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Gabriele79 04-11-2011 15:19

I figli degli altri
 
Argomento scabroso, scottante, in un paese come il nostro, che ha fatto della bambinofilia (da non confondersi con la pedofilia, che ne è l'opposto), la propria bandiera. Non si può dire, né tanto meno avere atteggiamenti, in alcun modo contrastanti con questo pensiero unico del bambino come Essere supremo, al quale perdonare in ogni caso tutto, e al quale dedicare sempre, tutti, indistintamente, tutto. Da proteggere, ma senza possibilità di esserne protetti. D'altronde, i bambini si sa, portano il sorriso, la felicità, quindi perché bisognerebbe essere protetti da queste cose belle. E qui casca l'asino però.
Infatti non tutti amano o gradiscono la presenza bambinesca, ma forse, più che i bambini, trovano disturbante quell'atteggiamento tutto adulto, che ho definito prima, bambinofilo.
Ora vi potreste chiedere, se voglio parlare di fastidio verso la presenza dei bambini, che è abbastanza comune invero, e la sua difficoltà a parlarne senza essere guardato sottecchi, quando proprio non rimproverato, come mai abbia infine scelto questa sezione su amore, amicizia.

E' molto semplice, credo infatti che, una parte almeno della popolazione timida, introversa, financo fobica evitante, che è quella, almeno dalla mia esperienza, maggiormente "colpita" dal fastidio verso la bambinofilia, lo sia per un motivo ben preciso che è nel vedere in ogni bambino l'emblema del proprio fallimento come esseri viventi, e quindi riproduttori dei propri geni. Chiaramente ciò non è, e non potrebbe essere, solo un discorso genetico-biologico, ma largamente emotivo, ma è una buona approssimazione del fallimento che ogni uomo sente quando non può procreare. E' chiaro che molti dicono apertamente che non vogliono figli... io stesso lo dico per una serie di motivi, a cominciare dalla mia ormai inveterata pigrizia, un certo modus vivendi che per l'introverso è sempre un trauma modificare, ma ho il sospetto che se ed è un grosso se, questi figli arrivassero dalla donna che consideriamo giusta per noi, forse le cose non starebbero esattamente in questi termini.
Quindi questa, passatemi il termine dotto, idiosincrasia verso i bambini, e di riflesso verso le mamme (giovani), e verso le (giovani) coppie a spasso col pupo è una deriva diretta della consapevolezza del proprio fallimento. La consapevolezza che a noi non capiterà mai tutto ciò, la qual cosa, a torto a o a ragione, in qualunque modo dopo anni e anni di solitudine essa venga consdierata (capita che dopo tanti anni ci si autoconvinca che si sta bene così, e in parte può essere vero, ma un conto è questa autoconvinzione nata per rassegnata accettazione di un dato di fatto immodificabile, ben altra è la convinzione che matura nel singolo playboy incallito che arriva magari a tarda età senza figli perché ha sempre avuto fighe,e magari anceh figli in giro chi può dirlo, né nulla vieta che anche il playboy alla fine senta la mancanza di una famiglia, lungi da me però farne l'elogio della famiglia, vorrei fosse chiaro, per quanto mi riguarda una società può vivere anche priva di questa cellula da un punto di vista logico, sto però facendo un'analisi sulla base dei costrutti mentali che verosimilmente sono in noi), alla fine viene vista pur sempre come un'esperienza desiderabile, più desiderabile della solitudine, tanto più quando questa è forzata.

Ora che cosa potrebbero dire le anime candide che hanno sempre una soluzione ai profondi disagi dei forumisti a cui non mancherebbe nulla, devono solo "tirar fuori le palle" e agire (ma come non averci pensato prima :mannaggia:) ? Mi viene in mente la prima possibile: se vuoi dei figli e una famiglia, prenditi una, ci sarà una in fin dei conti, e formala, adeguati anche tu allo standard normalizzato che prevede nascita, studio più o meno lungo, lavoro, matrimonio, figli, casa, malattie, problemi problemi problemi, vecchiezza, nipoti, forse pensione, bara di legno lucidato.

La pochezza di questa prospettiva, non fosse altro per la comune condizione di mortalità, che i cristiani devoti piamente accettano, e a cui invece io mi ribello come si ribellavano agli antichi, non che la ribellione porti a nulla, ma almeno non si esalti una condizione che fa piangere, è abbastanza evidente, tuttavia per molti, forse per tutti? è l'unica via per uno frammento di felicità, o almeno serenità. Il problema d queste anime candide è di due ordini: primo, non tutti hanno "una", qualsiasi essa sia, alcuni non hanno nessuna, in ogni caso; il secondo è che qualunque essa sia, potrebbe non dare alcuna vita felice, e se ci si accoppia per quello, cade ogni discorso, e non accetto qui i soliti discorsi sui figli dono di Dio e quindi farli a prescindere, con chiunque, poi l'amore e blablabla, panzane. E ora torniamo a parlare appunto dei figli.

