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Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
Ci stavo ragionando in questi giorni, parlando con una mia compagna di corso, riguardo i genitori...
Io, pensando alla mia adolescenza, mi sono resa conto di essere stata trascurata, sul piano psicologico, intendo... Non mi sono mai stati ad ascoltare sui miei problemi, raramente mi hanno chiesto cosa non andava, si sono sempre lamentati del fatto stesso che io mi lamentassi, ma non del perché... Mia madre sbuffa quando cerco di spiegare cosa non va. Insomma, mi rendo conto che non mi hanno mai presa sul serio. Non capiscono mai il perché delle mie idee, non... Boh, sembra non gli importi. Mi danno quello che ho bisogno materialmente, di base. Ma nient'altro... Non ho una connessione con loro e questa cosa mi fa stare male. Non mi parlano mai nemmeno dei loro problemi. Ci sono tanti problemi in famiglia. Da anni. E sicuramente è anche per quello che sono un po' stata trascurata come persona... Difatti non gli dico niente, perché mi rendo conto della situazione. Ma a volte, rendersi conto di vivere in mezzo a persone che non ti conoscono e nonostante tutto sapere che sono quelle di cui ti puoi fidare di più... Ti fa sentire un po' in gabbia... Poi certo, mi è capitato di sentirmi trascurata anche da "amici", soprattutto quando ero più piccola... Non so se vi è mai capitato di essere in un gruppo, in mezzo a gente che magari prima vi chiama, ma che di fatto non vi da attenzione se non quando ne ha bisogno lei... A me questa cosa del sentirmi trascurata ha creato sempre molti problemi... Quando hai 12, 13 anni, hai bisogno di accettazione, e essere la "sottintesa" non aiuta... Insomma, cresci diventando fin troppo sensibile e razionale, e ti chiudi in te stessa... Se poi non trovi riscontro a parlarne coi genitori, ecco... :( Mi da un po' fastidio rendermi conto di queste cose, perché se penso a com'ero da piccola, ricordo una bambina che, timidezza a parte, era molto socievole e riusciva ad andare d'accordo con tutti... A volte penso "potrei semplicemente mettermi a sorridere al mondo intero, per cambiare radicalmente le cose"... Ma nella mia vita ho accumulato così tanti blocchi mentali e ho pianto così tanto da sola che per me essere felice e sorridente non è una cosa un gran che spontanea... Paranoia o meno, qualcosa nella mia testa mi fa sempre pensare che poi verró trascurata, dimenticata, sostituita... E spesso succede, magari per colpa mia che sono chiusa, magari no. La metà del tempo mi sento un'aliena, ed è così da tipo... Un sacco di tempo. Voi che dite? |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
da chi? :sarcastico:
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Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
Si ti capisco benissimo. I miei genitori con me avevano solo parole di biasimo o di rimprovero e non hanno mai avuto alcuna fiducia in me. Con i miei amici penso che potrei tranquillamente sparire per tre mesi senza che loro ci facciano caso. A meno di avere bisogno di un favore da me.
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Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
pure se sparissi io nessuno o quasi se ne accorgerebbe (e quelli che se ne accorgerebbero temo che sarebbero pure un po' sollevati) ... anche io non riesco a confrontarmi con i miei genitori, sono un po' più aperta con mia mamma. Non abbiamo particolari problemi in famiglia e non mi è mai mancato nulla, non mi hanno nemmeno mai sgridato tantissimo o biasimato etc e forse è peggio perché credo mi vedano come inutile etc e non posso dargli torto...
