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Jes 20-09-2007 20:41

Poesie
 
se volete scrivere delle poesie.. questo è lo spazio giusto..



il cuore si ferma perde colpi,
battiti d'ali che lasciano il volo e si arrestano lentamente,
impassibilmente,
gli occhi si chiudono e perdono le segrete perle di vetro,
il vento si fa tempesta
il tormento si fa amore,
sola,
distanze immense dividono gli uni dagli altri
e ancora il gelido vento investe
trafigge con mille agli lucenti aguzzini,
il sangue scorre veloce,
potente, rosso, brillante,
incoscente dell'anima strappata dei sogni amati,
odiati, maledetti, voluti
e negati dal legaccio logoro
che ancora unisce
che ancora piange.

knulp 20-09-2007 21:30

quando c’è la malinconia
la voglio assaporare tutta
quella tristezza
ma a volte penso
che non vorrei sentirla più
e per non sentirla più
dovrei togliermi di mezzo
tanto che sia adesso o a 40 anni è lo stesso
certo,sono curioso e voglio vedere le cose come si evolvono
e sarò di certo ancora felice
e ancora triste
e così sempre
quindi potrei pure farlo razionalmente
decidere di suicidarmi
perché io sono io
e nessun altro
la mia malinconia
è difficile da spiegare
è la malinconia
di tutti
di tutti gli abitanti della terra
la sento davvero pesante a volte
ed ho creato delle immagini per spiegarle
come quella della famiglia con padre e madre e figlio di tre anni
che vivono nella società occidentale
e lavorano ma non riescono ad andare avanti nonostante i sacrifici
o come del bambino muto che non riesce a parlare alla mamma
che vuol tanto bene,
ma forse l'immagine migliore è questa:
in Mongolia
un paesino sperduto fra le montagne
una bambina di 8 anni riceve un regalo
inatteso
probabilmente inatteso da quelle parti
in altre parti del mondo sarebbe perfino scontato
non so nemmeno cosa sia
è felice
la bambina condivide la gioia con il fratellino di 5 anni
sorride
gli occhi sorridono
poi succede qualcosa
non so che cosa
qualcosa di terribile comunque
e la bambina non sorride più
sento io tutta la sua tristezza


la tristezza della bambina è la consapevolezza
del mondo,della vera realtà della vita
è il risveglio
un risveglio naturalmente doloroso
ecco è cosi quando mi sento malinconico
la mia malinconia è la malinconia di tutti
è la malinconia del mondo
del pianeta Terra
e dell' Universo
io lo capisco l'universo
anche lui è solo
l'universo soffre la solitudine
questa frase
naturalmente può essere interpretata in molti modi
ma solo un pazzo la può capire sul serio
l'universo sta soffrendo
non importa che sia infinito o finito
questi sono in fondo dettagli trascurabili
lui sta soffrendo
e io sento la sua sofferenza
ecco che allora io il pazzo
per non sentire quella malinconia
anzi quelle malinconie
perché sono più di una e diverse fra loro
allora dicevo il pazzo per non sentire queste malinconie
potrebbe anche farla finita
ma per adesso si accontenta di vivere al massimo
certo da un punta di vista esterno non si capisce cosa sia questo massimo della vita
che per lui corrisponde
a leggere e a scrivere come sta facendo adesso
o a vedere un bel film
o come quando pensa alla morte
essere ancora vivo
ed un secondo dopo potresti non esserci più

non è solo la tomba
non è solo il nulla
non è solo la perdita di coscienza
e quindi l'io
del resto se c'è una cosa a cui il pazzo è molto legato
è il suo io magari contraddittorio,ma pur sempre il suo io
ebbene non è solo questo dicevo
ma è proprio l'assurdità di tutto questo
e il non poterci farci niente
cosi deve essere punto
inutile pensarci
questa è la vita

la vita che muore

la morte che attende

la mia malinconia è solo mia
e nessuno la può capire
certo ci sono altri che hanno altre malinconie
ma la mia è solo mia
e si nutre di angosce
di persone passate ormai morte da secoli
di bambini infelici senza sapere il perché di quella infelicità

il suicidio non è solo una fuga
ma una scelta
nei confronti della vita
decido io quando andarmene
e non il caso
è una scelta coraggiosa
di grande libertà
non solo,
e anche il completamento di quella mia malinconia
non mi suicidio perché non sopporto quella malinconia
mi suicidio per completare quella malinconia
potrei ancora vivere
o morire è lo stesso
la morte sublime,la bella morte,romantica
forse passata di moda
quella di inizio novecento
la faccio tornare di moda solo per me
con estasi alla superuomo
nell’eterno ritorno

forse non ci si pensa troppo
ma ogni giorno si muore
ogni ora si muore
ogni secondo si muore
la vita non è altro che un continuo morire

allora tento vale che lo scelga io
schiaccio io il grilletto
sarebbe un ulteriore atto di libertà
verso la vita,verso la morte
sono io a decidere
non il caso
il fato
il destino
la provvidenza
dio
il nulla
no,
solo io che decido
di togliermi di mezzo
proprio il mio io
a cui voglio tanto bene
nonostante l'odio di me stesso

