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barclay 12-03-2013 08:50

Autoghettizzazione
 
Non vi sentite mai ghettizzati? Non vi stancate mai di cercare sempre le eccezioni, quelle pochissime persone che vi accettano per quello che siete? Non avete mai l'impressione di partecipare ad una gara in cui qualcuno sposta sistematicamente il traguardo? Non avete mai la tentazione di sedervi a lato di questa strada immaginaria ad aspettare la morte, di urlare «BASTAAA! SONO STANCO! VOGLIO SMETTERE DI SOFFRIRE!» :piangere:

Inosservato 12-03-2013 09:07

Re: Autoghettizzazione
 
non cerco persone, tendenzialmente le evito :pensando:
non so se sia definibile come autoghettizzazione , comunque mi piace :applauso: perchè è una cosa che dipende da me e non da altri, questo mi porta a credere che un domani se cambiassi idea o carattere potrei uscire dal ghetto http://emoticonforum.altervista.org/...e/sieno/22.gif

barclay 12-03-2013 10:20

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 1020189)
questo mi porta a credere che un domani se cambiassi idea o carattere potrei uscire dal ghetto http://emoticonforum.altervista.org/...e/sieno/22.gif

Lo pensavo anch'io una volta, ora continua a tornarmi in mente questa frase di Basaglia… :piangere:
Quote:

E’ in questa relazione che la malattia può essere affrontata nella sua duplice faccia reale e sociale, prendendo in causa – assieme ai sintomi e alle manifestazioni morbose – i pregiudizi, le paure, le diffidenze che ancora la circondano e la alimentano; nonché le difficoltà sociali che ne impediscono la riabilitazione a certi ben specifici livelli.

ciarliera 12-03-2013 10:58

Re: Autoghettizzazione
 
Sì credo proprio che questo termine si adatti bene alla mia condizione... anch'io mi autoghettizzo.
Ma in effetti mi rendo conto che quello che mi distingue da un evitante è proprio il fatto che questa autoghettizzazione non mi pesa affatto, anzi la vedo come unica via possibile per avere un minimo di serenità.
In passato, ma anche adesso, devo dire che ci sono state delle persone che hanno fatto tentativi per avvicinarsi a me: colleghe che mi proponevano di uscire, mi telefonavano anche abbastanza spesso. Ma io ho fatto di tutto per allontanarle, e l'ho fatto consapevolmente.
Anche nell'ultimo mese ci sono stati ben due tentavi da parte di due persone diverse: un'ex amica che è venuta spesso a trovarmi e che cerca di telefonarmi tutte le domenica, e una vicina di casa che è passata a salutarmi e mi ha chiesto di uscire con lei qualche volta.
Ovviamente spazzerò via anche la loro presenza dalla mia vita. Può darsi anche che mi ci troverei bene a frequentarle, ma questo ormai è per me un modus operandi sociale ben consolidato nella mia personalità, che difficilmente potrei sradicare, e non mi interesserebbe neppure farlo perchè so che questa è la cosa giusta per me.

varykino 12-03-2013 12:19

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1020186)
Non vi sentite mai ghettizzati? Non vi stancate mai di cercare sempre le eccezioni, quelle pochissime persone che vi accettano per quello che siete? Non avete mai l'impressione di partecipare ad una gara in cui qualcuno sposta sistematicamente il traguardo? Non avete mai la tentazione di sedervi a lato di questa strada immaginaria ad aspettare la morte, di urlare «BASTAAA! SONO STANCO! VOGLIO SMETTERE DI SOFFRIRE!» :piangere:

questo perchè ancora ti aspetti qualcosa dagli altri

Manes. 12-03-2013 12:42

Re: Autoghettizzazione
 
Nessuno mi può accettare per quello che sono perché non sono normale e non valgo nulla. Non è mancanza di autostima la mia, è accettazione della verità. Io potrei alzarmi tutti i giorni e dire "Io valgo" ma sarebbe come per un povero alzarsi la mattina e dire "Sono ricco!". Non possiamo mentire a noi stessi. Qualcuno filosofeggerà dicendo "Bisogna cambiare, concentrarsi a modificare il proprio attegiamento in un percorso di miglioramento e bla bla bla..." (sono sicuro che il filosofo di turno è già in agguato). Io scempiaggini del genere non le dico, perché sono il primo che non posso cambiare. La cacca di cane sul marciapiede sarà sempre una cacca di cane, non diventerà mai un pasticcino al cioccolato (provare per credere :D). Però c'è un lieto fine a tutto questo, la morte.

