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ThinkHappy 21-09-2012 22:25

Che questa sia la chiave di tutto?
 
Ciao a tutti.

Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.

Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................

Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?

In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?

Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?

Novak 21-09-2012 22:30

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865284)
In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?

Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?

Estremizzazione.

Capisco che chi pensa troppo veda tutte le cause dei suoi mali nella sua eccessiva riflessività, degenerata ormai ai confini dell'ossessività.

Ma la soluzione non è troncarla totalmente, perchè dalla riflessione possono nascere delle pare come degli spunti intellettivi stupendi. Riflettere su temi più impegnati, se fatto per piacere personale, fa star bene, è interessantissimo.

Quindi il succo sta nell'equilibrio, come in (quasi) tutto.

Pietro 21-09-2012 22:30

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Alla fine ha ragione Latrinlover

Kid Omega 21-09-2012 22:31

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
L introversione porta alla riflessione...siamo fatti cosi :)

Marco Russo 21-09-2012 22:33

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
L'ironico è che ti chiami "thinkhappy" :)

Comunque secondo me ti ci sei avvicinato.
Il fatto è che il pensiero fine a sé stesso è una "pippa mentale". Il pensiero serve all'azione, altrimenti è soltanto mera autogratificazione di stampo onanistico ed autoreferenziale.
Se pensi troppo "fai bene" a porti dei limiti.

La riflessività e l'introversione, in una certa misura, sono doti, ma vanno usate cum grano salis al fine di ottenere vantaggi tangibili nella vita, e la vita si misura sulla base delle azioni.
E sono le azioni che fanno la differenza. Ad esempio la differenza tra prendersi un caffé da soli e prenderselo coi colleghi. La differenza tra il soffrire la loro compagnia perché ci si sente giudicati, e il godersela perché ci si sente accettati e ci si riesce a valorizzarsi, a comunicare, a interagire.

La vita così è fatta di tanti piccoli momenti che sommati ne determinano la sua valenza, positiva o meno. E' ovvio che pensare ad un'esistenza in completa solitudine e frustrazione sia angosciante!

LukasMan 21-09-2012 22:33

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Io credo che la vita è stata trasformata dall'uomo stesso in qualcosa di monotono è doloroso... se la osserviamo non possiamo non dire che il più grande regalo che ci abbiano fatto, ma il problema principale è che noi, o per lo meno io, la vivo male... ponendomi troppi problemi, troppe domande senza risposta credo che mi farebbe bene per un momento ignorare le domande, ignorare le opinioni altrui liberarsi da tutte queste convenzioni sociali e vivere liberi vivendo ogni giorno come se fosse l'ultimo ma allo stesso tempo il primo.. meravigliandosi per un tramonto, per l'aria fresca la mattina quando ti alzi e vai a correre oppure per la felicità che ti pervade quando raggiungi un obiettivo :)

Novak 21-09-2012 22:34

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Eric Junkwood (Messaggio 865294)
E come si fa a trovarlo?
Alla fine è così semplice oscillare.

Domanda da un milione di dollari :mrgreen:

Io ci sto provando, sento che è la strada giusta.

Ah, ovviamente l'equilibrio non implica che ogni giornata abbiamo lo stesso livello di riflessività, ma deve manifestarsi sul medio periodo (2-3 settimane).

ThinkHappy 21-09-2012 22:41

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da LukasMan (Messaggio 865299)
Io credo che la vita è stata trasformata dall'uomo stesso in qualcosa di monotono è doloroso... se la osserviamo non possiamo non dire che il più grande regalo che ci abbiano fatto, ma il problema principale è che noi, o per lo meno io, la vivo male... ponendomi troppi problemi, troppe domande senza risposta credo che mi farebbe bene per un momento ignorare le domande, ignorare le opinioni altrui liberarsi da tutte queste convenzioni sociali e vivere liberi vivendo ogni giorno come se fosse l'ultimo ma allo stesso tempo il primo.. meravigliandosi per un tramonto, per l'aria fresca la mattina quando ti alzi e vai a correre oppure per la felicità che ti pervade quando raggiungi un obiettivo :)

In linea di massima concordo, ma come si fa a vivere così? Se troviamo monotono il lavoro in un ufficio o ci fa soffrire il fatto che lavoriamo senza uno scopo, che facciamo? Molliamo tutto e andiamo a vivere nelle foreste?
O forse è meglio andare in ufficio, pigiare qualche tasto fregandosene di cosa si sta facendo, prendersi lo stipendio per poter andare al bar con gli amici o andare in vacanza 1 settimana all'anno e poi, pam, un giorno si muore e buonanotte ai suonatori?

