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EdgarAllanPoe 16-02-2012 13:01

il perdono
 
alcuni dicono che perdonare è utile a sanare le ferite ed è una delle poche cose che aiutano a risolvere certi problemi psicologici o spirituali, PERO' SINCERAMENTE NON ME LA SENTO DI PERDONARE MOLTA GENTE, perchè non sono una persona buona come il papa che ha perdonato quella persona che gli ha sparato, preferisco stare dalla parte dei cattivi, quelli che non perdonano per evitare di essere inculati la prossima volta, per precauzione.
Mi riferisco a tanta gente che si finge amica e poi te la mette nel culo.
:pensando:

Rasko 16-02-2012 13:09

Re: il perdono
 
cmq il perdono non lo si può dare di propria iniziativa, è un atto di incredibile forza che va richiesto e soprattutto guadagnato.

mezzavvoi 16-02-2012 13:12

Re: il perdono
 
la mia idea in merito al perdono viene sintetizzata alla perfezione dalla famosissima frase di J.F.Kennedy " perdona i tuoi nemici ma non dimenticare i loro nomi "

MaAncheNO 16-02-2012 13:14

Re: il perdono
 
Faccio fatica a perdonare, se qualcuno ha sbagliato con me ha qualcosa che non va già dall'inizio e quindi non può cambiare la cosa che ha sbagliato, insomma se mi hai fatto qualcosa vuoldire che ti andava quindi non puoi esistere perdonato

lauretum 16-02-2012 13:23

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Raskolnikov (Messaggio 694641)
cmq il perdono non lo si può dare di propria iniziativa, è un atto di incredibile forza che va richiesto e soprattutto guadagnato.

ci è stato insegnato che il perdono più grande è quello dato ai nemici, e quindi non è necessario che sia richiesto secondo me, nè tantomeno guadagnato.
non sarebbe perdono.

Myway 16-02-2012 13:28

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 694653)
ci è stato insegnato che il perdono più grande è quello dato ai nemici, e quindi non è necessario che sia richiesto secondo me

Il per-dono è appunto un dono che facciamo, specie ai nemici, senza essere da questi richiesto nè tantomeno guadagnato....
Proprio per questo ci vuole una enorme energia per perdonare sul serio, i perdoni finti a parole ovvimente non servono a nulla....

Kavin Casey 16-02-2012 14:20

Re: il perdono
 
Nella pietà che non cede al rancore, madre, ho imparato l'amore.
Ogni volta che sento pronunciare queste parole un brivido passa la mia schiena.

Dipende, per natura sono una persona poco rancorosa (o che comunque perde velocemente la rabbia).
Il vero "problema" è la perdita di fiducia che posso avere nella persona, magari non serbo rancore ma smetto di fidarmi della persona.

Drago Dei Cieli 16-02-2012 14:40

Re: il perdono
 
Il perdono è un lussuoso surplus di cui si può fare a meno:malvagio:

nullo 16-02-2012 15:00

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Myway (Messaggio 694657)
Il per-dono è appunto un dono che facciamo, specie ai nemici, senza essere da questi richiesto nè tantomeno guadagnato....
Proprio per questo ci vuole una enorme energia per perdonare sul serio, i perdoni finti a parole ovvimente non servono a nulla....


Quintuplo 16-02-2012 15:27

Re: il perdono
 
Ci sono diversi modi per intendere il perdono.
Uno può essere quello di rinunciare a cercare una vendetta ed ignorare la persona che ci ha fatto il torto (ed evitare successive fregature): in questo senso, è umanamente possibile perdonare (chi più, chi meno)
Altra cosa è il perdono inteso come cancellamento totale, ossia, il "dimenticare" un torto subito, come se non fosse mai successo o come se si riuscisse a non considerarlo più un torto. Questo tipo di perdono è impossibile umanamente.

lauretum 16-02-2012 15:29

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 694717)
Uno può essere quello di rinunciare a cercare una vendetta ed ignorare la persona che ci ha fatto il torto (ed evitare successive fregature): in questo senso, è umanamente possibile perdonare (chi più, chi meno)

questo non è perdono, il perdono è uno solo, cioè cancellare il torto come se non fosse mai esistito

Rasko 16-02-2012 15:35

Re: il perdono
 
ma perdonare uno che il perdono non te l'ha chiesto e non si è pentito del male che ti ha fatto e se potesse rifarebbe tutto daccapo ha senso?
E' vero che si dice porgi l'altra guancia, ama il tuo nemico (messaggi potentissimi), ma alla fine senza il pentimento non può esserci perdono per me. Del resto quello che è asceso al cielo è il ladrone che si è pentito, dell'altro non mi sono giunte buone notizie.

lauretum 16-02-2012 15:38

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Raskolnikov (Messaggio 694722)
ma perdonare uno che il perdono non te l'ha chiesto e non si è pentito del male che ti ha fatto e se potesse rifarebbe tutto daccapo ha senso?

ha più senso serbare rancore per tutta la vita?

