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Confusion 21-02-2012 03:21

Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Ciao a tutti...
So che il titolo suona veramente strano..
Ma in realtà è un mio pensiero ricorrente: leggo spesso qui la disperazione di trovare la ragazza giusta, l'amore, la timidezza e tutti questi problemi che ci sembrano giganteschi e irrisolvibili.
A volte leggo anche gente grandina scrivere qui..

Ora, escluso chi pensa che la vita sia uno schifo al 100%, non avete mai avuto l'istinto di lasciare qualcuno dopo di voi? Aldilà del fatto di trovare l'amore della vostra vita?
Mi spiego meglio: io non so perchè, ma ho sempre avuto questo forte istinto per cui desidero lasciare qualcuno dopo di me (dei figli) così che rimanga qualcosa di me quaggiù anche dopo la mia morte.
Certamente i figli e una famiglia l'ideale è crearli con una donna di cui si è follemente innamorati e con la quale si ha molta affinità, ma dato che contrariamente a quanto immaginavo da piccolo questa eventualità si sta facendo molto difficile....io sono giunto a questa conclusione:
Se io arrivassi a 35-40 anni (ma pure prima) assolutamente single e senza una donna...farei cmq di tutto per non rimanere "zitello", per avere dei figli e una famiglia..
Anche con una donna verso la quale non provo l'amore della vita..
Se mi immagino a quell'età single già mi vedo iscritto a qualche sito di incontri e che ne viene fuori ne viene fuori...

Forse sono troppo pessimista nell'immaginarmi già iscritto a quei siti :mrgreen:
Ma io trovo davvero inconcepibile invecchiare senza lasciare qualcosa: se uno invecchia avendo dei figli almeno potrà vedere la propria "Linfa vitale", la propria giovinezza vivere negli occhi di qualcuno che hai generato..
Invecchiare da soli e vedere se stessi decadere ogni giorno di più deve essere qualcosa di terribile se si è soli...
Sono solo io ad avere questi pensieri o qualcuno condivide?
Forse ho preso troppo sul serio il pensiero di darwin e le lezioni di biologia di quando andavo a scuola? :mrgreen: lol

sbobbo 21-02-2012 03:42

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Ho 40 sono un fallito e pure matto.povera donna magari con figlio da passato matrimonio e che io riuscirò ad intortare sparando panzane conformi a quello che si vuol sentir dire la donzella e con lo scopo di non stare solo.E quindi povero me sarà un altra soffrenza.perché alle donne i falliti non picciono.chissà perché.

muttley 21-02-2012 03:59

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
A volte anch'io vengo colto da un istinto riproduttivo, ma poi mi rendo conto che oltre al problema del mantenimento economico (di per sé già difficilissimo) c'è anche quello del mantenimento emotivo. E' stato ormai appurato da ricercatori e studiosi che il bambino, durante i primi anni di vita, ha necessità di ricevere cure e attenzioni che solo una particolare sintonia emotiva del genitore (o di chi ne fa le veci) può dargli. Ora, al di là delle accuse di uso del pluralia maiestatis che mi sono state rivolte, io credo con convinzione che per noi introversi sia generalmente più difficile trasferire questa sintonia emotiva verso un'altra persona...l'introverso è per definizione colui che vive di suggestioni interiori e passa molto tempo con se stesso, abituato ad accumulare e processare una quantità di informazioni e sfumature emotive superiori alla norma. Io mi chiedo come una personalità di questo tipo possa occuparsi agevolmente di un'altra creatura: non posso saperlo con esattezza perché non mi sono mai ritrovato in tale situazione, ma il mio sesto senso mi dice che avrebbe non poche difficoltà.
Detto ciò, per te Confusion la gente oltre una certa età è già "grandina"? Io non mi sento così vecchio, forse perché non ho vissuto appieno i miei anni e quindi la percezione che ho di me è quella di una persona di circa 7-8 anni più giovane :occhiali:

Confusion 21-02-2012 04:02

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Grandina non vuol dire vecchia muttley.
Citavo quell'età solo perchè è un'età giusta, anche un pò avanzata, per avere dei figli e fare una famiglia, dato che non credo sia il top crescere dei bambini a 60 anni quando si hanno meno forze..
Diciamo che secondo me è un'età in cui il pensiero ti passa per la testa.

muttley 21-02-2012 04:04

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quello che conta è avere forza emotiva, non tanto fisica, e c'è gente che raggiunge il pieno della maturità emotiva in ritardo (di solito gli introversi e i timidi, appunto).

Sampei80 21-02-2012 04:08

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697400)
Sono solo io ad avere questi pensieri o qualcuno condivide?

Si ogni tanto mi sfiorano questi pensieri e quando ci penso dico a me stesso...almeno deve essere bona:sisi:

barclay 21-02-2012 09:07

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697400)
Se mi immagino a quell'età single già mi vedo iscritto a qualche sito di incontri e che ne viene fuori ne viene fuori

Nulla è ciò che ne viene fuori.
Se hai un portafogli consistente, potresti trovare una che ti sposerà, ti darà un figlio e poi ti lascerà per mettersi con un maschio-alpha, che crescerà tuo figlio e, se quest'ultimo ti somiglia, rovinerà la vita anche a lui http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

lauretum 21-02-2012 09:26

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
grazie confusion..
:miodio:

Inosservato 21-02-2012 09:27

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
ehm...io ne ho 33 :miodio:

mi mancano due anni e poi mi devo per forza sposare? :piangere:
ma io non vogliooooooooo :piangere:

ma non si possono fare le adozioni a distanza? :nonso:
molto a diststanza?

Winston_Smith 21-02-2012 09:55

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697409)
Ora, al di là delle accuse di uso del pluralia maiestatis che mi sono state rivolte, io credo con convinzione che per noi introversi sia generalmente più difficile trasferire questa sintonia emotiva verso un'altra persona...l'introverso è per definizione colui che vive di suggestioni interiori e passa molto tempo con se stesso, abituato ad accumulare e processare una quantità di informazioni e sfumature emotive superiori alla norma. Io mi chiedo come una personalità di questo tipo possa occuparsi agevolmente di un'altra creatura: non posso saperlo con esattezza perché non mi sono mai ritrovato in tale situazione, ma il mio sesto senso mi dice che avrebbe non poche difficoltà.