Chi di noi vedendo una ragazza che gli piace (parecchio) con un bambino non l'ha guardata con un misto di invidia? quante occasioni perdute nelle nostre menti passano, vicende, e vite, che potevano essere, e che non sono state, e probabilmente mai ce ne saranno neppure di simile. E' sconfortante, quanto basta per provare astio, a mio parere. Astio non significa insultare, o prendere a sberle, beninteso. Astio significa che certe cose che "secondo il comune sentire" (tralascio quanto questo comune possa essere onnicomprensivo), quando vedi una incinta, o un bambino, "deve" sgorgarti naturale un sorriso sulle labbra, "devi" sentirti felice.
Io non mi sento felice, non mi sorge alcun sorriso. Anzi devo dire che mi fa proprio incazzare pensare che una che mi piace, e ne ho viste tante in vita mia ormai, e tante ne vedrò, che potevano essere madri di almeno un mio figlio, sono madri di figli di altri, magari estroversoni, magari teste di C., magari gente semplicemente mi sta sulle palle per il solo fatto di aver avuto quella possibilità a me negata a priori, e torniamo a bomba al tema centrale che informa quasi tutte le discussioni sull'amore, e cioè possibilità negate a prescindere, per l'aspetto fisico sostanzialmente.

Già mi immagino alcune, forse anche alcuni, dire il solito: no non è vero, non conta l'aspetto fisico e tante altre palle. Va bene, facciamo un discorso sulle ragazze madri senza un marito/compagno. Io penso che a non pochi saranno capitate queste ragazze, conoscenze o qualcosa di più. A me ne sono capitate diverse, devo ammetterlo, nel senso che sono state conoscenze, qualche uscita, ma solo con una alla fine ho combinato e per un periodo non lungo, solo ed esclusivamente sesso, perché anche lì, non le piacevo "abbastanza" (tanto per cambiare). Eppure, anche queste, si sono riprodotte, e hanno concesso la riproduzione, magari essendo minorenni molto spesso, a degli stronzi patentati, e nonostante tutto, secondo esse non hanno sbagliato, no, tutto apposto, cose che capitano e alla fine c'è una bella vita in più. Io spesso mi domando, se capitasse a me una cosa del genere, e mi facessi uccel di bosco, cosa accadrebbe. Mi rispondo che con ogni probabilità abortirebbero senza pensarci troppo, siccome hanno fatto, stavolta sì, la cazzata di sco.. con uno brutto, ma guai a dirle che dovevano abortire quando le ha ingravidate lo stronzone, guai!!! Atto di lesa maestà. Si tocca, anche solo moralmente, il bambino. Per inciso, non ho mai detto a una con prole che dove abortire, ma sicuramente le ho detto che ha fatto una bella cagata a scopare e rimanere incinta di uno stronzo, ma ovviamente anche lì non si sentono ragioni, va tutto bene. D'altra parte, con noi che non gli piacciamo sono apparentemente coerenti (mica ti chiedo niente, di fare il padre al bambino ecc.), ma SOLO, bella scoperta, perché nulla da noi vogliono!! Il mantenimento lo passano il papi e la mami, che tanto ormai dopo decenni di propaganda sociale si sentono moralmente costretti ad appoggiare ogni iniziativa, anche di questo segno, le scelta della scellerata figlia, quindi non cercano certo il mantenimento (da chi poi, da un fobico disoccupato, o da un operaio?). Ma come "vorrebbero" che l'uomo che gli piace, da cui si fanno sbattere (ho avuto un'esperienza in merito, lei 28 anni, non più giovanissima, con figlio di 10, non c'è stato verso di incontrarla, poiché lei era ancora "innamorata" di una faccia di minchia più piccolo di lei di qualche anno, che se l'era scopata 3 o 4 anni PUR ESSENDO FIDANZATO con un'altra, e lei lo sapevo, ma sperava di "convertirlo", come sempre sperano queste, e nonostante il benservito ancora ci sperava e alla fine niente, con me ovviamente), che facesse il padre del loro figlio, come desidererebbero ardentemente di formare una famigliuola felice, che Lui alla fine accettasse questo ruolo, anche se non gli compete di natura e di diritto.

A noi niente invece, tutto quello che abbiamo è ribrezzo, disprezzo, schifo direi. Non che voglia fare il padre di altri, per carità del signore. E sinceramente, sì, non ho paura a dirlo, mi metterei una bella maschera mentendo spudoramente solo per scoparmela qualche volta, visto come mi hanno sempre trattato. Ma nemmeno così servirebbe, perché tanto gli fai schifo, punto e basta, non ci sono ragionamenti che tengano, nemmeno utilitaristici.
Concludendo: come si può chiedere, alla luce di questi fatti, ad un povero introverso disprezzato ed umiliato, solo, e che mai potrà fare l'esperienza di amare, essere amato, ma amare veramente dico, non come dice qualcuna/o del forum che uno "se deve accontentà di quel che passa il convento" (col caxxo), tanto per non star soli e fare le esperienze "che fanno tutti", di amare i bambini, di sorridere di fronte alle ragazze incinte, di impegnarsi magari con le proprie risorse per dare modo ai figli degli altri, e quindi a quei genitori che ci hanno tanto disprezzato, di trarne profitto?
Ci lasciano soli, ci rendono astiosi evitandoci, paradossalmente sono loro i eri evitanti, verso chi non gli piace (fisicamente, senza badare a null'altro), almeno non pretendano pure che siamo felici per la loro felicità.

Thermaltake 04-11-2011 16:11

Re: I figli degli altri
 
Personalmente a me avere figli non interessa al momento e nemmeno nell'immediato futuro (tra una decina d'anni chissà). In ogni caso posso capire che sia umano il pensiero "cavolo, quella che mi piaceva è stata messa incinta da un idiota che poi l'ha mollata quando io l'avrei trattata come una regina, ben le sta", anche se lo trovo abbastanza egoistico.
Tuttavia, essere felici o meno di fronte alla visione alla nascita di un bambino è un questione personale perchè dipende anche da quanto lo si desidera in prima persona. Mi pare ovvio che una persona che si è sempre sentita "negare questo diritto" ci stia decisamente peggio di una che questa possibilità l'ha sempre avuta a portata di mano.

