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uffosa 26-02-2012 12:21

Sociofobia e misantropia
 
Il sociofobico è un soggetto svantaggiato, che non ama se stesso, sente il peso del fallimento della propria esistenza, si odia ed è accompagnato da sentimenti di inferiorità rispetto agli altri esseri umani.
Il misantropo odia il mondo intero, non tollera gli altri esseri umani. La misantropia è generata da sentimenti di superiorità. Il misantropo è una persona sostanzialmente presuntuosa, per niente umile, odia il mondo perchè si ritiene inconsciamente superiore alla maggior parte degli esseri umani.
Eppure, misantropia e sociofobia, sono strettamente collegati. Quasi tutti i fobici sono misantropi. Come lo spiegate? Il fobico-timido è una persona che si sente superiore agli altri o inferiore?

Miky 26-02-2012 12:24

Re: Sociofobia e misantropia
 
mha..io all'esistenza dei misantropi non ci ho mai creduto e se esistono sono più rari dei licantropi.

Martello 26-02-2012 12:26

Re: Sociofobia e misantropia
 
Ma è semplice: al misantropo non gliene sbatte dell'umanità
Al sociofobico gliene sbatte eccome ne sta lontano ma rosica e vorrebbe reinserirsi a tutti i costi a volte inconsciamente e si lamenta della sua condizione
Il misantropo è un alienato psicotico spesso, dacchè nessuno può vivere senza gli altri del tutto.

Area Cronica 26-02-2012 12:37

Re: Sociofobia e misantropia
 
Di sicuro il misantropo è anche sociofobico mentre non è detto che il sociofobico sia misantropo. Io sono sempre stato più o meno sociofobico, man mano che peggioro sto diventando anche sempre più misantropo.

pirata 26-02-2012 12:41

Re: Sociofobia e misantropia
 
quello che hai descritto somiglia più a un narcisista che ad un misantropo

Rodney 26-02-2012 12:43

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da Area Cronica (Messaggio 700437)
Di sicuro il misantropo è anche sociofobico

Perché? Possiamo dire con certezza che chi non è sociofobico allora non è misantropo? (Bisogna anche considerare il fatto che non sociofobico non significa estroverso)

Wilfred 26-02-2012 12:58

Re: Sociofobia e misantropia
 
Non voglio trarre nessuna conclusione universale, quanto scrivo vale solo per me.
Direi che io oscillo tra le due posizioni. Non odio il mondo, ma ritengo che almeno il 90% della gente sia mediamente stupida. Stupida ma paradossalmente adatta a questo mondo (o almeno a quello che è diventato).
Poi riconosco che c'è gente superiore (e di molto) rispetto a me, ma spesso vedo che anche loro hanno problemi ad adattarsi a questa società.
Vorrei non avere i problemi sociali che ho, ma allo stesso tempo sono poche le occasioni in cui rimpiango di non essere riuscito a stabilire un legame con qualcuno. Il problema però è che abbiamo bisogno di legami.
Poi è naturale che ci sono momenti di depressione in cui mi sembra di essere una nullità, ma se poi mi guardo in giro mi consolo.
Il tutto dipende dai parametri che si scelgono, al significato che si da al termine "superiore" (successi lavorativi o semplice capacità di ragionare? e cosi via...).

Ma forse tutto questo è solo un meccanismo della mia mente per illudermi un'ultima volta di valere ancora qualcosa :)

Betulla 26-02-2012 13:30

Re: Sociofobia e misantropia
 
edit------------

barclay 26-02-2012 13:49

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700421)
Il misantropo è una persona sostanzialmente presuntuosa, per niente umile, odia il mondo perchè si ritiene inconsciamente superiore alla maggior parte degli esseri umani. Eppure, misantropia e sociofobia, sono strettamente collegati. Quasi tutti i fobici sono misantropi. Come lo spiegate? Il fobico-timido è una persona che si sente superiore agli altri o inferiore?

