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-   -   paragonarsi incessantemente agli altri (https://fobiasociale.com/paragonarsi-incessantemente-agli-altri-23676/)

pirata 11-12-2011 13:00

paragonarsi incessantemente agli altri
 
dopo anni di reclusione, com'è noto ad alcuni, ho cominciato ad uscire con gente di tanto in tanto.
devo dire che 9 volte su 10 mi ci trovo bene e sono felice di essere uscito, ma ciò non toglie che quando mi invitano da qualche parte, passo le ore precedenti con inquietudine e voglia di rinunciare. il perché è ovviamente la decima volta. 9 su 10, come dicevo, ma quando capita la decima allora è logico che io provi il forte desiderio di tornare all'antico isolamento.

succede, questa decima volta, di vivere situazioni imbarazzanti, o di fare da sfondo a conversazioni in cui si parla di quante esperienze di vita si è fatto, i viaggi, i diversi lavori, le scopate, soprattutto, il 99% delle volte si parla di questo. e io sto tutto il tempo a paragonarmi a loro, mi dico "questo si muove così", "quest'altro ha la voce colì", "questo tromba come un cavallo" ecc. ecc. e non posso fare a meno di sentirmi profondamente sfigato. faccio scena muta perché, ovviamente, ho ben poco da raccontare... senza contare il rischio inquietante che facciano domande scomode, e io debba confermare le mie "mancanze" e "debolezze" anche involontariamente, con il mio visibile disagio. poi comunque vedo quanto sono sciolti, fanno mille cose, non si pongono problemi... ed io solo a conversare con una donna o a mangiare davanti a tutti mi sento male.

torno a casa triste da morire e rimugino su quanto io sia sfigato, diverso, impacciato, scarso in tutti gli ambiti. parte la ruminazione depressiva, le giornate si fanno pesanti, entro in quello stato mentale di desolante crisi in cui odio me stesso e non riesco a far pace col mio modo di essere. tutto questo perché un po' madre natura, un po' la mia esperienza di vita, mi hanno negato gli strumenti giusti per affermare me stesso, facendomi perciò sentire fuori dal mondo.

cosa dovrei fare? ho l'impressione che più andrò avanti e più queste sensazioni si accentueranno. sento che forse non era neanche una scelta sbagliata, quella dell'isolamento. meglio la noia e la distimia che la viva sofferenza di non appartenere.

PhantomLord 11-12-2011 13:26

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
ti capisco pirata...

non so quale sia la soluzione purtroppo :(

la voglia di isolarsi diventa tanta ma non credo sia la cosa giusta da fare...

Gianni 11-12-2011 13:45

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650408)
dopo anni di reclusione,...

criminale:moltoarrabbiato:

Inosservato 11-12-2011 14:47

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650427)
alla fine provo solo il desiderio di sentirmi normale. gli altri escono? devo farlo anch'io se no non sono normale. gli altri hanno successo? devo averlo anch'io. gli altri si muovono con padronanza nelle situazioni mondane? ecc.

ahhh non so.....con questo modo di ragionare rischi di stare in perenne disagio.....
onestamente non so che dirti, l'ideale secondo me sarebbe riuscire a trovare un equilibrio tra l'essere "tranquilli" e lo stare un minimo in società....

troppo isolamente o troppa esposizione creano danni a quelli come noi....

lizbon 11-12-2011 15:14

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650408)
dopo anni di reclusione, com'è noto ad alcuni, ho cominciato ad uscire con gente di tanto in tanto.
devo dire che 9 volte su 10 mi ci trovo bene e sono felice di essere uscito,

ti pare poco! a me non capita quasi mai.

Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650408)
cosa dovrei fare? ho l'impressione che più andrò avanti e più queste sensazioni si accentueranno. sento che forse non era neanche una scelta sbagliata, quella dell'isolamento. meglio la noia e la distimia che la viva sofferenza di non appartenere.

Anch'io a volte l'ho pensato però credo che alle lunghe l'isolamento sia peggio. Ti porta a deprimerti ancora di più.

Quintuplo 11-12-2011 15:20

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650427)
e comunque quando sono con loro sento che mi basterebbe anche avere qualcosa da raccontare, non necessariamente fotocopiare la loro vita. ciò di cui avrei bisogno sarebbe smetterla di sentirmi inferiore, ma semplicemente me stesso...

