FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Ho paura (https://fobiasociale.com/ho-paura-26944/)

st:3 10-06-2012 01:55

Ho paura
 
Adesso no.

canza 10-06-2012 02:03

Re: Ho paura
 
Quote:

Originariamente inviata da st:3 (Messaggio 779035)
Buonanotte e scusate lo sfogo.

Quanta solitudine nelle tue parole!
E quanto mi sento vicino a te tanto simili sono a quelle che avrei scritto io!

briox77 10-06-2012 02:14

Re: Ho paura
 
mi rivedo in ogni tua singola parola...incredibile

Trent 10-06-2012 02:35

Re: Ho paura
 
Sapessi scrivere così bene scriverei le stesse cose

Phoenix 10-06-2012 06:27

Re: Ho paura
 
Mi ritrovo molto nelle tue parole. Anch'io non riesco a dare un senso alla mia vita.
Purtroppo siamo tutti immersi in questo grigiore di giornate tutte uguali nelle loro differenze, puoi viaggiare, conoscere nuova gente, fare cose nuove,ma tutto sembra sempre uguale , privo di scopo. Tutti come in coda per qualcosa che deve ancora accadere

Allocco 10-06-2012 09:28

Re: Ho paura
 
Quote:

Originariamente inviata da st:3 (Messaggio 779035)
Buon umore per me vuol dire non pensare. Forse penso troppo, tutte cose egoistiche poi: io non sto bene, io mi sento solo, io sono a disagio in mezzo alla gente, io io io.

Ma anche se faccio tante cose mi sembrano tutti palliativi per distrarmi dalla vita quotidiana che mi appare così noisosa, superficiale, monotona. Credo sia così anche per gli altri, tutti omologati, con valori morali deviati, tutti ad accumulare amicizie come figurine da inserire nell'album, a rincorrere l'agognato posto fisso da 1000 euro al mese con cui sopravvivere e, se avanza qualcosa, metterli da parte per comprarsi cose che non servono ma che la società ci dice sono indispensabili

Bel thread st :perfetto:

Ricordo quando pensavo qualcosa di simile, e mi sentivo meno superficiale, meno monotono, meno infuso di quei valori "deviati"...
Non era affatto male. Stavo bene nel mio malessere, paradossalmente.

Ora, quegli obbiettivi per me una volta così inutili, se non sbagliati; stanno piaj piano prendendo forma nella mia mente.
Ciò genera un certo conflitto interiore, ma non addentriamoci, al momento..
Non è che non mi renda conto della loro fondamentale inutilità, o del fatto che in fondo tutta la fatica potrebbe essere vana.
Semplicemente, seguendo il tuo stesso ragionamento, si giunge alla conclusione che "qualcosa bisogna fare, non si sa come".
E al di là del chiudersi completamente (provato per molto tempo, non riesco più ad accettarlo), del fuggire in una vita ideale di libertà (difficilissima scelta, la tengo da parte per il futuro comunque) c'è solo l'accettazione delle norme e delle aspettative sociali, tra cui spiccano alcuni piccoli obiettivi che in fondo, ti fanno crescere sotto diversi punti di vista.

;) Poi si può coltivare sé stessi a modo proprio, fuori dai contesti in cui si pretende l'esecuzione di un ruolo sociale.
Chissà quanti venditori porta a porta canticchiano i nirvana prima di mettersi a posto la cravatta e suonare il campanello

Yumenohashi 10-06-2012 09:34

Re: Ho paura
 
Che thread da brividi, mamma mia!
Quoto tutto in pieno :consolare:

MCLovin 10-06-2012 09:40

Re: Ho paura
 
Mi sento esattamente così...

Milo 10-06-2012 09:46

Re: Ho paura
 
Quote:

Originariamente inviata da st:3 (Messaggio 779035)
E anche oggi è finita. Anche oggi, 10 giugno 2012, se n'è andato e non tornerà mai più.

Semmai è appena iniziato....