Perché quando si parla male delle donne nascono flame e quando vengono aperti questi thread non succede niente? :moltoarrabbiato:

uffosa 26-02-2012 13:55

Re: Sociofobia e misantropia
 
Linguaggio inappropriato.

very90 26-02-2012 14:00

Re: Sociofobia e misantropia
 
Moderiamo i termini per piacere, o dovrò prendere provvedimenti.
Grazie

FabioLeonardo 26-02-2012 14:05

Re: Sociofobia e misantropia
 
Hah! Proprio un'ora riflettevo sulla misantropia ed ora mi trovo questo post!:D

Dunque, secondo me la relazione tra sociofobia e misantropia può esserci come anche no. Anzitutto la misantropia non è esattamente una "malattia psichiatrica" ma un modo di pensare: il misantropo realizza/ritiene che la razza umana è sbagliata e dannosa per le altre specie su questa terra.

La misantropia è si talvolta alimentata dalla rabbia, dall'isolamento sociale, ma questi sono fattori che fanno emergere (qualora non si tratti di odio vero e proprio scatenato da un evento particolare, e in quel caso è di solito una fase) un concetto di misantropia di fondo già esistente.

Inoltre concordo con @pirata, il misantropo non sempre è presuntuoso e si ritiene superiore a tutti gli altri. Anzi direi che questa è la descrizione che un misantropo darebbe di un altro essere umano.

Quote:

Originariamente inviata da Area Cronica (Messaggio 700437)
Di sicuro il misantropo è anche sociofobico mentre non è detto che il sociofobico sia misantropo.

Il misantropo non ha la fobia delle altre persone, ma le considera sbagliate.

Lùthien. 26-02-2012 14:06

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700421)
Quasi tutti i fobici sono misantropi. Come lo spiegate? Il fobico-timido è una persona che si sente superiore agli altri o inferiore?

è stato fatto qualche studio/statistica? Io sono fobica ma non sono assolutamente misantropa. Anzi, spesso ho un invidia buona verso i miei coetanei che riescono a viversi la vita con leggerezza, mentre io mi faccio mille pensieri anche solo per chiedere qualcosa a un commesso del supermercato. Nè penso di essere superiore a nessuno, anzi spesso nei momenti di depressione mi reputo inferiore e incapace. Al massimo ogni tanto posso provare un po' d'orgoglio nel ritenere che ho una sensibilità un po' superiore alla media a causa dei miei problemi (ritengo, poi magari nemmeno è così.) Parlo solo per me e dal mio punto di vista.

Rorschach. 26-02-2012 14:12

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700421)
La misantropia è generata da sentimenti di superiorità.

Falso. È una possibilità ma non è l'unica, può essere anche generata da odio per motivi personali o per disprezzo verso i comportamenti umani.

bunker 26-02-2012 14:50

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700421)
Il sociofobico è un soggetto svantaggiato, che non ama se stesso, sente il peso del fallimento della propria esistenza, si odia ed è accompagnato da sentimenti di inferiorità rispetto agli altri esseri umani.
Il misantropo odia il mondo intero, non tollera gli altri esseri umani. La misantropia è generata da sentimenti di superiorità. Il misantropo è una persona sostanzialmente presuntuosa, per niente umile, odia il mondo perchè si ritiene inconsciamente superiore alla maggior parte degli esseri umani.
Eppure, misantropia e sociofobia, sono strettamente collegati. Quasi tutti i fobici sono misantropi. Come lo spiegate? Il fobico-timido è una persona che si sente superiore agli altri o inferiore?

ma quando mai:miodio:

Betulla 26-02-2012 14:56

Re: Sociofobia e misantropia
 
edit-----------

Rorschach. 26-02-2012 15:11

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da Betulla (Messaggio 700504)
appunto, provare disprezzo verso i comportamenti umani da parte dei misantropi, come dici tu, implica proprio un senso di avversione nei confonti dell'umanità e di conseguenza la percezione di superiorità mentale sugli altri!

