![]() |
Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Io penso che una cosa che spesso porta a malintesi in questo forum è proprio la mancanza di comprensione per cosa significhi, PER ALCUNI DI NOI, lottare contro le proprie fobie e spero di rimediare con questo thread :nonso: La prima cosa da capire è che ci sono fobie più o meno gravi: come Bunker ed io abbiamo spesso fatto notare, per alcuni l'effetto di tale lotta è un'ansia più o meno forte, per altri è il dover subire un'infinità di somatizzazioni, per altri ancora è un attacco di panico (con eventuale svenimento), alcuni riescono a sciogliersi con gli alcolici, altri sono costretti ad ingoiare una pillola tutte le mattine per mesi o anni, alcuni leggono un manuale di auto-aiuto, altri sono in terapia da anni; questo è quello che succede PRIMA. Poi c'è la “questione fallimenti”… Chi consiglia di “buttarsi”, “darsi una mossa” et similia, spesso non pensa a COSA SIGNIFICA FALLIRE, per un fobico grave: noi non riusciamo né possiamo liquidare certe cose con frasi come «Ma guarda che stronza» o passando ad un'altra donna che conosciamo già (perché semplicemente non ce n'è un'altra già disponibile), bensì passiamo giorni o mesi a colpevolizzarci, a sentirci stupidi per non aver capito subito come stanno le cose, a pianificare il nostro suicidio (e, in alcuni casi, anche ad attuarlo, perché, come gli utenti più vecchi sanno, qui ci sono anche persone che hanno tentato il suicidio ed almeno uno che SI È EFFETTIVAMENTE SUICIDATO), ecc. Tutti questi processi sono INTERNI, quindi DOVREBBE essere ovvio, almeno per un vero introverso e/o per chi c'è passato, che i post dove uno sputa veleno su tutte le donne et similia sono la punta di un ENORME iceberg e che quella rabbia finisce nel 99% dei casi per venire RIVOLTA CONTRO SE STESSI. Alla fine di tutto questo processo c'è la depressione, che, voglio sperare, non necessiti essere spiegata. Dirò solo che la depressione ti costringe a COMINCIARE OGNI VOLTA DACCAPO. Alla depressione s'affiancano poi quelli che accusano il depresso di non aver fatto abbastanza, sminuendo di fatto (magari l'intenzione non era quella ma l'effetto sì) tutta la lotta interiore che uno ha fatto. Concludo con una delle mie solite frecciate contro la TCC: ai livelli di fobia di cui parlo io e dopo una vita di continui fallimenti è ASSOLUTAMENTE INUTILE cercare di vedere sotto un ottica diversa un fallimento, perché, ad una certa età, l'essere soli e l'esserlo sempre stati non si può vedere sotto un ottica diversa: è una verità incontrovertibile. N.B.— Prima di accusarmi di aver sputato veleno anche con questo post, vi rammento che spesso io ed altri veniamo accusati di non volerci spiegare: questa è SOLO UNA SPIEGAZIONE, NON UN'ACCUSA, questo è QUELLO CHE IO SENTO. --- NON QUOTARE, PER FAVORE --- |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Io - dalla mia prospettiva, che è sì di difficoltà, ma non quanto la tua od altre di cui ho letto in questo forum - mi permetto di darti ragione. Resto convinto che chi lancia accuse di misoginia o incita a salti nel buio et similia al fine di "darsi una mossa, darsi una svegliata" (l'ho fatto notare anche altrove) non solo non comprenda cosa significhi davvero soffrire, ma non abbia mai davvero sofferto, e farebbe dunque meglio a tacere o ad occuparsi di altro. Per il resto, prendo umilmente atto di quanto scrivi e, per quel che può mai valere, ti sono solidale.
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Tutto quello che hai scritto, a me e' stato sempre chiaro, il rispetto e il mettersi nei panni degli altri, non è' mai stato un problema per me....
