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Guardianangel 08-10-2011 14:56

amare se stessi ...
 

Guardianangel 08-10-2011 15:19

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Halaster (Messaggio 612857)
Ho visto il video fino alla fine e non mi trovo del tutto daccordo su tutti i punti. Ammetto di non sapere niente dell'amore.. però fracamente sulla parte dell'accettare se stessi come si è non sono molto daccordo. Anche il punto in cui dice di non paragonarti agli altri.. francamente.. solo osservando ed imparando da chi è meglio di te, migliori. In quel punto il video sembra quasi professare una sorta di "staticità dell'individuo".. una sorta di: "vabbè... sono così e così mi tengo e mi amo.." mah... discutibile..

ehm fotogramma 11 secondo

Kitsune 08-10-2011 15:31

Re: amare se stessi ...
 
La spiaggia è suggestiva ma la biondona è sempre più convincente http://www.mediafire.com/?qsoc09q33pii8y3

ShySheepish 08-10-2011 15:42

Re: amare se stessi ...
 
Sì, amare noi stessi è bello, amare il prossimo anche di più, bella musica e la spiaggia, molto a effetto ... ma come amare me stessa non me lo spieghi? So benissimo che amarmi è importante, ma non per questo riesco a farlo ...
Perciò ciò che ho ricavato è: non amerò mai davvero gli altri, perché non sarò mai capace di amare totalmente me stessa.:bene:

odg 08-10-2011 16:30

Re: amare se stessi ...
 
per i miei gusti c'è un pò troppo pathos^^
però la parte iniziale la approvo in pieno.

secondo me per "amare se stessi" ci si deve accettare per come si è ... alla fin fine spesso non ci riusciamo perchè vorremmo essere diversi da come siamo e
di ciò ci diamo la colpa.
ho capito dai vari post che il problema può essere limitante e condizionare pesantemente la propira vita, ma altrettanto spesso, se non di più, il problema nasce dall'influenza di stereotipi che la società ci impone e dai quali basterebbe allontanarsi per stare meglio.

vikingo 09-10-2011 18:25

Re: amare se stessi ...
 
io ho imparato ad acettarmi,in fondo mi piaccio piu delladolescenza,peor' come si fa ad amare la mai timidezza che mi ha precluso tante cose nella mia vita...che mi fa essere indietro in molti campi....sono ad un punto di svolta comnuque ho faccio un salto in avanti in ogni settore o rimarro' sempre questo,mai miglioramenti decisivi...
da domani si ricominica a imbattermi in situazioni difficili per me pe mettemri alla prova....cominciero' da andare a lezoni universitarie da solo senza amici,e colleghi con cui avrei parlato solo con loro...
ora voglio frequentare ogni tanto da solo per mettermi in gioco...voglio vedere in contesti anomali per me come me la cavo...e ora di prendere di petto la timidezza il grande mostro della mia vita....per carit'a di miglioramenti ne ho fatti come imparare a guidare,andare in palestra da solo e migliorarmi il fisico. e soffrire spesso...uscire alcune volte con una ragazza...pero' devo migliorare ancora....ad esempio parlare in aula universitaria e ancora una cosa che non ho mai fatto vorro' tentare...alla garibaldina...ho quasi 24 anni sento che le chances mi diminuisocno...
devo inventarmi qalcosa...

Sampei80 09-10-2011 19:50

Re: amare se stessi ...
 
Ma siiii, ma che ce vò? (cit)


Ama te stesso per quello che sei

che sei:interrogativo:

che sei:interrogativo:


che sò:interrogativo:

Come si fà ad amare ciò che non si conosce:interrogativo:

lizbon 09-10-2011 20:21

Re: amare se stessi ...
 
per arrivare a un punto di svolta non basta solo imparare ad accettarsi, va bene provare ad amare se stessi ma non va bene concentrarsi troppo su se stessi. L'essere incentrati esclusivamente sui propri problemi, (cosa che alcuni fobici fanno) non fa vedere le cose e le persone che ci sono intorno a noi. Magari distogliendo l'attenzione dalle paranoie e dirigendola verso gli altri alcuni problemi potrebbero essere risolti più facilmente e forse sarebbe anche più facile riuscire ad amare se stessi e a stare bene, perchè se non dai nulla agli altri nessuno darà nulla a te. Per alcune persone potrebbe essere questa la soluzione, non inventarsi cose trascendentali, solo che sono talmente egocentriche che non se ne accorgono.

bella la musica. Qualcuno mi dice che musica è?

bunker 09-10-2011 20:27

Re: amare se stessi ...
 
il primo pensiero che ho avuto leggendo il titolo, è stato di frustrazione, ma forte al livello da pensare che piuttosto di amarmi mi suiciderei...


ecco...

bunker 09-10-2011 20:29

Re: amare se stessi ...
 
e direi che non è certo un problema di naso lungo o corto, mi sento un po' offeso da quel video...

angelfear 09-10-2011 20:29

Re: amare se stessi ...
 
