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Domanda particolare sui farmaci
Vorrei una risposta intellettualmente onesta a questa domanda. Lo stato chimico del cervello indotto dai farmaci in un sociofobico è lo stesso stato chimico del cervello di un non sociofobico, con un'espressività normale e libera da limitazioni date dalla vergogna? Oppure è solo un effetto che aggiunge sensazioni epidermiche di umore ma che lasciano inalterata la rete di connessioni sinaptiche che attiva le fisiologiche reazioni della fobia sociale?
Gli antidepressivi cosa aggiungono di utile? E gli ansiolitici? Nel rispondere a questa domanda, vi prego di considerare una fobia sociale che non è in nessun modo accompagnata da depressione, disturbo evitante, pigrizia sociale: dovete immaginare una fobia sociale che si manifesta solo come condizione fisiologica di vergogna della propria espressività, ma priva del meccanismo demolitivo di autostima con pensieri disfunzionali come "non valgo niente/non sono degno di avere una vita sociale/etc...", perchè in questo caso allora è chiaro che benzodiazepine e serotonine varie possono avere l'utilità di arginare quegli squilibri dell'umore provocati da quei pensieri, ma se quei pensieri disfunzionali non ci sono, se il soggetto non è un pessimista e non cade in quel tunnel di pensieri dopo i fallimenti sociali, ma ha soltanto questa condizione di blocco fisiologico dell'espressività e di vergogna, i farmaci, nella pratica, cosa possono dare di utile, e in che misura? Grazie |
Re: Domanda particolare sui farmaci
Allora. non sono una psichiatra e nemmeno una neuropsichiatra.
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Io ci ho provato a spiegarmi. Ovviamente non è una risposta intellettuale :mrgreen: ma ho notato che ancora nessuno ti ha risposto. |
Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Bene, hai chiaro il fatto empirico: in questa situazione, il farmaco è in grado di aiutarti? Ti farebbe magicamente trovare un modo adatto per congedare quel gruppo, non facendoti vergognare, non facendoti preoccupare di esserti messo al centro dell'attenzione e dover sostenere la situazione? Oppure dovresti sempre avere l'astuzia di uscire dal corso prima che il gruppo si raduni nel cortile vicino a te? |
Re: Domanda particolare sui farmaci
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Ma questi scompensi chimici di serotonina sono misurabili scientificamente? Esistono delle analisi con cui posso verificarli, o addirittura verificare quelle zone in cui l'ormone è più carente? |
Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Non è che i farmaci ti aiutano per cose così "banali"! |
Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Secondo me, non si tratta di un suggerimento dettato dal farmaco ma di un'informazione già presente nella mente, che il farmaco "disseppellisce". |
Re: Domanda particolare sui farmaci
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E un'altra domanda: quando sei sotto l'effetto del farmaco sei meno preoccupato, ma comunque hai sempre chiaro il ricordo delle sensazioni a cui eri abituato quando eri dominato dalla fobia. Come ti appairebbero le preoccupazioni che avresti in condizione di fobia quando sei in una condizione sociale coperta dal farmaco? Non possono apparirti stupide, perchè le hai vissute, ne possono apparirti irragionevoli, perchè le hai vissute lucidamente constatandone il fondamento dinamico interiore. Come fai quindi a evitare di farti bloccare? Senti come una specie di "flusso" che ti attraverso dandoti una "forza" speciale che ti allontana dalle sensazioni di fobia, oppure la sicurezza avviene in un modo confuso che non sapresti spiegare a te stesso? |
Re: Domanda particolare sui farmaci
Ho visto adesso la sezione "medicine", se l'avessi notata prima avrei messo il topic lì, forse andrebbe spostato.
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Quindi se mi dici che l'antidepressivo alzerebbe il mio umore, forse per me può essere una fregatura, perchè nel mio caso l'umore non c'entra nulla con le cause del mio blocco. Mi sfugge qualcosa? |
Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
Ok, gli ansiolitici sono bocciati.
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Re: Domanda particolare sui farmaci
Per ora credo che gli ansiolitici possano essere utili perlopiu' quando si deve portare a termine qualcosa senza intoppi,cioè da usare "ondemand".
Suppongo che gli antidepressivi siano utili solo per alleviare dei sintomi (nei casi gravi),cioè che non vadano a modificare fisicamente eventuali pattern neuronali "disfunzionali",quindi una volta smesso di prenderli si tornerebbe da capo. Divagando,negli ultimi tempi sto iniziando a pensare che un "illuminazione" (cfr. terapia psichedelica) coinvolgente eventuali episodi (infantili?) scatenanti i problemi,con eventuali recuperi di memorie rimosse ecc.. potrebbe essere utile o addirittura risolutiva...alla fine mi pare che anche cose tipo la cbt lascino irrisolte le problematiche di fondo,pronte a rispuntare per le situazioni che non sono state oggetto di training. |
Re: Domanda particolare sui farmaci
Cos'è la terapia psichedelica? E' metodologicamente seria, nel senso: rispetta la formula "massimo beneficio con minori rischi", oppure è un salto mortale alla new-age?
Supponi che gli ansiolitici siano utili per risolvere ondemand, ma non c'è il rischio che mi facciano lo stesso effetto dell'alcol, cioè che eccitando la mia mente questa sia sollecitata a amplificare ancora di più i pensieri disfunzionali, caricandoli di emotività e peggiorando così i sintomi della fobia? |
Re: Domanda particolare sui farmaci
riguardo gli antidepressivi, c'è da dire che la teoria della serotonina è abbastanza ambigua e non molto dimostrabile scientificamente, tan'è che mi pare di aver letto su wikipedia inglese (quindi non il massimo dell'affidabilità) che anche antidepressivi che hanno l'effetto opposto degli SSRI cioè che riducono ulteriormente il contenuto di serotonina nelle sinapsi hanno effetti antidepressivi, cioè mette praticamente al muro la teoria del semplice sbilanciamento chimico da carenza di ormoni.
per quanto riguarda la fobia sociale, la sertralina si è vista come alleviatore dei sintomi nel senso che ti sblocca ma neanche minimamente ti può far cambiare ciò che porta alla reazione fisiologica della fobia sociale, cioè tu ti senti sbloccato ma i pensieri disfunzionali di fondo ci sono. |
Re: Domanda particolare sui farmaci
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Re: Domanda particolare sui farmaci
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A me sembra che l'espressione, la mimica facciale, si inneschi con una meccanica indotta dall'abitudine e a seguito di una certa memoria muscolare. In una condizione di questo tipo, in cui quella memoria muscolare non è stata formata ( e a mio avviso lo si fà banalmente per mimesi dei volti dei familiari o di chi ne fa le veci) allora il massimo a cui si puo' aspirare,assumendo un farmaco( o una sostanza stupefacente che sarebbe uguale) è un sorriso "dopato",un po' innaturale, spesso fuori luogo e artificioso, poichè non corrisponde ad un moto genrale nell'animo della persona. Ciò dovrebbe anche rispondere implicitamente alla domanda che fai, cioè se con il farmaco ci si fermi ad "una aggiunta di sensazioni epidermiche di umore": è chiaro che non potrebbe essere diverso. E non puo' essere diverso anche perchè la situazione di mera fobia sociale esente da ogni altro disturbo, è una condizione solo virtualmente possibile. Cosa fare quindi? Mah probabilmente meglio un sorriso "dopato" che niente |
Re: Domanda particolare sui farmaci
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