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Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Invece spesso non è così. A volte siamo noi che fraintendiamo tutto, a volte sono gli altri che non riescono a farci capire quello che provano per noi. Non credo che i tuoi genitori ti vedano inutile, non lo credo affatto. E' impossibile. Non ti è mai mancato nulla in famiglia, dici che non avete problemi: vedi allora che nessuno ce l'ha con te? Se davvero pensassero che tu fossi inutile ti avrebbero sempre sgridata, per ogni cosa. Ti avrebbero sempre messo in punizione, perchè tu per loro saresti stata un peso, un fardello da togliere il più in fretta possibile. E invece non c'è nessun problema. Forse anche da parte loro c'è molta timidezza nel parlare con te, forse non sanno come prenderti. Anche io mi apro più con mia madre e infatti quando esco con mio padre lo vedo abbastanza imbarazzato nel chiedermi le cose che, di solito, riguardano il rapporto padre-figlio. Non abbiamo mai avuto un rapporto padre-figlio io e lui. Non abbiamo mai parlato essenzialmente. Non perchè a lui non importi nulla di me, anzi. Semplicemente perchè io sono timido e chiuso, mio padre si vergogna di fare certe domande. Essenzialmente siamo uguali, ecco perchè. Stessa cosa per te, non devi pensare di essere inutile. Una volta, dopo aver litigato, scappai di casa. Per qualche ora, non ho mai avuto il coraggio di fare queste cose. Tra l'altro nevicava e faceva freddo, rimasi fuori per 3-4 ore. Avevo lasciato il telefono e quando tornai trovai mia madre in lacrime sul divano, con la mia foto di quando ero bimbo stretta tra le braccia. Mio padre stava setacciando tutto il paese e aveva chiamato a casa per sapere se doveva andare in caserma per chiedere aiuto. Un casino insomma. Lì ho capito quanto loro tengano a me :) Anche se a volte litighiamo, anche se a volte ci verrebbe voglia di tirarci addosso di tutto, ci vogliamo bene. Amarsi vuol dire anche questo |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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No dai, sto scherzando :) , bene o male rainy la penso anche io come te. Se razionalizzo so che i miei mi vogliono bene, anche io glie ne voglio, è solo che non sempre sono riusciti a dimostrarmelo chiaramente. |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Credi che, ogni giorno, i genitori del resto della popolazione mondiale dicano ai loro figli: "Quanto siete belli, quanto siete bravi...". Ci sono genitori che nemmeno il buongiorno danno ai loro figli, genitori che alle 9 di sera nemmeno sanno che fine hanno fatto i propri figli di 10-11 anni e se torneranno a casa per cena. E manco li vanno a cercare! Se i tuoi genitori avessero sempre tessuto le tue lodi a quest'ora saresti una ragazzina viziata, una prepotente, assolutamente convinta di essere perfetta e di non sbagliare mai. Hai presente il tipo di persona che tanto non sopporti? Gli "estroversoni"? Saresti così ora, è così che avresti voluto essere? E poi: ti sei mai chiesta perchè i tuoi genitori non ti abbiano mai spinta a "crescere"? Ti è mai passato per la testa che loro un po' soffrono a vederti crescere? Ancora hanno negli occhi il giorno in cui sei venuta al mondo, il giorno in cui imparasti a camminare, il giorno in cui dicesti la tua prima parola. E ora stai diventando una donna, a tutti gli effetti. Loro saranno senz'altro felici, però trattengono a stento le lacrime. La loro bambina sta diventando una signora, non è così facile da accettare come cosa. Te ne renderai conto anche tu, in futuro, se deciderai di aver dei figli. E ti renderai conto di quanto sia commuovente vedere quel fagottino che tenevi in braccio, tanto tempo fa, diventare un bambino o una bambina, un ragazzo o una ragazza e poi un uomo o una donna. E nel frattempo tu invecchi, mentre loro diventano grandi. A te restano le foto e i ricordi, mentre guardi i tuoi figli studiare, andare all'Università, vivere da soli e poi metter su famiglia, ti ritornano in mente le immagini di quando erano tra le tue braccia per la prima volta. Loro, ne sono sicuro, sono orgogliosi di quello che sei. Ma vorrebbero che tu restassi per sempre la loro bambina, mentre inesorabilmente tu continui a crescere. Loro hanno sempre cercato di farti rimanere una bambina