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ColorBlind 10-11-2012 14:19

Ho voglia di raccontare!
 
Grazie a tutti quelli che hanno letto e risposto :)

Vanitas 10-11-2012 14:22

Re: Ho voglia di raccontare!
 
tl;dr
____________

ColorBlind 10-11-2012 14:24

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 911694)
tl;dr
____________

grazie del prezioso commento, un giorno ne capirò il senso :D

Vanitas 10-11-2012 14:26

Re: Ho voglia di raccontare!
 
http://lmgtfy.com/?q=tl%3Bdr

ColorBlind 10-11-2012 14:34

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da Vanitas (Messaggio 911701)

immaginavo, non importa ;)

Manes. 10-11-2012 14:46

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Ciao ColorBlind, ho letto attentamente la tua storia anche perché devo dire che l'hai scritta molto bene e penso che messaggi così accurati meritino particolare attenzione. L'unico consiglio che posso darti è di non arrenderti adesso che hai 20 anni, se senti il bisogno di andare da uno psicologo non c'è motivo per cui non dovresti provare, se poi non sarà stata la cosa giusta per te potrai sempre lasciare. Io non so se sei sociofobica oppure depressa oppure tutte due, non ho le competenze necessarie per capirlo, però di sicuro la tua vita è piena di grande amarezza e solitudine (un po' mi ricordi come mi sentivo io a 19 anni, penso che cominciai a meditare il suicidio proprio in quel periodo) ed è un bene che tu ne sia consapevole e che voglia cambiare le cose. Hai ancora 20 anni, le possibilità per migliorare molto penso che ci siano tutte, potrai farti nuovi amici, trovare una ragazzo che ti ami per quella che sei, finire gli studi, trovare una lavoro. Un bel giorno tutte le cose che hai scritto potrebbero sembrarti così lontane da non credere nemmeno che sia stata tu a scriverle. Non lo so se ti ho aiutato con questo post, credo di non poter aiutare nessuno io. Ciao, in bocca al lupo.

Dylan 10-11-2012 14:52

Re: Ho voglia di raccontare!
 
mi dispiace per la tua storia, ma non saprei cosa consigliarti per uscirne. L'unica cosa che possa dirti è che sono tuo coetaneo e ho un vissuto a grandissime righe simile e ho notato che ci sono molti coetanei su questo forum più o meno con gli stessi problemi. Stando quì ho notato che ahimè il passaggio tra le superiori e l'universitá/lavoro per chi ha problemi di socializzazione e affini è veramente traumatico.
L'unico consiglio che mi viene da darti è quello di cercare di buttarsi sulle proprie passioni/ hobby / ambizioni ecc in modo da dare un senso alla nostra vita e soprattutto di imparare a buttarci accettando anche di sbagliare

CareyVayu 10-11-2012 15:00

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da ColorBlind (Messaggio 911685)
No, anzi sto aspettando che la situazione si sviluppi da sola (il finire fuori corso per me implicherà il dover cercare lavoro urgentemente, lasciando finalmente questo incubo), mentre io mi autoconsolo pensando a come si sta bene sotto le coperte mentre piove, aspettandomi che la vita me le strappi di dosso, aspettando di essere obbligata a reagire.

(....)


Ma tutta questa voglia di libertà e di vivere è come una enorme pressione che mi spinge contro le sbarre della gabbia che mi sono costruita, la gabbia di quella che non agisce, quasi come se dovessi aderire all' immagine che ormai ho dato di me.

E per la prima volta percepisco davvero la solitudine, non mi mancherà mai il gruppo di amici con il quale uscire il sabato sera, non mi interessa avere una vita sociale: la mia solitudine è la percezione di un velo indistruttibile tra me e gli altri, una incondivisibilità delle emozioni, un velo che non lascia passare il calore e i colori che si trovano nei rapporti affettivi sinceri.

ciao, non è facile raccontarsi e trovare la forza per farlo tanto meno, trovare parole per descrivere ciò che si vive e ciò che si ha dentro credo sia un importante passo avanti :bene:.

non sono un'esperta o altro, posso solo consigliarti di non aspettare che la situazione si sviluppi da sola ma di prendere tu delle decisioni e di agire. Ad esempio non vuoi più andare in università, parlane con tua mamma, raccontale il disagio che questo ti provoca. Nessuna madre vuole vedere tristi i proprio figli. Scegli la tua strada. Anticipa gli eventi, non aspettare che ci sia qualcosa o qualcuno che ti levi le coperte di dosso ma fatti forza ed alzati, non guardare la tua vita che scorre ma prendine possesso e vivila (ovviamente non è una cosa semplice, facile a dirsi difficile a farsi).

Riparti da questa libertà che senti, ti senti oppressa in una gabbia che tu stessa hai costruito, demoliscila pian piano, un passo alla volta...magari fissati piccoli obiettivi da raggiungere, nulla di esagerato ma piccoli passi avanti rispetto ad ora...Non badare a come gli altri ti vedono, ma guarda come ti vedi tu, come vorresti vederti e agisci per migliorarti o per riportare alla luce aspetti di te stessa e del tuo carattere che invece nascondi (anche qui, lo consiglio a te, ma mica facile, anzi dovrei farlo pure io ma spesso non ne ho la forza:()

La solitudine è una buona compagnia ma ci vogliono persone vere...per quanto tu ti senta legata al tuo solo-amico devi andare avanti, passare oltre...come hai detto non serve avere la compagnia di cento "amici"...ne bastano pochi ma veri...trovali e la tua vita sarà migliore, però devi buttarti e rischiare e non sempre andrà bene, ma una volta trovati saranno veramente un punto fermo della tua vita.
Buona fortuna!!:)

leoleo 10-11-2012 16:06

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Ho letto tutta la tua storia, ma non ho capito se il problema sia l'università o la mancanza di contatto fisico con persone ed in particolare ragazzi.
Per l'università io ti consiglierei di finire la triennale dato che sei al secondo anno, e poi di cercare lavoro. Se sei in ambito scientifico biologico/sanitario l'inserimento dovrebbe essere agevolato. Diverso è il discorso per ingegneria e architettura.
Per l'ambito affettivo è capitato anche a me. Due volte. La prima volta ero davvero un ragazzino, lei abitava lontano e io mi perdevo nei suoi messaggi sul cellulare. Inutile raccontare com'è finita.
Nella vita reale è difficile superare lo "scoglio" dell'approccio diretto, si tende ad essere sempre difensivi. Magari il tuo soloamico è molto riservato, probabilmente frequentandovi di più potrebbe cambiare la cosa.

Inutile dire che questo forum è pieno di persone con gli stessi problemi e dinamiche sociali, chissà magari chattando con qualcuno di loro...:timidezza:

Oda Nobunaga 10-11-2012 16:27

Re: Ho voglia di raccontare!
 
ciao rispondendo a due punti in particolare del tuo rapporto,stai molto molto attenta ad affidarti alla necessità di trovare il lavoro per avere una spinta dall'esterno,per due fattori fondamentali:
ti assicuro che non è per niente scontato che ti investa la motivazione divina una volta che ti troverai nella situazione critica,è una cosa parecchio rischiosa,te lo assicuro

se non hai niente in mano trovare lavoro è una menata,è complicato e soprattutto devi veramente sbatterti,e quindi oltre alla difficoltà oggettiva,torna il discorso motivazione.attenta veramente a pensare a questa starda come la salvezza.


alla tua altra domanda la risposta e si:non ti costa niente cercare una figura di supporto,visto che a livello statale non si paga,o si paga comunque molto poco.
se non ti senti di rischiare un privato a pagamento rivolgiti alle strutture pubbliche.magari non farà per te,ma almeno ci hai provato.

recluso 10-11-2012 17:00

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Beh dai, ho letto tutto e sono ancora vivo e sveglio :ridacchiare:
Secondo me quella da te descritta è la situazione di molti qui dentro, forse questo ti può rendere la cosa meno amara. Di sicuro è la mia condizione per alcuni aspetti.