Ti invito a parlare per te, invece di stare sempre a legiferare per l'universo mondo. Oppure comincia a portare dati concreti su cui basare le tue teorie, per esempio statistiche sulla percentuale di introversi che ha una famiglia e la durata e stabilità di questi legami.
Mica tutti gli introversi sono uguali, ed essere introversi non significa essere autistici, da quello che scrivi mi sembra quasi che tu confonda i due termini. Come se non ci fossero introversi che hanno famiglie, ed avere una famiglia fosse un lavoro da estroversi. E come se invece non ci fossero estroversi che a fare il padre/la madre non sanno neanche dove si comincia.

Quanto al topic, non capisco l'approccio di Confusion, innanzitutto perché non mi è mai passato neanche per l'anticamera del cervello di dover avere dei figli per forza con la prima che passa, in secondo luogo perché non ho mai avuto questa facilità di "acchiappo" che lui sembra implicare quando dice che su un sito d'incontri prenderebbe quello che viene. Bisogna pur vedere se viene qualcuna... forse lui pensa di avere buone probabilità di piacere a un certo numero di donne, ma nel mio caso non sarebbe stato così, i siti d'incontri sono abbastanza agli antipodi della mia personalità.

lauretum 21-02-2012 10:05

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697440)
Quanto al topic, non capisco l'approccio di Confusion

è la solita questione.
arrivati ad una certa età senza aver trovato il/la partner giust*, preferite scendere a compromessi pur di avere una famiglia, o rimanere soli come cani (randagi)?

Inosservato 21-02-2012 10:10

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 697443)
è la solita questione.
arrivati ad una certa età senza aver trovato il/la partner giust*, preferite scendere a compromessi pur di avere una famiglia, o rimanere soli come cani (randagi)?

http://i448.photobucket.com/albums/q...aving-hand.gif
voto il cane randagio

lauretum 21-02-2012 10:18

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 697446)

beato te, almeno questi drammi interiori te li risparmi

FabioLeonardo 21-02-2012 10:28

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Sinceramente, ogni volta che l'idea mi sfiora dopo poco la rigetto. Sarà perchè penso alla somiglianza genetica e agli stessi problemi che dovrà affrontare mio figlio, per il fatto che non credo di essergli d'aiuto nel suo sviluppo, preparandolo al mondo esterno, soprattutto nella sua adolescenza...o forse perchè penso al rapporto molto disatante che ho con mio padre e temo di comportarmi così anch'io con mio figlio.....:interrogativo:
Beh, cominciamo ad arrivare ai 30-35 anni, poi si vedrà.

Quote:

Originariamente inviata da Viridian (Messaggio 697415)
In secondo luogo, il nostro psichismo ha creato una forma mentis molto diversa da quella degli altri animali. Il che probabilmente è, allo stesso tempo, il pregio ed il difetto più caratterizzato dell'Homo sapiens. :miodio: E il diploma, e la laurea, e il posto di lavoro, e l'armonia familiare - anche l'animale ha bisogno di essere efficiente nella sua comunità, d'accordo, ma la sua efficienza trova tempi d'azione immediati: la velocità, la destrezza, la forza, l'abitudine a cacciare/scappare.

E' proprio per il senso di questo discorso che preferirei essere un animale e vivere come tale: sei forte = vivi ; sei debole = muori (e questo stà bene sia a te che all'evoluzione :bene:)

Winston_Smith 21-02-2012 11:04

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697400)
Ma io trovo davvero inconcepibile invecchiare senza lasciare qualcosa: se uno invecchia avendo dei figli almeno potrà vedere la propria "Linfa vitale", la propria giovinezza vivere negli occhi di qualcuno che hai generato..

Si può lasciare qualcosa al mondo anche senza avere dei figli. I grandi della storia mica li ricordiamo per la loro discendenza :occhiali:

Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 697443)
è la solita questione.
arrivati ad una certa età senza aver trovato il/la partner giust*, preferite scendere a compromessi pur di avere una famiglia, o rimanere soli come cani (randagi)?

Se per compromessi s'intende stare con una persona tanto per starci, senza interesse e affetto vero nei suoi confronti, direi decisamente no grazie.

SoloUnaDonna 21-02-2012 11:13

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Sono una donna e ho pure la data di scadenza per certe cose. Nei miei lunghi periodi meditativi (:ridacchiare:) ho pensato un po' a tutto e anche al far figli, valutando i pro e i contro della situazione. Purtroppo per come sono ora, non sono per nulla adatta a far figli, a mantenerli e a farli crescere sani in ogni senso. Pensando al futuro e all'aver trovato una certa stabilità lavorativa e sentimentale, forse cambierò idea, ma l'idea di fare un figlio e farlo crescere ai nonni o a estranei perché sia io che il mio eventuale compagno dovremmo lavorare a tempi pieno perché al giorno d'oggi non campi se non lavori il più possibile.. beh.. non mi ispira minimamente.. io e il mio compagno lo facciamo e lo tira su qualcun'altro, creando eventuali conflitti con l'educazione che io vorrei impartirgli.. boh forse sarò strana io. :pensando:

Cmq sicuramente non creerò una famiglia solo perché voglio lasciare qualcosa di me in giro dopo la mia morte.

Myway 21-02-2012 11:33

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Apparte il fatto che 35 , specie per un uomo, mi paiono pochi per sentirsi all'ultima spiaggia, la maggior parte di quelli che conosco hanno cominciato a sistemarsi a quell'età non prima e ce ne soon altri più grandi che ancora non ci pensano, poi magari il fatto di essere fobici ci fa vedere le cose in modo distorto, se avessimo una vita sociale non vedremmo le cose così nere.

Per il resto a mio avviso non c'è un età nella quale si dice "mi debbo sistemare a prescindere da tutto".
Se penso di essere in condizioni di sistemarmi, formare una famiglia, la donna è correlata, e non una qualunque tanto per... mi sposo, se no no , e questo vale a 20/30/40 anni.