LukasMan 21-09-2012 22:47

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865318)
In linea di massima concordo, ma come si fa a vivere così? Se troviamo monotono il lavoro in un ufficio o ci fa soffrire il fatto che lavoriamo senza uno scopo, che facciamo? Molliamo tutto e andiamo a vivere nelle foreste?
O forse è meglio andare in ufficio, pigiare qualche tasto fregandosene di cosa si sta facendo, prendersi lo stipendio per poter andare al bar con gli amici o andare in vacanza 1 settimana all'anno e poi, pam, un giorno si muore e buonanotte ai suonatori?

Credo che bisognerebbe innanzitutto smettere di sprecare del tempo per cose che non piace fare e cercare di concentralo per raggiungere i nostri obiettivi, io credo che ognuno di noi ha un obiettivo dal punto di vista umano, uno dal punto di vista lavorativo uno dal punto di vista dell'esistenza, ad esempio io nel istante in cui morirò ripensando a tutto quello che ho fatto vorrò essere fiero e contento di aver vissuto la mia vita al massimo senza tralasciare nulla al caso. Io credo che ponendosi un obiettivo anche il lavoro si possa trasformare inun qualcosa di istruttivo e costruttivo per noi stessi e poi sopratutto circondandosi con persone a cui si tiene quei pochi momenti che trascorreremo con loro renderanno la nostra esistenza degna di essere chiamata tale:) sono un po un sognatore xD

ThinkHappy 21-09-2012 22:50

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Marco Russo (Messaggio 865298)
L'ironico è che ti chiami "thinkhappy" :)

Comunque secondo me ti ci sei avvicinato.
Il fatto è che il pensiero fine a sé stesso è una "pippa mentale". Il pensiero serve all'azione, altrimenti è soltanto mera autogratificazione di stampo onanistico ed autoreferenziale.
Se pensi troppo "fai bene" a porti dei limiti.

La riflessività e l'introversione, in una certa misura, sono doti, ma vanno usate cum grano salis al fine di ottenere vantaggi tangibili nella vita, e la vita si misura sulla base delle azioni.
E sono le azioni che fanno la differenza. Ad esempio la differenza tra prendersi un caffé da soli e prenderselo coi colleghi. La differenza tra il soffrire la loro compagnia perché ci si sente giudicati, e il godersela perché ci si sente accettati e ci si riesce a valorizzarsi, a comunicare, a interagire.

La vita così è fatta di tanti piccoli momenti che sommati ne determinano la sua valenza, positiva o meno. E' ovvio che pensare ad un'esistenza in completa solitudine e frustrazione sia angosciante!

Mi piace molto il tuo modo di interpretare il rapporto pensiero/azione.
Ti vorrei porre un altro quesito: chi lo dice che il pensiero è volto all'azione? Oggigiorno si vive con una mentalità "utilitaristica" cioè è giusto, socialmente accettabile ciò che è utile o che produce utile. Un ragazzo di 30 anni, laureato in filosofia, che vive con i genitori perché non trova lavoro, non è forse uno sfigato fannullone? Fino all'inizio del secolo scorso (ovvero l'altro ieri) le materie umanistiche la facevano da padrone, mentre quelle scientifiche erano denigrate. Ora è tutto il contrario.
Questa digressione per chiedere: chi lo stabilisce che il pensiero serve all'azione? Siamo uomini, non animali. Forse il nostro destino (ma cos'è il destino?) è proprio quello di pensare e non di raccogliere banane da un albero.


Purtroppo mi sento come schiava della mia mente, qualcosa da cui fuggire. La stessa sensazione che si prova quando per strada vediamo da lontano qualcuno che non vogliamo incontrare e allora lo si evita, si inventano strategie e percorsi alternativi, si fugge.
Ci si tiene occupati, si soffoca il cervello, si fugge.

