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Alebluerose91 19-02-2012 17:35

La SUA storia...
 
Ciao a tutti, io non sono una ragazza che soffre di disturbi di ansia sociale, ma sono qui per il mio ragazzo.
Stiamo insieme da due anni e mezzo, ormai, e devo dire che se all'inizio non era così, adesso è molto, molto peggiorato.
Non esce mai di casa, non ha amici, piange sempre, quando gli chiedo di venire a casa per pranzi e/o cerimonie rifiuta... Non riesce a trovarsi un lavoro... Io reagisco arrabbiandomi, a volte cerco di lasciarlo perchè per me è pesante, ma sono innamorata di lui, davvero, e vorrei che la nostra storia non finisse; perciò vorrei aiutarlo.. se non ad uscirne, quantomeno a capire come ragiona, come pensa, come devo comportarmi con lui...
Grazie mille a tutti :timidezza:

barclay 19-02-2012 17:55

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696612)
Non esce mai di casa, non ha amici, piange sempre, quando gli chiedo di venire a casa per pranzi e/o cerimonie rifiuta... Non riesce a trovarsi un lavoro... Io reagisco arrabbiandomi, a volte cerco di lasciarlo perchè per me è pesante, ma sono innamorata di lui, davvero, e vorrei che la nostra storia non finisse; perciò vorrei aiutarlo.. se non ad uscirne, quantomeno a capire come ragiona, come pensa, come devo comportarmi con lui...

Sicura che sia un sociofobico/evitante? È stato da uno psicologo/psichiatra?

Kitsune 19-02-2012 18:01

Re: La SUA storia...
 
Innanzitutto partirei indicandoti il tipo di approccio che secondo me devi tenere.. cioè non quello di cercare informazioni pratiche per cambiare il tuo fidanzato o rafforzare la relazione con lui.. piuttosto ti consiglio l'approccio conoscitivo cioè: identificarti nel tuo fidanzato..
Si può partire dicendo che arrabbiandosi e cercando di lasciarlo non aiuta..
Dicendo "voglio aiutarlo" si insinua chiaramente che la causa dell'eventuale rottura anche solo per decisione unilaterale da parte tua è dovuta al suo "essere".
Perché dico questo?
Questo genere di conflitti nascono quando ci si accorge che aspetti della persona che amiamo non sono come noi li vorremmo(o non più), se ci impuntiamo nel desiderare di modificare questi aspetti secondo i nostri gusti possiamo soffrire e far soffrire parecchio senza ottenere risultati.
La domanda più importante è: perché è cambiato?
Ora sappiamo cosa vuoi tu, ma cosa vuole il tuo fidanzato?
Vuole avere tanti amici? vuole uscire di casa? vuole partecipare pranzi e cerimonie? vuole veramente trovarsi un lavoro, di che tipo?

Allocco 19-02-2012 18:05

Re: La SUA storia...
 
In un non raro impeto di megalomania mi faccio portavoce del pensiero di tutti (maschi e femmine) gli utenti:
Avercene!

:ridacchiare:

---

Detto questo... con le poche informazioni che ci fornisci è difficile dare un'opinione.

Ci sono alcune linee guida utili secondo me per comportarsi (in generale, non solo con chi sta male)
- non sminuire mai ciò che prova e le sue motivazioni
- non forzarlo, non minacciarlo, non abbandonarlo
- non colpevolizzarlo ("per 'sti vizi che hai io non esco mai!")

Per risollevarlo uhm... è un gran casino... se ci fosse una formula generale utile questo forum andrebbe chiuso.
Io credo che se tu l'ami e lui ti ama dovrebbe colpirlo, potrebbe smuoverlo, la notizia che la sua condizione è condivisa.
"Se tu sei triste ok, siamo tristi in due"..
Ma è un'ipotesi azzardatissima, forse eretica.. :pensando:
(ora che ci penso credo di averla vista in un film.. non so manco se lì aveva funzionato..)

Alebluerose91 19-02-2012 18:11

Re: La SUA storia...
 
Beh si, è un pò depresso. Lui però dice che quando è insieme alle persone non riesce a parlare, non sa come esprimersi, gli vegono l'ansia e gli attacchi di panico all'idea di stare in un posto con più persone con le quali è "costretto" a parlare, e ha molta paura di essere giudicato...Non va da un terapista perchè non può permetterselo, e perchè non vuole parlarne ai genitori, che potrebbero finanziarglielo.