A volte ho solo sofferto il fatto che a nessuno importasse dei miei problemi, delle mie difficoltà, perché privileggggiata :( |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Barclay condivido tutto quello che hai scritto e vorrei farti una richiesta se mi permetti: potresti approfondire il discorso sulla TCC e i motivi per cui ritieni che sia inutile? Te lo chiedo perché io la sto facendo da 2 anni senza risultati e vorrei capire il tuo punto di vista.
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
barclay il tuo post è chiarificatore e mi induce a pensare che l'errore fondamentale che alcuni compiono è di non occuparsi (o non farlo adeguatamente) di questa parte di sé, questa parte fragile che assolutizza e non riesce a relativizzare / capitalizzare il fallimento come momento di crescita.
Il problema infatti non è sbagliare ma è capire 1) che si è sbagliato; 2) dove. Se l'errore, o il fallimento, sconvolgerà a livello emotivo a tal punto da ingenerare reazioni, somatizzazioni, ansie, AP e simili, non ci sarà mai la possibilità di andare oltre lo stesso e di costruire, sui propri errori, una consapevolezza maggiore delle dinamiche sociali e interpersonali. La metafora canonica in questo caso è quello della bicicletta, che per impararla bisogna cadere e sbucciarsi le ginocchia; ma aggiungendo metafora a metafora, se uno è emofiliaco, e ad ogni caduta rischia la vita? E' chiaro che sarà così atterrito dal rischio che eviterà tout court. E se uno invece crede di essere emofiliaco? Quindi cercare di occuparsi della propria crescita interiore attraverso le prove, attraverso il buttarsi, senza occuparsi di irrobustire quella parte che metabolizza i fallimenti è mettere il carro davanti ai buoi, è come costruire una casa partendo dal tetto. E se non è possibile ridefinire il fallimento in chiave positiva, per rispondere alla frecciata sul TCC, non sarà possibile avere alcun progresso. Io spero fortemente che tu non creda in quello che hai scritto e che creda di poter arrivare a 40 anni a metabolizzare il fallimento, perché: 1) per quanto possa far male ammetterlo è evidente che per aver ottenuto i risultati che hai ottenuto, qualcosa devi aver sbagliato nella tua vita; 2) per quanto ti possa far male che gli altri ti dicano di buttarti, disciularti, darti una mossa, ecc., dovrai essere in grado di capire tu da solo quando è il caso di farlo e quando no. E dirò una cosa in controtendenza rispetto ai miei canonici post. Se non si è in grado di interpretare correttamente gli input che se ne ricavano dal lanciarsi in una qualsivoglia attività, è meglio stare fermi. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
infatti buttarsi fare esperienze ma bisogan anche saper attutire i colpi i fallimenti del metteris in gioco,se uno ha una perosnalit'a fragile ogni debacle v ain crisi...ad esempio una ragazza non mi accetta lamicizia su facebook per me e un dramma inizio a farmi 2 mila menate...questo denota una persanlita' perdente in partenza...
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
ps: a scanso di equivoci il video è stato volutamente scelto privo della parte iniziale, concordo con quello che dici barclay :) |
Re: Lottare contro le proprie fobie
io invece non riesco ad accettare di non riuscire a creare legami solidi di alcun tipo...e faor' tutto per migliorare battermi contro la mia natura...
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Questi sono i disturbi psichiatrici che fanno pensare al suicidio:
* Major depressive disorder * Anorexia nervosa * Post-traumatic stress disorder (PTSD) * Adjustment disorder * Schizophrenia * Borderline personality disorder * Panic disorder * Body dysmorphic disorder * Dissociative identity disorder * Social anxiety disorder * Substance abuse * Bipolar disorder * Gender identity disorder * Autism (including Asperger Syndrome) * Obsessive-compulsive disorder barclay quale sarebbe la tua alternativa alla tcc? |
Re: Lottare contro le proprie fobie
:riverenza: :consolare:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Quote:
La mia alternativa alla TCC mi sembra ovvia: leggi la prima parte di questo post. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Ma tutta questa enfasi posta sull'inconscio non è frutto di una visione ormai arretrata e sorpassata? Sarà pur vero che oltre il 90% delle nostre azioni, dei nostri pensieri e delle nostre emozioni in primis sfugge alla sfera della consapevolezza di superficie (da cui la celebre frase per cui "l'inconscio non è l'eccezione bensì la regola") ma perché sostenere che attraverso la mediazione dell'apparato neocorticale non sia possibile modificare la maggior parte delle informazioni e degli stimoli provenienti dal sistema limbico (perché alla fine è solo questo l'inconscio, quel cumulo di dati localizzati tra ippocampo e amigdala)? E questo anche ad un'età non più verdissima, diciamo.