Novak 21-09-2012 22:54

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Eric Junkwood (Messaggio 865309)
Ma come fai?

Mi hanno fatto il lavaggio del cervello :sisi:

No vabè, ho iniziato questo percorso un anno fa, e avevo come obiettivo lo smettere di rimuginare e di pensare ossessivamente, per farlo ho dovuto eliminare la mia paura del fallimento, del giudizio altrui, il tarlo del far sempre un figurone.

Se mi chiedi cosa mi ha detto lo psycho e cosa ho fatto specificamente, non me lo ricordo, credo abbia continuato di volta in volta a farmi raccontare le cose su cui mi ero fissato, facendomele sembrare sempre meno importanti e meno decisive, mostrandomi come a episodi di poco conto dessi un'importanza ed un'assolutezza esagerate.
Btw una figura di riferimento è indispensabile, senza questa non avrei saputo come muovermi.

Comunque ha funzionato, ora continuo talvolta a dispensare gaffe, ma dopo mando a cagare la cosa e non ci penso più :D

Perchè si instilla questo nella tua testa: riuscire ad ogni costo non è più fondamentale ---> meno pressione ---> risultati migliori ---> più fiducia nei propri mezzi, dunque consapevolezza di sè a prescindere dai risultati ---> riuscire ad ogni costo non è più fondamentale ---> ecc. ecc.

Guardianangel 21-09-2012 22:55

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865284)
Ciao a tutti.

Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.

Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................

Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?

In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?

Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?

ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.

questo .... e in piu puoi fare pensieri belli !

Baloordo 21-09-2012 22:56

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
L'essere umano è un essere pensate.
Questo è la sua forza e contemporanemente la sua debolezza.
Perchè pensare ci preclude molte cose, ma ci induce anche a prestare maggiore attenzione.
Le bestie non pensano, agiscono, sono istintive. L'essere umano pensa, agisce, ma non è istintivo. L'essere umano ha una coscienza, ha dei sensi di colpa e ha un'eccessiva considerazione di se stesso.
Inutile anche imitare le bestie, la nostra natura è differente. E quindi siamo condannati - per scherzo del destino - a pensare, pensare e pensare.

chrissolo 21-09-2012 23:04

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865284)
Ciao a tutti.

Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.

Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................

Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?

In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?

Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?

Ah sì, hai centrato il bersaglio: tutto, dalla religione allo sport, serve a non farci pensare al nostro (triste e misero) destino.

Penso che l'uomo, evolutivamente parlando, sia stato particolarmente sfigato.
Si è accresciuto tanto l'intelletto (troppo) e insieme a cose meravigliose (cultura, letteratura, scienza, musica) è arrivata anche troppa consapevolezza, una consapevolezza inutile (tipo saper di dover morire) che rende l'esistenza assai più complicata e per certi versi "spaventosa".

Idealmente bisognerebbe godersi il poco che si vive al meglio, purtroppo siamo circondati di sovrastrutture ridicole e la società umana è abbastanza insensata (come dici tu: lavorare e dover fare cose noiose o brutte per tanti decenni e poi schiattare).
Per cui, a prescindere da ciò che si vorrebbe e dalla propria consapevolezza, a rifiutare convenzioni e sovrastrutture l'unica cosa che ci capita è di venire emarginati.. per cui una vita anche peggiore che a "conformarsi"..

Ad averlo capito per tempo ora sarei al bar dello sport a guardare la partita (di cui non me ne frega niente) pieno di "amici".. invece che a casa da solo, infelice e demoralizzato, a scrivere post inutili su fobiasociale.com.

Herzeleid 21-09-2012 23:14

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Mi pare fosse Cioran a dire che la vita è distrazione dal pensiero della morte.

ThinkHappy 21-09-2012 23:23

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 865343)

Idealmente bisognerebbe godersi il poco che si vive al meglio, purtroppo siamo circondati di sovrastrutture ridicole e la società umana è abbastanza insensata (come dici tu: lavorare e dover fare cose noiose o brutte per tanti decenni e poi schiattare).
Per cui, a prescindere da ciò che si vorrebbe e dalla propria consapevolezza, a rifiutare convenzioni e sovrastrutture l'unica cosa che ci capita è di venire emarginati.. per cui una vita anche peggiore che a "conformarsi"..

