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Bulli psicopatici
Sono stata incerta fino all'ultimo se aprire questo topic o no, ma poi ho deciso di farlo, seppur titubante.
La mia indecisione deriva dal fatto che non so come impostare la discussione: vuole essere un topic di semplice sfogo, di analisi razionale dei fatti che andrò a raccontare o un topic nel quale chiedere consigli efficaci sulla soluzione ottimale da perseguire? :interrogativo: Allora, cercherò di spiegare la situazione il meglio che posso, anche se in questo momento non sono molto lucida mentalmente. Come tutti i vecchi utenti del forum sanno, faccio l'insegnante (purtroppo); da 3 anni a questa parte ricopro il ruolo di sostegno. Sino ad ora mi sono trovata sempre abbastanza bene nel sostegno, perchè ho lavorato con ragazzi carini, gestibili e in zone della città abbastanza tranquille, ricoprendo una posizione abbastanza defilata, rispetto al docente di cattedra che è sempre al centro dell'attenzione. Purtroppo quest'anno sono finita nel "bronx" della mia città, ovvero nel quartiere più malfamato e degradato in assoluto. Dato che sono arrivata già agli arbori di settembre, mi hanno assegnato il caso più grave della scuola: un ragazzino cognitivamente sano, ma con problemi comportamentali di tipo oppositivo-provocatorio. La situazione però dell'intera scuola è di per sé tragica: alunni che scappano in continuazione dalle classi, parolacce e bestemmie anche verso gli insegnanti, risse in continuazione, incursioni inaspettate di genitori che minacciano i professori e via dicendo. Insomma, un vero incubo. In realtà, data la situazione descritta e data la mia personalità molto flemmatica, riflessiva, introversa (e purtroppo eccessivamente ansiosa e insicura), unita a un aspetto molto adolescenziale e delicato, non posso certo dire di essere capitata bene, tutt'altro. Anche se possiamo credere che per agire al meglio sia bene eliminare qualsivoglia idea relativa al fatto di avere un determinato carattere o una determinata personalità, mi sono accorta che, nonostante l'impegno, saranno sempre gli altri ad etichettarti in un certo modo, anche se ci illudiamo di poter credere di essere in grado di scrollarci di dosso la nostra personalità assieme ai nostri vissuti. Ma non è così. I ragazzi di queste periferie mi hanno fiutata subito e pur avendo un rapporto discreto con le classi, purtroppo ho un rapporto pessimo col ragazzino che dovrei seguire nel particolare, che è un vero bullo in salsa psicopatica. Scusate la crudezza, ma purtroppo è così, ed è la tremenda e dura verità. Questo ragazzino ha sviluppato dei disagi e dei disturbi di personalità a causa del suo tragico vissuto familiare e manifesta comportamenti aggressivi per via del contesto socio-culturale, in cui si sopravvive solo dimostrando di essere i più forti fisicamente e i più temerari. Qui la metà dei ragazzini manifesta comportamenti deviati perché appunto strutturano una personalità a partire da un contesto umanamente degradato che non favorisce il sano sviluppo di una personalità armonica ed equilibrata. Insomma, le patologie mentali aumentano proprio in certi contesti socio-culturali, a dimostrazione del fatto che l'ambiente agisce sulla nostra mente più di quel che possiamo pensare. Tornando a noi: questo ragazzino, quando è nervoso (diciamo il 60-70% delle volte), se la prende sempre con me, non solo perché sono la sua figura di riferimento e perché ha un rapporto estremamente conflittuale con le figure femminili, ma anche perché mi scorge gentile e delicata, che nel suo universo significa debole e da schiacciare. Bè, oggi stava letteralmente fuori di testa, tanto che (senza a stare a raccontare qui l'intera dinamica), mi ha dato delle botte al braccio (che tuttora mi fa male) e mi ha spinto a terra facendomi cadere; così è dovuto intervenire in mio soccorso un altro ragazzo semi-bullo (col quale sono riuscita comunque a instaurare un buon rapporto visto che ci si può un minimo ragionare) che lo ha bloccato a terra fisicamente per evitare che combinasse altri danni. Mi sono sentita morire e inondare da una sensazione di impotenza, dolore e sopraffazione violenta, come se il mio valore agli occhi di quei ragazzini dipendesse solo dalla mia capacità di difendermi