Il senso di superiorità può essere una conseguenza del disprezzo. Il disprezzo non viene generato necessariamente dal senso di superiorità altrimenti sarebbe come dire che una persona che disprezza i criminali lo fa perché si sente superiore a loro e non perché ritiene sbagliato il loro comportamento.

uffosa 26-02-2012 15:21

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 700502)
ma quando mai:miodio:

mio caro/a sei pregato di argomentare le tue affermazioni. Se ritieni falso il mio post, non ti basta una faccina idiota, servono descrizioni e argomentazioni ben precise.

pirata 26-02-2012 15:26

Re: Sociofobia e misantropia
 
beh, se non altro stiamo avendo un esempio pratico di misantropia :sisi:

Allocco 26-02-2012 15:30

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700511)
mio caro/a sei pregato di argomentare le tue affermazioni. Se ritieni falso il mio post, non ti basta una faccina idiota, servono descrizioni e argomentazioni ben precise.

Questo vale per tutti.
Ponendo delle condizioni arbitrarie si possono creare tutte le contraddizioni che si vogliono.
La misantropia e la fobia sociale non sono variabili discrete definite da ciò che tu hai descritto.
Esistono diverse forme di misantropia e diverse forme di fobia sociale.

Come mi spiego che un fobico possa essere misantropo?
Odiare qualcosa significa giudicarla male.
Qualcosa che fa paura è qualcosa di negativo per chi la teme.
Dunque
Un fobico può essere misantropo.
Logico.

Llorona 26-02-2012 15:42

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700421)
Il sociofobico è un soggetto svantaggiato, che non ama se stesso, sente il peso del fallimento della propria esistenza, si odia ed è accompagnato da sentimenti di inferiorità rispetto agli altri esseri umani.
Il misantropo odia il mondo intero, non tollera gli altri esseri umani. La misantropia è generata da sentimenti di superiorità. Il misantropo è una persona sostanzialmente presuntuosa, per niente umile, odia il mondo perchè si ritiene inconsciamente superiore alla maggior parte degli esseri umani.
Eppure, misantropia e sociofobia, sono strettamente collegati. Quasi tutti i fobici sono misantropi. Come lo spiegate? Il fobico-timido è una persona che si sente superiore agli altri o inferiore?

Secondo me hai ragione e le due cose sono davvero collegate in maniera molto stretta...io ho spesso periodi di depressione in cui mi tormento con pensieri inutili e sento come insopportabile il peso di una vita che ormai considero inutile, ma non penso affatto che gli altri siano differenti da me...mi spiego. La mia vita non ha senso d'essere. Io non sono affatto diversa dagli altri. Ergo anche la vita degli altri non ha senso d'essere, ma loro sembrano non accorgersene e continuano a vivere nel loro ottuso ottimismo fin quasi a diventare fastidiosi.
...Allora li odio, perchè comunque in quello stato di tranquilla insignificanza a loro è concessa un pò di serenità...e se nulla di quel che fanno importa io che dovrei dire? Faccio meno di loro e non mi occupo nemmeno delle piccolezze della mia vita. ..Ma li odio, li odio comunque e odio me stessa perchè so che c'è qualcosa di tremendamente sbagliato in questo ragionamento, anche se non so trovare cosa....intendo dire dal punto di vista umano...e poi a volte vorrei essere come loro ma non posso...posso fingere al massimo...è possibile sentirsi in alto e in basso allo stesso tempo...compatire ed invidaire nello stesso momento...
Non capire cosa ci sia di così speciale nell'essere umano e domandarsi se davvero è così meraviglioso come dicono o è solo mediocrità innamorata di sè...perchè vista dall'esterno è questo che sembra...mediocrità...
...eppure ho la costante sensazione che ci sia qualcosa che mi sfugge

LatrinLover 26-02-2012 16:16

Re: Sociofobia e misantropia
 
potresti editare le parole offensive contro barclay nella tua infelice risposta???? non mi pare che lui ti abbia mandato a quel paese.........

filosofo 26-02-2012 19:04

Re: Sociofobia e misantropia
 
Bel tema.

