![]() |
Delirio di un povero triste figuro
Ormai il tempo sta passando inesorabile e io penso seriamente che il suicidio sia la strada giusta per me. Qualcuno di voi dirà "Ma è la depressione a farti parlare così..." oppure la sempiterna rassicurazione "È un periodo. Passerà." ma vi garantisco che io penso al suicidio da tempo immemore e non starò qui ad accampare scuse inutili: non lo faccio perché non ho il coraggio. Certo il coraggio lo troverò con il tempo forse, invecchierai da solo, miserabile e senza un amico e allora vedrai mio caro (sono io che parlo a me stesso) che il coraggio di "andare in pace" lo troverai. A questo punto devo solo aspettare. Parlo molto da solo, sappiate che avere degli amici non ha risolto i miei problemi di solitudine perché gli "amici" non hanno voglia di sorbirsi un compagno come me. Comunque sto divagando, dicevo parlo molto da solo e l'altra sera proprio mi sono fatto questo discorso: "Vuoi morire vero? Sì lo so che vuoi morire, non fai altro che ripetere questa cosa tutto il giorno. Perché non pensi alle persone che soffrono, ai malati, ai poveri del mondo, alle persone che vorrebbero vivere e sono costrette a morire pur contro la loro volontà, perché non pensi ai bambini che muoiono di leucemia e non possono nemmeno festeggiare il loro decimo anno di età. Ci hai mai pensato a loro? Ci hai mai pensato?" Dopo questo autosermone volevo morire più di prima. Meglio che sto zitto. Non ho veramente motivi per continuare a vivere, lo faccio perché ho una cosa che hanno pre gli animali: istinto di conservazione. Che io sia dannato allora, spero che la morte venga a prendermi presto presto. Ti prego morte, lascia stare quelli che vogliono vivere, vieni per me. Io ti aspetto.
P.s: anticipo una delle frasi fatte che odio di più: "Ma perché invece che pensare alla morte non cerchi di risolvere i tuoi problemi?" ora che l'ho detta io potete evitare di scriverla, grazie :) |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Ti considero un vero amico , anche se non ci conosciamo realmente , mi dispiace per quello che provi. Non pensare ai malati e alle persone che muoiono di fame , perchè anche quello che provi tu anche è brutto.
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Credo che finché si ha voglia di comunicare il proprio disagio, come tu stai facendo in questo momento, significa che si ha voglia di esprimere qualcosa. Si "muore" quando non si ha più niente da dire, e tu di cose mi sembra ne abbia parecchie, tanto che ne dici pure a te stesso...
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Mi dispiace molto, Manes. :( Dev'essere molto dura per te. :(
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Hai ragione, quella frase può essere molto irritante, lo capisco. Sottintende per forza di cose una superficialità di giudizio, perchè ovviamente non sappiamo cosa tu stia realmente passando, possiamo solo supporlo.
Ma alla fin fine tutta li è la questione. Voler vivere significa trovare qualcosa che valga la pena, che sia una condizione di vita attuale o una speranza per il futuro, o semplicemente accontentarsi (in senso positivo). Sono tutte cose che a prescindere dal caso non puoi raggiungere se sei depresso, quindi se lo sei, come mi pare di capire, il mio consiglio è quello di renderti conto dei pregiudizi negativi che questa condizione implica. Certo, oltre al salame sugli occhi però c'è anche un dolore di base, ed è quello che è insopportabile, mi dirai.. E non avresti torti. Ma capisci che si tratta si una percezione della realtà distorta, che forse, e dico forse, potresti aggiustare in qualche modo. Comunque il mio consiglio è quello di cercare di riconsiderare il tutto sotto punti di vista diversi, in modo da prendere, in ogni caso, la decisione migliore |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Mi dispiace e... ti capisco.
Io quando mi son sentito un pericolo per me stesso mi son fatto ricoverare. Non ti sto consigliando il ricovero (oppure sì, perché no?), ma voglio solo dirti che ti capisco. :consolare: |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Non so cosa dire,ogni parola aggiunta potrebbe risultare inutile o una frase fatta,non ci sono parole che possano descrivere il tuo stato d'animo e come stai soffrendo,ogni commento è superfluo,ti dico solo di non mollare.
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Ho pensato che la morte porta con se tutto, niente più paura, niente più ansia, niente più sofferenza, niente di niente. Pace. Non devo continuare a stare male perché non so cercarmi un lavoro, non invidierò più nessuno. La paura che provo per la morte è quasi una beffa per me, la morte non può essere peggiore della vita che faccio, la morte è morte, la morte è mia amica, perché temerla così? Con il tempo spero di fare la scelta giusta, uccidermi sarà certo più semplice che far diventare la mia vita ciò che non sarà mai. Tanto di ciò che ho scritto non si capisce niente.