si dice è andato in cielo
non ci si pensa
ma è finito solo sottoterra

dove si va quando si muore
tante risposte inventate da tutte le latitudini
solo per non vedere quello che già si vede
quando si muore non si va da nessuna parte
si è fermi
immobili
non si parla più
non si sorride più
il tuo corpo è solo un sacco di patate
destinato a marcire
questa è la realtà e pochi la vedono o la vogliono vedere

hanno inventato l'anima
io non credo nemmeno nella mente
io credo solo nel cervello
e quello che chiamiamo mente
non è altro che un lago osmotico chimico influenzabile dall'esterno
e dalla genetica
e dalla tua storia
niente altro

per me non c’è redenzione
salvezza
reincarnazione
tutte stronzate

quando penso al suicidio
penso che non lo farò per onore
come Yukio Mishima
anche se lo faccio perché la mia vita non è degna
ma lo farò per vigliaccheria
come Ernest Hemingway
che non riusciva più a vivere come voleva
io del resto
non ci sono mai riuscito

fenicenanto 20-09-2007 21:42

il solito grande knulp

un messaggio ogni morte di papa,ma che vale per mille stronzate scritte e pensate...

breaker 20-09-2007 22:30

Come si dice in italiano il contrario di scontato ? Come si dice il contrario di costruito ? Ed il contrario di futile ? Ed il contrario di superficiale ? Tu sei tutto questo Knulp.

Grazie.

Endless_solitude 21-09-2007 05:49

Oscurità dei boschi notturni



notte fonda
ho chiuso alle mie spalle
la porta della casa silente
mille passi per il reame oscuro

qui il tempo e fermo da secoli
nessun segno umano
contaminerà il reame
qui solo mille fantasie
di mille anime
si incrociano
piu forti , piu vivi della vita


in questo bosco notturno
i miei occhi pian piano si abituano all oscurità
e io vagando per i sentieri
sento lo spirito del lupo rinascere in me
ma io sono un uomo
e trovo un significato
seguendo l'ispirazione divina
di queste bellissime misteriose tenebre naturali
mi avvio per i sentieri senza luce
cani randagi zampettano fuori dai sentieri
uccelli scappano dagli alberi, come un presagio di terrore

arrivo al vasto campo di grano
la luna in cielo , illumina la vitale estate
luci lontane nel buio dei campi
la pace e il silenzio in me

vedo volti stagliarsi dalle corteccie
fissandomi, alberi come giganti silenziosi mossi dal vento
sogno di fuochi caldi che riscaldano mani fredde
quei cuori vissuti fra le campagne
in simbiosi con i segreti del giorno e della notte
del sole e della luna
conservati da secoli di saggezza

l'alba sta per nascere
il mio letto chiama di nuovo la mia visita
e io quasi a casa guardo la luna, come se fosse una vecchia amica
contento di essere vivo
saluto il bosco
e mi incammino .....

rectius74 21-09-2007 17:16

Cigola l'anta
d'un piccolo pozzo
ormai secco da tempo
nè corda o secchiello
lo ricordano da anni
dimenticato all'angolo
di un piccolo rudere
mentre il sole lo attraversa
una piccola luce
che spunta al colmo
d'una tegola in cotto
ove cadde un sasso
spezzandola per sempre
ove travi e cardini
arruginiscono alla pioggia
che sento cadere
come goccia di sale
dal davanzale di marmo
ove mi sporgevo da bambino
per vedere nel buio
immaginare un futuro
quando caddi all'improvviso
solo senza clamore
mi ritrovo ad osservare il mondo
dalle viscere della terra
sperando un giorno di sentire
cercare il mio nome
e ritornare a vivere

fenicenanto 21-09-2007 18:04

SENTIRSI LIBERI

Libero come il verde delle piante,
o come tutti i colori
dei petali dei fiori.
Libero come
tutti gli animali liberi del mondo,
o come il Sole,
l'Acqua,
il Vento e la Luce.
Ma sopratutto
Libero come le Nuvole!
Si, come loro!
Libere di navigare lungo tutta la curva celeste,
piano piano o velocemente,
libere di cambiare umore quando vogliono,
nere e piovose
o incazzatissime scagliatrici di fulmini,
grige indecise e insicure
o allegre bianche,
spumeggianti o filose come zucchero.
Libere di esserci o no,
ma comunque libere lassù,
dove tutto è grandiosamente piccolo
e i rumori giungono silenziosi.