Università: ho abbandonato dopo 1 anno e poco più, salvo poi riprendere ma iscrivendomi ad un altro corso. Se dovessi abbandonare, dopo una vita di studi condotti con successo, ti sentirai mancare la terra sotto i piedi, sappilo. :(. La tua identità, quella con cui ti sei probabilmente definita fino ad oggi, coincide con l'essere studentessa. E' un problema..

Psicologo: se non hai remore di vario genere, come in molti hanno, me compreso, prova. Se non ci sei mai andata potrebbe avere effetti sorprendenti. Diversamente, chi come me già ha provato non può neanche sperare in qualche effetto miracoloso. L'importante è che ti impegni attivamente e collabori.

Depressione: se lo fossi gravemente lo capiresti. Probabilmente lo sei lievemente, ma è inevitabile.

Legami: prendo qualche cotta nei periodi in cui tiro su la testa, mostrando al mondo la mia parte più socievole. Questo accade sia nella realtà, scuola prima, università poi, che nel virtuale, ma qui molto meno.
Quello che mi salva, o forse dovrei dire che mi frega, è che ho una grande capacità di distacco e rimozione. Dopo un periodo di intensa dipendenza, se mi rendo conto che la cosa mi fa più male che bene, lentamente raffreddo il sentimento.


Uscirne? Sopravvivere? Chi vivrà vedrà (cit). Alcuni ce la fanno, altri sopravvivono, molti rinunciano.
Personalmente credo nell'approccio empirico. Solo i fatti possono cambiarci. Speriamo e lavoriamo affinché accada qualcosa, qualcosa che ci dia uno scossone.
L'è duura.

Kubla 10-11-2012 17:05

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da ColorBlind (Messaggio 911685)
PREMESSA
Ho sempre avuto paura degli altri, del loro giudizio, delle loro reazioni fin da piccola, ho sempre passato molto tempo in solitudine fin dall' infanzia,ero felicemente introversa, insomma io da sola sono sempre stata bene, e pensavo di potercela fare così per sempre: da sola, con la mia determinazione per raggiungere gli obiettivi, e la mia fantasia a farmi compagnia.
L' UNIVERSITA'
Ecco l' ultimo paragrafo, inizia l' università. Una facoltà scientifica, ovviamente.
La mia situazione familiare è tale per cui non dovrei perder tempo, tuttavia sono al secondo anno e va da schifo.
I primi tempi il disagio di entrare in aula era insopportabile, le dinamiche di gruppo sono spaventose, in gruppo io divento muta, proprio non mi esce la voce, anche se mi venisse in mente qualcosa da dire (di solito no).
Mi mancano i punti di riferimento.
Arrivo all' ultimo minuto prima della lezione, me ne vado appena finisce, passo il resto del tempo a casa sempre inquieta e triste, cresce una certa disperazione dentro di me, sviluppo pensieri suicidi, perdo la forza, scoppio a piangere per niente.
A volte scappo dalle lezioni vagando per la città, dove sono sicura che nessuno mi conosca, scegliendo le vie poco affollate, rimuginando sulle mie scelte, sul mio futuro nero, portando sulle spalle enormi sensi di colpa.
Ed è qui che comincio a sviluppare le caratteristiche dell' evitante.
Comincio a provare un senso di ingiustizia quando provo affetto verso qualcuno, e naturalmente l' unico per cui lo provo è il mio soloamico, che a gennaio dell' anno scorso, durante il mio ennesimo sfogo mi rivela di essersi innamorato di una persona che conosce in realtà, che non lo ricambia (grazie al cielo! :sisi:) mi fa fuori dalla sua vita per qualche mese, perdo l' unico punto di luce nella mia vita.
Voglio bene anche a mia mamma, ma per proteggerla dal dolore non le parlo di come sto, portando avanti la messa in scena dell' università...
Passo quest' ultima estate in casa, non riesco nemmeno a studiare, sviluppo atteggiamenti evitanti anche in chat, sparisco da tutti, mi iscrivo a fobia sociale :mrgreen:,mi lascio avvolgere dalla stanchezza mentale, dicendomi che questo è un periodo di pausa nella mia vita, che è giusto così, che ho dovuto accettare cose più grandi di me in passato ed è giusto che ora mi prenda il tempo di elaborarle, ma in realtà sto fuggendo.
No, anzi sto aspettando che la situazione si sviluppi da sola (il finire fuori corso per me implicherà il dover cercare lavoro urgentemente, lasciando finalmente questo incubo), mentre io mi autoconsolo pensando a come si sta bene sotto le coperte mentre piove, aspettandomi che la vita me le strappi di dosso, aspettando di essere obbligata a reagire.

ora ho 20 anni, qualche mese fa ho avuto l' onore di incontrare il mio soloamico, che è tornato a chattare con me, di passarci una giornata insieme con la promessa di rivederci, è stata durissima stargli vicino tutta la giornata e vederlo così freddo e distaccato, penso sia venuto solo per farmi un favore, mentre io bruciavo silenziosamente per lui, sono riuscita a strappargli un abbraccio, e quello è l' unico contatto fisico che abbia mai avuto con un ragazzo.
E sono certa che il motivo sia il mio atteggiamento; gli altri mi percepiscono come spaventata e impaurita, perciò non desiderano aver a che fare con me.
E l' università non è il posto per me.

Negli ultimi giorni si è risvegliata in me senza motivo una voglia di libertà e di vivere che credevo morta, vorrei affrontare tutte le situazioni, avere il coraggio di parlare con mia mamma per lasciare l' università e avere la forza di cercare un lavoro, vorrei smettere di cercare la vicinanza del mio amico che ormai ha solo frasi di circostanza quando sto male, perchè non gli interessa più di avermi nel suo futuro (ma ormai ci conosciamo da 2 anni e la vita non sarebbe la stessa senza la sua presenza, gli voglio un bene dell' anima).
Vorrei essere libera da tutti questi legami inutili alla vita, e vivere perchè decido di vivere, non perchè devo.
Ma tutta questa voglia di libertà e di vivere è come una enorme pressione che mi spinge contro le sbarre della gabbia che mi sono costruita, la gabbia di quella che non agisce, quasi come se dovessi aderire all' immagine che ormai ho dato di me.

E per la prima volta percepisco davvero la solitudine, non mi mancherà mai il gruppo di amici con il quale uscire il sabato sera, non mi interessa avere una vita sociale: la mia solitudine è la percezione di un velo indistruttibile tra me e gli altri, una incondivisibilità delle emozioni, un velo che non lascia passare il calore e i colori che si trovano nei rapporti affettivi sinceri.