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Eppure sono qui che cerco sempre di dire una parola positiva. Allora secondo te dovremmo incitare le persone ad arrendersi? A chiudersi in una stanza, senza provare e riprovare (perchè è così che fanno le persone, addirittura quelle di successo)? Ok, c'è chi potrebbe pensare drasticamente al suicidio fallendo, e tu lo inciteresti ad ammazzarsi? Oppure gli faresti un bel discorso per convincerlo che la vita non è solo soffrire, ma che se ci si sforza enormemente (e riconosco che ci si deve sforzare in maniera quasi inumana quando si è fobici) e si ha costanza, si può quantomeno condurre una vita decente? Io non smetterò mai di guardare le cose con ottimismo, mai. Sarò io un'illusa (e non lo credo affatto, visto le cose che ho passato) ma credo che ANCHE un fobico possa farcela ad avere soddisfazioni nella vita. Nessuno è peggio di un altro, siamo tutti uguali. Tutti con le nostre paure, ovviamente un fobico è svantaggiato e di solito accompagnato da una sfiga perenne nella vita, ma sono convinta che le cose basta volerle davvero, e con questo intendo proprio metterci il sangue, non sforzarsi quel tanto e poi tornare a piangere perchè non si è ottenuto ciò che si voleva, e alla fine in un modo o nell'altro si ottengono. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Il cervello non è a compartimenti stagni: personalmente a me modificare il pensiero ha modificato l'inconscio. Impormi di non indulgere in certi pensieri, anche con la forza (è faticoso tenere sempre il conto di quello che si sta pensando, non concedersi mai un'attimo di sovrappensiero o di leggerezza!), concentrarsi in continuazione sulle attività o su pensieri di un certo tipo, ha indotto dei cambiamenti duraturi. Io credo che la visione della TCC barclayana sia molto differente dall'effettiva, il tasso di riuscita delle terapie cc lo confermano. Poi che non sia adatta a tutti o che ci siano pessimi terapeuti in giro ci posso anche credere: io ho fatto tcc 10 anni fa senza neanche saperlo e non m'è stato dato nessun compito, forse perché "me li davo già da solo" e quindi nel mio caso la tcc era impotente. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
@faria — Non obbligo nessuno a fare psicanalisi al posto della TCC: Manes m'ha fatto una domanda ed io gli ho risposto. Che quella scritta all'inizio del thread era una mia opinione personale era scritto chiaramente, che conosco la TCC attraverso un libro e l'averne osservato gli scarsi effetti sui tossicodipendenti e mio padre l'ho scritto molte volte. Non vedo proprio dove avrei sbagliato :nonso:
@muttley — Di solito, perché una psicoterapia di qualunque tipo funzioni è necessario che il paziente creda alla sua efficacia. IO non credo nella TCC. Soddisfatto? :rolleyes: |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Non sono d'accordo sul fatto che tu sia destinato al fallimento anche se fino ad oggi, come hai scritto, e'stato cosi'.
