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Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
Io sono meridionale, e non me ne faccio assolutamente un problema. Cosa ci sarebbe poi da vergognarsi :interrogativo: . Per ragioni storico-geografiche ci troviamo in una condizione di arretratezza nei confronti del nord, anche se questo è vero solo nei piccoli paesini di campagna e montagna. A livello economico, lo ammetto, è il nord che trascina l'Italia, soprattutto il cosiddetto triangolo industriale. Ci vorrebbe più iniziativa da parte nostra, nel valorizzare le nostre ricchezze territoriali e culturali.
Comunque a parte l'accento, non capisco che intendi per modo di comportarsi e movimenti, in cosa una persona naata a Palermo sia diversa da una nata a Firenze, ad esempio |
Re: Vergogna delle mie origini.
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io invece sono orgoglioso di essere nato in questa splendida terra (la liguria) e non andrei a vivere da nessun altra parte al mondo!! (tranne in val d'aosta, altro posto che amo) però un po mi fa cagare il mio accento zeneise :mrgreen: ad ogni modo se devo dire la verità l'accento veneto mi fa venir da ridere :lol: |
Re: Vergogna delle mie origini.
Sono straniera quindi il mio giudizio e piu distaccato e ti diro che io da piccola ma anche oggi ho avuto e ho sempre un certo fascino verso napoli e laccento napoletano (anche se il mio accento italiano e assomigliante a quello del nord ma solo perche e piu facile). Lo trovo molto gioioso e passionale secondo me dovresti essere fiero.
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Re: Vergogna delle mie origini.
Secondo me ogni accento è bello da sentire, purchè non si facciano troppi errori grammaticali (quelli sì che possono "infastidire").
Io ad esempio ho un amico di Roma e adoro il suo accento romanesco, come mi piace molto anche quello napoletano. Purtroppo le prese in giro, pur avvenendo in molti altri contesti linguistici (come nel milanese o nel genovese stretto), sono maggiormente sentite al sud perchè spesso si associa "accento stretto" = "ignoranza". Secondo me le due cose non sono assolutamente collegate. |
Re: Vergogna delle mie origini.
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I dialetti hanno una grammatica a sé, diversa da quella italiana. Di che errori parli esattamente? |
Re: Vergogna delle mie origini.
vergogna di cosa?
io mi vergogno di essere nato da mia madre perché so di avere i geni di una ritardata, ma pur essendo del nord tra i miei migliori amici c'è gente proprio di Napoli. censo queste surreali storie di gente razzista verso il proprio popolo |
Re: Vergogna delle mie origini.
sun zeneise rizu reo strinzu i denti e parlu caeo
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Faccio l'esempio più stupido del mondo: "porto il cane che lo piscio", oppure "scendo la spazzatura". |
Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
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PS: volevo dire la sintassi -_- |
Re: Vergogna delle mie origini.
io sono nato e vivo al nord,ho origini (purtroppo) meridionali :ridacchiare: non me ne vergono e mi piace il sud :timidezza:
e se pensi che essere nato al sud ti faccia sentire inferiore.......pensa che poteva andarti peggio... potevi nascere pisano :ridacchiare: |
Re: Vergogna delle mie origini.
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Ogni dialetto ha sintassi, semantica e regole grammaticali proprie. Non puoi usare come metro di giudizio l'italiano, perché l'italiano è una lingua ed il napoletano n'è un'altra. Capisci? Scinn a' munnezz in napoletano è più che regolare, tanto per riprendere il tuo esempio. Tieniamo a mente che i dialetti sono lingue romanze, esattamente come l'italiano. Non corruzioni di quest'ultimo. |
Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
Difatti Frugolina dovrebbe chiarirsi le idee, perché prima dice di riferirsi al dialetto e poi riporta esempi in italiano.
Sul fastidioso sono d'accordo. Anche se francamente ho sentito di peggio. |
Re: Vergogna delle mie origini.
Ma poi non ho capito come esteriormente si possa individuare l'origine meridionale di una persona.
bah. :interrogativo: |
Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
Io non ho sentimento di appartenenza alla mia terra, ci sono nato e ci vivo. Non ho problemi con il mio accento napoletano, della "s" come in scia che spesso mi esce nelle parole e dei vari modi di dire della mia città.
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
Per le scarse opportunità professionali offerte a giovani come noi o per i continui scandali che affliggono la nostra politica, dovresti più che altro vergognarti di essere nato in un Paese come questo e non delle tue origini meridionali o del tuo accento napoletano.
