FobiaSociale.com

FobiaSociale.com (https://fobiasociale.com/)
-   SocioFobia Forum Generale (https://fobiasociale.com/sociofobia-forum-generale/)
-   -   Il banco vince. (https://fobiasociale.com/il-banco-vince-26298/)

Kavin Casey 01-05-2012 23:42

Il banco vince.
 
Più mi guardo attorno più noto come le persone vivano di maschere e finzioni e di come infondo tutti abbiano un qualche problema interiore che li muove, di come la vita si sia abbattuta senza pietà su tutti noi.
Eppure non sembra, vero? La verità è che la maggior parte delle persone preferisce vivere nascondendo tutto, non pensandoci, arrancando e fingendo che tutto sia perfetto e vada bene.
Sarebbe tutto molto più interessante se la gente ogni tanto si fermasse a pensare come le cose non siano esattamente rose e fiori e di come in realtà tutto ciò che stanno facendo non abbia alcun senso, che la vita è ingiusta e che è ipocrita andare avanti come se niente fosse.
Che alla fine si passa la maggior parte della vita ingoiando e fingendo che vada tutto bene, si va avanti e si sopporta tutto lo schifo, tutta l'ipocrisia, i sorrisi falsi, le insicurezze, le paure, le brutte notizie, le speranze e le delusioni.
Si sopporta e spesso si fanno i conti con quel senso di solitudine e inutilità che accomuna tutti gli uomini. Probabilmente la punizione che Dio diede all'uomo per il suo peccato non fu la fatica del lavoro ma una vita sola e priva di significato, il costante desiderio di qualcosa che mai potrà avere, la totale incomprensione da parte degli altri.
Poi un bel giorno tutto lo schifo che hai ingoiato nel corso della vita ti fa perdere la testa e dai fuoco alla tua fattoria e distruggi la tua famiglia.
Credo che infondo gli assassini siano solo persone con una soglia di sopportazione un po' più bassa della media, persone che condividono un destino simile a quello di tutti gli altri ma sono troppo impulsive e sopportano troppo poco per poter reggere. Dovrebbero essere capiti pù che rimproverati.
Gli altri o finiscono per gettarsi da un cavalcavia in una bella mattina di fine agosto oppure arrancano e cercando di arrivare al traguardo di questa sadica gara.
Se la gente si fermasse un po' a riflettere sulle proprie vite, probabilmente saremmo molti meno.

Hexley 01-05-2012 23:51

Re: Il banco vince.
 
La gente viene educata a fingere, a recitare, a con-formarsi, e quindi a nascondere la verità.

Kitsune 01-05-2012 23:51

Re: Il banco vince.
 
No io invece non lo capisco il "raptus" non capisco quale necessità abbia l'uomo di distruggere e distruggersi, io anche nello sconforto più nero sono comunque creativo.

lizbon 01-05-2012 23:54

Re: Il banco vince.
 
gli assassini devono essere capiti? :o

Milo 02-05-2012 00:10

Re: Il banco vince.
 
La gente si tiene tutto dentro perchè sa che se gli altri venissero a sapere delle proprie debolezze le userebbero contro di loro,altro che solidarietà alla fine è un tutti contro tutti.

Ishtar 02-05-2012 00:12

Re: Il banco vince.
 
Quel bel giorno che capisci che la vita e' uno schifo e che hai l'illuminazione e la consapevolezza che il mondo che ti circonda non e' perfetto, prendi e ti fai fuori se non hai più il coraggio o la voglia di combattere. Non fai una strage di famigliari o di poveri innocenti perché sei incompreso, solo e senza scopo. Io personalmente non ho nessuna pietà e comprensione per questi assassini, anzi.

marcus85 02-05-2012 00:18

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da lizbon (Messaggio 748091)
gli assassini devono essere capiti? :o

nel caos di quello che combinano c è sempre una spiegazione

Ishtar 02-05-2012 00:32

Re: Il banco vince.
 
E' anche facile essere comprensivi, quando la loro follia non si porta via i nostri famigliari o nostri cari amici.

super unknown 02-05-2012 00:47

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Hexley (Messaggio 748087)
La gente viene educata a fingere, a recitare, a con-formarsi, e quindi a nascondere la verità.

effettivamente per molti e così, prima di uscire di casa indossano la maschere.

lennon 02-05-2012 02:01

Re: Il banco vince.
 
