sono quel che sono
 

mi sono accettato.sono cosi.vaffanculo.perchè dovrei essere come qualcun altro?ma chi lo dice che noi nn andiamo bene?perchè dovrei comportarmi come gli altri?dovrei parlare di piu con la gente,ok ,ma perchè?perchè dovrei sforzarmi di essere qualcosa che nn sono?sarebbe recitare.
sono arrivato ad un punto dove ho capito.
io nn voglio cambiare.
ma come potrei?per cosa?sono così.nn è questione di pauraa e nn lo dico rassegnato e depresso,anzi.mi sono tolto un peso dalla testa.
il fastidio peggiore pensando alla mia fobia sociale è legata al fatto di nn essere come gli altri e allo sforzarmi di essere come loro.
bisogna solamente accettarsi per quello che si è.se uno nasce brutto,orrendo, nn puo passare la vita a cercare di essere bello perchè gli altri lo sono.è fatto così.accettarsi vuol dire solamente essere se stessi nn giudicandosi.

Re: sono quel che sono
 

Se sei felice così hai risolto tutti i tuoi problemi.

Perchè il punto rimane sempre che lo scopo è essere felici, non essere in un certo modo.
Se per essere felici abbiamo bisogno di essere come gli altri, allora sforziamoci di essere come gli altri. Se per essere felici dobbiamo essere diversi dagli altri, allora sforziamoci di essere diversi dagli altri.

Re: sono quel che sono
 

Re: sono quel che sono
 

Se i tuoi sforzi sono stati vani e anzi ti hanno fatto maggiormente soffrire, se sei felice e ti accetti così, buon per te.

Ma sei sicuro di non fare come la volpe con l'uva?

Re: sono quel che sono
 

Occhio, il tuo ragionamento, razionalmente, non fa una piega. C'è da dire che ci sono reazioni che non rispondono al tuo buon senso.
Io stesso potrei approcciare la vita come hai descritto tu: io mi accetto così, forzarmi per essere come non sono genera solo malessere. Supponiamo che lo metta in pratica:

nel breve periodo soddisfazione, faccio ciò che voglio senza problemi poiché ciò che voglio equivale a ciò che faccio;

nel lungo periodo: il potere della maledetta solitudine, la sensazione di non appartenere a nulla, la sensazione di non essere nulla per nessuno e dunque nulla in sé. E' istintivo.

Purtroppo una soluzione al dilemma non l'ho ancora trovata, al massimo posso dirti di non violentare la tua natura ma di essere comunque paziente, individuare i tuoi blocchi invalidanti e superarli come si supera una fobia per un animale innoquo, ovvero con un progressivo contatto con esso, a respiri controllati e antiansia.

Re: sono quel che sono
 

congratulazioni Steve-O, ora non ti rimane che passare dal pensiero all'azione..

Re: sono quel che sono
 

Bella immagine sinificativa :perfetto:

Re: sono quel che sono
 

Vero! Anche se non del tutto delicata... :ridacchiare:

Re: sono quel che sono
 

La cosa migliore da fare è accettarsi per quelle cose che NON possono essere cambiate, e agire (o riconoscere il momento giusto) per migliorare quello che invece può realisticamente essere migliorato / cambiato in meglio per noi.

La vera difficoltà è saper distinguere queste due "vie" ... ed è un compito riservato solo a noi, nessun altro può farlo al posto nostro, perchè nessuno (a parte noi stessi) può conoscerci veramente per quel che SIAMO.

Re: sono quel che sono
 

Per tutta l' adolescenza fino a 2 anni fa ho vissuto con questi pensieri in testa, ero sola proprio come ora, ma stavo alla grande.

Ora con me questa storia non funziona più perchè ho trovato la risposta al "per cosa dovrei cambiare? perchè?"
La risposta è che non sto più bene in questo modo.
Perchè pensando "io non voglio cambiare", "non c'è motivo per cambiare" non ci ho guadagnato niente.
Ho vissuto anni che non mi hanno lasciato niente.

Forse puoi trovare un modo per avere la vita che vuoi anche cosi?

In alcuni momenti della vita è possibile accettarsi come si è e smettere di angosciarsi, ma passare tutta la vita pensando "io non voglio cambiare", non è per niente facile, come può sembrare.

