![]() |
Non volete o non riuscite?
Seguendo molte discussioni in questo forum ho notato una certa distinzione che è possibile fare tra gli utenti. Affrontando vari disturbi di personalità, comunque tutti abbiamo vicissitudini diverse nei rapporti sociali ma c'è una distinzione da fare tra chi:
- ha avuto esperienze negative e non vuole avere rapporti sociali, evita, rifugge e in generale non sarebbe affatto felice di avere "più rapporti sociali" ma sta bene nel suo nido - chi vuole avere una vita sociale, ma in certe situazioni ha problemi, manifesta disagio, è diffidente anche se non vorrebbe e via dicendo ma sente la necessità della socialità nella propria vita. Io continuo a pensare che la seconda strada sia quella naturale, nonostante alcuni pensino di essere "naturalmente" destinati a rimanere soli. Voi dove vi collocate? o siete ancora indecisi? E, se superare i propri blocchi costa fatica, il gioco vale la candela? |
Re: Non volete o non riuscite?
Quote:
|
Re: Non volete o non riuscite?
mi ha annullato il sondaggio :mannaggia: moderatori riuscite a inserirlo ?
|
Re: Non volete o non riuscite?
Quote:
in genere quando sono obbligato me la cavo abbastanza bene in compagnia, ma è ovvio che mai di mia iniziativa mi metterei in una situazione di socialità che genera solo sforzo e ansia, a me sembra una cosa naturale :nonso: lo faccio al lavoro, lo faccio se la situazione me lo impone, ma non mi ci metto certo d'impegno ad infilarmi in situazioni scomode :nonso: |
Re: Non volete o non riuscite?
Io sono rimasto scottato tante di quelle volte da non riuscire piú a fidarmi di nessuno.So che non é normale,l uomo di natura é un animale sociale,ma io non voglio assolutamente piu aprirmi agli altri.Si soffre e basta,in cambio di positivo si riceve ben poco.Stesso discorso con le donne..sento il bisogno fisico e affettivo di avere una compagna,ma allo stesso tempo so che questo implicherebbe di espormi a livello emotivo,e quindi in un modo o nell altro ad essere alla mercè dell altra persona,nel bene o nel male.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Non c'è nessun problema.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Rientro nel secondo tipo: fosse per me starei tra la gente, uscirei, viaggerei e conoscerei ogni persona sulla faccia del pianeta... penso che il bello della vita sia nella relazione col prossimo e che valga davvero la pena vivere una vita solo se condivisa... ma non ci riesco :(
|
Re: Non volete o non riuscite?
Io vorrei, ma non ci riesco.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Quote:
|
Re: Non volete o non riuscite?
Quote:
|
Re: Non volete o non riuscite?
Se il gioco valga la candela, lo scopriremo.
Nel frattempo giochiamo. Non puo'andare sempre male. E lo sforzarsi anche partendo da piccole cose, dopo fa meno paura. Si acquisisce esperienza e si e'più pronti a sostenere il peso delle eventuali delusioni. Vivere ha un significato diverso per ognuno di noi. |
Re: Non volete o non riuscite?
Nessuna delle due, sono all' accettazione, non quella del pronto soccorso.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Poche volte voglio, tante volte non voglio
Poche volte riesco, tante volte non riesco Quando voglio non riesco quasi mai. |
Re: Non volete o non riuscite?
io mi rivedo assolutamente nella seconda categoria
spero che le cose possano cambiare, anche col mio impegno :) |
Re: Non volete o non riuscite?
Dipende,alcune volte non voglio e altre non riesco.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Non mi interessa più di tanto, e in ogni caso cerco di non farmene un cruccio.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Quote:
Spesso non voglio, e quando mi va... faccio una fatica enorme e preferisco ritirarmi. |
Re: Non volete o non riuscite?
Penso che se ci fosse un'opzione " un po' e un po" il 99% dell'utenza sceglierebbe quella.
Dipende dalle diverse situazioni sociali, ad alcune c'ho proprio rinunciato perchè non mi piacciono, ad altre no, tento ma non riesco. "guardi signora suo figlio si applica, ma non cè niente da fare" [semi-cit.] |
Re: Non volete o non riuscite?
Io ho una vita sociale minima, una comitiva di amici con cui uscire però mi manca tutto il resto (anche le basi della sopravvivenza), non disprezzo quello che ho ma non è assolutamente sufficiente non solo ad essere felici ma proprio per vivere. Quando ti manca un lavoro, non riesci ad andartelo a cercare, i tuoi amici ti guardano sbigottiti che da sei anni non combini un accidente allora ti rendi conto che la vita sociale non è tutto, proprio per niente.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Non voglio avere una vita sociale, ci ho provato, non mi interessa, non mi dà niente in più.
Chi sceglie questa alternativa è bugiardo con sè stesso. |
Re: Non volete o non riuscite?
