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Vieni via con me? O... resti?
Premesso di riuscire a superare o a convivere con il proprio/i propri problema/i,
voi andreste a lavorare all'estero o cerchereste fortuna(è proprio il caso di dirlo) qui? Io me ne andrei di corsa:mrgreen: |
Re: Vieni via con me? O... resti?
se qui son solo all'estero sarebbe peggio
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Via, via, vieni via di qui, niente più ti lega a questi luoghi, neanche questi fiori azzurri… :mrgreen:
Io ci metto la firma anche subito. Se avessi un pò di fegato in più sarei andata a studiare all'estero, ma comunque è un desiderio che prima o poi voglio realizzare. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Ci fosse qualcuno in grado di guidare le masse al cambiamento, forse lo seguirei... mah |
Re: Vieni via con me? O... resti?
sei mesi qui, nel villone con piscina, sei mesi là nella tenuta col parchetto con gli scoiattoli ed i cerbiatti....
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Qui o all'estero è uguale, al momento voglio imparare... quindi forse l'estero è la scelta migliore.
Ma fra qualche anno, 2, 3 o 4. Non sono ancora pronto ora. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Allo stato attuale delle cose non si può sperare di far alcun significativo cambiamento con gli strumenti "democratrici". Non che io sia favorevole alla violenza, anzi lungi da me. Però a mali estremi... Le rivoluzioni, quelle vere, quelle che portano ad una svolta, si fanno con le mazze. Ne sono sempre più convinto. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
ci sono stati già molte discussioni come questa.... io cm ho sempre detto me ne andrei via subito (se potessi) da qui.... solo che la cosa non è così semplice come sembra... che ci vuole alla fine a prendere e partire... il punto è una volta li che faccio???... se non ho soldi almeno per iniziare a trovare un posto dove stare e provare x lo meno a cercare un lavoro è inutile... e la cosa che mi darebbe + fastidio sarebbe tornamene a casa con la coda tra le gambe perchè come sempre ho fallito...
spero di andarmene via da qui cmq... |
Re: Vieni via con me? O... resti?
Io sono arrivato a pensare questo........a chiacchiere sono tutti buoni a fatti molti molti meno!!!
All'università a chicchiere tutti volevano andarsene (compreso me)....poi alla fine con il passare del tempo vedo tutti qua in casa propria! Diversi hanno fatto l'erasmus ma è stata una sorta di vacanza un po piu lunga...niente piu poi sono tornati a casa! C'è una marea di problemi che si presenterebbero 1) devi conoscere la lingua 2) Molti di quelli che se ne vanno......vanno a fare lavoretti.(molti fanno lavori stagionali si .....ma pochissimi sono quelli che "sfondano" 3) devi pagarti un affitto!!! E nelle città piu "sognate" sono delle vere e proprie mazzate!! 4) non conosci nessuno! e sei COMPLETAMENTE solo 5) la crisi esiste in molti altri paesi oltre l'Italia!! Io ho un'ammirazione per chi fa queste cose ma vedo che nessuno riesce proprio a costruirsi una situazione migliore stabile.....è un'esperienza inappagabile se si ha il coraggio ma pochi vanno a migliorare e a trovare stabilità!! Ho molti colleghi meridionali....sono simpatici, solari, aperti e fanno amicizia molto facilmente ma nonostante ciò fanno una vita da emigrante, abbastanza solitaria.....appena hanno piu di due giorni liberi scappano giu a casa dai parenti. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Io andrei via anche ora, non avessi miliardi di responsabilità qua :/
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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-Non sono d'accordo che quelli che sfondano sono in pochissimi(dipende poi che si intende per sfondare ovvio). Se sei una persona competente, preparata e con un pizzico di sale in zucca, in un altro Paese(es.Germania), hai molte più opportunità di avere successo. Se non altro vige la meritocrazia. Poi se uno ha la terza media e pensa di andare lì a fare una montagna di soldi, allora forse è meglio che si stia a casa sua. -La lingua si impara. Volente o nolente la apprendi. Poi penso che bene o male un po' di inglese lo parlino tutti oramai, o no? -Sul fatto di trovarsi soli lì, beh, parlo per me, io sono solo QUI! Quindi... -La crisi c'è in altri Paesi "ricchi", ma lì gli strati poveri la sentono meno perché esiste lo stato sociale. -L'affitto lo pago anche in Italia ed è caro, comparato a (es. Berlino) Poi penso che se uno impara bene ad affrontare i propri problemi "interiori" alla fine impara ad affrontare la vita e i suoi mille ostacoli ovunque si trovi. Però all'estero alcuni di questi ostacoli sono più facili da affrontare. Basti pensare alla burocrazia, all'amministrazione della giustizia, al welfare dell'Italia e fare il confronto con un qualsiasi altro paese civile(ammesso che l'Italia lo sia). Non c'è paragone. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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Poi non so..può darsi che hai ragione, che sia come "scappare", ma chi è più codardo, chi decidere di mollare tutto e rifarsi una vita in un posto sconosciuto che propone più aspettative o chi resta e accetta passivamente una società in cui non si riconosce? |
Re: Vieni via con me? O... resti?
