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poesia
sarei curioso di sapere se ci sono delle persone in questo forum che hanno mai scritto poesie perchè non condividerle:)
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Re: poesia
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Re: poesia
Io, al massimo, le trascrivo.
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Re: poesia
Alle scuole le scrivevo, ma sono in vecchi quaderni in soffitta.
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Re: poesia
ne scrivevo... se riesco a farmi coraggio... a non pensare di essere giudicata... magari ne riporto un paio...
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Re: poesia
Torri crollate Uomini morti esanimi Vetri infranti Muri di sabbia Come potrei non pensare Perchè sono crollate?! Come potrei non provare... ...tanta tristezza Quella che hanno avuto le persone Per quelli che sono morti
Vorrei ma non posso uscire dal mio fosso, dalla prigione di questa stagione . Mi fa soffrire, vorrei uscire . Mi da dolore , non c'è amore . Vorrei liberarmi da questa catena ; mi stringe , schiaccia è proprio una pena . Ma quando di notte mi immergo nei sogni si placa il dolore ritrovo l'amore .
... abbiamo versato tutti lacrime di speranza con il desiderio che tu ti risvegliassi da quel buio e triste sonno , ma poi quelle lacrime si sono trasformati in gocce nere e fredde come il ghiaccio . Mirko , non ci lasciare ... Già ci manchi ... Ma ormai sono solo vane parole , sprecate le urla . Ora che ci stai guardando dall'alto dei cieli profondi , insegnaci ad andare avanti , a farlo senza di te e che il nostro cuore comandi i nostri occhi , le nostre bocche e le nostre menti . Ora vai , caro amico , vai insieme agli angeli nei cieli infiniti e non dimenticarti mai di noi , come noi non lo faremo mai con te ...
La vita è come uno scrigno , se la chiave troverai , tendi la mano e lo scrigno aprirai . Non aver paura . Se il desiderio è limpido e chiaro . Usa l'energia con cui Dio ti ha creato . Attraversa l'oscuro ponte su cui stai camminando e raggiungi la destinazione illuminata . Non tornare in dietro ... ... se questo non vorrai . Usa la luce e dalla sofferenza ti libererai . Ascolta attentamente le parole della tua coscienza , pronunciale e continua a camminare . Il destino ti sta portando al traguardo . Credi in te stesso , raggiungi la chiave e con essa disserra la vita ... Fin'ora di complete ci sono solo queste . Le altre sono frasi filosofiche , una o due strofe o citazioni . Attualmente sono nel passaggio tra rappresentare le idee per scritto e disegnarle . ... e mi ispiro solo ai testi neuroscientifici . |
Re: poesia
Io non faccio poesie dalle elementari
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Re: poesia
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Re: poesia
sei un tipo simpatico:miodio:
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Re: poesia
qualè il record? vedo che sei un'esperto, ma i moderatori sono fobici naturalmente o gente che ne è uscita e del web master si sa qualcosa?
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Re: poesia
e chi è sto winston? ma qualcuno ha mai organizzato un ritrovo, raduno andato a buon termine? ieri ci ho pensato sarebbe bello incontrarsi che ne so in un posto tranquillo e parlare faccia a faccia e condividere le varie esperienze dato che ho letto, compreso io, che cè mancanza di amici
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Re: poesia
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Non lo sapevo |
Re: poesia
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Giammai.:) |
Re: poesia
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Comunque topic interessante. |
Re: poesia
Nelle sconfinate distese di sale
nelle gallerie chitinose delle mie ossa, su scacchiere d' avorio, io navigo. Io sono gli alberi nodosi delle mie arterie, le fronde generose dei miei alveoli, L 'incessante scorrere del mio sangue. E il rombo cupo del vivere mi assale, così come tuono che non ha fine, sì che la memoria ancestrale mi parla, da uomo libero, di steppe spazzate dal vento, di inverni taglienti di capanne odoranti di fuliggine. di pietre, levigate al tramonto d'un sole antico di pitture rupresti, tinte con violenza contro la roccia, di animali, e mondo, di caccia e affanno, di sudore artigli e ossa. Da qui, all'infinito Ia mia ombra, come freccia, punta verso l'eterno |
Re: poesia
...e alle finestre innumerevoli Santa Claus appesi come vitelli alle porte e alle grondaie di ogni finestra.