Quintuplo 16-02-2012 15:44

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Raskolnikov (Messaggio 694722)
ma perdonare uno che il perdono non te l'ha chiesto e non si è pentito del male che ti ha fatto e se potesse rifarebbe tutto daccapo ha senso?
E' vero che si dice porgi l'altra guancia, ama il tuo nemico (messaggi potentissimi), ma alla fine senza il pentimento non può esserci perdono per me. Del resto quello che è asceso al cielo è il ladrone che si è pentito, dell'altro non mi sono giunte buone notizie.

Qui potremmo fare confusione... ma il perdono non dovrebbe essere inteso come una "certificazione" che chi ti fa un torto sia pentito.

Diciamo, per esempio, che un tizio mi ruba il cellulare, allora io posso perdonarlo (magari mi dico che il tizio l'ha fatto, pur sbagliando, perchè ha bisogno di qualche euro per mangiare) oppure non perdonarlo (e per sempre pensare che il tizio è uno str**** che non vale nulla, che invece che lavorare, va in giro a rompere le scatole alle brave persone).
Tutto questo indipendentemente da quello che pensa il tizio: lui se la vede con la sua coscienza ed io mi vedo con la mia.

Quintuplo 16-02-2012 15:48

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 694719)
questo non è perdono, il perdono è uno solo, cioè cancellare il torto come se non fosse mai esistito

Io sono daccordo con te, ma c'è chi intende il perdono in tutt'altra ottica, come risulta anche da alcuni post.

Facevo la distinzione come esempio, per chiarire che parlando genericamente di "perdono" potevano nascere malintesi

Myway 16-02-2012 15:52

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Raskolnikov (Messaggio 694722)
ma perdonare uno che il perdono non te l'ha chiesto e non si è pentito del male che ti ha fatto e se potesse rifarebbe tutto daccapo ha senso?
E' vero che si dice porgi l'altra guancia, ama il tuo nemico (messaggi potentissimi), ma alla fine senza il pentimento non può esserci perdono per me. Del resto quello che è asceso al cielo è il ladrone che si è pentito, dell'altro non mi sono giunte buone notizie.

Il perdono è un problema tuo, il pentimento è un problema dell'altro....
Se non ti penti al limite non vieni assolto, tipo in confessione, e poi perdonare non vuol dire che se mi hai menato ed io ti perdono debba per forza permetterti di cnntinuare a menarmi quando ti fa comodo....

Drago Dei Cieli 16-02-2012 15:57

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 694728)
Serbare rancore tutta la vita porta solo ad auto-distruggerci con la nostra stessa rabbia, che finisce col ricadere su di noi.

In effetti è vero: quelli che mi hanno fatto del male li odiio e li disprezzo quanto mi pare, ma non lascio che la rabbia prenda il sopravvento. Dopotutto perfino una zitella sfigata come me ha di meglio da fare e a cui pensare:ridacchiare:

Rasko 16-02-2012 16:03

Re: il perdono
 
Io posso non perdonare e allo stesso tempo dimenticare o ignorare per sempre chi mi ha fatto del male, non necessariamente macerarmi nel rancore.
Nell'esempio del portafoglio di Quintuplo,chi mi vieta di non perdonare il tizio ma di cancellarlo dalla testa? Se poi ogni tanto mi capiterà di ripensarci lo manderò a quel paese,senza ossessionarmi però.
A me personalmente perdonare chi so che non si è ricreduto non mi porterebbe la pace interiore di sapere la mia coscienza pulita ma piuttosto ulteriore rabbia e indignazione. Ma questo dipende dal carattere di ognuno.