Non ha più molto senso rimanere in Italia a meno di stravolgimenti pesanti nella sua struttura di chiarissimo stampo nepotistico, a tutti i livelli, penso che questo merdaio di situazione sia oramai strapalese agli occhi di tutti, allora voi cosa scegliereste?? Rimanere e continuare a guardare come vi rubano la dignità e vi ingannano nei modi più disparati???? Il problema dell'Italia è strutturale e culturale e gli Italiani non hanno gli attributi per cambiare le cose semplicemente perchè il cambio prevede scelte purtroppo non piacevoli e dolorose, in altri paesi i cittadini hanno da tempo guadagnato traguardi sociali di tutt'altro ordine, la corruzione e le mafie non sono riuscite ad attecchire a pieno per forte volont dei cittadini votati all'onestà e al rispetto altrui, qui di base non ci rispettiamo nemmeno tra noi, e come possono mai cambiare le cose??? Peggiorano solo, siamo sotto scacco di un regime che manipola le informazioni,tiene allo scuro i cittadini di quello che sta accadendo nei mercati finanziari, opera delle eclatanti messinscene come i controlli fiscali a Cortina per far vedere che la macchina della repressione funziona etc etc.......volete rimanere in un paese del genere??? Con quali aspettative???
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Posso capire il punto di vista della vigliaccheria, ovvero che andare via da qui sarebbe un po' come scappare dai problemi.
Però non vedo perché uno si debba sentire "attaccato" al posto in cui è nato. Io sono orgoglioso delle mie radici, però non penso che andando via tradirei qualche patto ancestrale col posto in cui sono nato. Ho forse qualche dovere morale nei confronti della mia cultura e dei "miei luoghi"? Io non credo proprio. E penso comunque che il diritto di affermare la propria personalità sia più forte di qualsiasi dovere etico/morale. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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Certo in una nuova società ci vuole un pò per adattarsi, soprattutto per noi italiani che non abbiamo un'ottima reputazione, ma almeno in quei paesi la meritocrazia non è una parola usata solo per riempirsi la bocca. Almeno questo è il riscontro che ho avuto dalla mia esperienza personale, avendo parenti in tedeschia e un'amica in Olanda, i entrambi i casi emigrati dall'Italia. Io poi personalmente per vari motivi detesto la Germania, ma credo comunque che per molti versi sia una società migliore, ed è furbo chi si arma di coraggio e decide di cambiare vita. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Per quanto ci possa influenzare negativamente la società, noi siamo quello in cui crediamo e quello che facciamo. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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persino gli indiani d america vanno a mangiare al mc donald .... per dire che alla fine la società ti cambia e secondo me ti cambia in peggio. se non credi a quello che dicono loro sei out sempre parlando in generale poi tu mi dirai vabbè ma io vado a vivere in alaska in mezzo alla natura ecosolidale etc.... e io ti dico perfetto sei un grande ma non dire che fai parte della società perchè ti sei isolato dalla società per affermare quello in cui credi. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Io ci ho provato qualche anno fa... in un certo senso ho "fallito"... ma vi assicuro che se tornassi indietro lo rifarei ancora pur sapendo di non essere riuscita!