Re: sono quel che sono
 

bravo,la penso cosi anche io.
sai perche' si tende a volersi conformare,voler essere come gli altri? perche' non siamo accettati per come siamo,ripeto che per certi soggetti c'e' discriminazione,razzismo,intolleranza.non possiamo stare in mezzo agli altri per come siamo,ce lo impediscono,o cambiamo o niente (da qui frasi tipo "devi essere sveglio" "bisogna essere cosi o cosa'")e cosi neppure noi ci accettiamo,cerchiamo di cambiare,pensiamo di essere sbagliati.perche' e' questo che ci inculcano tutti volontariamente o involontariamente fin da piccoli.siccome tutti sentiamo il bisogno di compagnia e amore,allora cerchiamo di farci accettare cercando di cambiare,andando contro noi stessi.ma noi siamo cosi.e' la natura

Re: sono quel che sono
 

ragazzi è solo che la parola cambiare nn puo essere affiancata a fobia sociale.
uno nn puo cambiare,semmai puo migliorare o peggiorare,ma cambiare...
un leone in gabbia anche se ammaestrato resta un leone.

certo qualcuno dice giustamente che comportandosi cosi ci si puo ritrovare senza affetti e amici.certo è vero.soli come cani.nn mi ha mai fatto paura,ma crescendo un po mi spaventa,pazienza,me ne farò una ragione.

ma una cosa mi ha sorpreso da quando sono sul forum.è che tutti siano fissati nel nn avere una ragazza.come se questa cosa fosse la soluzione.la fobia sociale vi spaventa perchè nn vi fa trovare una ragazza?ma nn riuscite a capire che questo è solo una forma di egoismo?per me il pensiero di avere una ragazza è qualcosa di inimmaginabile,un vero fobico sociale nn puo pensare ad una ragazza. è l'ultimo dei suoi pensieri.è come volere correre senza prima sapere camminare.

ma mi fermo perchè piu scrivo e piu la vita mi sembra una merda.:mrgreen:

Re: sono quel che sono
 

Hai ben puntualizzato il rischio più grande del pensare in un certo modo. :bene:

Re: sono quel che sono
 

Accettare la fs significa accettare di vivere una vita infelice.
Accettare di vivere con scarse o nulle relazioni sociali.
Accettare di non fare carriera in ambito lavorativo.
Accettare di rinunciare ad interessi che per paura/ansia decidiamo di evitare.
Accettare di stare nell'ombra.
Accettare di tenere latente il nostro potenziale e la nostra vera personalità.

Onestamente non mi sembra questa una scelta coraggiosa. :(
Ricordiamoci che non abbiamo nulla di geneticamente diverso rispetto agli altri.
Siamo qui perché la nostra vita ci ha riservato degli eventi e situazioni dolorose. Io credo che il cambiamento sia possibile (ma quanto è dura?).
Solo allora potremo vivere come effettivamente desideriamo!

Re: sono quel che sono
 

Auguri:bene:

Re: sono quel che sono
 

è l'euforia del momento
poi quando ti sarai calmato e accenderai la tv e vedrai servizi dove tutti si divertono a bere, vedrai veline e ti verrà duro, vedrai la bacheca di facebook dove tutti fanno i fighi, tornerai come prima a vorrai essere come loro, uscire, scopare andare in giro ecc...

Re: sono quel che sono
 

Se ce l'hai fatta ad accettarti ti invidio.

Re: sono quel che sono
 

Un conto è pensare e dire di essersi accettati, un conto è sentire di essersi accettati.
Ora magari sei convintissimo, vediamo se domani tutte le pare saranno effettivamente andate via :pensando:

Re: sono quel che sono
 

sì okei...
vai a un colloquio di lavoro e sii te stesso così vedi come ti assumono se non parli o se sembri un potenziale elemento di disagio...
anche io ti direi chi se ne frega ma purtroppo vorrai pur lavorare o no??

Re: sono quel che sono
 

Com'è vero! Purtroppo mi ci riconosco in pieno... :dasolo:

Re: sono quel che sono
 

non fare carriera okei..
ma al giorno d'oggi nemmeno lo trovi un lavoro..
basta guardare i dati sulla disoccupazione...un datore di lavoro può scegliere su 50 persone e sceglierà quella che sembra meglio che non è di sicuro un fobico che non parla e che balbetta...
quindi non diciamo cavolate se si hanno 15 anni o si è ricchi sfondati si può decidere di vivere la propria vita senza basarsi sugli altri se se ne hanno 30 e si è poveri bisogna adattarsi

Re: sono quel che sono
 

esattamente il contrario,opporsi alla propria natura crea infelicità.