"Segnate con del sangue d' agnello l'architrave di ogni porta, e il Mio Angelo non verrà da voi nella notte". Ho signore. La strada, è così stretta, in questo periodo, troppi passi calpestano i soliti luoghi, troppe voci nella folla. Come non ce ne fosse nessuna. ho, affilate i vostri coltelli, e banchettate con i vostri figli. La neve laverà le strade. Gridate urla e mordete bestemmie nel crepuscolo. Ogni peccato è perdonato. Oggi è Natale, domani, non lo sarà più. |
Re: poesia
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:perfetto: |
Re: poesia
grazie! è la prima volta che la posto.
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Re: poesia
Mah... pensavo che non potrei avere vergogna a postarne qualcuna...
Le rileggo... mh, questa può andare, anche questa, si... Leggo leggo... "Cacchio, ero proprio umano a quel tempo..!" Nelle più vecchie vomitavo proprio sentimenti... Poi, pian piano sono diventato più analitico, freddo, caustico. Le nevrosi hanno preso il posto delle persone. Mi piacciono ancora comunque... Ovviamente mi dissocio dalle mie stesse opere. Ne posto un paio per darvi l'idea del cambiamento: 02-03-2005 Oggi ti ho persa per sempre Non hai detto una parola d'addio Non mi hai baciato diversamente Oggi sei partita e io lo so Non tornerai mai più da me Non sentirò mai più la tua voce dire: "Oggi sono stata bene", mai più. E mentre ti abbraccio, Timido sconosciuto, Non vedo lacrime nei tuoi occhi Non sento il tuo cuore, immobile, E quando ti parlo ormai, Sono ferito, avvelenato, Non tornerai mai più da me Non sentirò mai più la tua voce dire: "Ti voglio bene", mai più. Oggi ti ho persa per sempre e io lo so Non ho visto lacrime nei tuoi occhi Non mi hai baciato diversamente Non ho sentito il tuo cuore, immobile Non hai detto parole d'addio, eppure Non tornerai mai più da me Non sentirai mai dalla mia voce, Timida e tremante come Quando le tue mani mi sfiorarono E incisero in un angolo nascosto di me Due parole: "Ti amo", mai più. Ah che romanticone... :miodio: Quella che segue è interessante, perché è l'ultimissima che ho scritto e scriverò. Ed è nata con questo compito: annoiare il lettore e NON farsi leggere! hi hi hi hi hi edit: dimenticavo, risale all'ottobre del 2007.. Morte shhtenica Sdrucciolando scivolato sul sibilo dell'insostenibile suono Non sopporto lo splendore del mio suono innato Imparato appreso agganciato stretto morso sudato Sdraiato posseduto goduto voluto pe-n-sato sporco Splendido suono di niente, come di niente è l'uomo. Silenzioso sto sul ciglio, e tiro a me traiettorie retrattili Tra i tranelli di un tentativo di tintinnio retorico Non credetemi - suono di niente. Attendo, e riscrivo in un giorno di pioggia. In un giorno di pioggia sorrido di morte, e di morte derido Chi muore spettacolarizzato e perduto tra i tranelli Non credetemi - muoio di niente. Non ho intenzione di fermarmi, ho intenzione di annoiarvi Non ho intenzione di spettacolarizzarmi, annoiarmi E ne rido, tra le pieghe dei tintinnii retorici Stretto al mio suono innato di niente. Attendo, e riscrivo in un giorno di pioggia. è sempre lo stesso giorno questo, la stessa notte Non ho intenzione di seguire il tempo E ne rido, ne muoio, ne attendo di tempo vero. Tra poco perderete la strada, vi sfido a non farlo: Ho costruito una strada lontana Lontana nel tempo e nel tempo Spazio tra significati perduti E ribelle rispetto ai significati Perdo la strada costruita Di lapide gialla e costringo Il mio tempo a seguirmi E precedo gli uomini e perdo La strada di casa credetemi Come persi vi siete o sarete Io posso essere infinito Sapete che parlo con voi E leggete o dormite o pensate o sognate o vedete che tratti su un foglio vi parlano - come? è sempre lo stesso foglio questo, la stessa morte Io attendo, e attendo una morte diversa. Significati perduti senza strada Attendete accanto a me schiavi. (Non ho intenzione di idolatrarmi: questo è il mio inizio) Attendo, e riscrivo in un giorno di pioggia. Fasi afasiche fraseggiano fra forse e fiori Spinti fuori dal tempo da fate sfrattate dal tempo