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Adler 06-09-2012 21:52

Desiderio di perfezione...
 
Buona sera a tutti gli amici del forum. :)
Volevo discutere con voi un mio tratto della personalità.
In tutto quello che faccio vorrei sempre essere il numero uno, dal rendimento universitario agli sport ma anche nelle cose più piccole come può essere un videogioco.
Questo non vuol dire assolutamente che ho motivazione da vendere e che riesco sempre a raggiungere il mio obbiettivo. Ovviamente nel mondo reale non si può pretendere la perfezione assoluta. Anche se eccelli in un certa attività ce ne saranno infinite altre in cui sarai mediocre.
Quello che mi preoccupa è la sensazione di malessere che sperimento dopo aver "fallito" in qualche cosa: avere perso una partita (una banalità penserete!), non aver preso il voto desiderato in qualche esame, osservare che qualcuno è più in gamba di me in qualche cosa (spesso poi il giudizio si rivela soggettivo e non oggettivo)...
Questo malessere spesso dura a lungo al punto da rovinarmi intere giornate.
Al contrario vivo un "successo" quasi come se fosse dovuto, e spesso la sensazione di benessere ad esso legata è ben limitata nel tempo.
Purtroppo non riesco a metabolizzare che un uomo in quanto tale non è un'essere "perfetto" (qualsiasi cosa vuol dire questa parola).
Da qualche parte ho letto:

AUTOSTIMA = IO PERCEPITO - IO DESIDERATO

Se IO DESIDERATO è più grande di IO PERCEPITO (è il caso in questione) l'autostima sarà negativa. Positiva nel caso contrario.

Qualcuno di voi si ritrova nelle mie parole?

Un saluto :)

Barretta 06-09-2012 22:28

Re: Desiderio di perfezione...
 
In parte ti capisco. Io non me la prendo se perdo una partita ad un gioco o cose simili, ma di solito la perfezione la ricerco nel modo di parlare, di fare e di essere.
Quando per esempio sto in mezzo agli altri, se non riesco ad intrattenere una conversazione in modo perfetto (ovvero con quel pizzico di umorismo/sarcasmo e con parole ben piazzate, argomentando in modo preciso e intellettuale), mi sento una merda totale. E questo succede nel 99% dei casi :)
E mi sento stupida. Stupida sia perché desidero essere una persona carismatica con una dialettica perfetta e se non ci riesco mi deprimo, sia perché appunto non ci riesco e finisco per balbettare e dire qualche cavolata assurda.

Comunque la frase finale sull'autostima non credo di averla compresa del tutto.
Ecco vedi, sono stupida :miodio:

Adler 07-09-2012 00:28

Re: Desiderio di perfezione...
 
@Barretta
Nel tuo caso la mania di perfezione è limitata ad un certo aspetto: avere una buona dialettica.
Ora nemmeno io ho la mania di essere perfetto in ogni cosa, ma quello che non mi va giù è come gestisco i successi ed i fallimenti...
L'ultima frase riassume con una formula questo ragionamento:
Se io sono meglio di come vorrei essere (ovviamente "meglio/peggio" sono valutazioni soggettive) avrò un'autostima positiva (alta autostima).
Se sono peggio di come vorrei essere avrò un'autostima negativa (bassa autostima). Tutto qua! :)

Kitsune 07-09-2012 00:59

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Adler (Messaggio 851176)
In tutto quello che faccio vorrei sempre essere il numero uno

Diventare il migliore e quello che la società inculca ed esige da tutti, evidentemente non solo non ti sottrai a questa regola ma ne sei schiavo.
Quote:

Questo non vuol dire assolutamente che ho motivazione da vendere e che riesco sempre a raggiungere il mio obbiettivo.
Ci mancherebbe, saremmo tutti astronauti, presidenti, pop star, ecc.
Quote:

Ovviamente nel mondo reale non si può pretendere la perfezione assoluta.
No, si auspica la pace interiore, essere fieri con quello che si ha senza sognare l'impossibile.
Quote:

Quello che mi preoccupa è la sensazione di malessere che sperimento dopo aver "fallito" in qualche cosa:
Sei il peggior critico di te stesso, è quasi peggio di essere egocentrici.
Sebbene l'egocentrico insegue l'impossibile ha una buona stima di se stesso.

Hai giustamente espresso il concetto che ti idealizzi troppo, ti illudi e immancabilmente resti deluso.
Non conosci te stesso, i tuoi limiti e il tuo potenziale.
Conoscere se stessi non significa accettarsi, ma significa comprendere quali traguardi è possibile raggiungere.

Winston_Smith 07-09-2012 01:01

Re: Desiderio di perfezione...
 