fisicamente. Insomma, il ragazzino "bullo-psicopatico" mi ha poi riempita di insulti e mi ha lanciato contro degli oggetti che, se mi avessero preso, mi avrebbero senz'altro fatto molto male. L'idea di dover vivere le mie giornate in questo modo fino a giugno mi fa star male; ogni giorno per me è un calvario, a volte piango prima di recarmi sul posto del lavoro e non mi era mai successo, pur non amando molto il mondo della scuola (dal quale vorrei fuggire al più presto). La scorsa settimana una collega è finita in ospedale ed ha avuto una settimana di prognosi perchè l'alunno (un altro) l'ha picchiata sulla testa, facendola sbattere al muro...ieri un'altra collega ha avuto una crisi di nervi dopo che due classi l'hanno aggredita assieme insultandola pesantemente. La domanda è questa: ma se è dura pure per le persone con una forte autostima e sicure di sé, come può essere per una come me una situazione così? E' una parola scrollarsi di dosso le etichette e fare finta di presentarsi sicuri di sé e spavaldi, di fronte a una realtà animalesca che fiuta istantaneamente ciò che sei e distorce il tuo valore sulla base di paramentri valoriali per cui certe qualità per loro sono solo difetti: una ragazza introversa, riflessiva, colta, pacata, gentile, delicata per loro è meno di zero. In realtà le ragazze mi adorano per la mia disponibilità e attenzione all'ascolto, così come alcuni ragazzi che ho saputo prendere. Ma i bulli....per loro io sono carne da macello, perché colgono l'occasione - lì dove scorgono candore e finezza d'animo - di sfogare sul povero malcapitato la loro rabbia e frustrazione. La cosa che mi fa pena è che questi bulli (in più con disturbi comportamentali sviluppati a seguito della loro storia) sono quelli che, pur credendosi forti, soffrono più di tutti: sono carichi di odio e rabbia e alla fine l'inferno che hanno dentro non lo scambierei mai e poi mai con la mia insicurezza, anche se all'apparenza credono di averla avuta vinta sul prossimo solo perché fanno la voce grossa e ricorrono alle mani. Però intanto mi tocca sopportare tutto questo sino a giugno e io veramente non ce la faccio più, anche perchè le istituzioni, soprattutto in questo momento storico, sono veramente deboli e impotenti. Io non mi sento tutelata. I colleghi sostengono che ciò che non uccide fortifica. Io ho un'altra teoria: a volte ciò che non uccide ti fa andare "semplicemente" in depressione profonda. E' giusto dover subire tutto questo per guadagnarsi il pane? |
Re: Bulli psicopatici
La risposta è no, non è giusto. Massima solidarietà per l'avere a che fare con questa feccia umana, di cui sopporto a malapena di leggerne. Ma mi domando come tu ci sia finita e perché tu abbia accettato. Cioè, capisco che per campare bisogna lavorare, ma la tua consapevolezza di essere "debole", tantopiù di fronte a questa fecciaglia che ti fa così soffrire e con cui rischi sia fisicamente che come salute mentale, non dovrebbe portarti a voler cambiare aria?
Edit: ho risposto senza leggere con attenzione l'inizio, ovvero che finora ti era andata abbastanza bene. A questo punto però mi chiedo se tu non stia comprensibilmente mettendo in discussione il tuo essere adatta al percorso che forse hai scelto. |
Re: Bulli psicopatici
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Mi piacerebbe molto cambiare, ma con la laurea che ho è dura trovare un altro lavoro, pagato allo stesso modo; in più ho speso purtroppo quasi 3 anni per formarmi come insegnante, senza rendermi conto di ciò a cui andavo incontro :D. Inoltre, tutte le mie amiche che con la laurea in lettere hanno provato altre strade (ad esempio lavorare nel campo della cultura), ora sono a spasso o prendono al massimo 600 euro al mese; comunque riuscire a lavorare in posti allettanti come case editrici o in associazioni che organizzano eventi culturali, richiede doti relazionali che non ho, come il riuscire a infilarmi negli ambienti coltivando i contatti, le conoscenze ecc. Almeno per me che non vivo nel ricco nord funziona così! |
Re: Bulli psicopatici
Deve essere veramente dura, la tua è una vera missione a tratti direi quasi impossibile, e devo dire che ti faccio i miei complimenti per aver dimostrato comunque grande coraggio e forza provando ad aiutare questi ragazzi.