barclay 12-03-2013 12:47

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 1020230)
questo perchè ancora ti aspetti qualcosa dagli altri

Non aspettarsi alcunché È AUTOGHETTIZZAZIONE :rolleyes:
La ghettizzazione è il convincere/costringere qualcuno a vivere entro certi confini, l'autoghettizzazione è il convincersi che si può vivere soltanto entro certi confini.

Blur 12-03-2013 12:47

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Manes. (Messaggio 1020232)
La cacca di cane sul marciapiede sarà sempre una cacca di cane

sbagliato...dalla cacca di cane potrebbero nascere dei fiori col tempo :ridacchiare:

razorback 12-03-2013 12:51

Re: Autoghettizzazione
 
Io mi sono stufato francamente,se a qualcuno non piaccio e mi piglia per il culo,lo sfascio di botte,basta fare cosi,sono stufo della gente stupida che non si fa i cazzi suoi,va bene cornuto ma pure mazziato no eh

berserk 12-03-2013 12:52

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Manes. (Messaggio 1020232)
Nessuno mi può accettare per quello che sono perché non sono normale e non valgo nulla. Non è mancanza di autostima la mia, è accettazione della verità. Io potrei alzarmi tutti i giorni e dire "Io valgo" ma sarebbe come per un povero alzarsi la mattina e dire "Sono ricco!". Non possiamo mentire a noi stessi. Qualcuno filosofeggerà dicendo "Bisogna cambiare, concentrarsi a modificare il proprio attegiamento in un percorso di miglioramento e bla bla bla..." (sono sicuro che il filosofo di turno è già in agguato). Io scempiaggini del genere non le dico, perché sono il primo che non posso cambiare. La cacca di cane sul marciapiede sarà sempre una cacca di cane, non diventerà mai un pasticcino al cioccolato (provare per credere :D). Però c'è un lieto fine a tutto questo, la morte.


Prendila come una benevola provocazione,please,ma non credi che ci sia un autoesaltazione,rovesciata di segno,nella tua affermazione?! Insomma,pretendere di conoscere la verità è come fare un tuffo nel 1600 o ancora prima,la verità non è data né scontata,si passa attraverso gli errori e le schiavitù della vita per giungere a quella;non vivere(come noi facciamo)ci preclude ogni forma di verità necessaria e ,a mio parere,ci castiga ad una menzogna perpetua.

Scusami,se sembro uno di quei filosofi del caxxo.

Xchénnpossoreg? 12-03-2013 12:55

Re: Autoghettizzazione
 
Ciao Barclay :) .

Secondo me tutti quanti ci autoghetizziamo un po', estroversoni compresi.
Ogni persona al mondo pensa di essere speciale e complicata.
Ogni persona cerca qualcuno che possa capirla veramente.

E forse speciali e complicati lo siamo tutti per davvero.

E' una ricerca a volte sfiancante, soprattutto quando non si riesce ad entrare in sintonia con gli altri.
Peggio ancora quando si crede di aver trovato un legame speciale ed invece i percorsi della vita fanno capire che la tua è solo un'errata valutazione.

Però non ci sono motivi validi per mollare.

Per quanto speciali non siamo unici al mondo.

C'è gente simile a noi, ci sono possibili amici e amiche ovunque.
Probabilmente c'è anche qualche partner,.. ma guarda un po' :D .

E non dimentichiamoci delle persone che forse non ci assomigliano ma potrebbero comunque farci un pochino di compagnia per una parte del viaggio.

