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Aiutare gli altri.
Può sembrare stupido però ultimamente ho voglia di aiutare gli altri, sebbene non sappia nè come nè chi aiutare.
Ho inziato a pensarci e ho notato che anche la protagonista de "Il favoloso mondo di Amelie" vive un periodo della sua vita spinta da questo desiderio. Religioni, ideologie e altro parlano della bellezza del aiutare il prossimo, del condividere e dell'amare, e, spinto dal mio nuovo moto ri rivoluzione (approposito, dovrò aggiornare il topic " http://www.fobiasociale.com/la-mia-svolta-23600/ ") mi sono chiesto se fosse davvero quella la risposta: Vivere per gli altri. Allora eccomi qui a scrivere questo confusissimo topic sperando di raccogliere idee, pensieri o consigli riguardo a ciò. Avete esperienze? Sapete raccontarmi la vostra storia? Avete idea di come sanare questa voglia o più semplicemente consigli? Potrebbe essere la risposta? :interrogativo: |
Re: Aiutare gli altri.
Non penso che aiutare gli altri sia la risposta al senso della vita, forse per qualcuno, a livello soggettivo lo è; sicuramente è un'attività che può dare grandi soddisfazioni, ma niente di più. Io personalmente sono schifosamente pigro, a malapena ho voglia di stare dietro a me stesso, figuriamoci badare a qualcun altro. Ripeto, è sicuramente una cosa positiva impiegare il proprio tempo per aiutare qualcuno che soffre, ma finchè non avrò curato totalmente me stesso, non sarò in grado di pensare a nessun atro.
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Re: Aiutare gli altri.
io faccio il volontario al negozio equosolidale del mio paese...
dico solo che fare una cosa simile da ragazzino già mi paralizzava... mi trovo bene, sò quello che devo fare e sono carino e gentile coi clienti, ho ricevuto i complimenti anche di un'altra collega... mi da soddisfazione, sò di fare del bene (comprate i regali ai negozi equosolidali) e in più mi ha aiutato a sbloccarmi, il volontariato mi da quella spinta in più che mi serve per fare ogni cosa |
Re: Aiutare gli altri.
avevo provato anche con il servizio civile, ma mi hanno scartato:piangere:
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Re: Aiutare gli altri.
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sono esperienze che ti formano, e ti aiutano a lottare contro paure e fobie |
Re: Aiutare gli altri.
Ci fu un tempo in cui notai (in alcuni - winston docet) come sotto la manica di altruismo si celasse il polso dell'egocentrismo e nell'ostentazione di nobili gesti, il vizio al narcisismo.
Non curarti del mio sguardo cinico. La parte meno cinica di me dice: Kavin, mi piace molto saperti propositivo, vedere che incanali l'energia puntando all'attuazione di soluzioni da te ragionate. Questa è una via, se ritieni possa aiutarti l'aiutare gli altri, percorrila. Se può essere la risposta? Sì come no. Nessuno può dirlo se non la tua esperienza diretta. Più che vivere per gli altri opterei per un vivere con gli altri, nel modo da te ora esposto, diverso da prima. In pratica stai vagliando la possibilità di inserirti nel volontariato? Di partire per qualche missione? Esperienza in tale ambito ne ho, se sei di Milano posso mandarti in privato qualche aggancio, se ancora cercano. Tralasciando il volontariato anche nel tuo quotidiano puoi attuarlo ma se decidi di vivere nell'ottica di dare al prossimo tieni a mente che quel che dai è dato e non ha alcuna importanza il ritorno. Dare/ricevere non è automatico e neanche frequente. La bellezza di aiutare il prossimo che hai citato credo si basi sulla consapevolezza di questo, non in funzione di ritorni. Ci riuscirai? Lo sapremo nella prossima puntata. |
Re: Aiutare gli altri.
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Saggia osservazione, ma è più corretto dire che non esiste gesto altruistico sottomesso alla logica del narcisismo. I vari santi, missionari, madri terese sono stati mossi solo ed unicamente dall'ancestrale bisogno di affermazione personale, null'altro. Ciò che resta della loro opera gli dà ragione sul piano materiale e quello conta, quindi va bene promuovere il volontariato e la solidarietà. |
Re: Aiutare gli altri.
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Però è comunque una cosa molto positiva, che aiuta a crescere come persona. Te la consiglio vivamente. Che c'è di male nel coltivare un po' il proprio narcisismo (se di questo si tratta)? Specialmente per un fobico. |
Re: Aiutare gli altri.
