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Grave dilemma...lavorativo
Salve,
scrivo questo post per chiedere un consiglio spassionato a tutti voi. La questione è lunga e complicata, ma spero di riuscire a spiegare la situazione il meglio possibile, anche se, in questo periodo, propendo per una scarsa lucidità mentale, frutto di stress e stanchezza. Purtroppo, per una serie di eventi e scelte forse errate, mi sono ritrovata a svolgere un lavoro poco adatto a una persona schiva e introversa, anche se - dopo i primi due anni d'inferno - mi sono ben adattata, visto che ho acquisito maggiore esperienza e sono andata a ricoprire un ruolo meno ansiogeno rispetto a quello a cui ero stata designata in precedenza. Comunque, nonostante l'adattamento, permangono in me dei forti dubbi e sovente mi ritrovo a chiedermi se veramente io voglia continuare questo mestiere (seppure sicuro economicamente) per l'intera vita. Sì, mi lascia del tempo libero, ma è altamente stressante, soprattutto dal punto di vista psicologico, visto che ho a che fare con preadolescenti scalmanati. Ultimamente mi è capitata però un'occasione di poter cambiare il mio destino, ma il dover gestire e affrontare questa stessa occasione è divenuto per me fonte di inesauribile stress. Mi ero segnata da tempo a dei concorsi al comune della mia città; proprio l'altro giorno ho tentato una prova preselettiva per darmi una chance, pur non avendo studiato tantissimo; non avevo speranze, dati i 15.000 iscritti al concorso. Il caso ha voluto che io abbia superato queste benedette preselezioni per diventare eventualmente bibliotecaria comunale, ma sono spaventata all'idea di dover affrontare seriamente l'intero iter della preparazione al concorso. Fin quando ci si limitava ai quiz non era così impegnativo studiare, ma ora so che la prova scritta richiede una preparazione adeguata, per essere superata brillantemente. Ciò significherebbe doversi mettere sotto a studiare materie a me ignote (diritto e archivistica), costretta a farmi forza nonostante io senta sulle spalle il forte peso della stanchezza dell'intero anno lavorativo che sta per terminare. Dovrei rinunciare alle sospirate vacanze e dovrei gettarmi in uno studio "matto e disperatissimo" (cit.) per tentare la sorte in un comune che ha conosciuto in passato anche vari scandali proprio in merito ad assunzioni non proprio trasparenti del suo personale. Io, pur atterrita, oscillo tra il desiderio di tentare il tutto e per tutto, studiando nonostante le poche risorse psico-fisiche, e la voglia di mollare, in preda a una fortissima stanchezza e alla paura (confermatami da molti che ne hanno avuto esperienza) di ritrovarmi a studiare inutilmente, in vista di un concorso magari pensato solo per stabilizzare i lavoratori interni o per far entrare i raccomandati. Non so veramente cosa fare. 5 anni di università, assieme a 3 anni di specializzazzione post-universitaria, hanno esaurito le mie già fragili energie, ulteriormente affievolite da un lavoro che stressa non poco sul piano psicologico. Le materie da studiare mi repellono solo a nominarle e temo che a 30 anni e passa la mente non sia più così elastica e pronta nel recepire informazioni come quando si ha 20 anni e si è carichi di tempo, energia e speranza per il futuro. Io è una vita che studio, faccio corsi e quant'altro, e mi sembra di non trovare quiete mai...potrò godere prima o poi della pace sospirata? :pensando: E soprattutto, secondo voi, conviene tentare la sorte studiando per il concorso, (avrei 1 possibilità su 10 di vincerlo ora) oppure è meglio lasciar stare e continuare per la propria strada, con il lavoro che già ho? Sono in totale crisi, anche perché temo di perdere il controllo su me stessa; so per certo che se decidessi di tentare il tutto e per tutto, mi ridurrei a chiudermi in casa a studiare 15 ore al giorno, spinta dall'ansia del perfezionismo a tutti i costi. E allora, che fare? :interrogativo: |
Re: Grave dilemma...lavorativo
Che tipo di lavoro vorresti fare Clizia? Ti senti portata per un lavoro di pochi minuti da fare tutti i giorni?
