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Rifiuti umani e non
C'è da mangiarsi svariate paia di mani. Non mi allontano di molto dall'esasperazione.
Sempre a proposito di sensibilità, sempre a proposito di egoismo. A proposito di alcuni interventi che ho avuto modo di leggere, discussioni e scontri di cui sono stato partecipe, un piccolo sfogo e invito alla riflessione su ciò che appartiene a tutti indistintamente: la res publica. Non passa quasi un sol giorno ch'io non m'indispettisca per l'insensibilità di chi, abitante del mio stesso pianeta, non badi minimamente alle sorti ed alla cura della cosa pubblica, vanificando stupidamente gli sforzi di chi il mondo cerca di conservarlo al meglio. Una cartaccia. Un chewing-gum. Il cellophane di un pacchetto di sigarette, il mozzicone di sigaretta stessa. Scarsa o nulla attenzione nella differenziazione dei rifiuti. Un bicchiere di plastica abbandonato sul prato, uno scontrino appallottolato gettato per terra. Un consumo sfrenato di risorse energetiche. Una cultura dell'usa e getta, il disprezzo per il riciclo. Uso ridicolo e spropositato di mezzi di trasporto inquinanti, spray dannosi, danni irreversibili da capricciosi condizionamenti d'aria. Detesto il culto e la cura maniacale del privato, di ciò che ci riguarda in prima persona, ed un paesaggio pubblico sovente deturpato, abbandonato a sé stesso al causa del disinteresse comune. Perché, sentore comune, "a quello pensano gli altri". Siamo abitanti di uno stesso fottuto mondo. Abitiamo in una gigantesca casa comune dove ognuno di noi ha una precisa responsabilità nella cura della stessa. Non è veramente più tollerabile che pochi si assumano il compito di tenerla pulita, un minimo abitabile, di conservarne la decenza, mentre il resto degli inquilini si riservi il diritto di sporcare indistintamente, perché tanto "a me non interessa" o "non è affar mio". Non posso più sopportare la sfacciataggine di tali persone. Io mi impegno a mantenere più pulita la stessa aria che respiri anche tu, caro ipotetico inquilino inquinatore, e non mi par giusto che la tua ignoranza debba coinvolgere la vita di chiunque. Che sia tua pratica fondere della plastica nel piatto dove mangi o detergerti con sostanze tossiche, non rimane che un tuo affare personale. Ma ciò che tocca anche me, tutto il resto degli abitanti del mondo e tutte le future generazioni, mi dispiace, è anche affare tanto mio quanto tuo - e suo. Ed il graduale cambiamento, come per qualsiasi sacrosanta piccola rivoluzione, deve avvenire per forza dal basso. Un buon punto di partenza sarebbe la coscienza dell'essere tutti delle microscopiche parti meccaniche assolutamente indispensabili al funzionamento di un ingranaggio universale. Ed un'educazione, una vera educazione, al rispetto. Al rispetto per gli altri, al rispetto per il bene comune, al rispetto per l'ambiente. Della Terra possiamo considerarci ospiti e non padroni; come tali, abbiamo il dovere, durante la nostra esistenza, di mantenere l'ordine, ognuno nel proprio piccolo. Non posso avere più pietà per chi, egoisticamente, sottostima il problema o arriva a ridicolizzarlo. Non consideratelo, vi prego, un "attacco" quanto uno spunto per un esame di coscienza, che sarò il primo a fare su me stesso. h.c. |
Re: Rifiuti umani e non
La variazione dell'entropia nell'Universo, sarà sempre e comunque maggiore di zero.