Dopo una breve visita in una città straniera ci sono andata in fissa e un anno dopo ero là con la mia valigia piena di sogni! Ci sono rimasta per tre mesi... poi sono tornata a casa perché non riuscivo a cavarmela con la lingua (da qui l'aver fallito), ma in un certo senso cambiata (e qui invece la "vittoria")! Il fallimento non è stato solo l'essere tornata, ma il problema della lingua è derivato sempre dal problema del mio carattere. Infatti gli alunni della mia classe di lingua avevano tutti trovato lavoro a contatto con il pubblico, ed essendo della mia stessa classe si deduce che il livello fosse lo stesso (anzi di alcuni credo me la cavavo anche meglio)... io però non riuscivo a parlare loro sì! Perché? Perché come per molte altre cose nella vita avevo paura di non riuscirci di non essere capace, di fare figure di merda!!! La vittoria invece è stato perché credo che sia stata questa esperienza fuori ad avermi resa più forte... credo sia stato allora che ho imparato, non dico diventare estroversa perché la timidezza patologica (come l'ho sempre chiamata io) fa parte del mio essere, ma a fingere bene! Non so cosa sia stato, forse il dovermela cavare da sola in un paese straniero. O il forte legame che si è creato con persone mai viste e conosciute con cui ho condiviso questa esperienza fin da principio. Forse trovarmi in un paese dove diversamente che qui in Italia puoi anche andare in giro in pigiama con le mutande in testa che la gente non ti fissa e squadra... non lo so cosa e perché, so solo che dal mio ritorno pur restando la stessa di prima ero più forte :). Quindi se potete provateci... non abbiate paura il consiglio che posso dare se vi spaventa affrontare questa cosa da soli è trovare qualcuno che parta con voi. Io non avevo amici disposti a farlo e trovai persone della rete con cui parlai per mesi e poi partimmo nello stesso giorno. Da una parte è controproducente perché non ti aiuta con la lingua avere a che fare con italiani... dall'altra, dal punto di vista umano, l'avere qualcuno con cui affrontare la cosa aiuta a non avere paura, a non sentirsi soli e aiuta nel nostro caso perché almeno per me la mia introversione era stata messa da parte in quanto la situazione "anomala" m'imponeva di vivere a stretto contatto con persone nuove con cui condividevo cibo, letto, ansie, paure, gioie, scoperte. La fobia sociale veniva quindi messa in secondo piano perché c'erano cose più grandi da "temere" in quel momento... |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Io se non fosse per una sola cosa che mi trattiene me ne andrei a fare il pellegrino per il mondo. Prima in Francia, poi in Norvegia, poi in Asia centrale ed infine in Australia, dove se andasse male mi potrei suicidare dandomi in pasto ai dingos...:ridacchiare:
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Dovunque vai il disturbo lo porti con te, quindi tiremm innanz :piangere:
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Io ho vissuto,lavorato e mi sono drogato per due anni filati in Olanda, tutt'altra storia lì, dov'è non c'è corruzione c'è casa (cit.)
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
prima della mia grande rassegnazione, la mia vita era ciclica. Il ciclo cominciava con me sereno e ormai assuefatto alla mia solitudine,poi arrivava la noia,il logorio, la ribellione, il desiderio della fuga avventurosa all'estero. Ma non avevo coraggio,intraprendenza, mi facevo un sacco di film anticipatori sulle potenziali esperienze che avrei potuto vivere e mi terrorizzavo perciò mi arrendevo. E il ciclo era pronto a ricominicare...
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Re: Vieni via con me? O... resti?
I miei progetti di vita prevedono il praticare Medicina in Inghilterra...
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Già me ne sono andato, ma forse non abbastanza. Non è tanto allontanarsi da dove si vive, ma allontanarsi dalla persona che si era.
Andare più lontano aiuta a raggiungere tale obiettivo.Se avessi le possibilità economiche e i pezzi di carta, di corsa accetterei un lavoro in Francia o in Germania( Uk no, troppo umido!), ma a parte il lavoro, vorrei conoscere un sacco di gente del posto, relazionarmi con un modo di vedere i rapporti umani e il mondo differente da quello nel quale sono immerso vivendo qua. E' sempre interessante calarsi in altri punti di vista, non trovate? |
Re: Vieni via con me? O... resti?
è vero che provare non costa niente cioè costa soldi ma è pur sempre un esperienza , cmq sia ricordate che la crisi è mondiale non solo nostra e quand è cosi l ultimo della fila l ultimo arrivato lo prende nel c.... e arrivati in un paese straniero siamo noi gli ultimi arrivati, poi come detto sopra so esperienze che vanno fatte , rimane però il fatto che andare all estero non è la soluzione a tutti i problemi puo essere un decende miglioramento è vero ma puo anche andare male .
poi le cose cambiano da persona a persona cioè se hai un master in economia è normale che hai piu possibilità di trovare lavoro all estero ma se facevi il cameriere qui al massimo ti ritrovi a farlo li . cmq sia non sono mai stato patriottico assolutamente dico solo che ci sono pro e contro in sta cosa del partire e prima di mollare quel poco che abbiamo qua io direi di perderlo anche quel poco prima di lanciarsi verso l ignoto. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Fatevi un giretto in Germania,Norvegia,Danimarca etc... e guardate la crisi come attecchisce lì poi guardate alla vostra situazione italiana e tirate le somme. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
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Re: Vieni via con me? O... resti?
Sarei tentato ma...
se si va all'estero oltre a sapere bene la lingua (ad esempio tanti italiani, anche giovani, l'inglese lo sanno poco e male me compreso) devi anche considerare che saresti un "immigrato" per loro e sicuramente dovresti adattarti a fare lavori più umili.. quindi o sei un genio, laureato in ingegneria con ottima conoscenza della lingua inglese (o di altre lingue, dipende dove vai) oppure tanto vale che rimani qua. un altra possibile soluzione sarebbe quella di farti aiutare da qualcuno (se hai qualche parente all'estero) oppure di andarci a studiare (se hai l'età per iniziare l'università) altrimenti partire da solo e senza i requisiti di cui sopra la vedo dura.. |
Re: Vieni via con me? O... resti?
A me piacerebbe vivere in un'altra città Italiana.
Temo molto il clima freddo del Nord Europa. |
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