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Il trionfo del fallimento
un cosa che accade molto di rado:quando ero quasi giunto a trovare il coraggio per provarci con una ragazza,scopro che è fidanzata.
stanotte non dormirò per l'ennesimo fallimento. inizio a credere che tutto sia frutto di una mente malata (che si spera prossima alla morte). buona serata |
Re: Il trionfo del fallimento
il mondo è una giungla e il fallimento è dietro l'angolo
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Re: Il trionfo del fallimento
Nessun fallimento, solo per cause che non dipendono da te non hai potuto tentare. Non cè stata nessuna partita, quindi come puoi aver perso?
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Re: Il trionfo del fallimento
a me sembra ormai che le cause che non dipendono da me siano diventate parecchie.
a questo punto,se ciò fosse vero,sarei nella stessa situazione di un giocatore di poker che ha delle carte schifose contro una serie di individui di cui almeno uno ha un poker d'assi servito. non mi resta che darmi per vinto e ritirarmi dal gioco |
Re: Il trionfo del fallimento
Da come l'hai messa, pare proprio che tu, almeno in questo frangente, non possa imputarti nessuna colpa. A volte il destino o se preferite il caso gioca brutti scherzi, bisogna farsene una ragione: a volte capita di essere immeritatamente o meritatamente fortunati, oggi non è successo, pace.
Le sconfitte accadute non si possono cambiare, il modo in cui le viviamo sì. |
Re: Il trionfo del fallimento
si ma se va a finire quasi sempre così penso proprio che qualche colpa io ce la debba avere
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Re: Il trionfo del fallimento
benvenuto nel club. Anche a me succede sempre.
Vedo una sul bus, una ragazza nuova del primo anno. Ci si scambia un po' di sguardi e dopo qualche mese riesco a trovare il coraggio per sedermi accanto a lei. Non ho il coraggio di parlarle e infatti non parliamo affatto per tutto il tragitto. Poi arriviamo alla mia fermata e le chiedo, cortesemente, di lasciarmi passare per scendere. Lei mi sorride e io scendo. Qualche settimana dopo esco prima di scuola perchè avevo gli allenamenti anticipati e vado alla fermata del bus che passa un quarto d'ora prima del mio. E lei era lì. Io mi siedo sulla panchina vicino a lei e lei mi chiede, goffamente, se ero il tipo che si era messo vicino a lei. Insomma cominciamo a parlare, saliamo sul bus insieme e ci mettiamo vicini. Continuiamo a parlare e ci scambiamo i contatti su Facebook. Torno dagli allenamenti e la contatto, iniziamo a parlarci ogni giorno. Lei la mattina sale sul bus e si siede con le sue amiche, io sto per le mie. Al ritorno si mette sempre vicino a me e parliamo. E proseguiamo le nostre conversazioni anche il pomeriggio, la sera, facciamo anche la mezzanotte per parlare. A quel un brivido mi percuote il corpo, comincio a sentire come tante minuscole e appuntite lame punzecchiarmi tutto il corpo. Comincio a sentirmi troppo emozionato, rispetto alle altre volte, quando le parlo. Fin quando non mi convinco che devo essermi innamorato di lei. Non che prima non lo fossi, però a quel punto sapevo di doverle per forza parlare. Di togliermi un peso. Insomma, comincio a fare lo scemo e lei nota il mio cambiamento. Un giorno come gli altri la invito ad andare al cinema, anche se ne avevamo già parlato. E lei mi fa: "Da soli?". Io le rispondo di si, convinto che anche lei lo volesse. E invece mi convince ad andarci con le sue "amiche", perchè aveva parlato di quel film anche a loro. Avevo aspettato tanto per chiederle di uscire, figurati se volevo farlo con le sue amiche. Fatto sta che mi ritrovo a starmene seduto al cinema circondato dalle sue amiche con le quali non ho mai parlato, nel panico più totale, mentre lei era davanti a me insieme ad alcuni ragazzi. E ogni tanto si girava e mi sorrideva. Tornati a casa lei mi fa: "Cosa ne pensi di Alessio?", il ragazzo che le si era messo vicino. Io le rispondo che non lo conoscevo, lei poi mi rivela che gli aveva chiesto di venire perchè le piaceva. Dire che il cuore mi si spezzò è troppo poco. Mi chiese, se mi capitava, di scambiare qualche parola con lui e di parlar bene di lei. Me ne sono rimasto a casa per una settimana. Ho cominciato a prendere il bus che viene dopo (con cui faccio 5-10 minuti di ritardo a scuola) pur di non vederla più. Lei all'inizio mi chiedeva perchè non mi facessi più vedere. Prima le rispondevo, poi ho cominciato a non risponderle più e alla fine lei non mi ha più contattato. Giusto qualche settimana fa ho anche notato che mi ha tolto dagli amici su Facebook. |