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Re: Rifiuti umani e non
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Non è perché tutti siamo destinati alla morte che non valga la pena di vivere bene e a lungo. Altrimenti a questo punto ficchiamoci una bella bomba nucleare sotto al culo tutti quanti, e accorciamo le distanze con le sorti dell'universo. |
Re: Rifiuti umani e non
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Lo faccio apposta per provocare. Ritornando seri, non voglio vedere il mondo sfasciato e inquinato, ma ti confesso che amo il disordine e mettere in disordine. |
Re: Rifiuti umani e non
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Così, tanto per dire, è del tutto inutile appellarsi, dal basso, alla premura ecologica per il mondo che abbiamo intorno: è un appello rivolto alla coscienza di ognuno, vale a dire ad innumerevoli privati, perché riescano a imporsi come coscienza pubblica. Mentre la ragion pubblica autorizza questi stessi privati a non pensare alle conseguenze. Secondo te cos'è più facile da seguire? È proprio il privato ciò che ostacola. Il volontarismo* non fa altro che rafforzarlo. * Come la psicologia e il primato dionisiaco del corpo, tra le altre cose. |
Re: Rifiuti umani e non
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Re: Rifiuti umani e non
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M'interessa la tua puntualizzazione su ciò che è privato e ciò che non lo è (fermo restando che, in termini spaziali, esistono forme - in-between - che stanno nel mezzo, esistono le soglie), ma non ne condivido le conclusioni. Non credo cioè che la radice del problema sia il privato stesso, quanto una coscienza poco civile (che non credo a sua volta essere incivile a causa del privato). Soprattutto, non capisco se la tua sia semplice rassegnazione o se puoi individuare delle soluzioni. |
Re: Rifiuti umani e non
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Re: Rifiuti umani e non
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Ormai negli adulti nutro poche speranze....e non c' entra nulla l' intelligenza, perchè la strafottenza supera di gran lunga il buon senso. Purtroppo abito in un luogo dove il menefreghismo per l' ambiente urbano e naturale raggiunge soglie elevate .... Nobissime casalinghe che lustrano la loro casa da cima a fondo e non si fanno scrupolo di usare invece la strada come la loro pattumiera; l' atteggiamento più irritante è che le stesse appena giri l' angolo, stanno bestemmiando sulla loro città, su come è sporca quasi se loro non appartenessero alla società. La società, la massa sono solo astrazioni, esiste il singolo e il dovere della persona in quanto uomo e in quanto fruitore delle risorse che la natura mette a disposizione. Ma dico esisto un essere più stupido dell' uomo che inquina il posto dove lui stesso vive ogni giorno? L' aria che lui stesso respira, la strada che lui stesso percorre coi suoi figli? Una volta lessi inorridita le parole di un boss che si espresse cosi a chi gli chiedeva se non si facesse scrupolo di inquinare l' acqua e lui: " che m' importa tanto io bevo acqua minerale " Non si può aggiungere veramente altro difronte all' ignoranza. Il rispetto per quello che è il bene comune è un insieme di atteggiamenti, parte dal non prendere una cosa solo perchè è gratis per poi gettarla nel successivo cassonetto, parte dal non considerare monumenti e panchine posti dove scolpire il proprio pensiero imperituro ( e che dire poi di quelli che scolpiscono la propria firma nella corteccia degli alberi? :moltoarrabbiato:) Qui c è qualcuno che pensa che se qualcosa è in strada è di tutti, e se è di tutti ognuno se la può portare a casa, ed ecco panchine divelte per arredare il proprio giardino, opere d' arte deturpate per arredare il proprio soggiorno. C' è qualche coglione che pensa ancora che quello che butti nel mare scompare anzichè ritrovartelo per altre forme quando le correnti lo decidono, o nella pancia di quei poveri pesci che mangiamo. Per conto mio è inutile chiedersi cosa fa il mondo chiediamoci ognuno di noi cosa può fare nel suo piccolo che poi tanto piccolo non è se unito al contributo degli altri. |
Re: Rifiuti umani e non
Halastor non ho fatto in tempo a quotarti che già avevi cancellato il tuo post, dalla quale arroganza, ignoranza e superficialità mi sono sentito profondamente preso per il culo, per quanto detto prima.
Ti prego di ripostare la tua posizione, se ti senti l'animo pulito dopo quello che affermi. |
Re: Rifiuti umani e non
Su questi temi con me si sfonda una porta aperta. Vivo in una grande città ben inquinata e ci penso spesso. Non sono un attivista ambientalista (anche se non ci vedo niente di male ad esserlo), faccio la mia parte, raccolta differenziata, non butto MAI rifiuti, per piccoli che siano, a terra. Mi irrita e deprime chi se ne frega di queste cose e non pensa che, appunto, non è una questione politica o di essere visionari o rompicoglioni: sulla Terra ci viviamo tutti, punto.