Magari è proprio solo questo che ti serve... ci sarà pure qualcosa che ti piaccia e che tu possa fare in solitudine e che possa diventare "qualcosa da raccontare"!

A me, ad esempio, piace scrivere romanzi, ma ci sono anche altre cose del genere... in fondo, l'arte per una persona introversa può essere un buon mezzo per esprimersi con il mondo esterno.

Concordo con Inosservato, che non devi pensare di dover divantare a tutti i costi come i "normali", o rischi solo di frustrarti.

dottorzivago 11-12-2011 15:55

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

.......questo tromba come un cavallo" ecc. ecc. e non posso fare a meno di sentirmi profondamente sfigato. faccio scena muta perché, ovviamente, ho ben poco da raccontare... senza contare il rischio inquietante che facciano domande scomode, e io debba confermare le mie "mancanze" e "debolezze" anche involontariamente, con il mio visibile disagio. poi comunque vedo quanto sono sciolti, fanno mille cose, non si pongono problemi... ed io solo a conversare con una donna o a mangiare davanti a tutti mi sento male...........
Questa è la cosa che ha rovinato la mia vita negli ultimi 0 anni......e nn parlo solo di imbarazzo, ma per questo problema non esco proprio

barclay 11-12-2011 16:34

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650408)
ho l'impressione che più andrò avanti e più queste sensazioni si accentueranno. sento che forse non era neanche una scelta sbagliata, quella dell'isolamento. meglio la noia e la distimia che la viva sofferenza di non appartenere.

Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 650473)
troppo isolamente o troppa esposizione creano danni a quelli come noi....

Questo è l'aspetto degli estroversi che mi incazzare smisuratamente: prima di dicono di "buttarti" e poi fanno di tutto per farti sentire inadeguato ed anche se non lo fanno apposta l'effetto è lo stesso!!! La loro mania di liquidare certi pensieri come “pippe mentali”, poi, è da *******, visto che sono i primi a prenderti in giro quando parli di te stesso :moltoarrabbiato:

missim 11-12-2011 16:47

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650408)
[....]io provi il forte desiderio di tornare all'antico isolamento.
[....]
sto tutto il tempo a paragonarmi a loro, mi dico "questo si muove così", "quest'altro ha la voce colì", "questo tromba come un cavallo" ecc. ecc. [....] entro in quello stato mentale di desolante crisi in cui odio me stesso e non riesco a far pace col mio modo di essere. tutto questo perché un po' madre natura

:consolare:
non pensavo che l'avessi scritto tu :(

pirata 11-12-2011 17:16

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 650473)
ahhh non so.....con questo modo di ragionare rischi di stare in perenne disagio.....

lo so ma non è colpa mia, non lo faccio apposta. è il mio sentire. sono estremamente "competitivo", non riesco ad accettare, in nessun caso, di essere su un piano inferiore a qualcuno. la mia mente ne fa una questione di vincente e perdente, migliore e peggiore, giusto e sbagliato. a modo mio sono un maledetto narcisista

Quote:

Originariamente inviata da lizbon (Messaggio 650486)
ti pare poco! a me non capita quasi mai.

con i nuovi ingressi che ci sono stati in compagnia, temo che col tempo le 9 volte su 10 si assottiglieranno drasticamente

Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 650495)
Magari è proprio solo questo che ti serve... ci sarà pure qualcosa che ti piaccia e che tu possa fare in solitudine e che possa diventare "qualcosa da raccontare"!
A me, ad esempio, piace scrivere romanzi, ma ci sono anche altre cose del genere... in fondo, l'arte per una persona introversa può essere un buon mezzo per esprimersi con il mondo esterno.
Concordo con Inosservato, che non devi pensare di dover divantare a tutti i costi come i "normali", o rischi solo di frustrarti.

il tuo è un consiglio saggio ma purtroppo non ho delle passioni, o comunque sminuisco quelle che ho, e non riesco ad intraprenderne di nuove un po' per disinteresse, un po' per il cattivo umore perenne e un po' per il mio perfezionismo patologico.