C'ho pensato un sacco di volte... se il nostro mondo va così son convinto che alla maggior parte delle persone sta bene. Lo vogliono così e non conta la minoranza che si ferma a pensare e capisce che non va bene.
La maggior parte della gente non ha personalità, non si chiede nemmeno perché le cose vanno in un determinato modo, pensa solo ad integrarsi e a "migliorare" la proprio condizione, in ambito lavorativo, sentimentale ect. anche se le proprie azioni non hanno un minimo di etica.
Il bello è che io stesso che faccio questo ragionamento, non mi comporto come dovrei e molto spesso penso solo a me stesso e alla prima occasione tento di calpestare gli altri. Credo sia nel nostro animo, c'è poco da fare...
Quello che si potrebbe fare è migliorarlo un pochettino, ma sarebbe in ogni caso un compromesso, poi se penso a tutti i grandi personaggi che hanno tentato di cambiare il mondo e poi guardo al 2012 e siamo ancora nella merda... come posso io, sociofobico e con mille complessi, dare anche un minimo contributo per migliorare questo mondo?
Lo so è un discorso da perdenti, ma sinceramente non vedo via d'uscita.
Io son convinto che quello che si può fare è accettare i compromessi, ma è comunque una sconfitta per l'uomo, che avrebbe tutto per stare bene e non lo fa.

canza 02-05-2012 04:03

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Kavin Casey (Messaggio 748081)
Se la gente si fermasse un po' a riflettere sulle proprie vite, probabilmente saremmo molti meno.

Sta meglio chi non si ferma. Prendi noi evitanti e fobici, il nostro problema è proprio che stiamo sempre fermi a riflettere...

Allocco 02-05-2012 08:32

Re: Il banco vince.
 
Senza contare che il confine tra verità e finzione è molto molto molto labile, e non immobile.

Fingere è un atto connaturato all'essere umano, è uno dei nostri tratti più caratteristici all'interno del mondo animale direi.
Lo stesso pensare, creare, progettare, è tutta una costruzione della mente con la funzione di capire il mondo e adattarvisi.
Chi non finge, non capisce. Chi non capisce, non si adatta.

E' triste pensare di dover prendere la forma di qualcosa che non ci piace, lo comprendo bene.
Ma non credere che le persone "normali" non abbiano momenti di intima connessione con sé e ciò che amano.
Adattarsi ai contesti non esclude la possibilità di essere liberi. In molti casi addirittura lo permette.

シリウス 02-05-2012 14:03

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Kavin Casey (Messaggio 748081)
Più mi guardo attorno più noto come le persone vivano di maschere e finzioni e di come infondo tutti abbiano un qualche problema interiore che li muove, di come la vita si sia abbattuta senza pietà su tutti noi.
Eppure non sembra, vero? La verità è che la maggior parte delle persone preferisce vivere nascondendo tutto, non pensandoci, arrancando e fingendo che tutto sia perfetto e vada bene.
Sarebbe tutto molto più interessante se la gente ogni tanto si fermasse a pensare come le cose non siano esattamente rose e fiori e di come in realtà tutto ciò che stanno facendo non abbia alcun senso, che la vita è ingiusta e che è ipocrita andare avanti come se niente fosse.
Che alla fine si passa la maggior parte della vita ingoiando e fingendo che vada tutto bene, si va avanti e si sopporta tutto lo schifo, tutta l'ipocrisia, i sorrisi falsi, le insicurezze, le paure, le brutte notizie, le speranze e le delusioni.
Si sopporta e spesso si fanno i conti con quel senso di solitudine e inutilità che accomuna tutti gli uomini. Probabilmente la punizione che Dio diede all'uomo per il suo peccato non fu la fatica del lavoro ma una vita sola e priva di significato, il costante desiderio di qualcosa che mai potrà avere, la totale incomprensione da parte degli altri.
Poi un bel giorno tutto lo schifo che hai ingoiato nel corso della vita ti fa perdere la testa e dai fuoco alla tua fattoria e distruggi la tua famiglia.
Credo che infondo gli assassini siano solo persone con una soglia di sopportazione un po' più bassa della media, persone che condividono un destino simile a quello di tutti gli altri ma sono troppo impulsive e sopportano troppo poco per poter reggere. Dovrebbero essere capiti pù che rimproverati.
Gli altri o finiscono per gettarsi da un cavalcavia in una bella mattina di fine agosto oppure arrancano e cercando di arrivare al traguardo di questa sadica gara.
Se la gente si fermasse un po' a riflettere sulle proprie vite, probabilmente saremmo molti meno.