Bè io faccio volontariato, e devo dire che mi ha reso più attivo, forse anche meno egoista perchè la timidezza spesso mette un velo nero anche sulla condizione degli altri....., si guarda solo a noi stessi...te lo consiglio vivamente!!
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Re: Aiutare gli altri.
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Re: Aiutare gli altri.
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:male: Quote:
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Re: Aiutare gli altri.
Un altro topic sul desiderio di altruismo, di cambiare la vita di chi soffre... si vede che ormai è Natale.... :timidi:
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Re: Aiutare gli altri.
Secondo me l'intervento di Labocaina è condivisibile...
(poi non so, magari voleva aprire una polemica, ma non l'ho letta così..) Non è mica un crimine affermarsi personalmente. Se uno si vuole affermare aiutando gli altri e fa una catastrofe finendo per rovinare la vita sua e quella altrui allora si... Ma se fa le cose per bene, è ovvio che ne riceva una ricompensa (morale, spirituale, psicologica, o materiale pure ecc).. Questo mica toglie valore alle sue azioni... Persino McGuyver si faceva offrire i pranzi dopo aver salvato il mondo..! :ridacchiare: |
Re: Aiutare gli altri.
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Re: Aiutare gli altri.
Forse perché scopriamo la fragilità in loro sia un pò la nostra..
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Re: Aiutare gli altri.
Anche io stavo pensando al volontariato...
C'è un'associazione cristiana (io sono stata cristiana fino a circa due anni fa, ora sono in un momento di transizione in cui cerco di capire in cosa credo davvero) che fa davvero tanto: ospitalità per chi non ha un posto in cui vivere, restaurazione di abiti e giocattoli vecchi per i poveri, e tante altre cose. Sono andata due o tre volte come visitatrice e ogni volta, entrata lì dentro, mi sentivo bene, in pace con me stessa. Mi piacerebbe fare volontariato lì, ci sono tantissimi giovani e potrei di sicuro fare tante amicizie, oltre che fare qualcosa di buono per gli altri. Insomma, proviamoci! Sarebbe bello anche fare volontariato negli ospedali... far ridere i bambini o stare accanto ad anziani soli, penso che sia un'esperienza che ti cambia davvero! Per "mi sono chiesto se fosse davvero quella la risposta: Vivere per gli altri." ...sarebbe una gran cosa se fosse davvero così! :) |
Re: Aiutare gli altri.
Aiutare emeriti sconosciuti?ma anche no!
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Re: Aiutare gli altri.
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Re: Aiutare gli altri.
A volte ho aiutato a volte no, a volte ho aiutato e poi dopo mi son sentito un fesso, altre volte mi son sentito di aver fatto qualcosa di giusto, di onorevole...e in verità ho molto apprezzato molto anche un piccolo segno di riconoscenza e di rispetto.
Sono daccordo con chi dice che nessuno fà niente per niente. Senza una causa non c'è effetto. La causa può essere di natura nobile, ma anche ignobile, ma ciò che è nobile per me, può essere ignobile per un altro...per cui:interrogativo: |
Re: Aiutare gli altri.
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I ritorni ci sono sempre se uno sa coglierli. Il rischio c'è, per me, nel farlo con la ferma convinzione interiore di ricevere riconoscenza o appoggio futuro da parte di coloro ai quali hai dato. Non pensare solo al volontariato, Kavin forse faceva una riflessione più ampia che andrà a riversarsi su ogni relazione interpersonale. In quel che hai quotato non c'era un riferimento esclusivo al volontariato, ma ritieni ci sia sempre gratitudine ad attenderti anche nel volontariato? Dipende. Senza entrare nei dettagli (per privacy) l'ho svolto in ambienti dove gli uomini hanno avuto un background altamente critico, di miseria, guerra, violenza. Pensi siano stati tutti riconoscenti e affettuosi o che abbiano l'obbligo di essermi riconoscenti? Puoi auspicarlo ma non è mai una risposta automatica. Lo fai ritenendo di essere stimato da loro? Lascia perdere, c'è chi assesta "pugni sui denti" in risposta e chi ti ruberà la borsa. E allora? Che faccio, smetto di farlo? No, se hai chiaro in mente che quel che dai non ha obbligo di ritorno in termini di amore/riconoscenza, altrimenti la voglia di tornare a coltivare solo il tuo orticello prevale e l'esperienza si conclude ben presto, se poi la elabori come ennesimo fallimento personale o "sono tutti malvagi" è un bel guaio |
Re: Aiutare gli altri.