Redman 21-09-2007 18:08

"In questa primavera nascosta da petali ignorati
Un grappolo di sole ci avvolge e ricorda…
Che nel mio deserto
Vivevi come l’ultima rosa"

Endless_solitude 21-09-2007 19:21

cos'è?una poesia erotica?non sò mi e venuta sul momento sta cagata

il mio collo lacerato dalle tue unghie
la mia mente dominata da un incantesimo sessuale
strega infima di ogni bordello clandestino
rapisci la mia vita, per farne un mozzicone di sigaretta
ughie nere, che penetrano l'uretra
masturbazione con guanti di ortiche
amori come pallotole di una revolver
nella roulette russa della vita
calze di nylon nere rotte su gambe bianche come la luna
seni pericolosi e grandi, come segno dello strapotere femminile
dal tuo grembo nasciamo sporchi, fra le tue braccia moriamo uccisi
occhi di un serpente in agguato, che ti fà conoscere la vita
cosi pericolosa , cosi forte, lilith dei giorni nostri
accopiata con demoni, per non sottomettersi ad adamo
ribelle a dio , ribelle agli uomini
usi i nostri desideri per annientarci
noi schiavi del piacere
grondiamo sangue per dar da bere
alla tua sete di nichilismo.

jackal 21-09-2007 20:19

I limoni, di Eugenio Montale

Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti.
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni.

Meglio se le gazzarre degli uccelli
si spengono inghiottite dall'azzurro:
più chiaro si ascolta il susurro
dei rami amici nell'aria che quasi non si muove,
e i sensi di quest'odore
che non sa staccarsi da terra
e piove in petto una dolcezza inquieta.
Qui delle divertite passioni
per miracolo tace la guerra,
qui tocca anche a noi poveri la nostra parte di ricchezza
ed è l'odore dei limoni.

Vedi, in questi silenzi in cui le cose
s'abbandonano e sembrano vicine
a tradire il loro ultimo segreto,
talora ci si aspetta
di scoprire uno sbaglio di Natura,
il punto morto del mondo, l'anello che non tiene,
il filo da disbrogliare che finalmente ci metta
nel mezzo di una verità.
Lo sguardo fruga d'intorno,
la mente indaga accorda disunisce
nel profumo che dilaga
quando il giorno più languisce.
Sono i silenzi in cui si vede
in ogni ombra umana che si allontana
qualche disturbata Divinità.

Ma l'illusione manca e ci riporta il tempo
nelle città rumorose dove l'azzurro si mostra
soltanto a pezzi, in alto, tra le cimase.
La pioggia stanca la terra, di poi; s'affolta
il tedio dell'inverno sulle case,
la luce si fa avara - amara l'anima.
Quando un giorno da un malchiuso portone
tra gli alberi di una corte
ci si mostrano i gialli dei limoni;
e il gelo del cuore si sfa,
e in petto ci scrosciano
le loro canzoni
le trombe d'oro della solarità.




Dedicata ad una persona speciale

Jes 21-09-2007 22:17

ricordo quel lago blu plumbeo
e quel sole che si ergeva alto nel cielo chiaro
l'aria calda e il vuoto fra me e l'infinito..
un tuffo allora mi serviva per rispettare l'amore
adesso servirebbe quell'infinito per raggiungere te
per raggiungere quel mondo a me ora proibito..
ogni singola parte di me
protesa verso il verde ridente dei tuoi occhi
e poi il vuoto..

un salto nell'immenso
toglie il respiro
non esiste equilibrio
non esistono confini

apro gli occhi
mi è parso un sogno
agito i piedi sulla sabbia calda
il cielo pare mi voglia inghiottire
nel suo azzurro più scherzoso
sento l'odore dell'erba
quell'ispiegabile tranquillità
infranta ancora una volta da un tuffo

quel ricordo
che ancora
combatto.

alex89j 22-09-2007 12:37

Si stava lentamente volgendo (2004)

Si stava lentamente volgendo,
sì, verso di me, ch'emozione!
Che tremore mi stava prendendo!
Che fare, che dirle? O maledetta indecisione!

I pensieri più svariati per la testa,
al pensarci ero sempre più agitato,
quando lei ad un tratto si arresta
e sorride, dopo un altro aver guardato.

Si rivolta con in faccia un bel sorriso
e io a fissarla, lì, come un cretino,
a ripensarla voltata col suo bel viso,
a immaginarla mia: o che sogno da piccolo bambino!

Scese le rampe, ognuno alla sua casa;
la mia mente era di riflessioni invasa
ma come sempre solo e desolato
dovevo tornare, o maledetto fato!


Un pesciolino è in un torrente (2004)

Un pesciolino è in un torrente,
che rapide che sta saltando!
Ma è felice e sorridente,
chissà a cosa starà pensando!

È felice della sua vita
e pensa che il futuro
non sia come una salita
ma sia ludico e sicuro.

Le rapide si fan più rare,
il torrente diventa quieto
e il pesce comincia a ripensare
a quando era felice e lieto.

Finalmente arriva al mare
ma non felice come credeva
perché attento lì deve stare;
povero! Da piccolo s'illudeva.

E quando il fato la morte deciderà
un pesce grande tutto intero lo inghiottirà
e lui avrà terminato la sua esistenza
insieme ad ogni altra spregevole sofferenza.