Di quello che hai cercato di esprimere più o meno ne ho capito il senso e son in parte d'accordo.

il fatto però secondo me rimane uno l'umanità oggi è basata su un sistema che si chiama società e le persone si impegnano e fanno sforzi pur di rimanerci dentro e arrivar al gradino più alto di essa o per ottenere ciò che vogliono usando pure bugie finzioni ect e tutto quello che hai detto tu prima (anche perchè penso tantissime persone alla fine sono insicure di se stesse). E questa società ha delle sue regole, "un codice" ovvero l'etica che è stabilita dagli stessi che ne fanno parte e che decidono cosi cosa è buono e giusto secondo loro e cosa è sbagliato. Quindi il quesito che poni poi secondo me è inutile perchè dipende sempre dal punto di vista in cui vedi la cosa. Se la vedi dal mio (abbastanza isolato dal mondo) punto di vista e dal tuo (penso e presumo) e non sentir questa necessità di farne parte o forse meglio di non aver la forza di provarci per svariate ragioni ti sembra tutto inutile e che niente ha senso. Al contrario se ne fai parte e sei bene integrato anche se si può sembrar tutto uno schifo ma avrai sempre uno scopo un obiettivo qualcosa da raggiungere, spinto anche secondo me dal concetto di etica a dar il meglio di te.
E' una cosa un po complicata da capire penso e spero che capirai comunque cosa intendo, anche se può sembrare molto anticonformista però un pochino lo sono dai:mrgreen:

Halastor 02-05-2012 14:04

Re: Il banco vince.
 
Ma no che non è così tragica la cosa..

Novak 02-05-2012 14:26

Re: Il banco vince.
 
Mi chiedo se sopportino tutto questo sforzandosi di non pensarci, o se realmente non ci arrivino con la testa, e quindi per loro sia tutto apposto così.

Kitsune 02-05-2012 14:51

Re: Il banco vince.
 
Occhio che i raptus non sono imputabili a infermità mentale, le fughe dissociative nemmeno(vedi caso Cogne)
Reati commessi durante uno stato psico-fisico alterato dovuto all'assunzione di droghe è da considerarsi aggravante, l'esempio tipico è l'omicidio colposo stradale.
Mettersi alla guida ubriachi è considerata aggravante poiché comportamento criminale, come comportamento criminale è altresì un rapinatore che si fa prima di un colpo, genitori che sniffano mentre accudiscono minori, ecc ecc.
Magari è moralmente accettabile affermare che in condizioni psico-fisiche non alterate certi gesti, o certe incuranze non si sarebbero commesse, ciò è condivisibile, ma questo non può essere accolto in sede di giudizio dove bisogna assumersi le proprie responsabilità.

Io dico sempre che i depressi non si trovano in condizioni normali per via di scompensi biochimici dovuti alla patologia (es: si producono grandi quantità di serotonina e noradrenalina) e questo compromette le normali attività e influenza il modo di ragionare, di agire, ecc.
Suvvia, chi si suicida se non è depresso?
Se fossero veramente scelte prese a mente lucida, senza i centri di giudizio compromessi dalla patologia, sarebbe chiaramente una scelta infelice che non condividerei ma diventerebbe un'opinione, direi.. sarebbe più difficile giudicare.. quindi.. pena di morte per i tentati suicidi! :(

James86 02-05-2012 14:57

Re: Il banco vince.
 
E tutto un ipocritaio.

Kavin Casey 02-05-2012 16:41

Re: Il banco vince.
 
Ho tolto l'immagine, non mi ispirava.

Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 748147)
Anch'io non capisco il discorso di Kevin Casey... è vero che la maggior parte delle persone vive vite prive di senso e sono d'accordo che sarebbe meglio che si rendessero conto di come stanno le cose, ma per migliorarle e vivere un po' meglio, non certo per pensare di farla finita!

Ho preso spunto per l'immagine del contadino che da fuoco a tutto da "La luna e il falò" di Pavese, una delle scene finali riguarda appunto questo contadino che straziato dai dolori della vita che è costretto a vivere e della miseria un giorno per un motivo futile impazzisce e distrugge tutto.
Io credo che qualunque persona, dall'assassino al ladro, meriti comprensione per molteplici motivi. In parte per ciò che ho spiegato nel post, in parte per altri motivi che sarebbero troppo lunghi e troppo poco interenti per essere spiegati in questo topic.


Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 748189)
Senza contare che il confine tra verità e finzione è molto molto molto labile, e non immobile.

Fingere è un atto connaturato all'essere umano, è uno dei nostri tratti più caratteristici all'interno del mondo animale direi.
Lo stesso pensare, creare, progettare, è tutta una costruzione della mente con la funzione di capire il mondo e adattarvisi.
Chi non finge, non capisce. Chi non capisce, non si adatta.

E' triste pensare di dover prendere la forma di qualcosa che non ci piace, lo comprendo bene.
Ma non credere che le persone "normali" non abbiano momenti di intima connessione con sé e ciò che amano.
Adattarsi ai contesti non esclude la possibilità di essere liberi. In molti casi addirittura lo permette.

Non mi riferivo al dover fingere, la cosa triste è il fingere con una certa ipocrisia. Fingersi amici per odiare. Saluti cortesi dovuti appunto per una semplice e inutile cortesia.

Il senso del topic non era riferito nè alla comprensione verso gli assassini (che ci ho comunque buttato dentro perchè è un argomento che m sta abbastanza a cuore e che è venuto da se mentre scrivevo come conseguenza logica di quanto avevo scritto prima) nè alla finzione.
Il senso è il modo in cui alla fine la vita si riduca a sopportare, ingoiare, andare avanti.
Non intendevo istigare al suicidio a nessuno, mi sono servito del "sucidio" per espriemere un conetto. Ovviamente non lo augurerei a nessuno e spero che nessuno abbia interpetato il topic come "Suicidiamoci tutti allegramente perchè tanto fa tutto schifo".

Halastor 02-05-2012 17:22

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Kitsune (Messaggio 748381)
pena di morte per i tentati suicidi! :(

I tentati suicidi dovbrebbero esserepresi di forza da casa loro dalle forze dell'ordine e condotti in un istituto di minima tristezza.
All'interno del quale gli sarà vietato categoricamente piangere ed essere infelici. Ogni giorno saranno svegliati dalla terzina di turno la quale li coinvolgerà in cose interessantissime e fichissime oltre a passargli lauti pasti, manicaretti e vini pregiati. Percepirà inoltre una paga oraria sulle ore libere di svago e attività all'aria aperta e sulla quantità di amicizie e relazioni instaurate.

Dedalus 02-05-2012 18:25

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 748478)
I tentati suicidi dovbrebbero esserepresi di forza da casa loro dalle forze dell'ordine e condotti in un istituto di minima tristezza.

Dall'istituzionalizzazione di questa legge allo stato totalitario perfetto basterà poi solo un passo.

Inosservato 02-05-2012 18:40

Re: Il banco vince.
 
non è fingere o nascondersi, è prendere atto, resistere ed andare avanti, superare i momenti difficili, credo si tratti di questo.....
c'è chi lo riesce a fare e chi ha più difficoltà, anche se le due condizioni non sono eterne ed immutabili....

maury25 02-05-2012 20:17

Re: Il banco vince.
 