Re: sono quel che sono
 

oh,qualcuno che ha capito le stronzate che ho scritto.nn è che accettarsi vuol dire avere ragione sugli altri.nn è che accetto la mia condizione perchè è giusta.l'accetto perchè è quello che sono.
nn è che mi IMPONGO DI ESSERE COSì PER SEMPRE,magari riuscissi a migliorare e stare con la gente,MA NN MI IMPONGO IL CAMBIAMENTO ad ogni costo.
è semplicemente ammettere a se stessi quello che si è razionalmente!
OPPORSI A QUESTA MERDA DI FOBIA SOCIALE è la prima causa di disagio.
PRIMA L'ACCETTIAMO e poi vediamo se siamo in grado di fare qualcosa per migliorare.

Re: sono quel che sono
 

Re: sono quel che sono
 

Non è questione di omologarsi agli altri. La fobia sociale ti impedisce di fare quello che tu vuoi anche se diverso da quello che fanno gli altri. Sto rinunciando a troppe cose nella mia vita per questa maledetta... :miodio:
Se ci fosse anche una sola possibilità su un milione di risolvere il problema io credo che valga la pena di tentare! (per quanto i fatti sono ben più difficili da compiere rispetto al pronunciare delle parole)

Ma di quale natura parliamo?? NESSUNO di noi ha la fs perchè geneticamente diverso dagli altri. Si tratta di un problema che risiede nella nostra percezione errata della realtà. Accettarlo passivamente significa condannarsi ad una vita infelice. Credo che pochi di noi riusciranno a superare completamente l'ansia sociale, ma si possono fare grandi passi che permettano all'individuo di vivere una vita soddisfacente (io qualche piccolo passo in avanti l'ho fatto anche se sono ben lontano dall'essere come mi piacerebbe).

Re: sono quel che sono
 

Bravo, se ci sei sul serio arrivato, sappi che ora puoi solo risalire. Se ti va male, resti in una situazione già accettata, e se ti va bene... :)
Accettare sè stessi è il primo fondamentale passo.

Re: sono quel che sono
 

oppure cominciare ad accettarlo è il primo passo per migliorare,forse.
tu cosa fai concretamente per cambiare?

Re: sono quel che sono
 

cmq ho deciso di scrivere questo dopo aver frequentato un locale pubblico...una discoteca....(hahaahha io in discoteca nn potete capire).
lo stesso giorno ho scritto questo....per chi nn avesse letto....

http://www.fobiasociale.com/facebook...17/#post831854

ps:ovviamente ho peccato per essere andato in un luogo troppo estroversoide per me, dovrei andarmi a confessare ma se entrassi in una chiesa credo che prenderei fuoco.:ridacchiare:

Re: sono quel che sono
 

Beh cerco di evitare il meno possibile le situazioni temute. Spesso però non ci riesco...

Re: sono quel che sono
 

Ah!! ma dopo avere letto questo capisco che allora il tuo primo intervento era giusto.:)

io, ad esempio, so di miei coetanei che la sera escono con obiettivo: ubriacarsi; è un esperienza che a me non darebbe niente, che non desidero.
Non è divertimento, semplicemente.
Anche loro lo fanno per sentirsi accettati.
Se stessero bene con sè stessi e con gli altri, saprebbero fare cose più interessanti, no?
E se non vedo il motivo di farmi accettare da loro, non credo sia colpa della fobia sociale...
Di certo sarebbe insano autoimpormi di fare questo per sentirmi normale.

-CHE SENSO AVREBBE ADEGUARSI (per di più sentendosi a disagio, ansia..)? PER SENTIRSI NORMALI?-
-nessun senso.-

Se il tuo ragionamento era qualcosa di simile lo condivido al 100%.


Pensavo che tu ti riferissi ad altri aspetti della fobia sociale come, ad esempio,
la difficoltà a stringere legami con gli altri, non saper esprimere il proprio affetto o interesse, non sapere sostenere una conversazione in gruppo, non esprimere la propria idea.
Queste sono cose da persone normali e che possono riempire un' po la nostra vita e esserci utili, e quindi è meglio combattere quanto possibile per imparare queste cose.. invece di accettare e basta.

Non c'è niente da sentirsi diversi o strano per il fatto di nn andare in discoteca, non sono esperienze fondamentali, emozionanti, o che rendono migliore una persona... :nonso:

Re: sono quel che sono
 

si intendevo proprio quello,e nn del fatto di nn riuscire a parlare quando si vorrebbe.nn del disagio, anche se mi rendo conto che il disagio influisce su quello che penso,perchè se nn provassi niente nn odierei quel genere di posti e persone.