Anch'io sono perfezionista, non perché ambisca ad essere il numero uno ma perché ambisco a non sbagliare mai (obiettivo da poco, eh? :sisi:) e ovviamente ad ogni intoppo o errore tiro giù tutti i santi e mi dò dell'idiota.
Per non parlare della paralisi anticipatoria dovuta alla paura di sbagliare :miodio:

Barretta 07-09-2012 03:17

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Adler (Messaggio 851363)
@Barretta
Nel tuo caso la mania di perfezione è limitata ad un certo aspetto: avere una buona dialettica.
Ora nemmeno io ho la mania di essere perfetto in ogni cosa, ma quello che non mi va giù è come gestisco i successi ed i fallimenti...
L'ultima frase riassume con una formula questo ragionamento:
Se io sono meglio di come vorrei essere (ovviamente "meglio/peggio" sono valutazioni soggettive) avrò un'autostima positiva (alta autostima).
Se sono peggio di come vorrei essere avrò un'autostima negativa (bassa autostima). Tutto qua! :)

Figurati che, nonostante la mia mania di perfezione sia limitata alla sola dialettica, è possibile che i fallimenti collezionati giorno dopo giorno siano la vera causa della mia depressione attuale.
I malesseri giornalieri che mi portavo dietro ogni giorno per i fallimenti continui che collezionavo, potrebbero essersi trasformati in qualcosa di più grande (la depressione).
Ma è un'ipotesi molto azzardata, devo ancora capire bene perché mi ritrovo così depressa, pessimista e negativa.
Quindi penso che non sei l'unico esagerato nel gestire i successi ed i fallimenti. :sisi:

Comunque io credevo chissà cosa riguardo a quel ragionamento sull'autostima, invece è esattamente lo stesso ragionamento che io ho sempre fatto. :bene:

La domanda è: come ambire al possibile/accettarsi per quello che si è, se si ha questa fissa per la perfezione?

Eh beh.

Martello 07-09-2012 04:06

Re: Desiderio di perfezione...
 
Conosco bene la sensazione, una volta,anni fa ero così. Adesso non ambisco a niente se non a sopravvivere in questa tempesta che si chiama vita.

dentromeashita 07-09-2012 04:39

Re: Desiderio di perfezione...
 
si,ma è una fregatura.
mi è capitato ad esempio al lavoro di essere il piu bravo di tutti,ultimo arrivato soddisfacente certo,risultato della mia gloria:emarginato ed allontanato dai colleghi,puttanella del direttore,....ho capito che qualcosa non andava proprio nel mio voler competere e primeggiare,ma magari solo per il posto che sono capitato,cmq ero infelice per cio,i colleghi mi hanno fatto capire che ci sono cose piu grandi di me,ad esempio,che non ci guadagni nulla ad essere il piu bravo in tale ambito,non ci sono avanzamenti ne premi,passi solo da stronzo e da mona coi colleghi,e sei la gioia del direttore.
cosi ho rivalutato tutto,so di poter essere il piu bravo di tutti in tale ambito,ma di fare schifoe avere molto da imparare in tanti altri,soprattutto,che se sono bravo in qualcosa devo usarlo per tirare acqua al mio mulino,non regalarlo a loro,quindi sono diventato un combattente,e mi sono allineato ai colleghi,
in realta io volevo essere bravo per me stesso,non avrei mai pensato di essere un pesce talmente piccolo,in un lago cosi grande,
a essere il migliore non ci guadagnavo nulla nei rapporti con gli altri,
che senso ha essere il migliore se ti ritrovi da solo?
quindi ora cerco di essere migliore all'interno di un quadro piu grande,e ... ergo annaspo come tutti..

Hisoka 07-09-2012 04:56

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da dentromeashita (Messaggio 851453)
si,ma è una fregatura.
mi è capitato ad esempio al lavoro di essere il piu bravo di tutti,ultimo arrivato soddisfacente certo,risultato della mia gloria:emarginato ed allontanato dai colleghi,puttanella del direttore,....ho capito che qualcosa non andava proprio nel mio voler competere e primeggiare,ma magari solo per il posto che sono capitato,cmq ero infelice per cio,i colleghi mi hanno fatto capire che ci sono cose piu grandi di me,ad esempio,che non ci guadagni nulla ad essere il piu bravo in tale ambito,non ci sono avanzamenti ne premi,passi solo da stronzo e da mona coi colleghi,e sei la gioia del direttore.
cosi ho rivalutato tutto,so di poter essere il piu bravo di tutti in tale ambito,ma di fare schifoe avere molto da imparare in tanti altri,soprattutto,che se sono bravo in qualcosa devo usarlo per tirare acqua al mio mulino,non regalarlo a loro,quindi sono diventato un combattente,e mi sono allineato ai colleghi,
in realta io volevo essere bravo per me stesso,non avrei mai pensato di essere un pesce talmente piccolo,in un lago cosi grande,
a essere il migliore non ci guadagnavo nulla nei rapporti con gli altri,
che senso ha essere il migliore se ti ritrovi da solo?
quindi ora cerco di essere migliore all'interno di un quadro piu grande,e ... ergo annaspo come tutti..