Quote:

Originariamente inviata da Kitsune (Messaggio 696616)
Innanzitutto partirei indicandoti il tipo di approccio che secondo me devi tenere.. cioè non quello di cercare informazioni pratiche per cambiare il tuo fidanzato o rafforzare la relazione con lui.. piuttosto ti consiglio l'approccio conoscitivo cioè: identificarti nel tuo fidanzato..
Si può partire dicendo che arrabbiandosi e cercando di lasciarlo non aiuta..
Dicendo "voglio aiutarlo" si insinua chiaramente che la causa dell'eventuale rottura anche solo per decisione unilaterale da parte tua è dovuta al suo "essere".
Perché dico questo?
Questo genere di conflitti nascono quando ci si accorge che aspetti della persona che amiamo non sono come noi li vorremmo(o non più), se ci impuntiamo nel desiderare di modificare questi aspetti secondo i nostri gusti possiamo soffrire e far soffrire parecchio senza ottenere risultati.
La domanda più importante è: perché è cambiato?
Ora sappiamo cosa vuoi tu, ma cosa vuole il tuo fidanzato?
Vuole avere tanti amici? vuole uscire di casa? vuole partecipare pranzi e cerimonie? vuole veramente trovarsi un lavoro, di che tipo?

No, mi hai fraintesa! Non voglio cambiarlo, io detesto i ragazzi pagliaccio che devono per forza dire qualcosa di divertente davanti agli altri per stare al centro dell'attenzione... Io voglio aiutarlo perchèlui ha chiesto il mio aiuto ma io non sono affatto capace di darglielo, perchè non riesco a capire come pensa!!
Quando mi arrabbio è perchè questo suo comportamento lo isola molto, anche da me, e certe volte mi sento molto trascurata... il motivo delle nostre litigate è questo, la maggior parte delle volte. Non lo lascerei mai perchè non ha amici o perchè ha ansia quando parla con la gente...

Alebluerose91 19-02-2012 18:13

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Allocco (Messaggio 696618)
In un non raro impeto di megalomania mi faccio portavoce del pensiero di tutti (maschi e femmine) gli utenti:
Avercene!

:ridacchiare:

---

Detto questo... con le poche informazioni che ci fornisci è difficile dare un'opinione.

Ci sono alcune linee guida utili secondo me per comportarsi (in generale, non solo con chi sta male)
- non sminuire mai ciò che prova e le sue motivazioni
- non forzarlo, non minacciarlo, non abbandonarlo
- non colpevolizzarlo ("per 'sti vizi che hai io non esco mai!")

Per risollevarlo uhm... è un gran casino... se ci fosse una formula generale utile questo forum andrebbe chiuso.
Io credo che se tu l'ami e lui ti ama dovrebbe colpirlo, potrebbe smuoverlo, la notizia che la sua condizione è condivisa.
"Se tu sei triste ok, siamo tristi in due"..
Ma è un'ipotesi azzardatissima, forse eretica.. :pensando:
(ora che ci penso credo di averla vista in un film.. non so manco se lì aveva funzionato..)

Forse è proprio il fatto che non lo capisco che genera in noi tensioni :(

barclay 19-02-2012 18:15

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696621)
Io voglio aiutarlo perchè lui ha chiesto il mio aiuto ma io non sono affatto capace di darglielo, perchè non riesco a capire come pensa!!

Puoi aiutarlo standogli vicina ed incoraggiandolo a cercare un aiuto professionale.

Kitsune 19-02-2012 19:02

Re: La SUA storia...
 
Questa discussione è molto stimolante perché ho letto parecchie volte di come gli utenti fobici confidano nella speranza che trovando una fidanzata la maggior parte dei loro problemi possano risolversi.. questa discussione invece mette alla luce la realtà dei fatti.

Angus 19-02-2012 19:11

Re: La SUA storia...
 
Lui ti ha chiesto esplicitamente il tuo aiuto? In che termini?

Io non credo che tu possa aiutarlo a *cambiare* i lati del suo carattere che non gli/vi piacciono. E' necessaria, per questo, una fortissima pulsione interiore che tu potresti al massimo esasperare, ma temo che sia molto difficile muoversi su questo terreno senza rischiare di provocare disastri.