Inosservato 04-11-2011 16:37

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Thermaltake (Messaggio 628648)
Personalmente a me avere figli non interessa al momento e nemmeno nell'immediato futuro (tra una decina d'anni chissà). In ogni caso posso capire che sia umano il pensiero "cavolo, quella che mi piaceva è stata messa incinta da un idiota che poi l'ha mollata quando io l'avrei trattata come una regina, ben le sta", anche se lo trovo abbastanza egoistico.
Tuttavia, essere felici o meno di fronte alla visione alla nascita di un bambino è un questione personale perchè dipende anche da quanto lo si desidera in prima persona. Mi pare ovvio che una persona che si è sempre sentita "negare questo diritto" ci stia decisamente peggio di una che questa possibilità l'ha sempre avuta a portata di mano.


a me capita di rimanere male, ma è un'invidia "buona" se così si può dire....soffro il confronto, in linea puramente teorica mi sarebbe piaciuto avere una vita come la più classica delle pubblicità del mulino bianco, non potrò mai averla e vedere ragazzi della mia età (magari con un'età celebrale di 8 anni) che in un certo senso vivono il mio sogno fa male. però non detesto ne loro ne i loro figli, anzi, sono contento della loro felicità..
comunque capisco lo sconforto che a volte può prendere....

barclay 04-11-2011 16:54

Re: I figli degli altri
 
Non mi sono mai soffermato a lungo su questo problema. Posso dire solo che so bene cosa significa vedere una a cui vuoi bene che si fa mettere incinta da uno stronzo, che la lascia pure sola col bambino.

muttley 04-11-2011 17:05

Re: I figli degli altri
 
A leggere certi discorsi sembra quasi che la quasi totalità della popolazione maschile non fobica o introversa sia composta da stronzi e/o figli di puttana. Esistono tante sfumature...cmq io non credo che potrei mai essere adatto ad essere padre, dal momento che la mia testa mi rende già difficile dedicarmi integralmente alla mia persona senza perdermi in distrazioni e suggestioni interiori altamente dispersive. Per essere dei buoni genitori occorre avere un notevole senso pratico, capacità di gestire più attività contemporaneamente e una buona tenuta psicologica. Immaginate di aver avuto una pessima giornata al lavoro, di essere stati cazziati dal vostro capo (o di avere a che fare con dipendenti non all'altezza se siete titolari di un'attività), di aver avuto problemi col traffico nel tornare a casa, di aver preso una multa per sosta vietata...ecco, io dopo una giornata del genere avrei tutto fuorché voglia di dedicarmi emotivamente ad un figlio che mi chiede di aiutarlo a fare i compiti o di giocare con lui. Il mio primo desiderio sarebbe staccare la spina con il mondo e tuffarmi nei miei pensieri.
Ritengo pertanto che sia cosa tendenzialmente difficile per un introverso quella di dedicarsi a dei figli.

Moonwatcher 04-11-2011 17:07

Re: I figli degli altri
 
Noi in fondo i figli non li vogliamo. (cit.)

Moonwatcher 04-11-2011 17:22

Re: I figli degli altri
 
Avverto molto rancore nel tuo post, ed anche molte generalizzazioni, come ha osservato giustamente Muttley. Inoltre, soprattutto, sento molta confusione in te: vuoi i figli o non vuoi i figli? vuoi la vita con la normale famigliola-casa-malattie-ecc-ecc o no? detesti gli stronzi o vuoi esserlo anche tu?

Gabriele79 04-11-2011 17:23

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Inosservato (Messaggio 628655)
a me capita di rimanere male, ma è un'invidia "buona" se così si può dire....soffro il confronto, in linea puramente teorica mi sarebbe piaciuto avere una vita come la più classica delle pubblicità del mulino bianco, non potrò mai averla e vedere ragazzi della mia età (magari con un'età celebrale di 8 anni) che in un certo senso vivono il mio sogno fa male. però non detesto ne loro ne i loro figli, anzi, sono contento della loro felicità..
comunque capisco lo sconforto che a volte può prendere....

La sintesi che volevo dare, è proprio questo, che di fronte ad una "mammina" (che magari avresti voluto rendere madre tu stesso perché la ami o comunque ti piace abbastanza per almeno immaginarti l'idea di stare con lei), con pargolo al seguito, non ci deve essere il quasi obbligo morale di mostrarsi felici per loro. Io non mi sento felice, anzi, provo un profondo sconforto. Non gli auguro nessun male, ci mancherebbe, ma non mi chiedano pure di essere felice per loro. Hanno già la loro felicità in se per se, a me lascino la sofferenza.
So che nessuno me lo chiede, a parole. Ma immaginate la scena per un attimo...
Io incontro tizia, che magari credevo amare tempo addietro, o la amo ancora chissà, che ha un bel bebè in carrozzina. Tralasciando che il padre se ne occupi o meno, anzi mettiamo che ci sia pure il padre tò! Per quale dannatissimo motivo vedendo la scenetta dovrei mostrare un sorrisone compiaciuto, fare delle congratulazioni falsissime, se non per rispettare l'etichetta. Eh sì, perché immaginate uno che non saluta e tiene il muso, o passa oltre, o se si è in gruppo e non va lì a fare un sorrisetto al pupo.
Come minimo appena si volta quelli, coppia e amici si direbbero: ma che problemi ha questo?