Ho letto la tua storia con interesse perchè sono tua coetanea e mi sono trovata in molte cose che hai scritto, soprattutto nelle frasi che ho messo in grassetto.
Sono nata introversa e mi sono sempre affidata alla mia immaginazione per evadere..però a differenza tua ho vissuto gli anni del liceo "normalmente" nonostante non fosse la mia via quella che ho scelto.
La cosa che davvero mi ha fatta cambiare in questi anni è stata conoscere persone esuberanti e totalmente opposte a me che mi hanno fatto da "ponte" col mondo reale.
Questo è successo anche il primo anno di uni: mi sedevo sempre sola finchè un ragazzo non mi ha parlato e da lì ho passato un anno bello all'interno d'un gruppo che mi piaceva e stavo bene almeno in quell'ambito.
Ora..le persone vanno e vengono quindi non è di certo questa la soluzione. Sennò ovviamente non sarei qui :mrgreen:
Ora anch'io entro in aula solo quando ne trovo la forza, sennò scappo..vago senza meta solo per non affrontare la realtà: lì dentro sono più sola che nella mia stanza davanti al pc.
Per me ora si è ricreato il muro che mi divide dalle altre persone e sono alla continua ricerca di un'altra persona che possa rifarmi vivere, come fosse una droga..non parlo necessariamente d'amore, parlo di amicizia, amicizia vera che fatico a trovare. Per quanto riguarda l'Amore permettimi di dissentire sul concetto di innamoramento=patetico..l'innamoramento si trasforma in patetico quando è idealizzato, quando non è corrisposto, quando non è realmente definibile come tale, almeno..per me.
La soluzione? Di certo non l'ho ancora trovata neppure io quindi non posso dirti altro se non che non sei sola e che qui potrai sempre parlare e raccontare perchè c'è chi ti capisce..ma non affidarti solo al pc..se vuoi confidarti con tua madre fallo!...Ma sinceramente ti consiglierei di finirla l'università..per non pentirsene poi in futuro..
C'è solo una cosa che non capisco..com'è che è rinata in te la voglia di vivere ma non ti interessa avere una socialità? Io credo che se davvero non ne sentissi il bisogno ti faresti meno problemi..non so :interrogativo:

Keaton 10-11-2012 17:38

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Siamo seri, tu stai male, punto.
Mi ha colpito molto la tua lettera, credo che la stamperò, è di una lucidità disarmante.
Abbiamo molti punti in comune, ho 21 anni, faccio l'università senza stimoli, anch'io sono l'unico senso di vita di mia madre e per tantissimo tempo non mi sono aperto con nessuno.
Potrei dirti tante cose, ma sarebbe inutile.
Quello che ti consiglio in modo pratico è di andare da uno psicologo/a, a me ha fatto benissimo, vacci anche solo per parlare con una persona in carne ed ossa (basta contatti virtuali !) che è lì solo per aiutarti, cerca di fidarti, sarebbe un punto di partenza, poi quando non ti va più smetti. Se fai l'università molto probabilmente ci sarà uno sportello di consulenza psicologica, andando sul sito dell'università probabilmente troveresti il numero di questo psicologo , è molto comodo perché devi "solo" trovare la forza di fare una chiamata, tutto in piena privacy, io sono partito da lì, adesso però vado alla ASL sempre gratis. FALLO SENZA ESITAZIONI, ci sono delle controindicazioni come ogni cosa, ma fregatene.
Questa è la mia storia http://www.fobiasociale.com/lettera-...ua-vita-26019/
Tanti auguri cara ragazza

ColorBlind 10-11-2012 18:14

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Grazie a tutti, corraggio anche a voi! Vi auguro buona fortuna anche io.
Vi ho risposto singolarmente qui sotto :)

@ Manes,
certo che il tuo post mi è stato di aiuto, sapevo che su questo forum avrei trovato persone in grado di comprendere la situazione e poi mi hai fatto riflettere sul fatto: io sento il bisogno di un supporto psicologico?
Forse si, non tanto per la fobia sociale, ma proprio per sopportare la pressione di questo periodo, grazie dell' incoraggiamento, hai ragione non mi devo arrendere a 20 anni, ma neanche più avanti.

@ revenge,
io buttarsi su passioni e ambizioni l' ho fatto per anni, pensando di dare un senso alla mia vita, ed erano gli anni del liceo, in cui ero forte e mi sentivo bene, anche se apatica, ma in questo periodo mi sento abbastanza svuotata dagli interessi. Comunque so che funziona per stare meglio dedicarsi alle cose che si amano, ma non vorrei rifare l' errore di tralasciare tutto il resto. Hai ragione quado dici che bisogna imparare anche ad accettare sbagliare.
Alla fine sono io che permetto ai miei errori di distruggermi, altre persone li avrebbero affrontati meglio.

@ CareyVayu,
lo so che quello che dici è probabilmente la cosa migliore da fare, affrontare tutte le situazioni e farlo al più presto, mi prometto ogni giorno di farlo, ma poi...niente.
Il fatto di avere pochi, ma veri amici mi aiuterebbe a non diventare dipendente ogni santa volta dalla persona di turno che sento vicina, ma trovarli mi sembra una grandissima sfida, quasi più difficile di affrontare il resto. Però una cosa alla volta dovrò affrontare tutto, ne sono consapevole.

@sonoanonimo,
grazie per la comprensione, in un certo senso mi fa piacere che anche altri coetanei possano capirmi, perchè nella realtà mi sento molto distante dai miei coetanei, coraggio anche a te!
Cerchiamo di passare questi anni, speriamo di star meglio un giorno, non possiamo fare altro...

@leoleo,
allora il problema principale è affrontare la situazione dell' università, perchè comunque trovare lavoro e potersi mantenere viene prima di tutto, per forza.
Il contatto fisico, è un problema minore al fatto che io finisca sempre per dipendere dalle persone a cui mi lego.
Diciamo che il contatto fisico sarebbe un di più, è un piccolo buco nella mia vita, ma già vivere in modo sano una amicizia per me è problematico al momento.
Riguardo all' università, è vero, almeno la triennale dovrei puntare a finirla, ma anche se sono al secondo anno non sono messa bene con gli esami, questo allungherebbe il mio percorso universitario, e vorrebbe dire sopportare ancora per anni il senso di colpa e di oppressione, perciò ci sto pensando a lungo su cosa decidere di fare.

@Oda Nobunaga,
hai centrato il punto, una delle cose importanti che ho omesso, è proprio ciò che dici; non è per niente facile trovare lavoro e non è per niente detto che sia la strada della salvezza. Io lo vedo come la salvezza dai sensi di colpa, e dal sentirmi inutile, come un nuovo inizio, ma non è per niente detto che sia un' esperienza migliore.
So che la tua osservazione dal punto di vista pratico, per sopravvivere nella società è assolutamente importante e devo tenerne conto.

@recluso,
Non avevo considerato che la mia identità coincidesse con quella di "studente" e che questo potesse essere un problema, però almeno è un passaggio obbligatorio nella vita di tutti. Terrò conto anche di questo.
Quindi deduco da ciò che dici che lo psicologo non ti ha aiutato :pensando:, comunque come avete detto in tanti vale la pena provare, si può sempre lasciare perdere dopo...
Già, lavoriamo perchè accada qualcosa, devo iniziare a fare questo!

@Kubla,
mi soffermo sulla parte finale del tuo intervento, allora, non mi interessa un certo tipo di socialità, ma ovviamente senso la mancanza di persone importanti nella mia vita, di poter contare qualcosa per gli altri, cioè non mi interessa avere tante persone esuberanti che mi coinvolgano in cose che non mi interessano, ma poche persone a cui volere bene, avere un rapporto intimo (parlo di amicizia cmq), quindi non è che non sento il bisogno degli altri (in passato era così).
Sull' amore e innamoramento hai ragione; è patetico se idealizzato, sono io che finisco per viverlo sempre in maniera idealizzata e di conseguenza ne ho un' idea distorta...

@Keaton,
hai ragione su tutto, grazie mille, mi fa moltissimo piacere leggere una testimonianza. ora leggo la discussione che mi hai linkato. edit: l' ho letta, potrebbe anche essere lo stimolo che cercavo per chiedere supporto psicologico, e poi come dici tu ci vuole solo una telefonata e potrebbe partire tutto da lì.
Fare qualcosa è meglio che fare il niente che sto facendo...

