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Evoluzione ed Estinzione
Mettendola su un piano prettamente scientifico, quando una specie vienea trovarsi in condizioni differenti dalle precedenti se non avverse, all'interno della suddetta specie sopraggiungono processi di "adattamento" che portano all'evoluzione.
Nella nostra società si sono instaurate delle necessità per ogni individuo (creare rapporti sociali, trovarsi un/a partner, fare dei figli, così come per gli animali stare in branco, accoppiarsi, procreare). Detto questo, l'idea è un pò particolare ma credo che ormai sia chiara: gli individui che hanno scarsi rapporti sociali come noi, secondo voi, sono destinati all'evoluzione o all'estinzione in questa società? :pensando: (Io direi più all'estinzione, visto che talvolta vi sono implicate cause genetiche.) |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Purtroppo l'estinzione non porrà fine alle sofferenze dei sociofobici/evitanti, perché i disturbi mentali sono sempre stati presenti nella storia umana :(
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Bisogna vedere quanto sia determinante l'aspetto genetico. Bisogna vedere in quale misura i fattori ambientali concorrono a formare il carattere di una persona.
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Cosciente della loro minore capacità di continuare la stirpe, il dottore ipotizza la tesi di uno spontaneo riequilibrio che la natura apporta al mondo, per evitare problemi che avrebbe in una società troppo estroversa (come non pensare ad Idiocracy?) |
Re: Evoluzione ed Estinzione
Matrix come mai tutto questo scetticismo verso la teoria dell'evoluzione?
Liedacil genetica e fattori ambientali contano molto nella maggior parte delle patologie psichiatriche e nella stessa formazione dell'uomo. Quote:
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
L'introversione (che non è sinonimo di fobia) non è un carattere del tutto svantaggioso, perché lo ritenete tale? :pensando:
Se anche lo fosse, non è comunque l'unico. Nulla vieta che un introverso abbia altre qualità che lo rendono "adatto", anche più di molti estroversi. |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Però io qui mi riferivo alla forte difficoltà di instaurare rapporti sociali (che sia a causa dell'introversione o della fobia) che contrastano con la necessità della procreazione ad esempio. Stesso problema lo avrebbe un gruppo di animali di una certa razza che non si accoppia e non manda avanti la propria stirpe, andando eventualmente incontro all'estinzione. In questo concordi? |
Re: Evoluzione ed Estinzione
siamo invincibili :sisi:
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Re: Evoluzione ed Estinzione
La natura non crea niente a caso. Non siamo destinati all'estinzione anzi siamo una risorsa preziosa perchè stando lontani dall'umanità possiamo osservarla dall'esterno come da fuori una bolla e trovare facilmente i pregi e i difetti.
Noi possiamo capire cosa sia la sofferenza mentale e raccontarla a chi non sa cosa sia Noi possiamo raccontare la paura dell'altro, del diverso e come ne siamo usciti in qualche caso Noi siamo una risorsa più preziosa dell'oro per l'umanità |
Re: Evoluzione ed Estinzione
http://www.fobiasociale.com/i-distur...enetici-19452/
Lo riporto perché penso possa essere uno spunto... |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Se posso, cerco di tranquillizzarti :ridacchiare:
L'evoluzione darwiniana si basa su processi di mutazione genetica, non su ciò che fa un individuo in vita. Ipotizzando (per assurdo) che l'introversione sia esclusivamente legata a fattori genetici, e che nessun introverso si riproduca, ci vorrebbero comunque centinaia di migliaia di anni (al minimo) per estinguere il gene. --- Personalmente... tendo a pensare (basandomi sui raffronti tra le cosiddette società primitive ancora esistenti e la nostra) che l'incidenza dell'introversione sia maggiore all'aumentare della "civiltà". Quindi, o si torna indietro e si fa calare l'incidenza, o si va avanti e si DOMINA IL MONDO!! :sarcastico: |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Ma in ogni caso, meglio (cercare di) fugare un dubbio che tenerselo nella capa. Questo discorso è un po' ciclico mi pare, serpeggia spesso in questo forum. Vi si fa riferimento qui, si tira fuori a tradimento lì... Un topic dedicato ha abbastanza senso, credo.. :pensando: |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Perché? Anche io ho avuto questa impressione... |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Premettendo che abbiamo abbastanza poche informazioni sulla reale vita quotidiana e interiore di queste tribù e dei loro membri.. - ottimo - :ridacchiare: Credo che il fatto di essere al limite della sopravvivenza in ogni momento abbia formato in loro meccanismi sociali e mentali che favoriscono l'aggregazione, anziché l'individualità. E l'isolamento dal resto del mondo ha tramandato tutto ciò per decine di migliaia di anni, radicandolo nei loro codici e nella loro educazione. E' un po' quello che succede quando c'è una crisi, una calamità, un nemico. Le persone tendono ad avvicinarsi. :pensando: |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Per quanto riguarda l'incidenza poi sono d'accordo, la "civilizzazione" di questa società nel senso che stà prendendo, incrementa il numero di soggetti introversi. |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