E' così o no, siate onesti. E quindi la mia domanda, per quale motivo io secondo queste stupide convenzioni, dopo essere stato privato della cosa che pure la società ritiene sia lo scopo di ogni uomo, dovrei anche non solo mostrarmi, ma anche essere felice?

Introverso 04-11-2011 17:25

Re: I figli degli altri
 
L'altro giorno ero sulla metro, vicino c'erano 2 bambini col padre. Facevo finta di leggere il cell come al solito, intanto son stato ad origliare e osservare la scena. Uno era più vivace e correva in giro, l'altro faceva domande "da bambino" al papà. Non ho provato invidia o fastidio, sono rimasto incantato a pensare, a immedesimarmi nel padre, "potrei essere io un giorno", mi é rimasta la sensazione di una piacevole visione del futuro.
Ho sempre avuto molta pazienza, coi bambini ancora di più, mi é venuto in mente qualche volta di fare il maestro elementare o qualcosa di simile, poi ho abbandonato l'idea. Rimane il desiderio di avere un figlio più avanti.

Gabriele79 04-11-2011 17:32

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 628673)
Avverto molto rancore nel tuo post, ed anche molte generalizzazioni, come ha osservato giustamente Muttley. Inoltre, soprattutto, sento molta confusione in te: vuoi i figli o non vuoi i figli? vuoi la vita con la normale famigliola-casa-malattie-ecc-ecc o no? detesti gli stronzi o vuoi esserlo anche tu?

Ma quale confusione, ho scritto circa 10000 caratteri proprio per essere il più articolato possibile, ti servono risposte più nette, va bene, arrivano subito.
Voglio figli? Ora no, e certo non alle condizioni che si prospettano per me, anche da questo forum sì, ma non solo, anche le pressioni sociali che vivo quotidianamente. Di trovare una "ragazzetta", di non avere troppe pretese, tradotto scegliere la prima che ci stia, anche se non mi piace. Aggiungo, anche ne trovassi una che mi piace, arrivato alla mia età so che farei molta fatica, ma forse potrei superare l'empasse. Non posso dirlo, visto che non mi è MAI capitato di poter fare progetti a lungo termine con una che mi piace davvero. Ma questa è un'ipotesi talmente improbabile che ritengo più verosimile partecipare alla prossima spedizione sulla Luna.
Quindi, per sintetizzare ancora: vita "normale" sì con una che ami, non con una perché tutte le altre che potevo amare non ci sono state, e anche con questa, avrei di gran lunga preferito avere una vita nella norma, aver girato almeno un po' di ragazze che mi piacevano, con intrighi, relazioni, ecc. invece sempre robe disgraziate, tirate per i capelli, forzate.

Seconda risposta: sì, preferirei essere visto da un introverso forzatamente solitario, come fossi uno stronzo, ed avere avuto la sua vita, essere desiderato come lui da quell che mi piacevano, che guardare sempre dall'esterno, l'essere rifiutato, e al massimo essere desiderato da quelle "ragazze bruttissime" come si diceva nell'altra discussione, e per "bruttissime" qui usato in senso ironico, intendo, riprendendo il discorso sopra, con tipe con cui nemmeno per un secondo, se non con profonda angoscia, mi è passato per la cervice l'ipotesi famigliuola.

Allocco 04-11-2011 17:36

Re: I figli degli altri
 
E intanto volevo sparire.
Pensando alle cose che avevo da offrire.
(cit.)


A parte tutto (io ho già risposto nel topic sul farsi vivere la vita dagli altri..).. mi sembra di aver visto una tua foto nel topic dedicato... a me non sembravi male... quasi belloccio per quel che ne capisco :o

Gabriele79 04-11-2011 17:50

Re: I figli degli altri
 
Se così fosse perché tutte, e non parlo delle superfighe, ve lo giuro, mi danno buca senza nemmeno volermi conoscere? :o Forse riesco ad emanare antipatia a distanza prima ancora di farmi conoscere? E se così fosse, perché quelli ben più antipatici di me, magari con trascorsi da facinorosi, arroganti, che vogliono sempre ragione loro, che alzano la voce magari... invece sono apprezzati? :pensando:
E devo pure essere felice se il genere umano continua a partorire questi nuovi mostri, che però, essendo tanti e apprezzati, sono la norma, e io ed altri la stranezza? :nonso:

Atlas 04-11-2011 17:52

Re: I figli degli altri
 
sei gretto meschino e pavido. Un invidioso strisciante che sbava livore sugli innocenti.
Sii onesto, se hai fallito nella vita non è colpa degli altri; osservi chi è riuscito a costruire qualcosa e t'incazzi come se te lo avesse tolto, come ti fosse stato rubato.
Chiunque ha l'obbligo per dignità, di stroncare sul nascere certi pensieri. se non ti fai più nemmeno schifo a ragionare così....

Gabriele79 04-11-2011 17:57

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Atlas (Messaggio 628696)
sei gretto meschino e pavido. Un invidioso strisciante che sbava livore sugli innocenti.
Sii onesto, se hai fallito nella vita non è colpa degli altri; osservi chi è riuscito a costruire qualcosa e t'incazzi come se te lo avesse tolto, come ti fosse stato rubato.
Chiunque ha l'obbligo per dignità, di stroncare sul nascere certi pensieri. se non ti fai più nemmeno schifo a ragionare così....