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Re: Grave dilemma...lavorativo
In che senso un lavoro di pochi minuti da fare tutti i giorni? :interrogativo:
Non ho ben capito.... Il problema principale è capire se "il gioco vale la candela" e se cioè la fatica e lo sforzo per la preparazione di questo concorso vale la pena, considerando le concrete possibilità di riuscita. Se veramente arrivassi a fare la bibliotecaria sarei contentissima, perché stare tra i libri mi infonde gioia, energia e positività. Molto di più che avere a che fare con le persone tutti i giorni... |
Re: Grave dilemma...lavorativo
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Re: Grave dilemma...lavorativo
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Non so a che tipo di lavoro alludi, ma in genere sono scettica di fronte a proposte di lavoro di questo tipo. Il risultato a cui tu alludi è certo? Se esistesse un metodo per fare soldi così in fretta e senza fatica perché c'è gente che ancora si dispera per la mancanza di lavoro e soffre perché non riesce a trovarne uno? :interrogativo: Insomma, ho dei folti dubbi che nutrono il mio naturale spirito critico, non so... :interrogativo: |
Re: Grave dilemma...lavorativo
Per me rinunciare alle vacanze,soprattutto in un perido di stess e stanchezza, e darsi a uno studio pesantissimo per un lavoro che con ogni probabilità sarà assegnato in modo poco meritocratico è una follia.
Chiaramente poi ci sarebbero un sacco di elementi da considerare che puoi sapere solo tu. |
Re: Grave dilemma...lavorativo
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Re: Grave dilemma...lavorativo
Secondo me ti dovresti buttare, malgrado l'immane fatica che questo comporta. Nel caso tu debba fallire, cerca di non interiorizzare eccessivamente il senso di sconfitta, prendila non come una scommessa con te stessa ma come una semplice chance in più.
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Re: Grave dilemma...lavorativo
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Re: Grave dilemma...lavorativo
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Gli elementi da considerare sono il mio rapporto conflittuale col lavoro che svolgo ora: a volte ci sto bene, a volte desidero ardentemente di scappare a gambe levate. Ma questa eterna oscillazione non mi rende serena, anzi; sono in preda a una costante inquietudine, non so mettere a fuoco bene cosa vorrei veramente dalla vita...:( Per il resto; non so veramente nulla su questo concorso, voci di corridoio a parte: il capo di un ente in cui lavora mia sorella sostiene che al comune si entra solo per raccomandazione, mentre la mamma di una mia amica ha messo candidamente di aver chiesto una raccomandazione per la figlia proprio per un concorso a cui lei partecipò lo scorso anno e che appunto vinse... :miodio: Insomma, le voci che circolano non sono incoraggianti, ma il dubbio si gioca su un aspetto importante; ok, i raccomandati esistono, ma i posti in palio saranno proprio tutti già assegnati? :interrogativo: Quote:
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Il mio problema, però, è l'ambivalenza che nutro verso di esso. Ci sono giornate in cui fuggirei all'istante abbandonando tutto, e in altre scopro di viverlo bene e godo dei benefici derivanti dal numero ridotti di ore da passare sul luogo di lavoro... Comunque: nessuno ha alle spalle esperienze di concorsi pubblici sostenuti nel passato? Sono andata nei forum di discussione dedicati all'argomento e sono rimasta intimidita dall'aggressività e la tenacia delle persone. Penso che chi intraprende la strada del concorso sia una persona agguerrita, sicura delle sue qualità e capace di controbattere all'ansia e allo stress in maniera efficace... |
Re: Grave dilemma...lavorativo
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Anyway al nord siamo più trasparenti perché siamo più vicini all'europa e quindi meno italiani :sarcastico: |
Re: Grave dilemma...lavorativo
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Dovesse andare male non inizierò certo a pensare che sono una "stupida" o un'incapace...questa paura nello studio l'ho superata ormai da tempo; permane forse maggiormente nell'ambito lavorativo, dove mi sento più insicura. Ho ansia perché temo di avere poco tempo a disposizione per incamerare tutte le nozioni ed andare proprio impreparata agli esami mi darebbe alquanto fastidio, perché mi sembrerebbe comunque di aver buttato il mio tempo senza riuscire a finire il programma o a trattenere tutte le informazioni a causa del poco tempo a disposizione. Studiare l'intera estate per poi scoprire di non essere riuscita a finire il programma è frustrante e genera ansia, perché sentirei di non controllare la situazione come vorrei e di avere poche possibilità di reale riuscita...in diritto non è come in letteratura: non puoi inventarti nulla, quindi non posso fare leva sulle mie doti creative nei temi scritti... :mrgreen: |
Re: Grave dilemma...lavorativo
Pazienza, al massimo quest'estate rinuncerai alle vacanze :lingua:
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Re: Grave dilemma...lavorativo
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Re: Grave dilemma...lavorativo
Ti consiglio Londra, c'è sempre molto da vedere...chi è stanco di Londra è stanco della vita (cit.)
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Re: Grave dilemma...lavorativo
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Propendo verso nuovi orizzonti, magari Budapest! :ridacchiare: |
Re: Grave dilemma...lavorativo
Ottima scelta!