Il sociofobico vorrebbe aprirsi agli altri ma ha difficoltà a farlo.
Il misantropo invece vorrebbe liberarsi degli altri, e al massimo può isolarsi.

Il misantropo sì, puo aver paura degli altri, perché non si fida di loro, del loro intelletto, della loro capacità di autocontrollo. In fondo, il genere umano continua a farsi guerre esplicite o silenti, a dilapidare le risorse del pianeta terra, ad appoggiare ed alimentare organizzazioni e personaggi discutibili.
Tra uomini ci si ammazza anche nel nome di Dio.

Quindi la paura del misantropo è di essere coinvolto nelle esimie puttanate che succedono là fuori, spesso senza una valida ragione, laddove lui vorrebbe restare in disparte, sereno, senza rompere le balle a nessuno.

Un'altra paura del misantropo è quella di essere rifiutato o fallire, giacché si sente "superiore" agli altri, o quantomeno più avveduto e consapevole, e, in caso di sconfitta, sarebbe uno smacco troppo grande.

Detto questo, ammetto di essere un pò misantropo, e di adorare un personaggio televisivo costruito a tavolino per le serie di Scrubs, il Dr Cox :mrgreen: E anche lui, in fondo in fondo, ha un cuore, ed è una valida e provvidenziale guida per i "pivelli" che gli ronzano intorno :mrgreen:


uffosa 26-02-2012 19:43

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da filosofo (Messaggio 700623)
Bel tema.

Il sociofobico vorrebbe aprirsi agli altri ma ha difficoltà a farlo.
Il misantropo invece vorrebbe liberarsi degli altri, e al massimo può isolarsi.

Il misantropo sì, puo aver paura degli altri, perché non si fida di loro, del loro intelletto, della loro capacità di autocontrollo. In fondo, il genere umano continua a farsi guerre esplicite o silente, a dilapidare le risorse del pianeta terra, ad appoggiare ed alimentare organizzazioni e personaggi discutibili.
Tra uomini ci si ammazza anche nel nome di Dio.

Quindi la paura del misantropo è di essere coinvolto nelle esimie puttanate che succedono là fuori, spesso senza una valida ragione, laddove lui vorrebbe restare in disparte, sereno.

Un'altra paura del misantropo è quella di essere rifiutato o fallire, giacché si sente "superiore" agli altri, o quantomeno più avveduto e consapevole, e, in caso di sconfitta, sarebbe uno smacco troppo grande.

Detto questo, ammetto di essere un pò misantropo, e di adorare un personaggio televisivo costruito a tavolino per le serie di Scrubs, il Dr Cox :mrgreen: E anche lui, in fondo in fondo, ha un cuore, ed è una valida e provvidenziale guida per i "pivelli" che gli ronzano intorno :mrgreen:

http://www.youtube.com/watch?v=oQmEP...eature=related


Ottima risposta :bene:

uffosa 26-02-2012 20:17

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da Layne (Messaggio 700650)
Se magari portassi a sostegno delle tue ipotesi questi dati scientifici di cui parli, allora forse se ne può parlare.
Ma essendo partita da affermazioni a mio parere discutibili (ad esempio riassumendo la condizione di sociofobico in 2 righe o asserendo che quasi tutti i fobici sono misantropi), non ti puoi aspettare una risposta seria.

Sono poche le persone che hanno capito il senso della mia domanda, che non voleva certo essere un attacco ai fobici. Non capisco per quale motivo vi sentiate così feriti dalle mie affermazioni. Comunque, sono riuscita a capire in modo abbastanza soddisfacente quello che volevo sapere, anche se alcune delle risposte lasciano parecchio a desiderare. Siete (e siamo) tutti talmente presuntuosi che non riusciamo nemmeno ad accettare l'idea che qualcuno possa anche solo ipotizzare che dietro l'odio/diffidenza verso il genere umano, possano esserci -oltre a sentimenti di inadeguatezza- sentimenti di superiorià mentale.
E, comunque, ripeto che, la mia domanda non è rivolta ad una persona in particolare (quindi è inutile che state li ad avere "la coda di paglia"), ma voleva essere semplicemente un modo per trarre considerazioni "scientifiche" -per quanto possibile- da persone che vivono direttamente questa condizione.