Lo sposarsi, come il fidanzarsi a prescindere perchè lo fanno tutti, perchè gli altri comciano a sposarsi non mi ha mai attratto, e più passa il tempo e mi guardo intorno meno mi attrae....serve al massimo alla conservazione della specie, non al singolo individuo.

lauretum 21-02-2012 11:37

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Myway (Messaggio 697477)
Per il resto a mio avviso non c'è un età nella quale si dice "mi debbo sistemare a prescindere da tutto".
Se penso di essere in condizioni di sistemarmi, formare una famiglia, la donna è correlata, e non una qualunque tanto per... mi sposo, se no no , e questo vale a 20/30/40 anni.

appunto, 40, di quello si parla.
a 50/60 cominciano ad esserci problemi seri nel fare certe scelte, nell'interesse dei figli, a meno che non hai un partner molto più giovane.

muttley 21-02-2012 13:48

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697440)
Ti invito a parlare per te, invece di stare sempre a legiferare per l'universo mondo. Oppure comincia a portare dati concreti su cui basare le tue teorie, per esempio statistiche sulla percentuale di introversi che ha una famiglia e la durata e stabilità di questi legami.
Mica tutti gli introversi sono uguali, ed essere introversi non significa essere autistici, da quello che scrivi mi sembra quasi che tu confonda i due termini. Come se non ci fossero introversi che hanno famiglie, ed avere una famiglia fosse un lavoro da estroversi. E come se invece non ci fossero estroversi che a fare il padre/la madre non sanno neanche dove si comincia.

Vedi che devi sempre misinterpretare quello che uno scrive perchè hai la tendenza a prendere tutto sul personale? Se Anepeta (o chi per lui) descrive determinate tassonomie sui suoi libri, definendo gli introversi maggiormente predisposti a fare x invece che y, non credo che nessuno l'abbia mai accusato di legiferare sul mondo intero o parlare per gli altri. Oltretutto non mi pare di aver mai visto reazione del genere da parte tua quando qualcuno scrive che gli introversi sono più sensibili, o altre definizioni che afferiscono a qualcosa ritenuto generalmente positivo. E' chiaro che non esistono leggi universali e scientifiche per le determinazioni delle tipologie caratteriali, ma allora potremmo anche affermare che nulla vieta a un sociofobico di esibirsi in pubblico, tenere pubbliche conferenze o diventare egli stesso un personaggio pubblico. Esistono tendenze di fondo, riscontrabili nella maggior parte dei casi, e non ci si può infervorare esclusivamente per la descrizione di tendenze che sembrano essere pertinenti a concetti negativi. Lo scenario autistico non so nemmeno come tu possa averlo letto...se si dice che una persona introversa dovrebbe avere più difficoltà e operare uno sforzo maggiore su se stesso per trasferire il proprio bagaglio emotivo su un'altra persona, dove sta l'autismo in tutto ciò? Non è forse l'introverso una persona che per definizione fa più fatica a comunicare i propri sentimenti verso l'esterno?

Winston_Smith 21-02-2012 14:05

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697533)
Vedi che devi sempre misinterpretare quello che uno scrive perchè hai la tendenza a prendere tutto sul personale?

Il problema è che quello che universalizza a partire dalla singola esperienza sei tu. Mi linki la parte del mio post in cui io avrei messo la cosa sul personale o avrei parlato di me stesso? Grazie.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697533)
Se Anepeta (o chi per lui) descrive determinate tassonomie sui suoi libri, definendo gli introversi maggiormente predisposti a fare x invece che y, non credo che nessuno l'abbia mai accusato di legiferare sul mondo intero o parlare per gli altri.

Non ho letto Anepeta, presuppongo che essendo uno psicologo avrà solidi dati a sostegno di ciò che dice (a proposito, tu ne hai? sto ancora aspettando statistiche sulla solidità delle famiglie degli introversi vs estroversi). Certo non credo a prescindere neanche a lui.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697533)
Oltretutto non mi pare di aver mai visto reazione del genere da parte tua quando qualcuno scrive che gli introversi sono più sensibili, o altre definizioni che afferiscono a qualcosa ritenuto generalmente positivo.

Non penso che un introverso, solo in quanto tale, sia più sensibile di un estroverso. Contento?

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697533)
E' chiaro che non esistono leggi universali e scientifiche per le determinazioni delle tipologie caratteriali, ma allora potremmo anche affermare che nulla vieta a un sociofobico di esibirsi in pubblico, tenere pubbliche conferenze o diventare egli stesso un personaggio pubblico.

Lo sai che a mia memoria ci sono almeno un paio di utenti di questo forum che si esibiscono in gruppi musicali? Evidentemente certe cose sono più difficili, ma non impossibiil.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697533)
Esistono tendenze di fondo, riscontrabili nella maggior parte dei casi, e non ci si può infervorare esclusivamente per la descrizione di tendenze che sembrano essere pertinenti a concetti negativi.

Quindi quando quelli del PRE generalizzavano alla grande sulle donne che vogliono gli stronzi e i figobulli in fondo non avevano poi tutti i torti? O le tendenze di fondo vanno bene solo in certi casi? :occhiali:
A me le generalizzazioni troppo ampie stanno poco simpatiche sempre, se non sono adeguatamente e concretamente provate.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697533)
Lo scenario autistico non so nemmeno come tu possa averlo letto...se si dice che una persona introversa dovrebbe avere più difficoltà e operare uno sforzo maggiore su se stesso per trasferire il proprio bagaglio emotivo su un'altra persona, dove sta l'autismo in tutto ciò? Non è forse l'introverso una persona che per definizione fa più fatica a comunicare i propri sentimenti verso l'esterno?

Non mi pare che un introverso abbia maggiori difficoltà di comunicazione rispetto a un estroverso (essere separati dal mondo esterno è tipico dell'autismo, non dell'introversione). Casomai ha modalità di comunicazione mediamente differenti e selezionate (selezionando anche le persone con cui comunicare).

E comunque quello che trovo inaccettabile è la tua tesi implicita secondo cui un introverso sarebbe meno adatto a fare il genitore di un estroverso, visto che evidenzi delle problematiche particolari per gli introversi mentre non parli di problematiche per gli altri (e ce ne sono, oh se ce ne sono). Le difficoltà a fare il genitore le incontrano tutti, in maniera diversa. Un introverso non deve sentirsi particolarmente ostacolato a fare il genitore solo in quanto introverso. Deve solo riconoscere le sue particolari problematiche e affrontarle, senza pensare che gli altri sono più adatti di lui.