Quote:

Originariamente inviata da missim (Messaggio 650528)
:consolare:
non pensavo che l'avessi scritto tu :(

il nuovo avatar ti ha spiazzato :sisi:

missim 11-12-2011 17:34

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650535)
il nuovo avatar ti ha spiazzato :sisi:

eh si :ridacchiare:

Yesman 11-12-2011 18:13

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 650526)
Questo è l'aspetto degli estroversi che mi incazzare smisuratamente: prima di dicono di "buttarti" e poi fanno di tutto per farti sentire inadeguato ed anche se non lo fanno apposta l'effetto è lo stesso!!! La loro mania di liquidare certi pensieri come “pippe mentali”, poi, è da *******, visto che sono i primi a prenderti in giro quando parli di te stesso :moltoarrabbiato:

:o Ma è normale che la gente ci sproni. E...si! Purtroppo nel 90% dei casi sono nostre pippe mentali. :testata:
Pirata, che dirti? :nonso: Ci son passato anch'io, proprio come te. Dopo un pò la voglia di isolarsi di nuovo mi torna, eccome.

barclay 11-12-2011 18:49

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Yesman (Messaggio 650560)
Purtroppo nel 90% dei casi sono nostre pippe mentali. :testata:

L'essere l'unico vergine seduto al tavolo (il mio caso) NON è un pippa mentale ma la pura e semplice verità. All'ultimo pranzo a cui ho partecipato ero l'unico non sposato, l'unico senza figli, l'unico che vive coi genitori… :(

Quintuplo 11-12-2011 23:27

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 650585)
L'essere l'unico vergine seduto al tavolo (il mio caso) NON è un pippa mentale ma la pura e semplice verità. All'ultimo pranzo a cui ho partecipato ero l'unico non sposato, l'unico senza figli, l'unico che vive coi genitori… :(

Io penso che la "pippa mentale" sia il fatto di farsene un problema eccessivo, non la situazione di per sè.

In fondo, mica ce lo ordina il medico di sposarci e figliare... il problema, semmai, dovrebbe essere solo degli altri, che non si fanno i fatti loro :lingua:

Quintuplo 11-12-2011 23:33

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650535)
il tuo è un consiglio saggio ma purtroppo non ho delle passioni, o comunque sminuisco quelle che ho, e non riesco ad intraprenderne di nuove un po' per disinteresse, un po' per il cattivo umore perenne e un po' per il mio perfezionismo patologico.

...allora, potresti provare con dei viaggi, anche brevi, perchè quelli sono sempre ottimi argomenti... (sempre che le tue finanze te lo permettano, ovviamente)
Andare in qualche bella città italiana, uno o due giorni, visitare qualche museo e monumento: con due o tre gite ci puoi campare di rendita per un po' (e magari anche ricamarci sopra, per "allungare il brodo"...)

Warlordmaniac 11-12-2011 23:35

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650408)
dopo anni di reclusione, com'è noto ad alcuni, ho cominciato ad uscire con gente di tanto in tanto.
devo dire che 9 volte su 10 mi ci trovo bene e sono felice di essere uscito, ma ciò non toglie che quando mi invitano da qualche parte, passo le ore precedenti con inquietudine e voglia di rinunciare. il perché è ovviamente la decima volta. 9 su 10, come dicevo, ma quando capita la decima allora è logico che io provi il forte desiderio di tornare all'antico isolamento.

Tutto normale. Il piacere del comfort... la stancabilità sociale dell'introverso.
Fai così: continua ad uscire, ma quando ti senti saturo di rapporti sociali, riposati.

Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650408)

succede, questa decima volta, di vivere situazioni imbarazzanti, o di fare da sfondo a conversazioni in cui si parla di quante esperienze di vita si è fatto, i viaggi, i diversi lavori, le scopate, soprattutto, il 99% delle volte si parla di questo. e io sto tutto il tempo a paragonarmi a loro, mi dico "questo si muove così", "quest'altro ha la voce colì", "questo tromba come un cavallo" ecc. ecc. e non posso fare a meno di sentirmi profondamente sfigato. faccio scena muta perché, ovviamente, ho ben poco da raccontare... senza contare il rischio inquietante che facciano domande scomode, e io debba confermare le mie "mancanze" e "debolezze" anche involontariamente, con il mio visibile disagio. poi comunque vedo quanto sono sciolti, fanno mille cose, non si pongono problemi... ed io solo a conversare con una donna o a mangiare davanti a tutti mi sento male.