Del resto non dobbiamo stringere chissà quali rapporti con tutti.

Ora sei stanco ed è comprensibile ma prova a guardare le cose da un altro punto di vista.
E se proprio non ci riesci cerca di fare qualcosa che piace a te.. indipendentemente dalla gente.
Non concedere al mondo la possibilità di farti star male.

Manes. 12-03-2013 13:03

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da berserk (Messaggio 1020237)
Prendila come una benevola provocazione,please,ma non credi che ci sia un autoesaltazione,rovesciata di segno,nella tua affermazione?! Insomma,pretendere di conoscere la verità è come fare un tuffo nel 1600 o ancora prima,la verità non è data né scontata,si passa attraverso gli errori e le schiavitù della vita per giungere a quella;non vivere(come noi facciamo)ci preclude ogni forma di verità necessaria e ,a mio parere,ci castiga ad una menzogna perpetua.

Scusami,se sembro uno di quei filosofi del caxxo.

berserk, io non me la prendo mai se un'altra persona, pur criticando le mie affermazioni, instaura un dialogo. Ovviamente io parlavo della mia verità, non della verità assoluta (che io non conosco), io sono di non essere normale e so quanto vorrei essere normale ed "integrato" nel mondo. L'uomo è un animale sociale, la ghettizzazione che ci viene fatta (per usare il termine di barclay) è un segno che qualcosa non va. Tranquillo, non mi riferivo a te come filosofo, parlo di quelli che scrivono frasi accademiche, tipo tesi di laurea, ma vuote di pregnanza semantica (ecco, mi hai fatto fare il filosofo pure a me :ridacchiare:)

varykino 12-03-2013 13:11

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1020234)
Non aspettarsi alcunché È AUTOGHETTIZZAZIONE :rolleyes:
La ghettizzazione è il convincere/costringere qualcuno a vivere entro certi confini, l'autoghettizzazione è il convincersi che si può vivere soltanto entro certi confini.

ma se nn ti aspetti nulla nn puoi soffrire , l obbiettivo è non soffrire no?

berserk 12-03-2013 13:12

Re: Autoghettizzazione
 
@Manes a queste conclusioni ci sei arrivato passando per la vita?

Manes. 12-03-2013 13:29

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da berserk (Messaggio 1020248)
@Manes a queste conclusioni ci sei arrivato passando per la vita?

Sì, berserk.
Tutto ciò che dico di me stesso è vero, se vuoi credermi.

muttley 12-03-2013 13:39

Re: Autoghettizzazione
 
Manes sei un cattivo maestro, un profeta di sventura e in più confondi fenomeno con noumeno

barclay 12-03-2013 13:47

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Xchénnpossoreg? (Messaggio 1020238)
Secondo me tutti quanti ci autoghetizziamo un po', estroversoni compresi

Qui sta il punto: i "normali" si comportano come se loro potessero andare ovunque e fare ogni cosa, senza alcun limite; ogni tanto “sbattono contro un muro” e ci stanno male, questo è indiscutibile, ma sembra che vivano comunque in "territori" assai vasti :(
Quote:

Originariamente inviata da varykino (Messaggio 1020247)
ma se nn ti aspetti nulla nn puoi soffrire , l obbiettivo è non soffrire no?

Questo ragionamento ha un ché di buddista ed io il buddismo non l'ho mai capito fino in fondo :blink:

barclay 12-03-2013 13:54

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1020257)
Manes sei un cattivo maestro, un profeta di sventura e in più confondi fenomeno con noumeno

E tu sei una sorta di sibilla :lingua:

Manes. 12-03-2013 13:55

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1020257)
Manes sei un cattivo maestro, un profeta di sventura e in più confondi fenomeno con noumeno

I complimenti fanno sempre piacere... quindi per te dico stupidaggini. Spero solo che i miei interventi non abbiano offeso l'autore del topic, non volevo essere "negativo", solo realista. Saluti dal profeta di sventura :ciao:

Baloordo 12-03-2013 14:02

Re: Autoghettizzazione
 
Sono abbastanza orgoglioso di me stesso, per cui no: se nessuno vuole stare dalla mia parte significa che nessuno merita la mia attenzione.