Drago Dei Cieli 16-02-2012 16:11

Re: il perdono
 
Se uno dei miei ex bulli per una ragione qualsiasi dovesse essere profondamente cambiato (è mooooolto raro che accadano cose del genere, ma neanche proprio impossibile) e venisse da me a chiedermi scusa credo che lo perdonerei, pur restando guardinga, e certo non diventerebbe mio amico. Ma tutto questo è molto meno probabile di un'invasione aliena:mrgreen:

amarlena 16-02-2012 16:21

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Raskolnikov (Messaggio 694745)
......A me personalmente perdonare chi so che non si è ricreduto non mi porterebbe la pace interiore di sapere la mia coscienza pulita ma piuttosto ulteriore rabbia e indignazione. Ma questo dipende dal carattere di ognuno.

Il perdono è legato ad un tuo cambiamento interiore non certamente a quello dell' altro.

Lo si da gratuitamente e non c' è bisogno di richiesta formale perchè prima di tutto è un riappacificarsi con se stessi.
C' è una cosa a volte sottovalutata ed è il perdono di sè stessi perchè anche se altri ci fanno del male a volte pensiamo che ce lo meritavano, che la punizione era giusta per noi e che (come in alcuni casi di violenza ) siamo stati noi a causare il tutto.
Perdonarci significa accettarci e accettare chi ci ha fatto del male.
Perdonare = volersi bene e provare compassione per sè, non pietà.
Il perdono rende liberi

lauretum 16-02-2012 16:22

Re: il perdono
 
o si perdona, o ci si vendica, non vedo altre strade per non soffrire

Sampei80 16-02-2012 17:09

Re: il perdono
 
L'unica persona che valeva la pena di perdonare....ero io:o

lauretum 16-02-2012 17:10

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Sampei80 (Messaggio 694809)
L'unica persona che valeva la pena di perdonare....ero io:o

già... altro tema spinoso

EdgarAllanPoe 16-02-2012 19:58

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da shady74 (Messaggio 694743)
No, ma infatti è inutile rovinarsi la vita per chi non lo merita... io non ho perdonato certa gente, ma non provo certo istinti di vendetta, che sarebbe ormai anacronistica, mi sono semplicemente indifferenti e non voglio più avere a che fare con loro...

quoto! Stessa situazione.. nel mio caso si tratta di gente che non vedevo da almeno una quindicina di anni, avevo avuto una certa bravura ad evitarli, perchè sapevo che mi avrebbero dato solo problemi; il discorso di essere cattivo e non perdonare, era per dire che sta gente mi ha pure portato in chiesa, e poi però mi ha creato altri problemi di cui non vorrei parlare; alla fine mi fanno passare per il cattivo che esce dal gregge, però la verità è che mi hanno riempito di alcool per disinibirmi e poi mi hanno fatto fare cose che non volevo e tutto questo mi ha creato solo malessere e sofferenza. E tanto stando alle loro prediche, la sofferenza eleva lo spirito.. :miodio::piangere:

Fallitoperenne 16-02-2012 20:06

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da lauretum (Messaggio 694763)
o si perdona, o ci si vendica, non vedo altre strade per non soffrire

per non soffrire e restare in vita si.
anzi,a ben pensare,ci sarebbe l'indifferenza,ma è qualcosa che forse si raggiunge solo con una grandissima intelligenza e molto tempo.non penso sia una cosa alla portata di tutti

Quintuplo 17-02-2012 14:45

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Raskolnikov (Messaggio 694745)
Nell'esempio del portafoglio di Quintuplo,chi mi vieta di non perdonare il tizio ma di cancellarlo dalla testa? Se poi ogni tanto mi capiterà di ripensarci lo manderò a quel paese,senza ossessionarmi però.

In quel caso, il tizio non l'hai minimamente perdonato, ma semplicemente hai di meglio (o di peggio...) a cui pensare.
Però... come la mettiamo con il nostro inconscio? Il "risentimento" per il tizio dell'esempio, se ne sta lì, nell'immenso calderone di pensieri/sentimenti/sensazioni dell'inconscio. Anche se non ci pensi, sicuramente se ne sta lì a girare indisturbato...

:o

lauretum 17-02-2012 14:48

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Fallitoperenne (Messaggio 694884)
per non soffrire e restare in vita si.
anzi,a ben pensare,ci sarebbe l'indifferenza,ma è qualcosa che forse si raggiunge solo con una grandissima intelligenza e molto tempo.non penso sia una cosa alla portata di tutti

l'indifferenza?
boh, non so se è davvero possibile, sarebbe interessante saperlo.
come dici tu servirebbo doti caratteriali al limite dell'umano

bunker 17-02-2012 15:09

Re: il perdono
 
io vado oltre, inconsciamente penso facciano bene a trattarmi male:interrogativo:

Quintuplo 17-02-2012 15:14

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da bunker (Messaggio 695331)
io vado oltre, inconsciamente penso facciano bene a trattarmi male:interrogativo:

Eh, beh... queste si che sono soddisfazioni! :mrgreen:

(perdona il sarcasmo)

Otago 17-02-2012 15:19

Re: il perdono
 
Temo di non essere capace di perdonare, non riesco a dimenticare nessun torto per quanto insignificante possa essere, una volta che mi segno qualcosa non la dimentico più.