Ad averlo capito per tempo ora sarei al bar dello sport a guardare la partita (di cui non me ne frega niente) pieno di "amici".. invece che a casa da solo, infelice e demoralizzato, a scrivere post inutili su fobiasociale.com.

Con le tue parole mi hai fatto venire in mente Marx, il quale diceva che l'economia è tutto, mentre la religione, la politica, la morale, l'informazione, la cultura sono solo sovrastrutture che i capitalisti costruiscono per diffondere l'opinione che l'economia capitalista è la migliore di quelle possibili. Vedi "la religione è l'oppio dei popoli".
Ora che il tempo è passato, il ragionamento di Marx non potrebbe applicarsi a ciò che abbiamo detto? È l'essere umano che decide di autocensurare i proprio pensieri, di tenersi occupati, di andare al cinema, a teatro, in palestra, a cena fuori per smettere di pensare. In pratica noi ci stiamo deliberatamente facendo di oppio per far passar sotto silenzio la tragicità della vita.

chrissolo 21-09-2012 23:29

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865371)
Con le tue parole mi hai fatto venire in mente Marx, il quale diceva che l'economia è tutto, mentre la religione, la politica, la morale, l'informazione, la cultura sono solo sovrastrutture che i capitalisti costruiscono per diffondere l'opinione che l'economia capitalista è la migliore di quelle possibili. Vedi "la religione è l'oppio dei popoli".
Ora che il tempo è passato, il ragionamento di Marx non potrebbe applicarsi a ciò che abbiamo detto? È l'essere umano che decide di autocensurare i proprio pensieri, di tenersi occupati, di andare al cinema, a teatro, in palestra, a cena fuori per smettere di pensare. In pratica noi ci stiamo deliberatamente facendo di oppio per far passar sotto silenzio la tragicità della vita.

Diciamo che in parte sono la società, la cultura (in quanto nasciamo in un contesto sociale e culturale, non nei boschi da soli) ad influenzarci..
Per il resto.. sì, in generale la gente tende a fare come dici tu, cioè "esiliare" i brutti pensieri (ed emarginare le persone che non sono allegre e scanzonate) e farsi di qualche tipo di oppio più che può.

chrissolo 21-09-2012 23:39

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865323)
Questa digressione per chiedere: chi lo stabilisce che il pensiero serve all'azione? Siamo uomini, non animali. Forse il nostro destino (ma cos'è il destino?) è proprio quello di pensare e non di raccogliere banane da un albero.

Personalmente penso che una società con più "pensiero" (cultura, scienza, letteratura) e meno "azione" (pigiare bottoni, tirare leve, scaricare pacchi, rispondere ai telefoni, pulire i pavimenti) sarebbe quantomeno migliore di questa.
Ma la follia della società umana, appunto, è che ti fanno studiare la filosofia e la scienza e alla fine per campare ti obbligano comunque a raccogliere banane da un albero (per di più per darle a terzi, manco per te stesso).

Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865323)
Purtroppo mi sento come schiava della mia mente, qualcosa da cui fuggire. La stessa sensazione che si prova quando per strada vediamo da lontano qualcuno che non vogliamo incontrare e allora lo si evita, si inventano strategie e percorsi alternativi, si fugge.
Ci si tiene occupati, si soffoca il cervello, si fugge.

Il fatto è che una volta arrivati alla consapevolezza delle cose è DIFFICILE fuggirne.. perché non è qualcosa di esterno che puoi evitare, la tua consapevolezza SEI tu.

ThinkHappy 22-09-2012 00:14

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 865391)
Personalmente penso che una società con più "pensiero" (cultura, scienza, letteratura) e meno "azione" (pigiare bottoni, tirare leve, scaricare pacchi, rispondere ai telefoni, pulire i pavimenti) sarebbe quantomeno migliore di questa.
Ma la follia della società umana, appunto, è che ti fanno studiare la filosofia e la scienza e alla fine per campare ti obbligano comunque a raccogliere banane da un albero (per di più per darle a terzi, manco per te stesso).