Interessante (anche se scioccante) la risposta del mafius citata da amarlena sull'inquinamento dell'acqua: mi ero sempre chiesto come fosse possibile che chi, come la malavita organizzata, produce attivamente inquinamento ambientale se ne fregasse poi di cosa beve o mangia. Riprova della stupidità a cui può arrivare l'uomo. Si avvelenassero, almeno... |
Re: Rifiuti umani e non
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A mio avviso si dovrebbe puntare sui giovani e condurre vere e proprie campagne di salvaguardia dell'ambiente nelle scuole. Ma non due o tre conferenze l'anno, ma immetterla proprio come materia di studio. La mia è un'idea utopistica e, visto il mondo in cui viviamo e l'andazzo delle cose, piuttosto idiota. L'ora di Educazione Ambientale farebbe la fine dell'ora di Educazione Civica, altro grande buco... Quote:
Io mi schiererò sempre dalla parte degli artisti indipendenti, alternativi e da strada. Ma non posso non condannare quei graffiti privi di ogni senso logico-razionale o quelle scritte degne del peggior Moccia sulle strade. E' uno scempio e concordo con te. Idea: ci sono un'infinità impressionante di edifici abbandonati e cantieri inutilizzati... perché non mandarli in questi posti a sfogare la loro "arte"? Quote:
Il problema è che ci sono persone che litigano tra loro per il posto auto nei condomini, persone che litigano per accaparrarsi un posto a sedere sull'autobus, persone che litigano per capire se un'entità divina esista o meno... Insomma, il conflitto è la caratteristica che ci rende umani. Combattere, difendere e litigare: ci accompagnano fin dall'alba dei tempi. Alcuni riescono a distaccarsi da questi atteggiamenti, altri non possono farne a meno Quote:
Fortunatamente la raccolta differenziata è obbligatoria nella maggior parte dei comuni italiani. Spero che questa mossa possa rivelarsi utile e condurci ad un cambiamento in meglio, ma conoscendo la pigrizia e la natura dell'animo degli italiani suppongo che non se ne caverà niente Quote:
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Re: Rifiuti umani e non
sottoscrivo tutto quello che ha detto rainy.
rainy:applauso: |
Re: Rifiuti umani e non
Temo sia una di quelle questioni rispetto alla quale mi pongo da italiano medio.Credo che il mio contributo non conti nulla,e quindi tendo a fregarmene il più possibile.
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Re: Rifiuti umani e non
io riciclo, tralaltro qui a Milano è anni che se si sbaglia si paga a caro prezzo, quasi sempre per colpa di qualche inquilino "distratto" arrivano multe al condominio :miodio:
è giusto indignarsi, senza cadere però nel fanatismo, molte persone non hanno senso civico semplicemente perchè non hanno ricevuto un'educazione in tal senso, non sono mostri, sono persone che vanno informate ed educate (cercando sempre di rispettare i principi di libertà individuale, altrimenti si cadrebbe nel regime) attraverso delle buone politiche è una cosa che si può fare, purtroppo in Italia attualmente no, perchè le politiche ecologiste sono prerogativa di forze che le sbandierano solo a fini di propaganda... |
Re: Rifiuti umani e non
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L'Italia la facciamo noi, l'Italia la fa ogni singolo cittadino. Non possiamo continuare a sperare in un'intervento divino che risolva le cose. Il senso d'impotenza e il sentore di lontananza tra "noi qui" e "loro che comandano lì" è una dei primi fattori da curare. |
Re: Rifiuti umani e non
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Spesso le persone anziane molte cose le ignorano per davvero e d' altronde ai loro tempi non si facevano tutti questi distinguo che si fanno oggi. Non d' accordo sul passare la palla alla politica, oggi come oggi non possiamo demandare ad altri, occorre sviluppare una coscienza collettiva ed ogni singolo si deve impegnare anche per la giusta informazione. |
Re: Rifiuti umani e non
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(e che questa discussione avesse più seguito di "vi mettereste mai con uno col cazzetto?") |
Re: Rifiuti umani e non
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Comunque il problema della salvaguardia del pianeta come tutti i problemi dell'azione collettiva tende a essere affrontato pochissimo e male. Capisco trent e se siamo onesti penso che tutti qui consumiamo una quota di energia, acqua cibo e via dicendo superiori alla media sostenibile per abitante. Questo cambiamento che dovrebbe derivare da ognuno di noi è più difficile di quanto sembri, anche se molte cose possono essere fatte con poco sforzo e beneficio immediato quindi penso che verranno fatte massicciamente (tipo la raccolta differenziata). La disuguaglianza sociale esiste ancora, la povertà e malattie facilmente curabili anche, penso che il nostro pianeta verrà maltrattato ancora per molto, se anche lo sarà meno da noi, lo sarà di più dai paesi in via di sviluppo. |
Re: Rifiuti umani e non
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Re: Rifiuti umani e non
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Re: Rifiuti umani e non
Ho fatto 2 interventi nel topic e di certo il primo non era scorretto in nessun modo,quindi mi sfugge il senso di "sei già a 2".
