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Esiste la "paura per l'immensità" ?
Ultimamente mi accorgo di provare una forte angoscia quando mi trovo di fronte all'"immensità"...se mi soffermo a guardare l'orizzonte, o il cielo e i nuvoloni che si spostano, o anche solo immagini che ritraggono una persona e qualcosa di infinitamente più grande di esso... spesso mi capita anche di sognare onde gigantesche che si avvicinano per travolgermi.
La sensazione è la stessa sia nella realtà che nel sogno, ne sono affascinata ma nello stesso tempo l'immagine che mi ritrovo di fronte mi angoscia e sento di dover fuggire per timore di trovarmi in quel nuvolone immenso, travolta da quell'onda o persa nel nulla del cielo, dove tutto è uguale non c'è orintamento e la via d'uscita è lontanissima, ecco. Riflettendo mi sono accorta di aver sempre avuto questa sensazione, ma ultimamente si sta accentuando e quindi ne sono diventata più cosciente C'è qualcuno che prova sensazioni simili? Da cosa può dipendere? |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
esiste la "paura degli oggetti ingigantiti", la megalophobia, e la paura dell'infinito, l'apeirophobia. Certo, da come lo descrivi forse è un po estremo parlare di fobie, però magari il sentimento di fondo è quello :nonso: solo molto più lieve.
http://www.allaboutcounseling.com/library/megalophobia/ http://www.fearofstuff.com/humans/fear-of-infinity/ anche se da quel che dici, sembra più un generico sentimento di ansia e di ineluttabilità per la vita..:interrogativo: (ok. scusami se ho detto una cazzata u_u) |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Sublime...
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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http://rebstein.files.wordpress.com/..._friedrich.jpg |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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comunque la sensazione di fondo effettivamente è quella...mi chiedevo se dipende da qualcosa in particolare, ma c'è scritto che non necessariamente c'è un trauma dietro e in effetti non credo ci sia...è la conseguenza del mio stato mentale Quote:
mi manca il secondo passo...tra l'altro credo sia collegato con l'autostima di cui parla uno dei due link di JohnDoe90 |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Ho provato un deciso senso di angoscia quando ho sentito della "Teoria dell'elastico" su Science.In pratica fino a qualche anno fa si credeva che il fenomeno dell'espansione dell'universo dovesse rallentare e poi ci sarebbe stata una contrazione,oggi invece si stima che questo fenomeno dell'espansione continuerà(come un elastico che continua a tendersi sempre più),anzi accelererà fino al punto in cui la materia si strapperà e ci sarà solo vuoto(atomi disaggregati).
Sì,generalmente pensare alla vastità di ciò che mi circonda mi provoca un senso di magnificenza misto a sgomento.Che caxxo contiamo,dopotutto? |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Sindrome di Stendhal, agorafobia, anablefobia credo che siano della stessa famiglia.
A livello psicologico ci si sente minuti, a disagio, perduti contro qualcosa d'indefinibile imponenza. |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Non so da cosa dipenda. Questa ragazza soffriva molto d'ansia e si faceva paranoie su un sacco di cose, ma in effetti sta paura per i cieli sconfinati ogni volta mi lasciava perplessa, anche perchè effettivamente ne era attratta. |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Il bolide
Tutto annerò. Brillava, in alto in alto, il cielo azzurro. In via con me non c'eri, in lontananza, se non tu, Rio Salto. Io non t'udiva: udivo i cantonieri tuoi, le rane, gridar rauche l'arrivo d'acqua, sempre acqua, a maceri e poderi. Ricordavo. A' miei venti anni, mal vivo, pensai tramata anche per me la morte nel sangue. E, solo, a notte alta, venivo per questa via, dove tra l'ombre smorte era il nemico, forse. Io lento lento passava, e il cuore dentro battea forte. Ma colui non vedrebbe il mio spavento, sebben tremassi all'improvviso svolo d'una lucciola, a un sibilo di vento: lento lento passavo: e il cuore a volo andava avanti. E che dunque? Uno schianto; e su la strada rantolerei, solo... no, non solo! Lì presso è il camposanto, con la sua fioca lampada di vita. Accorrerebbe la mia madre in pianto. Mi sfiorerebbe appena con le dita: le sue lagrime, come una rugiada nell'ombra, sentirei su la ferita. Verranno gli altri, e me di su la strada porteranno con loro esili gridi a medicare nella lor contrada, così soave! dove tu sorridi eternamente sopra il tuo giaciglio fatto di muschi e d'erbe, come i nidi! Mentre pensavo, e già sentìa, sul ciglio del fosso, nella siepe, oltre un filare di viti, dietro un grande olmo, un bisbiglio truce, un lampo, uno scoppio... ecco scoppiare e brillare, cadere, esser caduto, dall'infinito tremolìo stellare, un globo d'oro, che si tuffò muto nelle campagne, come in nebbie vane, vano; ed illuminò nel suo minuto siepi, solchi, capanne, e le fiumane erranti al buio, e gruppi di foreste, e bianchi ammassi di città lontane. Gridai, rapito sopra me: Vedeste? Ma non v'era che il cielo alto e sereno. Non ombra d'uomo, non rumor di péste. Cielo, e non altro: il cupo cielo, pieno di grandi stelle; il cielo, in cui sommerso mi parve quanto mi parea terreno. E la Terra sentii nell'Universo. Sentii, fremendo, ch'è del cielo anch'ella. E mi vidi quaggiù piccolo e sperso errare, tra le stelle, in una stella. |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Complimenti ,davvero, Rick per la scelta del testo :bene:
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Grazie, bersek, hai sempre una parola gentile! :) |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Chiedi consiglio a Edumd Burke.
