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Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Sapete cosa mi deprime? Non la mancanza di lavoro in sé (che è comunque causa di demoralizzazione) ma l'incapacità a cercarne uno. Avete letto bene: non trovare ma cercare. Sono così inetta e fobica da vedere nero fin dalla premessa, non potrei svolgere alcun tipo di attività - anche la più umile - che abbia come requisito essenziale la socializzazione. Non ho neanche la capacità per affrontare il più stupido dei colloqui di lavoro. A volte neanche riesco a salutare le persone. Sono ridotta malissimo. Mi convinco sempre di più che non comincerò a lavorare finché i miei genitori - dai quali sono totalmente dipendente - non mi offriranno un'attività su un piatto d'argento. Il problema è che - vista la situazione economica discreta della famiglia - non si rendono conto dell'entità del problema. Sanno benissimo della mia fobia e negli ultimi tempi ho cercato più volte il loro aiuto spiegando che questa condizione comincia a pesarmi in modo spropositato... ma sembrano non capire e talvolta sono stata anche aggredita verbalmente per aver fatto notare la triste situazione. Il tempo passa veloce e il tormento aumenta. I miei non sono più giovanissimi e con l'avanzare dell'età comincio a pensare anche alla loro salute. Mi rendo conto che se oggi gli dovesse accadere qualcosa io sarei persa. Non avrei più neanche quel minimo appoggio. E tutto questo ricade anche su quei minimi rapporti sociali che ho. Nel momento in cui mi chiedono l'età e l'occupazione provo un'angoscia terribile che mi fa desiderare sempre di più l'isolamento dal mondo. Scusate lo sfogo ma queste cose dovevo tirarle fuori in qualche modo...
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Mi dispiace, ti capisco perfettamente, per quanto possa valere ... :consolare:
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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però c'è una cosa che puoi fare. Inizia a redifinire il tuo linguaggio in chave positiva. Se dici "Sono così inetta e fobica", così lapidario e immutabile, come se fosse un tuo stigma dalla nascita, finirai per crederci. Probabilmente già adesso credi di essere così e non poterci far niente. Ma non è vero, fidati. Inizia a dire piuttosto cose come "in questo periodo mi sento così inetta e fobica". E' la stessa cosa? No! Per quanto possa essere lungo il periodo, è pur sempre solo una fase! E il rapporto tra il linguaggio e il nostro sistema di credenze è stato appurato. Correggiti sempre quando ti scappa una frase del tipo "sono + caratteristica negativa". "Cioé, volevo dire... in questo momento mi sento....". Devi crederci che è solo una malattia. Che è solo come se fosse un cazzo di brutto raffreddore, che è stato trascurato troppo a lungo e s'è cronicizzato. Sogna di essere normale, di essere sociale. Inizia a vedere nella tua fantasia il tuo alterego che si muove sicuro fra la gente. La tua fantasia è un mondo che appartiene solo a te, puoi far accadere tutte le cose belle che vuoi! Dovresti cercare anche film e libri persone che socializzano, e guardare molto le persone che lo fanno. Cercare di capire "come cazzo fanno a non aver paura". Quando accetterai che la tua è solo una fase momentanea e patologica, dovrai rivolgerti ad un terapeuta. Se lo stai già facendo... beh non credo sia un buon terapeuta. In bocca al lupo. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Per fortuna in casa lavorano mio padre e mio fratello, però anche io penso ai miei e mi dispiace che non riesco ad aiutarli e portare a casa qualcosa, l'anno scorso almeno avevo uno straccio di lavoro (in nero ovviamente) e in qualcosa contribuivo e soprattutto se mi serviva qualcosa usavo i miei soldi. Ora ho paura addirittura a parlare con i vicini di casa, figuriamoci ad andare ai colloqui, sono disperata e non so che fare. Spero che tu riesca a trovare una soluzione, te lo auguro di cuore :bene: |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Ti capisco, sono nella medesima situazione IfearEverything.