No_Shelter 10-06-2012 09:47

Re: Ho paura
 
Scegliete la vita; scegliete un lavoro; scegliete una carriera; scegliete un maledetto televisore a schermo gigante; scegliete lavatrici, automobili, lettori CD e apriscatole elettrici; scegliete di sedervi su un divano a spappolarvi il cervello e ad annientarvi lo spirito davanti a un telequiz. E alla fine scegliete di marcire; di tirare le cuoia in un ospizio schifoso, appena un motivo d'imbarazzo per gli idioti viziati ed egoisti che avete figliato per rimpiazzarvi. Scegliete il futuro. Scegliete la vita. [cit]

Che tristezza sta vita:piangere: Mi sento esattamente come te:testata:

st:3 10-06-2012 13:03

Re: Ho paura
 
Grazie, fa sempre piacere sapere di essere apprezzato per qualcosa, anche se solo per come scrivo su un forum. Peccato che questo non risolva i miei problemi. Possiamo fare a gara a chi scrive il post più bello, o a chi trova la citazione che meglio descrive il nostro stato d'animo, le cose non cambiano. Ma la speranza è l'ultima a morire.

Inosservato 10-06-2012 13:31

Re: Ho paura
 
ma la sharapova non è sempre stata così......

ha passato la giovinezza a ringhiare, programmata per una vita che non sentiva sua, mai un sorriso (a parte quelli finti per gli sponsor) e la rabbia dentro per cercare di arrivare, poi passata l'incoscenza dei 18anni spesso era tremebonda, la paura le faceva perdere il controllo, aveva paura di perdere ed aveva paura di vincere, chi gioca a tennis sa cos'è quella cosa, e sa che è la parente sportiva della fs :miodio:
è ancora oggi una delle più "odiate" dalle colleghe ad esempio, non è mai stata una socialona, però ultimamente è molto cresciuta, è una cosa che si vede anche solo osservandola 5 minuti in campo, è molto più tranquilla, serena, e può anche far trasparire le emozioni più vere, anche a me è piaciuta la sua gioia sul podio (ma non solo sul podio vista la gnocchezza :mrgreen:) è un'altra persona rispetto a prima, non è stata sempre così, e come lei pure noi possiamo crescere e trovare la serenità e la gioia di vivere la vita con semplicità, senza filtrare tutto con i nostri ragionamenti eccessivamente cervellotici e rabbiosi :applauso:

JasonB 10-06-2012 13:32

Re: Ho paura
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 779189)
Mi aggiungo agli altri che hanno trovato analogie con le loro storie nel tuo thread...
Stessa cosa per me.

Quoto!
Anch'io mi accorgo del tempo che passa inesorabilmente... E io resto fermo mentre il mondo va avanti :testata:

Dedalus 10-06-2012 13:45

Re: Ho paura
 
Quote:

Originariamente inviata da st:3 (Messaggio 779035)
tutti omologati

Quote:

Originariamente inviata da canza (Messaggio 779043)
E quanto mi sento vicino a te tanto simili sono a quelle che avrei scritto io!

Quote:

Originariamente inviata da briox77 (Messaggio 779048)
mi rivedo in ogni tua singola parola...incredibile

Quote:

Originariamente inviata da Trent (Messaggio 779057)
Sapessi scrivere così bene scriverei le stesse cose

Quote:

Originariamente inviata da Phoenix (Messaggio 779085)
Mi ritrovo molto nelle tue parole.

Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 779099)
Ricordo quando pensavo qualcosa di simile,

Quote:

Originariamente inviata da VUCHAN94 (Messaggio 779104)
Quoto tutto in pieno :consolare:

Quote:

Originariamente inviata da MCLovin (Messaggio 779111)
Mi sento esattamente così...

Quote:

Originariamente inviata da enemy (Messaggio 779115)
Mi sento esattamente come te:testata:

Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 779189)
Mi aggiungo agli altri che hanno trovato analogie con le loro storie nel tuo thread...
Stessa cosa per me.