Hai pienamente ragione.

Markos 07-09-2012 07:28

Re: Desiderio di perfezione...
 
Ricercare la perfezione in sè io non credo sia totalmente sbagliato almeno sotto determinati punti di vista...
Essere vittoriosi, quindi in parte perfetti, nelle battaglie per il raggiungimento dei propri obiettivi ritengo sia uno dei metodi migliori per insabbiare le proprie insicurezze (farle sparire del tutto non penso sia possibile almeno per quanto mi riguarda) e per riempire positivamente la propria quotidianità..
E' essenziale però saper gestire al meglio la delusione per gli eventuali insuccessi e cioè disciplinarsi interiormente in tal senso cercando di arrivare a conoscere e ad accettare i propri limiti...
Io, con un gigantesco lavoro mentale, sto cercando di farlo da anni...

Adler 07-09-2012 09:21

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Kitsune (Messaggio 851396)
Diventare il migliore e quello che la società inculca ed esige da tutti, evidentemente non solo non ti sottrai a questa regola ma ne sei schiavo.
Ci mancherebbe, saremmo tutti astronauti, presidenti, pop star, ecc.
No, si auspica la pace interiore, essere fieri con quello che si ha senza sognare l'impossibile.
Sei il peggior critico di te stesso, è quasi peggio di essere egocentrici.
Sebbene l'egocentrico insegue l'impossibile ha una buona stima di se stesso.

Hai giustamente espresso il concetto che ti idealizzi troppo, ti illudi e immancabilmente resti deluso.
Non conosci te stesso, i tuoi limiti e il tuo potenziale.
Conoscere se stessi non significa accettarsi, ma significa comprendere quali traguardi è possibile raggiungere.

Hai ragione nella società di oggi questo paradigma è ben presente. Tuttavia credo che questo comportamento l'ho assorbito dalla mia famiglia: nessuna gratificazione per un successo, mortificazione per un fallimento. Ho dovuto sentire anche frasi del tipo (ormai anni fa): "come mai il figlio di x ha preso a scuola un voto più alto del tuo?". I miei genitori mi vogliono bene e sicuramente hanno adottato questo comportamento per motivarmi.
Beh posso senz'altro dire che non ha funzionato (non per i risultati conseguiti ma per come sto dentro).

Adler 07-09-2012 09:33

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 851398)
Anch'io sono perfezionista, non perché ambisca ad essere il numero uno ma perché ambisco a non sbagliare mai (obiettivo da poco, eh? :sisi:) e ovviamente ad ogni intoppo o errore tiro giù tutti i santi e mi dò dell'idiota.
Per non parlare della paralisi anticipatoria dovuta alla paura di sbagliare :miodio:

Anche in me è presente questo aspetto: quando devo esibire una prestazione (per esempio aiutare un collega universitario a comprendere qualcosa) l'ansia mi va a mille (paura di sbagliare), come se a me non fosse concesso di sbagliare... E' il motivo per cui ho rinunciato a parecchie cose nella vita, per evitare di apparire ridicolo agli occhi degli altri.

Quote:

Originariamente inviata da Barretta (Messaggio 851444)
La domanda è: come ambire al possibile/accettarsi per quello che si è, se si ha questa fissa per la perfezione?

Bisogna modificare alle radici i propri schemi cognitivi. Ovviamente se sapessi come fare non avrei scritto questo post... :testata:

Quote:

Originariamente inviata da Martello (Messaggio 851449)
Conosco bene la sensazione, una volta,anni fa ero così. Adesso non ambisco a niente se non a sopravvivere in questa tempesta che si chiama vita.

Spero non si tratti di apatia, quella è ancora peggio.
Se così non è: come ti sei liberato di questo fardello??

Quote:

Originariamente inviata da dentromeashita (Messaggio 851453)
si,ma è una fregatura.
mi è capitato ad esempio al lavoro di essere il piu bravo di tutti,ultimo arrivato soddisfacente certo,risultato della mia gloria:emarginato ed allontanato dai colleghi,puttanella del direttore,....ho capito che qualcosa non andava proprio nel mio voler competere e primeggiare,ma magari solo per il posto che sono capitato,cmq ero infelice per cio,i colleghi mi hanno fatto capire che ci sono cose piu grandi di me,ad esempio,che non ci guadagni nulla ad essere il piu bravo in tale ambito,non ci sono avanzamenti ne premi,passi solo da stronzo e da mona coi colleghi,e sei la gioia del direttore.
cosi ho rivalutato tutto,so di poter essere il piu bravo di tutti in tale ambito,ma di fare schifoe avere molto da imparare in tanti altri,soprattutto,che se sono bravo in qualcosa devo usarlo per tirare acqua al mio mulino,non regalarlo a loro,quindi sono diventato un combattente,e mi sono allineato ai colleghi,
in realta io volevo essere bravo per me stesso,non avrei mai pensato di essere un pesce talmente piccolo,in un lago cosi grande,
a essere il migliore non ci guadagnavo nulla nei rapporti con gli altri,
che senso ha essere il migliore se ti ritrovi da solo?
quindi ora cerco di essere migliore all'interno di un quadro piu grande,e ... ergo annaspo come tutti..