bunker 26-02-2012 20:18

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700511)
mio caro/a sei pregato di argomentare le tue affermazioni. Se ritieni falso il mio post, non ti basta una faccina idiota, servono descrizioni e argomentazioni ben precise.

semplicemente chi è fobico non odia tutti e chi odia tutti non è fobico...

che c'è da argomentare?:nonso::interrogativo:

basterebbe vivere un giorno senza preconcetti

il vedere la vita entro questio schemi prefissati è si invece sintomo di qualche problema sociale

filosofo 26-02-2012 20:21

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 700513)
beh, se non altro stiamo avendo un esempio pratico di misantropia :sisi:

infatti, di sto passo rischio di invaghirmi di uffosa... wow, che dolci melodie :arrossire: :mrgreen:

Sampei80 26-02-2012 20:41

Re: Sociofobia e misantropia
 
Il fobico spesso è invidioso...odia tutti perchè crede che tutti siano migliori di lui e mal sopporta chi lo dimostra a lui in modo diretto, quasi superbo(narcisista).:pensando:

Può essere:interrogativo:

uffosa 26-02-2012 20:43

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da Layne (Messaggio 700661)
Ah, d'accordo. Le considerazioni scientifiche avresti voluto ottenerle da questo scambio di opinioni, dunque non hai dati che esistano a priori.

Siamo tutti presuntuosi? Le informazioni a disposizione probabilmente non mi permettono di catalogarti in un modo piuttosto che un altro semplicemente da qualche frase buttata lì , tuttavia da ciò che hai scritto (e soltanto da quello) posso dedurre che tu sei una persona forse presuntuosa.
Il fatto poi che tu consideri tutti presuntuosi, indistintamente, è una constatazione irrispettosa e denota maleducazione verso gli altri utenti.

A differenza vostra, non ho alcun problema ad ammettere che probabilmente sono una persona presuntuosa. E non ti ritengo maleducato solo perchè me lo fai notare. Le definizioni che ho dato di fobia e misantropia non le ho inventate io, e prima di scriverle mi sono documentata.
Si, volevo trarre qualche conclusione utile (penso per tutti noi), ma in effetti mi rendo conto che in questo forum è più utile parlare dei diversi modi di cercare la **** e delle migliori modalità che permettono al sociofobico di ******. Sisisi molto più utile. Decisamente.

Sampei80 26-02-2012 20:49

Re: Sociofobia e misantropia
 
Il sociofobico spesso è anche molto suscettibile

filosofo 26-02-2012 21:09

Re: Sociofobia e misantropia
 
Per chi conosce l'enneagramma, l'enneatipo più predisposto a sviluppare una misantropia latente o manifesta è quello dell' "eremita", o "saggio", o "falso saggio", o "distaccato", nomi diversi per definire un tipo di persona che solitamente si nutre di conoscenza e consapevolezza, poco emotivo, poco socievole, e che tende a starsene in disparte, volutamente. Arriva ad essere "intellettualmente arrogante", e coltiva e protegge la sua indipendenza.

L'essere presuntuosi si estrinseca prevalentemente a livello intellettuale, proprio perché questo tipo di persona, "a pieno regime", mira inconsapevolmente all'"onniscienza", e non è una persona che ama agire, "sporcarsi le mani".

Spesso non è tanto una questione di erudizione: "io so più cose di te".
E' soprattutto la capacità di mettere in relazione una notevole quantità di conoscenze, di creare modelli e schemi esplicativi, e di arrivare al nucleo delle questioni. Inoltre, la capacità di scendere in profondità, molto in profondità, e cogliere verità a cui molti non si avvicinano nel corso di un'intera vita.

Proprio per questo, il "distaccato" arriva a detestare profondamente le riflessioni superficiali, le verità di comodo, le convenzioni, i fanatisimi.

E finisce con l'apparire distante, scostante e presuntuoso.