Marco Russo 12-03-2013 14:04

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1020186)
Non vi sentite mai ghettizzati? Non vi stancate mai di cercare sempre le eccezioni, quelle pochissime persone che vi accettano per quello che siete? Non avete mai l'impressione di partecipare ad una gara in cui qualcuno sposta sistematicamente il traguardo? Non avete mai la tentazione di sedervi a lato di questa strada immaginaria ad aspettare la morte, di urlare «BASTAAA! SONO STANCO! VOGLIO SMETTERE DI SOFFRIRE!» :piangere:

mi è capitato, quando ero più piccolo, adesso realizzo che era solo una mia distorsione. Mi vennero offerte a più riprese occasioni per socializzare e per integrarmi, occasioni invero difficili da cogliere, ma che di mio non ero in grado per farle.
Ci vedevo sempre offese, minacce, modalità subdole per schernirmi, e non riuscivo a sentirmi apprezzato.
me ne sono sempre tirato fuori, e il risultato qual'è stato? Che mi ritrovo a ventordici anni a cercare di recuperare il tempo perduto, e soprattutto le abilità sociali mai sviluppate allora.
Da allora parto dal presupposto che le persone che mi circondano facciano tendenzialmente la cosa giusta, e se non li conosco abbastanza e fanno qualcosa che mi offende, spaventa o stranisce, sono io che non li ho ancora compresi, non ho compreso una loro modalità interattiva, e devo frequentarli per assimilare anche quel pezzo del puzzle.
Così facendo ho recuperato parecchi pezzi, certo il quadro complessivo è ancora ben lungi dal completamento, ma penso di iniziare a capire un po' come funzionano le cose, e riesco ultimamente anche a discernere tra i comportamenti normali altrui che io non ho ancora affinato, e i comportamenti bizzarri altrui dai quali tenermi a debita distanza (il rischio infatti è di assimilare caratteristiche altrui prendendole per consuetudinarie quando poi invece tali non sono affatto, ma semplicemente l'espressione di un'individualità con cui si è venuti a contatto).

muttley 12-03-2013 14:13

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Manes. (Messaggio 1020268)
I complimenti fanno sempre piacere... quindi per te dico stupidaggini. Spero solo che i miei interventi non abbiano offeso l'autore del topic, non volevo essere "negativo", solo realista. Saluti dal profeta di sventura :ciao:

Sei il Tony Negri del forum :D
Il tuo errore consiste secondo me nel considerare il tuo stato emotivo attuale come una condizione materiale inconfutabile e irremovibile. Il parallelo da te espresso tra il povero che dice a se stesso di essere ricco e la persona con un certo tipo di carattere che dice a se stessa di essere diversa da ciò che sente di essere, non regge perché nel primo caso metti in gioco una situazione fattuale, concreta, materialmente inoppugnabile (ricchezza e povertà si possono valutare in base a parametri variabili, ma è ovvio che sono categorie attinenti alla sfera della realtà fenomenica e tangibile), mentre nel secondo caso metti in gioco una cosa evanescente come il carattere, il quale è appunto frutto dell'autopercezione ed è quindi sprovvisto di una natura oggettiva e fattuale.