Quote:

Originariamente inviata da obsession (Messaggio 779236)
Quoto!
Anch'io mi accorgo del tempo che passa inesorabilmente... E io resto fermo mentre il mondo va avanti :testata:

Mmmhh. -------

st:3 10-06-2012 14:17

Re: Ho paura
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 779254)
Mmmhh. -------

Sai, ti sembrerà strano ma la parola su cui ho indugiato più di tutte nello scrivere questo pensiero è stato proprio "omologate". Non mi va di fare quello che generalizza sempre, che si lamenta che tutte le persone sono superficiali e conformiste. Esistono anche quelle profonde e intelligenti, che hanno piacere a parlare con altri in maniera tranquilla e di cose diverse dalle solite.
Però devi ammettere che, girando per le strade di una grande città, come io faccio tutti i giorni, è impossibile non notare come praticamente tutti quelli che ti circondano si comportano in maniera uguale, immersi nelle loro conversazioni su temi banali (mi capita di ascoltarle ogni tanto), impegnati a correre di qua e di là, come se la loro vita finisse nel momento in cui si fermano o smettono di parlare a vanvera, drogati di lavoro e di amicizie effimere.
Detto questo, non ho dubbi che al mondo ci siano altre persone che vivono una vita diversa, più tranquilla e riflessiva, dando il giusto peso ai loro problemi senza far finta che non esistano. E' solo tanto difficile trovarle. E su questo forum ne ho trovate molte, per questo volevo condividere questo mio breve sfogo :)

Boyyy82 10-06-2012 14:28

Re: Ho paura
 
Quote:

Originariamente inviata da st:3 (Messaggio 779035)
Fare tante cose per tenere occupata la mente, cercare di non pensare perchè ogni volta che penso mi vien da piangere, solo pensieri negativi e autodistruttivi. Buon umore per me vuol dire non pensare. Forse penso troppo, tutte cose egoistiche poi: io non sto bene, io mi sento solo, io sono a disagio in mezzo alla gente, io io io.

Ma anche se faccio tante cose mi sembrano tutti palliativi per distrarmi dalla vita quotidiana che mi appare così noisosa, superficiale, monotona. Credo sia così anche per gli altri, tutti omologati, con valori morali deviati, tutti ad accumulare amicizie come figurine da inserire nell'album, a rincorrere l'agognato posto fisso da 1000 euro al mese con cui sopravvivere e, se avanza qualcosa, metterli da parte per comprarsi cose che non servono ma che la società ci dice sono indispensabili, la macchina potente, il megaschermo, l'ultimo gadget tecnologico, la serata figa con gli amici in discoteca. Ma è tutta qui la vita? Forse sì. Dovrei imparare da loro e fregarmene, adattarmi a questo mondo, mandare a quel paese tutte le paranoie di una mente malata, impossibile per me, dovrei imparare a conviverci, ad accettarmi per quello che sono perchè più di tanto non si può cambiare, e chi pensa il contrario si fa solo del male.
Invidio la semplicità con cui gli altri affrontano la vita, si comportano come diligenti formichine che fanno girare gli ingranaggi ben oliati di una società da cui mi sento sempre più estraniato. Magari se ne rendono conto di far parte di qualcosa di finto, di costruito, ma non si fanno questi complessi, vivono la loro vita, tutto sommato tranquilla, nel loro piccolo mondo, conoscono persone, alcune rimangono, altre escono di scena, ma loro proseguono per la loro strada, come se avessero un obiettivo che si sono prefissati fin dal giorno della nascita, che vedono chiaramente davanti a sè, e che sono intenzionati a raggiungere a tutti i costi. Tutti sicuri, tutti con uno scopo per cui vivere.