Chissà come mai questo dogma assoluto dell'amare se stessi per poter (e solo allora) amare qualcun altro.

Winston_Smith 10-10-2011 11:50

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da angelfear (Messaggio 613448)
Chissà come mai questo dogma assoluto dell'amare se stessi per poter (e solo allora) amare qualcun altro.

Quoto, una cosa non implica necessariamente l'altra.

Myway 10-10-2011 12:06

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Winston_Smith (Messaggio 613632)
Quoto, una cosa non implica necessariamente l'altra.

In realtà quando si ama davvero si ama tutto, da se stessi a tutto l'universo.
Quelle che viviamo prima, tipo l'innamorarsi di tizio o caio o tizia o caia, il gatto di casa, il prorpio lavoro ecc sono tutte tappe che dovrebbero portarci al traguardo finale dell'Amare , traguardo a cui alla fine arriva 1 persona su boh...milioni e milioni.
Ne consegue che dovremmo essere molto, molto , ma molto più cauti e parchi nell'usare il termine "io amo".

Ishtar 10-10-2011 12:14

Re: amare se stessi ...
 
Io non amo i miei limiti, i miei difetti e le mie difficoltà invalidanti. Ma amo la parte migliore di me, quella ben nascosta.

vikingo 14-10-2011 23:53

Re: amare se stessi ...
 
in alcuni contesti quando devo andare da solo soffro maledettamente,ho sgeuito un convegno 2 giorni fa e se non mi aggrego al gruppettino che conosco mi sento a disagio...sopratutto se ce tanta gente,forse so troppo egocentrico... non amo quesot di me questo disagio in certi contesti,fisicamente ormai mi piaccio sono ancora troppo magro ma i muscoli li ho e il fisico si sta definendo,e il carattere....
comunque se uno non da non riceve a volte ,forse il mio attegiamento chiuso a volte non aiuta...pero io a volte percepisco hiusura e ositlita',ma forse e il mio modo di essere,gli esseri umani vanno a fedback...
sar'a che e un periodo diffcile l'autunnno per me....
sara' che io percepisco che essere stronzi e utile a questo mondo,pero' se fai quello distante rischi di essere evitato...allora come funziona i buoni sono fessi e gli stronzi come sono...da evitare...pero la sensazione e che aloro va bene tutto e concesso,se io che mi definisco buono faccio il cattivo io passo per malvagio...loro no...
comunq ormai vado avanti per la mia strada affrontando tutte le mie paure giornalmente ma non mollo...

PERSO 15-10-2011 00:41

Re: amare se stessi ...
 
Amare è dura... e senza frutti al sole.
Meglio avventurarsi in altro.
Io non sono "tarato" sulla funzione "amore".
Non sono programmato per tale comando.
.-
A tutto c'è un limite, anche al dover tener conto "dell'amore" a tutti i costi.
-
Sarà umano, ma non è obbligatorio.
:perfetto:

Ethereal 16-10-2011 20:16

Re: amare se stessi ...
 
odio queste cose da pseudo-psicologia hippie.. credono di dimostrare e spiegare un argomento complicatissimo con semplici massime da strapazzo, tanto astratte quanto superficiali. NON puoi chiedermi di amare la mia fobia, significherebbe rassegnarsi ad una vita che non voglio vivere. E' qualcosa a cui non mi abituerò mai. Preferisco morire provandoci piuttosto che abituarmici.
ma hai ragione, bisogna amare se stessi. ma questo vuol dire avere abbastanza p**** da incazzarsi e affrontare il problema a volto scoperto. questo è il piu grande atto di amore che potresti mai farti. ecco come la penso.

Atropo 16-10-2011 22:19

Re: amare se stessi ...
 
Il socio fobico ama troppo se stesso, in maniera decisamente eccessiva. Si autotutela da tutti gli stimoli sociali per poter prevenire le conseguenze negative dall'interazione. Inoltre l'identificarsi come socio fobico fa sentire l'individuo "speciale" e quindi "diverso" incrementando una visione vittimistica ed egocentrica. Questo atteggiamento in psicologia clinica viene definito "prudenziale".Quindi il primo passo è "amarsi" di meno mettendosi in gioco e rischiando di più. Fottendosene in primis delle proprie pippe mentali ed eliminando perciò questa visione vittimistica.
Il socio fobico è artefice del suo male.