Beh dipende: se sei il migliore in qualcosa e lo fai vanitosamente notare agli altri non potrai che renderti a loro ostile. Ma se all'eccellenza accompagni anche una bella dose di umiltà (ho conosciuto gente così) non potrai che stimare e ammirare la persona che ti trovi d'avanti.

Quote:

Originariamente inviata da illumi (Messaggio 851460)
Si anch'io per molti anni sono stato così, in tutto ciò che facevo, che poteva essere a scuola, al lavoro, nelle partite di pallone oppure anche solo i videogiochi, dovevo sempre primeggiare, dimostrare alle altre persone, più che a me stesso, di essere il migliore, di avere una mente superiore.
Questo però non faceva altro che aumentare le aspettative degli altri su di me e di conseguenza, per non deluderle, cercavo di essere ancora più competitivo, sempre più perfetto. Anch'io non riuscivo a godermi i successi, se non per un brevissimo tempo, mentre quando non riuscivo a raggiungere quello che credevo la perfezione stavo male e avevo sensi di colpa verso me stesso che duravano giorni.

Negli ultimi anni ho cercato di cambiare, di impegnarmi cercando di fare quello che i miei limiti mi consentono e di farle per me stesso, non più per dover dimostrare di essere la persona perfetta che non sono. Non sempre ci riesco purtroppo.
Cmq da quando ho iniziato a cambiare atteggiamento, le persone anzichè allontanarmi hanno iniziato a cercarmi, ad avvicinarsi molto di più e ad apprezzare qualità di me che non credevo nemmeno di avere.

Avrei potuto scrivere tranquillamente io queste parole.

Adler 07-09-2012 09:36

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Markos (Messaggio 851464)
Ricercare la perfezione in sè io non credo sia totalmente sbagliato almeno sotto determinati punti di vista...
Essere vittoriosi, quindi in parte perfetti, nelle battaglie per il raggiungimento dei propri obiettivi ritengo sia uno dei metodi migliori per insabbiare le proprie insicurezze (farle sparire del tutto non penso sia possibile almeno per quanto mi riguarda) e per riempire positivamente la propria quotidianità..
E' essenziale però saper gestire al meglio la delusione per gli eventuali insuccessi e cioè disciplinarsi interiormente in tal senso cercando di arrivare a conoscere e ad accettare i propri limiti...
Io, con un gigantesco lavoro mentale, sto cercando di farlo da anni...

Impegnarsi nel raggiungimento di qualche obbiettivo è l'essenza della vita, tutti dovrebbero averne almeno uno (di qualsiasi natura esso sia).
Qui il problema è l'idealizzazione del sè, il non saper gestire fallimenti e successi, avere aspettative troppo elevate.

Adler 07-09-2012 11:47

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 851516)
Le ragioni del comportamento dei tuoi genitori probabilmente c'entrano poco con il "motivarti".

E secondo te per quale altro motivo avrebbero dovuto farlo?

Quote:

Originariamente inviata da faria (Messaggio 851518)
Ogni successo è solo l'aver fatto quel che si doveva fare.
Ogni insuccesso è non aver fatto abbastanza.

Vedere il bicchiere mezzo vuoto da dover riempire. Mentre gli altri vedono il bicchiere mezzo pieno da bere.

Non si può risolvere con pareri sul forum.
Bisogna lavorare su se stessi, e possibilmente anche sui genitori.
Credo abbiano avuto e abbiano tuttore un legame forte con te. O lo si rescinde o lo si sfrutta.

Non è sicuramente mia intenzione risolvere il problema con questo post. Volevo solo sapere come altri utenti potessero vivere questa cosa.
Ormai sono una persona adulta, il ciclo di educazione si è ormai concluso. Posso anche fare notare ai miei genitori il fatto che il loro comportamento non mi è stato di aiuto, ma questo non credo migliorerà il mio attuale atteggiamento mentale!!