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Re: Grave dilemma...lavorativo
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Quello che posso proporti, cara Bourée, è magari l'idea di studiare assieme (magari anche a distanza), spronarci e consultarci su quello che c'è da studiare, sempre che tu debba studiare le stesse materie che toccano a me....per me sono cose nuove, è quello il vero dramma. Comunque temo l'eccessivo investimento emotivo su questo concorso e lo stress fisico che ne conseguirà. Appena terminata la prova preselettiva mi è scoppiato un enorme ed improvviso mal di testa, accompagnato da forti spasmi di colite. Somatizzo troppo e anche se lo vorrei, non riesco ad avere il pieno controllo delle mie reazioni emotive.... |
Re: Grave dilemma...lavorativo
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Scrivimi pure, mi fa piacere! :) Adoro anch'io Praga, e ci sono stata proprio due anni fa. Vidi anche Tallin con una gita giornaliera dalla Finlandia e me la ricordo come una città molto graziosa e un po' fiabesca, nonostante le zone fuori le mura mi fossero apparse un po' degradate e in contrasto con la bellezza fuori dal tempo della città vecchia! |
Re: Grave dilemma...lavorativo
Non so se tu abbia già preso una decisione, perché non ho letto tutti gli interventi, ma penso che dovresti tentare il tutto per tutto, anche se le possibilità di vincerlo son poche.
Ti dico questo sulla base della mia esperienza che di concorsi ne ho fatti parecchi e pur non avendone mai vinto uno, son stato assunto in una struttura (dopo quasi un anno, quando ormai non ci pensavo nemmeno più!) perché mi ero piazzato secondo. Le graduatorie dei concorsi infatti hanno una validità di 18 mesi e c'è sempre la possibilità che qualcuno prima di te rinunci. Conosco varie persone che sono state assunte proprio così, scalando le graduatorie, per rinuncia o non risposta alla chiamata di chi li precedeva. Spesso le amministrazioni utilizzano poi le graduatorie di un concorso, per ricoprire altre posizioni che si dovessero aprire nel tempo. Considera poi che anche se non riuscissi a piazzarti in graduatoria, avrai comunque fatto una esperienza (anche di studio) che ti servirà per il concorso successivo. Io ho imparato molto, riguardo le procedure, il tipo di domande e le competenze richieste dai miei concorsi falliti! In bocca al lupo :) |
Re: Grave dilemma...lavorativo
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Re: Grave dilemma...lavorativo
Clizia,capisco come ti senti io ho provato la stessa repulsione verso lo studio quando mi sono diplomato e proprio per questo motivo mi sono ritirato dall'università proprio perchè esausto,il solo pensiero di stare li a buttare altri indefiniti anni a studiare per un futuro oscuro e non certo sicuro ammesso che fossi riuscito a laurearmi mi hanno fatto preponderare per questa scelta.Comunque io ti consiglio ti studiare per i test,so che ci sono 20000000000 raccomandati però è una cosa seria, ne vale per il tuo futuro perchè so è impossibile però se arrivassi ad infilarti in un posto simile avresti un futuro assolutamente sereno,sarebbe un posto da favola coi tempi schifosi nei quali ci ritroviamo perciò ti consiglio vivamente di provarci,se poi non andrà pazienza però almeno potrai dire di averci provato e poi ripeto qua si parla di un posto da favola,quindi prova prova prova! non è come studiare 10 anni di università senza sapere quale destino ti attende,qua invece sai cosa c'è dopo,hai un posto serio e che ti permetterebbe di goderti la vita e di lasciare questo lavoro che fai adesso e che non ti piace,più che altro il problema sono i 20000000000000000000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000000000000000 00000000000000000000000000000000000000000000000000 0000000000000 raccomandati che ci sono.