Re: Il trionfo del fallimento
ma esattamente la mossa finale del provarci in che cosa consiste perche io non lo mai capita,invitarla ad uscire,tenerle la mano,perche' a me non mi viene naturale comprendere questi meccanismi di cui gli estroversi sono cosi abili
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Re: Il trionfo del fallimento
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e quindi? le ragazze fidanzate esistono... il problema non è trovare il coraggio per provarci una sola volta in tutta la vita, ma semmai avere il coraggio di provarci tutte le volte che l'occasione è propizia. Forte di questa consapevolezza vai avanti, il tuo non è stato un fallimento bensì una scoperta di te stesso, di un tuo limite che sai di dover affrontare. No? (inoltre non è da escludere a priori che una ragazza fidanzata, detto volgarmente, ci stia. Magari è in crisi, magari è un po' zoccoletta, magari tu sei meglio dell'altro, ecc. Provarci non è mai del tutto una cattiva idea. ) |
Re: Il trionfo del fallimento
Però di fronte all'aneddoto di rainy inizio a pensare che CERTE ragazze ci giochino sopra con un po' di nonchalance sui sentimenti altrui... com'è che sarebbero sgamatissime su alcune cose (i portatori di sfiga) mentre sull'accorgersi che X è interessato, se non sono interessate loro, proprio no? :pensando:
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Re: Il trionfo del fallimento
ormai io ci rinuncio, aspetto che siano loro a venire da me oppure che mi facciano capire che gli interesso
non ne vale la pena, credetemi. sbattersi fargli complimenti , fare anche il leccaculo a volte per attirare interesse e poi venire rifiutato, tutto questo per 5 volte alla fine pesa. fanculo, che siano loro a fare la 1 mossa. ;) |
Re: Il trionfo del fallimento
Concordo con Novak.
Anzi, se ti eri preparato psicologicamente, se eri pronto o sei addirittura passato all'azione potresti persino considerarla una vittoria. Una vittoria contro l'evitamento e la paura dell'ignoto. Hai avuto il coraggio di puntare e giocare. Hai fatto un passo importante secondo me, a prescindere dal risultato. :pensando: |
Re: Il trionfo del fallimento
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fai come me, aspetta che siano loro a farsi avanti, almeno si vive tranquilli, 0 illusioni ecc.. se viene viene, altrimenti si sta da soli meglio soli che male accompagnati |
Re: Il trionfo del fallimento
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Re: Il trionfo del fallimento
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il 90% delle volte siamo noi responsabili di quando finiamo nella zona "restiamo solo amici". immagina di essere una ragazza: conosci un ragazzo simpatico e non male (non un superfigo ma neanche un cofano mostruoso). Ci parli bene, e ti accorgi dialogo dopo dialogo che ti trovi davvero bene con lui. Inizi a sperare che cambi qualcosa, ma si continua solo a parlare. Purtroppo non molte donne prendono inziativa, e tu non sei fra quelle. Beh ad un certo punto ti vien fame di emozioni. Diventi più ricettiva. Se hai uno stuolo di pretendenti, improvvisamente ti appaiono migliori di quanto tu ricordassi. Se non li hai, comunque inizi a guardarti in giro. Quando conosci un'altra persona sei ricettiva, l'altro se ne accorge, poi magari ci sa fare e zac! il primo ragazzo viene declassato a ruolo di amichetta. il problema fondamentale è che bisogna imparare a flirtare, a rendere l'interazione esplicita fin dai primi momenti. Ovviamente non in maniera sfigata "scusa, tu c'hai il ragazzo?" ma portando l'interazione verso un'escalation prima verbale, poi fisica e infine sessuale. E tutto questo richiede una certa tempistica, che io ho cannato decine e decine di volte, ma tutte le pochissime volte che m'è andata bene è perché, per caso o per esperienza, ho tenuto il passo coi tempi della seduzione, che molto spesso sono purtroppo alquanto sincopati. |
Re: Il trionfo del fallimento
ad una certa eta non so piu se vale provarci,fare qualcosa,melgio aspettare loro forse pero' in qule caso se uno ho e abituato a flirtare con una donna che fa...