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Io vorrei fondermi con il cosmo, esserne parte, come lo sono come tutti, ma vorrei sentire cosa si sente a essere parte del cosmo nella mia testa e nella mia anima. Spero che mi accada dopo che avrò terminato questa esistenza.
Certo che mi terrorizza se guardo a che infinitesimo punto sono rispetto a un'immensità spaziale, ma non mi spaventa se penso che sono un punto senziente e cosciente e autosciente rispetto a un'immensità di materia fredda, e sono un punto senziente e cosciente insieme a miliardi di punti senzienti e coscienti, e questo mi rende fiero di abitare una parte infinitesima dell'Universo ma infinitamente ricca e interessante dal punto di vista istintuale e vitale, non come quella materia arida che sta lì fuori. Premesso che ritengo che non siamo soli, ma questo rimanderebbe ad altri discorsi. |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Un mese fa avevo casa libera, i miei erano usciti con mia sorella per una cena. Faceva caldo e dunque uscii di fuori, sul balcone. Sopra la mia testa si estendeva una cielo stellato immenso e nel mentre che ne restavo affascinato mi tremavano le gambe. Avevo paura che mi crollasse addosso, in quell'istante. Ripensai al mito greco del titano Atlante, costretto da Zeus a sorreggere l'intera volta celeste. Ecco, fu come se in quel momento stessi sostenendo il peso intero dell'universo sulle mie spalle. Avevo paura, stavo sudando freddo e mi mancava il respiro. Recentemente sono stato in un osservatorio astronomico. La guida ha acceso il planetario e ha proiettato prima la Terra, poi il sistema solare, poi la Via Lattea ed infine l'universo intero sopra la mia testa. Mi sono sentito piccolissimo, io sono piccolissimo. Tutti siamo insignificanti, privi di senso. La nostra esistenza è al limite del ridicolo. Ci soffermiamo sui nostri problemi, piangiamo per le nostre difficoltà, ci scanniamo l'un con l'altro, ci odiamo e ci tradiamo, seguiamo persone che non ci amano e soffriamo di un dolore che non si può esprimere a parole per cosa? Per cosa? Il sistema solare è paragonabile al più piccolo granello di sabbia nel deserto del Sahara. All'universo cosa importa dei miei problemi? Cosa importa dei nostri problemi? Perché abbiamo dei problemi? Perché ci facciamo dei problemi? Siamo esseri che nessuno ricorderà, che nessuno conosce già da ora. Perché dobbiamo perder tempo a soffrire? Perché non possiamo, più semplicemente, godere gli anni che abbiamo a disposizione prima di tornare nel nulla da cui siamo venuti? Noi siamo il nulla che prende vita. Ci vantiamo di aver scoperto l'America, di aver inventato il telefono, di esser approdati sulla Luna, di avere televisori al plasma, di avere la connessione wi-fi... ma quanto facciamo pena? Là fuori c'è un intero universo formato da miliardi e miliardi di stelle che in confronto le nostre "tecnologie" sono pura bigiotteria. Mi sento veramente impotente e stupido: impotente perché non raggiungerò mai la perfezione stellare dell'universo in cui vivo, perché non raggiungerò mai la piena conoscenza di ciò che mi circonda nell'universo in cui vivo; stupido perché mi affanno per frivolezze, perché i miei problemi (i nostri problemi) non sono altro che frivolezze prive di senso ed importanza difronte alla vastità dell'universo che ci accoglie |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Cioè, la possibilità di qualcosa in più che te stesso, si palesa solo nel tuo pensarla. Essere la coscienza dell'universo: ti pare poco? |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Un deserto non sarebbe tale senza la sabbia. Potremmo tranquillamente affermare che l'universo esiste perché l'uomo esiste, magari se non esistessimo nessuno avrebbe potuto dare una definizione di universo. O forse sarebbe spettato ad altre forme di vita, non saprei. Siamo complementari all'universo? Parzialmente. Siamo parte del disegno astronomico in quanto forme di vita, in quanto esseri viventi in un pianeta vivente incastonato nel mosaico dell'universo. Facciamo parte del tutto perché esistiamo, perché siamo concreti. Ma i nostri problemi non lo sono. Essi sono forme astratte di pensiero. Ecco: il pensiero umano ci permette di essere illimitati, perché le forme e l'espressione del nostro pensiero sono infinite; ma al tempo stesso ci limita, giacché i nostri blocchi, le nostre difficoltà, i nostri problemi nascono dal nostro pensare. E' dunque il pensiero un limite oltre il quale non possiamo spingerci, se non con la fantasia, o forse per raggiungere l'infinito (o l'illimitatezza, che dir si voglia) occorre prima essere fortemente limitati e finiti? O meglio: per raggiungere l'infinito è necessario essere finiti? Quote:
Sarebbe azzardato soffermarsi sul contrario? E' l'universo la coscienza dell'uomo? |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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[humour per stemperare l'aria accademica ON] Probabilmente si finirà per confondersi tra le definizioni, e per i prossimi 400 anni non faremo che costruire sistemi filosofici basati sulla critica retorica e la costruzione di un lessico non ambiguo ;) Comunque! Stavo immaginando come potrebbe reagire un essere umano all'improvvisa consapevolezza che qualsiasi sua azione è di fatto infinita, e ha conseguenze in modo indeterminato su qualsiasi elemento dell'universo presente, passato e futuro... In sostanza... il solo fatto di esserci ci rende responsabili dell'intera serie di concause che mantengono il moto di tutto ciò che esiste..! (ah-ehm... Aree, non dovevi leggere questa cosa qui sopra... forse ora avrai un po' di pressione anche lavandoti i denti..) :sisi: [humour OFF] |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Forse per raggiungere l'infinito occorre veramente essere limitati. Non si può essere liberi se prima non si è stati in catene, altrimenti quale definizione potrebbe avere la libertà? Quote:
Temo che siamo limitati anche in questo: il nostro agire si ripercuote sul nostro pianeta, sulla nostra civiltà. L'effetto farfalla è applicabile anche nella nostra vita quotidiana? Probabile |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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(reference: http://it.wikipedia.org/wiki/Teoria_del_caos) |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Non si capisce cosa intendi per "i nostri problemi", in ogni caso devono anch'essi far parte della totalità in quanto fatti. Al limite possiamo introdurre la categoria di fatto linguistico, ma dobbiamo trasferirci su un altro piano. Quote:
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Però sono convinto che se veramente esistesse un Dio, Egli non avrebbe nulla a che fare col Dio delle religioni. Preferisco dar conto ai philosophes illuministi. Ma per disegno intendevo riferirmi al quadro dell'universo, a come si presenti ai nostri occhi. Ciò non implica che esso sia stato progettato da una mano o che sia unito da una coscienza superiore Quote:
Non sono d'accordo che essi siano fatti, come già dicevo fanno parte del nostro pensiero (o della nostra immaginazione?) e sono astratti. A questo punto occorrerebbe domandarsi se esista veramente una linea di confine tra concretezza e astrattezza, tra realtà ed immaginazione. E' probabile che esista, ma a volte è impercettibile. Voglio dire: la nostra mente è capace di immaginare un drago, ma essendo frutto della nostra fantasia (insita nella nostra mente, preciso) cataloghiamo quel pensiero come "astratto", privo di concretezza reale; ma sempre la stessa mente è capace di porsi (immaginare?) un problema (uno a caso tra quelli che ho elencato, anche se la lista è infinita), che, pur provenendo dalla medesima mente che ha prodotto il pensiero astratto del drago, viene ricondotto immediatamente alla realtà e si riflette concretamente sulla nostra vita. Il confine tra realtà e fantasia è molto sottile, ma esiste quando vogliamo o più semplicemente non esiste? La realtà è fantasia? Uhm, probabilmente sto delirando e mi sto spingendo troppo oltre |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Anche qui ci sarebbe da riempire pagine di parole Quote:
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
a me spaventa aprire una cartella del mio pc, altro che immensità :interrogativo:
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Qualche giorno fa ho aperto google maps e ho iniziato a guardare in modalità satellite luoghi in cui non torno da tempo, compreso un posto affacciato sul mare. Ho zoomato nelle strade posizionandoci l'omino finchè non sono arrivata all'entrata della spiaggia, non mi faceva andare proprio sulla sabbia allora ho iniziato a indietreggiare, dopo un click mi sono trovata sul mare, con altri click ho iniziato a vedere il largo, le onde diventavano più piccole e numerose, il mare diventava più scuro e iniziava a riempire lo schermo, avevo come la sensazione di essere assorbita dall'acqua...la cosa mi ha fatto sentire molto a disagio finchè d'impulso non ho chiuso la pagina.