Bisogna anche dire però che c'è un limite a tutto e le mani addosso quelle proprio no. Credo che tu debba valutare la questione a fondo e cercare di capire fino a che punto ti è possibile sopportare questa situazione, non devi rimetterci di salute ecco, tutto questo stress non ti fa bene. Io non ti sto dicendo di mollare, ti consiglio di valutare la situazione a mente fredda, capire se e quanto sarai costretta a frequentare questo ambiente, capire se hai la forza di resistere per la durata di questo periodo senza compromettere la tua salute psicofisica. Per il resto cerca di capire come poterti difendere da situazioni limite, ci sono i dirigenti scolastici i quali debbono prendersi le loro responsabilità ed intervenire in questi casi. Ci sono i colleghi insieme ai quali bisogna trovare soluzioni e poi ci sono anche le forze dell'ordine, perchè se uno ti mette le mani addosso ci sono anche quelle.... Un abbraccio :consolare: |
Re: Bulli psicopatici
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ti ringrazio molto della risposta sincera e costruttiva. Infatti hai ragione, dovrei vivere questa esperienza come una palestra utile a fortificare il mio carattere. Ma anche solo la scuola "normale" per me è stata una vera e propria palestra; fino a quando ero solo una studentessa, vivevo nel mio mondo fatto di ideali e libri, poi da quando sono scesa nell'agone del mondo scolastico...bè, mi sono resa conto che lo studio all'università e il frequentare amici molto affini a me mi aveva protetta dal duro scontro con la realtà, perché sino ad allora potevo facilmente evitare ciò che più mi faceva paura. Da quando lavoro sono costretta a fare ciò che più suscita in me timore, imparando a non mostrare all'esterno che quella cosa mi fa paura. E infatti sono migliorata molto, anche se di strada ne devo fare ancora molta, per fortificarmi e indossare la maschera dell'impassibilità (che proprio non mi appartiene). Però già il fatto che dentro di me ho sentito ribollire lo spirito battagliero che mi ha esortato a non lasciare il lavoro per non dare soddisfazione a quel teppistello, mi è sembrato un riscontro positivo. Sì, ho pianto un po'al ritorno, mi sono lamentata, però....però c'è anche una parte di me che vuole andare avanti e non vuole mollare. Già la perseveranza per me è un traguardo, così come il non fuggire di fronte ai problemi. Un tempo l'avrei fatto senz'altro. Spero che prima o poi riesca a costruirmi questa famosa corazza, ma essendo molto sensibile ed emotiva per me è l'obiettivo più arduo da raggiungere...non ci sono riuscita da adolescente...sarò capace adesso? :interrogativo: |
Re: Bulli psicopatici
Ho avuto un insegnante nelle scuole superiori, un uomo eccezionale nonostante l'età(era prossimo alla pensione e ha chiesto più volte deroghe in proposito, che data la sua condotta impeccabile, qualcosa come 2 giorni di malattia in 40 anni di servizio gli sono state accordate) che ci ha raccontato molte volte episodi riguardanti i suoi primi incarichi.
Il tuo racconto mi ha ricordato molto il suo, con la differenza che non si trattava di ragazzini ma di quasi adulti, triennio superiore. Anche lui parlava di ragazzi maneschi, che durante i moti del 68 non esitavano a entrare in classe con bastoni o armi varie, e della sua iniziale paura nel rapportarsi a loro. E' riuscito a far ragionare i più imponendosi come figura a cui dovere rispetto anche senza formalità, non era insolito anche da noi insultarci con epiteti coloriti per riportare all'ordine o semplicemente per scherzare. In sostanza avrebbe quotato le parole di dicred, bisogna usare un tipo di linguaggio che riescono a comprendere per non farsi mettere i piedi in testa. Tuttavia era un uomo ben piantato ed atletico, spiccatamente estroverso(organizzava feste extrascolastiche con gli alunni a casa sua, giusto per dirne una) e i ragazzi in questione erano scapestrati, casinisti, maneschi, ma a quanto disse capaci di ragionare, non con problemi mentali. In ogni caso non sei una santa, nè una psicologa quindi non devi farti carico dei loro problemi se la cosa risulta danneggiarti ma semplicemente portarti a casa la pagnotta alla meno peggio. Cerca di svolgere il tuo mestiere quanto meglio puoi e te lo permettono, senza esporti a rischi inutili o avere ambizione di cambiarli ove non è possibile. |
Re: Bulli psicopatici
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E poi il carisma di un estroverso....o ce l'hai o non ce l'hai, purtroppo! :mannaggia: Comunque quelle che ho quotato sono parole sante: io cerco di svolgere al meglio il mio lavoro con diligenza, poi se me lo permettono bene, altrimenti...ciccia. Non posso finire al pronto soccorso come la collega. Peccato che seguo ben tre alunni da portare all'esame...sarà un'impresa con l'"amico fritz"! :ridacchiare: (ridacchio per non piangere!) |
Re: Bulli psicopatici
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Mettere confini tra me e le persone è uno dei problemi più grossi che ho, però. A volte mi sento ancora come la ragazzina acqua e sapone con la treccia sulle spalle che, con un sorriso sulle labbra e carica di fiducia, si mette a nudo ed è semplicemente se stessa nella relazione col prossimo, perché abituata ad essere trasparente e spontanea. Forse è per questo che mi scambiano tutti per una ragazza più piccola: non solo per l'aspetto, ma anche per il mio modo di fare. Non so indossare le maschere che solitamente un adulto assume su di sè, in un'operazione di difesa della propria intimità. Una dissimulazione onesta che ancora devo imparare a fare mia. :bene: |
Re: Bulli psicopatici
io credo che se questo ragazzino ha più di 14anni già molte sue compagne si staranno bagnando pensando a lui
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Re: Bulli psicopatici
Ci vorrebbe l'educatore inteso come maestro di vita, una persona che praticamente vive con lui e lo cambi influenzandolo positivamente non solo in quelle ore di scuola.. ma in ogni ambito, in ogni piccola cosa.