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Stai male, sei depresso, è una vera e propria malattia. Va affrontata senza riserve, timori o vergogne.
E soprattutto tentativi di colpevolizzazione, compresi i tentativi di autocolpevolizzazione che involontariamente ci si fa quando si fanno ragionamenti benaltristici tipo quelli da te citati, "pensa ai bambini che muoiono di fame" e cose così. Te lo puoi d'altronde immaginare che un malato di leucemia non starà meglio a pensare a un bambino che muore di fame, e un bambino che muore di fame non starà meglio a pensare a un malato di leucemia; e un ragazzo a casa con la bronchite mentre tutti i suoi amici sono a giocare non si rincuorerà a pensare né all'uno né all'altro. Devi motivarti a cercare un'aiuto psicoterapico o psichiatrico, perché altrimenti c'è il rischio concreto che metterai in pratica i tuoi propositi suicidi. Personalmente non c'è niente che mi ha più motivato nella vita che pensare al suicidio, quindi paradossalmente potrebbe essere un buon punto da dove iniziare per motivarsi a star meglio. Ti auguro ogni bene. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Che dire? Hai già detto tutto tu.
... No, una cosa da dire ce l'ho e la dico anche se sembri poco intenzionato ad ascoltare: se è così non leggere quello che sto per scrivere. Io non ho mai provato l'impulso di suicidarmi, pur avendo passato dei periodi di depressione. Quindi non so cosa si prova. Però, se hai una briciola di amor proprio, non credi che uccidersi sia una soluzione troppo facile? Se il mondo non ti vuole e fa di tutto per renderti la vita impossibile, perché dargliela vinta così facilmente? |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
Cerca di interpretarla in un modo più produttivo: "sono nato in un contesto che mi permette di avere più possibilità rispetto ad altri meno fortunati di me: con fatica posso farcela" Per lo meno questa è l'interpretazione che mi dò da solo quando mi sento dire 'ste cose. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Come ti capisco...però è troppo difficile suicidarsi...
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Ringrazio tutti per le risposte. Non continuate a dire che è la depressione a farmi parlare così, credete forse che io non sia nel pieno possesso delle mie facoltà? La depressione ce l'ho (così dice lo psichiatra) ma non è la depressione che mi fa desiderare la morte, la morte la desidero perché non voglio più vivere, che ci vuole a capirlo? Troppo comodo dire "Dici così perché hai la depressione", non è la depressione che parla per me, sono io che parlo per me.
Per rispondere a rudra: a me non interessa niente se il mondo "vince" se io mi ammazzo (il mondo ha già vinto su di me), a me interessa smettere di soffrire, con ogni mezzo. E non credere che io non ci stia provando a "risolvere" con altri mezzi (che forse tu ritieni più sani), è una vita che ci provo. Presto potrei non avere più soldi nemmeno per mangiare (non subito, tra qualche anno, dopo la dipartita dei miei), dovrò morire di fame o sarà meglio accelerare il processo? |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Manes io sono credente e anche se non fossi credente ti direi lo stesso che non ti conviene.....So come ti senti ma non e' la cosa giusta da fare
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
leggo solo ora questo topic. che dire, ormai sono affezionata a te e lo sai. e non sono nemmeno l'unica qui. alcune delle persone che ho conosciuto qui tramite chat e che hanno potuto incontrarti, mi hanno detto con entusiasmo che sei una brava persona. e anche se non ho potuto conoscerti di persona sento che è così. mi dispiace molto per quello che stai passando (da molti anni tra l'altro). la sofferenza e il malessere quotidiano che provi sarebbero difficili da sostenere, per chiunque. e il fatto che tu sia arrivato fin qui dimostra una forza e tenacia non indifferenti.
penso che il suicidio nel tuo caso sia sbagliato (ma questa è solo una mia opinione ovviamente). lo dico perchè hai tutto il diritto di vivere sereno. anche se da solo. di questo devi convinverti tu però, e spero che troverai la forza per capirlo ed guardare avanti con un pizzico di serenità in più. non è scritto da nessuna parte che devi essere una persona socievole e sempre circondato da amici (amici veri poi sono difficilissimi da trovare anche per le persone "normali") e parenti. non tutti hanno questa fortuna! anche io molto probabilmente rimarrò sola. se dovesse essere così non mi strapperò i capelli. è andata così, ma posso vivere tranquillamente lo stesso e fare qual che mi pare (nei limiti del possibile ovviamente). e poi non è vero che sei solo. su questo forum mi pare che tu abbia avuto dei riscontri positivi. o sbaglio? quando hai voglia di parlare o sfogarti (vedi questo topic), un modo lo si trova! |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Se proprio vuoi suicidarti prendi i soldi,scappa ai caraibi e ammazzati di sesso a pagamento e alcol finche non finiscono i soldi
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Anche se sei nel pieno possesso delle tue facoltà mentali, ti stupiresti nel constatare come ,la stessa cosa, possa essere vista con prospettive diverse. Pur restando sempre nel pieno possesso delle facoltà mentali puoi vedere il bicchiere mezzo pieno oppure mezzo vuoto, valutare la stessa cosa fattibile o non fattibile; persino piacevole o non piacevole. Si dice che prima di prendere una decisione o di fare qualcosa di importante sia meglio riposarsi bene e mangiare a sazietà. Secondo me è vero.. il concetto che ci sta dietro è che tutta la propettiva cambia anche di tantissimo.. sulla base del contesto.