Sfiorite e paffute vacche smorte e fiere Di perdere liquidi e gas nell'ambiente - Come un quinto di spazio e si sente - E leggete o dormite o pensate o sognate o vedete che tratti su un foglio vi parlano è un altro foglio questo Io non ci sono già più Saran venti versi Saran sere sentite sole nel sole sperduto stretto tra orizzonte e quei tratti che - come? Ci parlano sottovoce. Bau cip miao mu cra burp gik firulì gné roar Grrr wof arf caì prrr argh glom glu ciuf puf Vi concedo un momento. Ridete del morto sul palco ridete Vi vede con ciglio abbassato si sa E chi ride lo sa che vede quel morto Che morto è convinto di stare Sul palco sospinto dal caso Che crede di essere un fato si sa E chi vive si spinge negli angoli E ripete la scena a morire Sostanzialmente identica E poi legge di un uomo che muore E ricerca di ridere senza saperne Io credo che morte sia morte E nessun contraddica dei pochi Che sono arrivati fin qua Io credo non serva che ascoltino loro La voce nella testa bacata che legge E chi scrive l'ha avuta e ne è morto da tempo. Dormite? :dasolo: |
Re: poesia
mi piaceva ma mi sembrava rindondante ed era un peccato perchè per me era davvero buona.
così te l'ho sbudellata. Attendo, e scrivo in un giorno di pioggia. Silenzioso sto sul ciglio, e trattengo a me traiettorie retrattili Tra i tranelli di un tentativo di tintinnio retorico Sdrucciolando scivolato sul sibilo dell'insostenibile suono strido e non sopporto lo splendore del mio suono stonato Impalato appeso agganciato stretto morso sudato Sdraiato posseduto goduto voluto abusato e sporco Splendido eco del nulla, come nulla è l'uomo. In un giorno di pioggia mi deride la morte, e la morte derido Chi muore abbandonato e perduto tra i tranelli non merita eco - non produce un suono. Non intendo fermarmi, intendo annientarvi Non ho intenzione di intrattenervi, assecondarvi E ne rido, tra le pieghe dei tintinnii retorici Stretto al mio suono innato e vuoto. è sempre la stessa sera, la stessa notte Non ho intenzione di seguire questo tempo scalcinato triste e muto, E ne rido, ne muoio, ne rimesto lo stesso scamapanio sordo e nudo d'un pensiero abortito. Tra poco perderete la strada, vi sfido a non farlo: Ho costruito una via lontana Lontana nel tempo e nel suono vuota tra significati perduti E ribelle rispetto ai tracciati, lunga ocra gialla e di lapide trattengo Il mio tempo a seguirmi E precedo gli uomini e, credetemi, Come persi vi siete o sarete, Io già v'aspetto sulla stessa via. Parlo di voi che leggete o dormite o pensate o sognate o vedete che china su un foglio vi parla - come? è sempre lo stesso foglio questo, la stessa morte, Significati scardinati senza strada Attendo, e riscrivo in un giorno di pioggia. Fasi afasiche fraseggiano fra forse e fiori Spinti fuori dal tempo da fate sfrattate dal tempo Sfiorite e paffute vacche smorte e fiere Di perdere liquami e gas nell'etere - Come un quinto spazio si sente - E leggete o dormite o pensate o sognate o vedete che china su un foglio vi parla ed è un altro foglio questo Io non ci sono già più Saran venti versi Saran sere sentite sole nel sole sperduto stretto tra orizzonte e quei tratti che -come? Ci parlano sottovoce. Ridete del cadavere sul palco ridete Vi guarda dal ciglio torvo si sa E chi ride lo sa che vede quel morto Che morto è convinto, sospinto sul palco dal caso Che crede di essere fato si sa E chi vive si spinge agli angoli E ripete la scena a morire per sempre identica E poi legge di un cadavere che muore E cerca di ridere. Io credo che morte sia morte E nessun contraddica dei pochi Che sono arrivati fin qua Io credo non serva che ascoltino loro La voce nella testa bacata che legge E chi scrive l'ha avuta e ne è morto da tempo. |
Re: poesia
He he he
Beh, ma dopo il restyling ha un significato del tutto diverso.. Comunque un buon lavoro, se non altro pare che sei arrivato alla fine, non è da tutti! :perfetto: |
Re: poesia
stretta la foglia
larga la via prendilo in cul e così sià poi veidamo un'altra che m'è venuta così : m'illumino dimmerda |
Re: poesia
complimenti Atlas!