Quello che puoi fare è aiutarlo a raggiungere, nonostante il suo sentire corrente, obiettivi concreti che gli saranno utili, consigliandolo e usando il tuo influsso su di lui per evitare che fugga da situazioni in realtà a suo favore, sia in ambito lavorativo che relazionale. Cerca di incoraggiarlo/forzarlo un po' ad uscire, a venire a casa tua, a considerarti un po' di più, a candidarsi per quel lavoro anche se si sente inadeguato... Non sono d'accordo con chi suggerisce di assecondarlo completamente, l'esposizione e l'esperienza, anche se forzate, aiutano molto.

Potrebbe essere utile anche capire che aspetti di se stesso sono collegati al suo sentirsi inadeguato, per cercare magari di cambiarli.

Vuoi capirlo? Cos'è che ti rimane oscuro riguardo il suo comportamento?

CraigBellamy39 19-02-2012 20:05

Re: La SUA storia...
 
Leggendo questo messaggio si conferma ciò che penso riguardo la ragazza,ossia che averla non risolve i problemi sociali anzi li può anche peggiorare.

alvaro 19-02-2012 20:07

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da CraigBellamy39 (Messaggio 696702)
Leggendo questo messaggio si conferma ciò che penso riguardo la ragazza,ossia che averla non risolve i problemi sociali anzi li può anche peggiorare.

mica sempre.

Dipende che rapporto ci instauri e come lo riesci a gestire con la partner (parlo a nome dei maschietti ma il concetto vale per both the sexes)

Atlas 19-02-2012 20:45

Re: La SUA storia...
 
lascialo. Stai perdendo tempo e non ne caverai un ragno dal buco.

NoSurrender 19-02-2012 21:31

Re: La SUA storia...
 
Per me, l'unica cosa che puoi fare e cercare di fagli iniziare la psicoterapia. Non sforzarlo ad uscire e ad interagire, cerca di capire i suoi bisogni.

Kitsune 19-02-2012 21:38

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atlas (Messaggio 696720)
lascialo. Stai perdendo tempo e non ne caverai un ragno dal buco.

Non esageriamo, se è il suo fidanzato a voler tornare come era una volta non vedo perché non fare tutti i tentativi del caso.

Alebluerose91 19-02-2012 22:14

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Angus (Messaggio 696680)
Lui ti ha chiesto esplicitamente il tuo aiuto? In che termini?

Io non credo che tu possa aiutarlo a *cambiare* i lati del suo carattere che non gli/vi piacciono. E' necessaria, per questo, una fortissima pulsione interiore che tu potresti al massimo esasperare, ma temo che sia molto difficile muoversi su questo terreno senza rischiare di provocare disastri.

Quello che puoi fare è aiutarlo a raggiungere, nonostante il suo sentire corrente, obiettivi concreti che gli saranno utili, consigliandolo e usando il tuo influsso su di lui per evitare che fugga da situazioni in realtà a suo favore, sia in ambito lavorativo che relazionale. Cerca di incoraggiarlo/forzarlo un po' ad uscire, a venire a casa tua, a considerarti un po' di più, a candidarsi per quel lavoro anche se si sente inadeguato... Non sono d'accordo con chi suggerisce di assecondarlo completamente, l'esposizione e l'esperienza, anche se forzate, aiutano molto.

Potrebbe essere utile anche capire che aspetti di se stesso sono collegati al suo sentirsi inadeguato, per cercare magari di cambiarli.

Vuoi capirlo? Cos'è che ti rimane oscuro riguardo il suo comportamento?

Tantissime volte ho provato a "spronarlo", ma quando faccio così lui si sente attaccato e va sulla difensiva, benchè io non faccia altro che dirgli, per esempio: "Dovresti ricominciare ad uscire con i tuoi amici" o "Così non riuscirai mai ad uscirne"... Quello che mi rimane oscuro sul suo comportamento è il fatto che non riesca proprio a reagire. Sembra soffrirci molto, eppure non fa una briciola di sforzo per migliorare... Non lo dico per me, ma per lui!! Nel senso, che lui si lamenta che piange, che non sta bene ecc però non lo vedo fare sforzi... sembra che per lui sia più semplice piangersi addosso, ecco... e questo non lo capisco.
Onestamente non mi va di lasciarlo... E per la psicoterapia non so se faccia: non ha soldi, e non vuole parlare del suo problema con i genitori perchè teme che possano prenderlo in giro.