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Re: Rifiuti umani e non
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Re: Rifiuti umani e non
Non vedo tutta questa bassezza. Parti con un topic su un argomento importantissimo ma dove serpeggia fin dal titolo evocativo "Rifiuti umani e non" il disprezzo verso chi non si cura del nostro pianeta come dovrebbe.
Trent risponde dicendo che si comporta da italiano medio in fatto di rifiuti: un'ammissione di impotenza o apatia rispetto alle dinamiche che ci circondano. Amarlena dice che le cadono le braccia. Trent fa una battuta caustica ma se dico qualcosa e mi si risponde mi cadono le braccia, sono tentato di farlo anch'io (se escludi il fatto che la battuta può non venirmi e allora soprassiedo!) Insomma tutto regolare per me e soprattutto NON C'E NESSUN CAMBIAMENTO DAL BASSO SE LO SI IMPONE |
Re: Rifiuti umani e non
Ah tieni giusto il conto degli interventi per diletto personale.Ok.
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Re: Rifiuti umani e non
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Oltre a ciò, la battuta è davvero irritante. Non solo una risposta iniziale come a dire "non ho neppure letto quello che hai scritto" dove di fronte ad un problema ambientale in realtà attualmente *gravissimo* si risponde con indifferenza (indifferenza che rovina anche la mia vita personale e la tua), anche una presa in giro. Io ci vedo poco gusto, ed una sensibilità sotto ai piedi. |
Re: Rifiuti umani e non
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- Holden, a parte quell'intervento, sei in generale pregato di usare un tono meno, come dire... aggressivo in questo topic. Altrimenti finisce inevitabilmente in flame. |
Re: Rifiuti umani e non
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Perché le persone sporcano ed inquinano? Io mi sono fatto una certa idea e mi sono dato una spiegazione un po' diversa da quelle moralistiche che ci sono in giro. Secondo me per mantenere pulita e in buono stato qualsiasi cosa c'è bisogno di energia, in pratica ho osservato che io stesso quando avevo poche energie a disposizione non riuscivo a mantenere nemmeno l'igiene personale, perciò anche la distinzione netta tra pubblico e privato secondo me non è proprio centrata, molto spesso le persone che sporcano ed inquinano il pubblico pure nel privato sono abbastanza, per così dire, zozzone :mrgreen:. E' una questione di educazione? Non so, io credo che a monte non sia così. Una persona che conosco getta sempre cartacce nelle fioriere, cicche di sigarette dappertutto, abbandona bottiglie e lattine per strada e così via. Io posso dirle di non fare certe cose, e le ho fatto un discorso simile al tuo più volte, ma ho proprio l'impressione che questa persona già deve consumare moltissime energie per restare a galla materialmente (per sopravvivere insomma), perché ha diversi problemi in diversi ambiti, e se le consumasse anche per mantenere l'igiene pubblica (e privata ad un certo livello) per lei significherebbe praticamente la fine. Per questo non può avvenire una vera e propria modifica dal basso, è l'organizzazione che dovrebbe investire risorse ed energie (e qua poi bisognerebbe trovarle da qualche parte queste risorse) per far vivere meglio le persone, farle sbattere di meno per sopravvivere, e far utilizzare le energie in eccedenza per mantenere l'ordine ecologico pubblico, se questa rivoluzione non avviene, credo che tutti questi discorsi non servano a molto, tra l'investimento di energie a favore dell'ecologia e la sopravvivenza individuale a breve termine ogni persona sceglierà la seconda opzione. |
Re: Rifiuti umani e non
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Re: Rifiuti umani e non
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è esattamente quello che penso io, è più difficile in tempo di democrazia, è un processo lento ma è l'unico modo...è un pò come il pagare le tasse o più in generale la cultura della legalità....è una cosa che si forma grazie all'imposizione di regole certo, quello che può fare il singolo è di pensare a comportarsi bene in prima persona e magari cercare di sensibilizzare gli altri sul rispetto verso il pianeta, ma come ho scritto prima è da evitare la caccia alle streghe |