proprio perchè ti vogliono molto bene. Pensi che per me sia diverso? Mia madre ancora mi compra i poggiatesta de "La carica dei 101" e le federe per i cuscini da letto di "Tom e Jerry". Non perchè lo faccia apposta o perchè sia affetta da chissà quale malattia, ma perchè io non le ho mai detto: "Mà, ma che roba mi compri? Ho 19 anni, accidenti!". Mai. E per questo lei continua a comprarmi queste cose. Se andasse in un negozio Disney con mia sorella, stai sicura che tornerà a casa con un regalo per me di Topolino. E io lo accetto volentieri, perchè è un regalo fatto con il cuore. Ho 19 anni e quando qualcuno ci invita a cena è ancora lei a mettermi l'acqua nel bicchiere, a dire: "No, no. Niente vino per mio figlio.... Avete la CocaCola? La vuoi vero una CocaCola? Ma quale vino!". E io sto zitto. Magari la mando a quel paese tra me e me, però alla fine che importa? Essere genitori non è facile Quote:
Non esiste alcuna bacchetta magica che, con un semplice tocco, cambi la realtà a nostro piacimento. Questa bacchetta non ce l'hai tu, non ce l'hanno gli altri. L'unico modo per cambiare è rimboccarsi le maniche e sudare. Migliorarsi e cercare di farlo ancora, non accontentarsi mai. Ne troverai (e sono sicuro che tu le abbia già trovate) persone che ti metteranno una mano sulla spalla, che ti diranno quanto tu sia fantastica, brava, efficiente. Ma se poi non hai voglia di cambiare, se pensi che te lo dicano giusto per farti sentir meglio, allora sarà sempre inutile. Nella vita l'appoggio degli altri è sempre importante, ma alla fin fine siamo sempre noi a decidere se cambiare o meno, se migliorare o peggiorare, se ridere o piangere. Homo faber fortunae suae ... :) |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
Sì, mi sono sentito così moltissime volte :piangere:
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Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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E non hanno fatto niente, avrei preferito uno schiaffo, quella volta mi sono resa conto che sono davvero delle persona senza polso, senza personalità, senza valori, senza alcuna sicurezza...e potrei continuare all'infinito |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Tu sapresti comportarti meglio o peggio dei tuo genitori, nel caso dovessi avere un figlio o una figlia? Sapresti prendere scelte migliori o peggiori? Magari penserai che potresti essere una mamma migliore di tua madre, un genitore migliore dei tuoi messi assieme. Però quando sarai davvero mamma, quando davvero ti troverai a dover fare le stesse scelte che hanno fatto i tuoi genitori, capirai che non è facile Quote:
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Un figlio viene sempre plasmato, per gran parte, in base al volere e agli insegnamenti dei genitori Quote:
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Quand'è che hai fumato davanti ai tuoi? Quanti anni avevi? E' logico che se avessi avuto 14-15 anni avresti tutte le ragioni del mondo. Ma se tu glielo avessi chiesto a 18-19 anni, probabilmente il discorso cambia. I genitori non possono sempre mica dirti quello che devi e non devi fare: arriva un momento in cui uno deve cominciare a vivere la propria vita. Non puoi sempre chiedere il permesso ai tuoi per ogni cosa. Crescere vuol dire anche assumersi le proprie responsabilità, significa cominciare a far meno dell'appoggio di mamma e papà. Te lo dico perchè anche io sono così. Anche io chiedo sempre ai miei se posso far questo o quello. E poi scusa. Prima pretendi che loro ti lasciano libera ed indipendente per permetterti di creare un tuo carattere e poi chiedi a loro se puoi fumare e pretendi che ti prendano pure a schiaffi? E' un controsenso, no? Vedi che fare il genitore non è facile? :) |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Comunque scusa, non mi intrometterò più |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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O magari vogliono credere di sapere per risparmiarsi rogne Chiudo anche io sennò vado OT |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
allora comincia a drogarti, a fare tutto il contrario di quello che ti dicono. Che ti devo dire... Poi racconta la loro reazione, magari non ti starà nemmeno bene che si incazzino.