stiam parlando dell'abc della comunicaizone con le donne... se uno e pronto a fare figuracce lo amiro,perche si deve vincer el'ignoto,ma uno che ha gia un insicurezza di base,un rifiuto puo essere una mazzata devastante... |
Re: Il trionfo del fallimento
quesot e importante bisogna imparare a flirtare,seguire quel copione che nel giro di 2 3 volte tra chiacchere e uscite poiquant'altro portano a dichiararsi e amettersi insieme...ma chi non la mai fatto come lo impara,siamo punto a capo...
ho deciso voglio rivolgermi ad un professionista di seduzione...devo ammettere i mie lilimiti in maniera sentimentale... |
Re: Il trionfo del fallimento
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sarebbero soldi sprecati. se vuoi un consiglio, prova a seguire un percorso da autodidatta, almeno all'inizio. Cerca "newbie missions" su google, è un percorso molto graduale, alla portata di persone timide purché non patologiche. edit: ho letto il tuo post di presentazione, credo che tu potresti trarre giovamento da quei manuali/siti. Se vuoi qualche dritta mandami un pm. |
Re: Il trionfo del fallimento
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Re: Il trionfo del fallimento
...aggiungo che se una ragazza è libera di non provare o non provare più attrazione sessuale per me, è però questione di buon senso e rispetto altrui non farmi soffrire trattandomi effettivamente da asessuato, facendo finta di non sapere cosa c'è in me o amministrandomi una specie di punizione. Spero non sia tendenza del modo di fare femminile: se lo fosse, trattengo a stento la misoginia.
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Re: Il trionfo del fallimento
In che modo una donna ti tratta da asessuato?