Hope. 07-09-2012 12:31

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Adler (Messaggio 851176)
Buona sera a tutti gli amici del forum. :)
Volevo discutere con voi un mio tratto della personalità.
In tutto quello che faccio vorrei sempre essere il numero uno, dal rendimento universitario agli sport ma anche nelle cose più piccole come può essere un videogioco.
Questo non vuol dire assolutamente che ho motivazione da vendere e che riesco sempre a raggiungere il mio obbiettivo. Ovviamente nel mondo reale non si può pretendere la perfezione assoluta. Anche se eccelli in un certa attività ce ne saranno infinite altre in cui sarai mediocre.
Quello che mi preoccupa è la sensazione di malessere che sperimento dopo aver "fallito" in qualche cosa: avere perso una partita (una banalità penserete!), non aver preso il voto desiderato in qualche esame, osservare che qualcuno è più in gamba di me in qualche cosa (spesso poi il giudizio si rivela soggettivo e non oggettivo)...
Questo malessere spesso dura a lungo al punto da rovinarmi intere giornate.
Al contrario vivo un "successo" quasi come se fosse dovuto, e spesso la sensazione di benessere ad esso legata è ben limitata nel tempo.
Purtroppo non riesco a metabolizzare che un uomo in quanto tale non è un'essere "perfetto" (qualsiasi cosa vuol dire questa parola).
Da qualche parte ho letto:

AUTOSTIMA = IO PERCEPITO - IO DESIDERATO

Se IO DESIDERATO è più grande di IO PERCEPITO (è il caso in questione) l'autostima sarà negativa. Positiva nel caso contrario.

Qualcuno di voi si ritrova nelle mie parole?

Un saluto :)

Anche io provo una costante tensione verso un ipotetico ideale di perfezione. Non si manifesta come nel tuo caso (non mi interessa vincere ad un gioco, per esempio), ma in altri ambiti sì.
Esempio: sento di dover eccellere in ambito universitario. Anche quando sono depressa, preoccupata per qualcos'altro e potrei facilmente lasciarmi andare alle mie elucubrazioni mettendo da parte lo studio e quindi provare a dare degli esami tentandoli un po' a caso (come fa molta gente), non lo faccio. So di poter dare tanto e devo dare tanto.

Il mio io-desiderato è davvero anni luce distante dall'io percepito.
Quando mi butto in qualcosa di nuovo, ottenendo dei buoni risultati, tendo ad autolodarmi (non in modo fastidioso), come se cercassi l'approvazione degli altri. Tipo i bambini che chiedono "Hai visto? Hai visto come sono bravo?"
Sarà perchè a causa della fobia mi butto in così poche cose che anche in quelle poche in cui trovo il coraggio di cimentarmi voglio che mi sia riconosciuta la bravura, come a dire vedete, non sono un'incapace, se mi ci metto, le cose le so fare anche io, e pure meglio di voi. :D

Riflettendoci però, forse buona parte di questo bisogno di riconoscimento è motivato dal fatto che per fare ciò che per gli altri è roba da niente io devo lottare tutti i giorni contro la mia ansia, e sapendo che nessuno verrà mai a dirmi brava per queste piccole cose ma che anzi, mi liquiderebbero con un e quindi?, allora cerco l'approvazione non su quello che ho fatto ma su come l'ho fatto.

Adler 07-09-2012 13:17

Re: Desiderio di perfezione...
 
Hope benvenuta nel forum. :)
Tra l'altro anch'io sento la necessità di eccellere in ambiente universitario: ed oggettivamente sono al di sopra del rendimento medio dei miei colleghi. Ma se trovo anche solo uno che se la cava meglio di me un po ci sto male (non riesco a a fare finta di niente).
Siamo comunque diversi circa la questione dell'approvazione altrui: io la desidero ma non la ricerco esplictamente (forse perchè orgogliosamente penso di poterne fare a meno anche se così non è)...

chopin6630k 07-09-2012 13:55

Re: Desiderio di perfezione...
 
Di solito è tipico di chi soffre di un disturbo d'ansia. O anche di qualcuno che non ha un disturbo d'ansia, ma è ansioso. :) Bè, io, nelle tue parole mi ritrovo molto, ma non al tuo livello. ;) Diciamo che io pretendo tanto da me stesso ma al tempo stesso non pretendo la perfezione. ^-^
Ciao ciao!

Hope. 07-09-2012 15:26

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Adler (Messaggio 851597)
Hope benvenuta nel forum. :)
Tra l'altro anch'io sento la necessità di eccellere in ambiente universitario: ed oggettivamente sono al di sopra del rendimento medio dei miei colleghi. Ma se trovo anche solo uno che se la cava meglio di me un po ci sto male (non riesco a a fare finta di niente).
Siamo comunque diversi circa la questione dell'approvazione altrui: io la desidero ma non la ricerco esplictamente (forse perchè orgogliosamente penso di poterne fare a meno anche se così non è)...

Grazie! :)
Anche io sono al di sopra del rendimento medio dei miei colleghi e anche a me infastidisce sapere che qualcuno ha fatto meglio di me, però solo al momento, la cosa poi finisce lì e e non ci penso più...
Riguardo all'approvazione c'è da dire che la ricerca esplicita non la faccio con tutti, ma solo con i miei migliori amici (due), quindi con persone con cui ho un rapporto molto consolidato e a cui tengo in modo particolare.