Siamo governati da beceri individui. E non intendo solo i "politici". I grandi banchieri o i grandi industriali, i mafiosi... sono loro che dettano le sorti dell'economia e quindi della politica. Tutti questi potenti signori se ne fregano e denigrano tutto ciò, o tutti coloro, che non producono ricchezza, per poi additare con derisione oppure costringere alla fame i "ribelli" che decidono di studiare qualcosa che non sia ingegneria, economia o medicina.


Quote:

Originariamente inviata da chrissolo (Messaggio 865391)
Il fatto è che una volta arrivati alla consapevolezza delle cose è DIFFICILE fuggirne.. perché non è qualcosa di esterno che puoi evitare, la tua consapevolezza SEI tu.

Davvero poco consolante, ma purtroppo concordo.

ThinkHappy 22-09-2012 00:15

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 865432)
Il problema non è che pensi troppo, è che pensi male.

Potresti spiegarti meglio?

Marco Russo 22-09-2012 00:17

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 865432)
Il problema non è che pensi troppo, è che pensi male.

le due cose sono legate. Anche perché l'avverbio "troppo" ha insito nella sua stessa definizione il concetto di "oltre il necessario", "superfluo", "eccessivo".

varykino 22-09-2012 00:58

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
per me pensi in modo giusto e realistico ..... tutti questi eventi tristezza allegria prima o poi finiranno quindi non dobbiamo dargli troppa importanza.

io ho scoperto che la gente ha la memoria corta nel senso , noi magari siamo li a farci mille seghe mentali su un comportamento imbarazzante che abbiamo avuto ma in realtà la gente scorda tutto subito te lo posso dire ne ho le prove , non ci credevo che la gente scordasse cosi velocemente e invece è proprio cosi .... poi hai ragione quando dici che la gente si riempie di cose da fare per non pensare al futuro agli obbiettivi o alla morte. un esempio mio nonno prima di morire passava le giornate a scrivere e fare cruciverba per mantenere sveglio il cervello e faceva su e giu dalla città alla campagnia per non pensare alla morte lo so perchè gli è l ho chiesto. la cosa che non riusciamo ad accettare è che la vita non ha un senso e cerchiamo tutta la vita di darglielo e sprechiamo tempo a cercargli un senso invece di prenderla come viene anche se viene male . alla fine il crearsi obbiettivi e scopi nella vita è un modo per non pensare e dedicarsi in qualcos di preciso è un omologazione che ci siamo creati ma non è detto che tutti debbano seguire la stessa strada , la felicità non esiste esiste solamente un susseguirsi di fatti che fanno ridere ,piangere, urlare , soffrire ,saltare di gioia , sono solo passaggi che non hanno tutta questa importanza , l importante è non prendere sul serio le cose perchè di serio non c è nulla in questo mondo.

non è facile ma è l unico modo per restare sani di mente

lizbon 22-09-2012 01:05

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
bhe.. sì, in parte è vero, pensare rende tristi e gli stupidi magari sono piu' felici perchè non pensano tanto, non rendendosi neanche conto di esserlo, ma tu vorresti veramente essere costretta a vivere in un mondo di essere non pensanti :interrogativo:

Se pensare significasse solo ed esclusivamente tristezza allora avresti ragione tu e la chiave di tutto sarebbe smettere di pensare, ma il pensiero non genera solo infelicità ma puo' dar vita anche a cose interessanti e positive, che sparirebbero totalmente se nessuno pensasse piu' e visto che la vita è già abbastanza deprimente così, non lo sarebbe ancora di piu':interrogativo:

semmai la chiave potrebbe essere smettere di pensare solo alle cose negative, ma io credo che sia difficile dividere il nostro pensiero in 2 compartimenti stagni e riuscire a pensare solo ed esclusivamente alle cose positive, specie se una persona ha dei problemi...
poi se c'è chi ci riesce beato lui..

purtroppo ci dobbiamo prendere tutto il pacchetto completo, e anche se nel pacchetto del pensare sono incluse tanta infelicità e fregature, io non ci rinuncerei...

oppure forse chissà la chiave potrebbe stare nel pensare, ma nel non pensare ogni singolo santo giorno che cosa viviamo a fare...

jwhite 22-09-2012 01:09

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865284)
Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?
Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?

forse pensare troppo fa male
sicuramente le paranoie inutili fanno male
cmq tutto quello che hai scritto non fa una piega
la vita è inutile, non c è nessuno scopo
l'unico scopo della vita è godersi la vita

Boyyy82 22-09-2012 01:38

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865284)
Ciao a tutti.

Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.

Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................

Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?

In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?

Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?

tra 100 anni dici?:pensando: direi 50/60 anni, non penso di arrivare a 130 anni :ridacchiare:
è esattamente come dici tu, per non pensare la gente si tiene occupata in mille attività...pensare troppo non è sempre molto positivo (credo che qua dentro tanti lo possano confermare), inoltre più ci si distrae e meglio è...
in ogni caso, a parte il lavoro e gli altri doveri pratici (faccende domestiche, ecc), dovremmo cercare di fare il più possibile ciò che ci piace...

Herzeleid 22-09-2012 01:45

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865371)
Con le tue parole mi hai fatto venire in mente Marx, il quale diceva che l'economia è tutto, mentre la religione, la politica, la morale, l'informazione, la cultura sono solo sovrastrutture che i capitalisti costruiscono per diffondere l'opinione che l'economia capitalista è la migliore di quelle possibili. Vedi "la religione è l'oppio dei popoli".
Ora che il tempo è passato, il ragionamento di Marx non potrebbe applicarsi a ciò che abbiamo detto? È l'essere umano che decide di autocensurare i proprio pensieri, di tenersi occupati, di andare al cinema, a teatro, in palestra, a cena fuori per smettere di pensare. In pratica noi ci stiamo deliberatamente facendo di oppio per far passar sotto silenzio la tragicità della vita.

In Marx la questione non era posta in termini ontologici bensì sociali, ovvero materiali. Le tue riflessioni rimandano piuttosto all'universo filosofico del nichilismo e dell'esistenzialismo, sistemi di pensiero che a loro volta sono superati dalle uniche verità a cui possiamo fare appello senza tema di smentita, anche sul senso della vita, quelle scientifiche. Vale più la lettura del solo Dawkins de "Il gene egoista" (che ti consiglio) rispetto all'intera bibliografia di Heidegger e Wittgenstein.

Diclonius 22-09-2012 01:50

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865284)
Ciao a tutti.

Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.

Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................

Lo penso spessissimo. Ho pensato più volte di aprire una discussione analoga, mi ritrovo in ogni singola cosa da te scritta, anche e soprattutto sull'eccessivo pensare.
Risposte è difficile trovarne. Quel che è certo è che sarà impossibile affrancarci completamente dall'infelicità. Sad but true.

Mi convinco che bisogna rassegnarsi e conviverci, andando alla ricerca di qualcosa che possa regalare momenti di felicità, tanto per riprendere fiato. Riuscire a trovare qualcosa per cui vivere, nonostante il peso della routine.
In fin dei conti credo sia sempre meglio vivere.


Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865284)
Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?

In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?

Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?

Non penso sia correttissima l'equazione: possono esistere persone che pensano tanto ma che riescono a cogliere una buona dose di aspetti positivi, tenendo ben distante la tristezza o comunque limitandola.
Dipende dalla testa e dal "curriculum" di chi pensa, non il pensare in sé.

Il pensare troppo uccide anche me, purtroppo.
Per questo cerco sempre di tenere occupata la mente, in qualche modo.

Martello 22-09-2012 05:45

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Me lo chiedo anche io, specialmente in questo periodo, esattamente come te.

Penso che il fatto che siamo fobici e introversi, porta a un livello maggiore di ansia e di paure, che non riusciamo ad ''eliminare'' correttamente come le persone ''sane'' quando stacchiamo da attività diciamo così che implicano responsabilità.

In poche parole, personalmente mi sono accorto di non avere il bottone ON-OFF, spesso i problemi della vita non personale li porto nella vita personale.

Non ho idea di cosa si provi, ma in teoria le persone ''sane'' sanno staccare, delimitare, finiscono la vita al lavoro e tornano a provare sentimenti normalmente, non pensano,non si pongono quesiti, non hanno problemi a relazionarsi perchè l'accumulo di tensioni non è tale da compromettere un pensiero e un sentimento limpido, non disturbato, verso le persone vicine.

