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Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
Ciao,
Torno dopo quattrocento anni per parlare un pò. Continuo a vedere moltissimi topic sull'amore, sulle tipe che se la tirano, sulla timidezza etc... mi chiedevo se alla base voi avete qualche pensiero specifico che vi blocca e a cosa potesse essere riconducibile. Io per esempio sono proprio convinto, e per nessun motivo specifico, che l'idea di una relazione per me é semplicemente ridicola, che non potrei mai averne una e che una donna odierebbe stare con me e lo troverebbe assurdo. insomma tutta una serie di pensieri negativi, ma non per un motivo specifico, a volte penso "non é per un motivo fisico o caratteriale, é perche sono io, pinco pallino nato a il..., che non può, che non é nato per queste cose. Punto e basta." Credo che tutte le mie fisime come l'essere basso o troppo magro e tutte le altre siano solo state possibili spiegazioni razionali che ho provato a darmi nel tempo, quano la realtà é che il sono convinto di non potere provare sentimenti del genere, di non poterlo vivere a prescindere, perchè é stato gia deciso. Mi sono chiesto il perché.... Beh innanzitutto ho alla base un'idea negativissima del rapporto uomo-donna, perche nella mia famiglia le moglie dei miei zii si sono rivelate delle vipere e hanno rovinato tutto. Anche il rapporto fra fratelli econ mia madre...e quindi tendo a vedere la donna-moglie come una persona estranea che entra nella tua famiglia per rovinare tutto. Ma poi il fatto personale é che alla fine fin da piccolo ho avuto interessi poco standard e quindi magari mi vedevano un Po strano elé maestre m dicevano,ma senza cattiveria scherzando, "ma ti immagini quando ti sposi? Ma come farà a sopportasti tua moglie?" Io prendevo la cosa sul serio e credo di essermi convinto di essere intrinsecamente sbagliato per queste cose...c'é da aggiungere che le elementari sono state un periododifficile per me. Ecco la mia spiegazione...voi pure vi siete mai sentiti come me e avete dei motivi specifici riconducibili a esperienze passate?? |
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Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
Io so i motivi... ma non sono cose che riesco a risolvere... quindi vado avanti così e amen...
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Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
Le donne,le persone sono attratte dal nostro grado di benessere psicoemotivo/psicofisico e dal senso di normalità che trasmettiamo. Se uno ha avuto delle carenze d'affetto in famiglia,o in adolescenza dall'altro sesso se ne porta sulla pelle le cicatrici e per quanto potrà fare esperienze non trova facilmente qualcuna che lo vuole così com`è. Quissù la situazione di molti è quella.
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Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
:pensando: forse l'aver vissuto senza libertà emotiva, trattenendo e censurando le emozioni in genere, non solo in amore.
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Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
Forse potrebbe essere un circolo vizioso?
Cioè uno pensa di essere inadatto che la sola idea sia ridicola allora si reprime e da qui le cose vanno sempre peggio... |
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Almeno nel mio caso... |
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Ma il fatto secondo me é a monte ossia che in questo sentimento non ci credo, o almeno non lo credo possibile per me! |
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Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
La mia inibizione?
Semplicemente non sono in grado di ricoprire il ruolo di partner. "Mettersi assieme" ad una persona significa desiderarla, provare feeling, provare attrazione fisica e sentimentale, proteggerla, offrire riparo e sicurezza, prendersi cura di lei, voler costruire in futuro assieme, riporre fiducia, condividere le esperienze, gioire, crescere assieme, ecc. Potrei fare tutte queste cose, ma tante di queste cose necessitano di mezzi cosa sono questi mezzi? sono tutte quelle connessioni che separano una persona da un'altra, sono gli strumenti con cui si interagisce. Siccome viviamo all'interno di una società l'interazione è necessaria per ottenere un qualsiasi risultato. Ecco quindi che entrano in gioco i suoi poteri di acquisto: l'influenza, la fama, il lavoro, i soldi, l'auto, la casa, la famiglia, gli amici, i regali, il tempo, lo studio, la bella presenza, e in generale tutte le social skills. Siccome tutti sono proiettati in questo sistema che è altamente competitivo, valori come l'amore sono completamente svuotati se non ottemperano il resto. Ad esempio solamente non avere un lavoro mette a repentaglio quasi tutte le caratteristiche che un fidanzato dovrebbe rivestire: proteggere, offrire riparo e sicurezza, prendersi cura, voler costruire in futuro assieme, riporre fiducia, intraprendere esperienze, gioire. Ecco che in questo senso io non mi preoccupo per l'affinità di coppia o l'amore in generale ma mi sento completamente inetto nei confronti della società, nei confronti dell'aspettativa ritagliata alla figura del partner. Per fare un banalissimo esempio, nei confronti di un ipotetico partner io mi sentirei come un gatto da compagnia, disumanizzato. Una creatura senziente che comunque ama e presenzia a modo suo ma completamente aliena a quelle che sono le leggi che regolano la vita umana. |
Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
Per quanto riguarda me, penso di non essere un soggetto appetibile per quasi nessuna, ed il quasi è una stima ottimistica.