Myway 17-02-2012 15:58

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 695306)
In quel caso, il tizio non l'hai minimamente perdonato, ma semplicemente hai di meglio (o di peggio...) a cui pensare.
Però... come la mettiamo con il nostro inconscio? Il "risentimento" per il tizio dell'esempio, se ne sta lì, nell'immenso calderone di pensieri/sentimenti/sensazioni dell'inconscio. Anche se non ci pensi, sicuramente se ne sta lì a girare indisturbato...

:o

Si infatti..un conto è non pensare più ad una cosa un altro è credere che in tal modo quella cosa sparisca e non ci condizioni più....
E' un pò come quelli che dicono" a me del pensiero della gente non frega niente", pensando in tal modo di aver risolto il problema.....si si come no......:ridacchiare:

Myway 18-02-2012 00:05

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da faria (Messaggio 695633)
Questo non è il concetto di perdono cristiano. Nel Cristianesimo il perdono è strettamente legato al concetto di pentimento e conversione: il male commesso va riconosciuto ed è necessario impegnarsi a non commetterlo più.

Il Dio cristiano perdona (rimette i peccati): "quando il peccatore pentito riconosce, confessa e abbandona il suo peccato" (wikipedia) e quindi il peccatore non viene punito.
Il buon cristiano deve fare in terra ciò che Dio fa in cielo (di certo non può fare di più!). All'epoca di Gesù valeva la legge del taglione (occhio per occhio, dente per dente): perdonando il cristiano rinuncia alla giustizia (che gli appartiene!) per la misericordia, che non è altro che un gesto di solidarietà guidato dalla compassione.
Di fronte ad un fratello pentito, il cristiano (riconoscendo che anche lui stesso è un peccatore perdonato) lo solleva dalle conseguenze delle sue azioni attraverso il perdono.

Mi spiace che vi abbiano detto che quello è il perdono. Purtroppo è una visione piuttosto diffusa in Italia, ed è strano perché i preti cattolici che ho conosciuto ritengono che il perdono sia valido solo dopo il pentimento sincero.

Questa vostra orribile impostazione del perdono ha invece sgradevoli conseguenze verso le persone sensibili e buone.
Chi ci crede può essere portato a pensare che ogni peccato altrui vada sempre perdonato: questo produrrà una persona debole e prona ai soprusi degli altri (un "figlio della luce" vittima della "scaltrezza" dei "figli di questo mondo").
Oppure chi ci crede ma non riesce a perdonare svilupperà dei sensi di colpa ("è giusto perdonare, ma io non ce la faccio") con il risultato paradossale che il senso di colpa colpisce la vittima invece di colpire il peccatore.

Ripeto quanto detto prima, il perdono è un fatto essenzialmente nostro, che prescinde dal comportamento del colpevole, che non lo esonera dal pagamento delle sue colpe, che non impedisce che il cammino della giustizia faccia il suo corso, nè tantomeno impedisce il pagamento, in varie forme, della colpa e delle sue conseguenze, nè tantomeno equivale a lasciare che chiunque ci metta i piedi in testa.....

Il reale pentimento è un problema del colpevole ed è una condizione necessaria per ricevere l'assoluzione dai peccati, non il perdono.

Quintuplo 18-02-2012 01:16

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da faria (Messaggio 695633)
Mi spiace che vi abbiano detto che quello è il perdono. Purtroppo è una visione piuttosto diffusa in Italia, ed è strano perché i preti cattolici che ho conosciuto ritengono che il perdono sia valido solo dopo il pentimento sincero.

Questa vostra orribile impostazione del perdono ha invece sgradevoli conseguenze verso le persone sensibili e buone.
Chi ci crede può essere portato a pensare che ogni peccato altrui vada sempre perdonato: questo produrrà una persona debole e prona ai soprusi degli altri (un "figlio della luce" vittima della "scaltrezza" dei "figli di questo mondo").
Oppure chi ci crede ma non riesce a perdonare svilupperà dei sensi di colpa ("è giusto perdonare, ma io non ce la faccio: sono cattivo!") con il risultato paradossale che il senso di colpa colpisce la vittima invece di colpire il peccatore.
Ecco.