Non mi dilungherò oltre. Fine OT sui genitori di Aree |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
ma se è la mia massima aspirazione :ridacchiare:
fin da piccolo la mia è una lotta per non far capire a chi mi sta vicino come mi sento, cosa mi piace e cosa no, è una continua lotta ad evitare e nascondermi....il mio nick è Inosservato e molte volte vorrei che il mondo non mi vedesse ne mi calcolasse.... dev'essere un modo per togliersi di dosso la pressione e l'ansia :pensando: |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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L'essere umano è un animale sociale, ha bisogno fisico di sentirsi capito. Essere invisibili è come non esistere. E allora non avrebbe senso stare su sta terra. Anche io evito e mi nascondo, perchè magari non vengo capita. E' più facile nascondersi, che stare in mezzo al caos di gente che non ti comprende. Però la ricerca di comprensione è insita in tutti, credo. In me sicuro, sennò non mi sentirei trascurata. |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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E dopo un po' ti stanchi di starci male, ecco. Però so benissimo che non posso cambiare, ho fatto 20 anni da persona sensibile, la sarò sempre. L'unica cosa che posso fare è lavorare sul mio rapporto con gli altri, e cercare di conoscere persone che non mi trascurino. Anche se è ovviamente difficile, visto che nessuno gira con un cartello in testa con scritto "hey, vieni pure da me, che non trascuro la gente!"... :/ |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
Ho seguito il discorso di Aree e rainy...E anche tutte le altre risposte...
Mi trovo molto più nei panni di Aree, sul discorso genitori... Capisco anche il punto di vista di rainy, ma, a mio modestissimo parere, è eccessivo dire che in fondo i genitori non ti trascurano solo perchè non ti manca niente e perchè si preoccupano di quello che fai... Cercate di seguirmi... Anche i miei genitori si preoccupano sempre di dove vado, si arrabbiano se faccio una cazzata, rompono per non farmi fare questo o quello, mi danno i soldi per l'università, il cibo, tutto quanto... Ma io parlo del piano emotivo. Se tu (esempio di mio padre), fin da quando sono piccola dai a me e ai miei fratelli degli "imbranati", prima cosa ci abbassi l'autostima. Se vedi che sono imbranata, timida, ecc... Portami di più al parco, portami a fare sport, portami a socializzare di più... Insegnami le cose e cerca di non spazientirti sempre! (Io capisco la cosa che essere genitori sia difficile, che abbiano i loro problemi, ecc... Ma essere genitori vuol dire anche educare tuo figlio in questo senso!) Se cerco di parlarti di me, perchè non sto bene (madre) , non dirmi che ti stresso, non chiedermi perchè piango se poi chiudi la porta e te ne vai (padre), magari per te i miei problemi sono superficiali, ma per me, bambina di 12 anni no! Se non mi ascolti tu, e non mi fai nemmeno fare attività sociali in modo che io conosca amiche e altre persone, io non avrò mai nessuno con cui parlare, diventerò chiusa (che poi è quello che è successo)... Se ti dico che voglio fare questo piuttosto che quello perchè mi piace, non mi dovresti sempre ridere in faccia e dire "ma cosa cavolo credi di fare"... Perchè io sono sensibile (ma tu questo non lo sai, perchè non mi chiedi mai niente)... Se voglio andare a un concerto, o al cinema, cosa mi rispondi "puoi anche lasciar perdere" solo perchè a te queste cose non piacciono! Capisco che tu, genitore, stanco, non hai voglia di accompagnarmi o lasciarmi andare con qualcuno che non conosci bene a fare un'attività che a te fa schifo... Però non dovrebbe essere tua, la scelta di quello che piace a me, no? Siamo 2 persone diverse. E' inutile che un padre ti dica "sono tutti fuori gli altri, voi gli unici a stare a casa" e imprechi... Magari se ci davi la possibilità di farci più amici, anche noi avevamo qualcuno con cui uscire!... E una madre non può non insegnarti niente sull'essere femminile, e poi dirti che non ti devi preoccupare delle altre ragazze... Viviamo nella società dell'apparenza, io provo fastidio a vedermi inferiore rispetto a quelle che stanno in classe con me, o a decidere di non andare in un posto dove sono stata invitata perchè siccome nessuno mi accompagna mai a fare un po' di shopping non ho niente di carino da mettermi... Riuscite a capire il punto? Se per