![]() |
R.I.P Sic
http://www.moto10.it/wp-content/uplo...riano-2008.jpg
Non ho parole... NON ESISTE che una moto che scivola in curva si rimetta in piedi e torni verso l'interno, qui c'è un enorme responsabilità dell'elettronica. Una moto quando tocca terra DEVE scivolare via il più liscio possibile... Dopo 2 morti in 7 giorni è ora di cambiare le regole del motorsport... Forse sarei l'ultimo qua dentro a poter parlare perchè sono il primo a praticare sport "pericolosi", ma almeno se mi dovesse succedere qualcosa sarebbe solo e unicamente colpa mia... Ma forse sbaglio ancora, perchè l'unica cosa da fare ora sarebbe il silenzio... |
Re: R.I.P Sic
Mi stava simpatico, poi seguo la moto gp:miodio:
:( |
Re: R.I.P Sic
dispiace molto anche a me, era simpatico e giovane e in più è morto in un modo orribile:(
|
Re: R.I.P Sic
Quote:
|
Re: R.I.P Sic
poverino!
mi stava simpatico... con quella massa di capelli poi... |
Re: R.I.P Sic
......:(.....
Mi dispiace molto, era simpatico.... |
Re: R.I.P Sic
Quote:
I tracciati ormai sono sicuri, le vie di fuga ampie, le barriere studiate nel dettaglio... E le tute e i caschi? Anche in questo campo sono stati fatti progressi strepitosi. Certo, nel momento in cui un pilota finisce a terra, non si potrà mai garantire che chi lo segue da vicino non lo investa... E i risultati sono quelli che conosciamo. Craig Jones (Supersport, 2008), Tomizawa (Moto2, 2010), Simoncelli... Purtoppo la lista non è nemmeno corta. Però non so fino a che punto sarebe possibile accorciarla ulteriormente. C'è solo da sperare che, un po' come avvenuto dopo il GP di Imola di F1 del 1994 (morte al sabato di Ratzenberger e alla domenica di Senna), questo possa essere per lungo, lunghissimo tempo, l'ultimo tragico episodio di questo tipo. Non trovo insensate nemmeno competizioni quali il TT o la Dakar (che, a dispetto del nome, ormai si corre in Sud America), nelle quali il rischio di morte è ben più elevato. Semmai trovo irritante che se ne parli solo quando ci scappa il morto, ignorando invece totalmente o quasi i contenuti sportivi. Un po' come avvenuto proprio sette giorni fa per l'IndyCar, con la scomparsa di Dan Wheldon. Alle gare non viene data alcuna visibiltà, mentre, non appena succede quel che è successo, si manda in onda in continuazione l'immagine dello schianto, ci si interroga sul senso di certi campionati, ecc... Comunque che peccato, povero Sic... Che shock le immagini, pensare che fino a un secondo prima di cadere aveva come unica preoccupazione quella di limare un decimo di secondo, di impostare una curva... E poi non ci sei più... Che dispiacere, per il campione che era e, ancor di più, per la persona. |
Re: R.I.P Sic
Quote:
|
Re: R.I.P Sic
Quote:
chi muore giovane non può vivere la vita, coloro che muoiono più in là con l'età, la vita oramai l'hanno vissuta... |
Re: R.I.P Sic
morire a 24 anni significa non vivere pienamente la vita
ad ogni modo, quel paio di decine d'anni che il destino gli ha concesso son stati vissuti al massimo e facendo quello per cui era nato... magra consolazione ad una tragedia immane... |
Re: R.I.P Sic
rip
non ero un suo tifoso, era troppo spericolato, la sua foga ha rischiato più di una volta di far danni a lui ed ad altri piloti... anche oggi, porca miseria :testata: molla sta moto, ormai sei in terra, se avesse mollato sarebbe scivolato all'esterno.... comunque sono ragionamenti che si fanno col senno del poi, è andata così....è una cosa che chi fa quel mestiere mette in conto.... mi spiace anche perchè ho saputo che ha una sorellina :( immagino il suo dolore, lei ad una eventualità del genere certamente non era preparata.... |
Re: R.I.P Sic
mi dispiace veramente... sapeva fare bene quello per cui lavorava... purtroppo è finita male... rimarrai sempre un grande :riverenza::pregare:
|
Re: R.I.P Sic
Quote:
Magari lui sarebbe stato molto più felice di morire in motocicletta (come poi purtroppo è successo) che vivere una vita più tranquilla, ma senza la sua più grande passione... |
Re: R.I.P Sic
R.I.P SIC:bene:
|
Re: R.I.P Sic
Quote:
|
Re: R.I.P Sic
Si può morire in tanti modi. Si può scegliere di farlo o si può aspettare che succeda: è la vita e va bene così. Ma non si può morire "correndo" un sogno, non è giusto...