BlueMoon 07-09-2012 16:46

Re: Desiderio di perfezione...
 
In fondo anch'io ho sempre desiderato essere migliore degli altri in molte cose, prima ci tenevo tanto e se non succedeva me la prendevo con me stessa, adesso provo sempre questo desiderio, ma di meno. Ho capito infatti che non ne vale la pena confrontare se stessi con gli altri e ho provato ad apprezzare i risultati che ho ottenuto col mio impegno, senza guardare quelli degli altri, non solo perchè i risultati più alti non sempre vengono ottenuti con onestà (per esempio una copiatura ad un esame, tanto per dirne una), ma anche perchè a questi si affianca molte volte l'arroganza e la presunzione delle persone per aver ottenuto di più, senza contare l'invidia degli altri. Ecco perchè ho imparato che la cosa migliore da fare e apprezzare quello che si ha, valorizzare le proprie qualità e piacersi. In questo modo non si nasconde alcun rancore verso chi ha più di noi e si sta bene con tutti, ma soprattutto, la cosa principale, si sta bene con se stessi e si vive con serenità. ;)

Adler 07-09-2012 17:27

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Hope. (Messaggio 851732)
Grazie! :)
Anche io sono al di sopra del rendimento medio dei miei colleghi e anche a me infastidisce sapere che qualcuno ha fatto meglio di me, però solo al momento, la cosa poi finisce lì e e non ci penso più...
Riguardo all'approvazione c'è da dire che la ricerca esplicita non la faccio con tutti, ma solo con i miei migliori amici (due), quindi con persone con cui ho un rapporto molto consolidato e a cui tengo in modo particolare.

Beh certo l'avevo capito che non vai in giro a dire "hai visto che so fare?". Sarebbe da sciocchi!! xD
Comunque anch'io sto male sul momento (occhio non vede..)

Quote:

Originariamente inviata da BlueMoon (Messaggio 851835)
In fondo anch'io ho sempre desiderato essere migliore degli altri in molte cose, prima ci tenevo tanto e se non succedeva me la prendevo con me stessa, adesso provo sempre questo desiderio, ma di meno. Ho capito infatti che non ne vale la pena confrontare se stessi con gli altri e ho provato ad apprezzare i risultati che ho ottenuto col mio impegno, senza guardare quelli degli altri, non solo perchè i risultati più alti non sempre vengono ottenuti con onestà (per esempio una copiatura ad un esame, tanto per dirne una), ma anche perchè a questi si affianca molte volte l'arroganza e la presunzione delle persone per aver ottenuto di più, senza contare l'invidia degli altri. Ecco perchè ho imparato che la cosa migliore da fare e apprezzare quello che si ha, valorizzare le proprie qualità e piacersi. In questo modo non si nasconde alcun rancore verso chi ha più di noi e si sta bene con tutti, ma soprattutto, la cosa principale, si sta bene con se stessi e si vive con serenità. ;)

Benvenuta anche a BlueMoon! :) (questo topic sembra attirare molte "matricole" XD).
Sono assolutamente d'accordo con quello che dici ma come modificare nel concreto i propri schemi cognitivi?
C'è un aforisma pertinente col tuo discorso:
"non cercare di essere migliore degli altri, cerca solo di essere migliore di te stesso!"

Markos 07-09-2012 20:29

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Adler (Messaggio 851506)
Impegnarsi nel raggiungimento di qualche obbiettivo è l'essenza della vita, tutti dovrebbero averne almeno uno (di qualsiasi natura esso sia).
Qui il problema è l'idealizzazione del sè, il non saper gestire fallimenti e successi, avere aspettative troppo elevate.

Cerco di spiegarmi meglio...
Il mio obiettivo principale è quello di cercare ad arrivare alla relativa perfezione in tutto quello che dipende strettamente da me stesso. (per intendersi trovare una ragazza non dipende solo ed esclusivamente da me quindi esula dal contesto)...
E' da qualche anno che cerco seguire questo percorso di vita molto accidentato e le aspettative non sono elevatissime ma ci sono...
E' fondamentale però riuscire a gestire i fallimenti, le delusioni e la consapevolezza (che solitamente si acquisisce col tempo) dei propri limiti per questo ci vuole autodisciplina...
Quindi a parer mio tu dovresti cercare di lavorare su quest'ultima in primo luogo...

