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L'indizio che sareste diventati così.
Tornando indietro nel passato, trovate qualcosa che potete definire un indizio del vostro futuro da emarginati sociofobici introversi ecc? Io si: quando ero piccolo facevo amavo sempre parlare da solo in bagno facendo finta di proseguire una storia in cui delle miniature con cui giocavo in camera combattevano tra loro su un'isola virtuale/dimensionale che in realtá era il letto di mia madre. I vari letti della casa erano isole diverse collegate da teletrasporti. Il letto di mia madre, una trapunta blu, era una isola ghiacciata e ogni isola aveva un Signore o padrone. Inoltre c'era lo spazio esterno costituito dal mio cortile in cui si svolgevano altri eventi paralleli alla storia narrata e di tanto in tanto i protagonisti delle isole visitavano questi luoghi. Generalmente la storia era strutturata su quella di Dragon Ball. Ho passato anni a fare questo gioco solitario e ho passato anni a immaginare, a stare da solo, a pensare di vivere questa seconda realtá illusoria. Questo secondo me è l'indizio più importante che ho perchè delinea esattamente la mia totale chiusura nel mio mondo mentale. È l'espressione della mia introversione.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
quando ero piccolo e avevo pochissimi amichetti che oltretutto spesso non volevo vedere perchè mi vergognavo
ero timidissimo, amavo giocare e stare da solo, mi creavo mondi immaginari e avventure, quasi come te Christopher... già a 3-4 anni era ben chiaro il mio futuro :miodio: poi la certezza è arrivata alle elementari, dove sono iniziate le prese in giro e l'emarginazione... |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
Recentemente ho visto una foto su fb di un mio ex compagno di classe,all asilo...ero l unico in braccio alla maestra :mrgreen:
ovviamente non sono stato manco taggato :mrgreen: |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
Mi ricordo molto poco di quando ero piccolo , comunque ho sempre avuto problemi a socializzare ma leggeri mi pare , sono peggiorati durante l'adolescenza.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Da quando ho memoria, soffro di onicofagia, un doc che mi porta a rosicchiar unghie e cuticole.
Secondo molte interpretazioni è segno di un disagio interiore che quindi deve aver le radici chissà dove. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Mi è rimasta solo un'unghia che paga per tutte le altre. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Ora per vari motivi sono più estro che intro, ma questa caratteristica l'ho mantenuta, o meglio l'ho sviluppata ed elaborata. Continuo a vivere esistenze parallele, anche quando mi sto divertendo e non ho nessun problema. La mia ragazza è al corrente di questo mio mondo, e ce l'ho trascinata dentro. Tutti i giorni, via sms, ci scriviamo ciò che fanno i personaggi di questo mondo parallelo, alcuni dei quali sono autobiografici. La sera o io o lei trascriviamo gli SMS della giornata. Siamo arrivati a 900 pagine di questa saga, suddivise in tre stagioni (la terza, la presente, sta per finire, a maggio inizierà la quarta). Speriamo un giorno di pubblicare questo malloppo, sarebbe interessante. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
Ho dei ricordi di me all'asilo che gioco da solo.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Ma scusa se sei figlio unico è logico che il tempo che passavi a giocare in casa lo passassi da solo e facendoti questi pipponi mentali. Io avendo un fratello spesso giocavo con lui, ma il più delle volte anche io mi immaginavo mondi paralleli, disegnavo e scrivevo storie, mi chiudevo in camera a giocare a barbie per ore. Un bambino più che far questo non può far molto, non lo vedo tanto come un indizio :pensando:
All'asilo io giocavo sempre con gli altri bambini, ero molto socievole da piccola quindi non ho mai avuto nessun indizio particolare in età infantile. La faccenda si è manifestata più avanti con la preadolescenza quindi non saprei :nonso: |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
io da piccino avevo l'amico immaginario si chiamava "Botte" :miodio: XD
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Da bambino non posso ricordare com'ero obiettivamente, ma mia madre dice che sono sempre stato un bambino schivo e tranquillo, molto incline a giocare da solo. Un'abitudine che si è ripetuta negli anni a venire, sono cambiati solo i "giochi".
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Quando ero bambino ero un rompicoglioni estroverso che non stavo zitto un momento, eppure era giá molto insicuro di me. Poi con l'adolescenza sono diventato anche timido.