|
Re: R.I.P Sic
non ci sono parole per esprimere questa tragica perdita:( a 24 anni, poi, poverino:(
addio marco, che tu possa correre ancora lassù |
Re: R.I.P Sic
Sono dichiarazioni di un ragazzo appassionato di velocità e di corsa. Non giudicare ciò che non conosci, per piacere.
|
Re: R.I.P Sic
Quote:
Noi, che siamo appassionati e praticanti di sport rischiosi, sappiamo bene il significato di frasi del genere. |
Re: R.I.P Sic
R.I.P ,mi è dispiaciuto tanto tanto :(
|
Re: R.I.P Sic
certo che guardare le prossime gare di motogp senza Sic sara dura.. anche se personalmente non ero un suo tifoso devo ammettere che mi ha molto colpito e all'inizio non ci credevo..e poi come faremo senza le sue battute nella rubrica Dimmi di Sic che facevano sempre prima di ogni gara.. grande Sic, riposa in pace
|
Re: R.I.P Sic
Per me è stata una vera e propria botta, ero tutto contento che festeggiavo la vittoria della nuova zelanda quando l'ho saputo. Mi è venuto un nodo in gola. Mi rendo conto che il mestiere che faceva è molto pericoloso però non posso non provare un misto di tristezza e rabbia per una giovane vita stroncata; e poi non si poteva non voler bene ad uno come Sic.
Sic riposa in pace. |
Re: R.I.P Sic
Quote:
|
Re: R.I.P Sic
Quote:
È un tantino off topic e un po' irrispettoso alla memoria ma sento il dovere morale di parlarne. Conoscevo un ragazzo che si chiamava Matteo G. di 25 anni.. oggi ne avrebbe 28. L'ho conosciuto quando aveva 21 anni perché è stato un sopravvissuto ad un incidente stradale in cui hanno perso la vita 3 ragazzi (l'auto era di un mio compagno di classe delle scuole serali). Abitavo vicino al mio compagno e mi riaccompagnava a casa tutte le notti dopo le lezioni, ogni tanto andavamo a fare partite xbox a casa dei suoi amici e conoscevo quei ragazzi di vista. Vedere la stessa auto con cui mi riaccompagnava a casa tutte le notti su delle foto dei giornali ridotta ad una scatola per sardine contro un albero.. ti proietta in uno stato di incapacità reattiva, sembra irreale. Era domenica mattina all'alba, tornavano a casa dalla discoteca dove avevano festeggiato il compleanno del cugino del mio amico. Quest'ultimo era alla guida e il mio amico sedeva nel passeggero. Su un rettilineo ha perso il controllo e non ha nemmeno frenato, l'auto ha tirato giù e trascinato un palo della luce, ha abbattuto una cancellata come niente per poi schiantarsi contro un grosso albero. Il contachilometri è stato ritrovato bloccato su 170 km/h. Il mio amico è stato catapultato fuori dal parabrezza per dieci metri. Due ragazzi seduti dietro sono sopravvissuti e sono rimasti in coma per diversi giorni. Uno di questi due ragazzi era appunto Matteo G. Matteo G. tra il 2004 e il 2005 era rimasto coinvolto in ben 2 incidenti gravi a bordo della sua moto. Nel primo incidente si era solo ferito, nel secondo è morto un suo amico che era suo passeggero. Matteo, nel 2009 ha avuto il suo ennesimo incidente dove è morto facendo un frontale in curva invadendo la corsia opposta con la sua moto finendo contro un suv. Matteo si trovava proprio assieme all'amico finito in coma come lui sopravvissuto a quell'incidente. Questo non è un film, non siamo in final destination. Questo non è "sport", non è "vivere veramente" questo è sfidare la morte.. è la dipendenza da adrenalina.. è il vero aspetto psicologico dietro gli sport estremi. Ci sono dei limiti, non devono essere oltrepassati. Sono appena stato sulla pagina Facebook del quinto ragazzo, sta bene, è sempre appassionato di moto e corre ancora, stravede per Valentino Rossi e ha dedicato 5 aggiornamenti status a Marco Simoncelli.. mi auguro solo di non trovare mai il suo nome sui necrologi. |
Re: R.I.P Sic
Ho capito benissimo cosa vuoi dire e capisco anche che in linea di massima hai ragione tu, non si discute. Ma per qualcuno la vita senza una tale cosa non sarebbe vita e quindi è pronto a correre qualsiasi rischio per tale cosa. Che sia giusto o sbagliato spetta a ognuno di noi stabilirlo. Evidentemente per Marco o per il tuo amico era giusto che andasse così.