La verità fa male. Da qualunque punto di vista la guardi. Fingere per molte persone equivale semplicemente ad alleggerire la dose per vivere meglio. E' istinto di sopravvivenza, dopo tutto.

alvaro 02-05-2012 21:11

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 748478)
I tentati suicidi dovbrebbero esserepresi di forza da casa loro dalle forze dell'ordine e condotti in un istituto di minima tristezza.
All'interno del quale gli sarà vietato categoricamente piangere ed essere infelici. Ogni giorno saranno svegliati dalla terzina di turno la quale li coinvolgerà in cose interessantissime e fichissime oltre a passargli lauti pasti, manicaretti e vini pregiati. Percepirà inoltre una paga oraria sulle ore libere di svago e attività all'aria aperta e sulla quantità di amicizie e relazioni instaurate.

che bello, mi ci posso far rinchiudere pure io lì dentro anche se non ho intenzioni suicide???possibilmente a vita

maury25 03-05-2012 10:45

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Halastor (Messaggio 748478)
I tentati suicidi dovbrebbero esserepresi di forza da casa loro dalle forze dell'ordine e condotti in un istituto di minima tristezza.
All'interno del quale gli sarà vietato categoricamente piangere ed essere infelici. Ogni giorno saranno svegliati dalla terzina di turno la quale li coinvolgerà in cose interessantissime e fichissime oltre a passargli lauti pasti, manicaretti e vini pregiati. Percepirà inoltre una paga oraria sulle ore libere di svago e attività all'aria aperta e sulla quantità di amicizie e relazioni instaurate.

Si, certo, poi tornano nel mondo reale più depressi di prima...

Dedalus 03-05-2012 11:41

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Kavin Casey (Messaggio 748081)
Più mi guardo attorno più noto come le persone vivano di maschere e finzioni

Anche se sarà un parlare al muro:

Esaminare la situazione nella quale si trova chi fa appello alle potenze oscure è una delle vie più sicure e più brevi verso la conoscenza e la critica di queste stesse potenze. Infatti ogni prodigio ha due lati, uno rivolto a chi lo compie, l’altro rivolto a chi lo subisce. E non di rado il secondo è più istruttivo del primo perché comprende già in sé il suo segreto. Poniamo che qualcuno si sia fatto tracciare il profilo grafologico o chiromantico, o si sia fatto fare l’oroscopo; per ora vogliamo porre solo una domanda: che cosa avviene in lui? Si potrebbe pensare che la sua preoccupazione sarà di confrontare e verificare. Più o meno scetticamente egli sottoporrà a esame affermazione dopo affermazione. In verità nulla di questo. Piuttosto il contrario. Soprattutto, una fervida curiosità per il risultato, come se quei ragguagli riguardassero una persona che gli sta a cuore ma che non conosce. Il combustibile per questo fuoco è la vanità. E subito diventa un mare di fiamme, appena inciampa nel suo nome. L’esposizione del nome, però, se già in sé costituisce uno degli influssi più forti che si possono pensare su chi lo porta (gli americani ne hanno fatto un impiego pratico, lasciando che Smith e Brown parlino dalle loro réclame luminose), nella predizione si congiunge naturalmente con ciò che viene predetto. Le cose stanno come segue: la cosiddetta immagine interiore che noi abbiamo di noi stessi è di minuto in minuto improvvisazione pura. Essa si regola, se così si può dire, sulle maschere che le vengono messe innanzi. Di tali maschere il mondo è un arsenale. Solo la persona rattrappita e sterile le cerca, deformate, dentro di sé (dentro di noi infatti quelle immagini non abbondano). Per questo, niente ci rende tanto felici come quando qualcuno ci si fa innanzi con una cassa di maschere esotiche e ci offre gli esemplari più rari: la maschera dell’assassino, del magnate della finanza, del circumnavigatore. Guardare attraverso di loro ci incanta. Scorgiamo le costellazioni, gli attimi, nei quali siamo stati davvero l’una o l’altra cosa oppure tutte quelle cose in una volta. Desideriamo tutti l’ebbrezza di questa mascherata: di ciò vivono ancor oggi cartomanti, chiromanti e astrologi. Essi sanno riportarci in una di quelle silenziose pause del destino, delle quali solo più tardi ci accorgiamo che contenevano il germe di uno sviluppo del tutto diverso da quello che ci è toccato in sorte. In quelle immagini della nostra essenza, all’apparenza così misere, all’apparenza così strambe, che il ciarlatano ci porge, sentiamo con profondo, beato sgomento che il destino pulsa come un cuore. Così tanto più ci affrettiamo a dar ragione al ciarlatano, quanto più assetati avvertiamo montare in noi le ombre della vita mai vissuta.

