Il piacere di vantarsi.
 

Mi domando perchè quasi tutti gli esseri umani traggono piacere nel vantarsi di ogni piccola cosa (anche la più banale e scema, basta che tu non ce l'abbia e loro sì).
Ma non è tanto il vantarsi, quanto più il sapere che tu non hai questa cosa, che li fa gioire immensamente.
Preciso che utilizzo il termine "cosa", ma non parlo solamente di oggetti materiali, anche di esperienze di vita.
Es. "io ho il ragazzo (e tu sei sola)". Reazione mentale dell'individuo che ti parla del suo ragazzo = "ahahah come mi diverto a farla sentire ancora più sola!"
Altro es. "io sono stato in Brasile quest'estate"; reazione mentale = "ahahah questa invece se n'è stata a casa, poraccia!".

Ma perchè tutti ambiscono ad essere "migliori" degli altri? (che poi il concetto di "essere migliore" per una cosa o per l'altra, è molto discutibile)
Gli esseri umani sono così cinici, meschini. Preferirei essere un'ape, o una volpe. Tutto pur di non far parte di questa razza subdola.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Ci si vanta per sentirsi superiori agli altri.E non credete,succede pure qua dentro quando si parla di ragazze/amici/trombamicizie e quant altro....qua come nella vita reale.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Alla gente piace parlare di sè,che poi lo faccia con un consapevole desiderio di ferire chi è in una situazione di "inferiorità" mi pare un po' una forzatura.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

A volte invece ci si vanta proprio per fare del male a qualcun altro,tipo magari chi é single e soffre questa condizione,o chi é senza amici e non esce ecc...fidatevi che mi é successo,e non é bello.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Concordo sul fatto che piaccia parlare di sè, per carità.
Però ti assicuro che tanti godono nell'evidenziare qualcosa che tu non hai, sono molto "sensitiva" su questo, me ne accorgo...

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Infatti,ho notato anche io.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Secondo me questo è dovuto ad una fondamentale insicurezza da parte delle persone. E' come se cercassero continue conferme di "a che punto sono arrivate / chi sono" Questo perchè fanno le cose solamente perchè gli è stato detto che è così che si fa, per imitazione. Invece , chi le fa per sua passione, non ha bisogno di sapere a che punto sono gli altri per orientarsi dal momento che segue solo le sue aspettative.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Sì, provo invidia anche qui a volte

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Non metto in dubbio che ci siano persone che si vantano, ma non è che la gente vive con lo scopo di far sentire gli altri inferiori.
Se uno dice "Sono andato in Brasile", magari vuole soltanto esporre un dato di fatto e raccontare una sua esperienza.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Si, credo anch'io. Mostrarlo equivale ad un confermare la propria "posizione" davanti a sè stessi e agli altri.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

E' insito nella natura umana....purtroppo. Personalmente mi tengo ben alla larga da certi individui.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

un periodo in cui mi ero costretto a socializzazione forzata in una casa con studenti coinquilini, mi trovavo nelle stesse condizioni ogni sera. Le 2 donne ed il ragazzo uscivano con gli amici, io rimanevo solo a casa. Ovviamente loro ogni volta mi guardavano con il sorrisetto per dire "noi usciamo" (Tu no! ahahahah -sottinteso). Mai una volta che le sia venuto di dire "esci con noi". UN giorno l'ho fatto, forzandomi, di uscire con loro. Ovviamente mi sono trovato nell'inferno del timido, ovvero nel mondo dei fighetti bellocci iperestroversi sullo stronzetto andante pieni di soldi... e da quel giorno ho capito che esistono razze diverse incompatibili reciprocamente. UN po' come gli elfi ed i nani in Tolkien. (ecco mi pare un paragone azzeccato...avete presente come gli elfi guardano i nani? XD)

Re: Il piacere di vantarsi.
 