distillato 12-03-2013 14:29

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da ciarliera (Messaggio 1020214)
Sì credo proprio che questo termine si adatti bene alla mia condizione... anch'io mi autoghettizzo.
Ma in effetti mi rendo conto che quello che mi distingue da un evitante è proprio il fatto che questa autoghettizzazione non mi pesa affatto, anzi la vedo come unica via possibile per avere un minimo di serenità.
In passato, ma anche adesso, devo dire che ci sono state delle persone che hanno fatto tentativi per avvicinarsi a me: colleghe che mi proponevano di uscire, mi telefonavano anche abbastanza spesso. Ma io ho fatto di tutto per allontanarle, e l'ho fatto consapevolmente.
Anche nell'ultimo mese ci sono stati ben due tentavi da parte di due persone diverse: un'ex amica che è venuta spesso a trovarmi e che cerca di telefonarmi tutte le domenica, e una vicina di casa che è passata a salutarmi e mi ha chiesto di uscire con lei qualche volta.
Ovviamente spazzerò via anche la loro presenza dalla mia vita. Può darsi anche che mi ci troverei bene a frequentarle, ma questo ormai è per me un modus operandi sociale ben consolidato nella mia personalità, che difficilmente potrei sradicare, e non mi interesserebbe neppure farlo perchè so che questa è la cosa giusta per me.

ma perché? nn sei socialmente impedita perché ci sono persone che ti avvicinano e con cui parli, ma sei sicura di volerti allontanare ed isolarti così tanto? se nn ti apri sarà difficilissimo fare tante cose della vita, potrai permetterti solamente di fare quelle poche della solita tua routin e tu questo lo vuoi? vuoi limitarti così tanto?

Manes. 12-03-2013 14:31

Re: Autoghettizzazione
 
muttley io non ho mai parlato di "stato emotivo attuale" oppure di "carattere", queste parole le hai tirate fuoti tu. Io ho solo detto che IO non sono normale, senza giudicare nessuno. Oggi mi sento di umore tranquillo e penso di avere un bel carattere allegro e simpatico, eppure so di non essere normale. Il carattere non c'entra. A me piace il mio carattere. Io non sono normale perché non riesco a fare le cose normali delle persone normali (non è una cosa che si può spiegare, soprattutto ai "normali"). Non pretendo che tu capisca, probabilmente sei normale. E se pensi che io mi diverta a dire certe cose hai proprio capito male. Poi pensa quello che vuoi, divertiti ad affibbiarmi nomignoli se la cosa ti fa passare il tempo. Ripeto oggi sto tranquillo (non penso al suicidio da ben 3 giorni), quindi sto scrivendo tutto tranquillamente, senza rancori.

muttley 12-03-2013 14:44

Re: Autoghettizzazione
 
In effetti è difficile capire se ti esprimi in codesta maniera: sei per caso affetto da limitazioni fisiche o handicap vari? Ti sei sottoposto a test specifici che hanno attestato un tuo deficit cognitivo/intellettivo? In caso contrario non potrai negare che tutto il tuo sentire abbia a che fare con una condizione prettamente emotiva. Il tuo errore consiste nell'oggettivizzare il soggettivo.

Xchénnpossoreg? 12-03-2013 14:54

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1020263)
Qui sta il punto: i "normali" si comportano come se loro potessero andare ovunque e fare ogni cosa, senza alcun limite; ogni tanto “sbattono contro un muro” e ci stanno male, questo è indiscutibile, ma sembra che vivano comunque in "territori" assai vasti :(

Vero ma spesso questi territori non sono una gran bellezza.

Ho appena visto una foto di alcune mie ex compagne delle superiori.
Erano ad una cena con altre ragazze.
Una tavolata immensa, tutte in ghingheri.. vestite carine, trucco perfetto, sorriso delle grandi occasioni.

Ho provato tristezza per loro.
Sono diventato quello che mai avrebbero voluto essere.
Una la copia dell'altra.