Moonwatcher 21-02-2012 14:10

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
No, mai sentito l'istinto riproduttivo.

____


Winston e Muttley vi invito a farla finita. :cool:

muttley 21-02-2012 14:28

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697546)
Il problema è che quello che universalizza a partire dalla singola esperienza sei tu. Mi linki la parte del mio post in cui io avrei messo la cosa sul personale o avrei parlato di me stesso? Grazie.

Una volta per esempio hai scritto che certe affermazioni sulle donne sono inaccettabili perché c'è chi potrebbe avere una madre e una sorella e sentirsi offeso per loro (o qualcosa del genere). Se non accetti certe affermazioni lo fai indipendentemente dal fatto che tu possa avere una madre o una sorella, quindi indipendentemente dal fatto che la cosa possa intaccarti personalmente. Io annovero per esempio, tra i miei antenati, personaggi che furono aderenti al pnf ben prima che diventasse cosa comune tra tutti gli italiani (fecero addirittura la marcia su Roma) ma mai ho scritto che è sbagliato attaccare chi si professa simpatizzante fascista (anche su questo forum) solo perché tra i più convinti assertori vi furono dei miei parenti (così come non ho mai scritto che è giusto attaccare il movimento partigiano solo perché i parenti suddetti furono poi uccisi nel periodo post-bellico della caccia all'uomo). Per me prendere una cosa sul personale significa contraddire un argomento perché ci si sente colpiti nella propria singola individualità. Io ho scritto ripetutamente di essere riuscito a fare determinate cose (anche in passato) che risulterebbero impossibili alla maggioranza del fs, ma non per questo credo che la mia esperienza da sola valga a contraddire degli assunti di base sulle generalità specifiche delle persone affette da fs. Le eccezioni semplicemente esistono, ma non so quanto siano numericamente rilevanti per contraddire una teoria o stabilire nuove classificazioni su basi caratteriali. Poi del resto, come scrivevo ieri, nulla è dato per certo o per assoluto quando si parla di attitudini e disturbi caratteriali, ma non per questo si rende lecito affogare tutto quanto in un generico relativismo per cui nulla è chiaro, tutto dipende, tutto è vago. Altrimenti l'esistenza stessa di una disciplina come la psicologia non avrebbe senso



Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697546)
Non ho letto Anepeta, presuppongo che essendo uno psicologo avrà solidi dati a sostegno di ciò che dice (a proposito, tu ne hai? sto ancora aspettando statistiche sulla solidità delle famiglie degli introversi vs estroversi). Certo non credo a prescindere neanche a lui.

Ma allora quali dati abbiamo a supporto dell'idea che per un introverso sia più difficile stabilire legami sentimentali con l'altro sesso? Le storie descritte in questo forum? Se non sbaglio sono anche poche le persone iscritte a questo forum con figli e famiglia



Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697546)
Quindi quando quelli del PRE generalizzavano alla grande sulle donne che vogliono gli stronzi e i figobulli in fondo non avevano poi tutti i torti? O le tendenze di fondo vanno bene solo in certi casi? :occhiali:
A me le generalizzazioni troppo ampie stanno poco simpatiche sempre, se non sono adeguatamente e concretamente provate.

Quando si parla di donne e uomini si affrontano delle categorie decisamente troppo ampie, quando si parla di intro ed estro si inizia un attimo a circoscrivere l'ambito d'indagine. Il che significa che è possibile redigere percorsi di lettura meno generici




Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697546)
Non mi pare che un introverso abbia maggiori difficoltà di comunicazione rispetto a un estroverso (essere separati dal mondo esterno è tipico dell'autismo, non dell'introversione). Casomai ha modalità di comunicazione mediamente differenti e selezionate (selezionando anche le persone con cui comunicare).

E comunque quello che trovo inaccettabile è la tua tesi implicita secondo cui un introverso sarebbe meno adatto a fare il genitore di un estroverso, visto che evidenzi delle problematiche particolari per gli introversi mentre non parli di problematiche per gli altri (e ce ne sono, oh se ce ne sono). Le difficoltà a fare il genitore le incontrano tutti, in maniera diversa. Un introverso non deve sentirsi particolarmente ostacolato a fare il genitore solo in quanto introverso. Deve solo riconoscere le sue particolari problematiche e affrontarle, senza pensare che gli altri sono più adatti di lui.

Avere difficoltà di comunicazione non significa essere autistici, ed io ho parlato nello specifico (ovvero nel mio primo post) di difficoltà a trasferire una certa sintonia emotiva, non di difficoltà nell'uso del linguaggio parlato. Si comunica anche tramite le emozioni, non solo tramite il linguaggio propriamente detto. Ho evidenziato le problematiche che a mio avviso sarebbero più specifiche degli introversi perché in questa categoria mi riconosco maggiormente, mentre credo di saperne meno per quanto riguarda l'altra parte. Ripeto che parlare dei problemi di qualcuno non significa escludere gli altri da eventuali critiche...mi ricordi un po' quelli che dicono sempre "Basta parlare dei nazisti, perché nessuno dice mai niente di tutti i morti che hanno fatto i rossi?" :occhiali:

EDIT: prima che il moderator chiuda, vorrei fargli sapere che la sua frase indirettamente sembra confermare le mie teorie :occhiali:

Quintuplo 21-02-2012 14:40

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697533)
misinterpretare

Se pesco il tizio che ha messo nelle ultime editzioni dei vocabolari, queste terribili traslitterazioni dall'inglese... :moltoarrabbiato:

Comunque... a me capita ogni tanto l'idea di trovare una persona con cui condividere alloggio, incombenze, tasse sugli immobili, esperienze (ecc.) anche senza che ci sia l'Amore.
Insomma, una persona con cui ci si possa supportare ed alleviare alcuni dei fastidi quotidiani. Una convivenza di interesse.
Però in quel caso non avrei la minima intenzione di fare figli (a meno che col tempo non nasca il sentimento), perchè sono molto più interessato a che un eventuale figlio cresca in una famiglia in cui ci sia amore, piuttosto che tramandare il cognome.