Sul dizionario (2004)

Sul dizionario è soltanto "una inclinazione profonda verso qualcuno",
ma sarebbero bastate due parole accanto alla voce "amore":
vedi Stefania.


La vita è piena di scelte (2005)

La vita è piena di scelte
e se non le affidiamo al caso
è solo perché temiamo, un domani, di pentircene.
Di una sola scelta non potremo
mai pentirci: del suicidio.
Non c'è luogo, né tempo, né modo.


Ed ecco una sottile nebbia bianca (2007)

Ed ecco una sottile nebbia bianca,
soffice nuvola che il cuor rinfranca,
che verso l'alto va placidamente,
e Lei che appare improvvisamente

oltrepassando quel bianco vapore
che tanto fissai con grande Amore,
oltrepassando quella bianca porta
di fumeria che si muove contorta;

e Lei si avvicina assai lentamente
col Suo sorriso di gioia irrompente
permeato di gran felicità,
di splendida ingenua semplicità.

Il mio sguardo nei Suoi intensi occhi neri
brillanti come fari assai fieri;
le mie mani nelle Sue belle dita,
la mia pancia al Suo dolce ventre unita,

le mie braccia sulla Sua schiena poste,
le mie attenzioni da Lei corrisposte,
le labbra sulla Sua bocca adagiate
e lacrime sui miei occhi colate.

Ed ecco che il lento tempo dilata
e l'immagine Sua appar deformata;
tutto lentamente inizia a girare
e pian piano la visione a offuscare.

Ed ecco che mi si chiudono gli occhi
per te, o pianto, che di gioia trabocchi,
per nasconderti alla vista di Lei,
per ben gustare quei momenti miei;

ma riaprendoli una brutta sorpresa:
una gran luce accecante inattesa,
come una forte pugnalata al cuore!
Non riesco che a pensare al mio Amore...

Sono supino sul letto a guardare,
or di vederLa su in alto a sperare,
ma Lei non c'è più, è svanita nel vuoto:
e io in quello stato depresso ormai noto.

Per quanto ancora dovrò sopportare?
Per quanto ancora il soffrir tollerare?
Finché questa miserabile vita
forse non sia finalmente finita?

Endless_solitude 22-09-2007 13:15

odio totale


repulsione verso gli esseri umani
indifferenza al pubblico dolore
estraneo alla mia famiglia
agli amici e all'amore

ogni contatto umano ci crea fastidi
manifestandosi in comportamenti antisociali
i camici bianchi tutti uniti,
per ingabbiarci come animali
perchè questo siamo, la mente perde il controllo
se non basta l'uomo in bianco, arriva lo sbirro o il maresciallo

insofferente a ogni vostra parola
parto a mani aperte
sulla vostra gola
la rabbia verso ciò che non comprendo
di questo mondo insensato
mi nutre la follia
non le pasticche,ne il vostro l'operato
non vuole guarire, dice la puttana incapace
io sono libero,di scappare
perche scappo da una gabbia
costruità da una società
dove non voglio stare , ne amare, ne procreare.
perciò meledico me stesso
col mio odio totale.

jackal 26-09-2007 16:21

GHIACCI

Scendesti dai ghiacci, muraglie di perle
lasciasti le tende del cielo
le mani aperte sui fuochi degli uomini
cercavi morte e rinascita.

Perduta nel sogno trovasti un sentiero
teso sul tumulto delle acque.
L'abisso ti avvinghiò e giacesti
a capo riverso, posato
su grappoli di stelle.

Allora il ghiaccio ti fasciò
con la dolcezza dell'arcobaleno
e ti fece sua regina.


By Jessica & Fabio

mefiori 28-09-2007 09:44

ASSENZA

Dovrò rialzare la vasta vita
che ancora adesso è il tuo specchio:
ogni mattina dovrò restituirla.
Da quando ti allontanasti,
quanti luoghi sono diventati vani
e senza senso, uguali
a lumi nel giorno.
Sere che furono nicchia della tua immagine,
musiche in cui sempre mi attendevi,
parole di quel tempo,
io dovrò frantumarle con le mie mani.

In quale profondità nasconderò la mia anima
perché non veda la tua assenza
che come un sole terribile, senza occaso,
brilla definitiva e spietata?

La tua assenza mi circonda
come la corda la gola
il mare chi sprofonda.

http://alkalium.iespana.es/pobladores/gatsu.jpg

Endless_solitude 28-09-2007 15:13

la donna della siringa

mi perdo nei tuoi occhi
in una trance narcotica
mentre mi inietti veleno nelle vene
rido mentre penso"la puttana mi sta uccidendo"
mi perdo mentre mi chiedo"perchè lo fà"?
signora delle siringhe
sorriso enigmatico più della gioconda
bellissima morte bianca
non posso più scappare?
sei l'ultima cosa che vedrò
mi chiedo"che succede ora?"
sto morendo"cosa devo fare"?
legato a questo letto
il veleno scorre nelle mie vene
la signora delle siringhe prepara altro veleno
e inietta questo piacere mortale dentro me
bucami, bucami
tu mi hai messo davanti alla morte
per poter adorare questi ultimi attimi di vita
tu desideri che non veda altro che te
tu vuoi annichilirmi il cervello
cosi che non potrò ricordare altro che te
uno zombie al guinzaglio
pronto a morire nelle tue mani
sò che il mio corpo adesso
sarà un giocattolo prezioso
il mio spirito diventerà
due braccia che ti cullano nel sonno
in un atroce follia detestabile.