torno a casa triste da morire e rimugino su quanto io sia sfigato, diverso, impacciato, scarso in tutti gli ambiti. parte la ruminazione depressiva, le giornate si fanno pesanti, entro in quello stato mentale di desolante crisi in cui odio me stesso e non riesco a far pace col mio modo di essere. tutto questo perché un po' madre natura, un po' la mia esperienza di vita, mi hanno negato gli strumenti giusti per affermare me stesso, facendomi perciò sentire fuori dal mondo.

cosa dovrei fare? ho l'impressione che più andrò avanti e più queste sensazioni si accentueranno. sento che forse non era neanche una scelta sbagliata, quella dell'isolamento. meglio la noia e la distimia che la viva sofferenza di non appartenere.

Non è detto. Più vai avanti e più maturi. Il senso di inadeguatezza di fronte a persone più spigliate, è molto diffuso.

pirata 12-12-2011 00:59

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 650777)
...allora, potresti provare con dei viaggi, anche brevi, perchè quelli sono sempre ottimi argomenti... (sempre che le tue finanze te lo permettano, ovviamente)
Andare in qualche bella città italiana, uno o due giorni, visitare qualche museo e monumento: con due o tre gite ci puoi campare di rendita per un po' (e magari anche ricamarci sopra, per "allungare il brodo"...)

ci devo pensare... inutile dire che sono molto limitato dalla solita FS :(

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 650779)
Tutto normale. Il piacere del comfort... la stancabilità sociale dell'introverso.
Fai così: continua ad uscire, ma quando ti senti saturo di rapporti sociali, riposati.

mi sembra una buona soluzione

Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 650779)
Non è detto. Più vai avanti e più maturi. Il senso di inadeguatezza di fronte a persone più spigliate, è molto diffuso.

il mio problema è che sono sempre quello più :(

quello più silenzioso, quello più inesperto, quello più timido, quello con meno esperienze ecc. ecc.

Warlordmaniac 12-12-2011 20:55

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650834)
il mio problema è che sono sempre quello più :(

quello più silenzioso, quello più inesperto, quello più timido, quello con meno esperienze ecc. ecc.

Infatti non è un caso che le amicizie si formano per affinità. Se sei troppo diverso dai componenti di questo gruppo, farai fatica ad assimilarti nel gruppo. Potresti però utilizzare queste conoscenze per arrivare ad altre conoscenti più affini e nel frattempo combattere un po' la solitudine e fare esperienze sociali, rimanendo però agganciato al forum, per risollevarti un po'.

Boyyy82 13-12-2011 00:18

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da pirata (Messaggio 650408)
dopo anni di reclusione, com'è noto ad alcuni, ho cominciato ad uscire con gente di tanto in tanto.
devo dire che 9 volte su 10 mi ci trovo bene e sono felice di essere uscito, ma ciò non toglie che quando mi invitano da qualche parte, passo le ore precedenti con inquietudine e voglia di rinunciare. il perché è ovviamente la decima volta. 9 su 10, come dicevo, ma quando capita la decima allora è logico che io provi il forte desiderio di tornare all'antico isolamento.

succede, questa decima volta, di vivere situazioni imbarazzanti, o di fare da sfondo a conversazioni in cui si parla di quante esperienze di vita si è fatto, i viaggi, i diversi lavori, le scopate, soprattutto, il 99% delle volte si parla di questo. e io sto tutto il tempo a paragonarmi a loro, mi dico "questo si muove così", "quest'altro ha la voce colì", "questo tromba come un cavallo" ecc. ecc. e non posso fare a meno di sentirmi profondamente sfigato. faccio scena muta perché, ovviamente, ho ben poco da raccontare... senza contare il rischio inquietante che facciano domande scomode, e io debba confermare le mie "mancanze" e "debolezze" anche involontariamente, con il mio visibile disagio. poi comunque vedo quanto sono sciolti, fanno mille cose, non si pongono problemi... ed io solo a conversare con una donna o a mangiare davanti a tutti mi sento male.

torno a casa triste da morire e rimugino su quanto io sia sfigato, diverso, impacciato, scarso in tutti gli ambiti. parte la ruminazione depressiva, le giornate si fanno pesanti, entro in quello stato mentale di desolante crisi in cui odio me stesso e non riesco a far pace col mio modo di essere. tutto questo perché un po' madre natura, un po' la mia esperienza di vita, mi hanno negato gli strumenti giusti per affermare me stesso, facendomi perciò sentire fuori dal mondo.

cosa dovrei fare? ho l'impressione che più andrò avanti e più queste sensazioni si accentueranno. sento che forse non era neanche una scelta sbagliata, quella dell'isolamento. meglio la noia e la distimia che la viva sofferenza di non appartenere.