Winston_Smith 21-02-2012 15:15

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Rispondo un'ultima volta e poi chiudo il ping pong.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697569)
Una volta per esempio hai scritto che certe affermazioni sulle donne sono inaccettabili perché c'è chi potrebbe avere una madre e una sorella e sentirsi offeso per loro (o qualcosa del genere).

Quello era un motivo, non certo l'unico per respingere certe affermazioni offensive.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697569)
Poi del resto, come scrivevo ieri, nulla è dato per certo o per assoluto quando si parla di attitudini e disturbi caratteriali, ma non per questo si rende lecito affogare tutto quanto in un generico relativismo per cui nulla è chiaro, tutto dipende, tutto è vago. Altrimenti l'esistenza stessa di una disciplina come la psicologia non avrebbe senso

Infatti personalmente ho molti dubbi sulla possibilità di definirla "disciplina". Specie se (e spero che non sia così) fa saltare a conclusioni assurde come quella che gli introversi, solo in quanto tali, sono meno adatti a gestire una famiglia degli estroversi.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697569)
Ma allora quali dati abbiamo a supporto dell'idea che per un introverso sia più difficile stabilire legami sentimentali con l'altro sesso? Le storie descritte in questo forum? Se non sbaglio sono anche poche le persone iscritte a questo forum con figli e famiglia

Ti dimentichi che per molti utenti di questo sito risulta già molto difficile lo step che tu ogni due per tre ti incarichi di minimizzare (trovare una a cui piacere è solo il primo passo ecc. ecc.), quindi si tratta di un discorso a parte, siamo a monte dell'essere padri.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697569)
Quando si parla di donne e uomini si affrontano delle categorie decisamente troppo ampie, quando si parla di intro ed estro si inizia un attimo a circoscrivere l'ambito d'indagine. Il che significa che è possibile redigere percorsi di lettura meno generici

Se si vuol essere meno generici non ci si può limitare a sentenziare che gli introversi comunicano di meno (cosa inesatta in sé). Tanto per dire e per ragionare secondo il tuo criterio, non era lo stesso Anepeta che diceva che tendenzialmente gli introversi formano legami più intimi e più solidi con una ristretta cerchia di persone? Allora, queste generalizzazioni quando le vogliamo far valere? A targhe alterne? :occhiali:

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697569)
Avere difficoltà di comunicazione non significa essere autistici, ed io ho parlato nello specifico (ovvero nel mio primo post) di difficoltà a trasferire una certa sintonia emotiva, non di difficoltà nell'uso del linguaggio parlato. Si comunica anche tramite le emozioni, non solo tramite il linguaggio propriamente detto. Ho evidenziato le problematiche che a mio avviso sarebbero più specifiche degli introversi perché in questa categoria mi riconosco maggiormente, mentre credo di saperne meno per quanto riguarda l'altra parte. Ripeto che parlare dei problemi di qualcuno non significa escludere gli altri da eventuali critiche...mi ricordi un po' quelli che dicono sempre "Basta parlare dei nazisti, perché nessuno dice mai niente di tutti i morti che hanno fatto i rossi?" :occhiali:

Se si parla di introversi che solo in quanto tali devono avere enormi difficoltà a fare i genitori, sorge spontanea l'associazione mentale che gli altri queste difficoltà non ce le hanno. Se invece ce le hanno tutti (come io credo, seppure in modalità diverse) è inutile parlare degli introversi in quanto tali come poco adattabili a fare i genitori.
P.S.: Io non ho problemi a parlare dei crimini di Stalin, per me si può sempre parlare di tutto in ogni momento. Sono le classifiche di merito che trovo insensate.

Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 697569)
EDIT: prima che il moderator chiuda, vorrei fargli sapere che la sua frase indirettamente sembra confermare le mie teorie :occhiali:

Moonwatcher è uno, eh. E comunque avere o meno voglia di avere un figlio può benissimo non entrarci un piffero con l'essere introversi o estroversi.
Invece non sapevo che tutti gli estroversi avessero l'istinto riproduttivo, morissero dalla voglia di fare figli e non avessero problemi a fare i genitori. Ma di quali teorie parliamo?

Non posso fare a meno di notare che non è stata ancora portata una statistica che una sulla propensione degli introversi vs estroversi a farsi una famiglia, all'essere genitori, alla durata e stabilità dei loro legami, ecc. ecc. ecc.

Confusion 21-02-2012 15:19

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 697424)
Nulla è ciò che ne viene fuori.
Se hai un portafogli consistente, potresti trovare una che ti sposerà, ti darà un figlio e poi ti lascerà per mettersi con un maschio-alpha, che crescerà tuo figlio e, se quest'ultimo ti somiglia, rovinerà la vita anche a lui http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

Esatto.
Avevo pensato anche all'aspetto denaro: sono in una situazione per cui è piuttosto probabile che abbia nel giro di alcuni anni un lavporo stabile e ben retribuito.
In una situazione del genere potrei anche scegliere, nel caso in cui fossi single di fare una cosa del genere. So che può suonare triste e indubbiamente spero di trovare una persona verso cui provare sentimenti e avere affinità, ma se questo non accadesse ( e per come vanno ora le cose lo vedo probabile data la freddezza glaciale che vedo intorno a me e le scarse nuove conoscenze) io credo che lo farei.
Magari non è il massimo costruire una famiglia con una donna di cui non sei pienamente inamorato, ma per me è sempre meglio che invecchiare soli come cani e senza lasciare nessuno dopo di noi..

Ora io non mi ritengo insoddisfato della vita anche se su certi aspetti lo sono.
Non avete mai pensato che potrebbe essere una sorta di riscatto? Una sorta di speranza nel futuro?
Io ad esempio se avessi dei figli potrei farli crescere sicuri di sè, senza fare loro tutti quei discorsi del cazzo che a mi hanno rovinato sotto certi aspetti della vita...
Insomma generare qualcuno ma libero di tutti quei problemi che voi avete avuto: discendono da voi, ma senza tutte quelle paranoie e i problemi che abbiamo...non sarebbe un bel riscatto, una bella rivincita oltre che una cosa sostanzialmente positiva? :)

Winston_Smith 21-02-2012 15:24

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697596)
Magari non è il massimo costruire una famiglia con una donna di cui non sei pienamente inamorato, ma per me è sempre meglio che invecchiare soli come cani e senza lasciare nessuno dopo di noi..