Manes. 12-03-2013 15:18

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 1020298)
In effetti è difficile capire se ti esprimi in codesta maniera: sei per caso affetto da limitazioni fisiche o handicap vari? Ti sei sottoposto a test specifici che hanno attestato un tuo deficit cognitivo/intellettivo? In caso contrario non potrai negare che tutto il tuo sentire abbia a che fare con una condizione prettamente emotiva. Il tuo errore consiste nell'oggettivizzare il soggettivo.

muttley, cercherò di parlare semplice semplice, così capirai anche tu che usi parole difficili e ricercate come "codesta" e "oggettivizzare" perché sei bravo. Che accidenti c'entra il deficit cognitivo barra intellettivo? Ho detto forse che sono stupido o ritardato? No. Ho detto che non sono normale, e non l'ho detto piangendo e commiserandomi (non oggi almeno), l'ho detto come avrei detto "Ho gli occhi verdi", è un fatto. Se ti interessa approfondire leggi questo: http://www.fobiasociale.com/vorrei-e...ormale-28831/?
È un mio vecchio topic, aperto lo scorso anno, la condizione prettamente (bella questa parola, mi piace) emotiva non c'entra nulla. So che fa figo scrivere "forbito", però almeno attieniti alla realtà. Non aggiungo altro, potrei altrimenti risultare pleonastico ("ripetitivo" non era abbastanza figo :figo:). Ciao prof.

dintei166 12-03-2013 18:21

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1020186)
Non vi sentite mai ghettizzati? Non vi stancate mai di cercare sempre le eccezioni, quelle pochissime persone che vi accettano per quello che siete? Non avete mai l'impressione di partecipare ad una gara in cui qualcuno sposta sistematicamente il traguardo? Non avete mai la tentazione di sedervi a lato di questa strada immaginaria ad aspettare la morte, di urlare «BASTAAA! SONO STANCO! VOGLIO SMETTERE DI SOFFRIRE!» :piangere:

Sì, mi sono sentita ghettizzata. Ho smesso anche di cercare le eccezioni.
Finché un'eccezione non ha trovato me. :)

Marco Russo 12-03-2013 20:09

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Manes. (Messaggio 1020337)
muttley, cercherò di parlare semplice semplice, così capirai anche tu che usi parole difficili e ricercate come "codesta" e "oggettivizzare" perché sei bravo. Che accidenti c'entra il deficit cognitivo barra intellettivo? Ho detto forse che sono stupido o ritardato? No. Ho detto che non sono normale, e non l'ho detto piangendo e commiserandomi (non oggi almeno), l'ho detto come avrei detto "Ho gli occhi verdi", è un fatto. Se ti interessa approfondire leggi questo: http://www.fobiasociale.com/vorrei-e...ormale-28831/?
È un mio vecchio topic, aperto lo scorso anno, la condizione prettamente (bella questa parola, mi piace) emotiva non c'entra nulla. So che fa figo scrivere "forbito", però almeno attieniti alla realtà. Non aggiungo altro, potrei altrimenti risultare pleonastico ("ripetitivo" non era abbastanza figo :figo:). Ciao prof.

credo che muttley ti stia invitando a interpretare la tua attuale condizione di a-normalità come accessoriale, invece che caratterizzante. Non è normale essere a-normali (ma va?) e con questa tautologia ho voluto sottolineare come tu stesso hai realizzato la cosa. Nessuno qua dentro ha ricette semplici per togliere la "a" di troppo, ma il suggerimento muttleyiano lo trovo valido e l'ho usato io stesso ben prima di conoscerlo, mi sento pertanto di consigliartelo. Inizia vedendoti come una persona normale con una "a" di troppo, identifica cosa rappresenta quella "a" e lavora affinché questa condizione accessoriale cessi di opprimerti.

Oppure non fare nulla e continua così che vai bene...

Area Cronica 12-03-2013 20:12

Re: Autoghettizzazione
 
Sì mi sono impegnato intensamente per auto-ghettizzarmi e devo dire che ci sono riuscito molto bene... :(

cancellato8041 12-03-2013 20:16

Re: Autoghettizzazione
 
sì anche io ho questa tendenza ad autoghettizzarmi, ma dopotutto se ci si pensa è anche una legittima conseguenza di quello che si è subito da parte degli altri
dopo che ti abitui a ricevere solo merda è normale non fidarsi più degli altri, di conseguenza spesso si riesce (più o meno incosapevolmente) a rifiutare anche le occasioni di re-integro (e secondo me ne abbiamo più di quanto possiamo immaginare)

il problema è che così facendo così ci si danneggia ancora di più, bisogna combattere contro questo istinto