Re: Rifiuti umani e non
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ti tengo d'occhio http://www.ar15armory.com/forums/sty...ult/shifty.gif @holden scherzo eh ;), probabilmente ti sta a cuore l'argomento, è giusto, ma comunque siamo in un forum, è un passatempo, ci si collega anche per discutere anche con leggerezza (perlomeno io) laddove non ci siano topic a forte carattere personale |
Re: Rifiuti umani e non
Trent, semplicemente il tempo del tuo commento iniziale precedeva il mio post d'apertura (ovvero trovava risposta tornando indietro con le pagine). Valuta te quale discussione avrebbe potuto generare.
XL, leggendoti mi trovo molto d'accordo con te, ti ringrazio infinitamente per lo spunto. Unica "pècca", secondo me, è il giustificare con questo i cellophane di pacchetti di sigarette e bottiglie e lattine gettate a caso dal tuo amico; l'"energia" necessaria a buttare non dico neppure nel vetro ma in un qualsiasi cestino o cassonetto una lattina o bottiglia, insomma, non è che faccia la differenza. O mi sbaglio? Inosservato, l'imposizione di regole non è mai una soluzione. E delle regole imposte in realtà ci sono già: come vedi, senza una cultura di fondo non servono a nulla; anzi, gli stessi Stati membri della comunità europea sono spesso stati multati dalla comunità stessa per il mancato osservamento di norme su smaltimento rifiuti e riciclaggio. Per dire "basta" alle erbacce è troppo facile strapparne le foglie: ricresceranno. Intervenendo sulle radici (è molto più faticoso, certo!) il problema si può risolvere. |
Re: Rifiuti umani e non
Io condivido, sono un fanatico ambientalista.
Detto questo, è impossibile pretendere che alcuni individui rispettino ciò che non conoscono, succede così tra le persone, figuriamoci con il proprio pianeta, una cosa di cui si sa poco, non invoglia a seguirne troppo gli sviluppi, chissenefrega dicono, noi abbiamo la nostra finestra sul mondo (la TV) e prendiamo ordini solo da questa, (evviva i troioni che pubblicizzano lo sgrassatore universale e i servizzi di studio aperto!! Yeah!) Ci sono persone che non riescono a visualizzare le cose più in là del proprio portone di casa, sarebbero in grado di lanciare i rifiuti fuori dalla finestra; io credo sia solo una questione di ignoranza. Ho visto con i miei occhi, operai che smantellavano amianto, senza mascherine, senza protezioni, cosa può importare a queste persone dell'ambiente quando non rispettano nemmeno il proprio corpo? (e mi trovo in Piemonte a mezz'ora dalla Svizzera, non in meridione) Può sembrare antipatico, ma quanti conoscono la storia della Terra? Ecco, non ve ne faccio una colpa, io mi sono trovato diplomato sapendo troppo poco sul mio pianeta, sono cose da insegnare quando si è piccoli, vengono apprese con più semplicità e non te le levi più di dosso. (magari la prossima volta che avete un po' di tempo libero, dateci un'occhiata http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_della_Terra) |
Re: Rifiuti umani e non
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Vabbè basta,cerco di tornare in topic. Non credo che il cambiamento possa venire dal basso.D'altronde la "tragedia dei beni comuni" è largamente studiata da decenni,e trova vari esempi nel corso dei secoli.Occuparsi singolarmente della cosa pubblica non genera nessun vantaggio per l'individuo e non è razionale. Quindi l'unica soluzione è renderlo vantaggioso per l'individuo,e l'unico modo di farlo è dall'alto.Ad esempio qui a Napoli la raccolta differenziata obbligatoria sembra aver funzionato piuttosto bene. |
Re: Rifiuti umani e non