Pur avendo un sacco di amici, pur stando in giro a cazzeggiare con loro dal mattno alla sera sentivo giá un malessere di fondo, una specie di barriera tra me e gli altri. Avevo una fottuta paura della solitudine. Eccomi qua sette anni dopo...:( |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
Mi allontanavo sempre dagli altri bambini e li guardavo da lontano invece di giocarci insieme. Amavo stare nel verde a giocare con i miei giochi preferiti.
C'è una ripresa di quando avevo due anni, a una festa dentro casa con tanta gente, e si vede benissimo che tendevo a chiudermi e a nascondermi dagli altri. Poi nelle foto della scuola materna ho sempre lo sguardo perso, infatti pensavano che fossi autistica, perché neanche rispondevo quando mi chiamavano. In realtà quello che 'avevo' si chiama "mutismo selettivo", che secondo me non è un disturbo ma una conseguenza. Ah, e un'altra cosa, per quelli che leggono e si sentono migliori e fortunati per non avere un determinato passato o presente: siete più sfigati voi a leggere, e non capite un cazzo della vita per sentirvi migliori per certe cose. Mi sono rotta il cazzo della gente che mi ha giudicato anormale, soltanto sapere che loro esistono mi arreca un fastidio allucinante, li manderei al macello, sì ok poteva andare peggio in questo paesino di merda in cui abito, però certe cose proprio non le reggo. E' colpa mia che non ho saputo impormi e ancora non ho capito come ci si comporta, forever alien. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
Tra tutti i vari personaggi immaginari di cui mi ero circondato ce n'era uno in particolare, che era il mio animale domestico immaginario. Era un bufalo d'acqua (quelli che si usano per fare la mozzarella, per intenderci) di nome Willie.
Eh sì, ero peculiare anche nella scelta degli animali domestici XD Così, quando ero a scuola e la lezione era noiosa (io non sono praticamente mai andato all'asilo per motivi di salute e ho passato la prima infanzia a casa, a leggere e guardare documentari, per cui sono arrivato a scuola già molto avanti rispetto ai mie compagni) io mi immaginavo di essere con questo animale in giro per i prati e i boschi, e lui mi difendeva da lupi, cinghiali eccetera. Aveva una curiosa caratteristica: si rigenerava. Quando avevo voglia di una bella bistecca gli staccavo due costolette e me le facevo in padella, poi ricrescevano. Ho fatto un disegno di me bambino che porta a spasso Willie alla cavezza in una strada di campagna. L'ho messo sulla copertina di un CD che contiene 12 canzoni, la colonna sonora dei momenti più significativi della mia vita, e che ho regalato alle ragazze "serie" che ho avuto. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
Oh ma ora che ci penso l'indizio ci sta. Alle elementari già cominciai a diventare una merda asociale. Odiavo profondamente i giochi di gruppo e alle feste di compleanno me ne stavo brava a fare da tappezzeria piuttosto che partecipare. Il gioco delle sedie, o della scopa o che dir si voglia era il peggio del peggio perchè subentrava anche l'ansia da prestazione visto che spesso e volentieri col fatto che c'ho sempre avuto la testa perennemente a puttane la prima che rimaneva fuori ero sempre io e per essere eliminata dopo un turno tanto valeva non mettermi proprio in gioco :sisi:
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Tra l'altro non mi sono mai saputa adeguare alle convenzioni sociali, ho sempre fatto tutto di testa mia e questo non faceva che allontanare gli altri...non potevo soffrire le regole...
Ero anche un sacco bulla alla fine, mi ricordo di diversi sporadici episodi in cui esplodeva il mio odio verso individui che ritenevo stupidi o deboli e che menavo senza pietà. Mi pento ancora oggi di aver fatto certe cose :miodio: |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Interessante questa discussione :bene:
Ci ho riflettuto tante volte sull'origine dei miei problemi, sicuramente c'è sempre stata una predisposizione all'introspezione e all'isolamento, da piccolo mi piaceva giocare da solo ed inventarmi storie cosa che molti bambini trovavano noiosa. Poi ci sono state alcune vicende dolorose che hanno accentuanto questi tratti del carattere facendoli diventare dominanti. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
Comunque sì: i segnali erano che tendevo a stare molto bene anche da solo, fantasticavo e sognavo ad occhi aperti immaginando mondi e situazioni meravigliosi, isolandomi e ignorando al realtà come se non ci fosse :miodio:
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Attualmente sono in una fase assai negativa, eppure nel mio caso da piccolo i segnali presagivano ancora peggio...