Kitsune 19-02-2012 22:22

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696790)
"Dovresti ricominciare ad uscire con i tuoi amici" o "Così non riuscirai mai ad uscirne"

Questo è un tipo di atteggiamento sbagliato perché in questo modo lo minacci e gli fai pesare le sue azioni(o non azioni), piuttosto dovresti dire "così staresti meglio" che è un pensiero positivo.

Alebluerose91 19-02-2012 22:31

Re: La SUA storia...
 
Ok, quindi per esempio dirgli: "se esci con i tuoi amici staresti meglio", oppure "Se facessi questo corso (per esempio) potrebbe aiutarti"?

Kitsune 19-02-2012 23:08

Re: La SUA storia...
 
Penso di sì, ti ho fatto quel discorso perché ad esempio il mio psicologo ha allontanato mio padre e praticamente mia sorella dalla mia terapia perché ha visto che loro ogni qual volta cercano di "aiutarmi" puntano sul sbloccarmi e lo sanno fare solo con ricatti o minacce morali mostrandomi proiezioni che appunto sono sempre e solo il lato negativo del mio fare o non fare ottenendo paradossalmente solo ulteriori dissensi da parte mia.
Frasi come "è questo che vuoi?" "se non fai così diventerai colà" "una volta non eri così" "non puoi permetterti questo" altra cosa da evitare sono le negazioni assolute come "mai" "per sempre" ecc..
Chi ha bisogno di aiuto si deve incoraggiare, incoraggiare significa infondere coraggio.. stima, fiducia, ecc.. questo è il tipo di aiuto che può sbloccare o creare la voglia di socializzare accrescendo l'autostima, se una persona ha difficoltà a farlo da sola.. il grande vantaggio di essere fidanzati è che si possono trovare delle attività assieme e quindi svolgere anche un ruolo di supporto.

Stefania90 19-02-2012 23:24

Re: La SUA storia...
 
Ciao io posso capire la tua situazione anche io sono stata fidanzata ed era molto difficile per il mio ragazzo starmi accanto infatti litigavamo sempre. Quello che ti consiglio e di stargli vicina il più possibile ma di non fargli capire che per te è pesante stare con lui perché ci soffrirebbe tantissimo. Mi rendo conto che tu non lo capisci a volte perché tu non soffri di ansia sociale ma sii comprensiva e cerca di non rimproverarlo se magari non se la sente di uscire in comitiva o di venire a pranzo a casa tua, con il tempo ci riuscirà. Un ultimo consiglio che ti do è quello di cercare a tutti i costi di convincerlo ad andare da un terapista, ci sono anche terapisti che non si fanno pagare nelle asl. Non c'è nulla di male ad andare dallo psicologo, vedrai che si sentirà molto meglio sfogandosi con qualcuno che lo possa capire. Imbocca al lupo!

Moonwatcher 20-02-2012 11:47

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atlas (Messaggio 696720)
lascialo. Stai perdendo tempo e non ne caverai un ragno dal buco.

Non mi sembra proprio il caso e fuori luogo dare "consigli" del genere, per favore.

Alebluerose91 20-02-2012 12:07

Re: La SUA storia...
 
Davvero ci sono dei terapisti che non si pagano all'asl? O si paga il ticket? Comunque, sempre meglio di quelli che spillano 80 euro ogni settimana... Proverò a proporglielo!!
Ok, quindi dovrei essere più comprensiva e non fargli pesare la sua situazione... Sì, in effetti devo ammettere di essere particolarmente egoista... Non penso che il mio modo di fare possa giovargli, dovrei cambiare atteggiamento...