A me riesce un colloquio su 10-15, peccato che una volta assunto tendo ad isolarmi. E purtroppo se non ti integri un po' nel posto di lavoro è molto difficile poi lavorar come si deve... Ritornando a te, non so quanti anni hai, però se sei giovane potresti provare con qualche tirocinio formativo remunerato in un settore che ti piace, così entri nel mondo del lavoro e ti fai esperienza che è fondamentale. Poi da cosa può nascer cosa...Se non si ha molta esperienza durante il colloquio è importante mostrarsi volenterosi di apprendere. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
anche io ti capisco,e infatti ho deciso di rimandare il momento in cui ricomincerò a cercarmi un lavoro iscrivendomi all università...il mio problema è che io non sopporto dim vedermi in foto,ma quasi tutti nel curriculum la vogliono,ma anche il fatto che io non sto molto a contatto con la gente,non ci so fare,quindi per me,per esempio,lavori come la cameriera o la barista sarebbero imbarazzanti...senza contare che quando la depressione mi sale addoso faccio fatica persino a muovermi,ed posso stare a casa dall uni,ma non potrei rinunciare ad andare a lavorarae:male:
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Lavoro?:miodio: Lasciamo perdere.
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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PS. grazie a tutti per i post :timidezza: soprattutto quello di Marco Russo (che mi ha provocato una crisi di pianto liberatorio) |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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bravissima, ora edita il tuo post nella frase in grassetto :) dai parti oggi, oggi comincia il resto della tua nuova vita! :) |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Giusto ieri ho risposto ad un annuncio per un lavoro non ben specificato. Ho telefonato, mi hanno subito fissato il colloquio per la sera stessa e specificato si trattasse di rappresentanza e vendita porta a porta. Secondo voi ci sono andata? Ovviamente no. Anche se oggi me ne sono pentita... E se non fosse per la mia amica che mi incoraggia e a volte quasi mi obbliga non mandarei nemmeno curriculum, convinta dell'idea che c'è sempre qualcuno più bravo di me o più "fortunato" di me per cui è inutile anche solo provarci. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
organizziamoci e andiamo a rubare negli ipermercati :bene:
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Anche io son messo un pò male. Non sto nemmeno cercando più un lavoro. I miei mi hanno proposto qualcosa ma non mi piace. Il mio primo vero lavoro é stato l'unico frutto della mia iniziativa. Un'altro me lo trovò mio padre, ma adesso non so minimamente cosa fare.
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Non ho mai chiesto niente ma cosa possiamo fare??possiamo solo sforzarci fino allo sfinimento e non riusciremo e superare le paure. Anche nei negozi ero bloccata ora entro e chiedo alle commesse.. Sono una donna ormai come posso vivere s3e non mi sveglio un pò?? imponitelo anche tu all'inzio fallirai ma alla lunga chi non molla vince |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Ultimamente faccio anche io queste riflessioni. La mia situazione non è, come ho ribadito più volte nel forum, cosi patologica: tuttavia mi rendo conto che gli unici lavori che oggi si possono fare senza avere nessuna particolare abilità e partendo da zero, sono tutti lavori che ti mettono a strettissimo contatto con la gente. Cameriere, barista, call center, vendita porta a porta.
Più che avere terrore del rapporto con la gente, sono impieghi che proprio non sarei in grado di fare. Sono lavori assurdi, magari anche per come vedo io queste professioni. Proprio non cela farei. bah...cmq ti capisco benissimo... Avevo addirittura pensato di riciclarmi nel narcotraffico, magari come corriere....:interrogativo::mannaggia:........:mio dio: Scherzo ovviamente, ma a pensarci bene... |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Ho subito talmente tanto in termini di sofferenza psicopatologica che vivere a contatto con delle merde sul lavoro mi sembra il meno ecco perchè in questo periodo forse riescoa a cercare lavoro. Anche a me i miei hanno una certa e penso anche io le stesse cose che pensi |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Nemmeno io cerco più, per le medesime ragioni. Non so l'età di IfearEverything, la mia si aggira sui 30 con 0 esperienze lavorative.