Dylan 10-11-2012 18:43

Re: Ho voglia di raccontare!
 
si naturalmente con buttarsi sugli hobby/passoni ecc intendo che magari nei momenti più 'bui' puoi dedicarti ad una attività che ami, senza chiuderti in casa e fare solo. Ad esempio io sto trovando la chitarra molto terapeutica

varykino 10-11-2012 18:53

Re: Ho voglia di raccontare!
 
è un classico , la ricerca di affetto ad occhi chiusi per colmare il vuoto di sta vita senza senso , io la vedo cosi. nn è una critica anzi è uno dei classici modi per star male per tutta la vita purtroppo. Cerca di nn farla diventare un ossessione questa ricerca di affetto sennò ne arriverà sempre meno, purtroppo nn si puo essere se stessi sempre la gente ha paura di certe emozioni forti.

cancellato8041 10-11-2012 19:04

Re: Ho voglia di raccontare!
 
come molti altri mi sono rivisto abbastanza nella tua storia
sopratutto perchè siamo quasi coetanei, ho giusto una anno in più di te :)
anche io ho sembra avuto difficoltà nel coltivare rapporti con gli altri, solo che a differenza tua, patisco di più la mancanza di amici

per l'università, non mollarla, provaci ancora un anno, lo dico perchè da quel che hai detto sei sempre andata bene a scuola, sarebbe un peccato buttare al vento gli studi...
anche io ho fatto un primo anno da dimenticare, però il secondo ho ritrovato motivazione nello studio e sto recuperando
su forza e coraggio :bene:

zoe666 10-11-2012 19:12

Re: Ho voglia di raccontare!
 
ciao colorblind, mi piace un sacco il tuo nick, lo associo a una canzone che mi ricorda belle ( e brutte ) cose:interrogativo:.
Scrivi molto bene, e ti trovo molto autoironica, come spesso succede alle persone fortemente introverse.
Non è una situazione facile ( e tra parentesi, menomale che tra fobici bisognerebbe capirsi, il primo commento è veramente di una superficialità unica, non vuoi leggere, evita di commentare, bah ), alla fine sei bloccata in tutto.
Capisco cosa voglio dire voler lasciare l'università, non far vedere che hai problemi. Ma se amavi lo studio, non pensi che sia una cosa che potrebbe ritornarti? o questo vivere emozioni che prima non vivevi ti ha portato a chiudere questo capitolo perchè magari ne hai perso la passione?
si può fare l'università anche senza frequentare, alla fine ( o la tua è a frequenza obbligatoria? ), per chi si trova male nelle dinamiche sociali è l'ideale. C'è da sforzarsi di più, quello si.
Questione dipendenze affettive. Ti capisco anche qui. Una domanda su una cosa che mi è rimasta impressa: perchè ti fingevi maschio per flirtare con le ragazze? mai indagato su questa cosa? . I rapporti virtuali spesso evolvono negativamente, dopo grandi exploit decadono a volte rapidamente, a volte lentamente, come sta succedendo col tuo amico.
Io ti consiglio su tutto di parlarne con una psicologa. Hai un mondo dentro che non riesci a sfogare. No amici, la famiglia non la coinvolgi, insomma, le cose da qualche parte devono fuoriuscire. Perchè non trovi il coraggio di parlarne con tua madre? davvero penso che più di tuttoil resto al momento devi sfogarti.
E solo virtualmente fidati che prima o poi esplodi.
Se vuoi parlarne son qui, senza problemi. Mi piace un sacco il tuo nick!

Jokerfs 10-11-2012 19:50

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Siamo più o meno coetanei:)

Anche se alcuni qui lo negano (nel senso, si sono arresi), continuo a ritenere che senza socialità non si viva. E chi ne ha paura è solo perchè vorrebbe ma non riesce, per inabitudine. Come me, puoi ritenerti apatica e indifferente: ma anche tu avrai prima o poi quei giorni in cui ti senti sola, e ti andrebbe bene qualsiasi contatto umano, anche fare qualcosa di stupido per far passare il pomeriggio.. quindi anche la dipendenza affettiva da uno che non hai mai visto, che hai incontrato una volta e che non ti comunica niente (o a cui non comunichi niente).

Ora, se il tuo problema è l'incapacità di relazionarti - ti si blocca il fiato, vai in tachicardia, arrossisci, ti senti stupida ecc.. - nonostante la voglia (che tu ne abbia la voglia non è cosa scontata, ma già è una cosa positiva) allora devi prepararti a una guerra lunga, durante la quale ci saranno momenti in cui ti sentirai più depressa di quanto ti sia mai sentita finora, ma alla fine della quale, se ne avrai la voglia, ne uscirai più forte, migliore, e con tante opportunità (non parlo di lavoro, carriera, affetti, ma anche opportunità mentali e aperture psicologiche) davanti.

certo, vai da una psicologa, alla asl. E parla. e quando sei tornata a casa pensa e scrivi a lungo, coltiva il dialogo interiore. E leggi qualcosa che ti aiuti a capire in fondo cosa stai sbagliando, nei tuoi schemi e ragionamenti mentali.

All'università quando i gruppetti sono belli e formati è difficile. Ma tu, se te la senti, perdi dieci minuti e scambia due parole. Senza elemosinare attenzione, ricorda che lo fai per te stessa, per capire se ti piace stare lontano o vicino agli altri. Forse capirai che ,senza avere grandi pretese, senza che succeda niente di strano durante le lezioni, alla fine sarà più bello passare quelle 4 -6 ore a parlare con qualcuno.

In generale, per uscire da una situazione senza senso come la tua, apriti delle opportunità di amicizia. Puoi fare palestra, corsi, trovare un lavoro per il pomeriggio e conoscere altra gente.. Il percorso è lungo, ma il fatto che trovi difficile farlo dovrebbe farti riflettere: siamo nati per essere sociali e in compagnia, solo che magari a volte incontriamo lungo la strada le persone sbagliate, e generalizziamo sbagliando.

Infine, non pensare mai "io sono fatta così". Perchè spesso quella non è la tua opinione, è quella di altri che pensano di conoscerti. Nemmeno tu sai come sei fatta, tanto vale testarsi fino in fondo. Fa niente se ti sbucci un ginocchio, poi passa...

Roy 10-11-2012 19:59

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Io credo che i problemi che tu hai siano emersi vedendo crescere le tue responsabilità e dovendo rispondere a pulsioni emotive che è normale manifestare. Mi sembra che tu non abbia molta fiducia negli altri, non credi nel corteggiamento perchè hai paura di essere ferita?
Secondo me la figura dello psicologo è fondamentale nella crescita della persona e ad aiutarla a capire sè stessa.

ColorBlind 10-11-2012 20:30

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da Jokerfs (Messaggio 912000)
Siamo più o meno coetanei:)

Anche se alcuni qui lo negano (nel senso, si sono arresi), continuo a ritenere che senza socialità non si viva. E chi ne ha paura è solo perchè vorrebbe ma non riesce, per inabitudine. Come me, puoi ritenerti apatica e indifferente: ma anche tu avrai prima o poi quei giorni in cui ti senti sola, e ti andrebbe bene qualsiasi contatto umano, anche fare qualcosa di stupido per far passare il pomeriggio.. quindi anche la dipendenza affettiva da uno che non hai mai visto, che hai incontrato una volta e che non ti comunica niente (o a cui non comunichi niente).

Ora, se il tuo problema è l'incapacità di relazionarti - ti si blocca il fiato, vai in tachicardia, arrossisci, ti senti stupida ecc.. - nonostante la voglia (che tu ne abbia la voglia non è cosa scontata, ma già è una cosa positiva) allora devi prepararti a una guerra lunga, durante la quale ci saranno momenti in cui ti sentirai più depressa di quanto ti sia mai sentita finora, ma alla fine della quale, se ne avrai la voglia, ne uscirai più forte, migliore, e con tante opportunità (non parlo di lavoro, carriera, affetti, ma anche opportunità mentali e aperture psicologiche) davanti.

sono già fortunata a non aver particolari disagi fisici, come tachicardia e arrossire, se non molto raramente, solo blocchi mentali.
Una ragione in più per provarci a farcela, forse..