Ora io non mi ritengo insoddisfato della vita anche se su certi aspetti lo sono.
Non avete mai pensato che potrebbe essere una sorta di riscatto? Una sorta di speranza nel futuro?
Io ad esempio se avessi dei figli potrei farli crescere sicuri di sè, senza fare loro tutti quei discorsi del cazzo che a mi hanno rovinato sotto certi aspetti della vita...

Come si fa a fare crescere bene dei figli in una famiglia in cui i genitori si tollerano a malapena? In cui uno dei due sta con l'altro/a solo per non rimanere solo? Guarda che una donna non serve solo a farci un figlio, meglio l'adozione a distanza a questo punto...

Confusion 21-02-2012 15:30

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697598)
Come si fa a fare crescere bene dei figli in una famiglia in cui i genitori si tollerano a malapena? In cui uno dei due sta con l'altro/a solo per non rimanere solo? Guarda che una donna non serve solo a farci un figlio, meglio l'adozione a distanza a questo punto...

Ma cosa centra l'adozione a distanza che il figlio:
1. non te lo cresci
2. biologicamente non ha niente di te.

Non ci vuole un genio per capire che con figli io qui intendevo anche coloro che hanno una connessione biologica con te nel senso che li generi te..

Ma poi scusate io non so come eravate voi da bambini, ma... :mrgreen:
Io quando ero piccolo non me ne fregava una mazza se i miei genitori si baciavano davanti a me o se si scambiavano effusioni o se si guardavano con occhi innamorati...
A me bastava averli tutti e due e trascorrere del tempo con loro, mi piaceva avere il babbo per certe cose come giochi piu da maschi e cose cosi, e la mamma piu per farmi coccolare e raccontare le favole...
A 5-10 anni non sai quasi nulla dell'amore e della sessualità.
I miei ad esempio quando ero piccolo e tutt'ora non si sono quasi mai scambiati effusioni davanti a me o baci anche per pudore forse....pensate che io credevo che dopo avermi fatto fossero vissuti in castità :mrgreen: ma sinceramente di quello che facevano non me ne importava nulla, mi bastava averli entrambi come figure di riferimento, anche se non metto in dubbio che si vogliano bene e che abbiano vissuto /vivano un amore importante.

Winston_Smith 21-02-2012 15:35

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697605)
Ma cosa centra l'adozione a distanza che il figlio:
1. non te lo cresci
2. biologicamente non ha niente di te.

Non ci vuole un genio per capire che con figli io qui intendevo anche coloro che hanno una connessione biologica con te nel senso che li generi te..

Io pensavo all'idea di lasciare qualcosa di te nel futuro, come dicevi prima. In quel caso lasceresti una persona che ti ricorda con affetto e gratitudine, una persona la cui vita può essere cambiata grazie a te. La connessione non deve essere per forza biologica, Foscolo parlava di eredità d'affetti (cit.), non necessariamente di sangue.

Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697605)
Ma poi scusate io non so come eravate voi da bambini, ma... :mrgreen:
Io quando ero piccolo non me ne fregava una mazza se i miei genitori si baciavano davanti a me o se si scambiavano effusioni o se si guardavano con occhi innamorati...
A me bastava averli tutti e due e trascorrere del tempo con loro, mi piaceva avere il babbo per certe cose come giochi piu da maschi e cose cosi, e la mamma piu per farmi coccolare e raccontare le favole...
A 5-10 anni non sai quasi nulla dell'amore e della sessualità.
I miei ad esempio quando ero piccolo e tutt'ora non si sono quasi mai scambiati effusioni davanti a me o baci anche per pudore forse....pensate che io credevo che dopo avermi fatto fossero vissuti in castità :mrgreen: ma sinceramente di quello che facevano non me ne importava nulla, mi bastava averli entrambi come figure di riferimento, anche se non metto in dubbio che si vogliano bene e che abbiano vissuto /vivano un amore importante.

Non è (solo) una questione di sessualità o di baciarsi davanti ai figli. Ripeto, pensi che sia impossibile per un figlio (anche dopo i 10 anni, eh) non risentire del fatto che i suoi genitori si sopportano a malapena e non si vogliono bene?

Secondo me, meglio l'adozione a distanza che un'educazione in una famiglia in cui i due genitori non si vogliono bene (e quindi alla primissima occasione di difficoltà fanno mancare l'uno all'altro ed entrambi alla famiglia il necessario sostegno).

Myway 21-02-2012 15:40

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697614)


Non è (solo) una questione di sessualità o di baciarsi davanti ai figli. Ripeto, pensi che sia impossibile per un figlio (anche dopo i 10 anni, eh) non risentire del fatto che i suoi genitori si sopportano a malapena e non si vogliono bene?

Secondo me, meglio l'adozione a distanza che un'educazione in una famiglia in cui i due genitori non si vogliono bene (e quindi alla primissima occasione di difficoltà fanno mancare l'uno all'altro ed entrambi alla famiglia il necessario sostegno).

Condivido....
La sensazione che ho sempre avuto è che i miei si sopportassero a malapena, ed è inevitabile risentire di questo clima, poi ovviamente la società fuori ti dà la mazzata finale, come a dire sopra il cotto l'acqua bollita.

Confusion 21-02-2012 15:41

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Vabbè Winston non andiamo OT con questo discorso dell'adozione a distanza.
Io parlavo di figli veri ossia che te li cresci te che fanno parte integrante della tua vita non di gente che sento a malapena una volta l'anno e a cui mando 20 euro al mese.

L'eredità d'affetti... guarda che l'ho studiato Foscolo e si parlava di persone che ti hanno amato davvero e che visitano la tua tomba: pensi davvero che un bambino adottato a distanza ti si affezioni? Ma come può eserci affetto se manco vi siete parlati, abbracciati e condiviso dei momenti dai..
Dai siamo proprio OT lasciamola cadere sta cosa, non perche sia sbagliata, ma proprio non centra con quello che stavo dicendo! :)

Winston_Smith 21-02-2012 15:42

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697622)
Vabbè Winston non andiamo OT con questo discorso dell'adozione a distanza.
Io parlavo di figli veri ossia che te li cresci te che fanno parte integrante della tua vita non di gente che sento a malapena una volta l'anno e a cui mando 20 euro al mese.