Who_by_fire 16-10-2011 22:21

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atropo (Messaggio 617382)
Quindi il primo passo è "amarsi" di meno

:sarcastico:


No, no. Secondo me il primo passo è amarsi di più.

Atropo 16-10-2011 22:30

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Who_by_fire (Messaggio 617384)
:sarcastico:


No, no. Secondo me il primo passo è amarsi di più.

Deduco che della mia tesi tu abbia letto solo la conclusione. In ogni caso già l'essere socio fobico determina una troppa dose di amore verso se stessi. Il paragone con le madri apprensive non ti dice nulla? Ripeto, prendendo nuovamente le parole di Bandura, quindi non le mie, che definisce le dinamiche di ragionamento del socio fobio estremamente simili al soggetto ossessivo compulsivo ossia di natura "prudenziale".

Novak 16-10-2011 22:57

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atropo (Messaggio 617382)
Il socio fobico ama troppo se stesso, in maniera decisamente eccessiva. Si autotutela da tutti gli stimoli sociali per poter prevenire le conseguenze negative dall'interazione. Inoltre l'identificarsi come socio fobico fa sentire l'individuo "speciale" e quindi "diverso" incrementando una visione vittimistica ed egocentrica. Questo atteggiamento in psicologia clinica viene definito "prudenziale".Quindi il primo passo è "amarsi" di meno mettendosi in gioco e rischiando di più. Fottendosene in primis delle proprie pippe mentali ed eliminando perciò questa visione vittimistica.
Il socio fobico è artefice del suo male.

Molto interessante, ma non pensi ci possano essere semplicemente persone che hanno la necessità di stare da sole e non in mezzo agli altri ed alla confusione? Perchè il fatto che qualcuno senta il bisogno fisiologico di isolarsi deve essere visto come una patologia da guarire invece che come una disposizione caratteriale? Capisco che il non essere in grado di uscire di casa sia invalidante, ma entro certi limiti introversione e fobia sociale vanno accettate.

Myway 16-10-2011 23:04

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atropo (Messaggio 617382)
Il socio fobico ama troppo se stesso, in maniera decisamente eccessiva.

Quote:

Originariamente inviata da Atropo (Messaggio 617391)
Deduco che della mia tesi tu abbia letto solo la conclusione. In ogni caso già l'essere socio fobico determina una troppa dose di amore verso se stessi. Il paragone con le madri apprensive non ti dice nulla?

IN nessuno dei due casi infatti si può parlare di amore....ma di altro, voglia di controllo sul figlio, volgia di ricevere attenzioni dal figlio, troppa importanza data a se stessi, questi sono i problemi, non che ci si ama troppo, (che poi inrealtà troppo amore non esiste, se è troppo non è amore), se davvero i fobici amassero se stessi, questo forum sarebbe deserto, a presicndere dal fatto di avere amici, ragazze ecc

P.S. Cloto e Lachesi dove le hai lasciate? :D

And87 16-10-2011 23:20

Re: amare se stessi ...
 

;)

Atropo 16-10-2011 23:43

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Novak (Messaggio 617401)
Molto interessante, ma non pensi ci possano essere semplicemente persone che hanno la necessità di stare da sole e non in mezzo agli altri ed alla confusione? Perchè il fatto che qualcuno senta il bisogno fisiologico di isolarsi deve essere visto come una patologia da guarire invece che come una disposizione caratteriale? Capisco che il non essere in grado di uscire di casa sia invalidante, ma entro certi limiti introversione e fobia sociale vanno accettate.

Nessuno parla di non accettazione. Lo stare soli inoltre è una necessità che prima o poi tutti sviluppano in alcuni momenti (più o meno frequenti) della propria vita, il problema si sviluppa proprio quando l'individuo ne inizia a soffrire vivendola non più come un bisogno ma come un limite.

"Amarsi" troppo significa proteggersi dal mondo sociale proprio come farebbe una madre iper -apprensiva con la propria prole o come farebbe un soggetto ossessivo –compulsivo con i suoi ragionamenti “maniacalmente” scrupolosi quindi è una tecnica che si sviluppa per soffrire meno proprio come farebbe un ragazzo "normale" che affranto per una delusione decide di uscire con gli amici per prendersi una sbronza. La domanda però che sorge alla fine di tutto questo è una sola ossia: ne vale la pena?
Ne vale la pena soffrire e star male nella condizione di socio fobico per proteggersi dal mondo sociale? Ne vale la pena amarsi così tanto? Lo vedo come un quesito analogo.