Otago 20-02-2012 12:12

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696612)
Ciao a tutti, io non sono una ragazza che soffre di disturbi di ansia sociale, ma sono qui per il mio ragazzo.
Stiamo insieme da due anni e mezzo, ormai, e devo dire che se all'inizio non era così, adesso è molto, molto peggiorato.
Non esce mai di casa, non ha amici, piange sempre, quando gli chiedo di venire a casa per pranzi e/o cerimonie rifiuta... Non riesce a trovarsi un lavoro... Io reagisco arrabbiandomi, a volte cerco di lasciarlo perchè per me è pesante, ma sono innamorata di lui, davvero, e vorrei che la nostra storia non finisse; perciò vorrei aiutarlo.. se non ad uscirne, quantomeno a capire come ragiona, come pensa, come devo comportarmi con lui...
Grazie mille a tutti :timidezza:

Il tuo scopo è nobile, ma però la vedo dura; purtroppo per te è cosa ardua se non impossibile comprendere cosa prova il tuo ragazzo, e per lui evidentemente è difficile farti capire i suoi sentimenti. Comunque il tuo intento ti fa onore.
Per me dovresti cercare di non fargli troppe pressioni, se lui anzichè reagire si chiude ancora più in se stesso evidentemente non è l'approccio giusto. Dovresti cercare di incoraggiarlo in maniera dolce e sopratutto con calma senza cercare di affrettare i tempi e poi evidentemente un aiuto professionale. Cerca di suggerirgli la cosa ma poi devi lasciare che lo stimolo nasca in lui altrimenti la vivrà come una costrizione.

Warlordmaniac 20-02-2012 12:34

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atlas (Messaggio 696720)
lascialo. Stai perdendo tempo e non ne caverai un ragno dal buco.

Spiega: per "cavare un ragno dal buco" che cosa intendi fuor di metafora?

Alebluerose91 20-02-2012 12:56

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Otago (Messaggio 696948)
Per me dovresti cercare di non fargli troppe pressioni, se lui anzichè reagire si chiude ancora più in se stesso evidentemente non è l'approccio giusto. Dovresti cercare di incoraggiarlo in maniera dolce e sopratutto con calma senza cercare di affrettare i tempi e poi evidentemente un aiuto professionale. Cerca di suggerirgli la cosa ma poi devi lasciare che lo stimolo nasca in lui altrimenti la vivrà come una costrizione.

Gli ho proposto di prenotare uno psichiatra all'asl, vediamo cosa dice... la sua preoccupazione è che a casa sua lo scoprano.. credo se ne vergogni molto. Per il resto, ci proverò; non ho mai fatto le cose al posto suo, anzi ho cercato di lasciar correre quando rifiutava inviti e cose del genere. Il problema è anche che, per questo suo modo d'essere, le persone che ho vicine lo giudicano e lo criticano, per esempio mia sorella e qualche volta pure mia madre, che non lo vedono come un ragazzo presente o solare e quindi mi dicono che è spento e che non fa per me. E' abbastanza seccante che mi dicano queste cose...

Otago 20-02-2012 15:29

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696983)
Il problema è anche che, per questo suo modo d'essere, le persone che ho vicine lo giudicano e lo criticano, per esempio mia sorella e qualche volta pure mia madre, che non lo vedono come un ragazzo presente o solare e quindi mi dicono che è spento e che non fa per me. E' abbastanza seccante che mi dicano queste cose...

Non per farmi i fatti tuoi, ma tu cosa rispondi a tua sorella e tua madre?
Da quel che leggo immagino che non siano introverse.

Alebluerose91 20-02-2012 15:48

Re: La SUA storia...
 
No per nulla, non lo sono... cerco di giustificarlo, però sono ormai preda del pregiudizio!

Quintuplo 20-02-2012 15:52

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696796)
Ok, quindi per esempio dirgli: "se esci con i tuoi amici staresti meglio", oppure "Se facessi questo corso (per esempio) potrebbe aiutarti"?

...mmmm... non so, così non mi sembra ancora bene... io nella sua condizione, sarei infastidito da quelle frasi (comunque puoi sempre provare)

Magari potresti riuscire ad entrare nel discorso prendendola un po' più larga e da un altropunto di vista. Qualcosa del tipo: "ma i tuoi amici, ti stanno ancora simpatici?", oppure "Mi sarebbe sempre piaciuto fare un corso di xxxxxx, ma non ho mai avuto tempo... ti è capitato anche a te? c'è qualcosa che avresti voluto imparare ma non ne hai avuto occasione?".
Sono solo esempi buttati, lì, ma magari cominciando in questo modo, lui non si sentirà attaccato o compatito per la situazione attuale... e poi, con un po' di fortuna, la conversazione può arrivare alla proposta di rivedere gli amici o di fare qualcosa. Però cerca di evitare di fare tu la proposta diretta, ma giraci attorno perchè ci si avvicini lui.

