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Cose che non capisco
Ci sono alcune parole,frasi,o concetti che per me sono estremamente privi di senso logico...vorrei capire il perchè,siamo nel 2012 e ancora stanno sulla bocca delle persone...
1)FEMMINILITà (cosa vuol dire per voi??Cosa deve fare una ragazza per essere definità femminile?Dovrebbe essere la donna silenziosa che sta al suo posto,dolce tenera e vestita di rosa??E realmente questo rappresenta un pregio?E la stessa cosa con "l'essere maschio"...ste cose della vera donna o vero uomo per me rimangono un dubbio) 2)RAGAZZA/O DI BUONA FAMIGLIA (molto spesso usato con connotato positivo,per esprimere un pregio o una preferenza...ma deve piacere la famiglia o deve piacere la persona?E poi cosa si intende...famiglia coi soldi?Famiglia cattolica? ) 3)UNIVERSITà= PERSONA INTELLIGENTE (ma quando mai???E' tutto relativo....al massimo si può dire colti sul loro argomento di studio...) Voi cosa ne pensate??? |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
Femminilità = è ciò che riguarda tutti gli individui che appartengono al genere femminile e li caratterizza.
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Re: Cose che non capisco
Non hanno alcun valore per me.
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Re: Cose che non capisco
secondo me la 2 non ha necessariamente significato positivo, io l' ho sempre sentito dire per indicare persone ricche, perchè nate in una famiglia ricca.
è solo un' informazione anche se l' aggettivo "buona" può far pensare a una qualità. ad esempio è come dire "brutto" tempo per riferirsi alla pioggia, solo per convenzione, anche se la pioggia ti piace. |
Re: Cose che non capisco
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Io potrei basarmi su ciò che, tecnicamente parlando, concepisco come peculiare nella donna. Sicuramente sinonimo di femminilità per me è manifestazione dei caratteri sessuali secondari: un reggiseno o l'indossare una t-shirt senza reggiseno, una scollatura (accennata o pronunciata che sia), una determinata conformazione dei fianchi e della vita, capi d'abbigliamento femminili (anche se non sono un amante di gonne e tacchi), l'uso di orecchini, collane, profumi. Oppure, ancora, aspetti a livello di psicologia: una dolcezza senza che cada nella mielosità, una certa delicatezza nei gesti (senza eccessi). Indubbiamente la funzione riproduttiva e di generazione della vita va a braccetto con la femminilità. Al tempo stesso, nella mia concezione di femminilità non trovano posto i tacchi alti, tutte le omologazioni modaiole orientate al rendere femminili e seduttive, i cosmetici, piedi piccoli, anelli oppure caratteristiche psicologiche quali compassione, bontà, prudenza, pudore, volontà seduttiva, ecc. perché le trovo più espressione della società dell'immagine e di un'induzione a convincersi che sia l'unico modo di essere donna. |
Re: Cose che non capisco
Trovo che sia molto poco femminile il tuo porti queste domande,spero almeno che tu sia vestita di rosa in questo momento.
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
Sono associazioni.
(non culturali):ridacchiare: |
Re: Cose che non capisco
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Per me Grace Kelly è più femminile di una Belen per dire.... così come la virilità la vedo molto più spiccata in un Bruce Willis piuttosto che in un David Beckham la buona famiglia è un concetto legato alla stabilità economica, figlio del concetto di "amore utile" ed è sempre esistito nella storia alla 3 non credo ci creda più nessuno ormai.... |
Re: Cose che non capisco
beh anche Beckham è un bel virilone eh?:D
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Re: Cose che non capisco
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Es. "Io sono un bravo ragazzo poi studio medicina quindi non è che sono stupido" o cose simili... |
Re: Cose che non capisco
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poi mi direte che per molti la virilità non sta nello stereotipo dello scimmione rozzo e pompato... |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
All'università da me è pieno di minchioni e rincoglioniti. Altro che persone intelligenti. Eppure nella vita spesso va avanti chi ha la botta di culo, o quest'ultimo coperto.