Poi ci sono persone che in linea di massima pensano così, ma si pongono comunque dei limiti (parlo del mio caso), sanno dove termina il rischio e inizia la pazzia, quando desistere... (es: voler correre in moto per sentire il brivido è giusto, mettersi a farlo in autostrada contromano a 200 all'ora è da pazzi. Sciare in alta montagna in neve fresca è rischioso ma si può fare, farlo dopo una nevicata da 1m su un pendio a 60° esposto a sud dopo una nottata di vento è da coglioni). Che cosa può aver spinto questa persona dopo tanti incidenti a risalire in moto? Eh beh, potrebbe anche spiegartelo ma se non condividi non lo capiresti. Che cosa ha spinto Kalle Palander a tornare a sciare dopo un coma dovuto allo sci? Stessa cosa di prima, se ti rispondo passione riesci a comprendere? O ti sembra impossibile? |
Re: R.I.P Sic
Quote:
|
Re: R.I.P Sic
Quote:
|
Re: R.I.P Sic
Quote:
Nessuno fa questi tipi di lavoro se non ha una passione immensa verso quel tipo di "lavoro" (che ripeto è un divertimento per loro) Secondo te chi glielo fa fare ad un ciclista professionista di fare quello che fa (immensi sacrifici, davvero si sacrifica tutto il resto) per tutta la carriera? I soldi? Ahahah no, per niente, se sapeste quanto li pagano... |
Re: R.I.P Sic
Quote:
comunque se non fosse stato il suo lavoro, non avrebbe fatto lo stesso perche si sarebbe trovato altrove, magari a casa bello tranquillo a seguire la gara sul divano |
Re: R.I.P Sic
ce l'ho sempre in testa, mi ha fatto capire quanto mi spaventi la morte anche se mi capita a volte di desiderarla, cioè coerenza zero proprio:interrogativo:
|
Re: R.I.P Sic
Volevo vedere le immagini dell'incidente per capirne la dinamica, così sono andato su youtube e ho scoperto molti video inerenti le più tragiche morti nelle discipline automobilistiche in generale. Ce ne sono alcune davvero agghiaccianti, come quella di Roger Williamson, Helmut Koinnig ma soprattutto Tom Pryce.
|
Re: R.I.P Sic
Alla fine, per la cronaca, molto probabilmente è stato Valentino Rossi, suo grandissimo amico, ad uccidere Marco Simoncelli, a spezzargli il collo con la ruota della sua moto...
Voi come vi sentireste a sapere di avere ucciso il vostro migliore amico? Io non mi riprenderei mai più, mai, mai più... Non so cosa si può provare in una situazione del genere e se per disgrazia dovessi provarlo... beh, penso che forse la farei finita lì... Fatto sta che sicuramente Rossi non sarà più la persona di prima, e probabilmente si ritirerà dalle corse... Vite intere distrutte in una frazione di secondo, eppure per quanto possa essere ingiusto, non riesco a condannare questo tipo di sport e la gente che lo pratica rischiando la vita... |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 23:46. |
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.