Arriviamo alla fine del mese lo stesso in casa, ma senza strafare ovviamente. Più che altro è frustrante il tempo che passa in casa, specialmente in settimana, di mattina, di pomeriggio, sapere che gli altri studiano o lavorano e tu sei da anni a cazzeggiare, ma mica divertendoti, angosciato, depresso e frustrato, pieno di sensi di colpa e vergogna. ATROCE. Ma questa è la mia settimana tipo. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Nessuno di voi ha mai pensato di trovare lavoro mediante un concorso pubblico? Lo so, è difficilissimo superarne uno, ma è più terrificante l'idea di un colloquio e la competizione attiva tra individui per accaparrarsi un posto di lavoro piuttosto che l'idea di ammazzarsi di studio e superare le prove scritte di un concorso pubblico.
Si potrebbero canalizzare tutte le proprie energie alla preparazione della prova, stando comodi a casetta e magari provandone più di uno; mettendoci la buona volontà, si potrebbe superarlo. Ho degli amici che ci sono riusciti, quindi non è poi così impossibile se ci si mette tutto l'impegno possibile. Quella del concorso è una strada che trovo più lineare e meno esposta alla concorrenza diretta basata sulla selezione del personale a partire dalle abilità socio-relazionali del candidato... |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Io ho amici che l'hanno superato senza conoscenze, semplicemente studiando molto; ovvio, su 100 posti in gara magari solo 70 saranno veramente liberi, gli altri sono saranno già sicuramente assegnati da prima, ma è sempre meglio tentare che stare con le mani in mano. Altra proposta: e sennò lavorare in biblioteca tramite cooperativa? Magari ci s'inserisce nell'ambiente così e dopo si stabilizza la propria posizione con concorso pubblico. Io mi sono pentita di non aver intrapreso la strada della biblioteca dopo averci lavorato due anni come borsista all'università; invece mi sono impelagata in percorsi lavorativi molto più ostici dal punto di vista delle abilità socio-relazionali... La ragazza più fobica che conosco e ho mai conosciuto ci è riuscita e quindi...c'è speranza per tutti!!! :bene: |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Buongiorno a tutti!!
Sono nuova, ma leggendo alcuni vostri commenti sotto questo topic mi ha fatto pensare: "Oddio sono proprio io!" Io faccio parte di quelle persone con una laurea in mano, ma senza lavoro. Eppure la mia doveva essere una professione "d'oro", faticosa e impegnativa, ma che avrebbe permesso di lavorare quasi sicuramente (nel campo della sanità). Ovviamente io mi laureo nell'anno sbagliato, dove tutto va a catafascio, dove le cliniche private ti sfruttano e l'impegno e le responsabilità ti fanno uscire di testa. Nel pubblico è impossibile entrarci. Fai cinquantamila concorsi in città lontane e scopri che gli iscritti sono più di 2000 (con 20 posti disponibili quando va di culo)... e tu non hai speranze perchè non hai esperienza lavorativa. E' da un anno che mando curriculum in cliniche private, ma sembra che non abbiano bisogno di nessuno. L'unico lavoro che ho accettato l'ho abbandonato dopo una settimana. Perchè? Perchè non riesco mai ad adattarmi, perchè non riesco a sopportare lo stress (in questo caso motivato, dato che si lavorava da schifo e in condizioni pietose). Ora sono demoralizzata... continuo a mandare curriculum, ma d'altro canto ho il terrore di capitare in un altro posto schifoso. In questo ultimo anno ho perso ancora più fiducia in me stessa (non pensavo si potesse più di così).... vedo gente non particolarmente dotata che si realizza, che va all'estero, che si adatta (perchè ha ambizioni). Io invece mi sento apatica, con una pigrizia mentale allucinante. In cuor mio vorrei mollare tutto, andare, cercare, fare, ma sono completamente bloccata. Mi sento sola, non ho stimoli, passo le mie giornate in casa (a parte quando vedo il mio ragazzo). Sono quasi sempre depressa, non voglio incontrare gente nuova per paura di dover giustificare la mancanza di lavoro. E tutti che fanno la solita domanda: Ma come fai a non trovare lavoro nel tuo campo? Dopo questo poema, spero di condividere altri pensieri con voi. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
1200 euro? Sei ottimista!! :D
Non sai quanto ci ho pensato, ma il mio carattere e il mio stato mentale attuale mi frena. Dovrei riacquistare più fiducia in me stessa ora e poi forse partire e mettermi nella testa che forse valgo ancora qualcosa. Altro problema. Non partirei mai da sola, in un posto dove conosco poco la lingua (anche se un po' di inglese lo parlo).... parto già prevenuta :( |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Per il resto lo stato attuale del mondo lavorativo attuale di certo non aiuta i fobici...pochissimo lavoro e quel poco che c'è sono tutti lavori sottopagati e del cavolo
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Be che dire, io un po come voi, in italia ho mandato un sacco di cv....risultato? Ho fatto un paio di colloqui per delle banche molto conosciute, un colloquio per una finanziaria e poco altro....non vidico i colloqui come vengono svolti, davvero alla cazzo di cane, e pensare che ti fanno perdere intere giornate e sopratutto soldi per raggiungerli, ste teste di cazzo.