:miodio: |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Non so, io in certe circostanze quando ho osservato una lunga galleria che non si risolveva in un buco scuro ma era perfettamente illuminata e si vedevano elementi che si ripetevano senza fine sempre più piccoli e lontani iniziavo ad avere sensazioni simili alle vertigini, però non erano sensazioni brutte di cui volevo liberarmi e a questo punto penso che ci sia differenza tra quel che ho provato io e quel che provi tu. Certo che anche con una galleria buia si può riuscire ad avere l'illusione che sia senza fine, credo sia comunque abbastanza soggettiva la cosa.
In ogni caso a me tutto questo fa un effetto contrario, tendo addirittura a cercare e tentare di ricreare stati mentali del genere. Non è però proprio semplice per me ricrearli, credo che devo per un attimo illudermi che una galleria del genere non finisca davvero, e questa cosa di rado riesco a provarla, torna nuovamente e velocemente ad invadere la mia mente il pensiero concreto che limita tutto e ridefinisce in termini finiti quel che ho osservato. Comunque è qualcosa che sempre più di rado sono riuscito a provare, ed è difficile ricreare situazioni che suscitino questi stati mentali qua. Magari ci riuscissi più spesso, io penso che starei addirittura meglio. Da bambino ci riuscivo più facilmente. Quote:
A me, ad esempio, osservare film del genere fa un effetto positivo. Dovrei essere spaventato dall'infinito, lo sconosciuto e il non dominabile ma ha il sopravvento su di me una forma di fascinazione. Immagina la cosa più piccola che conosci, ecco, c'è ancora qualcos'altro che risulta ancora più piccolo di quel che sei riuscita ad immaginare, e così per il più grande. L'illimitato non lo si riesce più a chiudere, anche là dove si pone un limite che cerca di racchiuderlo in una qualche descrizione limitata e finita che cerca di inglobarlo totalmente, si fallirà. Io talvolta ho avvertito questa, diciamo così, vertigine, però a me nell'insieme piace. Comunque se a te fa davvero un brutto effetto, non guardare il video, è qualcosa di molto simile a quel che hai descritto nell'ultimo messaggio. |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Oggi, scorrendo la home di fb, ho trovato questo articolo e già solo l'immagine di anteprima del video mi ha messo un'ansia terribile
https://it.businessinsider.com/anima...a-terra-video/ :crying: |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
secondo me e' una cosa molto piu' profonda e molto piu' dolce se mi permetti, non hai paura dell'immensita, hai paura del vuoto, e questo vuoto deve essere riempito con qualcosa che ami e che arricchisce la tua vita :)
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Ammazza che livello culturale che si aveva nel Forum,che piega filosofica,che lessico, molto interessante. Però è necroposting mi sa .
D'ogni modo capisco la sensazione che provi,la mente umana non concepisce l'illimitatezza,si sente sopraffatta. Non sapevo, comunque,che la cosa generasse per qualcuno sensazioni così forti, così intense e "disturbanti". |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
Da qualche anno faccio fantasie identiche. Anche a me affascinano ma mettono ansia... è un po' lo stesso meccanismo di quando uno guarda un horror: ci si fa del male ma allo stesso tempo piace.
Tra le immagini che più ritornano ci sono quelle di essere da solo nell'oceano. Si vede solo l'acqua. Solitamente mi immagino di trovarmi in mezzo a una tremenda tempesta con una turbina grande centinaia e centinaia di metri tipo questa https://image.freepik.com/fotos-grat..._131301-70.jpg con io destinato a esserne risucchiato. Poi ci sono delle varianti legate alla fantasia dell'oceano, come quella di essere trasportato dalla corrente fino al bordo di una cascata alta e larga interi chilometri a forma circolare (così quando arrivo verso il bordo posso vedere tutta la cascata di fronte a me) con il rimbombo gigantesco che sento arrivarmi alle orecchie. |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
A me l'immensità non fa paura, anzi, affascina molto.
Ad esempio ogni tanto riguardo dei video sulle dimensioni dei corpi celesti noti dell'universo, al cui confronto il nostro grande Sole fa una figura un po' barbina... Sono video che, oltre ad affascinarmi, mi danno un senso di calma e pace. L'unico cruccio è che ribadiscono le dimensioni immani dell'universo, e dunque le probabilità minime di entrare in contatto con altre forme di vita più o meno intelligenti... u.u |
Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
A me rilassa tantissimo, mi ci perdo e mi ritrovo con la sensazione di far parte del tutto.
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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Re: Esiste la "paura per l'immensità" ?
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