Anche per questo stavo pensando guardando ragazzini delle nuove generazioni.. bisognerebbe aprire un vero e proprio campo di addestramento. Sia fisico che mentale. La disciplina secondo me è una cosa che non si può insegnare fra una campanella e l'altra a scuola... è una filosofia di vita che dovrebbe essere trasmessa proprio in ogni piccola cosa... da quando ti alzi al mattino e fai il letto a quando ti corichi. Per trasmettere la disciplina è fondamentale che l'insegnante si guadagni il rispetto e la credibilità da parte di questi ragazzi quindi se il "Dio" di questo ragazzo (come alla fine di moltissimi) è il rapporto di forza.. così sia.. l'educatore dovrebbe "batterlo" su quello stesso campo e questo gli garantirebbe il rispetto. Ottenuto il quale si passa all'insegnamento vero e proprio attraverso un percorso di crescita applicato alla vita quotidiana. Ci vuole insomma un addestramento di stampo marziale/militare che li riprenda proprio dalla base. Da come mangi... da come parli.. tutto. E secondo me i ragazzi stessi alla fine si divertirebbero e ti ringrazierebbero di un esperienza simile. |
Re: Bulli psicopatici
fino ad alcuni decenni fa ragazzi come quello o sarebbero stati presi a legnate sui denti o abbandonati al proprio destino ( gente così sicuro sarebbe finita in galera oppure uccisi in risse per futili motivi )
adesso invece per farli divertire di più gli si dà la maestra da usare come sacco da boxe. |
Re: Bulli psicopatici
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Re: Bulli psicopatici
Ti rispondo perchè in passato sono stato vittima di bullismo e quindi conosco le dinamiche... Prima cosa non è giusto che una persona per guadagnarsi da vivere debba subire in quel modo... e poi quel che mi viene da consigliarti è che da un bullo non ci si deve mai far vedere indifesi... se continua a metterti le mani addosso fagli presente che tu pur non potendoti difendere fisicamente puoi procedere per vie legali... ma scherziamo... uno lavora e senza motivi particolari deve rischiare la propria incolumità...
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Re: Bulli psicopatici
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Re: Bulli psicopatici
La domanda fondamentale è: quanto deve durare ancora questa tortura?
Perché le torture a volte si possono sopportare, non a lungo però. Se c'è un obbiettivo che lo stare in quella classe ti permette di raggiungere in tempi ragionevoli (chessò, il ruolo), secondo me la risposta è: sii cinica. Cioè: 1) fregatene di "aiutare" gli studenti (o quantomeno concentrati su quelli più umani). 2) pensa solo a te stessa e al tuo benessere psichico e fisico. 3) non darti pena per alcunché che non ti sia obbligatorio o strettamente richiesto dal ruolo che svolgi; fai il meno possibile e dedicagli il minor tempo possibile (correzione compiti, preparazione lezioni ecc). 4) usa l'arma del voto quando puoi, cinicamente e barbaramente. 5) cose analoghe. |
Re: Bulli psicopatici
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comunque perchè questi bulli non vengono considerati potenzialmente pericolosi per la società? dato che diventeranno certamente criminali? il timido che uccide i bulli dopo che l'hanno esasperato,viene etichettato come pazzo,cattivo pericoloso per la società,mentre i bulli violenti che diventano mafiosi,spacciatori,stupratori,ladri ecc non vengono etichettati allo stesso modo; se guardiamo la società i criminali stanno in alto,i più deboli stanno in basso a subire continue ingiustizie,però la società e i politici continuano a ripetere che bisogna vivere in modo civile,nella legalità ecc. c'è qualcosa che non torna è uno sfogo più che una risposta al topic lo so..riguardo l'ultima domanda,per me la risposta è assolutamente no,sopratutto se il lavoro è a scuola,lo Stato in casi come questi dovrebbe intervenire,ma non gliene frega niente a nessuno.finisco dicendo che i bulli come il tipo in questione dovrebbero essere curati con farmaci e terapia,non il timido che non rompe le palle a nessuno |
Re: Bulli psicopatici
clizia non ho capito una cosa,spero mi puoi rispondere,ma dove lavori tu è scuola dell'obbligo?