Velaour0100102 22-09-2012 12:32

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
pensare senza vedere altri punti di vista = tristezza
pensare con immaginazione = crescita mentale


...

lizbon 22-09-2012 13:30

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 865608)
Io non credo che il pensiero faccia stare male, piuttosto credo che il malessere si avverta attraverso il sentire, non il pensare. Poi si può tentare di concettualizzare questo sentimento di malessere dando vita a pensieri disfunzionali perchè non aderenti alla realtà.

ma il sentire non passa attraverso il pensare:interrogativo:

Angus 23-09-2012 00:32

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Non capisco il senso della domanda :pensando:

Se qualcuno ti prende a martellate su una mano, la causa della tua sofferenza è il tuo sistema nervoso?

In ogni caso, poi, il sistema nervoso non puoi "staccarlo", come non puoi smettere di pensare. Siamo condannati a farlo, ahimè. Quindi tanto vale approfittarne per capire come è il caso di interagire con il mondo, assodato che la vita non è *necessariamente* caratterizzata soprattutto da dolore.

ThinkHappy 23-09-2012 17:49

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da sempreinfuga (Messaggio 865608)
Io non credo che il pensiero faccia stare male, piuttosto credo che il malessere si avverta attraverso il sentire, non il pensare. Poi si può tentare di concettualizzare questo sentimento di malessere dando vita a pensieri disfunzionali perchè non aderenti alla realtà.

Non ho capito molto, potresti approfondire ?

Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 866103)
Non capisco il senso della domanda :pensando:

Se qualcuno ti prende a martellate su una mano, la causa della tua sofferenza è il tuo sistema nervoso?

In ogni caso, poi, il sistema nervoso non puoi "staccarlo", come non puoi smettere di pensare. Siamo condannati a farlo, ahimè. Quindi tanto vale approfittarne per capire come è il caso di interagire con il mondo, assodato che la vita non è *necessariamente* caratterizzata soprattutto da dolore.

Il senso del mio topic sta nella possibilità, più o meno sensata, che il nostro dolore psicologico, la depressione possano derivare da un'eccessiva riflessione.

a.a.a 23-09-2012 19:05

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 865284)
Ciao a tutti.

Uno dei pensieri che più mi ossessiona e che più mi deprime è quello della memoria. Ovvero: che senso ha alzarsi alla mattina, uscire di casa con il cuore in gola, passare una giornata al lavoro (se lo sia ha!) o a scuola, dove raramente si fa/studia ciò che piace, si torna a casa esausti e ci si addormenta davanti alla TV? Pensate di ripetere questa routine per 40 anni. Ma per cosa?
Tra 100 anni, o forse anche prima, saremo tutti morti. Ciò che ci siamo sforzati di fare, gli obiettivi che abbiamo raggiunto, il dolore che abbiamo provato... perché? Tra qualche anno sarà comunque tutto finito.
Da questo mi viene da pensare una cosa. La vita dovrebbe essere piacevole. Tutti sappiamo che dobbiamo morire, ma chi si gode la vita la vive un po' come si vive una vacanza: sai che dovrai tornare in ufficio, ma intanto te la spassi.

Ma se la vita è caratterizzata soprattutto da dolore?
Dobbiamo morire. Di noi non rimarrà nulla. Siamo felici? Godiamoci questi pochi anni che ci sono stati dati. Siamo tristi? .................

Ogni tanto mi vien da pensare che non bisogna pensare.
Forse sono troppo riflessiva, rimugino sulle cose, voglio dare una spiegazione a tutto, insomma... penso troppo.
È per questo che la gente si sommerge di cose da fare? Lavoro, famiglia, amici, hobby, sport... Tutto questo per tenersi occupati ed evitare di pensare?

In definitiva PENSARE=TRISTEZZA?

Dobbiamo smettere di pensare, di chiederci perché, di farci mille pare mentali, di riflettere, anche su temi profondi e interessanti?

Ti quoto,è proprio come dici tu pensare troppo fa male,almeno il mio problema è che penso troppo , ma non agisco.

akirafudo 23-09-2012 19:09

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 866489)
Non ho capito molto, potresti approfondire ?