A me fa schifo chi ragiona come te invece.

lauretum 04-11-2011 18:42

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Gabriele79 (Messaggio 628695)
Forse riesco ad emanare antipatia a distanza prima ancora di farmi conoscere?

probabilmente si, anche se il termine preciso forse non è "antipatia"

Quote:

Originariamente inviata da Gabriele79 (Messaggio 628695)
E se così fosse, perché quelli ben più antipatici di me

probabilmente non sei obiettivo nel giudicarli

Allocco 04-11-2011 18:52

Re: I figli degli altri
 
Per un discreto periodo di tempo ho allontanato le persone senza manco dire una parola, bastava il mio atteggiamento "respingente" (fatto di mani in tasca, muso, sguardo truce, musica nelle recchie, isolamento generico..).
Ci sono persone che forse mantengono un tipo di atteggiamento respingente anche in modo non del tutto volontario.
Potresti (mi sembri un tipo studioso, quindi oso dirtelo) provare a informarti su alcuni principi della prossemica (come ti muovi), cinetica (come gesticoli), retorica (perché no, come parli) e estetica (come ti vesti [cit.])...
Ti consiglio un manuale di psicologia sociale delle superiori. Generalmente sono libri discorsivi che contengono informazioni utili a "piacere" al prossimo usando la sua stessa mente! =)

Andrea_ve 04-11-2011 19:01

Re: I figli degli altri
 
Anche a me non è piaciuto quel discorso, l'acredine non è una bella cosa. Certo è innegabile che questo paese sia affetto dalla "bambinofilia", ma la colpa è dei genitori, non dei bambini. A questo proposito ad esempio come può non venire in mente la famosa "mamma di Rignano Flaminio" tutta truccata e perfetta per comparire in televisione? Comunque io penso che se si ha invidia bisognerebbe ricordarsi di quando si era bambini ed immedesimarsi.

lauretum 04-11-2011 19:02

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Andrea_ve (Messaggio 628722)
Anche a me non è piaciuto quel discorso, l'acredine non è una bella cosa. Certo è innegabile che questo paese sia affetto dalla "bambinofilia", ma la colpa è dei genitori, non dei bambini. A questo proposito ad esempio come può non venire in mente la famosa "mamma di Rignano Flaminio" tutta truccata e perfetta per comparire in televisione? Comunque io penso che se si ha invidia bisognerebbe ricordarsi di quando si era bambini ed immedesimarsi.

secondo me, dei bambini non gliene frega proprio niente, il suo problema sono le mamme...
...
ma anche quelle che non sono mamme

muttley 04-11-2011 19:32

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Gabriele79 (Messaggio 628695)
Se così fosse perché tutte, e non parlo delle superfighe, ve lo giuro, mi danno buca senza nemmeno volermi conoscere? :o Forse riesco ad emanare antipatia a distanza prima ancora di farmi conoscere? E se così fosse, perché quelli ben più antipatici di me, magari con trascorsi da facinorosi, arroganti, che vogliono sempre ragione loro, che alzano la voce magari... invece sono apprezzati? :pensando:
E devo pure essere felice se il genere umano continua a partorire questi nuovi mostri, che però, essendo tanti e apprezzati, sono la norma, e io ed altri la stranezza? :nonso:

In realtà un motivo c'è

barclay 04-11-2011 19:35

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 628665)
Per essere dei buoni genitori occorre avere un notevole senso pratico, capacità di gestire più attività contemporaneamente e una buona tenuta psicologica. Immaginate di aver avuto una pessima giornata al lavoro, di essere stati cazziati dal vostro capo (o di avere a che fare con dipendenti non all'altezza se siete titolari di un'attività), di aver avuto problemi col traffico nel tornare a casa, di aver preso una multa per sosta vietata...ecco, io dopo una giornata del genere avrei tutto fuorché voglia di dedicarmi emotivamente ad un figlio che mi chiede di aiutarlo a fare i compiti o di giocare con lui.

Muttley, mi duole farti notare che quello che tu hai descritto è il genitore-modello: i padri veri sono raramente così. L'estro medio tornerà a casa ed ignorerà il figlio, confidando nella buona volontà della moglie, ridotta al ruolo di badante-concubina, si sprofonderà in poltrona e guarderà la TV o andrà a giocare a calcio cogli amici, sempreché non preferisca rilassarsi in un bar bevendo un aperetivo, con speranza di rimorchio :rolleyes:

D. Vecio 04-11-2011 19:37

Re: I figli degli altri
 
Crescere un figlio sino ai 24 anni impegna una cifra di 230.000 euro in media in italia (stima istat).
Avere due figli quindi costerebbe qualcosa come mezzo milione.
La domanda da porsi, che molti non si pongono, è: preferisco essere padre o avere 250.000 euro/mezzo milione di euro in più fra 24 anni?
I figli non portano la felicità, la portano solo se sei capace di amarli.
Fa tristezza vedere quanti giovani (ma non solo) aspettano figli o hanno intenzione di fare figli come se fosse una moda o una convenziona sociale perché così ci si può fare belli con gli amici.
Crescendoli chiaramente male.
Poi ci sono le persone che amano l'idea della famiglia e per loro è pura felicità. Io per quelli sono stracontento.

muttley 04-11-2011 19:41

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 628745)
Muttley, mi duole farti notare che quello che tu hai descritto è il genitore-modello: i padri veri sono raramente così.