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Il bello è che molti di voi stanno male per motivi futili , voi non sapete e non potete capire la situazione di Manes non essendoci passati , quindi non vi potete arrogare il diritto di dire frasi come secondo me sbagli o cose del genere. Anzi è anche troppo buono e gentile con il prossimo.
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Premettendo che penso spesso al suicidio, devo dire che la sua realizzazione è in realtà una cosa poco concreta per me e il motivo è che, come ha detto Herzeleid, nessuno può sapere con certezza che in futuro non potremmo essere persone un po' più serene e felici di stare al mondo, è un gesto troppo estremo, non torni indietro, qualsiasi disgrazia ti sia successa nella vita secondo me, non vale la pena di uccidersi; sarebbe come amputarsi un braccio poichè non si è riusciti con le medcine tradizionali a curare un'infezione alla mano, non ha senso, prima proverei con cure alternative se ne avessi la possibilità; tu non hai nessun elenco di cose che devi fare per forza, nessuna famiglia da costruire, nessun lavoro da svolgere, (queste sono solo delle opzioni), in realtà hai la possibilità di fare qualsiasi cosa, non hai più nulla da perdere mi sembra di capire, tenta il tutto per tutto, le cure alternative insomma, cambia stile di vita!! il voler morire, non è un voler morire, ma uno smettere di vivere in un certo modo, è il tuo corpo che ti dice "basta, fai qualcos'altro"
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Non pretendo di capire tutto e di essere il portatore della verità (lascio l'ingrato compito ad altri utenti), fidatevi di me: io NON sono normale. Sono una persona che non sa vivere, sono una larva umana, sono un miserabile. Ho aperto vari topic in cui spiegavo che non so nemmeno cercarmi un lavoro, la risposta migliore (per quanto inutile) che ho ricevuto è stata "Supera le tue paure", questo forum non esisterebbe nemmeno se tutti fossimo capaci di superare le nostre paure. Lasciate perdere la depressione, quella ce l'ho ma è il male minore (le persone che mi hanno conosciuto del forum non se ne sarebbero nemmeno accorti se non lo dicevo io), la cosa principale è che non sono normale. Ma non chiedetemi di spiegarlo ancora, meglio di così non ci riesco. Però vi prego, fidatevi di me. Un mio amico mi disse "Non hai niente che non va, sei tu che ti fissi", vi prego credetemi, ho molte cose che non vanno, se non riuscite a credermi come potreste mai aiutarmi?
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Tu devi solo preoccuparti di avere acqua, cibo e un riparo, nessuno ti vieta di farti il tuo orticello e vivere nella semplicità.. Quella del lavoro 8 ore al giorno 5 - 6 giorni a settimana per tirare a campare è solo una delle tante possibilità e quella a cui spero di non dover ricorrere, ma qui andiamo off topic, ne riparliamo in privato se vuoi.