Mah... non è che tu mi abbia convinto un granchè.

Per cercare di essere costruttivi, provo aseguire il tuo ragionamento e ti domando come fai tu a sapere quando una persona che ti ha fatto un torto, si sia sinceramente pentita, in modo che tu possa perdonarla. Usi la macchina della verità? Basta che lo guardi intensamente negli occhi?
Se una persona è brva a fingere di pentirsi tu la perdoni e se uno è pentito, ma non ha il coraggio di chiederti scusa, tu non lo perdoni e dormi sereno?
La cosa mi pare abbastanza arbitraria.

Se ti piace ragionare un po' con simil-teologia, dovresti ben sapere che Dio è l'unico giudice e che l'essere umano non deve giudicare per niente. Quindi fai un gran bel peccato di orgoglio a giudicare chi si sia pentito o meno... chi meriti il perdono o meno.
E tu sai cosa è il perdono di Dio? Teologicamente è un perdono che cancella la colpa, ossia, dopo il perdono la colpa non esiste più e non è mai esistita. Questo non ha nulla a che vedere con il perdono di cui può parlare un essere umano: si parla di due cose completamente diverse.

Se io perdono un tizio, mi tolgo un peso di rancore dalla mia coscienza o dal mio inconscio. Ma per il tizio non cambia nulla, lui continuerà ad avere a che fare con la sua coscienza e con la consapevolezza che mi ha fatto un torto, sia che sia pentito, sia che non lo sia.

Comunque, non mi pare il caso di mettersi a fare grandi discorsi di religione, che su un forum, non mi pare abbia molto senso fare, perchè portano solo ad una grande confusione.

Myway 18-02-2012 16:17

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 695726)
Mah... non è che tu mi abbia convinto un granchè.

Per cercare di essere costruttivi, provo aseguire il tuo ragionamento e ti domando come fai tu a sapere quando una persona che ti ha fatto un torto, si sia sinceramente pentita, in modo che tu possa perdonarla. Usi la macchina della verità? Basta che lo guardi intensamente negli occhi?
Se una persona è brva a fingere di pentirsi tu la perdoni e se uno è pentito, ma non ha il coraggio di chiederti scusa, tu non lo perdoni e dormi sereno?
La cosa mi pare abbastanza arbitraria.

Inoltre il perdono per esser reale e non di facciata, richiede un'enorme forza ed energia, bisogna conoscersi a fondo, per vedere se si è perdonato realmente...
Non è un pacco che tengo lì e che ti do a seconda che fai il bravo o no (cosa che come hai detto non sarei comunque nelle condizioni di giudicare)

Ishtar 18-02-2012 17:15

Re: il perdono
 
Anche Dio non perdona tutto, ci sono i peccati imperdonabili, chi pecca contro lo spirito santo, e i capi farisei e tutti coloro che hanno contribuito a mettere in croce Gesù non saranno mai perdonati. Neanche Caino il primo omicida e neanche giuda iscariota. Dubito che la regina Izebel sia nel paradiso o nei ricordi di Dio, e neanche coloro distrutti nel diluvio e a Sodoma e Gomorra.
Per come la vedo io il perdono dipende dalla gravita' del torto e da chi ha commesso tale torto.

EdgarAllanPoe 29-02-2012 23:17

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 695726)
Mah... non è che tu mi abbia convinto un granchè.

Per cercare di essere costruttivi, provo aseguire il tuo ragionamento e ti domando come fai tu a sapere quando una persona che ti ha fatto un torto, si sia sinceramente pentita, in modo che tu possa perdonarla. Usi la macchina della verità? Basta che lo guardi intensamente negli occhi?
Se una persona è brva a fingere di pentirsi tu la perdoni e se uno è pentito, ma non ha il coraggio di chiederti scusa, tu non lo perdoni e dormi sereno?
La cosa mi pare abbastanza arbitraria.

Se ti piace ragionare un po' con simil-teologia, dovresti ben sapere che Dio è l'unico giudice e che l'essere umano non deve giudicare per niente. Quindi fai un gran bel peccato di orgoglio a giudicare chi si sia pentito o meno... chi meriti il perdono o meno.
E tu sai cosa è il perdono di Dio? Teologicamente è un perdono che cancella la colpa, ossia, dopo il perdono la colpa non esiste più e non è mai esistita. Questo non ha nulla a che vedere con il perdono di cui può parlare un essere umano: si parla di due cose completamente diverse.