Tornando al topic, la Lega ha offerto un'immagine distorta della realtà del nord Italia. Si tende a pensare che i polentoni si tappino il naso quando parlano di terroni, non è così. Hanno una mentalità loro, abitudini loro, una lingua loro, tradizioni loro e quando un meridionale, con un bagaglio culturale totalmente differente, arriva a casa loro si sentono leggermente infastiditi. Come, d'altronde, immaginare un polentone a Napoli mentre fa il caffè o la pizza... ovviamente ai napoletani verrà da piangere. Essere infastiditi, comunque, non è sinonimo di intolleranza. Anche perché, a primo impatto, è difficile trovare persone che si stiano subito simpatiche. Approfondendo la conoscenza, però, non è detto che un terrone diventi il miglior amico di un polentone e viceversa. Riguardo alla pronuncia delle parole: io questo genere di problema non l'ho mai avuto. Ho origini fiamminghe, siciliane e abruzzesi, però il mio dialetto è il romano (con lieve pronuncia toscana), che però non intacca il mio italiano. Non devi vergognarti del tuo accento napoletano o meridionale, stai sicuro che anche un polentone si vergogna del suo accento quando parla con te. E' una cosa reciproca :mrgreen: |
Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
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in tal caso credo sia una cosa normale, farebbe parte del "sentirsi diverso" io sono del nord ed in genere sono un tipo stile Renato Pozzetto (taaaac taaac ricordate?) o commendator Zampetti (mi esalta)....abitassi al sud sarei probabilmente visto come un tipo particolare e mi sentirei a disagio... un altro esempio, ho parenti bergamaschi, riesco anche a capirli (a volte a fatica) sia come dialetto che come mentalità, ma mi rendo perfettamente conto che al di fuori di un certo contesto ambientale probabilmente risulterebbero strani, se non addirittura ridicoli... |
Re: Vergogna delle mie origini.
è da dementi vergognarsi delle proprie origini
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Re: Vergogna delle mie origini.
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se ti vergogni di scrivere su sto forum nn ci scrivere mica te l ha ordinato il dottore |
Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
io parlavo in generale che secondo me è da "scemi" vergognarsi delle proprie origini
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
Non ci si dovrebbe mai vergognare delle propie origini, se non altro perché le origini non sono qualcosa che ci si sceglie.
Ho un amico siciliano, che ora abita qui al nord, e parla con un fortissimo accento, "alla Montalbano" come dico io. Ma a me piace, è un dialetto bellissimo, e poi lui è una grandissima persona, gran lavoratore, simpatico, allegro, sempre con la battuta pronta ma serissimo quando occorre. Ci si dovrebbe vergognare, eventualmente, per quello che si è fatto e si è detto, non per essere nato qui piuttosto che là. |
Re: Vergogna delle mie origini.
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Come stirpi di foglie, così quelle degli uomini. La foglie, alcune il vento le getta a terra, altre la selva fiorente le nutre, quando arriva il tempo di primavera; così le stirpi degli uomini: nasce una, l'altra muore." (Omero, Iliade, VI 145-149) |
Re: Vergogna delle mie origini.
e allora io cosa dovrei dire che dalle mie parti ci chiamano "polentoni" certo è per ridere ma cmq non mi vergogno di essere una polentona anche perchè la polenta ai formaggi mi piace molto
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Re: Vergogna delle mie origini.
E perchè mai? Io sono del nord, ma non vedo nessuna differenza. A dire il vero, io non vedo nessuna differenza nemmeno tra neri e bianchi, rossi, gialli ecc.
Nel meridione so che è particolarmente diffuso questo "mito" che chissà come sono quelli del nord e invece siamo esattamente come voi, nè inferiori nè superiori. Certo, l'unica cosa che non mi piace è la parlata (questo lo ammetto), perchè mi piace sentire l'italiano corretto, ma per il resto ti assicuro che vivere qui non fa nessuna differenza (almeno dal mio punto di vista) |
Re: Vergogna delle mie origini.
neanchio vedo nessuna differenza , sono stata fidanzata con un ragazzo senegalese ma non mi vergognavo affatto di girare insieme a lui ,siamo tutti uguali, ora sto con un ragazzo napoletano e l importante non è come parla ma che mi voglia bene
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Re: Vergogna delle mie origini.
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Fonte: Manuale di sociolinguistica dell'italiano Dunque Lennon, dovevi nascere a Milano :occhiali: |
Re: Vergogna delle mie origini.
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Per il resto, sono tutte cose che stai dicendo tu. Ho detto solamente che non è necessario sentirsi inferiori perchè sostanzialmente non v'è nessuna differenza tra nord e sud. Stop... Se tu ti senti sminuito, non è certamente colpa mia. |
Re: Vergogna delle mie origini.
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