— Walter Benjamin, Strada a senso unico, Della credenza nelle cose che ci vengono predette

シリウス 03-05-2012 12:02

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 749065)
Quando ci si rivolge a qualcuno senza tenere conto di chi è quel qualcuno il risultato è di non riuscire a far arrivare il messaggio, ma forse la colpa non è del nostro interlocutore, ma di noi, che non adattiamo il nostro messaggio a lui. :mrgreen:

Vero, sei un genio! :riverenza:

Dedalus 03-05-2012 16:15

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 749080)
No il genio è Dedalus, la mia era solo la patetica lamentela di chi, sprovvisto degli strumenti intelletuali per capirLo, chiedeva a nome di altri una spiegazione che permettesse anche a lui di elevarsi invece di rimanere, stupito e ugualmente ignorante, a rimirare la profondità del suo sapere che pare ai suoi occhi un tesoro tanto attraente quanto inarrivabile.

D'altronde glielo dico sempre, sento che ha ragione, ma non riesco mai a capire quello che scrive. :mrgreen:

Oh davvero, ma quanto lol, invece di fare domande precise si sputa sull'intellettuale spocchioso.
Cose mai viste.

Basta chiedere e sarà dato, non mi son mai tirato indietro alle delucidazioni.
Il tuo commento è profondamente ingiusto nei miei confronti.

Ishtar 03-05-2012 16:27

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 749080)
No il genio è Dedalus, la mia era solo la patetica lamentela di chi, sprovvisto degli strumenti intelletuali per capirLo, chiedeva a nome di altri una spiegazione che permettesse anche a lui di elevarsi invece di rimanere, stupito e ugualmente ignorante, a rimirare la profondità del suo sapere che pare ai suoi occhi un tesoro tanto attraente quanto inarrivabile.

D'altronde glielo dico sempre, sento che ha ragione, ma non riesco mai a capire quello che scrive. :mrgreen:

Ma è una citazione di un libro, se ho capito bene...Walter Benjamin, Strada a senso unico, Della credenza nelle cose che ci vengono predette....

berserk 03-05-2012 17:03

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Dedalus (Messaggio 749387)
Oh davvero, ma quanto lol, invece di fare domande precise si sputa sull'intellettuale spocchioso.
Cose mai viste.

Basta chiedere e sarà dato, non mi son mai tirato indietro alle delucidazioni.
Il tuo commento è profondamente ingiusto nei miei confronti.


Secondo me dovresti considerare la possibilità di inserire un glossario a fine intervento.:D

Confermo:non si tira indietro rispetto alle delucidazioni.A proposito thanks per mp dell'altra volta.

Dedalus 03-05-2012 17:03

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da Joseph (Messaggio 749400)
Mi rendo conto che la mia richiesta è inopportuna, infatti l'ho definita patetica, persone come Dedalus non dovrebbero certo perdere tempo a riadattare i testi per farli comprendere a quelli come me. Sempre seriamente parlando.

Dammi pure del tu, e perdonami la reazione magari esagerata. Il commento m'era parso di violenta irrisione.

Non esistono “quelli come te”, (e non esistono richieste patetiche: stupide possono essere le risposte, mai le domande); esiste un certo grado di comprensione. Sempre.
Basta lavorare su quello.

Per l'estratto, credo che possa donare un punto di vista alternativo al vivere come finzione ipocrita, lì dove Benjamin parla del mondo come arsenale di maschere. Il resto può anche non leggersi.
Al momento sono preso in uno studio un po' impegnativo, ieri e oggi ho lasciato dei commenti senza badarci più di tanto. In effetti questo dovevo prepararlo in qualche modo.

Dato che al momento seguo il forum in maniera molto discontinua, chiunque vuole può contattarmi.

Dedalus 03-05-2012 17:06

Re: Il banco vince.
 
Quote:

Originariamente inviata da berserk (Messaggio 749410)
Secondo me dovresti considerare la possibilità di inserire un glossario a fine intervento.:D

Eh, infatti. Errore mio. Almeno evidenziare i punti più cogenti.
Più tardi lo faccio.

Per l'mp, de nada. ;)


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 04:09.

Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.