te essere genitore vuol dire comprarmi qualche giocattolo quando sono piccola, staccarmi dai miei fratelli quando litighiamo, portarmi in "vacanza" (che vacanza non è, è solo che hai una casa lì) sempre nello stesso posto, comprarmi i vestiti solo perchè mi servono, mandarmi a scuola e all'università, dirmi che "alla tua età dovresti lavare e stirare".... Allora sei completamente fuori strada. Una persona non dovrebbe crescere frustrata perchè si sente sempre rispondere di no (mi han detto no tante di quelle volte che ho smesso di chiedere, da tanto tempo), non dovrebbe aver sempre bisogno di un passaggio da qualcun altro le pochissime volte che esce, non dovrebbe essere apatica a 20 anni perchè non ha mai avuto modo di sviluppare le proprie passioni e si sente indietro, e non sa più cosa le interessa.... Non avete idea di quante possibili amicizie io abbia perso perchè paccavo sempre la gente che mi invitava per non dar fastidio ai miei... Ci sono tante cose che mi danno problemi che non ci sarebbero, se fossero state risolte prima, quando ero piccola ed erano i miei genitori a doverle risolvere... Sono cresciuta abbastanza sola, e inesperta su tutto. Mio padre soprattutto non accetta le mie idee e allo stesso tempo pretende che io sia la figlia brava, e che (come dice lui) io sappia "stare al mondo"... E non mi han mai viziata, per dirvi, tutti si beccavano qualcosa per un voto alto, io SOLO voti alti, mai ricevuto nulla... e andava bene così. A me sarebbe piaciuta solo un po' di comprensione, la capacità da parte dei miei di scendere a compromessi... Invece nulla. Loro sono loro e io sono io. E fa schifo. Ora... Riuscite a capire qual'è il disagio, in questo senso? |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Anche a me è capitato di avere dei sogni, di vedermi in un certo modo nel futuro. E quando raccontai ai miei genitori quello che voglio fare da grande, mi hanno riso in faccia. E ci sono stato male, forse è anche per questo che non ho molta fiducia/autostima in me stesso. Però con i miei genitori ho un buon rapporto, tutto sommato. Non so che dirti Jupiter, posso solo suggerire di sfogarti. Se necessario anche urlare addosso ai tuoi. Devi far capire loro come ti senti, come hai vissuto quel che ti hanno fatto in tutti questi anni. L'essenziale è non tenersi tutto dentro. Così come loro hanno messo a disagio te, metti tu in disagio loro. Fai capire loro come ci si sente. Devi farlo, sei legittimata a farlo. Però mettiti in testa che, forse, non l'hanno fatto apposta. Non hanno progettato di farti sentire così. Forse quel che facevano, secondo loro, era giusto. E' ovvio: tutti col senno di poi siamo più saggi. Basta che ci parli, il dialogo è sempre importante in una famiglia. Mai tenersi le cose nascoste Quote:
E invece non ho mai fatto nulla di questo. Perchè mi vergognavo dei miei genitori. Mi vergognavo di rivelare a loro i miei sentimenti. Mi vergogno tutt'ora di parlare di ragazze con loro, di amici con loro. A loro non ho mai parlato di amore o amicizia, perchè mi vergognavo... avevo paura di chissà cosa avessero pensato di me. Quote:
A volte, invece, vuol dire soprattutto saper mettersi alle spalle ogni affanno e andare avanti. Saper ingoiare la merda che il mondo ci tira addosso, senza dir niente. Nè il passato, nè il futuro ci appartiene. Conta solo il presente, l'immediato. L'attimo fuggente in cui viviamo, prima che diventi già "passato", prima che diventi un ricordo. Il resto non conta |
Re: Vi siete mai sentiti, o vi sentite, trascurati?
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Comunque ripeto, mi rendo perfettamente conto che i miei non l'hanno certo fatto apposta a non capirmi... Io non sono sicuramente una persona facile... Mi rendo conto di essere impegnativa... Peró da parte loro ecco... Nessun segnale :/ i genitori sbagliati per la persona sbagliata ahahah xD.... Comunque non riuscirei mai a rinfacciargli tutto... A volte lo faccio un po' con mia mamma, perché con lei è più semplice parlare... Ma vedo che ci soffre, e allora smetto... E poi mi rendo conto che non mi comprende mai veramente... Non può mica tornare indietro... Nessuno può... E realizzo anche che se non avessero avuto tutti i problemi in famiglia che hanno, forse non sarebbero stati così... Di certo non era loro idea, quella di passare la vita a curare qualcuno... |
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