Si ma un buon genitore (non un genitore modello) se il figlio chiede di aiutarlo a fare i compiti di matematica, dovrebbe quantomeno abbandonare le ambasce della sua vita professionale, una volta tornato a casa, per dedicarsi alle impellenze scolastiche del figlio, ...se non sempre almeno la maggior parte delle volte. Io invece preferirei fiondarmi a letto, ho davanti al computer, o a leggere o a praticare i miei ********* ******...insomma qualsiasi cosa, ma mi dedicherei a me stesso prima di pensare a qualsivoglia altra persona.

missim 04-11-2011 19:46

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Gabriele79 (Messaggio 628613)
E' molto semplice, credo infatti che, una parte almeno della popolazione timida, introversa, financo fobica evitante, che è quella, almeno dalla mia esperienza, maggiormente "colpita" dal fastidio verso la bambinofilia, lo sia per un motivo ben preciso che è nel vedere in ogni bambino l'emblema del proprio fallimento come esseri viventi, e quindi riproduttori dei propri geni.

:o
siamo messi male allora...
ma non siamo tutti così... c'è anche gente "estroversa" che rientra in questa categoria eh...
Quote:

Originariamente inviata da Gabriele79 (Messaggio 628613)
Chi di noi vedendo una ragazza che gli piace (parecchio) con un bambino non l'ha guardata con un misto di invidia?

ma per me non è così, non provo invidia per nessuno, ne tantomeno per una ragazza (che mi piace) con un figlio; dirò di più, una mia amica ha un figlio, sentimenti di invidia/tristezza non ne ho provati, anzi sono molto felice per lei :yes:
ma io sono un caso a parte, i bambini mi mettono allegria e mi rendono felice, sono anti-stress naturali... e non vedo l'ora di averne :yes:

provo invidia solo per chi vince al superenalotto :ridacchiare:

Nemo978 04-11-2011 20:00

Re: I figli degli altri
 
io sarei un ottimo padre, solo che non mi va

barclay 04-11-2011 20:16

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 628751)
mi dedicherei a me stesso prima di pensare a qualsivoglia altra persona.

Ma tu conosci veramente così tanti altruisti? :interrogativo:

Moonwatcher 04-11-2011 20:26

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da muttley (Messaggio 628740)
In realtà un motivo c'è

In realtà un motivo c'è sempre. Ti sei mai chiesto dove sbagli con "le ragazze che potresti amare davvero", Gabriele? E poi: quali sono queste "ragazze che potresti amare davvero"?

muttley 04-11-2011 20:53

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da stone (Messaggio 628770)
Ma tu conosci veramente così tanti altruisti? :interrogativo:

Ma qui non si parla di storie da soap opera, ma di come si comporta la maggioranza dei genitori di questo mondo, ovvero in maniera imperfetta ma non da codice penale.
E comunque mio padre mi aiutava sempre con la matematica se glielo chiedevo, dopo essersi sparato un'ora e mezza di autostrada di ritorno dal lavoro.

SoloUnaDonna 04-11-2011 22:32

Re: I figli degli altri
 
I bambini mi piacciono, ma non ne voglio avere.. ormai non sono più giovanissima e ancora non ho iniziato a vivere, non voglio passare dal non vivere per problemi miei al non vivere per badare al marito e ai figli.. e poi, per come sono ora, non credo che sarei una buona madre.

paccello 05-11-2011 00:23

Re: I figli degli altri
 
Francamente non provo nulla di ciò che è stato scritto nel post iniziale. Non so affatto se fare una famiglia sia la mia strada, sono troppo strano e non so quanto potrei starci dietro. Non è attualmente un mio sogno, e se non mi "sveglio" spero non lo diventi mai, altrimenti soffrirei. In più, non mi piacciono i bambini, genericamente parlando.

Gabriele79 05-11-2011 00:44

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Moonwatcher (Messaggio 628774)
In realtà un motivo c'è sempre. Ti sei mai chiesto dove sbagli con "le ragazze che potresti amare davvero", Gabriele? E poi: quali sono queste "ragazze che potresti amare davvero"?

E ti pareva che si andava a parare sulla presunzione che cerchi solo "fighe"... Non è così caro mio, magari lo fosse. Potrei farti vedere diverse foto, tra le migliaia che ho conosciuto, ma non è il caso, allora ti accorgeresti che l'unico tipo di donna cui punto è quella carina, l'ho ribadito, mi deve piacere. Purtroppo in mancanza di prove empiriche devi affidarti alla mia parola, ma chi mi conosce sa benissimo che tipologia di ragazze cerco di conoscere. Per inciso poi, ti faccio due esempi (ma potrei fartene molti) di gente che conosco, uno si accontenta anche di ragazze obese, lui magrolino, l'ho visto con donne che lo sovrastavano, pur di fare un po' di sesso, e nonostante questo ha preso due di picche madornali, anche da queste. Un altro, alto, magro, con buon lavoro, e che io ho sempre considerato anche carino di viso (e per ammetterlo io ce ne vuole), è anche un po' più grande di me ma non ha mai avuto, che io sappia, nessuna ragazza, mai. Ora non lo frequento più come un tempo, ma non credo le cose siano cambiate.
Ricordo come ieri le sue parole ad un capodanno... Tra il faceto e il serioso, stavamo tornando a casa, era mattino: Ora ho proprio voglia.... di una ragazza!
Disse così, senza alcun concatenamento logico con il discorso, forse non stavamo neppure parlando in quel momento. Mi lasciò di sasso.