Jes 29-09-2007 17:26

"Vorrei che la vita fosse più semplice"

Pride3 05-10-2007 08:52

FERRARA

Quando ti rivedrò?
Città metafisica
percorrerò ancora il tuo acciottolato?
Città solinga
guarderò ancora la campagna dai tuoi spalti?
Ferrara rosso mattone
ti rivedrò?
Quanto sei distante amica mia
ti vedo solo con il pensiero.
Ma se il mio sentimento è vero e forte,
per ora basterà.
Ferrara sogno disperato.
Ferrara sogno rosso mattone.
Ferrara sogno di poesia.
Ferrara sogno di vita.
Ferrara sogno di fiaba.
Ferrara sogno di fantasia.
Quando ego te aspiciam?
Se vorrai
saremo uniti per sempre
amici per sempre
e tornerò da te
dovessi vagare come un disperato.
Per Via Giovecca
o per Piazza Ariostea
ritornerò.
Ritornerò.

Vento_del_Sud 29-10-2007 15:51

Prima che inizi a dare la stura alla mia raccolta personale, beccatevi questa poesia di Prévert, la trovo semplicemente struggente...

Le foglie morte

Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi
i giorni felici del nostro amore
Com'era più bella la vita
E com'era più bruciante il sole
Le foglie morte cadono a mucchi...
Vedi: non ho dimenticato
Le foglie morte cadono a mucchi
come i ricordi, e i rimpianti
e il vento del nord porta via tutto
nella più fredda notte che dimentica
Vedi: non ho dimenticato
la canzone che mi cantavi

È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
e io ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi

Le foglie morte cadono a mucchi
e come loro i ricordi, i rimpianti
Ma il mio fedele e silenzioso amore
sorride ancora, dice grazie alla vita
Ti amavo tanto, eri così bella
Come potrei dimenticarti

Com'era più bella la vita
e com'era più bruciante il sole
Eri la mia più dolce amica...
Ma non ho ormai che rimpianti
E la canzone che tu cantavi
la sentirò per sempre

È una canzone che ci somiglia
Tu che mi amavi
io che ti amavo
E vivevamo, noi due, insieme
tu che mi amavi
io che ti amavo
Ma la vita separa chi si ama
piano piano
senza nessun rumore
e il mare cancella sulla sabbia
i passi degli amanti divisi.

Lyra 29-10-2007 16:01

Quote:

Originariamente inviata da Pride3
FERRARA


Quando ego te aspiciam?


Orazio!! 8O

Pride, com'è che ti viene in mente di fare 'ste citazioni?Sono letali per una liceale! 8O

Pride4 29-10-2007 16:38

Quote:

Originariamente inviata da Lyra
Quote:

Originariamente inviata da Pride3
FERRARA


Quando ego te aspiciam?


Orazio!! 8O

Pride, com'è che ti viene in mente di fare 'ste citazioni?Sono letali per una liceale! 8O

Sì,Orazio...ma l'ho preso da "Il rosso e il nero" di Stendhal.La poesia originale non l'ho mai letta.

Endless_solitude 29-10-2007 18:24

alcol - dio dello sconforto

rum scende giù
scende giù
caldo..
come un bacio alla gola
la mente si fonde
con un ebriante carezza
verso l'esterno

seduto a quel tavolo io osservo il tutto
come se fossi un felice fantasma
in una felice vacanza sulla terra

birra scende giù dalla gola
e dopo che e scesa
un rutto ti farà
riassaporare il buon gusto
un gusto che ti mangia il cervello
e ne vuoi sempre più
niente piu ti interessa
la birra bionda il tuo dio
il tuo amore
che tu vuoi sempre più

e poi c'è il whisky
lui e forte e sballa di più
ma chi non lo vuole?
in una giornata triste
e quel che ci vuole!!!
per non sentire la pioggia fredda corroderti le ossa
per sentire che sei al sicuro finchè questo liquido
ti protegge dalla ragione e ti tiene sù
bevi bevi
poi arriva il vomito e il mal di testa
poi dormirai
e ti sveglierai
e alla prossima ancora farai festa!
anche da solo farai festa!

Jes 04-11-2007 19:22

Quote:

Originariamente inviata da cristina
IL PASSATO ......UN TEMPO MORTO?