Ma, aggiungo, spesso se lo può permettere. Perché effettivamente ha un bel cervellino.

La cosa che mi ha colpito è che anche una persona di questo genere può arrivare ad occupare posizioni di leadership in azienda, possono esistere "leader strategici alfa", ed è spesso la tipologia di leadership più invisa ai collaboratori XD

Wilfred 26-02-2012 22:21

Re: Sociofobia e misantropia
 
Per sdramatizzare un po' :)

http://d24w6bsrhbeh9d.cloudfront.net...49325_700b.jpg

Moonwatcher 27-02-2012 00:25

Re: Sociofobia e misantropia
 
Seppur ci possa essere un legame tra fobia sociale e misantropia mi pare francamente azzardato affermare che quasi tutti i fobici sono misantropi.

Hai dato due definizioni e prendiamole pure per buone.
Da queste definizioni hai dedotto che sociofobia e misantropia sono collegate e che quasi tutti i fobici sono misantropi.
Mi sfugge però quale sia la tua argomentazione di questa deduzione (non la vedo).

Ciononostante e dopo essere stata già richiamata da un altro moderatore:
  1. pretendi da chi ti contraddice le argomentazioni che tu non dai
  2. offendi e insulti in modo gratuito i tuoi interlocutori
  3. usi un lessico inadeguato e scurrile
  4. adoperi generalizzazioni offensive ("siete tutti presuntuosi")

Uffosa
ci vediamo tra una settimana. Recupera le argomentazioni scientifiche a sostegno della tua tesi che al termine del ban potrai esporre (si spera) con un tono ben diverso da quello cui abbiamo assistito.

maury25 27-02-2012 14:43

Re: Sociofobia e misantropia
 
Mah, una non esclude l'altra.
Un sociofobico può diventare misantropo solo se spinto da una certa repoulsione verso il sistema, la società e certi tipi di persone.
Un misantropo, invece, è raro che diventi sociofobico in quanto è già alienato dal mondo cicostante e non gli interessa minimamente relazionarsi con gli altri ed integrarsi, cosa che, invece, al sociofobico interessa eccome.

pirata 27-02-2012 15:03

Re: Sociofobia e misantropia
 
ma soprattutto un utente s'è beccato dell'idiota senza aver assolutamente criticato il soggetto in questione... giusta sospensione.

unmalatodicuore 28-02-2012 23:28

Re: Sociofobia e misantropia
 
A me viene da dire, basandomi sull'esperienza personale e su quello che vedo, che piuttosto la misantropia sia spesso una conseguenza dell'essere sociopatici, condizione anche quest'ultima, conseguenza per molti di brutte esperienze nell'ambito della socialità...

Per esempio io adesso mi definisco obbiettivamente una persona con un brutto carattere: il rendermi conto di essere un vero e proprio disadattato (come da definizione sociologica) rispetto alla società mi porta a non fidarmi quasi praticamente più di nessuno (apparte i pochi amici che mi conoscono).
Solo di fronte a coloro che percepisco come persone con empatia o tranquille mi fido un pò di più, e per esempio ovviamente con chi , nelle forme più diverse, può rientrare nella categoria del disaddattato. In definitiva solidarizzo con i deboli come me, e simpatizzo con chi non mi fa pesare il mio disaddattamento.

Per il gioco dei numeri e poi ovvio che si diventa misantropi perché la stragrande maggioranza delle persone vuole relazionasi coi normali, quindi in quanto sociopatici perché terrorrizati dalla società che non ci accetta e ci emargina, si vuole progressivamente avere il meno a che fare con essa...

Questo è quello che è successo a me: in un breve periodo di tempo mi sono definitamente accorto di essere fuori dal sistema, di essere inadatto per quelle cose che sono sopratutto considerate rispettabili dalla società...
Credo che sostanzialmente la storia sia questa...

unmalatodicuore 28-02-2012 23:41

Re: Sociofobia e misantropia
 
A...aggiungo infine, che SI, la misantropia può sicuramente essere motivata magari anche parzialmente, dal sentirsi superiori alle altre persone.

