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L'introverso e la cucina
Questo thread nasce dalla reazione di due colleghi (un uomo ed una donna) al suggerimento da me dato ad uno di loro su cosa mangiare quand'è solo in casa: hanno risposto che mangiare surgelati è una cosa veramente molto molto triste.
Come forse avrete intuito io non cucino. Potrei giustificarmi dicendo che sono una frana ma la realtà è che cucinare è una di quelle cose che mi lascia tanto tempo per pensare e, di conseguenza, mi fa star male :( |
Re: L'introverso e la cucina
non è triste mangiare surgelati. Tante persone anche super estroverse lo fanno.
Anche io cucino poco o niente. Il mio freezer è pieno di pizze surgelate ( che adoro )che mangio un paio di volte la settimana. Poi ora che è estate spesso ceno solo con un ghiacciolo, pensa te, e non lo reputo triste per nulla. Sono molto pigra, fondamentalmente, poi ho due gatti e cucinare vuol dire dover dopo pulire subito i piatti e asciugare il lavello ( altrimenti la mattina dopo mi trovo mille orme ovunque ) quindi spesso mi passa la voglia. Cucino giusto quando mi va, cose semplici, carne, o pasta in bianco, etc. |
Re: L'introverso e la cucina
Per quanto mi riguarda alterno fasi più creative a periodi di apatia culinaria. Nel primo caso mi metto a cucinare anche volentieri, nel secondo caso raschio il fondo del frigo, a volte salto proprio :ridacchiare:
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Re: L'introverso e la cucina
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Credo che se ti piacesse cucinare tu ne saresti completamente assorbito e sarebbe un' attività rilassante e di evasione mentale come qualsiasi altro hobby. Visto che non ti piace cucinare allora trovi spazio per pensare perchè ti annoi quindi banalmente puoi rispondere che non ti piace cucinare e stop. Neanche a me piace anzi cerco di fare piatti ( e chiamarli piatti significa nobilitarli ) che siano piu semplici e piu veloci :D E dire che l' uomo va pure preso per la gola ....vuol dire che lo devo prendere per qualcos' altro!!! ( questi sò punti che se ne vanno :() |
Re: L'introverso e la cucina
Nemmeno io cucino comunque posso capire cosa ha detto il tuo collega riguardo ai surgelati...io li uso, ma anche a me sanno tanto di tristezza per cui spesso a guardarli mi deprimo....comunque per chi di noi cucina a meno che non ci siano problemi di tempo, potrebbe anche essere interessante fare uno o due tentativi : ) io ho quasi avvelenarto i miei amici l'ultima volta ma sono stata ben...dai soiofobici un bel ricettario all amno e si parte! ...in più la cucinna è praticamente una scienz...seguendo la ricetta alla lettera dovrebbe essere impossibile sbagliare :pensando:
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Re: L'introverso e la cucina
mangiare solo surgelati non è triste,è poco salutare. Io dato che vivo con i miei, cucino solo in casi di emergenza, se loro non ci sono. Cmq in questo periodo sono andato in fissa con i vari programmi di Gordon Ramsey e Borghese e ogni tanto penso: "ah, fare il cuoco non mi sarebbe dispiaciuto".
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Re: L'introverso e la cucina
A me piace cucinare ma se devo cucinare solo per me (cosa che accade sempre) mi deprimo e mi limito a un piatto di pasta, un sugo pronto o a robe surgelate.
Quindi un legame fra cucina e introversione c'è perché la cucina è una di quelle attività in cui si prova soddisfazione se c'è condivisione ma se non hai nessuno con cui condividerla non cucini. |
Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
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Perdere del tempo per cucinarsi qualcosa di sano, è anche avere cura di sè stessi. quello del mangiare soli o in compagnia, è una fase ancora successiva, credo. |
Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
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Il fatto che preferisco cucinare per gli altri piuttosto che per me infatti è abbastanza indicativo... |
Re: L'introverso e la cucina
A volte mi capita di prepararmi un'insalata oppure di scaldare una pizza surgelata, ma non lo definirei cucinare. Ho risposto no.
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Re: L'introverso e la cucina
Se devo cucinare per me...no, non cucino più ormai. Mi butto sulle insalata (apri la busta e via), a volte sulle buste pronte. A volte McDonald's o simili, rigorosamente a portar via.
Quando invece ho da cucinare per gli altri....uno chef praticamente. E mi piace un casino! lo trovo creativo e molto rilassante. Ma non ha senso farlo per me.... |
Re: L'introverso e la cucina
Se buttare la pasta e scaldare un po' di passata di pomodoro con olio in padella + friggere qualcosa in padella può dirsi cucinare, allora so cucinare :sisi:
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Re: L'introverso e la cucina
sono il re delle scatolette e delle buste pronte :occhiali:
l'unica cosa che mi piace e che ho da qualche mese cominciato a fare con regolarità sono i dolci, mi danno soddisfazione ed è rilassante prepararli |
Re: L'introverso e la cucina
Io si cucino per me, ma solo quando posso perchè la prepotenza dei miei genitori purtroppo non mi permette nemmeno di fare questo.