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Re: poesia
ne condivido 2 anche io, con l'imbarazzo perchè non le considero neanche poesie diciamo qualcosa del genere
COLORI FUGGIASCHI COME PENSIERI SENZA SENSO RIEMPIONO LA MIA VITA DA PRIGIONIERO. quando un giorno sarò veramente libero griderò al cielo io sono parte di te. FOLLIA COME IL BIANCO FOLLIA COME ME STESSO FOLLIA COME PAROLA SENZA SENSO CHE SI UNISCE AL RESTO DEL MIO PENSARE. vita voglio acchiapparti vita voglio correre con te vita voglio vivere!!!!! |
Re: poesia
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oggi poesia
(vorrei diventare liquido)
l'evaporazione del sangue ... qualcosa si è fermato fuori il diluvio nell'alcova due donne intrecciate (?) non sento più nessuno (non mi sento nessuno) tu sei esistita (nello spazio fisico) io forse (nello spazio mentale) ora sono secco |
Re: poesia
aspettando
che la mano invisibile sollevi il mio corpo che è sempre più in pericolo di estinzione (ma una parziale estinzione sarebbe augurabile) ascolto parole che non capisco anche se la melodia è piacevole ... e guardo il cielo e scie bianche e onde che non so (dove nascono ?) ... aspetto e ricordo che le parole quando le ripeti ti lasciano a bocca aperta e che ho incorniciato una laurea in filosofia ma in cantina in mezzo alla polvere |
Re: poesia
Sono cagate, ma le scrivo quando sono mezzo fuso:
Non so scrivere. Comincio così perchè non ho idea nemmeno io. Le parole sono polvere: sfuggono via come fossero briciole. Non oso ergermi sopra niente; voglio solo incidere qualche lettera su questa carta bianca. Così, perchè mi va, mi da un certo gusto, un certo sentimento. Lascio sfogare questo mio malessere nocivo; lo lascio defluire: devo ergermi da esso e sbarazzarmene, o cosa? E' ininfluente, ormai. Non capisco più nulla. Non rileggerò ciò di cui sopra, ne ho una paura fottuta. Ho paura di me, del mio avvenire, di cosa sono: del senso di ciò. Non è possibile trascinarsi in questa maniera. Mi pare di esser un fiume in piena consapevole di sgorgare. Trabocco lentamente e sfocio da tutte le parti... Cristo santo, dove sono? Ho perso la logica della mia posizione, caso mai ne avessi una? Provo a puntare un piede per terra, ma non succede nulla. Assolutamente nulla. Il nulla: come l'universo, la luce perpetua dell'infinito; maestoso come questo cielo su cui scrivo... Mi lascio trasportare da questa corrente; vedo il cielo limpido e azzurro e mi chiedo: perchè non essere lì? Perchè non essere una delle centinaia di miliardi di stelle sparse nell'universo? Almeno brillerei di luce propria. Farei parte di qualcosa di incredibile. Io sono immobile. Fermo, statico, senza dimora alcuna. Io fuggo. Mi sento stretto dappertutto. E' come se non fossi in sintonia con niente. La mia anima si perde, si disperde, si dissolve sotto forma di nubi artificiali; e non rimane di me che un granello di sabbia su cui posare... Ciò che mi conduce a scrivere non è la volontà: essa tace silenziosa e non si ribella mai. Ciò che voglio è liberare questa stessa essenza di cui ho una chiara e limpida opinione. Lasciarmi trascinare da essa e vagare senza meta, come se non esistesse strada, come se non esistessse meta, come se non ci fossero regole, come se tutto fosse una bella canzone... -------------------------------------------------------------------------- E mentro la mente ribolle di rabbia scrivo Perchè è l'unica cosa che riesce a calmarmi E perchè non posso, sono impotente di fronte alla vita Incatenato in qualcosa a cui non ho chiesto di partecipare... I lacci sono stretti, comincio a sentirmi soffocare... La vita mi sta stretta, comincio a vomitare... Le genti, le genti sono lontane Immobili, fermi in un posto che non