Devi cambiare vita nel senso che, prima di ucciderti dovresti fare di tutto per cercare un po' di serenità, cambiare le tue abitudini, le tue attività, non c'è una cosa in particolare, non c'è una ricetta per tutti, devi spostare la tua mente ad altro; i soldi mi sembrano un aspetto secondario in generale e tanto più se si hanno problemi esitenziali prima che materiali, almeno questa è la mia opinione, a me personalmente non interesserebbe sopravvivere facendomi il mazzo tutti i giorni se poi nella vita non fossi compensato da altre cose (cosa non lo so ancora), per fortuna so che si può vivere diversamente; è' sicuramente un punto di vista anticonvenzionale me ne rendo conto. Ma chissenefrega se non sei "normale", per me potresti anche andare in giro nudo, scavare una buca in un prato e infilarci dentro i piedi, alzare le braccia al cielo e fingere di essere un albero, l'importante è soltanto che tu stia bene con te stesso, sono serissimo; i "normali" sono spesso noiosi e mediocri per non dire insulsi, a volte penso che l'anormalità abbia reso più interessante la mia vita. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
Volersi suicidare quando si sta male è perfettamente razionale e comprensibile. Se ad esempio mi immaginassi affetto da una sindrome dolorosa e incurabile, il suicidio diverrebbe per me l'unica ragionevole alternativa. Siccome la depressione non è incurabile, tolta la depressione rimuoveresti la sofferenza, e apprezzeresti meglio la vita, che ti assicuro ha un sacco di aspetti positivi e godibili, te lo dice uno che dalla depressione e la voglia di suicidarsi c'è passato per un bel po' di tempo. L'alternativa è effettivamente il suicidio, ma a causa anche delle leggi vigenti non ti aspettare aiuti pratici in tal senso; benché io sia favorevole in termini puramente teorico all'eutanasia. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
non sei in pace?no?te ne puoi pentire?nemmeno. il lato positivo è non avere lati negativi |
Re: Delirio di un povero triste figuro
non ho capito di preciso che tipo di problemi hai che ti hanno portato a questo,compreso la probabile depressione,ma che appunto è una conseguenza,quindi inutile fare cure antidepressive.semmai bisogna lavorare sulla causa,che non so
però ti capisco,anche io mi trovo in una situazione simile,sono convinto che per alcuni di noi è cosi anche se ci si sforza e si migliora,ma poi non cambia |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
Per questo scrivo molto poco, qua dentro: non c'è molto da dire. Non ci sono buoni consigli (o meglio: ci sono, ma ci sono anche i blocchi che impediscono di considerarli seriamente o darsi attivamente da fare per seguirli). Io là fuori mi imbatto quotidianamente in una lunga sequela di: "reagisci", "è solo una questione di volontà" e altre cazzate del genere (col risultato di sentirmi ulteriormente inetto) da parte di persone che non riuscirebbero a capire i miei problemi anche se gliene parlassi in maniera approfondita (cosa che mi guardo bene dal fare), ma che sono sicure di avere la risposta. E che pensano che mettermi pressione sia il metodo migliore per ottenere una reazione, quando è esattamente il contrario. E che pensano che la depressione sia la causa della mia staticità, non la conseguenza (ma questo è colpa mia, preferisco far la parte del depresso che del fobico). Se superare la fobia fosse una passeggiata non esisterebbero i fobici, se trovare la volontà di reagire fosse così facile non esisterebbero i depressi. Quindi posso dirti che ti capisco, ma che gli altri non hanno torto quando parlano del fatto che la depressione influisca sui tuoi propositi suicidi. Attenzione: non sto dicendo che razionalmente non pensi di volerti suicidare, ma che le emozioni (quindi l'umore) influiscono pesantemente su ogni nostra valutazione. In terapia (quando avevo i soldi per andarci) ho imparato che in gergo si chiama "mood congruity effect". Su di me ho notato che è assolutamente vero: se anche razionalmente ritengo che la cosa più misericordiosa che io possa fare per me stesso sia suicidarmi (da qualche anno, ormai), noto che, a seconda dell'umore del momento/periodo, la "consistenza" (non riesco a trovare un termine migliore, anche se rischio di essere poco comprensibile) delle mie sensazioni sull'argomento cambia anche considerevolmente. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Mi sa che non sono il più adatto a darti qualche consiglio in merito...
Per quanto mi riguarda, mi sento allo stesso modo. Non la faccio finita solo perché mi manca il coraggio e perché mi dispiacerebbe far soffrire i miei. |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Mi spiace. io a volte ho l'immagine in testa di una candela accesa che finalmente all'improvviso si smorza e, al buio, cala la pace.
E' di pace che hai bisogno, hai bisogno di smettere di pensare, di smettere di soffrire, di porre fine alla tua agonia. So come ti senti. ma, come dici tu, c'è quel barlume di fisiologico istinto di conservazione che ti spinge a desistere da ogni triste proposito di farla finita. capisco anche il fatto che tu non voglia essere incoraggiato ad andare avanti, perchè non è di questo che hai bisogno. però adesso sei da solo in mezzo all'oceano: o decidi di calare giù la testa e lasciarti annegare, o gridi a squarciagola invocando una scialuppa di salvataggio. Devi farti aiutare, non ha senso rimanere in questo limbo e aspettare che la candela si smorzi, devi darti una mossa: o la fai spegnere, o fai in modo che qualcuno possa alimentare quella fiamma. E la natura in qualche modo ti impone la seconda soluzione. Posso chiederti come la tua famiglia vive il tuo disagio? Cercano in qualche modo di starti vicino? |
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Re: Delirio di un povero triste figuro
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:56. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.