Il senso del mio topic sta nella possibilità, più o meno sensata, che il nostro dolore psicologico, la depressione possano derivare da un'eccessiva riflessione.

Secondo me non deriva da una riflessione eccessiva, ma distorta. e "dall'avere un rapporto compulsivo e insano con il proprio pensiero" (cit D.F.Wallace) Lo stesso pensiero che la depressione derivi da un'eccessiva riflessione secondo me parte dall'assunto che la vita fa effettivamente schifo per cui pensare ti mette davanti inevitabilmente la dura realtà.

mr.Nessuno 23-09-2012 19:58

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
penso che se si ha una vita normale lavorare fare cose che non ci piacciono ha un senso, perchè comunque guadagni soldi e con quelli puoi permetterti una vita sociale e sopratutto costruire un vero rapporto amoroso e in seguito mettere su una famiglia, ma per quelli come noi che molto probabilmente non avranno nulla di tutto questo e ci sarà solo la parte del duro lavoro e nessuna soddisfazione personale allora la penso come te, TRISTEZZA.

chopin6630k 23-09-2012 20:07

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Guarda, per me pensare è fondamentale, sono fatto così, non potrei vivere senza continuare a pensare. Io, prima di fare qualsiasi azione, commentare devo prima pensarci. Inoltre devo pensare ai miei problemi, a autocommiserarmi, biasimarmi... Ho bisogno di tutte queste cose. Per quanto mi facciano star male io ne ho comunque bisogno. :)
Sono d'accordo comunque con te... Cioé... Vabbé che passo tutta la mia vita rinchiuso in casa però sono contrario a dover in tutti i modi uscirne. Ognuno deve essere libero di fare quello che si sente, in base alle proprie esigenze e bisogni, senza essere considerato diverso, la pecora nera del gruppo. Ecco. ^-^
Ciao! ;)

Angus 23-09-2012 20:14

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da ThinkHappy (Messaggio 866489)
Non ho capito molto, potresti approfondire ?


Il senso del mio topic sta nella possibilità, più o meno sensata, che il nostro dolore psicologico, la depressione possano derivare da un'eccessiva riflessione.

Sì, mi era chiaro, ma accettato il fatto che il dolore psicologico dipende da una molteplicità di fattori (temperamento riflessivo, capacità di provare emozioni, limitatezza umana, mondo non a misura d'uomo, ...) non capisco perché focalizzarsi sul primo, che peraltro sfugge al nostro controllo cosciente e quindi non è una variabile su cui possiamo agire.

Se un orso è infelice perché è in gabbia, i suoi sentimenti dipendono senz'altro anche dalla sua corporeità che gli impedisce di attraversare le sbarre. Però argomentare che la sua infelicità sia colpa delle sue dimensioni mi sembra non cogliere il punto.

Herzeleid 23-09-2012 20:38

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 866598)
Sì, mi era chiaro, ma accettato il fatto che il dolore psicologico dipende da una molteplicità di fattori (temperamento riflessivo, capacità di provare emozioni, limitatezza umana, mondo non a misura d'uomo, ...) non capisco perché focalizzarsi sul primo, che peraltro sfugge al nostro controllo cosciente e quindi non è una variabile su cui possiamo agire.

Forse ho inteso male, ma sostieni che il flusso di pensieri sfugge al nostro controllo cosciente, ovvero volontario?

nothing 23-09-2012 21:20

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Parlando per me.. Da quando ho smesso di pensare in continuazione, sto molto meglio... Le cose inutili erano diventate veramente troppe

Angus 23-09-2012 21:54

Re: Che questa sia la chiave di tutto?
 
Quote:

Originariamente inviata da Herzeleid (Messaggio 866634)
Forse ho inteso male, ma sostieni che il flusso di pensieri sfugge al nostro controllo cosciente, ovvero volontario?

Sì, esatto. Chi ha un carattere riflessivo e introspettivo può cercare di negarlo, riuscendoci però in maniera limitata e temporanea. Un po' come possiamo imporci di non respirare, ma solo per un po'. La necessità di entrambe le attività è iscritta nel nostro corredo genetico.


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