Markos 07-09-2012 20:35

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da BlueMoon (Messaggio 851835)
In fondo anch'io ho sempre desiderato essere migliore degli altri in molte cose, prima ci tenevo tanto e se non succedeva me la prendevo con me stessa, adesso provo sempre questo desiderio, ma di meno. Ho capito infatti che non ne vale la pena confrontare se stessi con gli altri e ho provato ad apprezzare i risultati che ho ottenuto col mio impegno, senza guardare quelli degli altri, non solo perchè i risultati più alti non sempre vengono ottenuti con onestà (per esempio una copiatura ad un esame, tanto per dirne una), ma anche perchè a questi si affianca molte volte l'arroganza e la presunzione delle persone per aver ottenuto di più, senza contare l'invidia degli altri. Ecco perchè ho imparato che la cosa migliore da fare e apprezzare quello che si ha, valorizzare le proprie qualità e piacersi. In questo modo non si nasconde alcun rancore verso chi ha più di noi e si sta bene con tutti, ma soprattutto, la cosa principale, si sta bene con se stessi e si vive con serenità. ;)

Un benvenuto anche da parte mia!!!:)
Beh guarda il tuo intervento è decisamente ineccepibile e le tue intenzioni lodevoli ma io non riuscirei a sopportare il pensiero di non aver dato il meglio nelle situazioni in cui avrei potuto darlo...
Gli altri ottengono di più di me? Bene buon per loro quello che non riuscirei a sopportare è il pensiero di non aver dato abbastanza per raggiungere gli stessi risultati da loro ottenuti..

Markos 07-09-2012 20:38

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 852073)
Consigliare autodisciplina a un perfezionista mi sembra ridondante. :ridacchiare:

Ma potrei sbagliarmi.

E' ridontante il termine autodisciplina riferito ad un perfezionista o il fatto stesso di consigliargliela? :)
Spiegami...
Comunque mi sono permesso di consigliargliela per aiutarlo ad attutire le delusioni derivate da eventuali fallimenti...

Adler 07-09-2012 23:29

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Markos (Messaggio 852078)
E' ridontante il termine autodisciplina riferito ad un perfezionista o il fatto stesso di consigliargliela? :)
Spiegami...
Comunque mi sono permesso di consigliargliela per aiutarlo ad attutire le delusioni derivate da eventuali fallimenti...

Il problema è proprio la concezione stessa di fallimento: arrivare secondo invece di primo in una gara oggettivamente non è un fallimento, prendere 28 invece di 30 ad un esame universitario non è un fallimento, guardare qualcuno che è più in gamba di me in qualcosa non è un fallimento. Sto solo dicendo che i fallimenti di cui parlo sono più soggettivi che oggettivi.

Un altra situazione che tipicamente mi provoca cattivo umore è il fatto che sono oggettivamente ignorante in molti campi dello scibile umano (e chi di noi non lo è?). Per esempio quando mi trovo ad aver a che fare con un certo argomento che conosco poco o niente mi viene un senso di sconforto e la sensazione che non sono così perfetto come pensavo. :miodio:
E' come se mi aspetto da me stesso l'onniscenza completa.
Poi mi accorgo guardandomi intorno che molta gente è ignorante (non in senso dispregiativo) e mi chiedo: ma come fanno a vivere serenamente dato che ignorano un sacco di cose?
Spero di aver reso bene la sensazione (per quanto disfunzionale possa essere).

akirafudo 07-09-2012 23:56

Re: Desiderio di perfezione...
 
Secondo me nello schema cognitivo del perfezionismo c'è la parte: "non posso essere felice se non sono il migliore" E' quella più facile da modificare perchè è palesemente una ca..ata e la realtà lo dimostra.
Adler prova a pensare anche che il perfezionismo individualista è alla base della frustrazione e della disuguaglianza che c'è nella nostra società. Insomma siamo sicuri che è farina del nostro sacco o è un desiderio impostoci e quindi alla fine non così desiderabile?

P.s Mi sento stupido a mettere i puntini ma non voglio dire cavolata o stupidata perchè sono cose che non direi mai

Adler 08-09-2012 00:05

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da akirafudo (Messaggio 852381)
Secondo me nello schema cognitivo del perfezionismo c'è la parte: "non posso essere felice se non sono il migliore" E' quella più facile da modificare perchè è palesemente una ca..ata e la realtà lo dimostra.
Adler prova a pensare anche che il perfezionismo individualista è alla base della frustrazione e della disuguaglianza che c'è nella nostra società. Insomma siamo sicuri che è farina del nostro sacco o è un desiderio impostoci e quindi alla fine non così desiderabile?

P.s Mi sento stupido a mettere i puntini ma non voglio dire cavolata o stupidata perchè sono cose che non direi mai

In effetti come ho già detto il beneficio derivante da un successo ha un effetto temporale limitato sull'umore e sull'autostima. Quindi anche se potessi essere "perfetto" in qualche cosa dubito sarei felice.
Alla domanda che fai ti rispondo così: il nostro carattere viene forgiato a contatto con la società ed in base agli stimoli che riceviamo dall'esterno. Dunque non credo sia "farina del mio sacco" ma uno schema di pensiero inculcatomi.

akirafudo 08-09-2012 00:18

Re: Desiderio di perfezione...
 