Ciao, siamo sulla stessa barca, so cosa provi.
spesso il confronto con gli altri è impietoso, malgrado non abbia fatto una vita da recluso al 100%.
però mi accorgo che loro hanno "vissuto" molto più di me, hanno fatto molte esperienze e soprattutto per loro è tutto più facile e spontaneo.
Spesso mi sento sfortunato, non è solo una questione di carattere....
Sarebbe meglio trovare amicizie "simili" (anche se difficile) ma in ogni caso se queste persone con cui esci si dimostrano dei veri amici (pur essendo diversi da te) cercherei in ogni caso di mantenere l'amicizia...

Labocania 13-12-2011 00:24

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Ciò che primariamente mi mette in imbarazzo, per poi abbattermi successivamente, sono i successi universitari e/o lavorativi altrui, ad essi lego tutto il resto: una vita sociale ricca, sentimentalmente appagante, una giovinezza vissuta pienamente, il proprio valore generalmente riconosciuto.

pirata 13-12-2011 02:12

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Warlordmaniac (Messaggio 651322)
Infatti non è un caso che le amicizie si formano per affinità. Se sei troppo diverso dai componenti di questo gruppo, farai fatica ad assimilarti nel gruppo. Potresti però utilizzare queste conoscenze per arrivare ad altre conoscenti più affini e nel frattempo combattere un po' la solitudine e fare esperienze sociali, rimanendo però agganciato al forum, per risollevarti un po'.

è proprio quello che proverò a fare. questa è gente simpatica, ma purtroppo con loro vivo abbastanza il confronto perdente. per fortuna è gente che, a quanto vedo, non giudica affatto! o meglio, magari una propria idea se la fa - come tutti - ma non te la fa pesare, non esterna eventuali incertezze sulla tua persona. su questo, ho avuto fortuna

Quote:

Originariamente inviata da Boyyy82 (Messaggio 651482)
Ciao, siamo sulla stessa barca, so cosa provi.
spesso il confronto con gli altri è impietoso, malgrado non abbia fatto una vita da recluso al 100%.
però mi accorgo che loro hanno "vissuto" molto più di me, hanno fatto molte esperienze e soprattutto per loro è tutto più facile e spontaneo.
Spesso mi sento sfortunato, non è solo una questione di carattere....
Sarebbe meglio trovare amicizie "simili" (anche se difficile) ma in ogni caso se queste persone con cui esci si dimostrano dei veri amici (pur essendo diversi da te) cercherei in ogni caso di mantenere l'amicizia...

farò il possibile, anche se con loro purtroppo non riesco ad essere me stesso al 100%, è un problema di fiducia... faccio molta fatica a riporla in chiunque. probabilmente il tempo verrà in mio aiuto, o almeno spero

Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 651493)
Ciò che primariamente mi mette in imbarazzo, per poi abbattermi successivamente, sono i successi universitari e/o lavorativi altrui, ad essi lego tutto il resto: una vita sociale ricca, sentimentalmente appagante, una giovinezza vissuta pienamente, il proprio valore generalmente riconosciuto.

comprensibile, ma c'è gente che con poche risorse culturali e lavorative, ottiene comunque molto sul piano della vita sociale

Quote:

Originariamente inviata da awasted (Messaggio 651553)
se continui a isolarti però quelle esperienze non avrai mai occasione di farle
e sempre meglio tardi che mai...
tutti hanno iniziato da zero, in fondo
potresti anche trarre vantaggio dalle esperienze altrui :interrogativo:
poi 9 su 10 non è mica male, scherzi, magari avessi anche solo la possibilità di arrivare alla decima :D

sono d'accordo con te anche se sono tremendamente bloccato e certe cose rifiuto di farle, sono ancora molto evitante... diciamo che ho mosso i primi passi per poi fermarmi di nuovo, credo :(
con i nuovi ingressi in compagnia, comunque, le 9 su 10 probabilmente si assottiglieranno molto...

lupo 13-12-2011 02:17

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Cazzo se ti va bene 9 su 10 sei pure fortunato! La decima e' semplicemente una serata che non e' andata granche' bene, NIENTE DI PIU'. Tutto il resto ce lo mettiamo noi paranoici.

pirata 13-12-2011 03:20

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
non direi granché bene, ma decisamente male.

pensa che mi ha condizionato i due giorni successivi!