volevo dire che puoi denunciare i fatti e chiedere risarcimento,se esso è minorenne pagano i genitori,altrimenti puoi rifarti sulla scuola che è responsabile di queste cose se non interviene,non esiste che tu sei li ad insegnare nella scuola di sto cazzo di stato italiano e ti prendi non solo insulti e male parole ma addirittura aggressioni fisiche |
Re: Bulli psicopatici
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Re: Bulli psicopatici
comunque se si può denunciare la cosa secondo me è meglio farlo, magari ad un organo esterno alla scuola come polizia o carabinieri :nonso:
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Re: Bulli psicopatici
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ma chi te lo fa fare, porco cane molla tutto e trovati un altro lavoro si vive 1 volta sola |
Re: Bulli psicopatici
ritrovarsi a 60 anni a capire di aver passato la vita ad essere derisi da dei deficienti inutili e non aver insegnato nulla credo sarebbe peggio di essere senza lavoro.
ora capisco perchè i miei vecchi insegnanti negli ultimi anni erano degli zombie che avevano smesso anche di curare la loro igiene personale |
Re: Bulli psicopatici
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1) Non sono stata mai portata per le materie scientifiche e se proprio vuoi saperlo, io ho una forma mentis più umanistica che scientifica, per il mio modo di ragionare, di approcciarmi alla realtà, alle persone e ai problemi. Non penso poi di essere totalmente incapace di comunicare, anche perchè credo di essere brava nel comprendere le psicologie altrui, essendo io un'osservatrice incallita, nonché un'introspettiva. 2) Guarda, gli intrallazzi rientrano ben poco nel mio spirito e nel mio carattere. Non mi piace abbassarmi a chiedere favori o essere invadente o pedante con emeriti sconosciuti. Appena laureata ebbi un'esperienza di organizzatrice di eventi culturali e non credere che fosse facile; trovai (da timida e inesperta del mondo lavorativo) molto stressante anche quell'ambito: facevo fatica a dover ricoprire il ruolo di quella che accoglie i relatori di una conferenza, in un contesto molto formale ecc. ecc. La fobia non necessariamente è la scuola a scatenarcela, ma anche altri ambiti possono portarla a galla. Mia sorella è laureata appunto in una materia scientifica, lavora in ufficio, ma per via del ruolo che ricopre spesso è tenuta a partecipare a conferenze internazionali dove è costretta a parlare davanti a tutti e lei va nel panico più assoluto quando è costretta a farlo. 3) Trasferirmi? Ma dove? Ma come? Io ormai ho un lavoro quasi fisso qui, mi sembrerebbe un azzardo prendere e lasciare tutto per progetti fumosi, totalmente inesistenti. Poi non so se potrei mai vivere in una città come Milano, non fa per me... 4) Perchè dici "no pain, no gain"? Guarda che io di sacrifici ne ho fatti tantissimi. Ben tre anni di specializzazione per poter insegnare, lo studio fuori sede, anni di lavoro in provincia con sveglia alle 5 di mattina. Purtroppo non sono più una ragazzina (ho la tua età! :D) e quindi non posso ragionare come una venticinquenne alle prime armi con il lavoro e lasciare uno stipendio di 1400 euro (che è sicuro) per iniziare alla mia età stage in un settore come quello culturale, che ora come ora è in totale crisi. La mia amica che lavora in tale ambito è in cassa integrazione, i miei amici della casa editrice di fumetti sono stati licenziati per fallimento dell'azienda ecc. Non so, nella vita bisogna essere anche realistici. L'unica strada che ho per modificare la mia situazione è quella dei concorsi pubblici, che ti offrono un lavoro sicuro, e non certo quella di contratti precari e mal pagati. L'unica cosa decente che ho, ora come ora, è uno stipendio non proprio da fame, se paragonato a quello dei miei amici letterati, decisamente tutti più squattrinati di me! La scuola è un ambito difficile, ma come ha detto anche oggi il mio psicologo, mi sta insegnando tanto: in 5 anni sono diventata più sicura di me, più assertiva, sto imparando a relazionarmi con i superiori, coi ragazzi, coi genitori ecc. Insomma, come ha detto anche dicred, è per me una palestra di vita e se anche spesso mi fa impazzire, mi sta insegnando a tenere duro e a perseverare nei miei obiettivi. Anzi, ammetto persino di essere stupita di me stessa. Già l'episodio di ieri, che un tempo mi avrebbe scosso a lungo, ora già l'ho emotivamente superato e mi sento di nuovo "forte". Forse questa parola è esagerata per una come me, ma ti assicuro che nei mesi ho sviluppato una determinazione e una perseveranza che non avrei mai creduto di avere. Quote:
fortunatamente tutto questo durerà sino al 30 giugno, quindi la "tortura" ha una fine ben precisa. Non posso utilizzare certe strategie che riporti tu, perchè sono una prof. di sostegno e quindi non metto voti, ahimè! In realtà con questi ragazzi, il muro contro muro non paga affatto; chi lo sta facendo, sta avendo delle enormi difficoltà con le classi. Con ragazzi del genere è meglio mediare. Quote:
Come ho scritto sopra a Muttley, stranamente oggi ho sentito nascere in me una nuova energia, come se in me fosse scattato un click nella testa; ho messo da parte tristezza, frustrazione e paura; mi sento di nuovo determinata e pronta a risollevarmi da terra, anche se forse verrò di nuovo ributtata sul pavimento senza pietà. E' strano, perchè ho pianto e mi sono lamentata per situazioni molto più banali e semplici di questa, in passato. Fino a un mese fa ero convinta di voler prendere l'aspettativa, adesso quest'idea si è come dissolta nella mia mente. Caparbia, ho deciso di andare avanti e rimboccarmi le maniche, accettando in pieno quest'ardua sfida. Spero che non sia un raro quanto inatteso sbalzo di umore, ma che tutto ciò rappresenti l'alba di un nuovo modo di vivere le cose che giorno dopo giorno mi accadono. Non più sfiducia e sconforto, ma voglia di reagire e forza d'animo! Grazie a te e a tutti gli altri che mi sostenete, anche solo le parola e i consigli possono far bene a chi ascolta! :) Quote:
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Vabbè che in classe abbiamo una coppia fissa (lei 13 anni e mezzo, lui 15), ma sembrano così intimi nei modi di fare che mi fanno quasi pensar "male". Ma non posso immaginare una bambina di 13 anni e mezzo a fare certe cose! Quote:
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Re: Bulli psicopatici
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in america l'avrebbero già bombardato di ritalin e sedativi parla con i tuoi colleghi, tenetelo lì fino a 16 anni, ma non fategli prendere neanche il diplomino delle medie :male: per quanto riguarda i rapporti sessuali alle medie, è così da anni se non da decenni, apparentemente non ci sono tante coppie fisse, ma fanno le prime esperienze privatamente, e sono tanti |
Re: Bulli psicopatici
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Se è minorenne si potrebbe anche richiedere l'affidamento ad una casa famiglia e/o il ricovero forzato per le dovute cure. Lasciarlo libero di far di far del male a gli altri è la cosa peggiore! |
Re: Bulli psicopatici
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Bè, se prenderà il diplomino delle medie stai sicuro che sarà un diploma differenziato per alunni h; non avrebbe lo stesso valore del diploma ordinario. Oddio, ma cadrò io dalle nuvole, ma per "esperienze" che intendi? Sui ragazzi di questa scuola l'ho un po' ipotizzato, perchè oltre ad essere una scuola piena di ripetenti di 14-15-16 anni, è anche piena di un'utenza un po' particolare, di ragazzi di classi sociali basse, che parlano tutto il tempo di sesso, dalla mattina alla sera, pure con me che dovrei essere la loro insegnante. Mi vergogno più io che loro, che sono piccoli. Anzi, mi sa che so più ferrati di me nel campo! :mrgreen: Però per esperienze io pensavo che al massimo ci si limitasse a qualche bacio "hard" o qualche sfuggente toccatina....tu dici che vanno ben oltre? :interrogativo: Non so mai se le statistiche relative alle esperienze sessuali siano gonfiate dalle bugie che raccontano gli adolescenti stessi o se sia invece tutto vero...:pensando: Quote:
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Re: Bulli psicopatici
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così magari si leva anche dai piedi |
Re: Bulli psicopatici
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Re: Bulli psicopatici
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non è che dico, è sicuramente così...era così anche con me 10-12 anni fa in una scuola tranquillissima, quindi... eh oltre al bacio, sicuramente masturbazioni e sesso orale...di solito solo le ragazze verso i maschi, ma anche rapporti completi capitano.. di solito in ogni classe c'è una ragazza che viene spinta a fare cose con più ragazzi |
Re: Bulli psicopatici
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E fanno anche bene,io li odio solo perchè non ho la possibilità di imitarli,gli "esperti" dicono che avere le prime esperienze sessuali troppo presto comporta un danneggiamento della psiche,io so solo che i miei compagni che alle medie si divertivano ora sono belli e felici e io che non ho visto mai una donna nemmeno in cartolina viaggio a gonfie vele sull'autostrada del disagio psichico. |
Re: Bulli psicopatici
io ho solo 23 anni e non so assolutamente niente si niente,e ho subito gli atti di bullismo fino alla quarta superiore.