Quote:

certo, vai da una psicologa, alla asl. E parla. e quando sei tornata a casa pensa e scrivi a lungo, coltiva il dialogo interiore. E leggi qualcosa che ti aiuti a capire in fondo cosa stai sbagliando, nei tuoi schemi e ragionamenti mentali.

All'università quando i gruppetti sono belli e formati è difficile. Ma tu, se te la senti, perdi dieci minuti e scambia due parole. Senza elemosinare attenzione, ricorda che lo fai per te stessa, per capire se ti piace stare lontano o vicino agli altri. Forse capirai che ,senza avere grandi pretese, senza che succeda niente di strano durante le lezioni, alla fine sarà più bello passare quelle 4 -6 ore a parlare con qualcuno.
è tutto nella lista delle cose-da-fare, ne ho parlato qui anche per trovare lo stimolo per cominciare a mettere in pratica qualcosa.
Grazie dei consigli.:)

Quote:

In generale, per uscire da una situazione senza senso come la tua, apriti delle opportunità di amicizia. Puoi fare palestra, corsi, trovare un lavoro per il pomeriggio e conoscere altra gente.. Il percorso è lungo, ma il fatto che trovi difficile farlo dovrebbe farti riflettere: siamo nati per essere sociali e in compagnia, solo che magari a volte incontriamo lungo la strada le persone sbagliate, e generalizziamo sbagliando.

Infine, non pensare mai "io sono fatta così". Perchè spesso quella non è la tua opinione, è quella di altri che pensano di conoscerti. Nemmeno tu sai come sei fatta, tanto vale testarsi fino in fondo. Fa niente se ti sbucci un ginocchio, poi passa...
è forse uno dei miei errori principali il dire "sono fatta così" per giustificare il fatto di non agire...


Quote:

Originariamente inviata da Roy (Messaggio 912007)
Io credo che i problemi che tu hai siano emersi vedendo crescere le tue responsabilità e dovendo rispondere a pulsioni emotive che è normale manifestare. Mi sembra che tu non abbia molta fiducia negli altri, non credi nel corteggiamento perchè hai paura di essere ferita?
Secondo me la figura dello psicologo è fondamentale nella crescita della persona e ad aiutarla a capire sè stessa.

in che senso non credo nel corteggiamento?
riguardo la paura di essere ferita non lo so, superata la paura iniziale del giudizio e del rifiuto degli altri, insomma se vedo che vengo ripetutamente cercata, mi convinco che posso davvero interessare a quella persona (anche in amicizia intendo), non ho molta paura di esser ferita perchè in quei casi mi espongo molto, offro la possibilità di ferirmi agli altri.
E ovviamente la figura dello psicologo, la sto prendendo sempre più seriamente in considerazione.
Ora dal seriamente devo passare al concretamente! :)

Coccolina 10-11-2012 22:17

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Ciao!Mi rivedo in molte delle cose che hai detto,sai?Sto vivendo un certo disagio emotivo in questo periodo.Ho perso molte delle mie vecchie amicizie e non sono ancora riuscita ad imparare a convivere con la solitudine.Questo ha quasi compromesso i miei studi.Inoltre,anche io ho un problema di dipendenza emotiva da un "soloamico",che continua a parlarmi con disinvoltura delle ragazze che gli piacciono,nonostante sappia che io provo "qualcosa di più" nei suoi confronti.Da settembre ho ripreso gli studi.Consiglio anche a te di fare altrettanto,in attesa che la situazione si sblocchi...Sto cercando di riversare tutte le mie energie sui libri,anche se non è facile,ma almeno superando gli esami potrò dire di aver fatto qualcosa di utile per me stessa.Per quanto riguarda lo specialista,a me era stato consigliato di andare,ma non l'ho fatto perché sapevo che non sarei stata in grado di "vuotare il sacco" davanti ad un estraneo.Forse in quel momento mi avrebbe potuto aiutare...chissà...io fortunatamente sto un po' meglio,ma toccare il fondo può essere pericoloso...valuta tu se ne senti il bisogno...

Phoenix 10-11-2012 22:37

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Ciao Color, ho letto tutto, e mi ritrovo tantissimo nella tua storia. Ho 20 anch'io, ed anch'io sono sempre stato appassionato dalle materie scientifiche, soprattutto Biologia. Ma soprattutto ho vissuto come te, e lo vivo ancora, un periodo di vuoto affettivo ed emotivo. Non mi emoziona niente, niente mi smuove. Se prima mi fermavo ad ammirare un tramonto o un cielo stellato, adesso non vedo l'ora di tornare a casa nel mondo che mi sono costruito: videogames, libri, musica. Ovvero tutto ciò che mi faccia sentirmi parte di un mondo che non sia questo, un mondo dove io sia libero. Eppure è proprio quel mondo fittizio a tenermi prigioniero e non farmi vivere.
Dal punto di vista sentimentale, non ho mai sperimentato l'amore, ed è normale, quando non si ha nulla, soprattutto dal punto di vista affettivo, aggrapparsi al primo raggio di luce che piomba nella nostra vita. Solo chi ha vissuto l'inferno della solitudine, di non avere una persona accanto, che ti parli, che ti ascolti ,che ti capisca, qualcuno che ti ami, qualcuno su cui riversare l'amore accumulato in tanto tempo, può capire la fortuna di chi vive queste cose ogni giorno.
Ok, forse, sono lasciato un pò andare, ma quello che ti posso consigliare, è di non interrompere gli studi, perchè anche se non ti può sembrare, questi contribuiscono a tenerti viva. Io che li ho interrotti, mi sento peggio di prima, ora davvero niente mi spinge ad andare avanti. Inoltre si, consiglio di andare da uno psicologo, io ho fatto qualche passo avanti con la psicoterapia.

p.s. ma non è che ci siamo incontrati in qualche gilda, e io ti vedevo provarci in chat con le ragazze :o su che giochi bazzicavi?

ColorBlind 11-11-2012 19:08

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Ringrazio anche voi, che anche condividendo le vostre esperienze, mi aiutate a riflettere

Quote:

Originariamente inviata da Coccolina (Messaggio 912122)
Ciao!Mi rivedo in molte delle cose che hai detto,sai?Sto vivendo un certo disagio emotivo in questo periodo.Ho perso molte delle mie vecchie amicizie e non sono ancora riuscita ad imparare a convivere con la solitudine.Questo ha quasi compromesso i miei studi.Inoltre,anche io ho un problema di dipendenza emotiva da un "soloamico",che continua a parlarmi con disinvoltura delle ragazze che gli piacciono,nonostante sappia che io provo "qualcosa di più" nei suoi confronti.Da settembre ho ripreso gli studi.Consiglio anche a te di fare altrettanto,in attesa che la situazione si sblocchi...Sto cercando di riversare tutte le mie energie sui libri,anche se non è facile,ma almeno superando gli esami potrò dire di aver fatto qualcosa di utile per me stessa.Per quanto riguarda lo specialista,a me era stato consigliato di andare,ma non l'ho fatto perché sapevo che non sarei stata in grado di "vuotare il sacco" davanti ad un estraneo.Forse in quel momento mi avrebbe potuto aiutare...chissà...io fortunatamente sto un po' meglio,ma toccare il fondo può essere pericoloso...valuta tu se ne senti il bisogno...