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di solito è il primo passo verso il cambio di un modo di pensare (ragionando per grandi numeri) l'educazione passa soprattutto dalle regole...se ad un bambino fai fare ciò che vuole non crescerà mai.... certo che partendo da noi, attraverso l'esempio si può fare molto... dobbiamo intenderci se vogliamo un mondo pulito in 50 anni oppure delle persone migliori che rispetteranno l'ambiente fra 300 anni |
Re: Rifiuti umani e non
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(Guarda dove siamo arrivati con l'imposizione di regole e mancanza di cultura (le due cose vanno a braccetto): un marciume totale. Bella "soluzione".) |
Re: Rifiuti umani e non
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Io, come ho già scritto, quando ero più depresso e dovevo consumare le energie che avevo per fare determinate cose trascuravo anche l'igiene personale (lavarsi la faccia è un'operazione semplice ma si può non riuscire a mantenerla perché comunque impegna una certa quota di volontà). Questa mia amica (che ho conosciuto in un cim) vive in condizioni economiche molto difficili (come d'altra parte la maggior parte delle persone oggi), e se uno va di fretta e ha mille cose a cui pensare non può anche preoccuparsi dell'ecologia pubblica. Per buttare una cartaccia, una lattina o una bottiglia il cassonetto adatto, oggi come oggi, lo devi comunque cercare, e quindi spesso te le devi portare appresso 'ste cose fin quando non lo trovi... Questa mia amica dimentica dappertutto anche cose sue, figurati se può tenere a mente "adesso prendo la carta, la lattina, la bottiglia e la butto nel cassonetto" quando spesso non riesce nemmeno a pensare a come grattarsi il capo. Se spesso non riesce a trovare le energie per farsi un bucato come dovrebbe fare a trovarle per differenziare i rifiuti a casa? Una quota di impegno ed attenzione una persona ce la deve mettere per fare queste cose e non può essere vero che si consumano le stesse energie e risorse nel fare operazioni più complicate con più vincoli. Per me bisognerebbe tener conto anche di questi fattori, molte persone non sono motivate a fare certe cose perché le energie che dovrebbero usare per motivarsi sono già investite in altre cose che sono più importanti per la loro stessa sopravvivenza. O le si libera dagli altri impegni in maniera tale che le energie per fare determinate cose vengano fuori o è del tutto inutile per me cercare di educarle, si devono anche stanziare risorse ed energie affinché i comportamenti appresi possano essere eseguiti davvero. |
Re: Rifiuti umani e non
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mezza Italia ritiene i napoletani dei buzzurri che accumulano rifiuti e che non sono capaci di fare la differenziata..... io sono di Milano, qui da 20 anni almeno siamo tutti santi.....ma sarà mica perchè ci danno la multa? :interrogativo: adesso con regole che devono essere rispettate magari i napoletani non faranno più sta "figura"...eppure sono le stesse persone di prima :nonso: allo stesso modo quando mi dicono che gli italiani sono brutti e cattivi ed i norvegesi invece pagano le tasse felici e beati o che gli inglesi rispettano il codice della strada...non credo certo che sia per questione genetica o frutto di una presa di coscenza collettiva....è questione di regole... |
Re: Rifiuti umani e non
Inosservato, ma secondo te per evitare che un bambino giochi col fuoco è meglio tirargli un ceffone ogni volta che lo fa ("multa": non capisce perché il fuoco sia pericoloso, e per PAURA delle botte evita di giocarci) o fargli capire i motivi per cui non dovrebbe?
E certo, al nord (EUROPA) hanno una CULTURA e un senso civico ben diverso. Ad esempio in Germania non esistono limiti di velocità stradali. In Svezia hanno chiesto alla popolazione se non avrebbero preferito un taglio alle tasse, hanno risposto di NO, perché tasse = servizi. QUESTO è essere cittadini. |
Re: Rifiuti umani e non
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dammi tu la soluzione, come cambi la cultura di un popolo senza dargli delle regole (il che non c'entra nulla con i totalitarismi) |
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