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Re: Il trionfo del fallimento
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Re: Il trionfo del fallimento
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Re: Il trionfo del fallimento
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Re: Il trionfo del fallimento
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Vedi, forse lei era interessata a me, infatti, come dicevo, i nostri sguardi si incrociavano spesso sul bus. E poi è stata lei ad avvicinarsi a me, quindi da parte sua un certo interesse c'era. Mi contattava persino lei su Facebook. Poi credo che qualcosa sia andato storto. Magari uscendo con le amiche ha approfondito anche la conoscenza di quell'Alessio. E lo ha preferito a me, forse perchè è della sua età e io invece sono più grande di lei. Lei l'ha fatto inconsapevolmente, credo che mi vedesse come un amico. Non c'erano cattive intenzioni in quello che ha fatto |
Re: Il trionfo del fallimento
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E in un caso come quello che hai descritto, le responsabilità della mancata attrazione (se proprio dobbiamo parlare di responsabilità) sono al 50%, non 90 e 10. Continuare a parlare di onere del primo passo da attribuire tutto o quasi all'uomo è il modo migliore per perpetuare una mentalità stereotipata che è una delle cause della sofferenza di tanti utenti di questo forum :male: |
Re: Il trionfo del fallimento
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Re: Il trionfo del fallimento
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Continuare a favoleggiare che stando chiusi per i fatti nostri, prima o poi si viene premiati, fa molti più danni che dire le cose come stanno. Goditi la tua fortuna, e renditi conto che è un caso eccezionale, non per merito, ma per fortuna, come nascere nella parte giusta o sbagliata del mondo. Per tutti gli altri, occorre darsi da fare. |
Re: Il trionfo del fallimento
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Io non favoleggio una beata mazza. Quale parte delle frasi: Quote:
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Comunque non sono l'unico al mondo a cui è capitata una cosa del genere, e non sono stato esattamente "chiuso per i fatti miei". E per quanto riguarda gli altri, l'unico consiglio che posso dare è quello di fare ciò che ci si sente di fare. Farsi avanti perché lo impone la società o perché se no le donne non ti calcolano e non perché sei convinto di volerlo e poterlo fare può essere a mio avviso deleterio. |
Re: Il trionfo del fallimento
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Siamo abbastanza grandi da capire le conseguenze e le implicazioni, per questo dico che non ha senso reclamizzare il colpo di fortuna Essendo tale, è completamente al di fuori del nostro controllo, a differenza dell'agire |
Re: Il trionfo del fallimento
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Re: Il trionfo del fallimento
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Re: Il trionfo del fallimento
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Quanto allo "spronare in tutti i modi", per me può anche essere fatto, ma va indirizzato a cercare di star meglio, di ridurre la propria ansia, di fare (auto)terapia. POI, fatto questo si può tentare, SE LO SI VUOLE, di farsi avanti con chi del caso. Invece fare del terrorismo stile "buttati, fai presto, non importa come, quando e con chi, basta che ti butti al più presto e con quante più donne possibile, se no non ti noterà mai nessuna"... beh, credo che non occorrano spiegazioni sui possibili effetti collaterali di un tale approccio. Corteggiare, approcciare, sono cose che vanno bene se vengono fatte per piacere, non per "dovere". |
Re: Il trionfo del fallimento
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Il messaggio che trasmetti tu invece è più suadente e pericoloso, perchè solletica le nostre paure ed i nostri blocchi, dando loro forza per tenerci inerti, con noi che diciamo a noi stessi sciocchezze autogiustificanti tipo che, se qualcuno ci vuole, ci deve venire a cercare lui. Non so se noti la differenza. No non credo, dovrai sostenere la tua tesi fino alla morte. |
Re: Il trionfo del fallimento
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Soprattutto se viene travisato come stai facendo, incurante del fatto che è la quarta volta che scrivo che NON STO PROPONENDOMI COME ESEMPIO DA SEGUIRE E NON HO MAI DETTO CHE CI DEVONO VENIRE A CERCARE GLI ALTRI. Ti invito a non travisare ancora quello che ho scritto. Il 90% delle volte siamo noi responsabili di quando finiamo nella zona "restiamo solo amici" (cit.), il presentare come "naturale" il fatto che la maggior parte delle donne non si faccia avanti e quindi come implicitamente "obbligato" il primo passo per l'uomo, se no ciccia... questo non è terrorismo? Non equivale a dire: "la società vuole così, o ti adegui o ti fotti"? Quote:
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Re: Il trionfo del fallimento
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Il modo in cui tu lo dici, è ininfluente, il messaggio arriva a destinazione lo stesso. |
Re: Il trionfo del fallimento
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Comunque la chiudo qui, abbiamo pingpongato abbastanza. |
Re: Il trionfo del fallimento
E' la vita, un caso, sotto con la prossima, i fallimenti non ti segnano
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Re: Il trionfo del fallimento
io ho capito solo di essere negato per i rapporti sociali
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Re: Il trionfo del fallimento
Sono tutte fidanzate :(
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