Di sicuro non sarà facile.

maury25 20-02-2012 19:31

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696983)
Il problema è anche che, per questo suo modo d'essere, le persone che ho vicine lo giudicano e lo criticano, per esempio mia sorella e qualche volta pure mia madre, che non lo vedono come un ragazzo presente o solare e quindi mi dicono che è spento e che non fa per me. E' abbastanza seccante che mi dicano queste cose...

Cerca di non farti condizionare da loro.
Non possono sapere i motivi per cui lui reagisce così passivamente.
L'unica cosa che puoi oggettivamente fare è sostenere il tuo ragazzo, ed essere paziente.
Sono certo che lui ha bisogno di te, ed è importante che tu sia dalla sua parte. :)

Alebluerose91 20-02-2012 21:50

Re: La SUA storia...
 
Infatti cerco di sostenerlo, voglio però cambiare radicalmente l'approccio!

filosofo 20-02-2012 22:20

Re: La SUA storia...
 
E' una brutta situazione: vediamo come la prenderà.
Secondo me già si sta facendo un sacco di "film mentali" con tu che lo lasci, ecc. e ne soffre.

Tendenzialmente un uomo non ama essere aiutato dalla propria donna, preferirebbe piuttosto una situazione a parti inverse. L'uomo vuol sempre essere uomo, anche del 2012.
Soprattutto, non ama parlarne. Se poi viene apostrofato o sminuito sulla sua virilità e sul suo ruolo.. addio.

Il fatto che non trovi lavoro è un ulteriore grosso problema, con il quale anch'io mi sto scontrando e non vedo soluzioni.

Mi spiace per entrambi. Spero che il tuo amore sia sufficientemente solido per continuare ad avercelo accanto, e spero che lui trovi una fiammella dentro di sè che lo aiuti a risalire la china.
Sei già stata straordinaria a iscriverti su questo forum per chiedere informazioni. Molte altre l'avrebbero lasciato senza troppe remore.
Purtroppo, per chi non soffre di questi problemi, è terribilmente difficile arrivare a comprendere ed empatizzare pienamente.

Non mi sbilancio sugli sviluppi, credo di sapere come andrà a finire, però... spero che il tuo lui recepisca.

Stefania90 20-02-2012 23:57

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696946)
Davvero ci sono dei terapisti che non si pagano all'asl? O si paga il ticket? Comunque, sempre meglio di quelli che spillano 80 euro ogni settimana... Proverò a proporglielo!!
Ok, quindi dovrei essere più comprensiva e non fargli pesare la sua situazione... Sì, in effetti devo ammettere di essere particolarmente egoista... Non penso che il mio modo di fare possa giovargli, dovrei cambiare atteggiamento...

Credo che non si paghi il ticket, non so da te come funziona ma da me basta fare l'impegnativa dal medico di famiglia e non paghi nulla. Comunque credo sia molto fortunato ad avere una ragazza accanto che gli voglia bene e che lo sproni a reagire, secondo me spronarlo va bene, quello che devi cercare di nn fare è umiliarlo dicendogli che non fa nulla per cambiare la sua situazione (come faceva il mio raga) o pressarlo troppo a fare cose che non riesce a fare, vedrai che insieme riuscirete a superare questo momento difficile.:)

barclay 21-02-2012 08:59

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Alebluerose91 (Messaggio 696983)
non lo vedono come un ragazzo presente o solare e quindi mi dicono che è spento e che non fa per me. E' abbastanza seccante che mi dicano queste cose...

Io l'avevo detto :moltoarrabbiato:
Quote:

Originariamente inviata da barclay (Messaggio 511463)
Se non fosse illegale, ci sparerebbero a vista: noi siamo per gli estroversi quello che gli ebrei erano per i nazisti. Non abbiamo alcun diritto, neanche quelli più elementari, come il diritto di voler bene a qualcuno :sad:


Alebluerose91 21-02-2012 09:24

Re: La SUA storia...
 