Penso che riversare le proprie energie sui libri, sia ciò che ho fatto in passato, se da una parte aiuta a distrarsi e a ottenere qualcosa, con l' assuefazione alla soddisfazione dopo i primi risultati, mi ha ammazzato emotivamente, so che la vivo sbagliata io, come nei rapporti umani, così nello studio per me è sempre "o tutto o niente".
riguardo al vuotare il sacco con gli psicologi rende perplessa anche me, ma di sicuro provando non ho molto da perdere.


Quote:

Originariamente inviata da Phoenix (Messaggio 912138)
Ciao Color, ho letto tutto, e mi ritrovo tantissimo nella tua storia. Ho 20 anch'io, ed anch'io sono sempre stato appassionato dalle materie scientifiche, soprattutto Biologia. Ma soprattutto ho vissuto come te, e lo vivo ancora, un periodo di vuoto affettivo ed emotivo. Non mi emoziona niente, niente mi smuove. Se prima mi fermavo ad ammirare un tramonto o un cielo stellato, adesso non vedo l'ora di tornare a casa nel mondo che mi sono costruito: videogames, libri, musica. Ovvero tutto ciò che mi faccia sentirmi parte di un mondo che non sia questo, un mondo dove io sia libero. Eppure è proprio quel mondo fittizio a tenermi prigioniero e non farmi vivere.

Dal punto di vista sentimentale, non ho mai sperimentato l'amore, ed è normale, quando non si ha nulla, soprattutto dal punto di vista affettivo, aggrapparsi al primo raggio di luce che piomba nella nostra vita. Solo chi ha vissuto l'inferno della solitudine, di non avere una persona accanto, che ti parli, che ti ascolti ,che ti capisca, qualcuno che ti ami, qualcuno su cui riversare l'amore accumulato in tanto tempo, può capire la fortuna di chi vive queste cose ogni giorno.

ciao, sai, oltre che un modo per evadere, penso che videogames, libri e musica, così come tutte le passioni che si coltivano in solitudine siano un po' dei "simulatori di emozioni", ovviamente attenuate rispetto a quelle reali.
Per questo stesso motivo credo che non ci rendono prigionieri, ma siano una conseguenza della mancanza di emozioni, tanto è vero che io nel momento in cui mi sono risvegliata emotivamente, ho perso molte passioni che coltivavo in modo fin troppo intenso, ora le trovo interessanti, ma pensare di dedicarci la vita, non è più quello a cui aspiro.
Tra queste passioni c' erano la biologia (anche per me), l' astrofisica, i videogames, la musica e disegnare e scrivere.
Mi stupisco di come questi interessi mi abbiano lasciata... vuota.
Tendevo a pensare che chi coltiva più interessi si potesse nutrire di essi.

Sulla seconda parte, ovviamente concordo, solo che io queste cose nei periodi di assenza di emozioni, e da mai-innamorata, non le pensavo. Pensavo che chi vive normalmente e quotidianamente certe situazioni, fosse in realtà molto sfortunato perchè condannato a fingere emozioni che non prova.
Nel mio mondo funzionava così :perfetto:
Quote:

Ok, forse, sono lasciato un pò andare, ma quello che ti posso consigliare, è di non interrompere gli studi, perchè anche se non ti può sembrare, questi contribuiscono a tenerti viva. Io che li ho interrotti, mi sento peggio di prima, ora davvero niente mi spinge ad andare avanti. Inoltre si, consiglio di andare da uno psicologo, io ho fatto qualche passo avanti con la psicoterapia.
Già, anche grazie alle vostre risposte ho avuto la conferma che lasciare gli studi non è per niente ovvio che sia la soluzione.
come ho detto anche in commenti precedenti, mi fa particolare piacere sapere da chi ha fatto psicoterapia se si sta meglio, visto che se voglio cambiare qualcosa, sarebbe la prima decisione che dovrei prendere...

Quote:

p.s. ma non è che ci siamo incontrati in qualche gilda, e io ti vedevo provarci in chat con le ragazze
E in quel caso avrai pensato "il solito figoscemo che ci prova con tutte" :D
Cmq no, niente gilde in quei giochi:)

Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 912182)
Ciao, io sono una ragazza di ventidue anni e ho letto tutto. Che dire, mi sembri molto intelligente, le tue parole sono piene di consapevolezza e autoironia...mi sembra che non ti manca proprio niente.
Devo dire che a vent'anni ero più o meno nella stessa tua situazione, e so che è incredibile e può suonare banale ma posso dire semplicemente che non devi demoralizzarti.....
in due anni ho fatto diverse esperienze e, anche se sono passata per periodi molto brutti, devo dire che a vent'anni non credevo che mi aspettassero tutte queste cose. Bisogna solo saper cercare delle situazioni.....neanche quelle giuste....ma basta che siano situazioni, con altra gente, in qualsiasi modo, basta che siano reali.

Ho sottolineato la frase che mi ha colpito di più, perchè anche io in questo momento non mi aspetto molto dal futuro, ma sarebbe bellissimo poter dire così tra qualche anno!
Deve essere arrivato anche per me il momento di fare qualcosa per cercare queste situazioni...

Quote:

Fidati, sei ancora in tempo!!!
Mi piacerebbe molto parlare con te in privato per conoscerci meglio. purtroppo qua non si può dire molto e si perde tempo.
si :)

Jupiter 12-11-2012 21:12

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Io mi senti esattamente come te. Non sono contenta della mia solitudine comunque, ma mi sento troppo aliena, troppo diversa dalle persone che ho intorno per interagirvi.
Ho fatto tutta la vita "quella che non agisce", come te, per via della paura del giudizio della gente, di una scarsa autostima, di tante delusioni, del non essere accettata dai miei per quella che sono (completamente diversa da loro)...
Mi sento un po' a un punto di non ritorno, penso che da qui potrò solo stare ferma (che è quello che non spero) o progredire...
Anche io odio l'università. La facoltà che faccio non era la mia prima scelta, mi è andata male e mi ritrovo qui... Avevo conosciuto delle persone che trovavo interessanti una volta... Poi pian piano mi sono scadute... Ho iniziato a sentire il baratro tra me e loro, a rendermi conto che io ero quella depressa in mezzo a chi ride, quella che si veste diversa, che ascolta musica diversa, che pensa cose diverse.
Sono un totale casino, ma ho una mente pura, un'anima buona e a me gli altri sembrano tutti così avvelenati... Ipocriti e falsi... Non mi trovo più bene, faccio fatica a stare in università per più di un certo numero di ore... Sono addirittura felice quando torno nella mia città (e io odio la mia città, quindi ho detto tutto)...
Mi sento molto rassegnata, con lo studio... Sono sempre stata abituata a essere brava, poi sono arrivata all'università e mi sono trovata mediocre, demotivata, affaticata...
A differenza tua io cercavo di parlare con mia mamma (solo con lei, e solo di cose che non riguardassero ragazzi, e mai di chi mi prendeva in giro)... Ma non trovavo conforto, perché lei ha troppe altre cose di cui pensare, troppi problemi ed è lei stessa delusa dalla vita... Ho smesso di raccontarle le cose che sento, se dico che mi sento triste mi dice che non devo esserlo e basta, se dico che non sto parlando con la tal compagna di corso lei si preoccupa. Mi fa "e le altre? Le vedi?" e poi (anche se dico di si) "non è che hanno capito che hai un carattere un po' troppo.. Che a loro non piace?"...
Mia madre ha paura che io rimanga sola... Ora, ora se ne preoccupa -.-
Quello che lei non sa è che sono veramente stanca di tutto, le amicizie dell'università non dureranno più di questi anni, nessuno mi conosce veramente, io mi sento sola in mezzo a tutti e nessuno di nuovo prova a conoscermi lì, mi sento come se fossi stata etichettata come "quella depressa"...
E non faccio nulla per rendermi più simpatica, ma non ci riesco, perché non sarei io...
A me piacerebbe andare da uno psicologo, non ho mai nessuno con cui confidarmi, e mi esplode il cuore, perché è troppo arido...
:(
Non so bene che consigliarti, volevo solo farti sapere che mi ritrovo in te, e che ti auguro di uscire da questo stato, perché è come essere corrosi dall'interno...