Posso dirti che comprendere a pieno, almeno per me, le difficolta'dell'altro anche se simili alle proprie non e'mai facile tanto più se la conoscenza della persona e' soprattutto "virtuale" e non frequentissima. Dico questo perche'non credo che nessuno qui ti abbia mosso "critiche"per mancanza di comprensione o cattiveria gratuita. Ognuno reagisce secondo il proprio sentire, il proprio vissuto, le proprie credenze, i propri problemi più o meno simili ai tuoi. Ed e'anche comprensibile che se qualcuno ha qualcosa da dire riguardo un thread, esprima il suo parere, nel rispetto dell'altro, ma non distorcendo la propria opinione o assecondando o scrivendo magari quello che l'altro si aspetta o che avrebbe scritto lui. Non so se sono andata fuori thread. Il mio fine era quello di spiegare che una opinione discorde non significa (sempre) mancanza di comprensione e sensibilita'. Che esista o meno un destino, che la volonta'possa molto, poco o niente e'opinione soggettiva come altrettanto soggettiva e'la scelta di vivere e come. Io non potrei mai dirti in coscienza che fai bene a fermarti e che sei destinato a perdere sempre. Non potrei dirlo a nessuno perche'non lo credo e perche'ho visto per nove anni possibilita'di reazione da parte di molte persone di fronte alla condanna della morte. Non ti ho detto questo per sminuire quello che provi. Solo per far passare il messaggio che non ritengo vi sia certezza di nulla in positivo e in negativo, in questa vita. Ti apprezzo molto per esserti cosi'esposto. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Quali sono, se non sono indiscreto, gli obiettivi che ti prefiguri di raggiungere e superare grazie alla terapia? |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Invito tutti i non fobici e i non evitanti che sono su questo forum a meditare bene sul sacrosanto thread aperto.
Mi rivolgo a Barclay, a occhio , senza fare paragoni col bilancino, dico e affermo che la mia fobia non è grave quanto la tua, ma ovviamente seppur in misura minore ho tutti i sintomi che tu elenchi, somatizzazioni pesanti comprese, in più ho la paura totale dei rumori, cefalee. Vorrei che i non fobici talvolta capissero meglio di cosa parliamo perchè essere fobici non vuol dire ''hai paura'', è come paragonare un petardo delle feste con la bomba atomica. Il trovarsi paradossalmente su questo forum a dover affrontare aggressioni gratuite e senza motivo da parte di gente che non ha questa tipologia di problemi, mi sembra non solo inopportuno, ma anche fuori luogo e fuori contesto, benchè tutti abbiano la sacrosanta libertà di espressione, ma in nome di questa, bisogna pur dire che vi è un'opportunità di aprire bocca così come di digitare attacchi virtuali a persone che espongono problemi reali. Anche io per primo mi scuso con persone alle quali magari ho dato incitamenti inutili, e per primo bisogna che me ne rendo conto. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
nei cartoni e nei film piacciono i belli e introversi invec enella realt'a non e cosi'...purtoppo
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
martedi torno dal terapeuta non so se mi riproporra la cognitivo comportamentale..pero non ho alternative la mia introversione e timidezza non migliorano e devo inventarmi qualcosa..
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Ho avuto anche io momenti di totale sconforto e sfiducia nei confronti della vita, momenti in cui mi chiudevo in una stanza per ore al buio, senza mangiare. Ma sono ancora qui che ce la metto tutta per superare i miei limiti. A che serve arrendersi? Ti sentiresti meglio arrendendoti, piuttosto che continuando a provare? No. La vita è dura per tutti, è risaputo. C'è chi sa accettare la sofferenza, sforzandosi di cambiare e chi invece vorrebbe tutto semplice, e pensa che facendosi fuori otterrà qualcosa di meglio. Io non penso che piangere, abbattersi, lasciarsi morire dentro sia positivo. Anche se la vita ci dona solo sofferenze, bisogna imparare a sorridere con poco, e non arrendersi mai. Lo dice anche una canzone, mi sembra. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
È per quello che si usano gli antidepressivi: senza fiducia nella terapia qualsiasi tentativo sarà moscio, cadrá nel vuoto e alimenterà ulteriormente la depressione e gli altri problemi.