L'eredità d'affetti... guarda che l'ho studiato Foscolo e si parlava di persone che ti hanno amato davvero e che visitano la tua tomba: pensi davvero che un bambino adottato a distanza ti si affezioni? Ma come può eserci affetto se manco vi siete parlati, abbracciati e condiviso dei momenti dai..
Dai siamo proprio OT lasciamola cadere sta cosa, non perche sia sbagliata, ma proprio non centra con quello che stavo dicendo! :)

Dipende dal caso singolo, comunque era solo un esempio per far capire che non necessariamente servono legami di sangue per lasciare un ricordo e una traccia di sé nel mondo.

Confusion 21-02-2012 15:43

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Myway (Messaggio 697619)
Condivido....
La sensazione che ho sempre avuto è che i miei si sopportassero a malapena, ed è inevitabile risentire di questo clima, poi ovviamente la società fuori ti dà la mazzata finale, come a dire sopra il cotto l'acqua bollita.

Ma scusate voi cosa desideravate?
Due genitori stile piccioncini pucci pucci??

Forse sarò egoista all'ennesima potenza, ma a me non importava una mazza se si baciavano e si strusciavano davanti a me anzi...
In genere i bambini sono anche gelosi di uno dei due genitori: ad esempio mia nipotina si arrabbia quando sua mamma e suo babbo si baciano, perchè è gelosa della mamma :mrgreen:
Cioè secondo me l'importante è occuparsi dei figli e avere due figure presenti...io a quell'età non stavo certo a guardare cosa facevano i miei genitori fra di loro...pensavo piuttosto ad avere l'affetto e l'appoggio di entrambi.

Winston_Smith 21-02-2012 15:47

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697628)
Ma scusate voi cosa desideravate?
Due genitori stile piccioncini pucci pucci??

Forse sarò egoista all'ennesima potenza, ma a me non importava una mazza se si baciavano e si strusciavano davanti a me anzi...
In genere i bambini sono anche gelosi di uno dei due genitori: ad esempio mia nipotina si arrabbia quando sua mamma e suo babbo si baciano, perchè è gelosa della mamma :mrgreen:
Cioè secondo me l'importante è occuparsi dei figli e avere due figure presenti...io a quell'età non stavo certo a guardare cosa facevano i miei genitori fra di loro...pensavo piuttosto ad avere l'affetto e l'appoggio di entrambi.

Aridaglie, ma cosa c'entra lo sbaciucchiarsi?
Ma pensi davvero che due persone che stanno insieme solo perché altrimenti starebbero da soli a vita e che si sopportano a malapena, possano poi non avere problemi quando si tratta di sostenersi a vicenda e sostenere la famiglia? Che non possano pensare "chi me lo fa fare", se si tratta di aiutare una persona che sopportano a stento? Che di questo clima non possano risentire i figli? Una famiglia non è solo mantenimento materiale, i figli imparano a relazionarsi col mondo prima di tutto dai genitori e da come si relazionano tra di loro (non so se anche per te è stato così, ma per molti altri sì).
Lo vedi che ci sono esempi pratici di quanto dico? E tu vorresti far correre un rischio del genere a un tuo eventuale figlio?

Confusion 21-02-2012 15:48

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697626)
Dipende dal caso singolo, comunque era solo un esempio per far capire che non necessariamente servono legami di sangue per lasciare un ricordo e una traccia di sé nel mondo.

Scusa il crudo realismo winston, ma...
un bambino adottato a distanza al massimo ti ricorderà per 10, 20 anni magari anche tutta la vita ma quando morirà lui nessuno saprà più chi sei.
Se invece hai dei figli, dei nipoti si parlerà di te per qualche generazione e anche quando nessuno si ricorderà più di te cmq ci saranno dei tuoi discendenti che potrebbero avere delle somiglianze con te, delle movenze, dei comportamenti come i tuoi...come potrebbero ereditare da te determinati aspetti e talenti.. (ora non mi stare a fare la lagna: io non ho nessun talento, perchè tutti abbiamo qualcosina..)

Cmq io capisco che non tutti condividano quanto dico: in effetti questo voler lasciare qualcosa di sè ha una base egoistica.
Io sono di mio un pò egocentrico quindi è comprenibile che la veda così, magari persone con un carattere diverso non condividono assolutamente e determinate frasi non fanno presa sulla loro indole.

Winston_Smith 21-02-2012 15:50

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697634)
Scusa il crudo realismo winston, ma...
un bambino adottato a distanza al massimo ti ricorderà per 10, 20 anni magari anche tutta la vita ma quando morirà lui nessuno saprà più chi sei.
Se invece hai dei figli, dei nipoti si parlerà di te per qualche generazione

Non sta scritto da nessuna parte. Tuo figlio avrà dei figli? E chi te lo assicura? Viceversa, un tuo figlio adottato a distanza potrebbe averne, e magari anche in quel caso si parlerà di te alle generazioni ecc. ecc.

Llorona 21-02-2012 15:51

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 697424)
Nulla è ciò che ne viene fuori.
Se hai un portafogli consistente, potresti trovare una che ti sposerà, ti darà un figlio e poi ti lascerà per mettersi con un maschio-alpha, che crescerà tuo figlio e, se quest'ultimo ti somiglia, rovinerà la vita anche a lui http://www.fobiasociale.com/picture....&pictureid=789

Ma che portafogli e portafogli! Non sono tutte così, la maggior parte lo è sono d'accordo anch'io, ma non tutte e appunto perchè qui c'è gente che capisce cosa vuol dire non sentirsi amata sarebbe l'ultimo posto al mondo dove si dovrebbero sentire cose del genere "vai con il/la primo/a che passa". Siamo tutti intercambiabili, uno vale l'altro....mamma che bello :mannaggia:
E poi che credete? Che un figlio lo fai e viene su bene da solo per i cavoli suoi? Bisogna starci dietro! Io personalmente figli nonn ne avrò mai, non so badare nemmeno a me stessa...come posso insegnargli a stare al mondo se neanche so come si fa?
Fare un figlio è come dire...ho provato la vita, è una cosa che merita di esere ripetuta... bene, facciamo un figlio,,, ma io che posso dire della vita?