No no, questo lo so...
E' naturale che non accada sempre, però io parlavo di quei casi in cui le persone raccontano cose allo scopo di dar fastidio. E ti assicuro che non è raro uscire fuori e trovare persone che lo fanno, per me è all'ordine del giorno.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Condivido il tuo pensiero, non le conclusioni. E' lampante il fatto che viviamo in una società dove apparire è ciò che conta veramente. I social network ne sono una prova indubbia. Ciò su cui credo sia veramente importante riflettere è proprio il mutamento progressivo degli ultimi anni che le persone hanno sviluppato sul modo di rapportarsi alla vita: il decadimento dei valori forti e fondamentali, il degrado comportamentale e verbale, il rinnegamento degli ideali patriarcali, ecc...ecc... si è sviluppato viceversa tutto un mondo di apparenza/appariscenza sia comportamentale che verbale.
Quello che ieri faceva di un uomo un uomo e di una donna una donna erano le idee e i valori, quello che oggi fanno di un ragazzo un ragazzo e di una ragazza una ragazza (se anche i 40enni si fanno chiamare "ragazzi", ci sarà un motivo) sono le cose futili, le sciocchezze. Il mondo si sta impoverendo, ma l'errore più grave che si possa fare è quello di mettersi da parte, di tirarsi fuori

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Secondo me ci siamo in un modo o nell'altro, tutti dentro. Infatti, uno che non si vanta per niente, nemmeno nelle modalità subdole accettate dal codice sociale, verrà considerato senza autostima.
Parlare di noi è normale ed è normale il voler mandare informazioni positive su noi stessi all'interlocutore.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Ma non è normale parlare di sè per sminuire gli altri... Mi domando questo, perchè si sente il bisogno di sentirmi "migliori" di qualcun altro.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Temo che sia nella natura umana stessa la necessità di elevarsi sull'altro anche coi mezzi più subdoli, e anche se alcune filosofie hanno cercato di rovesciare questa prospettiva, alla fine la "nostra" essenza non cambia. Lo virgoletto perchè è in misura variabile da persona a persona.

A volte vorrei veramente prendere e andare a vivere in mezzo ai monti come il nonno di Heidi, quanto capisco oggi quell'uomo.

Sicuramente era giusto liberarsi di molti elementi dei cosiddetti "vecchi tempi", ma si è scelta la strada sbagliata per farlo. Nichilismo, materialismo consumismo portati all'esasperazione, hanno esaltato ancora una volta quella parte della natura umana legata agli egoismi e alla cattiveria. Enjoy "freedom".

Comunque, ai "bei vecchi tempi" cambiava solo che almeno in apparenza bisognava rispettare certi principi, ma la vera natura delle persone sempre quella era.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

non vedo in una persona che ti racconta del suo ragazzo o del suo viaggio un chiaro intento di farti sentire inferiore..
ovviamente dipende in che modo lo fa..se te ne parla tutta una giornata facendo riferimento a te che non hai o fai determinate cose allora sì esagera ma se te lo racconta normalmente come se parlasse del più e del meno non credo che dietro voglia farti sentire inferiore....
diciamo che allontano in fretta certe persone non tanto per il loro tentativo di farsi invidiare ma perché le trovo estremamente noiose

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Bè ma non prendere alla lettere i due esempi che ho inventato, erano appunto esempi.
Esattamente dipende dal MODO in cui uno lo fa, e io parlo di quelli che intenzionalmente ti fanno presente che loro hanno una vita che tu praticamente te la sogni, per dirla in maniera informale ecco.
Non che mi dia poi così fastidio, ognuno sceglie di vivere la vita come vuole.
La cosa che mi infastidisce è la meschinità umana nel voler sentirsi superiore a un altro essere umano, ecco cos'è.

Re: Il piacere di vantarsi.
 

per me più c'è anche molta insicurezza...hanno bisogno di conferme..chi veramente è sicuro di se stesso non ha bisogno di vantarsi..
poi sono persone abbastanza noiose secondo me..

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Re: Il piacere di vantarsi.
 

mai sentito il detto, bene o male l'importante è che se ne parli?

Re: Il piacere di vantarsi.
 

Gli esibizionisti che ti sbattono in faccia la felicità che non hai mi stanno sul cazzo più di ogni altra cosa in questo mondo, non mi stancherò mai di ripeterlo.