ColorBlind 13-11-2012 01:04

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da caratteriale (Messaggio 913035)
Sicuramente potrai dire proprio così tra qualche anno..la nostra vita è appena cominciata ed è piena di sorprese.....
L'unica cosa però, come ti ho detto....di cercare delle situazioni in cui tu abbia a che fare con delle persone...delle persone vere. Anche se ti trovi in mezzo a gente che non conosci e con cui non parli. Tipo, all'università ci sono i gruppi di studio...potresti provare a organizzarne uno se non riesci a inserirti in quelli già consolidati....magari conosci qualcuno che, come te, sta lì lì per lasciare gli studi e invece riuscite ad aiutarvi a vicenda, anche con gli appunti eccetera...così a fare le anime perdute per i vicoli del centro ci andate a turno, oppure insieme ahah

:)
so che è la via giusta, sarà una cosa che dovrò imparare a fare, forse gradualmente.
Pensare che prima di iniziare mi immaginavo di propormi fin dall' inizio in modo diverso e più positivo con gli altri, cambiando ambiente!

Quote:

La voce, neanche a me esce, credimi. ho però imparato, con il tempo, che tutto sta nel modo in cui vediamo gli altri. Io cerco sempre di vedere il lato positivo di qualsiasi persona. e quando faccio questo, anche se non parlo, con pochi segni non verbali (soprattutto sorridendo) riesco a comunicare un senso che non sia quello del rifiuto...al massimo possono vedermi tranquilla e di poche parole, ed è fatta. (poi quelli più scemi possono dire quello che vogliono, tanto giudicare è facile)
sai, hai ragione, ho anche avuto modo di sperimentare quanto gesti semplici come il sorriso siano importanti nella comunicazione, io fino a poco tempo fa ero molto più sorridente, anche se molte volte erano sorrisi di imbarazzo, ma davo un impressione migliore di me.
Insomma sorridendo gli altri penseranno che sia piacevole parlare con loro e saranno più motivati anche loro a cercare occasioni di parlare.
Io stessa mi sento più a mio agio con le persone che sorridono, per gentilezza s' intende, non per forza per mostrare allegria.

Quote:

QUando uno si "impalla" troppo in queste storie virtuali, arriva il momento di prendere na boccata d'aria...è proprio quello che ti aspetta e che ti meriti. Essere costretti a cambiare dopo aver subito una sconfitta è una cosa che non fa bene per niente alla propria autostima....Devi essere tu a fare il primo piccolo passo, e non permettere che un momento di sconforto prenda le redini della tua vita e diventi la tua vita....
A volte nella nostra anima abbiamo dei buchi neri, che risucchiano tutta la luce...ma noi non siamo i buchi neri, anche se in quei momenti pensiamo proprio di esserlo.
Buona fortuna...e buon lavoro :) spero che le mie parole ti siano state di aiuto e siano arrivate al tuo cuore...
Grazie davvero, penso che riesci a trasmettere qualcosa di positivo, la possibilità di cambiare le cose, che però, richiede impegno.
Ammetto che per me in questo momento è difficile accettarlo, e per questo il mio punto di vista non basta, perciò grazie di mostrarmi anche il tuo, lo apprezzo molto :)

Quote:

Originariamente inviata da evitante (Messaggio 913134)
Più ti isoli e più il tuo bisogno di affetto non riconosciuto diventa una forza incontrollabile.
A me è successo: sono rimasto da solo per anni e anni, e poi mi sono legato come un bimbo alla prima persona che si è dimostrata affettuosa e comprensiva con me.

Non sei l'unica che prova forti emozioni, forte attaccamento anche solo per una persona conosciuta in chat: la chat in quanto scrittura permette molta intimità, condividere la tua anima con qualcuno, che è il vero legame che unisce nel tempo.

Dovresti solo ricordarti che anche tu hai bisogno di affetto, e ritornare a riconoscere quando sei in carenza :)

ciao evitante, ovviamente concordo sulla prima parte del tuo messaggio che ho omesso nel quote, i legami affettivi sono fondamentali, ma quando si arriva ad affezionarsi perchè ci si è sentiti soli, viene distorta la visione delle cose.
invece che un desiderio sano, diventa un bisogno, e si può arrivare a quasi tutto per ottenerlo.

E' così spiacevole dover vivere negativamente una delle cose che dovrebbe scaldare il cuore.

Concordo anche su ciò che dici sulla chat, nella realtà è raro poter vedere subito le emozioni di una persona, quindi proprio su internet dove è possibile fingere, tante persone tolgono la propria maschera.
Io ora so di aver bisogno di vivere anche la realtà, non voglio più una vita solo virtuale, ma credo di aver imparato molto in chat su alcune dinamiche sociali, su come si condividano le emozioni.
E sopratutto sul fatto che tutte le persone nascondono delle fragilità, e tante persone hanno bisogno di condividerle, sarebbe bello poterlo fare più apertamente anche nella realtà.

ColorBlind 13-11-2012 01:05

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da Jupiter (Messaggio 913486)
A me piacerebbe andare da uno psicologo, non ho mai nessuno con cui confidarmi, e mi esplode il cuore, perché è troppo arido...
:(
Non so bene che consigliarti, volevo solo farti sapere che mi ritrovo in te, e che ti auguro di uscire da questo stato, perché è come essere corrosi dall'interno...

ciao Jupiter, non te l' ho mai scritto, ma sei una delle utenti che più mi ha colpito, perchè quando leggo le tue discussioni tutte le volte ho pensato "si sente come me".
Auguro anche a te di stare meglio e vorrei dirti che nel tuo cuore ci sono emozioni, solo che sono compresse. Non è arido davvero, ma so cosa vuole dire sentirlo arido.
Per motivi diversi, in molti qui siamo stati costretti a reprimere il nostro modo di essere, passando attraverso grande insoddisfazione e letargo emotivo, e ora ne paghiamo le conseguenze, anche se non sono situazioni che abbiamo scelto.
In ogni caso, visto che lo desideri, spero che anche tu possa superare gli eventuali ostacoli per cui non sei andata ancora dallo piscologo, potrebbe essere un inizio, o almeno un tentativo di non essere più "quelle che non agiscono". :)




è stato bello per una volta essere sincera, ammettere che le cose non vanno bene e ricevere i vostri commenti sinceri. :perfetto:

Jokerfs 13-11-2012 01:57

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da Jupiter (Messaggio 913486)
Io mi senti esattamente come te. Non sono contenta della mia solitudine comunque, ma mi sento troppo aliena, troppo diversa dalle persone che ho intorno per interagirvi.
Ho fatto tutta la vita "quella che non agisce", come te, per via della paura del giudizio della gente, di una scarsa autostima, di tante delusioni, del non essere accettata dai miei per quella che sono (completamente diversa da loro)...
Mi sento un po' a un punto di non ritorno, penso che da qui potrò solo stare ferma (che è quello che non spero) o progredire...
Anche io odio l'università. La facoltà che faccio non era la mia prima scelta, mi è andata male e mi ritrovo qui... Avevo conosciuto delle persone che trovavo interessanti una volta... Poi pian piano mi sono scadute... Ho iniziato a sentire il baratro tra me e loro, a rendermi conto che io ero quella depressa in mezzo a chi ride, quella che si veste diversa, che ascolta musica diversa, che pensa cose diverse.
Sono un totale casino, ma ho una mente pura, un'anima buona e a me gli altri sembrano tutti così avvelenati... Ipocriti e falsi... Non mi trovo più bene, faccio fatica a stare in università per più di un certo numero di ore... Sono addirittura felice quando torno nella mia città (e io odio la mia città, quindi ho detto tutto)...
Mi sento molto rassegnata, con lo studio... Sono sempre stata abituata a essere brava, poi sono arrivata all'università e mi sono trovata mediocre, demotivata, affaticata...
A differenza tua io cercavo di parlare con mia mamma (solo con lei, e solo di cose che non riguardassero ragazzi, e mai di chi mi prendeva in giro)... Ma non trovavo conforto, perché lei ha troppe altre cose di cui pensare, troppi problemi ed è lei stessa delusa dalla vita... Ho smesso di raccontarle le cose che sento, se dico che mi sento triste mi dice che non devo esserlo e basta, se dico che non sto parlando con la tal compagna di corso lei si preoccupa. Mi fa "e le altre? Le vedi?" e poi (anche se dico di si) "non è che hanno capito che hai un carattere un po' troppo.. Che a loro non piace?"...
Mia madre ha paura che io rimanga sola... Ora, ora se ne preoccupa -.-
Quello che lei non sa è che sono veramente stanca di tutto, le amicizie dell'università non dureranno più di questi anni, nessuno mi conosce veramente, io mi sento sola in mezzo a tutti e nessuno di nuovo prova a conoscermi lì, mi sento come se fossi stata etichettata come "quella depressa"...
E non faccio nulla per rendermi più simpatica, ma non ci riesco, perché non sarei io...
A me piacerebbe andare da uno psicologo, non ho mai nessuno con cui confidarmi, e mi esplode il cuore, perché è troppo arido...
:(
Non so bene che consigliarti, volevo solo farti sapere che mi ritrovo in te, e che ti auguro di uscire da questo stato, perché è come essere corrosi dall'interno...

LE tue riflessioni sull'università mi hanno fatto pensare.. io posso dirti che le amicizie universitarie, tipicamente con gente di paesi lontani, non tengono bene.. specie se ognuno ha già la propria comitiva.. Anche se le persone che incontri sono fantastiche e alcuni potrebbero addirittura essere "i migliori amici mancati" stare a più di qualche km pesa un pò... quindi non ti fissare più di tanto..

E' bello ritrovarsi una volta al mese, ma alla fine le persone che ti porti dietro nella vita ti capitano vicino per altri motivi, non SOLO perchè dividete un banco all'università...

Se non vedi niente di bello nello stare all'università, o con gli altri, o ti senti arida forse è solo perchè non guardi bene, non cerchi di capire chi ti sta vicino...

Dici che devi sforzarti per risultare simpatica, che se lo facessi non saresti te stessa... Sicura che la simpatia sia qualcosa di così obiettivo da valutare? Nessuno ti spinge a "fare la simpatica" o a svenderti, ma pensa se nel gruppo dell'università c'è un'altra persona esattamente come te: se continuate entrambe a tenere questo comportamento apatico ed evitante, pensi che scambierete mai qualche parola? eppure siete persone simili, che andreste magari d'accordo insieme... ma solo perchè pensate di non essere simpatica una all'altra, non vi sforzate di conoscervi...

bagigio 14-11-2012 14:31

Re: Ho voglia di raccontare!
 
ne ho più di cinquanta ma le passioni le esperienze passate non sono diverse Mi è successo ogni volta che ho affrontato la vita e i suoi inevitabili continui cambiamenti. quando avevo 8 anni i miei mi mandano nelle famigerate colonie, al mare. Un disastro, urla e pianti per non staccarsi dalla mamma. Questo stato durava una settimana, poi iniziavano inevitabilmente i contatti (anche forzati se vuoi) ma che poi si rivelavano belli, ci si divertiva e poi finivano le vacanze e di nuovo pianti per gli amichetti (e le signorine) che abbandonavi. Ogni anno la scena si ripeteva e poi quando sono partito militare e quando mi sono sposato e quando sono diventato padre e quando ho deciso di iniziare un'attività in proprio. Due anni di rimpanti poi le cose sono andate meglio e poi bene ora benissimo. Ora mia figlia (19 anni primi mesi di università) si ritrova nelle stesse tue condizioni. Alla fine cosa voglio dirti? nulla che la vita è questa, che è tutto normale, che poi passa e le cose si sistemano da sole, "di mollare le menate e di metterti a ballare", di non pensarci troppo che tanto è uguale. Ma fregatene di tutto e di tutti e fai tutto quello che ti salta per la mente. auguri. sei grande...ma veramente in gamba. ti apprezzo

ColorBlind 20-11-2012 23:55

Re: Ho voglia di raccontare!
 
grazie anche a voi, guest e FirsClass per aver condiviso le vostre esperienze.

Ho aperto questa discussione in uno slancio di voglia di uscire da questa situazione, ma ovviamente era destinata ad andarsene...
insomma, se il mio umore fosse stato il solito, questo thread non sarebbe mai stato aperto.
Ogni qualche mese di nero, ho qualche giorno di luce (fin troppo estrema), i prossimi giorni di luce vedrò di sfruttarli per agire, visto che stavolta almeno sono riuscita a parlarne...
intanto vedrò di provare a parlare con una psicologa/o

:miodio:

recluso 21-11-2012 01:08

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Dovresti assulutamente sfruttare questi momenti di euforia, Colorblind. E' come un forza limitata nel tempo, una specie di miracolo per noi di questa razza. Se la lasci sfumare senza colpo ferire è come se non l'avessi mai avuta e torni al punto di prima.

recluso 27-01-2013 11:50

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Quote:

Originariamente inviata da recluso (Messaggio 922796)
Dovresti assulutamente sfruttare questi momenti di euforia, Colorblind. E' come un forza limitata nel tempo, una specie di miracolo per noi di questa razza. Se la lasci sfumare senza colpo ferire è come se non l'avessi mai avuta e torni al punto di prima.

Mi quoto con presunzione :ridacchiare:, chissà se l'autrice ha sfruttato questa euforia oppure hanno vinto le forze oscure.
Non lo sapremo mai, attualmente sembra rippata. Speriamo sia scappata alle Bahamas con l'amore della vita :bene:

Pluvia 28-01-2013 13:13

Re: Ho voglia di raccontare!
 
Ti hanno già dato una marea di consigli dunque un mio intervento è irrito, ma c'è qualcosina che non posso trattenermi dal dirti.

Quote:

Originariamente inviata da ColorBlind (Messaggio 911685)
Vi siete mai trovati in qualche situazione così? all' università?

Eccome, hai voglia! :sisi: :miodio:

Quote:

Originariamente inviata da ColorBlind (Messaggio 911685)
Secondo voi dovrei andare da una psicologa? potrebbe aiutarmi? dovrei prendere in considerazione questa idea? sono depressa?

All'Asl costano poco, ti consiglio di andare lì, così nel caso non fossi soddisfatta avresti meno da perdere. Offrono pure la possibilità di fare psicoterapia a giovani entro i 22 anni (ma dopo che cominci puoi continuare fino ai 24) e io la sto facendo colà...insomma provaci ;)

Quote:

Originariamente inviata da ColorBlind (Messaggio 911685)
Mi faccio una vita virtuale intensa, sto bene solo con gli amici online, dove divento l' anima della festa (a volte fingendomi maschio e flirto con le ragazze), rido un sacco

Allora non sono l'unico che ha queste passioni insane :mrgreen:, io mi fingo spesso femmina e flirto coi maschi. Mi viene detto continuamente che sono simpaticissima, ed effettivamente una ragazza che si intende di calcio e ne parla tanto, merita! XD


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