Gabriele79 05-11-2011 00:48

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da paccello (Messaggio 628909)
Francamente non provo nulla di ciò che è stato scritto nel post iniziale. Non so affatto se fare una famiglia sia la mia strada, sono troppo strano e non so quanto potrei starci dietro. Non è attualmente un mio sogno, e se non mi "sveglio" spero non lo diventi mai, altrimenti soffrirei. In più, non mi piacciono i bambini, genericamente parlando.

Ma anche io ora mi considero "strano" per formare una famiglia, per questo dubito, ORA ci riuscirei. Ma perché siamo ridotti a questo? Perché siamo sempre stati respinti, non abbiamo avuto quella generosa e spensierata adolescenza e prima giovinezza in cui alle delusioni, che fanno parte del gioco, e io lo capisco, si alternano però grandi gioie. Le grandi gioie, il raggiungere l'obiettivo almeno ogni tanto, è necessario, altrimenti prende lo sconforto, e nella solitudine si fa strada l'idea che l'unico modo per stare bene con se stessi e con le proprie "stranezze", sia quello di continuare per quella strada (che comunque è a senso unico e senza deviazioni,a meno di non andarsi ad inzaccherare in mezzo al fango col rischio di restare impantanati), da percorrere fino in fondo.

Moonwatcher 05-11-2011 00:56

Re: I figli degli altri
 
Uhm, qualcuno ha visto "fighe" somewhere nel mio post? :pensando:
A me non sembra. :pensando:

Comunque a quanto ho capito la tua risposta alla domanda <<quali sono queste "ragazze che potresti amare davvero">> è: <<una carina>>. Ovvero la priorità assoluta è l'aspetto fisico (nulla di male, era solo per capire). Per il resto concordo abbastanza con l'analisi di Zucchina.

Gabriele79 05-11-2011 01:22

Re: I figli degli altri
 
moonwachter....... fai un giro per le strade, non occorre andare per locali, discoteche, feste varie. Quante ragazze vedi che potenzialmente trovi carine, indi per cui, intendo con questo aggettivo, passibili di ulteriore conoscenza finalizzata, se c'è una certa affinità, ad una relazione (qualora ce ne fosse la possibilità, chiaramente)?
Io non so tu, ma io dovunque vada ne vedo molte, la maggior parte delle ragazze entro un certo raggio di età le trovo più o meno carine. Quelle che non trovo carine PER NULLA, e cioè per semplificare che non mi dicono nulla di nulla, è chiaro che non ho alcuna volontà di approcciarle (a parte che non ci starebbero nemmeno molte di quelle). Il discrimine secondo me lo so vede facilmente: vai a farti un giro per la strada e guardi le ragazze, quante te ne piacciono almeno un po'? molte? Il tuo livello per considerare un carina non è altissimo, riconosci la bellezza anche dove non sta la fotomodella. Poche, o pochissime? Allora o hai gusti tutti particolari, oppure ricerchi la supervip.

Moonwatcher 05-11-2011 01:41

Re: I figli degli altri
 
Ok, per me è più o meno lo stesso, però non capisco allora perché a sentir quella domanda hai pensato subito all'aspetto fisico. Io avrei pensato a caratteristiche caratteriali, sicuramente più difficili da trovare in una ragazza affinché mi sia affine.

Gabriele79 05-11-2011 01:49

Re: I figli degli altri
 
L'ho pensato perché, in questo forum e proprio all'inizio della mia presenza quando espressi inizialmente il mio pensiero, mi è stata rivolta questa "accusa", che se non sono sto granché, allora simpliciter, dovrei accontentarmi di quelle che mi ci starebbero...
Io ribatto a questo nei modi suddetti, e cioè che l'accontentarmi no, mai, e che non è affatto vero che punto ragazze che farei sfigurare da quanto sono belle rispetto a me.

Ma torniamo ai "frutti" dei loro amori... Sei concorde almeno che pretendere di stabilire uno stato d'animo, la felicità i nquesto caso, vedendo giovani mamme con i loro pargoletti, è assolutamente assurdo? Visto che c'è gente poi che non ha capito, traviato da questa società bambinesca imperante, preciso che non provare l'emozione della felicità di fronte a scenette familiari da cui sei escluso (magari di fronte ad una donna che hai amato, o che avresti potuto amare ripeto), non ha niente a che vedere con l'odio, con l'astio o peggio il voler fare del male in qualsiasi modo. Ma IO, non sono felice vedendo queste scene, mi dispiace, anzi mi sconforta profondamente, e sono invidioso sì, perché se una la amo, vorrei avere io un figlio con lei, e non vederla col figlio di un altro.
E' così duro ammettere, ciò che in fondo al cuore tutti pensiamo? O il buonismo che tutti, pare, dobbiamo mostrare, ci toglie anche la libertà, nemmeno di espressione, ma pure di coscienza?