Niente di nuovo. Per non parlare delle ragazze (non tutte ovviamente), 4 figlie di papà insopportabili e viziate, da sberle. |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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L'opposto invece è chiaramente un sofisma, una persona può essere intelligente e non aver fatto l'università per n° motivi. Conta comunque che l'intelligenza è uno strumento, paradossalmente può essere accesa solo nel momento dello studio e spento negli altri. Ho conosciuto diversi "geni" idioti, l'utilizzo dell'intelligenza nella vita comune non è da darsi per scontato solo perché si riescono a capire e risolvere problemi di gran sofisticazione. già che ci sono ti rispondo pure sul resto... sul "buona famiglia", ammetterai che è euristicamente provato che la famiglia condizioni in positivo o in negativo l'educazione del figlio. Solo, a volte il rapporto di causalità non è così lampante, vedasi i casi dei "ragazzi bene" che fanno marachelle (allagare la scuola per evitare verifiche ad esempio) o addirittura a volte cose da pazzi come gettare sassi dai cavalcavia... comunque a monte una disattenzione genitoriale c'è sempre, e ammetterai che è più frequente nei casi della "cattiva famiglia". Io sono cresciuto in un quartiere popolare e ho visto come crescevano molti miei coetanei, di quelli senza un genitore perché in galera, il cui genitore rimanente sapeva educare solo a suon di mazzate. Crescevano per strada e imparavano la legge della strada. Non è certo un caso che io abbia un lavoro fisso e invece, di quelli che non sono finiti in riformatorio->carcere, se li vedi per strada ti scansi tanto sono dei casi disperati, 30 enni che sembrano 50 enni, senza denti, coi vestiti sporchi. Sulla femminilità avrei molto da dire ma devo uscire, comunque diciamo che in parte capisco le tue perplessità ma in parte dissento con te, banalizzi troppo il concetto. Ma sarai oramai abituata alle mie obiezioni :ridacchiare: |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Io sono cresciuta esattamente con una situazione da te descritta..e di gente che mi ha scartato come un appestata per questo ce n'è stata..eppure non mi sembra di essere una persona tanto orribile,non farò la fine di mio padre..e comunque,mio padre,nonostante è quello che è,mi ha dato delle lezioni di vita che un padre con la porsche sotto il culo non avrebbe saputo darmi...io non ho imparato nessuna legge di strada..io leggevo,osservavo e valutavo... E comunque con buona famiglia non credo si intenda la capacità dei genitori di educare il figlio...perchè..che ne sa la gente? Quote:
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
chi non si laurea giusto è un cretino, fallito :mannaggia:
detta da una di buona famiglia :mrgreen: la femminilità non so cosa sia... mia mamma era bella ma aveva preso i pantaloni di mio padre... |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Anzi, potrei anche valutare positivamente una donna che in momenti di forte rabbia si lascia scappare imprecazioni e magari anche una bestemmia. La troverei più "umana", compatibile con me rispetto ad una donna che non usa mai termini volgari o che si scandalizza a sentirli. Quote:
Apprezzerei una donna che rutta (quando siamo da soli o con persone con le quali si ha confidenza). Anzi, potrebbe essere un micro-motivo in più d'interesse nei suoi confronti. Stesso discorso per le scorregge. Alla fine da questo punto di vista, uomini e donne sono uguali. Per dirla tutta e per rendere l'idea, io con le mie ex ho sempre avuto un grado di confidenza tale da usare il bagno per i miei bisogni anche in loro presenza e viceversa, senza il minimo problema. Per non parlare del fatto che rimanevamo nudi nell'appartamento, camera d'albergo anche per lungo tempo, e NON per un fine sessuale, senza disagio, imbarazzo e pudore. Per quanto possa suonare strano per qualcuna/o questo per me è un segnale di forte compatibilità e di persona "giusta" per me nonché un qualcosa che mi manca molto nella mia vita e nel rapporto con una persona (con la quale ovviamente ho un legame sentimentale). |
Re: Cose che non capisco
Perché mai una donna non dovrebbe poter scorreggiare (e ruttare) nell'intimità della vita di coppia? Bah.
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Re: Cose che non capisco
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Il principe azzurro, la donna angelo sono le tipiche idealizzazioni sociali, oggi presenti più che mai solo che si sono trasformate. Oggi c'è molta più scelta a seconda della sub cultura. Chiaramente è generazionale, se prendi spunto dai discorsi degli adulti loro sono legati ad altre "classi dirigenti", non conosco la tua età ma probabilmente il tuo top è la pop star (tanto per fare un esempio). Comunque esistono anche altri stereotipi che remano contro come il personaggio "Mary Sue" il/la perfettino/a oggi stonano spesso sono criticati mentre tirano i dannati pieni di difetti caratteriali e comportamentali. |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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per conto mio non dovrebbe farlo nemmeno l'uomo...è questione di rispetto, essendo gesti che possono dare fastidio ci si dovrebbe trattenere dal farli in presenza di altre persone, siano esse estranee o famigliari.... cioè a me il rutto "esibito" da fastidio, si può tranquillamente digerire senza allertare la protezione civile http://www.hyena-fansub.net/mediacen...cons/rutto.gif |
Re: Cose che non capisco
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Invece io li trovo dannatamente umani e genuini. Anzi, rimango perplesso quando mi viene dipinta l'immagine di donna angelicata tutta profumo di gelsomino ed aliena alle volgarità... Alla fine, nell'intimità del "pensatoio", fa le stesse cose che faccio, fa magari odori peggiori dei miei e ci saranno sicuramente situazioni in cui deve reprimere il bisogno di ruttare o scoreggiare. Se sto con una persona, perché condannarla alla stupida etichetta? Un ruttino o una scoreggiona anche puzzolente non possono far altro che lasciarmi indifferente o farmi scoppiare in una risata o scherzarci su e quant'altro. Quote:
Beh, su quello si da un colpo al cerchio ed uno alla botte ovviamente. |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
Penso che siano tutti stereotipi della società. Una persona davvero libera se ne infischia di determinati schemi morali, che altro non servono se non a dividere le persone.