Erano baci di fumo....
confusi da troppe tue parole...
dove scivolavano i miei tentativi di parlare.
Forse due attori che recitavano la loro vita....
mi sei mancato così tanto
da far finta che non esisti...
o forse
mi sei mancato,
perchè
ti ho solamente inventato...
e allora non mi manchi...
Erano finti fuochi d'artificio,
solitudini bugiarde.
Che importanza può avere ormai?
le tue labbra ...
mi hanno lasciato il sapore del vuoto e delle incertezze,.
Anche se cerco di ricordarle esse svaniscono.
Per questo gioco di maschere incerte...
parole che scivolano in altre parole
giorni che sbiadiscono le date e i ricordi..
persino il viso si confonde con la nebbia della dimenticanza,
in questo vuoto fatto di finti desideri
stereotipie di fasulle ambizioni...
io resto ormai indifferente....
In fondo la vita di ognuno si consuma oltre la porta che si chiude alle spalle , e con parecchie mandate!
Addio caro passato,
Sia benvenuto il mio presente :-)
(cristina)


questa poesia mi ricorda molte cose.. sembra un pò la mia situazione.. grande cri che mi fai emozionare sempre con le tue parole

knulp 05-11-2007 23:05

la notte è trascorsa

c'è stata una civetta

e poi la pioggia

questo mal di testa che continua...

la mattina,quando esco

non uscivo da quattro giorni

guardo la strada umida e il cielo grigio

mi piace

eppure tutto sta svanendo

dovevi godertela

passeggiate,film,meditazioni,scrivere poesie

qualche ragazza da prendere in giro

l'aria dell'autunno che ti provocava felici tristezze

invece niente

solo studio,aggiornamenti,ossessione del futuro

e Blake dove è andato a finire?

le lacrime cadono

ma sono immaginarie

e poi stasera verso le dieci

ancora la pioggia

guardo dalla finestra

quella parte di strada non è bagnata

no,è solo un riflesso delle luci delle case

non passa nessuno

silenzio e stasi

per farmi passare il mal di testa

a mezzogiorno ho dovuto bere

solo

due bicchieri di vino e mezza bottiglia di whisky da discount

sono stato felice

poi le solite cose,lo studio bla bla bla

volevo andarmene in macchina

a guardare gli alberi lasciati al vento

sono rimasto qui,sempre qui

nessun progetto

poi adesso la poesia

una forma diversa dalla solita

la poesia che continua quando sembra che è finita

e cosa è la vita allora?

immerso in uno spirito dannunziano

io vivevo

frantumarsi di risa e sconvolgimento

mentre nel mondo sfilavano eccitanti

sogni e suoni

adesso cadono capelli

e cade ancora la pioggia

e fai l'amore con la morte

zitto,che ho sonno

Vento_del_Sud 06-11-2007 13:41

Lievi candele

Non può essere sempre buio

conosceremo forse l'alba

a piccoli tratti, senza fretta

Non avremo più paura dell'inverno

tireremo un sospiro di sollievo

pensando al feroce passato

Non si può essere uomini appieno

se prima non hai conosciuto

un fedele dolore

triste anelito di normalità

Lo capirai, prima o poi

e desidererai anche tu

che si fermino le macchine

e si accendano lievi candele

che ammutolisca la forte musica

e si sollevi il canto del cuore

che spariscano gli araldi del nuovo

e che si riscopra la vera semplicità

Quel giorno, chissà, sarà bello

come il sapore del vero amore

come la gioia della giovinezza

come la vita fedele

RagionierFantozzi 12-11-2007 22:42

Mi nascondo dietro quella maschera d'indifferenza per nascondere il mio dissidio interiore, la mia fragilità, il senso di solitudine che riemerge nei momenti vuoti, che mi accascia e sembra quasi una carezza che pian piano mi fa perdere i sensi trasportandomi nel Nirvana, sono felice in questo posto ci sono solo io e nessun altro, non c'è più odio, non c'è più invidia, non c'è più superbia ma la pace assoluta. Poi ritorno nel mondo reale e la solitudine diventa disperazione.........

rectius74 21-11-2007 15:59

Fermo
osservo ai piedi del mio letto
d'ospedale
un ricordo che vaga
tra bicchieri abbandonati
e provette sul comodino
mentre le rigide lenzuola
avvolgono un corpo
stremato
nell'attesa di un dono
che forse mai arriverà

E il negozio della vita
apre i battenti
dietro lucide vetrine
espone gioie e felicità
non accetta danaro
non servono ricchezze o fortune
si paga solo con volontà e forza
e se si tenta di entrare
non si arriva neppure alla cassa
prima un commesso ti chiede
se hai ancora voglia di vivere
e , quando la risposta tarda a mancare ,
ti accompagna gentilmente all'uscita
con un sorriso sorpreso ed imbarazzato
per una risposta che mai a nessuno è mancata .

E vedi bambini festanti
indicare a fieri genitori
le speranze ed i sogni da acquistare
certi che si realizzeranno presto
possono spendere molto
hanno fondi illimitati
quelli a me finiti .

Esauriti .