Tabula Rasa 12-03-2013 20:21

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1020186)
Non vi sentite mai ghettizzati? Non vi stancate mai di cercare sempre le eccezioni, quelle pochissime persone che vi accettano per quello che siete? Non avete mai l'impressione di partecipare ad una gara in cui qualcuno sposta sistematicamente il traguardo? Non avete mai la tentazione di sedervi a lato di questa strada immaginaria ad aspettare la morte, di urlare «BASTAAA! SONO STANCO! VOGLIO SMETTERE DI SOFFRIRE!» :piangere:

Ghettizzata non sò... nei ghetti ci son tante persone e io son sempre sola... percepisco la mia diversità (in senso brutto) rispetto a chi mi circonda, specie in uni (dove invece dovrebbe essere il contrario, avendola scelta io).
Io le eccezzioni non le cerco (a meno che non sia veramente satura di star sola) se le trovo bene, se no amen, però è dura :'(
Per le ultime due sì, assolutammente sì, perchè vedo constato e tocco con mano il fatto che per altri (che anche conosco) molte cose/risultati gli sian piovuti dal cielo, per me è tutto più difficile, sempre... chissà perchè? :(
Tuttavia bisogna cercare di lottare per ottenere almeno quel poco che ci spetta, io ho deciso così, poi boh...

ciarliera 12-03-2013 20:49

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da distillato (Messaggio 1020287)
ma perché? nn sei socialmente impedita perché ci sono persone che ti avvicinano e con cui parli, ma sei sicura di volerti allontanare ed isolarti così tanto? se nn ti apri sarà difficilissimo fare tante cose della vita, potrai permetterti solamente di fare quelle poche della solita tua routin e tu questo lo vuoi? vuoi limitarti così tanto?

a me infastidisce frequentare persone, se mi capita di uscire con qualcuno soffro, soffro anche nelle frequentazioni telefoniche, le vivo come costrizioni, come una violazione della mia intimità :/ so che non è normale, ma so anche che la cosa giusta per me è tenere lontana la gente e questo mi fa star tranquilla :nonso:

Manes. 12-03-2013 21:16

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 1020659)
credo che muttley ti stia invitando a interpretare la tua attuale condizione di a-normalità come accessoriale, invece che caratterizzante. Non è normale essere a-normali (ma va?) e con questa tautologia ho voluto sottolineare come tu stesso hai realizzato la cosa. Nessuno qua dentro ha ricette semplici per togliere la "a" di troppo, ma il suggerimento muttleyiano lo trovo valido e l'ho usato io stesso ben prima di conoscerlo, mi sento pertanto di consigliartelo. Inizia vedendoti come una persona normale con una "a" di troppo, identifica cosa rappresenta quella "a" e lavora affinché questa condizione accessoriale cessi di opprimerti.

Oppure non fare nulla e continua così che vai bene...

Grazie professore, avevo proprio bisogno di un mucchio di paroloni inutili. "Inizia a vederti normale con una "a" di troppo..." ma che significa? Fingo di essere normale? Fingo di essere come gli altri ben conscio che non lo sarò mai? Non mi rispondere a questo messaggio, tanto so che scriverai un'altra sfilza di teorie antropologiche inutili e parole che non esistono (tipo accessoriale, cioè che l'anormalità è un accessorio, come la cintura dei jeans?). Grazie comunque, risparmia il tuo lessico per qualcun altro. Essere normale ti ha reso insensibile mi sa, potevi evitare lo sfottò del "non fare nulla che vai bene..."