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Re: Cose che non capisco
Bah, secondo me ti fa onore non capire 'ste cose Aliè. xD
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Re: Cose che non capisco
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Di solito per capire il senso di una parola parto dalla sua etimologia: quella di "intelligenza" è duplice, qualcuno la fa risalire al latino "inter"+"legere" e qualcun altro a "intra"+"legere". Nel primo caso il significato letterale sarebbe "leggere dentro", cioé tra le righe, oltre la superficie. Nel secondo, "leggere tra", con riferimento alla capacità di collegare le informazioni. Comunque aliena, il discorso non è se un laureato sia intelligente o meno, ma semmai è perché tu ti senta punta sul vivo dall'affermazione "io sono laureato ergo sono intelligente". Nessuno contesta il fatto che tu sia intelligente nonostante il fatto che non sei laureata. Ciononostante ammetterai che una prova, tra le tante, di intelligenza, sia la capacità di risolvere alcuni dei problemi affrontati in alcuni corsi di laurea. Non puoi contestare che ci voglia intelligenza.... Quote:
Io non contesto che ci siano bravissime persone cresciute in famiglie che non rientrano nel canone stereotipico della "Buona famiglia". Ti faccio un discorso squisitamente statistico, e se tu come me conosci la periferia non puoi negare che i dati siano quelli... La "buona famiglia" è la famiglia stereotipica borghese, da "mulino bianco": dove i genitori hanno un lavoro non opprimente e sufficientemente redditizio da non richiedere lavoro in straordinario; pertanto hanno il tempo per passarlo coi figli, hanno un grado di cultura medio-alto e quindi possono seguire i figli a livello scolastico non solo in maniera oppressiva/impositiva (fai i compiti altrimenti niente paghetta!) ma anche propositiva; hanno voglia, tempo ed interesse per passarlo coi figli in attività sociali (cinema/teatro, luoghi di ritrovo e socializzazione per bambini come parchi o simili, ecc.), insomma ci si dedicano. Si tratta chiaramente di uno stereotipo al quale le famiglie si avvicineranno in maniera più o meno intensamente. Come c'è lo stereotipo della famiglia operaia (il più vicino alla mia): con mia madre che faceva sempre straordinari e tornava a casa alle 11 di sera (la vedevo solo la mattina quando mi accompagnava a scuola e nei weekend), il padre troppo stanco per dar retta ai figli, che passa il pomeriggio sul divano a guardare la tv... tuttavia i miei genitori non hanno mai voluto che crescessi "per strada", e hanno compiuto diverse scelte (alcune giuste, altre purtroppo sbagliate) affinché non intraprendessi quella direzione... ma molti miei coetanei che abitavano nel mio palazzo sono cresciuti in questa maniera. Per un genitore stanco è facile lasciare che il figlio si amministri da solo, ci vuole molto impegno e forza di volontà per dare sostegno e supporto genitoriali in queste situazioni. Per fortuna, Aliena, genitori che nonostante tutte le contingenze negative s'impegnano al loro meglio per dare il possibile ai loro figli ci sono. Anzi sicuramente sono più rari quelli che per un motivo o per l'altro non si sono preoccupati abbastanza, lasciando i figli allo sbando. Ma di solito ci si stupisce di più quando questo avviene in una cosiddetta "buona famiglia" che non in una "cattiva", per ovvi motivi. Quote:
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Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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a me semplicemente i rutti e le scoregge e funzioni corporali varie provocano fastidio, o imbarazzo se vuoi, ma questo vale anche per gli uomini, non solo per le donne... Quote:
ma se proprio si vuole la soddisfazione dell'eco rindondante che fa tremare il palazzo lo si può fare in solitudine (come fece il buon ragioniere nella mitica scena del casinò :D) |
Re: Cose che non capisco
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Cioè si può scorreggiare, ma con discrezione. :mrgreen: |
Re: Cose che non capisco
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Re: Cose che non capisco
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Se poi il peto/rutto scappa, da parte mia o sua nessuna crocifissione, ma fatti di proposito personalmente mi muore la poesia... |
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