E mentre senti il tintinnio delle porte
che si aprono alla vita
una piccola infermiera ti osserva
e ti dice :
" Sù , forza ,
non smettere mai di sperare
o sarai già morto
ancor prima di accorgetene"

Così non ti resta
che un rapido sguardo
ai letti vuoti accanto
che accompagnano la tua solitudine
mentre dietro le finestre
un timido bagliore
raccoglie il freddo del mattino
per donarti di nuovo
un giorno per illuderti

Jes 21-01-2008 20:21

LA TRISTEZZA è UN POZZO SENZA FONDO


C'è un vuoto nel cuore
oltre il quale non riesco a proiettare i miei occhi.]

Questa imprecazione privata dell'aria
non contiene lacrime nè malattie
solo una primavera, senza foglie
due belle labbra dalla poesia negata.

[C'è un vuoto nel corpo
oltre il quale non riesco a proiettare il mio animo]

Neanche un coltello può ferire un vento fermo
si rigenera ogni apatia nell'involucro assente di una crisalide che muore
prima di uscire dal guscio, prima di ricordarsi cos'è la luce.
Non sono ancora riuscita a immaginarlo.

[C'è un vuoto negli occhi
oltre il quale non riesco a proiettare il mio cuore]

L'urlo muto,
la Folle insultata,
una luna distorta,
un lupo castrato.
Ti domandavo solo lo sguardo di chi non sa capire ma
magari ascolta, solo quello che non ho da dire.
Hai chiuso gli occhi, te ne sei andato
mi è rimasto solo un silenzio inabituato ad esprimersi.

[C'è un vuoto nell'animo
oltre il quale non riesco a proiettare il mio corpo]

Non posso fare altro che ascoltarlo
o impedire che parli tacendo.
Qualsiasi evento, con ogni volontà
morirà una voglia di luce.
Una crisalide.

[C'è un vuoto negli occhi
oltre il quale non riesco a proiettare il mio cuore.]


HO TROVATO QUASTA POESIA SU INTERNET QUANDO L’HO LETTA MI è SEMBRATA SUBITO MIA

BluAstro 25-01-2008 22:13

Esistenze in sordina

Nelle loro stanze polverose
giunge attutita l'eco della vita,
il canto contagioso, la voce
delle strade, dei ragazzi ebbri di sole,
rumorosi nel torpore del mattino.

Un giorno nuovo per il mondo, luminoso
per chi vive nella luce
e ha negli occhi la spontanea leggerezza
dei fanciulli.

Ma loro, che la polvere e il silenzio
hanno avuto in sorte, come soli compagni
e testimoni, loro si lasciano esistere
debolmente, senza più neppur sperare
in futuri mutamenti della ruota.
Ormai vuoti - svuotati d'anima - spenti,
solo nel sonno trovano ristoro
alla loro stanchezza.

xanaxworship 26-01-2008 17:31

donna oggetto

in questo gioco
non sai piu chi e il piu furbo
chi e che abusa e chi e che subisce
conscia di essere un miraggio nel deserto per molti
come te c'è ne sono tante
ma bastano due secondi in più sui tuoi fianchi
per rapire e svegliare il maschio carnefice
con un mazzo di rose o con un pugno in pieno volto
tutti cercano la stessa cosa
con potenza o sottomissione
ogni uomo vuole solo che tu apra le coscie
non sai dire di piu , allenata per anni a uno sterile gioco
donna oggetto
studia ogni pagina del libro dell'amore
per capire in quali righe si e soffermato chi ti ama
il sesso la sola arma per farsi rispettare,
il desidero altrui l'unico modo per compiacersi
la bellezza estetica l'unico modo per sentirsi dire"sei meravigliosa"
il divertimento una droga a cui non si fa a meno
fino a che morte non vi separi.

bardamu 17-04-2008 12:19

...

cancellato2488 17-04-2008 14:38

vorrei metterne un paio mie, ma so' troppo timidone :P
nono...sinceramente su internet meno roba metto e meglio è per proteggere le mie "opere" (e perchè altrimenti mi ridereste dietro per i prossimi 28 anni :D)

dunque cito questa:

La verità è sempre quella,
la cattiveria degli uomini
che ti abbassa
e ti costruisce un santuario di odio
dietro la porta socchiusa.
Ma l'amore della povera gente
brilla più di una qualsiasi filosofia.
Un povero ti dà tutto
e non ti rinfaccia mai la tua vigliaccheria.