Almeno per mia esperienza personale, posso dire di provare un grande piacere ad aiutare gli altri, nel senso che se sento di aver fatto qualcosa di buono per il prossimo mi sento assolutamente auto-gratificato.
Sicuramente, in questa sensazione, entra in giorno la consapevolezza, come è stato già detto, che aiutando gli altri, alla fine si ha generalmente un ritorno, nel senso che comunque normalmente ci saranno grati e forse si sentiranno anche tenuti a ricambiare nell'eventuale momento in cui saremo noi ad essere in difficoltà. Certo, quelle volte in cui ho riscontrato ingratitudine e grettezza in persone che avevo aiutato, sono ovviamente rimasto molto deluso e rattristato, ma per fortuna posso dire che questo mi è successo solo raramente. Non faccio volontariato attualmente, anche se lo ho fatto in passato, ma la vita mi da sempre modo di incontrare persone che hanno bisogno. |
Re: Aiutare gli altri.
Se vogliamo vederla con cinismo credo che un ritorno personale ci sia sempre, e non sto parlando di soldi, ringraziamenti, o l'affermazione sociale, ma più semplicemente il placare quel "bisogno" che ti spinge a farlo (citando Scrubs: "Noi alla fine siamo medici perchè sentiamo il bisogno di placare il nostro innato istinto di aiutare il prossimo" sia, chiaro, mi sembra un po' esagerato, però mi piace come viene tratta la cosa).
Non parlavo solo di volontariato, ma anche di aiuti a persone che più o meno conosco di qualunque ambito (ed è qui che è nata la domanda "Come?" "Chi?"). Difatti la protagonista de "Il Favoloso mondo di Amelie" attua il suo progetto senza prendere parte al volontariato o altre cose ma più semplicemente aiutando (un po' di nascosto) delle persone che le sembravano meritevoli di aiuto. Per quanto riguarda il volontariato sono quasi sicuro che lo farò (se non quest'anno, per motivi personali, sicuramente l'anno prossimo) Quote:
Non considerate però questo post solo per me, volevo una raccolta di pensieri, idee ed esperienze su questo tema. |
Re: Aiutare gli altri.
Kavin avrei bisogno di un aiuto, posso scriverti il mio IBAN in privato?
:mrgreen: |
Re: Aiutare gli altri.
Quote:
Comunque, come minimo, mi pare un po' azzardata ed eccessiva la tua affermazione... a meno che tu non voglia dare ad "affermazione personale" un significato decisamente ampio, per cui potremmo tranquillamente dire che tutti facciamo le cose (tranne quelle che ci vengono imposte con la forza, ovviamente) per pura affermazione personale... ma allora, in questo senso, la tua affermazione su santi & c. sarebbe solamente tautologica... :mannaggia: Forse dobbiamo solo capirci sui significati :nonso: |
Re: Aiutare gli altri.
Son troppo pigra per aiutare gli altri.
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Re: Aiutare gli altri.
Anche a me piacerebbe fare del volontariato, per esempio potrei aiutare gli aspiranti suicidi a coronare il loro sogno, oppure mi piacerebbe prestare servizio in una comunità di recupero per prostitute d'alto bordo
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Re: Aiutare gli altri.
Quote:
La penso esattamente come te, però integro la tua frase ''Vivere per se stessi E per gli altri.'' Bisogna fare entrambe le cose se si vuole raggiungere un equilibrio, se uno vive solo per se stesso avvizzisce , se uno vive solo per gli altri si annulla nelle altre persone. Un equilibrio è raccomandabile credo. Personalmente è una idea che mi frulla da anni, ma rimando sempre con scuse stupide, mi ero messo in testa di aiutare i clochard della stazione con una associazione di volontariato, ma per ora non ne ho fatto niente complice il fatto che in una città piccola dove sto credo che non vi sia questa associazione. Posso dirti anche che ho fatto una piccola esperienza come donatore di sangue dell' AVIS, e la cosa mi faceva sentire tanto bene, io non riesco a vivere solo per me stesso ma neanche solo per gli altri, ho bisogno di fare entrambe le cose. |
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