so definire Sono un estraneo fra voi Provo a vedervi ma non c'è luce... Scorgo qualcosa più in là, ma non è che la mia ombra... La vita chiede strada La lascio passare educatamente Non mi va di partecipare Non ho voglia di giocare... Mi faccio gli affari miei, pare che questo non basti più... Sono schivo tra voi Un essere strisciante che si alimenta della vita Ne risucchio tutta la polpa E la sputo addosso all'anima mia... Non mi chiedete nulla, non ho potere delle mie azioni... L'inverno è passato, l'estate è alle porte Non m'importa più, ormai Il freddo ch'è dentro di me non m'abbandona Provo nostalgia delle belle nottate che furono E dimmi: cosa mi rimane di ciò? Sono così pallido che non scorgo più luce... Le strade, le strade paiono lucide e quasi libere Sembrano quasi tele su cui scrivere la propria storia... E' così romantico ciò Eppure non riesco ad assaporarne la gioia Tu dimmi: cosa mi rimane di ciò? Di tutte le belle giornate, di tutte le persone che ho incontrato Di tutte le emozioni che ho provato, assaggiato... Sono così pallido, ormai, da non capire più... Lupo solitario della notte Ribolle in me voglia di rivalsa Penso di meritarmi la mia fetta di libertà... Non sono ingordo Non sono niente Mi piacerebbe capire se tutto ciò ha un qualche senso... O se fa tutto parte del gioco Tu dimmi: Cosa rimane di tutto ciò? -------------------------------------------------------------------------- .Essi costruiscono strade, case, automobili. Essi utilizzano ogni mezzo possibile per ergersi sopra tutto. Essi non hanno rispetto della natura; se ne nutrono amabilmente come se niente fosse; la sfruttano, la violentano, la stuprano, la umiliano. Essi non hanno pudore, tutto è lecito per loro. Essi vivono senza che non li sfiori mai il pensiero della fine. Essi continuano a costruire; continuano ad inquinare, continuano a usurpurare, devastare, irrompere ogni metro quadro di terra fertile. La macchina della società non si fermerà. Tutto sarà sterminato. L'uomo diventerà una macchina nuda, astratta, fredda; priva di sentimento. Le città saranno enormi, infiniti, maestosi campi di concentramento. Una lunga e sconfinata nuvola di fumo si estenderà per tutto il pianeta; la spietata macchina sociale non risparmia nulla, sradicherà le fondamenta e ne creerà di nuove, più forti e solide. L'impero non si fermerà. L'invasione continuerà. Non ci sarà più miracolo, nè speranza, nè illusione. Le persone cesseranno di esistere, l'industria andrà avanti e la macchina spietata non si fermerà. Essi non hanno rimpianti, nè rimorsi. Essi ambiscono e progettano e pensano e agiscono e non si accontentano. Essi hanno reso questo pianeta un posto abitabile, a misura d'uomo, sacrificando e abbattendo ogni forma di verità e giustizia. L'impero non si fermerà. La spietata macchina continuerà ad abbattere alberi, foreste; continuerà a costruire grattacieli, strade, ponti; continuerà a formare individui dotati, scaltri e furbi; reciterà questa farsa per molto molto tempo ancora e non si fermerà. Avanzerà e distruggerà tutto ciò che troverà lungo il suo cammino. Una macchina colma di significato: di morte, d'ipocrisia, di falsità, di denaro. Un enorme macchina carica d'illusioni, di false speranze, di verità capovolte, avanzerà implacabile lungo la morsa della società. Non si fermerà. L'impero avanza. La devastazione è imminente, questione di tempo. La macchina spietata distrugge, stritola, ricicla e ricrea. Il sistema non può e non deve fermarsi. -------------------------------------------------------------------------- Mi sento come un viaggiatore in balia del vento. Mi sento come trasportato da una qualche corrente astratta e indefinita; ammaliato ed esausto. Mi sento come un impavido