Ma,cercherei comunque di tutelarmi. Ovvero,il ragazzo potrà anche avere tutti i problemi del mondo,e una persona si potrebbe sentire in colpa se non aiuta chi sta male come in questo caso e anche se poi fa male a te,MA,dico,meglio lui che te. Sarà brutale,ma se con tutta la buona volontà non ci si salta fuori allora basta. Mi viene da pensare che trascinerà anche te nell'abisso. Non si può chiedere aiuto al direttore/amministrazione/genitori? Ma come ho detto non ne so un granchè,spero di esserti stato di un qualche aiuto. |
Re: Bulli psicopatici
E' uno schifo, picchiare un'insegnante è un reato, non è più bullismo. E' delinquenza fascista.
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Re: Bulli psicopatici
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Invece alle medie già c'erano ragazzi che parlavano per esperienza,ricordo ancora di quando in un viaggio di istruzione un tizio della scuola si era fatto la fama di essere ben dotato ed un sacco di ninfomani in erba,tra cui una mia compagna,gli si erano fiondate di sopra. |
Re: Bulli psicopatici
Se, se, tanto sesso quanto bullarsi di averlo fatto, ma la capacità di amare e rispettare l'altro sesso e non viverlo come un oggetto sessuale e basta dove sta? E poi che cazzo di invidia bisogna sviluppare, a me fa semplicemente schifo che questi appena ragazzini fanno esperienze vuote senza una minima maturità e coscienza.
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Re: Bulli psicopatici
se le cose ormai hanno preso una certa piega credo che ormai la situazione sia irrecuperabile se sei da sola a voler migliorare le cose, ma ti scrivo due consigli qua sotto per eventuali prossime esperienze di questo tipo:
ho fatto 2 anni di liceo in una scuola difficile dove almeno il 20% degli studenti aveva condanne penali alle spalle, già da minorenni, ho visto di tutto e di tutti gli insegnanti solamente pochissimi si facevano rispettare, quindi con la mia, seppur mediocre esperienza, spero di esserti utile. Intanto non sentirti scoraggiata perchè sei donna, in quella scuola c'erano pochissimi professori a farsi rispettare, una sola era una donna, ma era donna, con le palle però, spaccava i timpani a chiunque dovesse rimproverare e rispondeva alle allusioni sessuali che le venivano fatte con altre allusioni sessuali per farli tacere e sfottere. Gli insegnanti a farsi rispettare di più erano molto diversi dal classico "professore", erano professori che di fronte alla classica battuta/sfida del bullo di turno non usavano l'autorità, non gli rispondevano a tono, usavano semplicemente battute per sfotterli un pochino e un sorriso. Se un alunno aveva un problema erano gli unici a prenderti da parte senza che tu gli dicessi nulla per parlarti e consigliarti come un vero mentore. Insegnavano in maniera differente, molta meno teoria e lezioni con numerosi esempi riferiti al mondo reale, spesso la lezione non durava 1h come stabilito, ma anche solo 30 o 40 minuti, il restante tempo lo usavano per parlare dei problemi della scuola, per ascoltarci tutti insieme sulle nostre opinioni nell'attualità e nello sport, cercavano un filo comune con cui comunicare, all'apparenza uno può dire "ma va là" ma che ci si creda o no erano gli unici a coinvolgere tutti gli alunni e a riuscire ad insegnare veramente e con risultati migliori dei colleghi. Autorità, come detto prima non usarla ad ogni provocazione, si cade nel ridicolo e basta, solo se strettamente necessario, ma una volta detta una cosa, come una sospensione o chiamare a casa lo facevano, non te lo ripetevano 2 volte, e non sospendevano la lezione per un bulletto, lo facevano al di fuori dell'orario di lezione, con loro non si scherzava. Spero tu legga questo messaggio tra i tanti qui postati e che ti possa essere d'aiuto. |
Re: Bulli psicopatici
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Però una terapia gli servirebbe eccome, soprattutto familiare (anche se non ha entrambi i genitori) e forse lavorare in questa direzione darebbe i suoi frutti. Quote:
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Spero proprio che in questo "abisso" non mi ci porti, anche perché ho notato che nei mesi sto imparando a reggere meglio lo stress a cui sono sottoposta... Quote:
Però tutto ciò viene ricondotto nell'ambito della patologia e quindi la scuola dà per scontato che i docenti siano costretti a sopportarlo così com'è, perchè ha "la patente da matto". Però le sue azioni spesso sono dettate dall'intenzionalità di far del male, non è come (metti caso) un autistico con grave ritardo mentale che, se mette le mani addosso a qualcuno, non se ne rende pienamente conto. Lui se ne rende conto benissimo, perchè il cervello gli funziona. Semplicemente non sa gestire gli impulsi e fosse per lui picchierebbe tutti quelli che gli stanno "sulle scatole"! Quote:
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Re: Bulli psicopatici
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Ma come mai hai fatto il liceo in un quartiere difficile? A dir la verità, però, essendo io un'insegnante di sostegno, non ho molto il problema della gestione della classe, perché non rientra nelle mie mansioni (fortunatamente!) Comunque sia, dato che la scuola e l'ambiente sono quel che sono, lavoro un po' con tutti, per aiutare nello studio ragazzi alle soglie dell'analfabetismo; quindi devo ammettere che ricoprendo questa posizione di "aiuto" e non quella della prof. cattiva che dà votacci o note, mi sono abbastanza accattivata la simpatia delle classi in cui lavoro. Insomma, con gli altri ragazzi non ho molto problemi, compresi gli altri 2 ragazzi che seguo sempre come docente di sostegno. Ho problemi nello specifico con questo alunno, che sto cercando di conquistare in tutti i modi, cercando di attuare ogni volta strategie diverse. Quando gli gira bene, le cose non vanno malaccio malaccio, ma quando è nervoso (e capita spesso) mi prende proprio di mira e sfoga tutta la sua aggressività su di me. Sarà perché sono il suo punto di riferimento e sarà che non comprende molto il mio modo d'essere, essendo lui abituato ad avere a che fare con persone urlanti e aggressive sempre, in famiglia e fuori. Io lo spiazzo un po', perchè forse non riesce a collocarmi bene nelle sue categorie mentali. Ovviamente, però, forse ai suoi occhi, essendo io calma e riflessiva, rientrerò più nella categoria dei "deboli" che in quella dei forti. Ecco, lui concepisce solo quest'unica categoria: deboli vs forti. I primi sono da schiacciare, mentre vanno rispettati e ammirati solo i secondi. i forti però non sono quelli che usano la testa, bensì quelli che usano la forza fisica. |
Re: Bulli psicopatici
Ma guarda io per mia esperienza i bulli e l'aggressività che manifestano la vedo più come un colpire sempre e comunque qualcuno di fondamentalmente "bravo". La loro "morale" è negativa, hanno in testa che per vivere bisogna calpestare i diritti degli altri, usare violenza al posto del dialogo e del confronto. Mi viene in mente il film "Mary per sempre" dove Michele Placido interpetava un'insegnante che doveva dare lezione a ragazzi delinquenti, svogliati e pieni di rabbia. Vabbè era in effetti un carcere minorile quindi la situazione era estrema, ma a volte tentare di impegnarsi a "salvare" uno di questi ragazzi, anche solo uno può rendere la propria vita piena di soddisfazione sicuramente. E' un bel traguardo e vedila così clizia, tenta di farti voler bene da questo ragazzo così negativo, anche se all'inizio è durissima, pian piano se usi qualche stratagemma per "fargli dimenticare il mondo di merda che ha vissuto", puoi diventare per lui un'ancora di salvezza e per questo dovrebbe essere molto stimolante il tuo lavoro.
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Re: Bulli psicopatici
pensa che questi bulletti in realtà sono soltanto dei falliti, e tra dieci anni riderai nel vedere che saranno tutti drogati
o morti o in galera o barboni o ubriaconi o se sono fortunai finiranno a fare gli spazzini o gli operai in qualche fonderia |
Re: Bulli psicopatici
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Re: Bulli psicopatici
Se vai avanti di questo passo andra`a finire che quel ragazzetto bullo ti mettera` a 90°e tu lo lascerai fare sentendoti sopraffatta e impotente.
Il che al piu`delle volte tra adulti consenzienti va bene,ma tu hai un dovere verso te stessa e quel ragazzino. Soluzione?preparagli una trappola.Un bel giorno lo inviti mentre sei sola in qualche aula e aspetti finche`non sbrocca o ti mena,nel frattempo filmi il tutto con una videocamera nascosta.Dopodiche`lo minacci..o cambia registro o lo fai sbattere al riformatorio. Se lui persiste porti tutto dal preside e te ne lavi le mani che a quel punto sara` costretto a trasferirti per legge. |
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