L'unica cosa che voglio è appunto curare i miei problemi. Non c'è mai stato spazio per i rapporti umani. In un'altra vita mi piacerebbe. Ma se prima non si sta bene con sè stessi come è possibile pensare di poter condividere qualcosa con altri?
|
Re: Non volete o non riuscite?
Le due opzioni non mi calzano a pennello, ho pensato di scomporre le varie parti in modo da dare una risposta più fedele al mio pensiero:
cerco le situazioni sociali, perché ritengo siano importanti. mi mette a disagio, Non voglio avere una vita sociale, ci ho provato, non mi interessa, non mi dà niente in più. Anche se a volte |
Re: Non volete o non riuscite?
Dovendo scegliere tra le due prevale la seconda.
In realtà per me credo sia un problema di autostima,mi secca molto non avere neanche la possibilità di fare una vita sociale decente.Vorrei avere una potenziale vita sociale frenetica e poter decidere di non fare nulla. |
Re: Non volete o non riuscite?
Quote:
|
Re: Non volete o non riuscite?
Quote:
Come riesco a relazionarmi con gli altri se non ho un minimo di autostima verso me stessa? Mi sento uno schifo in tutto e vedo pessimismo ovunque, e questo non giova alla mia vita sociale. Evito, evito ed evito continuamente il resto del mondo proprio perché io non mi sento di appartenerci ed allora mi chiudo nel mio nido, soffrendo. Vorrei che cambiasse qualcosa, veramente.. e so che la cosa dovrebbe partire da me.. Ma dove la trovo la fiducia? Se è da quando ho 11 anni che frequento psicologi e ora che ne ho 18 sono arrivata proprio allo sfinimento? Allora c'è qualcosa che non va in me? |
Re: Non volete o non riuscite?
Amo la solitudine, ma non quella coatta.
|
Re: Non volete o non riuscite?
la seconda ipotesi, putroppo vorrei ma non ci riesco.
Sono peggiorato con gli anni direi, anche quando qualche volta mi trovo in sintonia con qualcuno ho sempre paura di fare o dire qualcosa di sbagliato ecc. |
Re: Non volete o non riuscite?
Credo di non riuscirci perchè non voglio.Anche se vorrei ma non ci riesco.E' molto complicata la cosa.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Voglio una vita normale ma ho dei blocchi in alcuni contesti che mi impediscono di averla.:testata:
|
Re: Non volete o non riuscite?
Quote:
|
Re: Non volete o non riuscite?
Non riesco. So perfettamente di essere io stesso il mio più grande problema, faccio di tutto per correggere la personalità aspra e contorta che mi ritrovo. Alcune volte sono stato fortunato, spesso però ho anche fallito. Il mio contrasto interiore si risolve nel momento in cui non do importanza tanto al risultato (la guarigione) ma al percorso che ho scelto (ovvero quello di affrontare il problema) . Un giorno potrò anche morire solo e folle, ma nessuno, me stesso compreso, potrà rinfacciarmi il fatto che abbia rinunciato a lottare.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Se siamo qui a lamentarci significa che abbiamo problemi -.-
|
Re: Non volete o non riuscite?
In teoria vorrei, ma sono troppo deluso e mi sono convinto che "tanto sono tutti uguali" e che "non ne vale la pena"... quindi attualmente non è che non riesco, è che proprio non ci provo neanche ad avere una vita sociale.
|
Re: Non volete o non riuscite?
Ma non riuscire a fare cosa?:pensando:Quella vita banale che si vede fuori dalla finestra non è il massimo...
|
Re: Non volete o non riuscite?
Ho passato tanto, troppo tempo rinchiusa nella prima categoria, intrappolata dalla paura essere guardata, di fare passi falsi, di sbagliare insomma. Uscivo solo per lavorare e anche quello era vissuto come un dramma, in certi giorni.
Non so se sia stata la terapia (conclusa piú di due anni fa e che non aveva risolto, ma solo mitigato la fobia sociale e tutte le dinamiche da evitamento varie), i farmaci o piú semplicemente la consapevolezza che i trent'anni si stavano inesorabilmente avvicinando, ma ho pensato a quanti anni ho buttato nel cesso per via di tutte le mie paranoie, vere o inventate dalla mia testa che siano. Fatto sta che da questa tarda primavera ho ripreso lentamente una vita normale. Con la voglia di uscire, conoscere persone che possano accettarmi per quella che sono. Ho addirittura ripreso a frequentare persone del sesso opposto. Tutto ció non senza difficoltá, certo, ma la voglia di vivere é troppa ed io ho giá sprecato troppo tempo nascosta in casa e dentro me. Io mi sono rotta i maroni di farmi comandare dalla paura!!! |
Re: Non volete o non riuscite?
Non riesco a trovare attività che possano affascinarmi e persone che riescano a cogliere il mio interesse.
Quindi, per ora, non sento il bisogno di avere una vita sociale |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 12:53. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.