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Re: Grave dilemma...lavorativo
Non ho ben capito se questa opportunità ti è capitata o l'hai cercata, non vorrei tu ti accontentassi di questo nuovo lavoro solo per evadere da quello attuale, non sembri convinta e quindi ti chiedo se ha senso studiare ricominciare da capo una nuova attività che parte già con le premesse sbagliate (oggettive e soggettive)
Il fatto di aver superato le preselezioni deve darti fiducia nelle tue capacità, non è il caso come dici tu :), senza cadere nell'errore di accontentarsi di questa opportunità perchè è la prima capitata (correggimi se sbaglio) Ha la possibilità di cambiare ufficio, azienda, scuola? Credi che questo spostamento potrebbe aiutarti o è solo ed esclusivamente il lavoro che non ti piace? Nel caso fosse il lavoro che proprio non ti aggrada cercherei un'altra alternativa, ma questa alternativa deve essere qualcosa che veramente ti piace o che credi ti possa aiutare a stare meglio....;) |
Re: Grave dilemma...lavorativo
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dipende molto dai posti disponibili, cioè se sai che devi vincerlo per forza e la graduatoria non è prevista per altri posti allora forse è meglio che lasci altrimenti se entrando in graduatoria hai possibilità che ti chiamino lo stesso (magari nella biblioteca nei prossimi anni si liberano altri posti e la graduatoria vale almeno 3 anni). dovresti informarti bene. arrivare primi è molto difficile ma arrivare ad una buona posizione non è impossibile se si dedica molto tempo allo studio. Se il tuo lavoro attuale non ti soddisfa e non ti piace è giusto che tenti un altra strada, dovremo lavorare fino a 70 anni (se va bene) e svolgere per 40 anni un lavoro che fai controvoglia non è il massimo..:nonso: |
Re: Grave dilemma...lavorativo
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ps: non farti troppo condizionare dal "discorso raccomandazioni", dipende molto anche dove abiti.. in genere diversi concorsi non sono così pilotati come si crede (almeno in certe zone e negli enti più grandi). chi è raccomandato passa per vie traverse (interinali e rapporti di collaborazione, ecc). |
Re: Grave dilemma...lavorativo
io non le reggo otto ore, l'unico appiglio che ho per rimanere al lavoro è che fra poco finisce il contratto
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Re: Grave dilemma...lavorativo
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Il mio sogno sarebbe lavorare alla biblioteca per ragazzi; ogni volta che cammino tra i vicoletti del centro storico della mia città e accedo alle scale malandate dell'antico edificio che ospita tale biblioteca, mi sento serena e rilassata, lontana da ogni schiamazzo e stress, vicina alle bellezze della mia bella città e sospesa in una realtà fuori dal tempo. Non mi sento però convinta del concorso perché l'idea di sacrificare 3-4 o passa mesi allo studio di materie che mi respingono a pelle per la loro aridità, non mi entusiasma molto, anzi, talvolta mi atterrisce. Sarebbero altri mesi di giovinezza ed estati sacrificate ad un futuro incerto, dopo anni di studio e specializzazioni post-laurea. Quando posso iniziare finalmente a godermi il presente? E soprattutto attendevo così tanto l'estate, allo stesso modo in cui l'attendono i bambini alla fine di un lungo e stancante anno scolastico. Sai proprio quando s'impossessa di te il desiderio del dolce far niente (dopo tanta fatica) e invece sei costretto a studiarestudiarestudiarestudiare? E' una sensazione quantomeno avvilente... :piangere: L'idea di aver superato i test non mi fa sentire più sicura: un conto è rispondere a dei quiz, un altro è sostenere la prova di un tema scritto in materie di cui non ho la minima competenza! L'idea di poter un giorno lavorare in biblioteca mi aggrada; un po' meno il lungo e faticoso percorso per arrivarci, per via della stanchezza accumulata. Il mio attuale lavoro ha tanti fattori da prendere in considerazione ed è per questo che suscita in me sensazioni contrastanti: a volte è gradevolissimo, altre volte un inferno dal quale fuggirei! :male: Quote:
Cosa intendi per dedicare tanto tempo allo studio? Quante ore al giorno suggeriresti, soprattutto per una novellina nel campo delle materie in concorso? Quote:
E' proprio per questa tua stessa identica sfiducia che ho studiato per le preselettive pochissimo e nei ritagli di tempo....l'inconveniente è stato però superarle veramente...una botta di fortuna che mi complica la vita e acuisce la mia naturale tendenza all'incertezza e all'indecisione. Mi sento molto simile all'asino di Buridano...morirò anch'io di fame come lui per l'incapacità di prendere una risoluzione definitiva! :ridacchiare: Quote:
Hai ragione, dovrei vivere questo concorso come un'opportunità per ampliare i miei orizzonti culturali e mettermi alla prova oltre le mie normali discipline di studio. In fondo il diritto amministrativo serve sempre nella vita! E poi c'è sempre la speranza delle graduatorie, che da quel che so rimangono in vigore ben 3 anni! L'idea di essere comunque pronta per un altro eventuale concorso, anche se non supererò questo, non è che mi sorrida troppo: passare i migliori anni della gioventù (anzi, il limitar di gioventù, per citare il buon Leopardi) tra le aride carte e nel tentativo di provare concorsi su concorsi mi getterebbe nello sconforto più totale; mi sembrerebbe di non poter godere un po' della giusta e meritata s-pensieratezza, intesa come assenza di pensieri pesanti e assillanti... Quote:
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Re: Grave dilemma...lavorativo
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Ma non rinunciare ad una breve vacanza. Tienimi aggiornato |
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