Secondo razionalmente l'hai già superato questo problema dell'eccesivo perfezionismo o comunque sei sulla buona strada il resto verrà da sè.
Anch'io mi chiedevo spesso "come mai le lodi per me non contano e contano solo i fallimenti?" Insomma è chiaro che se è così è una cosa senza senso, un autoboicottaggio:testata:
Detto questo, per capire... in genere sei ossessivo nel modo di pensare? Io abbastanza:testata:

Adler 08-09-2012 00:28

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da akirafudo (Messaggio 852412)
in genere sei ossessivo nel modo di pensare? Io abbastanza:testata:

Che vuol dire pensare in modo ossessivo? :interrogativo:

akirafudo 08-09-2012 00:35

Re: Desiderio di perfezione...
 
Intendo rimuginare sulle cose che non vanno fino a spaccarcisi la testa per niente. Esempio analizzare una conversazione e passare in rassegna le cose che non hai detto al meglio o pensare a un minimo fallimento anche per giorni standoci male. L'ossessività è spesso associata al desiderio di perfezione, almeno credo!:nonso:

Adler 08-09-2012 00:47

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da akirafudo (Messaggio 852434)
Intendo rimuginare sulle cose che non vanno fino a spaccarcisi la testa per niente. Esempio analizzare una conversazione e passare in rassegna le cose che non hai detto al meglio o pensare a un minimo fallimento anche per giorni standoci male. L'ossessività è spesso associata al desiderio di perfezione, almeno credo!:nonso:

Mi capita spesso dopo aver fatto qualcosa di pensare se avrei potuto farla meglio e cosa le eventuali persone con cui ho interagito abbiano potuto pensare circa questa.
Forse non rimugino per giorni sulla stessa cosa (a meno che non sia stato un fallimento particolarmente sentito) ma in una giornata sono arrivato a rimuginare fino ad avere dolori tensivi alla testa (come se ti tenessero la testa sotto torchio). :testata:

akirafudo 08-09-2012 00:56

Re: Desiderio di perfezione...
 
Beh non farlo più! :miodio: (So bene che non è facile controllarlo;))
Rimuginare sulle cose è autolesionista, per me lasciare passare i pensieri senza soffermarmi a analizzare tutto e a torturarmi è stata una grossa conquista!
Ti saluto ;)

Markos 08-09-2012 07:36

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 852114)
Intendevo dire che un perfezionista è già un abusatore di autodisciplina... ma in effetti non ho capito in che modo l'autodisciplina potrebbe aiutare a gestire le delusioni....

Autodisciplina mentale intendo...
Se fallisci in un qualcosa al quale tieni particolarmente devi essere in grado di non farti sopraffarre dalle delusione e da altri pensieri disfunzionali che possono minare la tua autostima e farti star male...
La disciplina mentale può aiutare a gestire questo meccanismo...
Almeno io ne ho tratto beneficio....

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 852114)
Non c'è perfezionismo più deleterio e più comune.

Nessuno di noi si impegna al massimo, non riuscire a sopportare questa consapevolezza significa non poter mai migliorare.

Per iniziare a impegnarsi un pochino di più bisogna innanzitutto ammettere di non stare impegnandosi al massimo, ma è una consapevolezza dura da sopportare per tutti e solo pochi ci riescono.

Sul fatto che sia una consapevolezza dura da sopportare sono d'accordo in pieno ma arrivare ad un'ammissione interiore di questo genere sarebbe un passo molto importante....
Sulla parte più sopra direi che si tratta di un'affermazione molto forte che sicuramente non ha valenza assoluta considerato che non corrisponde alla mia esperienza quotidiana...
Detto in parole povere direi che non sono d'accordo con quanto scrivi ma rispetto il tuo pensiero...:)

Markos 08-09-2012 07:42

Re: Desiderio di perfezione...
 
Quote:

Originariamente inviata da akirafudo (Messaggio 852460)
Beh non farlo più! :miodio: (So bene che non è facile controllarlo;))
Rimuginare sulle cose è autolesionista, per me lasciare passare i pensieri senza soffermarmi a analizzare tutto e a torturarmi è stata una grossa conquista!
Ti saluto ;)

Condivido...
Io lo chiamo "svuotare la mente"...
Lasciar scorrere i propri pensieri come se fossero acqua corrente...
E' un esercizio che mi autoimpongo quando il cervello rischia di andare in tilt dal troppo rimuginare..

Adler 11-10-2012 10:04

Re: Desiderio di perfezione...
 
Vi segnalo un libro che parla del perfezionismo e anche dei rapporti con fobia sociale, depressione e doc. Per ora ho letto solo poche pagine e non sembra niente male.

"nessuno è perfetto" (Antony, Swinson)

Se qualcuno l'ha già letto fatemi sapere cosa ne pensa.

Ciao


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