Winston_Smith 05-11-2011 01:56

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Gabriele79 (Messaggio 628997)
Ma torniamo ai "frutti" dei loro amori... Sei concorde almeno che pretendere di stabilire uno stato d'animo, la felicità i nquesto caso, vedendo giovani mamme con i loro pargoletti, è assolutamente assurdo? Visto che c'è gente poi che non ha capito, traviato da questa società bambinesca imperante, preciso che non provare l'emozione della felicità di fronte a scenette familiari da cui sei escluso (magari di fronte ad una donna che hai amato, o che avresti potuto amare ripeto), non ha niente a che vedere con l'odio, con l'astio o peggio il voler fare del male in qualsiasi modo. Ma IO, non sono felice vedendo queste scene, mi dispiace, anzi mi sconforta profondamente, e sono invidioso sì, perché se una la amo, vorrei avere io un figlio con lei, e non vederla col figlio di un altro.
E' così duro ammettere, ciò che in fondo al cuore tutti pensiamo? O il buonismo che tutti, pare, dobbiamo mostrare, ci toglie anche la libertà, nemmeno di espressione, ma pure di coscienza?

Secondo me non è una questione di bambini. Tu non saresti felice neanche a vedere una ragazza che ti piaceva o ti sarebbe potuta piacere insieme a un altro, anche senza figli, o sbaglio? Anche in quel caso la vulgata più "buonista" vorrebbe che tu fossi felice per lei, nel vederla contenta a fianco di una persona che ama.
E anche in quel caso, visto che non siamo santi, sarebbe difficile imporsi di provare una tale felicità, se non la si prova sul serio. Diciamo che il discorso in generale è su quanto sia possibile essere contenti per le cose belle che capitano agli altri, se tali cose a noi non capitano mai. Ed effettivamente è difficile esserlo, pur senza voler augurare il male a nessuno.

Gabriele79 05-11-2011 02:07

Re: I figli degli altri
 
Sì, è vero, ho voluto estremizzare col discorso dei bambini perché è un nervo particolarmente sensibile nella società. In fin dei conti è ancora [malamente] tollerato non essere felice per la formazione di una coppia (anche se pure qui sul forum ho letto risposte allucinanti a proposito di quella di cui sono innamorato, o perlomeno "ritengo" di amare da un paio d'anni a questa parte, e cioè dover essere felice per lei in quanto attualmente sta con un estroversone che odio, e non solo per questo fatto, lo conoscevo anche prima "di vista"), ma per i bambini no, lì non si transige. Quando c'è di mezzo un "innocente", come è stato chiamato, nemmeno fossi Erode, non si deve badare a chi è il padre o la madre, se lui è uno stronzone che detesti, o se lei l'ami e l'avresti voluta per te. No, il bambino DEVE suscitarti un'emozione positiva, e senza nessuna ombra.
E invece no, guarda un po', quante donne dici che scandalizzerò, anche del forum? Loro sono particolarmente "sensibili" a questa tematica infatti, guai a dire che un loro "frutto" (loro se ne fregano chiunque sia il padre è loro il figlio, e sti cazzi, quindi tutti indistintamente DEVONO amarlo), e si incaxxano se uno si dimostra "freddino".

Winston_Smith 05-11-2011 02:13

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Gabriele79 (Messaggio 629001)
Quando c'è di mezzo un "innocente", come è stato chiamato, nemmeno fossi Erode, non si deve badare a chi è il padre o la madre, se lui è uno stronzone che detesti, o se lei l'ami e l'avresti voluta per te. No, il bambino DEVE suscitarti un'emozione positiva, e senza nessuna ombra.

Uhm , però considera che il bambino è un'entità distinta dal padre e dalla madre, quindi non dovrebbe essere automatico trasferire il risentimento che provi nei confronti di lui o di lei su loro figlio. Questo non significa che tu debba automaticamente provare felicità o emozioni positive in sua presenza, ma è per dire che non necessariamente certi passaggi sono scontati.
Personalmente ritengo che l'evitare di pensare a persone che sono irrimediabilmente fuori dalla nostra vita sia la soluzione migliore. Anzi, far finta che non siano mai esistite.

Moonwatcher 05-11-2011 02:15

Re: I figli degli altri
 
Pretendere di stabilire uno stato d'animo è assurdo, sì. E' proprio per questo che non puoi neanche pretendere che ciò che provi tu valga per tutti, ed accusare di non voler ammettere certe cose per buonismo. Io posso dire cosa provo io, che evidentemente ho amato ed amo meno di te: se vedo una sconosciuta carina che abbia figli o meno mi è del tutto indifferente (salvo pensare che, forse, se ha dei figli è impegnata e quindi la posso dimenticare :mrgreen:), se è una ragazza che conosco, da cui sono stato attratto, e sulla quale magari ho fantasticato, allora sicuramente non proverei felicità, o meglio potrei esser felice per lei e allo stesso tempo rosicare (tra l'altro non mi è mai capitato ma mi è capitato di vederla accoppiata, cosa che in effetti non mi par molto diversa :interrogativo:).

Gabriele79 05-11-2011 02:21

Re: I figli degli altri
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 629005)
irrimediabilmente fuori dalla nostra vita sia la soluzione migliore. Anzi, far finta che non siano mai esistite.

E' un buon consiglio, la mia vita è piena di queste persone, strapiena, tanti e tante me le ricordo solo in modo sbiadito, ma poi alla fine della fiera, io continuo a rimanere solo, a rimuginare se non di una di 10 anni fa, a rimuginare di una più recente, che poi dovrò dimenticare anch'essa ovvio, mentre loro cercano e spesso raggiungono la loro felicità... Ma va be', così va il mondo.

Moowacth onestamente non ho capito molto dell'ultimo messaggio, perdonami dico sul serio... :nonso:


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