Ethereal 17-10-2011 02:24

Re: amare se stessi ...
 
questa è roba profonda Atropo.. La tua razionalizzazione è condividibile in effetti. Il socio fobico cerca di difendersi, impaurito dai suoi timori evidentemente irrazionali che lo costringono a rifugiarsi nella sua solitudine. nella sua calma, placida solitudine. Il problema è che prima o poi altri tipi di paure, in contrasto alla fobia sociale, si fanno avanti gettando luce sui buchi neri che sono andati formandosi nel frattempo nella tua mente. E a quel punto ti rendi finalmente conto dell'orribile ironia della tua situazione. un'ironia talmente densa e inevitabile da costringerti ad accettare quell'incantesimo esistenziale che ti ha tanto tormentato. realizzi l'ingenuità della tua fierezza, della tua diversità, della tua paura. finalmente riesci a distinguere i tratti di un cielo stellato ch'è sempre stato di fronte a te, ma che eri troppo curioso per guardarlo senza binocolo. E' a quel punto che realizzi che non ne valeva la pena di proteggersi a quel modo.

PERSO 17-10-2011 06:32

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Novak (Messaggio 617401)
Molto interessante, ma non pensi ci possano essere semplicemente persone che hanno la necessità di stare da sole e non in mezzo agli altri ed alla confusione? Perchè il fatto che qualcuno senta il bisogno fisiologico di isolarsi deve essere visto come una patologia da guarire invece che come una disposizione caratteriale? Capisco che il non essere in grado di uscire di casa sia invalidante, ma entro certi limiti introversione e fobia sociale vanno accettate.

Bella esposizione.
Approvo e sottoscrivo ciò che ho evidenziato sopra in neretto sottolineato..
Esistono persone (me) che DA SEMPRE, da quando ho memoria, e sicuramente da quando avevo 4-5 anni, NON amano, non bramano, non desiderano la presenza di altre persone, intorno, o meglio: tra i piedi. STOP.
-
Che poi gli altri, il genere umano, bla bla bla .. non me ne può fregare di meno !
IO, e ripeto.. IO sono fatto così ! Mi vado bene così, ho vissuto alcuni decenni senza alcun "insormontabile problema". Certo, non è facile vivere così, non nego questo. Ma.. E' una scelta di vita !
Allora, che dire di chi si rinchiude in un convento, monastero, di chi va a fare l'eremita, dei monaci buddisti... tutti pazzi borderline con problemi ????
Diffidate dalle regole che vogliono omologare entro poche righe 6 miliardi di persone ...
;)

Winston_Smith 17-10-2011 09:38

Re: amare se stessi ...
 
Quote:

Originariamente inviata da Atropo (Messaggio 617382)
Il socio fobico ama troppo se stesso, in maniera decisamente eccessiva. Si autotutela da tutti gli stimoli sociali per poter prevenire le conseguenze negative dall'interazione. Inoltre l'identificarsi come socio fobico fa sentire l'individuo "speciale" e quindi "diverso" incrementando una visione vittimistica ed egocentrica. Questo atteggiamento in psicologia clinica viene definito "prudenziale".Quindi il primo passo è "amarsi" di meno mettendosi in gioco e rischiando di più. Fottendosene in primis delle proprie pippe mentali ed eliminando perciò questa visione vittimistica.
Il socio fobico è artefice del suo male.

Innanzitutto credo che questa "diagnosi" possa essere applicata forse ad alcuni sociofobici, ma non certo a tutti. Poi, non credo che, di una persona che spesso ha problemi di autostima e pensa di essere un incapace rispetto agli altri, si possa dire che "si ama troppo". Amarsi di meno non è mai una soluzione, comunque (tra l'altro va anche contro la famosa massima del dover "amare sé stessi per poter amare gli altri", che comunque non condivido in pieno), specie se deve portare al mettersi in gioco e al rischiare in stile kamikaze, come cercando di abbattere un muro a testate invece di scavalcarlo. L'esposizione alle situazioni temute deve essere graduale, programmata e calibrata, altrimenti si rischia di andare incontro a esperienze che confermano e rafforzano le paure del sggetto, invece di smentirle.
Quanto alla frase finale, per me è da correggere, perché il sf non è l'unico artefice del suo male: educazione familiare, scuola, pregiudizi altrui spesso conrtibuiscono a rafforzare i pensieri disfunzionali e l'immagine negativa che ha di se stesso.


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