In questo devo dire che un pò mi ci ritrovo: il mio sentirmi superiore è solamente derivato dal ritenermi una persona che perlomeno non vive una vita falsa, magari anche un pò più sensibile.:pensando:

Winston_Smith 29-02-2012 00:15

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700675)
A differenza vostra, non ho alcun problema ad ammettere che probabilmente sono una persona presuntuosa.

E chi cacchio ti dice che, dato che tu sei/pensi di essere presuntuosa, debbano esserlo tutti o quasi tutti qui dentro?

Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700675)
E non ti ritengo maleducato solo perchè me lo fai notare. Le definizioni che ho dato di fobia e misantropia non le ho inventate io, e prima di scriverle mi sono documentata.

Documentati anche con qualche dimostrazione pratica di quanto dici, la prossima volta, prima di venire a insinuare che qui siamo dei presuntuosi.

Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700675)
Si, volevo trarre qualche conclusione utile (penso per tutti noi), ma in effetti mi rendo conto che in questo forum è più utile parlare dei diversi modi di cercare la figa e delle migliori modalità che permettono al sociofobico di fottere. Sisisi molto più utile. Decisamente.

Il virus della generalizzazione indebita ha colpito ancora.

Io/quelli che conosco/quelli che incontro sono/faccio/fanno così = > GLI UOMINI/LE DONNE/I FOBICI/IL MONDO è/fa così.

Ah, sai, penso che anche cercare le migliori modalità che permettono a chi lo vuole di fottere sia molto meglio che dover incolparsi di essere presuntuosi solo per farti contenta :mrgreen:

Confusion 29-02-2012 01:24

Re: Sociofobia e misantropia
 
Sono d'accordo con la frase iniziale che i sentimenti di inferiorità nascono spesso da sentimenti di superiorità repressi.
Io ho sempre odiato la mediocrità, per cui se proprio dovevo avere una qualità la voglio avere al massimo o non averla affatto...
Da qui mi sono nati tantissimi sensi di inferiorità in tante cose...:piangere:

Sotterranea 01-03-2012 01:40

Re: Sociofobia e misantropia
 
Quote:

Originariamente inviata da uffosa (Messaggio 700421)
Il fobico-timido è una persona che si sente superiore agli altri o inferiore?

Mah, penso che nella stessa persona possano convivere entrambi gli aspetti a seconda dei campi in cui si confronta. Ritengo anzi difficile che un fobico sociale possa sentirsi esclusivamente superiore agli altri in quanto le sue difficoltà in contesti sociali sono a lui evidenti e pressochè costanti e sarebbe quanto meno delirante che egli negasse le sue reali difficoltà o la loro importanza per la sua esistenza. Se infatti lo scenario sociale più ampio non avesse ai suoi occhi alcun valore la sua fobia sociale svanirebbe. Anche nel caso in cui egli affermasse e credesse con tutte le forze che i suoi problemi sociali sono quisquilie, i processi automatici ed emotivi di cui diventa spesso preda di fonte all'oggetto della sua fobia lo smentirebbero.
Se invece vogliamo prendere in considerazione l'altra opzione, il presunto sentimento di inferiorità di cui soffrirebbe il fobico sociale,ritengo improbabile che esso possa riguardare in maniera generalizzata e indifferenziata tutta l'identità dell'individuo a meno che non si parli di una persona che ha anche la depressione.
D'altro parte, il sentimento di superiorità può essere sia un'inevitabile conseguenza dei propri effettivi meriti sia una reazione sviluppatesi per contrasto del tipo " non sono io che non so interagire con gli altri, sono gli altri a non capirmi" o "io a differenza degli altri sono sensibile", ma anche in questo secondo caso sarebbe strano se non fosse così già per il semplice istinto di autoconservazione e il desiderio di salvaguardarsi. Come ho già detto però non può essere un sentimento assoluto, esclusivo e persistente, altrimenti entriamo nel campo della mitomania.

p.s. spero di non avere offeso nessuno con le mie affermazioni


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