Mi è piaciuta molto la tua considerazione, la vita non è ne un film ne tantomeno una favola:
si nasce, si vive, si soffre, si invecchia (e/o ci si ammala) e si muore...
la vita, razionalmente parlando, è questa...:miodio:
è per questo che si fa di tutto per "non pensare" (ci distraiamo, ci tuffiamo nel lavoro, coltiviamo hobbies,ecc), c'è chi ce la fa senza troppa fatica e chi meno...
ma alla fine siamo TUTTI sulla stessa barca, anche gli estroversoni o coloro che fanno meno fatica ad affrontare la vita hanno i loro limiti, o meglio nessuno può scampare alle sofferenze della vita e alla morte che prima o poi toccano tutti quanti...

Halastor 10-06-2012 16:40

Re: Ho paura
 
Pochissimi organizzano, creano. Tantissimi seguono ciò che è stato creato per loro. A volte con gioia, a volte meno. Appurata questa cosa.. Tu ti lamenti di seguire. Ma non hai ancora fatto il passo successivo e utile: Quello di proporre un'alternativa. Tu cosa vuoi fare? Quale elemento di novità hai da proporre? Se non riesci a rispondere a questa domanda, la tua resterà una lamentela sterile.

lonely heart 10-06-2012 18:58

Re: Ho paura
 
Quoto! E' esattamente come mi sento io. Anche se esco, sto con le persone con cui mi trovo bene ma mi capita di parlare poco anche con loro e mi viene perfino il mal di testa per la tensione di uscire... Sono evitante fino al midollo.

Pluvia 10-06-2012 23:46

Re: Ho paura
 
Il treno su cui viaggi simboleggia il passaggio verso una meta, una meta ignota: non sappiamo dove andiamo, non sappiamo quel che sarà di noi. Ogni giorno prendiamo quel treno in conformità con la routine che ormai caratterizza la nostra vita e ci chiediamo, sotto il cielo plumbeo e grigio di Milano che è l'esternazione della tristezza del nostro cuore, che cosa siamo noi al di fuori dei nostri abitudinari viaggi.
Intanto il tempo passa e ogni ora, ogni giorno, è un istante di vita che perdiamo, non viviamo, vediamo scorrere davanti come una stazione considerata da un treno che ha ripreso a correre. Che ne sarà di noi? Riusciremo a riprendere in mano la nostra vita, o ci ritroverermo un giorno, vecchi, a rimpiangere tutto cio che abbiamo fatto, o meglio che non abbiamo fatto durante la nostra vita quando invece ne avevamo l'oppurtunità? Seguiteremo a perdere istanti preziosi della nostra esistenza da impassibili e inetti, o avremo la forza di cambiare tutto e porre termine alla tristezza che ci attanaglia? Forse non spetta a noi la risposta, forse le forze in gioco sono troppo grandi.
Ma la fine arriverà per tutti, i momenti dei rimpianti e del rendiconto sarà doloroso.
Ps: comunque la Sharapova è troppo carina:innamorato:

Pietro 19-09-2012 01:58

Re: Ho paura
 
sei mio gemello per caso?IDENTICO A ME

Belindo 19-09-2012 07:13

Re: Ho paura
 
Quote:

Originariamente inviata da st:3 (Messaggio 779035)
E anche oggi è finita. Anche oggi, 10 giugno 2012, se n'è andato e non tornerà mai più. Non so se è una bella o una brutta cosa. Perchè tutto sommato in questi giorni ero di buon umore, giornate piene, università, palestra, i viaggi a Milano. Fare tante cose per tenere occupata la mente, cercare di non pensare perchè ogni volta che penso mi vien da piangere, solo pensieri negativi e autodistruttivi. Buon umore per me vuol dire non pensare. Forse penso troppo, tutte cose egoistiche poi: io non sto bene, io mi sento solo, io sono a disagio in mezzo alla gente, io io io.