Una conseguenza logica, specie quando nessuna ti caga per tutta la vita. Ovviamenmte sono consapevole di poter dare qualcosa,non di materiale, ma non sono disposto a darlo a chiunque, e comunque non nelle modalità che si aspetta una donna media. |
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_b entrambi sono disoccupati _c stanno per lasciarsi :mrgreen: |
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:perfetto: |
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Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
Ma sì, ma è ovvio..non è necessario ogni volta portare un esempio per smentire un discorso generale.. i discorsi generali van presi con le pinze non sono certo la verità assoluta.
Io stesso ho un fratello che va per i 32 che è disoccupato e che sta vivendo una storia importante con una ragazza che bene o male trova sempre impiego, però posso assicurarti che di prendersi una casa e fare dei figli non esiste proprio.. evidentemente non è proprio nei loro piani.. questa ovviamente è una coppia che vive alla giornata e ha dovuto "adattarsi" ma se mi chiedi come "stanno" dubito che rispondano di essere felici e realizzati.. la paura è sempre quella che un bel giorno la ragazza lo pianti.. in fondo mio fratello ha tre storie importanti alle spalle in cui un bel giorno è stato piantato.. |
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comunque quello che ha detto kitsune non è un elogio ai tuoi discorsi, anzi |
Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
Fondamentalmente soffro una sindrome di abbandono, mia madre è scomparsa dalla mia vita a causa della depressione quando avevo 9-10 anni, decisamente troppo presto, ciò mi ha impedito di costruire una sana relazione con l'altro sesso, che ora si traduce principalmente in una sentita misoginia, ed in altri effetti sgradevoli ad essa legati. E' una consapevolezza a cui sono pervenuto da poco e dopo anni di sofferenza ed incomprensioni con mia madre, ora il problema sta nel riesumare il rapporto.
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tutto livellato e appiattito verso il basso, le emozioni e gli individualismi messi al bando, potrebbe essere un paradiso per i fobici! è questo quello a cui pensavi? |
Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
No, personalmente nemmeno io credo che la disoccupazione sia il vero problema, almeno non riesco a vederlo tale nell'ottica di un ventenne, ma magari a trenta le cose cambiano.
Secondo me i problemi sono tutti di tipo psicologico, pensieri nostri autodistruttivi e lesivi. Io stesso tutto sommato mi rendo conto di reprimermi, ma, al momento, credo che reprimermi sotto questo punto di vista sia la cosa migliore, perché sono convinto che queste cose non facciano per ne, quindi a cosa servirebbe sviluppare un sentimento? Dopo pochi gg che é nato lo stronco subito, perché tanto l'altra persona é sempre già in una relazione oppure per qualche altro motivo credo che sarebbe impossibile. L'unica cosa é che non si se questo cancellare i sentimenti che mi nascon alla lunga mi possa andare bene,..secondo voi questo reprimere i miei sentimenti potrebbe avere conseguenze negative a lungo andare? |
Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
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certo che a 30 cambiano, e se non lavori o guadagni una miseria, cambia molto poco, alle mille e mille insicurezza che si hanno, si aggiunge quella relativa ad un forte senso di inadeguatezza, per cui ti arrendi prima ancora di tentare. reprimere non va mai bene, perchè si diventa un contenitore di frustrazioni, rimpianti e giorni non vissuti. |
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Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
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riguardo al nord, io pensavo che fosse il benessere la causa del maggior tasso di suicidi, boh. però sono concetti differenti di ambienti brutti. al nord può essere ostile per le condizioni climatiche, ma bello per tanti altri aspetti. invece in un regime, smetti a tal punto di essere un individuo che non ti poni più domande esistenziali maledette, semplicemente vivi, nel modo in cui ti dicono di fare certo, ma vivi e non passi più le giornate a farti mille problemi nel cervello solo perchè devi conquistarti il tuo posto. in un regime ce l'hai il tuo posto, non devi lottare, e quindi non risulti inadatto alla vita. |
Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
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io sono la repressione fatta persona, e proprio per questo so che effetti ha |
Re: Vi siete mai chiesti l'origine della vostra inibizione in amore?
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dov'è che ho il posto? |
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