Bastet. 13-12-2011 03:43

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
O meglio, tu hai lasciato che ti condizionasse i due giorni successivi....anche per me, certe volte, le uscite sono più un peso , che un piacere...sembra che fra gli altri passi una sorta di corrente, che ne so; un circuito di immediata, spontanea comprensione reciproca, dalla quale mi sento esclusa...Altre volte va meglio. Cerco di non lasciarmi condizionare troppo dalla mia percezione, spesso negativa, purtroppo....A starsene in casa è peggio, assolutamente. La serata di grazia, ogni tanto arriva. Tanto il divano, se gli do buca una volta, due, tre;è sempre lì che mi aspetta, paziente. Gli amici, un pò meno...

pirata 13-12-2011 12:27

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Bastet. (Messaggio 651589)
O meglio, tu hai lasciato che ti condizionasse i due giorni successivi....

più mi impegnavo a razionalizzare, peggio mi sentivo :(
per il resto concordo che è meglio non mollare la presa...

mondina 14-12-2011 09:48

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
la soluzione è vivere la propria vita e non quella che vorrebbero farti vivere gli altri.in secondo luogo,pensi che scopare come un cavallo fa una persona figa?sai quante mie amiche l'hanno fatto verso i diciotto anni e anche prima compreso ditalini ecc...(scusate la schiettezza,per i bimbi ricordatevi che sono un tipo di pasta)soltanto per moda o per vantarsene.quindi rifletti bene prima di autodenigrarti ed eliminare la tua autostima.non ne vale la pena,davvero.e non credere che tutto sia olio colato.io semplicemente ascolto e appena trovo altre persone con cui discutere e "divertirmi" e costruirmele ste esperienze invece che raccontarle subito scappo.vivi,divertiti non ti sorbire i sermoni.qui siamo in un paese laico.al diavolo anche le prediche.uno con gli amici certo parla,si confida,però non credi sarebbe meglio scrivere insieme i propri giorni invece che sentirli come un nastro di una cassetta.?fatelo in cooperativa sto cazzo di film.e daje

Quintuplo 14-12-2011 10:14

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da mondina (Messaggio 652275)
e non credere che tutto sia olio colato.

Oro colato

(scusa, ma il pignolo che è in me, non ha resistito :) )

lauretum 14-12-2011 15:23

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
relazionarsi con gli altri è terribile, quando sei convinto che siano TUTTI migliori di te

Boyyy82 14-12-2011 15:35

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Labocania (Messaggio 651493)
Ciò che primariamente mi mette in imbarazzo, per poi abbattermi successivamente, sono i successi universitari e/o lavorativi altrui, ad essi lego tutto il resto: una vita sociale ricca, sentimentalmente appagante, una giovinezza vissuta pienamente, il proprio valore generalmente riconosciuto.

ecco i successi lavorativi ad esempio mi rodono parecchio, c'è gente anche con poca fatica è riuscita a sistermarsi per bene (lavorativamente parlando) mentre io a causa della sfortuna, pur con tutti gli sforzi fatti, sono ancora lontano da una stabilità lavorativa effettiva.
Poi a volte sembra che per qualcuno sia tutto facile: fare nuove amicizie, avere una vita sociale intensa, trovare la fidanzata....
ovviamente c'entra molto anche la fortuna, sembra proprio che la dea bendata non passi da queste parti da tantissimo tempo!:testata:

Quintuplo 14-12-2011 16:28

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Gerd Wiesler (Messaggio 652482)
Questa frase, perdonami, lascia intendere a mio parere che esista per forza in noi un "se stesso" interiore inespresso, che non esce per i nostri blocchi...non nego che in molti casi sia così, ma se questo ego inespresso non esistesse?Se diversi di noi, e mi ci metto per primo, fossero davvero ciò che appaiono?Insomma, come se il comportamento "fobico" fosse in chi ce l'ha l'innaturale frutto di paure irrazionali...ma se fosse invece quello, per me ad esempio, il comportamento mio spontaneo?Dico questo perchè ho l'impressione di stare male proprio perchè non riesco ad essere sempre altri che me stesso, poi magari ho equivocato il senso della frase e se così me ne scuso.