A chi intende andare all' estero, non vi pensate che sia una passeggiata, dove sto io la concorrenza è tanta, e se non hai esperienza hai poche chance, anche se evo dire che l' assistenza fornita dal governo fa paura. Io in pratica sto svolgendo corsi di inglese, computer, busness administration tutti pagati a finanziati dal governo, io non ci metto una lira, pagano tutto loro:mrgreen:. E cmq all' estero si può sempre iniziare con un' internship, e poi dopo quasi sicuramente si viene assunti o si trova un lavoro. P.S. Italia paese di merda, ormai senza speranza. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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So che il nostro lavoro è sottopagato, ma mi accontenterei anche di poco. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Però in certi periodi è molto stressante lo stesso... |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Frugolina ma il tuo ragazzo non ti aiuta un po ad uscire da questa situazione? è "timido" pure lui?
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Ah riguardo l'estero ho dimenticato alcuni dettagli.
Tempo fa mandai nella Svizzera italiana curriculum a tutto andare (praticamente in tutte le cliniche del Canton Ticino). A differenza dell'Italia, che non ti degnano neanche di un vaf....o, TUTTE e dico tutte le cliniche mi hanno risposto con una lettera, dicendo che per il momento erano al completo. Almeno la serietà si vede in questi casi. Io a volte do la colpa al mio carattere, alla mia pigrizia mentale, ma vedendo lo schifo che ci circonda, sono venuta alla conclusione che per farsi strada nel mondo del lavoro bisogna avere del pelo sullo stomaco. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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Lui non è di certo un estroverso (anche se ha tante amicizie e con il lavoro non ha problemi), ma vede comunque questa situazione (che influenza non poco il mio umore). Spesso mi dice: "ti aiuto a cercare etc...", ma vi giuro che in questo modo mi sento ancora più inutile e a volte mi arrabbio dentro di me. :( |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
Se la disoccupazione di un paese è bassa e sei senza lavoro, il problema è il tuo.
Se la disoccupazione di un paese è alta e sei senza lavoro, il problema è della nazione. non prendiamo sul personale un problema che è nazionale, è il momento che ci mette alla prova anche mentalmente, se quà la situazione economica non cambia finalmente faremo la rivoluzione, dovremo sacrificarci per il futuro delle prossime generazioni.....almeno daremo un senso alla nostra esistenza. |
Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
frugolina ho 21 anni e vivo la tua stessa situazione,,,con la differenza che mi sono appena diplomato con 2 anni di ritardo e sto cercando lavoro...ma con un diploma come il mio (psicopedagogico) le cose si complicano...allora per ovviare questo inconveniente mi sono messo in testo di iscrivermi all'uni e tentare il tutto per tutto lì..'somma, tutto questo per dirti che capisco benissimo cosa si prova !!
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Re: Incapacità nel cercare un lavoro, dipendenza economica e rapporti sociali
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ormai con la laurea ti ci lavi il deretano |
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