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Evoluzione ed estinzione sono due concetti applicabili ad un intera specie (Homo Sapiens) non ad un sottogruppo (gli introversi). Dire che gli introversi si estingueranno o evolveranno non ha molto senso... Il processo evolutivo è presente in ogni specie, ed è volto all'adattamento alle situazioni ambientali. Come si svolge? Gli individui più forti arrivano a riprodursi mentre i più deboli periscono e non riescono a tramasmettere il loro patrimonio genetico. Se gli introversi fossero deboli a tal punto da non riuscire a trasmettere il loro patrimonio genetico scomparirebbero, la selezione avrebbe fatto un passo in avanti, e la specie umana si sarebbe evoluta. Tuttavia vediamo che gli introversi esistono, e sono persino in grado di riprodursi! Finchè esisteranno potranno trasmettere i geni per l'introversione (diverse ricerche sono in corso per definirli) e rimarrà sempre una piccola % di popolazione introversa. Anche se all'improvviso poi gli introversi sparissero dalla faccia della terra, dobbiamo fare un'altra considerazione... All'interno della genetica mendeliana troviamo caratteri dominanti e recessivi: i recessivi sono espressi solo in omozigosi ma sono comunque trasmessi e si manifestano quando si ha il giusto incrocio. La personalità non è determinata da leggi così semplici ma dalla genetica multifattoriale, cioè da tanti geni diversi + fattori ambientali. Tuttavia con questo paragone dimostriamo che anche la popolazione estroversa può avere dentro di sè i caratteri dell'introversione (inespressi) e può continuare a trasmetterli per sempre fino a creare soggetti che esprimono l'introversione quando si avrà la giusta combinazione di geni e ambiente. Per questo gli introversi esisteranno finchè esisterà l'uomo. L'ipotesi di Anepeta, proposta sempre da Warlordmaniac qui sul forum, è molto interessante ed affascinante, ma oltre che difficile da dimostrare per me rimane comunque superflua... |
Re: Evoluzione ed Estinzione
Woland in effetti non avevo considerato sia i geni recessivi che la genetica multifattoriale ora che ci penso...e il discorso che hai fatto rivoluziona un pò l'idea che avevo poco fà sull'argomento...quindi non posso che concordare con te.;)
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Il discorso della recessività dei geni introversi non giustifica però una costanza nel numero degli introversi. Magari rimane presente, ma in minore quantità, non rimanendo costante.
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Ragazzi non voglio banalizzare ma forse il discorso che voleva fare il topic starter è che chi è estroverso ha più possibilità in percentuale di tramandare i propri geni a differenza dei fobici che tramanderanno molto meno o non tramanderanno proprio.
Io penso che a prescindere dai geni, un fobico eredita dai genitori una impostazione comportamentale che sfocia poi nella "fobicità". Infatti intorno agli 8 anni i bambini cercano di imitare alcuni comportamenti genitoriali poichè è l'unica guida che hanno (ha un nome tecnico questo fenomeno, ma non me lo ricordo), ergo se uno dei due genitori in determinate condizioni si comporta "fobicamente" (è solo un esempio) il bambino crederà che quel comportamento sia valido a prescindere dal risultato che ne scaturisce e tenderà a farlo suo, il tutto in maniera inconscia. Lo so che non dipende tutto da questo fenomeno, ma credo che esso abbia un ruolo importante. Conclusione: essendo che i fobici hanno meno figli degli estroversi (detta proprio in due parole), allora probabilmente nasceranno più figli estroversi. E così via con una riduzione sempre maggiore dei "fobici".:miodio: |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Re: Evoluzione ed Estinzione
Mia madre è estroversa, mio padre è più timido ma soprattutto chiuso mentalmente ma non ha nessun problema sociofobico. Quello che mi ha portato ad essere così sarà sicuramente il fatto che nonostante tutto ho vissuto in un ambiente "chiuso", ma non per il carattere dei miei. Per me la genetica non conta un tubo, mi sembrano ragionamenti da "eugenetica" nazista. Profonda stima per Darwin ma con me non centra niente. Poi se mi volete dire che nella nostra società siamo i "perdenti" è vero, senza discussione, perché non riusciamo ad usare le nostre qualità da introversi in qualcosa di costruttivo ed appagante per noi.
Poi a livello genetico non ricordo chi diceva " il mio patrimonio genetico è uguale all'80% con quello di un olmo, come faccio a sentirmi diverso?" |
Re: Evoluzione ed Estinzione
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Il problema della questione è che ancora non è nota con esattezza l'origine dell'introversione, per cui si possono fare solo ipotesi. Se esistessero veramente dei caratteri recessivi che la determinano quella sarebbe una spiegazione sufficiente anche della costanza nel manifestarsi del carattere: tutti i caratteri recesivi di ogni specie non scompaiono nel tempo ma rimangono sempre presenti nella stessa (bassa) percentuale. Finchè non avremo riscontri che chiariscono la trasmissione di questi caratteri, mi sembra eccessivo scomodare le pur affascinanti ipotesi di Anepeta finchè possono esserci ipotesi sufficienti più semplici (rasoio di Occam). |
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