marinaio sovrastato dalle onde. La mia barca è il mio destino, fregile e irrisolto; un rebus al quale non riesco a dare una sincera risposta. Continuo a navigare, spinto da una qualche remota motivazione. Non credo di essere pronto per il mondo. Sono un sognatore; sconfitto, sfinito, ma fiero del suo ideale, del suo incespicare. Non ho alcun interesse a formare niente di stabile, di duraturo. M'interessa il viaggio, la ricerca di sè, la ricerca di consapevolezza; un miserabile affamato di verità! Un portento d'emozioni, una carica vitale incosciente e ingenuamente feroce; una rivalsa, una vendetta, una presa di posizione suprema, indipendente e fiera. Eccomi qui a contemplare questo vuoto, totalmente immerso dentro esso; mi chiedo cosa, dove e perchè. Non sarà che la volontà a spingermi oltre; non sarà il consiglio, non l'ordine, nè l'avvertimento prudente di qualche resposabile cui importa qualcosa del mio avvenire. Nulla di tutto ciò potrà domare questo oceano di pensieri che porto dietro da tempo indefinito. M'affido totalmente a te, mia umile dimora, mia umile amica, mia coscienziosa voce interiore; tu che sai sempre cosa fare, cosa dire, cosa rispondere; pongo in te tutta la mia fiducia e aspettativa, e in cambio non aspetto altro che devozione, amore e trasporto. M'innalzerò su per questo cielo, sorvolerò mari, monti e colline fino a che non troverò uno spazio mio, un equilibrio stabile; un posto in cui poter abbracciare la vita in tutta la sua purezza, vitalità e forma. Oh, com'è bello immaginare ciò! Uno spazio di mondo in cui essere libero e non rispondere alle esigenze di nessuno! Liberi come il vento; Eterni come l'infinito! -------------------------------------------------------------------------- Un mare di verità seguirà un mare di dubbi Un oceano di domande a cui seguiranno risposte Un arcobaleno come bandiera sarà la nostra patria Un azzurro come colore sarà il nostro sogno Una strada come guida sarà il nostro percorso Un enigma come domanda sarà la nostra vita Impavidi camminatori di questa terra Fenderemo l'aria con la nostra immaginazione Squarceremo tempeste con la nostra benedizione Benedetti dalla terra Baciati dal sole Accarezzati dal vento Non ci fermeremo mai Remeremo fino a sud le nostre anime stanche Finchè ne avremo voglia Finchè avremo fiato Non ci fermeremo mai Un enorme fardello di vita Una rivalsa Un'implacabile sete Una giustizia che fa di nome libertà Benedetti dalla terra Baciati dal sole Accarezzati dal vento Non ci fermeremo mai Caricheremo armi e bagagli verso sud E non ci fermeremo mai -------------------------------------------------------------------------- |
Re: poesia
belle:)
le uniche tre che ho scritto in vita mia erano dedicate ad un amico per recuperare la sua amicizia,non mi sembrerebbe corretto scriverle...:( |
Re: poesia
Se si possono chiamare poesie (basta andare a capo?!), ne scrivevo anni fa. Negli ultimi tempi se ci provavo le trovavo penose mentre tra quelle più vecchie alcune mi sembravano accettabili. Se le recupero, ne giro qualcuna (però voglio i commenti :-))
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dall'analista I
"Lei è alla ricerca di individui
che il suo pensiero possa calpestare ..." (A volte il desiderio di farmi calpestare dalla bellezza è più forte) ma la bellezza taglia come una cesoia anche se è soltanto una parola ... come questo linguaggio che vuole parlare da solo un mare di olio in cui è difficile galleggiare ... |
Re: poesia
grazie Moonwatcher...per aver smorzato sul nascere il mio topic...http://www.fobiasociale.com/chi-ha-m...eggerle-30003/
in effetti...come poeti...possiamo stendere un velo pietoso:D:D:D |
Re: poesia
Se amo l'universo, perchè l'universo non ama me?