Con gli antidepressivi l'idea é di avviare un circolo virtuoso, ma bisogna avere fiducia nella terapia e bisogna avere degli OBIETTIVI. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Vorrei aggiungere una cosa alla riflessione scritta ieri: se davvero il potere dell'inconscio fosse tale da imbrigliare buona parte delle iniziative della razionalità, l'umanità avrebbe mai potuto raggiungere un tale livello di organizzazione e pianificazione della società?
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Serve invece un lavoro duro, lungo e difficile fatto di individuazione della particolare problematica di cui soffre una persona e dei percorsi che possono portarla, gradualmente e nel modo meno traumatico possibile, a riconoscere i meccanismi mentali dannosi e a costruirsi le occasioni e i contesti in cui stare meglio. Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
L'umanità non mi sembra così organizzata :cool: --- FINE OT --- |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Dalle tempo (cit.) :occhiali:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Secondo me si sta facendo una enorme confusione:direi di riguardarci questo filmato un pò tutti:poi ne riparliamo(ha una buona valenza didattica).
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Chi sei tu per giudicare una persona più giovane di te? solo se si è maturi anagraficamente si può disquisire su fobia, depressione e altro? lei ha detto, nel suo primo messaggio, che nonostante ciò che ha passato ( che TU non puoi sapere, come non posso sapere io ) vuole essere ottimista, cosa avrebbe detto di così fuori luogo ? |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Barclay, non so se i tuoi problemi sono più o meno gravi dei miei, e in fondo questo non ha nessuna importanza. Quello che ti posso dire è che occorre sempre lottare per ottenere qualsiasi cosa, e questa è una delle leggi fondamentali di ogni organismo vivente. Alla fine si può vincere o perdere, in funzioni di condizioni che possono o non possono dipendere da noi, ma questo non implica essere migliori o peggiori degli altri.
Personalmente non ho mai tentato terapie da psicologi, perchè le ritengo inutili e probabilmente finirei per psicoanalizzare io lo psicologo! Non so se ti è stato già detto da altri, ma mi permetto di darti un suggerimento: coltiva una passione a tua scelta, e mettici tutto l'impegno possibile! Non interessarti troppo alle vite degli altri, sono più brutte e inutili di quanto tu possa immaginare, ma alla TUA! Poni TE al centro dell'universo, e cerca di vedere gli altri come satelliti che ti ruotano intorno... Non devi migliorare il tuo comportamento, che non devi ritenere sbagliato, mai, ma meditare su chi sei e cosa vuoi veramente. La gente è solo un guazzabuglio indiscriminato ti volti senza testa... Lunga vita e prosperità |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Ne parlavo ieri con la psicologa. Creati dei progetti, delle cose per te. I tuoi sogni ti rimangono, quando non sono dipendenti da presenze esterne. Gli altri devono farci stare meglio, non bene. Io mi sto dedicando al mio futuro, a coccolarmi, a imparare cose, a migliorarmi. Tutte queste cose trascendono il sociale. Son cose che faccio per me, obiettivi che mi pongo e realizzerò perchè li sto decidendo IO. Se poi qualche persona arriverà, sarà attratta da te perchè ti troverà una persona più sicura che sa stare bene ( non male ) da sola, così ho l'impressione che parti ormai dalla convinzione che fai schifo e nessuna mai ti vorrà. Cosa non vera, ma somiglia tanto a una profezia autoavverante. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
|
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
Da un lato dice che Quote:
Quote:
Poi dice che non ha obiettivi, e che la sua terapia attuale ha per l'appunto come obiettivo quello di fargli delineare degli obiettivi. Per me una persona che si comporta così non sa cosa fare, a me (e immagino anche ad altri) verrebbe spontaneo spronarla, e il fatto che non lo faccio (più) dipende solo dal fatto che mi ha spiegato, anche con una certa veemenza, che questa cosa lo irrita. Ma non è chiaro. Non è chiaro cosa vuoi, barclay, cosa speri, cosa pensi, cosa credi, cosa fai. Vedo molte contraddizioni. |
Re: Lottare contro le proprie fobie
Quote:
|
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:19. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.