@Barclay non è solo questione di soldi, fidati, ovvio che nessuna vuole andare a vivere sotto un ponte,,,però di certo non è il denaro a far la differenza :nono:

Quintuplo 21-02-2012 15:59

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Confusion (Messaggio 697628)
Ma scusate voi cosa desideravate?
Due genitori stile piccioncini pucci pucci??

Forse sarò egoista all'ennesima potenza, ma a me non importava una mazza se si baciavano e si strusciavano davanti a me anzi...
In genere i bambini sono anche gelosi di uno dei due genitori: ad esempio mia nipotina si arrabbia quando sua mamma e suo babbo si baciano, perchè è gelosa della mamma :mrgreen:
Cioè secondo me l'importante è occuparsi dei figli e avere due figure presenti...io a quell'età non stavo certo a guardare cosa facevano i miei genitori fra di loro...pensavo piuttosto ad avere l'affetto e l'appoggio di entrambi.

Sottolineo anche io che non c'entra niente lo sbaciucchiarsi. Si diceva che per un bambino è meglio crescere in un ambiente in cui c'è armonia ed amore tra i genitori (e ripeto che non si parla di effusioni) e verso il bambino, piuttosto che che in un ambiente famigliare in cui i due genitori siano presenti, ma si sopportino appena, siano indifferenti tra loro o si odino. Solitamente, un bambino non è scemo e si accorge subito della differenza

Myway 21-02-2012 16:06

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697632)
Aridaglie, ma cosa c'entra lo sbaciucchiarsi?
Ma pensi davvero che due persone che stanno insieme solo perché altrimenti starebbero da soli a vita e che si sopportano a malapena, possano poi non avere problemi quando si tratta di sostenersi a vicenda e sostenere la famiglia? Che non possano pensare "chi me lo fa fare", se si tratta di aiutare una persona che sopportano a stento? Che di questo clima non possano risentire i figli? Una famiglia non è solo mantenimento materiale, i figli imparano a relazionarsi col mondo prima di tutto dai genitori e da come si relazionano tra di loro (non so se anche per te è stato così, ma per molti altri sì).
Lo vedi che ci sono esempi pratici di quanto dico? E tu vorresti far correre un rischio del genere a un tuo eventuale figlio?

Infatti... nessuno dice che i genitori debbono accoppiarsi selvaggiamente daventi al figlio e poi dirgli "hai visto come si fa?":ridacchiare:

E' il clima, il sostenimento non solo materiale che ti dovrebbero dare e che ti dovrebbe predisporre al meglio ad affrontare la vita un domani...
Se un adolescente torna a casa mezzo disperato, non lega con gli altri, le ragazze non se lo filano manco per sbaglio, magari due genitroi amorevoli , comprensivi forse sono meglio di due che stanno sempre a litigare, che usanop il figlio solo per colpire l'altro e che vogliono solo che il figlio non rompa le palle...

Poi se hai la fortuna di trovare nonostante tutto delle situaizioni favorevoli fuori, un gruppo di amici, qualche ragazza che ti dia affetto, allora la cosa si può superare, altrimenti è abbastanza inevitabile ritrovarsi a 30 anni ancora mezzo rovinato.
E , ammesso che qualche "pazza" decida di prendermi per mettere su famiglia che faccio?:o
Rischierei solo di riversare sui miei figli i miei problemi irrisolti come hanno fatto i miei?
No no ho risolvo tutto o se no resto solo e i problemi che ho mi seguiranno nella tomba....:occhiali:

Confusion 21-02-2012 16:08

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 697645)
Sottolineo anche io che non c'entra niente lo sbaciucchiarsi. Si diceva che per un bambino è meglio crescere in un ambiente in cui c'è armonia ed amore tra i genitori (e ripeto che non si parla di effusioni) e verso il bambino, piuttosto che che in un ambiente famigliare in cui i due genitori siano presenti, ma si sopportino appena, siano indifferenti tra loro o si odino. Solitamente, un bambino non è scemo e si accorge subito della differenza

Va bene ho capito.
Ma infatti non è che la cosa deve essere fatta a caso...dico semplicemente che a una certa età se si ha la possibilità di costruire una famiglia con una persona lo si può fare anche se non è il grande amore.
Ovviamente ci devono essere affinità altrimenti si finisce con l'odiarsi, mica dico di prendere una persona che è l'opposto o che non sopportiamo ci mancherebbe :)

Riguardo a quello che pensa un bambino non saprei: un tempo esistevano persino i matrimoni combinati ma non mi pare che venissero fuori figli problematici o fuori di testa..
Secondo me noi italiani ci preoccupiamo troppo in generale, dovremmo essere un pò più naif come gli americani xD

Myway 21-02-2012 16:10

Re: Arrivati a 35 anni e passa... non creereste una famiglia a prescindere?
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 697645)
Sottolineo anche io che non c'entra niente lo sbaciucchiarsi. Si diceva che per un bambino è meglio crescere in un ambiente in cui c'è armonia ed amore tra i genitori (e ripeto che non si parla di effusioni) e verso il bambino, piuttosto che che in un ambiente famigliare in cui i due genitori siano presenti, ma si sopportino appena, siano indifferenti tra loro o si odino. Solitamente, un bambino non è scemo e si accorge subito della differenza

Ma oltre quello che avverte, c'è quello che passa sotto, a livello inconscio, per non dire energetico, ma per il momento lasciamo stare questo aspetto.
C'è il fatto di non poter avere a che fare con sensazioni di tipo affettuoso, e quindi non essere in grado di gestirle, di riconoscere e rispondere a determinati comportamenti altrui.
Laddove dovresti essere sciolto sei un pezzo di marmo, e il tutto peggiora anno dopo anno quando vedi i legami che formano gli altri e tu niente, tu stai fermo al pezzo di marmo...
Se per ipotesi ti trovassi in una situazione in cui ti si dimostra affetto tu ti chiudi perchè non sei in grado di "assimilare" quella cosa, come se fosse un cibo indigeribile, e poi a catena tutto il resto....


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