Ma anche se faccio tante cose mi sembrano tutti palliativi per distrarmi dalla vita quotidiana che mi appare così noisosa, superficiale, monotona. Credo sia così anche per gli altri, tutti omologati, con valori morali deviati, tutti ad accumulare amicizie come figurine da inserire nell'album, a rincorrere l'agognato posto fisso da 1000 euro al mese con cui sopravvivere e, se avanza qualcosa, metterli da parte per comprarsi cose che non servono ma che la società ci dice sono indispensabili, la macchina potente, il megaschermo, l'ultimo gadget tecnologico, la serata figa con gli amici in discoteca. Ma è tutta qui la vita? Forse sì. Dovrei imparare da loro e fregarmene, adattarmi a questo mondo, mandare a quel paese tutte le paranoie di una mente malata, impossibile per me, dovrei imparare a conviverci, ad accettarmi per quello che sono perchè più di tanto non si può cambiare, e chi pensa il contrario si fa solo del male.
Invidio la semplicità con cui gli altri affrontano la vita, si comportano come diligenti formichine che fanno girare gli ingranaggi ben oliati di una società da cui mi sento sempre più estraniato. Magari se ne rendono conto di far parte di qualcosa di finto, di costruito, ma non si fanno questi complessi, vivono la loro vita, tutto sommato tranquilla, nel loro piccolo mondo, conoscono persone, alcune rimangono, altre escono di scena, ma loro proseguono per la loro strada, come se avessero un obiettivo che si sono prefissati fin dal giorno della nascita, che vedono chiaramente davanti a sè, e che sono intenzionati a raggiungere a tutti i costi. Tutti sicuri, tutti con uno scopo per cui vivere.

Ieri ho preso il treno due volte per venire a Milano. La mattina pieno di gente, tutti che conversavano allegramente e io che me ne stavo con lo sguardo perso fuori dal finestrino ad osservare il paesaggio che scorre, sempre uguale, ogni giorno, mentre nel fondo dei miei pensieri mi chiedevo se qualcuno mi stesse osservando, se riuscivano a cogliere la tristezza che molto probabilmente trasmettevo. Giornata piovosa poi, che rende ancora tutto più grigio e triste. Eppure la gente intorno a me sembrava così felice, che gliene importava se il tempo era brutto, era una giornata come tante altre, tutte senza ombre perchè avevano qualcuno con cui condividerla. Secondo viaggio di sera, treno deserto, carrozza tutta per me, sempre a fissare fuori dal finestrino, è il tramonto, il cielo si è aperto, persino nell'aria inquinata di Milano si respira quel profumo di natura tipico delle notti d'estate. La metropolitana pullula di coppiette felici, mano nella mano che ridono e scherzano senza badare agli altri, si abbracciano, si baciano, e io come un perdente che li fisso nel riflesso del finestrino. Vorrei tanto essere una di loro. E mentre mi incammino verso casa vedo le luci alle finestre delle case che si accendono una dopo l'altra, tutti a cena con la famiglia o gli amici, chi più felice, chi meno, però tutti con qualcuno al loro fianco. Mi infilo le cuffie, M83, we own the sky, mi vengono i brividi tanto è bella, alzo il volume per non sentire l'assordante rumore della solitudine. Un paio di ragazze carine mi passano a fianco, mi guardano, vorrei andare a parlargli non saprei cosa dire, giro l'angolo e proseguo per la mia strada.

Questo pomeriggio guardavo la finale femminile del Roland Garros, tra la Sharapova e la nostra Sara Errani, che putroppo ha perso. Finita la partita hanno suonato l'inno russo, inquadrano la Sharapova con la coppa in mano che non riesce a smettere di sorridere, prova a contenersi ma dura un attimo, il sorriso torna ad allargarsi sul suo bel viso. E io riesco a stento trattenere le lacrime vedendo una persona così felice, che ha raggiunto il suo scopo nella vita, essere la tennista più forte del mondo. Vorrei tanto provare la sua stessa gioia di quel momento, sentirsi realizzati per qualcosa che si è fatto e non per qualcosa che ti hanno detto andava fatto, capire qual'è la direzione da prendere, anzichè trascinarmi stancamente giorno dopo giorno senza una meta precisa cercando di non pensare a quello che sto facendo, perchè non so perchè lo sto facendo. Avrei bisogno di contatto fisico, di qualcuno che mi abbracci, che mi dica che per lui o lei sono importante, che mi faccia sentire apprezzato. Mi si scioglierebbe il cuore come neve al sole. Invece mi sembra di essere diventato sempre più freddo, di non riuscire a provare nessuna emozione, positiva o negativa. Meglio sentirsi male che non sentire nulla, altrimenti tanto vale essere morti.

