uomini mi muovo. Di chi m'urta col braccio non m'accorgo, e se ogni cosa guardo acutamente quasi sempre non vedo ciò che guardo. Stizza mi prende contro chi mi toglie a me stesso. Ogni voce m'importuna. Amo solo la voce delle cose. M'irrita tutto ciò che è necessario e consueto, tutto ciò che è vita, com'irrita il fuscello la lumaca e com'essa in me stesso mi ritiro. Ché la vita che basta agli altri uomini non basterebbe a me. E veramente se un altro mondo non avessi, mio, nel quale dalla vita rifugiarmi, se oltre me miserie e le tristezze e le necessità e le consuetudini a me stesso non rimanessi io stesso, oh come non esistere vorrei! Ma un'impressione strana m'accompagna sempre in ogni mio passo e mi conforta: mi pare di passar come per caso da questo mondo... Sbarbaro, tratto da Pianissimo |
Gli uomini sono dei marinai
nel grande vascello del mondo. Navigare è il loro mestiere, unica, continua aspirazione. Non sono geografi o cosmonauti: la bussola è a bordo, ma nessuno sa leggerla. Essi non sanno dove stanno andando e nemmeno se ne curano: quello che importa è solcare i mari e sentire le onde infrangersi sulla poppa del grande vascello…. |
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