E’ sempre tutto così ambiguo impugnare il fantasma del mio pugnale ferire il fantasma della mia anima Questi sono giorni della crocifissione dalle mani esce un sangue grigio i piedi sono rivolti al cielo Ma forse è un'estasi liquida che riempie la coppa lo zampillo della fontana il volo obliquo delle rondini |
Re: poesia
Per una persona speciale:
la vidi seduta accanto a me m'implorava accorta con lo sguardo scorsi nei suoi occhi una tiepida lacrima che mi prestai subito d'asciugarla la sentì mordersi un labbro assuefatta e confusa travolta e maledetta: aspettai di cingerla a me e fu in quell'istante successivo che dimenticai tutto le parlai a lungo cercai di farmi capire; mio malgrado ella era per me fonte di gioia mia unica fonte di salvezza cui mi prostravo la toccai infine la baciai fu un istante lunghissimo dimenticai ogni perchè, dimenticai ogni dubbio ella fu per me in quel momento la magia di una vita intera |
Re: poesia
@Balordo, non ti facevo così romantico :) Molto bella.
Stavo per scrivere che sarei curiosa di leggere una bella poesia di Miky ma ho visto che a pagina 3 ha già dato... e come poeta è davvero all'altezza delle aspettative :ridacchiare: |
Re: poesia
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Re: poesia
ne ho scritte diverse (20-30)
alcune senza dubbio bellissime :riverenza: dovrei pubblicarle in modo da lasciarle in giro che non vadano nell'oblio come me una volta che finisca che tiro le cuoia |
Re: poesia
La più grande delle illusioni è il tempo:
le sue forme si dissolvono come inchiostro sulla carta assorbente. Pensare il tempo è un atto di hybris come fermare un treno fantasma che inghiotte alberi-spettri (una foresta che eccede il pianeta) Il tempo è una figa il segno meno di una negazione l’ attesa dell’alba quando le lenzuola si arrotolano come un cappio al collo impiastrate del sudore delle stelle. |
Re: poesia
L'amore.
L'amore è tornado che violento ti scuote L'amore è magia che abile t'avvinghia L'amore è tortura che brutale t'avvolge Il sentimento implode, l'orizzonte s'allarga La ragione uccide, lo spirito annienta. E gelido il vento soffia Affannoso il respiro proprio. Non rimane che brezza La quale faticosamente s'erge da terra. L'amore è effimero Polvere che svanisce nel nulla. L'amore è furia Cometa che sprofonda nella galassia. L'amore è cura. L'amore è droga. E pensare non sarà più condanna. E il dolore non sarà più nemico. |
Re: poesia
Butto lì qualche parola...
(26 aprile 2009) Amaro e dolce, sazio ed or vorace, vaga essenza e pur presenza costante; avido foco par nella fornace mentre consuma ancor braci avante. Tempo che preme e asserra, mai diserta; fragili steli, piegati ver sponde aspre, scote e move come dall’erta s’insinua il vento e la voce diffonde. E par ch’in nostra vita scorra instante sempre rapido e tregua non ceda: per simulacro sì che invan costante d'affanno freme se pure non veda la mente che l'arroganza sola è frustrante poiché mai paga d'un tempo in cui sieda. |
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