Quando posso però mi do da fare e chi ha visto http://www.fobiasociale.com/la-cucina-del-forum-24645/ lo sa. A proposito se avete delle ricette o delle foto vi invito a postarle! :) |
Re: L'introverso e la cucina
Sì quando sono solo, ma cucino tutte cose molto semplici, primi piatti senza particolari condimenti, carne ai ferri, pesce al forno o in padella, frittatine.
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Re: L'introverso e la cucina
Se i pasti della casa dipendessero da me morirebbero tutti di inedia!
Tanto io ho il mio piatto fisso di insalata tutti i giorni, quindi non ho bisogno di grandi cose. Ma in genere fosse per mia mamma andrebbe avanti a scatolette, cibo surgelato e roba da mangiare per forza perchè scade il giorno dopo, infatti è ciò che fa a pranzo quando mio padre non c'è, invece la sera cerca di buttarsi su altro per non sentirlo borbottare :D |
Re: L'introverso e la cucina
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Però una cosa che mi fa riflettere è questa: Quote:
La cucina si presta tantissimo a questo sistema. |
Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
amo cucinare per gli altri, la maggior gratificazione non è strettamente la riuscita di un piatto ma il vedere che viene apprezzato.
anche io come scritto da altri in precedenza lo trovo rilassante.(a patto che la temperatura della stanza permetta di star vicino a fornelli e forno senza sciogliersi e che in cucina ci sia il necessario senza dover fare i salti mortali in mancanza di utensili e pentolame assortito) |
Re: L'introverso e la cucina
Per me cucinare (intendo piatti con un minimo di elaborazione) è l'antitesi del relax, anzi è uno stress. In primis, per dire, se mi metto a tagliuzzare le verdure è quasi matematico che nel frattempo farò bruciare quello che ho sul fuoco (non sono fatto per fare più di una cosa di un certo impegno contemporaneamente). In secundis, alcuni passaggi sono tutto meno che intuitivi, per me (quanto sale ci metto? quanto devo mescolare?). E poi, anche se potessi fare le cose una per volta e con tutto il tempo necessario per pensare bene a cosa fare, ci metterei una giornata intera :sisi:
P.S.: Per non parlare dei piatti da lavare e della cucina da rimettere a posto :male: |
Re: L'introverso e la cucina
Vivendo solo anche io mi accodo a quanto già detto: mi piacerebbe cucinare, ma farlo solo per me mi mette un po' tristezza (e poi dovrei pulire tutto da solo :D ).
Non è stato sempre così. Quando stavo a casa cucinavo esclusivamente quando ero solo perché avevo paura di produrre qualcosa di immangiabile :mrgreen: . Però capitava una volta ogni tanto... tutti i giorni adesso mi pesa. Però vorrei ricominciare a pasticciare qualcosa ogni tanto :) |
Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
A me piace cucinare,ma solo per me.
Farlo pure per altre persone lo rende più stressante. |
Re: L'introverso e la cucina
Minchia sì. Roba non elaborata, eh, ma minchia sì cmq.
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Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
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A me piace cucinare qualcosa di nuovo o che mi incuriosisce una tantum, non mi piace invece cucinare tutti i giorni (per fortuna ci sono fast-food, pizza, kebab, take-away cinese, surgelati, cose pronte :sisi:). Ma a differenza di altri non faccio differenza tra che sia per me stesso o per gli altri, non mi piace a prescindere, anzi se c'è qualcun altro/a cucini lui/lei ché sicuramente se la cava meglio di me, ci vuol poco. :sisi: |
Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
Non mi piace cucinare, ma mi piace magnare.
:figo: |
Re: L'introverso e la cucina
non ho la passione per la cucina e vivendo ancora con i miei è raro che mi metta a cucinare (poi mia madre è un ottima cuoca)
però quando succede me la cavo (cioè faccio una pasta, una fettina con le patate, un'insalatona,...) nulla di così complicato ;) |
Re: L'introverso e la cucina
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Cioè un conto è partire dal presupposto che qualcun altro mangerà quello che stai preparando, e ciò ti sprona a dare il meglio per non creare imbarazzo in chi è costretto a mangiare nonostante magari gli faccia schifo, ma preparare qualcosa di buono per se stessi bho, io non avrei nessuno sprono. :pensando: |
Re: L'introverso e la cucina
cucino raramente, comunque ai fornelli me la cavo abbastanza bene. Ho molta fantasia col cibo :pensando:
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Re: L'introverso e la cucina
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Re: L'introverso e la cucina
Se qualcuno non riuscisse può tranquillamente chiedere consiglio a me! :)
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Re: L'introverso e la cucina
A volte mi faccio polpette, pasta, riso... insomma ste cose non troppo complesse; questo però quando sono solo in casa :bene:
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Re: L'introverso e la cucina
Sì, cucino per me e mi piace molto cucinare, a me fa stare bene, è una delle poche cose che mi fa star serena. Non penso a cose negative, mi concentro su quello e basta. Spesso se non sto tanto bene, e sono in ansia, mi metto a cucinare, soprattutto a far dolci. Mi piace lavorare con le mani, è come se attraverso di esse scaricassi tutta la tensione che ho.
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Re: L'introverso e la cucina
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