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Mah direi di no...non individuo nessun punto di cambiamento... tutta la vita mi ha portato e mi porta inevitabilmente ad essere così come sono. Non mi pongo proprio l'idea che "avrei potuto essere diverso"... non esiste per me. Tutto ciò che è successo era inevitabile che succedesse.
Non vedo possibilità di evoluzioni diverse della storia. C'è solo quello che è stato e non poteva esserci altro. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
Alle elementari solo raramente andavo a feste di compagni (credo mi sia capitato 2-3 volte) e le mie feste di compleanno mi creavano sempre imbarazzo. Ho passato un anno o due davanti alla televisione, ore e ore ogni giorno a guardare cartoni animati e documentari sulla natura…
Però non mi dispiaceva andare fuori, solo che mancavano le occasioni. Ma sicuramente non solo per questo la mia vita è andata così. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Vediamo... alle elementari preferivo stare rannicchiata seduta su un'aiuola a far "torte" con la terra e le candeline eran dei legnetti (mi piaceva anche scortecciare i legnetti e farli diventar bianchi) e far finta che fosse il mio compleanno e di avere tanti amici che mi volessero bene... già da lì... quando qualche coetanea cercava di coinvolgermi a giocare con lei un po' ci riusciva, poi ci imbattevamo in bambine più grandi che mi avevano preso di mira e allora per non tirar in mezzo anche lei, tornavo a dedicarmi alla pasticceria... Poi mi son trasferita e la quinta elementare l'ho passata in una classe che aveva un odio atavico nei miei riguardi (insegnanti compresi) non ho mai capito perchè, io cercavo di essere gentile, benchè non venissi da una situazione familiare/economica facile, ma sembrava che tutti sentissero qualcosa del tipo "tu non sei come noi", una diversità che alla fine ho distinto chiaramente anch'io e che mi porto dietro da sempre... Una cosa che ricordo distintamente della quinta elementare è l'ora di ginnastica con palla prigioniera, IO ODIO PALLA PRIGIONIERA erano momenti di terrore assoluto (e non esagero) quasi sempre restavo per ultima (son sempre stata abbastanza agile) schivavo la palla, non la prendevo mai perchè con le cannonate che tiravano avevo una paura del diavolo, con i "compagni di squadra" nella prigione che mi urlavano di prendere la cazzo di palla e passargliela, ect... alla fine la paura mi faceva perder concentrazione e mi beccavano XD e se perdevamo la colpa era tutta mia XD |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
leggendo questo thread in cui molti parlano di mondi immaginari creati da bambini (imputandoli all'inizio della fobia )mi viene spontanea una domanda: ma quelli che ora sono normaloni quando erano bambini non facevano di questi sogni ad occhi aperti? voglio dire sono sintomi di qualche disagio o possono rappresentare la normalità nei bambini?
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Insomma quando la fantasia prevarica la realtà, può esser sintomo di disagio... |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
io ho capito che non ero tanto normale quando da ragazzino, magari si passeggiava su un marciapiede in tre. Ma siccome non sempre sono larghi i marciapiedi gli altri due rimanevano in due a parlare e io stavo sempre dietro, perchè non avevo niente da dire. Quando il marciapiede si allargava mi riposizionavo parallelo agli altri due, ma per poco perchè quando si incrociava qualcuno o un palo, mi dovevo scansare sempre io, tornavo indietro e gli altri due continuavano a parlare
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
Io ho sempre avuto paura degli altri, da quando ho memoria :unsure:
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
1:I miei genitori fino ai 18 anni non mi lasciavano fare nulla
2:bullismo alle medie Quando sarei dovuto/ero pronto per guarire ci si è messa la sfiga e ho avuto ricadute a causa della separazione dei miei con conseguente crisi fininziaria che mi ha fatto letteramente impazzire per anni(la separazione alla fine è ricaduta all'80% sulle mie spalle e sulle mie speranze di poter combinare qualcosa economicamente)....aggiungiamoci la crisi economica e la frittata è fatta.In pratica fino ai 20 anni ero messo malissimo e anche se avevo le opportunità di combinare qualcosa,non riuscivo a fare niente a causa del mio carattere,poi piano piano sono guarito ma le vicende suddette hanno fatto si che nonostante il miglioramento la mia vita fosse una merda e non sapevo dove andare a parare,ma ora basta,devo fare scelte rischiose,non sopporto più stare in balia degli eventi. |
Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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Re: L'indizio che sareste diventati così.
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