Essere o non essere, questo è il dilemma! (ok, forse non centra ma volevo dirlo...)

Certo che un dubbio può stare proprio qua: ma se per caso in realtà il mio vero e profondo me stesso, fosse un fallito? allora sarebbe meglio non essere se stessi?
Se io mi sentissi bene con me stesso, pur essendo una persona "cattiva", allora dovrei comunque "essere me stesso"?

Quello di Shady, non sarebbe un consiglio tanto ovvio, a meno di partire dal presupposto che in fondo siamo tutti buoni/belli/vincenti/ecc e basta tirare fuori queste qualità... oppure che non importa essere persone pessime, se questo non ci crea problemi di coscienza...

...mmmm... non so se sono stato chiaro, mi sa che per riassumere il concetto, risulta confuso... :interrogativo:

Quintuplo 15-12-2011 15:40

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Nói (Messaggio 653037)
Ci sono anche dei lati positivi e anche se in generale loro non ti invidiano, la libertà quella sì che te la invidiano!

Concordo!

Perchè chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane

pirata 15-12-2011 15:44

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 652494)
Certo che un dubbio può stare proprio qua: ma se per caso in realtà il mio vero e profondo me stesso, fosse un fallito? allora sarebbe meglio non essere se stessi?

questa è un'etichetta, le etichette si applicano a prodotti fatti e finiti, non agli esseri umani che crescono costantemente, mutano... non sei mai un fallito, al massimo sei uno che ha fallito un'occasione, come succede a tutti...e puoi sempre procurartene un'altra.
essere sé stessi, per come la vedo io, significa iniziare un dialogo interiore che ci porti a capire quali siano i nostri desideri e preferenze, al fine di metterli davanti alle aspettative di gente con una personalità diversa dalla nostra, e non per questo migliore.

pirata 15-12-2011 15:47

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
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Originariamente inviata da Nói (Messaggio 653037)
Sei anche l'unico che può ancora disporre del proprio tempo libero senza render conto a nessuno, che è ancora padrone di cambiare lavoro o città il giorno che ti fossi rotto di tutto, che non è costretto a frequentare un doppio set di parenti passando con loro tutte le feste comandate, che non ha tutto il suo stipendio dei prossimi 30 anni risucchiato da un mutuo schiacciante.
Ci sono anche dei lati positivi e anche se in generale loro non ti invidiano, la libertà quella sì che te la invidiano!

pensare alle alternative in maniera flessibile, è un esercizio molto terapeutico! nulla è solo bianco o nero, ci sono delle alternative alle quali nel nostro vortice pessimistico a volte non pensiamo. bisogna interrogare bene sé stessi, prima di cedere al desiderio di autofustigazione emotiva.

Bastet. 15-12-2011 15:58

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
Gli altri ci mettono sempre un' etichetta, nel bene o nel male. . .la cosa importante è nn auto- etichettarsi, che così si da la stura alla staticità. E poi sono cazzi amari.

lauretum 15-12-2011 16:13

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
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Originariamente inviata da Bastet. (Messaggio 653063)
Gli altri ci mettono sempre un' etichetta, nel bene o nel male. . .la cosa importante è nn auto- etichettarsi, che così si da la stura alla staticità. E poi sono cazzi amari.

tutti mettono etichette a tutti, più o meno consapevolmente

Quintuplo 15-12-2011 16:16

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
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Originariamente inviata da pirata (Messaggio 653052)
questa è un'etichetta, le etichette si applicano a prodotti fatti e finiti, non agli esseri umani che crescono costantemente, mutano... non sei mai un fallito, al massimo sei uno che ha fallito un'occasione, come succede a tutti...e puoi sempre procurartene un'altra.
essere sé stessi, per come la vedo io, significa iniziare un dialogo interiore che ci porti a capire quali siano i nostri desideri e preferenze, al fine di metterli davanti alle aspettative di gente con una personalità diversa dalla nostra, e non per questo migliore.