Marco Russo 12-03-2013 22:19

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da Manes. (Messaggio 1020728)
Grazie professore, avevo proprio bisogno di un mucchio di paroloni inutili. "Inizia a vederti normale con una "a" di troppo..." ma che significa? Fingo di essere normale? Fingo di essere come gli altri ben conscio che non lo sarò mai? Non mi rispondere a questo messaggio, tanto so che scriverai un'altra sfilza di teorie antropologiche inutili e parole che non esistono (tipo accessoriale, cioè che l'anormalità è un accessorio, come la cintura dei jeans?). Grazie comunque, risparmia il tuo lessico per qualcun altro. Essere normale ti ha reso insensibile mi sa, potevi evitare lo sfottò del "non fare nulla che vai bene..."

no guarda, ti dico di tornare nel tuo buco, ti ho dato millemila consigli in altri post dove dichiari di voler diventare normale e non mi hai mai risposto, tu non sai neanche cosa significa "volere".
in questo caso ritornano attuali le immortali parole del Maestro: "voglio quello che hanno gli altri, senza fare quello che fanno gli altri".

a.a.a 12-03-2013 22:28

Re: Autoghettizzazione
 
Marco Russo , al posto di Manes ti saresti suicidato , hai avuto la vita facile confronte a lui quindi dovresti ringraziare per questo , non dico altro per rispetto di Manes non dirò la sua storia qui ,detto questo , ma vattene da sto forum e smettila di rompere il cazzo.

Marco Russo 12-03-2013 23:40

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da a.a.a (Messaggio 1020814)
Marco Russo , al posto di Manes ti saresti suicidato , hai avuto la vita facile confronte a lui quindi dovresti ringraziare per questo , non dico altro per rispetto di Manes non dirò la sua storia qui ,detto questo , ma vattene da sto forum e smettila di rompere il cazzo.

'sticazzi, hanno tutti avuto una vita difficile, così come mai alcuni sarebbero giustificati da chiamare tutti "professori" e offendere la gente?

No che non me ne vado, in questo forum ho conosciuto persone grintose e piacevolissime, ognuna con le proprie difficoltà, alcune piccole altre grandi, ma nessuno di questi offensivo verso chi ha cercato di tendere loro una mano. E continuerò a sperare di trovarne altre, ovvero di trovare persone altrettanto piacevoli e grintose da tendermi una mano quando ne avrò bisogno.

Fallen Angel 13-03-2013 00:42

Re: Autoghettizzazione
 
Fin da piccolo mi hanno insegnato che non valevo niente, che ero un passo indietro agli altri. Ho finito per crederci.
Ora sono anni che vivo nella mia prigione personale da "auto-recluso".
Vivo con la paura del giudizio altrui, nascondo le mostruosità del mio carattere insieme a tutti i miei fallimenti come persona.

Moonwatcher 13-03-2013 01:30

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Moderatevi tutti quanti e non offendetevi a vicenda, per favore...
---messaggio di moderazione---

passenger 13-03-2013 10:13

Re: Autoghettizzazione
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 1020186)
Non vi sentite mai ghettizzati? Non vi stancate mai di cercare sempre le eccezioni, quelle pochissime persone che vi accettano per quello che siete? Non avete mai l'impressione di partecipare ad una gara in cui qualcuno sposta sistematicamente il traguardo? Non avete mai la tentazione di sedervi a lato di questa strada immaginaria ad aspettare la morte, di urlare «BASTAAA! SONO STANCO! VOGLIO SMETTERE DI SOFFRIRE!» :piangere:

La ghettizzazione è tale se tu la vivi in tal modo, barclay.

Si può vivere benissimo con una cerchia sociale ristrettissima, e non sertirsi tali.

Per quanto riguarda i paletti, non credo ci sia qualcuno che programmaticamente ce li sposta in avanti: ci pensiamo noi stessi a farlo, per soffrire meglio e non godere di quanto abbiamo ottenuto, anche se magari adesso è finito.

La tentazione di suicidarmi sì, capita che io la abbia, se si tratta di momenti isolati e "giustificati" da un periodo particolarmente buio emotivamente parlando, secondo me la disperazione fa parte a pieno titolo delle esperienze umane; altrimenti, tipicamente tendo a preoccuparmi e cerco, per quanto possibile, di fare qualcosa per uscirne.


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