Alda Merini, da "Terra d'amore"

Le persone "povere" le preferisco :)

Jeanne 17-04-2008 14:50

http://img294.imageshack.us/img294/3797/sculturemy2.jpg

Jeanne 17-04-2008 14:57

Sold out

Redman 17-04-2008 18:41

"In questa primavera nascosta da petali ignorati
Un grappolo di sole ci avvolge e ricorda…
Che nel mio deserto
Vivevi come l’ultima rosa"

Redman 8)

xanaxworship 19-04-2008 19:01

spettro

invisibile fra i frammenti della realtà
che nessuno coglie, nessuno vede
una sofferenza muta che assorda chi la possiede
ormai perso per sempre...in un altra realtà
fra due mondi distanti, uniti dall'emotività
quello che c'è qui non e piu tuo
sento quel calore dimorando in quella casa
osservando dentro agli occhi delle persone...la loro vita
trovami mentre sto soffrendo
cercami mentre ti vengo incontro
siamo invisibili, persi tutti e due fra due realtà
incomunicabili
voglio sentire la tua fredda mano sulla schiena
voglio regalarmi la morte...e solo mia.ma e condivisa e rubata
un anima morta nell'ingiustizia , che non troverà pace
un fotogrammo perso nell infinito
una morte che ci ha donato ancora piu tormento.....

-------portati dentro il male come una malattia
stai in silenzio quando lui urla, quando le tue budella si torcono
fiamme sulle mie gote a solo leggere il suo nome
cosa devo fare?se non aspettare che questo fiume smetta di correre
ma mi sta trascinando sempre piu via, e ho paura di queste terre straniere
accetta il male, devia il tuo io verso le droghe psichiche negative
perditi nei meandri dell errore mentale, e non tornerai piu indietro
sarà dolore e pena, ma e la volontà che ti spinge
corrotta e resa cieca
accetalo, spingiti verso le tue paure
sii sempre piu ricettivo, affinchè capirai questo gioco maledetto
questa vita che maledici, la stai amando come non mai
da quando tutto questo ti sta penetrando piano piano come un bisturi
già sporco di sangue, il sangue di chi e andato già oltre-----------------------------------

--------------------------
trasformato in una maschera terribile
il male cresciuto oltre la pelle
dolore segnato orribilmente sulla pelle
le lacrime shifose da due occhi vuoti
scintillano su bruciature facciali
ma non danno conforto....
non più un uomo.ma una deformità carnale
ritagliata in un angolino di fredda pietà senza conforto
perfavore, nascondete il mio corpo
non lasciatemi ai suoi occhi, non lasciatemi alla luce del sole
ridonate grazia a un animo sconfitto e umiliato
distrutto con le propie mani, per assecondare la voglia di morire....
contorto in un sorriso dolce, che pare una maschera di odio
questo corpo mente sempre, o dice sempre la verità?quando potrò sconfiggerlo?
un sorriso macabro, che invece di dar gioia dà lacrime.
lasciatemi solo l'anima, e fatemi dimenticare.....

xanaxworship 20-04-2008 20:00

geloso

geloso....
geloso del tempo che ti ruba la giovinezza
del tempo che ti ruba la vita...
vorrei tu fossi eterna, vorrei tu fossi un angelo
una statua stupenda, che resterà nei secoli dei secoli...
immutata
non potrò vederti morire
non potrò vederti appassire in un letto
ti vedrò sempre come la prima volta
sempre cosi....l'eternità non ha inizio ne fine....
vorrei poter vegliare nella notte, lontano...
e nonostante tutto poter sentire il battito del tuo cuore, tendendo l'orecchio
geloso degli uccelli notturni che si poseranno alla tua finestra
geloso di chi guarda il tuo corpo, da un buco della serratura
le tenebre hanno accolto solo me, nel reame notturno dei sogni
e sarà sangue sparso, a chi ostacolerà il mio pensiero
che vola verso te.
ogni notte.

cancellato2968 27-11-2008 20:44

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

(P. Neruda)

dicono che non sia nemmeno di Neruda, ma di una donna brasiliana...

comunque parla della REALTà

aisljng 27-11-2008 21:24

Sempre assorto in me stesso e nel mio mondo
come in sonno tra gli uomini mi muovo.
Di chi m'urta col braccio non m'accorgo,
e se ogni cosa guardo acutamente
quasi sempre non vedo ciò che guardo.
Stizza mi prende contro chi mi toglie
a me stesso. Ogni voce m'importuna.
Amo solo la voce delle cose.
M'irrita tutto ciò che è necessario
e consueto, tutto ciò che è vita,
com'irrita il fuscello la lumaca
e com'essa in me stesso mi ritiro.

Ché la vita che basta agli altri uomini
non basterebbe a me.
E veramente
se un altro mondo non avessi, mio,
nel quale dalla vita rifugiarmi,
se oltre me miserie e le tristezze
e le necessità e le consuetudini
a me stesso non rimanessi io stesso,
oh come non esistere vorrei!
Ma un'impressione strana m'accompagna
sempre in ogni mio passo e mi conforta:
mi pare di passar come per caso
da questo mondo...

Sbarbaro, tratto da Pianissimo

piocca 27-11-2008 23:09

Gli uomini sono dei marinai
nel grande vascello del mondo.
Navigare è il loro mestiere,
unica, continua aspirazione.
Non sono geografi o cosmonauti:
la bussola è a bordo,

ma nessuno sa leggerla.

Essi non sanno dove stanno andando e
nemmeno se ne curano:
quello che importa è solcare i mari e
sentire le onde
infrangersi sulla poppa
del grande vascello….


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