Se io perdono un tizio, mi tolgo un peso di rancore dalla mia coscienza o dal mio inconscio. Ma per il tizio non cambia nulla, lui continuerà ad avere a che fare con la sua coscienza e con la consapevolezza che mi ha fatto un torto, sia che sia pentito, sia che non lo sia.

Comunque, non mi pare il caso di mettersi a fare grandi discorsi di religione, che su un forum, non mi pare abbia molto senso fare, perchè portano solo ad una grande confusione.


invece un discorso religioso mi verrebbe voglia di farlo; finora sono sempre stato dalla parte di chi disprezza la religione, probabilmente perchè questa scelta è iniziata insieme alla fobia sociale (paura degli altri) e questi altri, in genere sono i credenti, visto che sono la maggioranza, negli anni dell'adolescenza, e probabilmente è legata al fatto di essere ipersensibile nel rapportarmi con le persone; adesso mi sembra che questo ateismo estremo, non è il mio vero problema, credo che potrei dirmi credente, soprattutto perchè tra ateismo e religione, la situazione cambia poco, infatti sono entrambi delle fedi, mentre l'agnosticismo non mi interessa. Il mio problema è quello di non riuscire a perdonare molte persone che appartengono al mio passato, perfino alcune cattiverie subite dai miei fratelli. E non perdono queste persone (in dialetto siciliano, Cristiani), interrompendo il contatto con loro, perchè ci sono troppe cose tristi che stanno nel mio inconscio e si manifestano nel momento in cui, queste persone si avvicinano fisicamente per parlarmi. E siccome sono persone che rappresentano solo una parte dei credenti, non posso generalizzare e dire che tutta le religione cristiana è da condannare, sicuramente ci sono tante altre persone degne di fiducia e di stima, anche e soprattutto in questa religione, e sicuramente sono persone che devo ancora conoscere. :)

Kavin Casey 29-02-2012 23:27

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Ishtar (Messaggio 696067)
Anche Dio non perdona tutto, ci sono i peccati imperdonabili, chi pecca contro lo spirito santo, e i capi farisei e tutti coloro che hanno contribuito a mettere in croce Gesù non saranno mai perdonati. Neanche Caino il primo omicida e neanche giuda iscariota. Dubito che la regina Izebel sia nel paradiso o nei ricordi di Dio, e neanche coloro distrutti nel diluvio e a Sodoma e Gomorra.
Per come la vedo io il perdono dipende dalla gravita' del torto e da chi ha commesso tale torto.

Io invece credo che infine Dio perdonerà tutti.

Comunque io personalmente non me la sento di giudicare.
Infatti io stesso potrei trovarmi nella situazione di commettere un torto e ricevere comprensione mi piacerebbe certamente...ma tutto ciò è detto a mente totalmente lucida (se qualcuno uccidesse il mio migliore amico, malgrado la mia voglia di comprensione, finirei per odiarlo).
Insomma, chi di voi può assicurare che in una situazione problematica ed emotivamente alterata sia capace di ragionare in modo lucido?
Le azioni, tra l'altro, hanno dietro una serie di motivi e cose che non sono calcolabili e che spesso non dipendono direttamente dall'individuo.

No, non me la sento di giudicare. Perdonare? Può essere, dipende da me.

lauretum 01-03-2012 10:56

Re: il perdono
 
per me è più difficile perdonare me stesso, che gli altri.
gli altri passano, ma io resto. il tormento non avrà mai fine.

Ishtar 01-03-2012 11:05

Re: il perdono
 
Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 702550)
....Certo che Dio perdonerà tutti, basta che si siano pentiti, anche all'ultimo momento.

Questo è quello che piacerebbe a noi..... quanto amiamo la strada larga, quella facile facile ....

Yannis Akis 01-03-2012 12:26

Re: il perdono
 
Dipende molto dalla gravità del torto subito, ma solitamente non riesco mai a prenderlo con molta leggerezza, infatti sono piuttosto rancoroso e rimugino molto, e per questo perdonare non è così semplice; infatti a distanza di molti anni mi ritornano in mente situazioni, magari irrisolte, che non riesco a dimenticare. Tuttavia ultimamente cerco di ignorarle.


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