Stefania, lo spero tanto :) ce la stiamo mettendo tutta...
Eh sì, penso che per certe persone estroverse siate diversi, e tutto quello che è diverso si giudica male. Io personalmente preferisco il mio ragazzo ai bamboccioni sboccati che si vedono in giro: lui è molto più sensibile e sa darmi parecchio con poco.. a differenza di altri che sono solo chiacchiere!

Atlas 21-02-2012 09:30

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 696966)
Spiega: per "cavare un ragno dal buco" che cosa intendi fuor di metafora?

significa che lui è perso nel suo mondo privato, in una stanza senza finestre in cui nessuno è ammesso. Più la sua ragazza cerca di farlo uscire più questo si rintanerà, così il sentimento si avvizzisce e rischia di tramutarsi in frustrazione.
E' un percorso che deve fare da solo, la sua ragazza non è sua madre o sua sorella, ed è suo diritto scegliere di non caricarsi sulle spalle una simile tragedia.
perchè è probabile che stagni in questa condizione per anni, e che alla fine trascini anche lei nel fango.

Alebluerose91 21-02-2012 09:55

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atlas (Messaggio 697431)
significa che lui è perso nel suo mondo privato, in una stanza senza finestre in cui nessuno è ammesso. Più la sua ragazza cerca di farlo uscire più questo si rintanerà, così il sentimento si avvizzisce e rischia di tramutarsi in frustrazione.
E' un percorso che deve fare da solo, la sua ragazza non è sua madre o sua sorella, ed è suo diritto scegliere di non caricarsi sulle spalle una simile tragedia.
perchè è probabile che stagni in questa condizione per anni, e che alla fine trascini anche lei nel fango.

Una visione un pò pessimistica. Concedimi di essere positiva, invece ;)

Winston_Smith 21-02-2012 09:59

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atlas (Messaggio 697431)
E' un percorso che deve fare da solo, la sua ragazza non è sua madre o sua sorella, ed è suo diritto scegliere di non caricarsi sulle spalle una simile tragedia.

Ma sarà anche suo diritto scegliere se cercare di aiutarlo o no. Poi non capisco perché la madre o la sorella potrebbero farlo e lei no, come se il legame che li unisce fosse meno solido e intenso di quello familiare.

lauretum 21-02-2012 10:16

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 697441)
Ma sarà anche suo diritto scegliere se cercare di aiutarlo o no. Poi non capisco perché la madre o la sorella potrebbero farlo e lei no.

di certo la madre e la sorella lo conoscono meglio, conoscono l'evoluzione dei suoi problemi, mentre lei ha detto di non capirlo, e quindi di non conoscerlo.
non rispecchiano la realtà, frasi buoniste e antigeneralizzanti per partito preso.
ho letto di gente che è stata trascinata nella depressione da partner depressi, quindi c'è poco da scherzare in questi casi.
lei provi ad aiutarlo come può, ma non creda che sia facile.
a volte non è addirittura POSSIBILE, se lui non fa nulla per aiutare se stesso.

Ishtar 21-02-2012 10:53

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 697448)
di certo la madre e la sorella lo conoscono meglio, conoscono l'evoluzione dei suoi problemi, mentre lei ha detto di non capirlo, e quindi di non conoscerlo.
non rispecchiano la realtà, frasi buoniste e antigeneralizzanti per partito preso.
ho letto di gente che è stata trascinata nella depressione da partner depressi, quindi c'è poco da scherzare in questi casi.
lei provi ad aiutarlo come può, ma non creda che sia facile.
a volte non è addirittura POSSIBILE, se lui non fa nulla per aiutare se stesso.

La famiglia d'origine, il più delle volte, e' la radice dei problemi di una persona, e dubito che possano dare un contributo positivo per chi soffre di depressione o ansia sociale .... Lei potrebbe essere una buona opportunità per lui.

Winston_Smith 21-02-2012 11:09

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 697448)
di certo la madre e la sorella lo conoscono meglio, conoscono l'evoluzione dei suoi problemi

Uhm, non è detto.

lauretum 21-02-2012 11:17

Re: La SUA storia...
 
Quote:

Originariamente inviata da Ishtar (Messaggio 697455)
La famiglia d'origine, il più delle volte, e' la radice dei problemi di una persona, e dubito che possano dare un contributo positivo per chi soffre di depressione o ansia sociale .... Lei potrebbe essere una buona opportunità per lui.

hai ragione, ho dato per scontato che le cause fossero esterne


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