Settimana scorsa se n'è andato un mio compagno delle superiori, si chiamava come me, era alto come me, se ne stava sempre per i fatti suoi come me. L'ho saputo solo dopo il funerale, eppure ai tempi della scuola ci conoscevamo abbastanza bene, anche se lui era piuttosto stralunato. Aneurisma celebrale. Un attimo sei vivo e dopo un secondo ti si annebbia la vista e sei morto, fine, non si torna indietro, tutte le cose belle o brutte della tua vita, i pensieri, le esperienze, spariscono in quel momento, rimane solo il tuo ricordo nella memoria di chi ti voleva bene. Aveva pochi amici, più che altro conoscenti, temo che fra pochi giorni tutti si dimenticheranno di lui, giusto i suoi parenti non lo dimenticheranno per una questione puramente biologica. Quando se ne andranno anche loro di lui rimarrà solo una triste lapide in uno sconfinato cimitero, una in mezzo a mille, tutte uguali. E la vita continua per gli altri, come succede da milioni di anni, uno in più o uno in meno che differenza fa. Siamo gocce in un fiume che va a morire in mezzo al mare.

Non voglio arrivare alla vecchiaia, se mai ci arriverò, guardare indietro alla mia vita e pentirmi di tutto quello che ho fatto, o meglio che non ho fatto. Il mio cuore non reggerebbe il dispiacere. Perchè quando non riuscirò più ad alzarmi dalla sedia senza il bastone, quando sarò costretto a mangiare omogeneizzati a pranzo e pastina a cena, a lamentarmi per ogni minimo dolore, anche se in quel momento volessi recuperare tutte le cose che mi sono perso durante la vita, non ci sarà più tempo, il fisico mi avrà abbanndonato e forse anche la mente. Ho paura di rendermene conto troppo tardi. Bisogna agire subito, ma non so come. Oggi è passato, sì è solo un giorno, ma è un altro giorno verso la fine.

Buonanotte e scusate lo sfogo.


intanto dove abiti..? lombardia significa nulla.

Josef K. 24-09-2012 17:04

Re: Ho paura
 
Quel che hai scritto è perfettamente in linea con ciò che pensano e vivono molti di noi, me compreso. Ma sai una cosa? Nei miei 28 anni, dei quali molti spesi a cercare di somigliare agli altri, o per lo meno a ricondurre "alla normalità" quelle che ritenevo fossero le mie "deviazioni" (amore per la solitudine, spirito critico sempre acceso, interessi e passatempi non comuni e solitari, disturbo ossessivo compulsivo...), i momenti di maggiore serenità li ho vissuti quando sono stato me stesso al 100%. Ed è quello che ogni giorno, da qualche tempo a questa parte, cerco di fare. Andare a letto dopo una giornata nella quale non ho fatto altro che essere me stesso. Se questo vorrà dire starmene completamente da solo, o quasi, tutta la vita, sono pronto ad accettarlo: non facciamo nulla di male ad essere noi stessi, e come noi siamo in grado di aprirci agli altri e comprenderne le mille imperfezioni e sfaccettature, lo stesso dovrebbero far loro nei nostri confronti. Se degli stupidi pregiudizi, perbenismi, superficialità e quan'altro impediscono loro di accettare il prossimo per quel che è, non siamo noi che avremmo bisogno di uno psicologo, ma tutti loro.


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 10:54.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.