...io sarei anche daccordo con te, ma qualcuno può pensare che sia puro buonismo.
Io non intendevo parlare di un'etichetta posta dagli altri, ma della possibilità che uno sia di indole fallimentare, che ricerchi il fallimento nel suo intimo.
Secondo te è impossibile che uno abbia desideri e preferenze fallimentari e "maligni"? In quel caso, il consiglio è sempre "sii te stesso"?

pirata 15-12-2011 16:21

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
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Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 653079)
Io non intendevo parlare di un'etichetta posta dagli altri, ma della possibilità che uno sia di indole fallimentare, che ricerchi il fallimento nel suo intimo.
Secondo te è impossibile che uno abbia desideri e preferenze fallimentari e "maligni"? In quel caso, il consiglio è sempre "sii te stesso"?

non credo sia buonismo, anzi è una cosa molto logica.
indole fallimentare? restano sempre punti di vista! non credo che nessuno desideri ciò che possa comportare un fallimento per se stesso, o sbaglio? al massimo può non volersi sforzare per raggiungere degli obiettivi... evidentemente non ci tiene. uno deve soddisfare le proprie esigenze e stop, non puoi chiamare fallimento una condizione voluta ed ottenuta, al massimo possono chiamarlo così gli altri... ma è un problema loro direi.

ah comunque resta sempre il fatto che si può cambiare. se hai tendenze che ritieni nocive - ma ce le abbiamo tutti, dai - un bel lavoro sulla propria persona non può che portare grandi risultati. non siamo statici, penso che le persone siano in costante evoluzione.

Quintuplo 15-12-2011 16:33

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
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Originariamente inviata da pirata (Messaggio 653085)
non credo sia buonismo, anzi è una cosa molto logica.
indole fallimentare? restano sempre punti di vista! non credo che nessuno desideri ciò che possa comportare un fallimento per se stesso, o sbaglio? al massimo può non volersi sforzare per raggiungere degli obiettivi... evidentemente non ci tiene. uno deve soddisfare le proprie esigenze e stop, non puoi chiamare fallimento una condizione voluta ed ottenuta, al massimo possono chiamarlo così gli altri... ma è un problema loro direi.

ah comunque resta sempre il fatto che si può cambiare. se hai tendenze che ritieni nocive - ma ce le abbiamo tutti, dai - un bel lavoro sulla propria persona non può che portare grandi risultati. non siamo statici, penso che le persone siano in costante evoluzione.

Il tuo discorso va bene finchè possiamo concordare su cosa sia "nocivo"
Se per uno l'altruismo è cosa nociva, mentre è bene l'egoismo e la prevaricazione degli altri, se fa un lavoro su se stesso, i risultati saranno grandi, ma non nel senso che intendi tu!

Non è che voglio stare a discutere troppo su questa cosa: io sono daccordo con te, ma voglio dire che secondo me è un discorso che per qualcuno può non valere

pirata 15-12-2011 17:49

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
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Originariamente inviata da Quintuplo (Messaggio 653095)
Il tuo discorso va bene finchè possiamo concordare su cosa sia "nocivo"
Se per uno l'altruismo è cosa nociva, mentre è bene l'egoismo e la prevaricazione degli altri, se fa un lavoro su se stesso, i risultati saranno grandi, ma non nel senso che intendi tu!

e invece proprio nel senso che intendo io
per me contano solo i propri obiettivi e le proprie idee
se per uno l'altruismo è fallimentare è giusto che faccia le cose a modo suo senza lasciarsi influenzare dal senso comune.

Quintuplo 15-12-2011 18:00

Re: paragonarsi incessantemente agli altri
 
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Originariamente inviata da pirata (Messaggio 653172)
e invece proprio nel senso che intendo io
per me contano solo i propri obiettivi e le proprie idee
se per uno l'altruismo è fallimentare è giusto che faccia le cose a modo suo senza lasciarsi influenzare dal senso comune.

Come esemplificava Shady, uno potrebbe avere come obbiettivo essere maniaco sessuale o peggio... se però per te va bene portare alle estreme conseguenze il ragionamento, allora adesso ho chiarito il tuo punto di vista


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